Una particella di massa m si muove con velocità v costante (Fig 1). a) Dimostrare che il momento angolare della particella rispetto ad un qualsiasi polo O si conserva. b) Dimostrare che il raggio vettore r descrive aree uguali in tempi uguali. m v r r O Fig. 1 d v = cost implica che il risultante delle forze, F m v 0 . Ne consegue che il dt momento di F rispetto ad O d L0 dt da cui segue che L = cost. Si arriva allo stesso risultato, più semplicemente, considerando la definizione di momento angolare L r m v Sappiamo che la direzione del vettore L è ortogonale al piano definito da r e mv, piano che non cambia essendo definito dalla retta d’azione del vettore dal vettore mv = cost e dal polo fisso O. La costanza del verso della velocità fa sì che anche il verso di L non cambi (Fig. 2). m mv r r L O Fig. 2 Infine, il modulo di L è: L r m v sen mvb dove è l'angolo tra r e mv e b è il braccio del vettore mv, cioè la distanza del polo O dalla retta d’azione di mv (Fig. 3). m b O r r mv L Fig. 3 b) A partire da un generico istante t, dopo un dato intervallo di tempo t, la particella si sposta di x=v t ed il raggio vettore descrive il triangolo di base x e lati r(t) ed r(t+t) (Fig. 4); a partire da un altro istante t', dopo uno stesso intervallo di tempo t, la particella subisce lo stesso spostamento x=v t; il raggio vettore descrive il triangolo di base x e lati r'(t') ed r'(t'+t) (Fig. 4). Questi due triangoli hanno area A eguale avendo stessa base x e stessa altezza b: x b v t b A 2 2 Ricordando che L = mvb, l'area descritta dal raggio vettore nell'unità di tempo è: A v b L cos t t 2 2m Lo stesso risultato vale per intervalli di tempo infinitesimi dt. La quantità dA dt è denominata velocità areolare. Un altro caso, più importante e famoso, in cui la velocità areolare è costante è quello del moto di un pianeta attorno al sole. Esso corrisponde alla seconda legge di Keplero. x b r t A r O Fig. 4 r t t r r' t' r A x r' t' t r