Word - Clinica Otorinolaringoiatrica

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI SASSARI
CLINICA OTORINOLARINGOIATRICA
(Dir. Prof. Francesco Mcloni)
ANATOMIA DEL NASO
VOLTA OSSEA
Nello scheletro della piramide nasale si riconoscono una porzione ossea ed una
cartilaginea (volta ossea e volta cartilaginea).
SCHELETRO OSSEO Costituito dalle ossa nasali e dal processo frontale del
mascellare da ciascun lato.
OSSA NASALI
Ognuna delle ossa nasali ha forma grossolanamente quadrangolare, essa entra in
rapporto:
In alto con il processo nasale del frontale e con la spina frontale ( sutura nasofrontale)
In basso con le cartilagini triangolari (su cui si sovrappone per circa 1 mm)
Lateralmente con il bordo anteriore del processo naso-frontale della branca
montante del mascellare superiore a cui sono connesse aftraverso la sutura nasomascellare.(assai poco resistente)
Medialmente con l’osso nasale controlaterale (sutura internasale); quest’ultima,
all’interno, dà luogo ad una cresta ossea connessa in alto con la spina nasale del
frontale e inferiormente con la lamina perpendicolare dell’etmoide.
PROCESSO FRONTALE (Branca montante) DEL MASCELLARE
SUPERIORE
In alto si articola con l’osso frontale.
Lateralmente, superiormente, si articola con l’osso lacrimale, con cui forma il
SOLCO lacrimale; inferiormente si articola con il corpo del mascellare.
Medialmente si articola con l’osso nasale.
Inferiormente le ossa mascellari assieme al processo orizzontale delle ossa
palatine formano il pavimento delle fossa nasali.
Le ossa nasali rappresentano quindi la VOLTA OSSEA della piramide nasale,
mentre i due processi frontali ne costituiscono il supporto.
VOLTA CARTILAGINEA
Lo scheletro cartilagineo è costituito dalle cartilagini triangolari, e dalle due
cartilagini alari.
Le cartilagini triangolari sono fuse con il Setto cartilagineo , dando luogo alla
VOLTA CARTILAGINEA.
A loro volta le cartilagini alari costituiscono l’impalcatura di sostegno del
LOBIJLO.
LE CARTILAGINI TRIANGOLARI sono unite:
Superiormente con la faccia ventrale della porzione distale delle ossa nasali e
ventralmente sono un tutt’uno con la lamina quadrangolare del setto, creando
cosi’ in tale zona il “centro di sostegno” del tetto nasale ( area K di Cottle).
Inferiormente le cartilagini triangolari sono in contatto con la faccia ventrale
delle cartilagini alari, in corrispondenza del loro margine superiore (area della
VALVOLA) Medialmente le due cartilagini sono unite insieme tranne che nella
porzione inferiore dove si staccano a formare una sorta di V rovesciata,
all’interno della quale si inserisce il triangolo debole del setto.
Lateralmente sono unite alla branca montante del mascellare, in corrispondenza
dell’apertura piriforme per mezzo di tessuto connettivo fibroso.
LE CARTILAGINI ALARI rappresentano il sostegno cartilagineo della punta
del naso e della columella.
Sono costituite da una crura laterale e da una crura mediale, il cui punto di
unione costituisce la parte più alta della punta nasale.
Le crure laterali sono in rapporto:
Superiormente con il bordo inferiore delle cartilagini triangolari Inferiormente
con il margine libero del bordo della narice.
Lateralmente vi e’ del tessuto elastico di sostegno
Medialmente si unisce con la crura controlaterale, verticalizzandosi verso il
basso costituendo l’impalcatura della columella.
Le crure mediali tendono a divaricare.
MUSCOLI ELEVATORI
Il Procero (esercita trazione sulla punta del naso e dilata le narici).
Il capo angolare del M. Quadrato del labbro sup.
La narte alare del M. Nasale.
MUSCOLI DEPRESSOR!
Depressore del Setto (che allunga il naso e dilata le narici).
MUSCOLI COMPRESSORI
La parte trasversa del M.Nasale (è antagonista del Procero).
VASI
VASI DELLA PIRAMIDE NASALE
1.
A. Trasversa del naso e A. dell’ala nasale, rami dell’ A. Angolare, ramo
della A. Facciale
2.
A. Labiale superiore
3.
A. Infraorbitaria, ramo della A. Mascellare Interna.
4.
Vene tributarie della V. Facciale.
VASI DELLA PARETE LATERALE (INTERNA)
1.
A. Etmoidale anteriore ( si estende fino alla parte alta della parete, la zona
dell’attico).
2.
A. Etmoidale posteriore che si anastomizza alla Sfenopalatina ed invia
rami al turbinato sup. ed al 1/3 posteriore di quello medio.
3.
A. Sfenopalatina ramo terminale della mascellare interna, con le due
branche:
l’esterna (mucosa dei meati, turbinati, seni mascellari e frontali, cellule
etmoidali) e l’interna che costituisce l’arteria principale del setto.
4.
LA RETE VENOSA NASALE INTERNA si articola su tre piani:
•
Vene superficiali comprese nell’ambito della mucosa.
•
Rete venosa intraperiostea.
