La mucca di - Repubblica e Cantone Ticino

ERRÒ. ATELIER MÉCACOLLAGES
© Foto Errò. Santamaria Clement
Atelier realizzato dal Centre Pompidou di Parigi, per scoprire l’opera di Errò.
DOSSIER PEDAGOGICO
"Questa non è una mostra!” Vero… è un percorso/laboratorio, un modo nuovo per avvicinarsi all'arte
mettendosi nei panni dell'artista.
L'atelier Mécacollages invita i bambini a scoprire l'universo artistico di Errò attraverso il tema del
collage, tecnica fondamentale che coinvolge tutta la sua opera.
Non è tutto: questo grande spazio creativo stimola non solo la fantasia ma anche giochi di narrazione,
perché i nuovi personaggi diventano simpatici eroi di originali avventure tutte da inventare.
Il punto di partenza dei Mécacollages di Errò sono le riviste scientifiche e di meccanica da cui l’artista
ritaglia immagini da ricomporre in modo da formare ritratti ibridi e surrealisti che raccontano fantastiche
storie. Venti di queste sue immagini costituiscono la materioteca dell'atelier. Lungo il percorso, disposto
sul pavimento, i bambini sono invitati a realizzare il loro ritratto partendo dalle opere di Errò.
Per fare bene un collage bisogna essere capaci di collezionare i materiali. Conservare, accumulare, fare
interagire, giocare, creare incontri fortuiti e passerelle fra tanti mondi, cambiare, scambiare, mettere
uno di fronte all'altro dei nemici, far incontrare personaggi d’epoche diverse, far conversare un cane e un
cantante, sostituire il naso di una donna con l'obiettivo di una macchina fotografica...
Per fare bene un collage si deve essere capaci di pensare che tutto potrebbe essere diverso: che Pablo
Picasso è forse fuori dalla vostra porta, che Wonder Woman è la migliore amica di vostra sorella, che è
possibile incontrare lo stesso giorno Georges Clooney e Superman. Sapere incollare non è restare ancorati
alla vita di ogni giorno, è proiettarsi, anche solo per un attimo, in un'altra storia...
Piazza G. Buffi 8, 6500 Bellinzona – Svizzera
Tel. + 41 91 835 52 54
Chi è Errò?
Errò, un artista d’origine islandese, nato nel 1932, è l'autore di alcune di queste nuove fantastiche storie.
Il suo vero nome è Gudmundur Gudmundson. A soli 10 anni è affascinato dalle immagini riprodotte in un
catalogo del MOMA (Museo d’arte moderna) di New York e da allora la pittura diventa una vera passione e
la vocazione di tutta la vita. A 17 anni s’iscrive all’accademia di Belle arti di Reykjavík, in seguito a quella
di Oslo; nel 1954 è a Firenze e l’anno successivo a Ravenna dove studia i mosaici bizantini. È uno dei
maggiori rappresentanti della Figurazione narrativa. Nel 1958 si stabilisce a Parigi e incontra personalità
legate al movimento surrealista. Nel 1962 fa circolare a Venezia il suo manifesto “Mecanismo” dove
appare il nome “Mécacollage” e la definizione di “Mecartista”: “Artista che utilizza esplicitamente forme
meccaniche INTATTE nel suo lavoro…” Errò considerava Tinguely un “Mecartista”.
È presente alla Biennale di Venezia nel 1975 e nel 1986. Nel 1982 crea uno dei manifesti per la Coppa del
Mondo di Calcio “La Corogne”: un collage composto da decine d’immagini di calciatori.
Realizza numerose serie: Scapes (curiosi “paesaggi tematici” Carscape, Foodscape…), Mécacollages -fra il
1959 e il 1963-, Femmes fatales, Spatiales, Tour du monde de Mao TzeTung.
La sua opera oggi è presente nei maggiori musei del mondo, fra questi il Centre Pompidou di Parigi, il
MOMA di New York e il Reykjavík Art Museum. Vive fra Parigi, la Tailandia e la Spagna.
Errò è affascinato dal mondo delle immagini, fonte della sua ispirazione: colleziona tutto ciò che trova nei
fumetti, nella stampa, nelle pubblicità, nelle illustrazioni dei libri… Ed è grazie a questa “riserva
d’immagini” che compone le sue opere dove convivono personaggi di fumetti, ritratti di dittatori, opere
d’arte, oggetti di meccanica, prodotti alimentari, mezzi di trasporto… È maestro nell’arte di accumulare e
crea un mondo brulicante. Le sue opere pittoriche nascono dalla trasposizione su tela dei collages, di cui
ridisegna i contorni, con un retro proiettore, e poi colora.
Errò nella storia dell’arte
Errò è uno dei protagonisti della “Figurazione narrativa”, nata nel 1964 a Parigi in un contesto storicopolitico particolare: la fine della guerra fredda, la guerra in Vietnam...Più che una corrente artistica, la
figurazione narrativa è un gruppo d’artisti che si riuniscono per opporsi all'arte ufficiale del momento,
cioè l'astrazione lirica. Lo scopo comune è di stabilire un legame fra pittura e realtà immediata, andare
oltre l’immagine fissa per renderla narrativa, affinché parli allo sguardo dello spettatore.
LA VISITA SI SVOLGE IN TRE MOMENTI CHE ALTERNANO ATTIVITÀ DI GRUPPO E INDIVIDUALI:
1. Presentazione dei Mécacollages e di Errò. Cos’è? Com’è realizzato? Qual è il suo significato? Chi
l’ha fatto?
2. Lavoro individuale. Ogni bambino disegna il contorno del suo viso con una matita aiutandosi con
uno specchio; poi sceglie alcune immagini di Errò, le ritaglia e assembla gli elementi scelti in
modo da creare un originale autoritratto.
3. Al termine, i bambini presentano i loro lavori in una “galleria dei ritratti” prevista
nell’allestimento. In classe potranno poi inventare fantastiche storie partendo dal loro
autoritratto o da una serie composta a piacere.
Alla fine dell’animazione ogni bambino riceve un “Kit – pronto da incollare” che ripropone i punti
essenziali dell’attività e mette a disposizione il materiale per creare un nuovo originale autoritratto.
ATTIVITÀ PROPOSTA NELL’ATELIER
 Atelier di narrazione. Chi? cosa? quando? come?... appunti in gioco per inventare una storia.
APPROFONDIMENTO IN CLASSE
Realizzazione di Scapes “tematici” di gruppo (cfr. Google: scapes errò). Il punto di partenza degli
“Scapes” (anni ’60) è la società dei consumi, debordante in tutte le sue forme, che caratterizzava quegli
anni. Errò realizza dei particolari paesaggi combinando elementi pittorici e immagini collezionate su un
unico tema con un’infinità di variazioni. Applicazioni: alimentazione, italiano, storia, geografia, scienze…
(per dettagli contattare Loredana Bianchi 091 835 52 54).
Sponsor principale: BANCA STATO
Con il contributo di: Dicastero Cultura Bellinzona, Repubblica e Cantone Ticino–Fondo SWISSLOS, La
RegioneTicino, Ticino Turismo, Bellinzona Turismo, uessearte.
© Il Museo in erba, Bellinzona – Centre Pompidou, Paris, 2013.