•
Rete venosa intraossea.
Questi vasi drenano nelle vene Oftalmiche e Facciali.
NERVI
L’innervazione della parte esterna della superficie esterna del naso si divide in
Motrice e Sensitiva.
La Motrice dipende dal N. Facciale che innerva i M. Pellicciai. La Sensitiva
dipende dal Trigemino, ed in particolare:
•
N. infratrocleare, ramo del nasociliare, originato dall’oftalrnico, che
innerva la radice del naso.
•
N.nasale esterno che innerva la cute, il lobulo del naso e l’ala.
•
N.nasali interni e N sfenopalatini che innervano la mucosa del naso.
•
N infraorbitale che innerva i rimanenti tegumenti nasali.
INNERVAZiONE VEGETATIVA
Costituita dalle vie efferenti ed afferenti del Simpatico e del Parasimpatico.
Vie efferenti Simpatiche
L’origine è a livello D1-D2, il secondo neurone è a livello del ganglio cervicale
superiore.
Le fibre post-gangliari formano i plessi carotidei esterno ed interno; seguendo
infatti l’arborizzazione arteriosa il simpatico raggiunge le fosse nasali attraverso
il plesso facciale, il plesso della mascellare interna(Carotide est.), e attraverso il
plesso oftalmico(Carotide mt.).
Il plesso della Carotide mt. prende parte con un ramo alla costituzione del N.
Vidiano e tramite questo raggiunge il ganglio sfenopalatino per innervare, con
rami efferenti di quest’ultimo, le fosse nasali e le cavità paranasali.
Vie afferenti Simpatiche
Percorrono a ritroso il percorso delle fibre efferenti fino a livello Dl -D2.
Vie efferenti parasimpatiche
Prendono origine da cellule situate nel bulbo, decorrono nell’ambito del
Facciale fino al ganglio Genicolato. Le fibre partecipano alla costituzione del N.
Vidiano, col quale raggiungono il ganglio sfeno-palatino dove si trovano le
sinapsi.
Vie afferenti parasimpatiche
Percorrono a ritroso il percorso delle fibre efferenti.
LOBULO
Il lobulo è la porzione di naso esterno costituito dalla punta, dalle ali, dalla
columella, e dal setto membranoso. Ciascuna metà del lobulo circonda il
corrispondente vestibolo.
STRUTTURE FIBROSE
Sono le fibre connettivali che uniscono le varie componenti osteocartilaginee fra
di loro, garantendo ampia flessibilità al lobulo.Esse sono rappresentate da:
1.
Cul-de-sac, unisce il margine inferiore della cartilagine triangolare con
quello superiore della alare.( Valvola)
2.
Setto membranoso, unisce la parte inferiore del setto cartilagineo con
la columella
3.
Ala, struttura di sostegno che, con la cartilagine alare, mantiene aperta
la narice.
4.
Triangolo debole, è dato dal legamento sospensore della punta che
unisce le cartilagini alari al setto e alle c. triangolari.
5.
Triangolo molle, costituito da due strati cutanei separati da tessuto
connettivo, situato tra la crura mediale e quella laterale.
Triangolo fibroso, sostiene l’ala, dà mobilità al lobulo e, con la
6.
cartilagine alare, mantiene aperta la narice.
CUTE
La cute è sottile e spostabile al di sopra delle strutture ossee e delle cartilagini
triangolari, è più spessa ed aderente a livello delle cartilagini alari.
FOSSE NASALI
SETTO: Lo scheletro del setto è costituito da:
Lamina
perpendicolare
dell’Etmoide:
Origina
dalla
lamina
cribrosa
dell’Etmoide, entra in rapporto con la spina frontale. Nel 1/3 posteriore è in
rapporto con il margine anteriore del vomere. Con i suoi 2/3 anteriori si articola
con
la
cartilagine
quadrangolari,anteriormente,
con
le
ossa
nasali.
Posteriormente, con la cresta sfenoidale superiore.
Vomere:
Superiormente, si articola con il processo vaginale del processo pterigoideo
dello sfenoide e con il processo sfenoidale dell’osso palatino.
Inferiormente, con la cresta nasale delle ossa mascellari e palatine riunite.
Anteriormente, nei 2/3 superiori si unisce con la lamina perpendicolare
dell’etmoide e nel 1/3 inferiore con la cartilagine settale
Posteriormente, è libero e separa le due coane
Lamina quadrangolare:
Supero-posteriormente, si unisce con la lamina perpendicolare dell’Etmoide
In avanti, con la spina nasale anteriore
Antero-superiormente, forma l’area K di Coftle
In basso, si unisce al dome delle c. alari
PARETE LATERALE
La parete laterale di ciascuna fossa nasale dà attacco a tre lamine ossee dette
cornetti o turbinati: t. superiore, t. medio, t. inferiore.
I turbinati medio e superiore sono delle espansioni laterali del corpo
dell’etmoide, mentre il turbinato inferiore è un osso a sé stante.
Ciascun turbinato con la parete laterale delimita i rispettivi meati.
L’esame obiettivo in rinoscopia anteriore e posteriore consente di ispezionare
tutta la cavità nasale, dalle narici alle coane.