8 FEBBRAIO 2015 IL CONSIGLIO DELLA CHIESA Past. Alessandro Gesù si identifica con la Chiesa, e non scinde mai la sua figura dalla Chiesa. Noi sappiamo infatti che la Chiesa è il corpo di Cristo. 1Corinzi 12:27 Voi siete il corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per parte sua. Esodo 3:1-5 Ora Mosè pascolava il gregge di Jethro, suo suocero, sacerdote di Madian; egli portò il gregge oltre il deserto e giunse alla montagna di Dio, all'Horeb. E l'angelo dell'Eterno gli apparve in una fiamma di fuoco, di mezzo a un roveto. Mosè guardò ed ecco il roveto bruciava col fuoco, ma il roveto non si consumava. Allora Mosè disse:”Ora mi sposterò per vedere questo grandioso spettacolo: perché mai il roveto non si consuma!”. Ora l'Eterno vide che egli si era spostato per vedere, e Dio lo chiamò di mezzo al roveto e disse:”Mosè, Mosè!”. Egli rispose:”Eccomi”. Dio disse:”Non avvicinarti qui; togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale stai è suolo santo.” La vita di Mosè si divide in tre fasi: - in Egitto - nel deserto - col suo popolo, libero Nel deserto visse come pastore, in un luogo di intimità in cui si può avere maggiore comunione con Dio, perché c'è tranquillità e possibilità di concentrarsi, senza distrazioni. Qui Mosè divenne da uomo impulsivo qual era all’uomo più mansueto della Terra. Osea 2:13-14 “La punirò quindi per i giorni dei Baal, quando bruciava loro incenso, si ornava di orecchini e di gioielli e andava dietro ai suoi amanti, ma dimenticava me”, dice l'Eterno. “Perciò, ecco, io l'attirerò, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore.” Anche tramite Osea, Dio ci fa capire che a volte è necessario un periodo da trascorrere nel deserto, per modificare il nostro carattere o per parlarci, perché lì sicuramente daremo ascolto alla sua voce. Nei versetti tratti da Esodo, Mosè si trovava nel deserto e il roveto che vide non era Dio, ma Dio apparve in mezzo ad un roveto, che è figura della Chiesa e del popolo d'Israele. Apocalisse 2:1 All'angelo della Chiesa in Efeso scrivi: queste cose dice colui che tiene le sette stelle nella sua destra e che cammina in mezzo ai sette candelabri d'oro. I candelabri rappresentano sette chiese, fra le quali vediamo nuovamente Gesù trovarvisi in mezzo. Il roveto, come tutto nel Vecchio Testamento, è propedeutico per il Nuovo Testamento. Esodo 3:7 e 10 Poi l'Eterno disse: “Ho certamente visto l'afflizione del mio popolo che è in Egitto e ho udito il suo grido a motivo dei suoi oppressori, poiché conosco le sue sofferenze. Ora dunque vieni e io ti manderò dal Faraone perché tu faccia uscire il mio popolo, i figli d'Israele, dall'Egitto”. Dio mostra a Mosè il bisogno del suo popolo di essere liberato. Dio infatti parla sempre attraverso la Chiesa. Ancora oggi è così: Dio parla attraverso i ministri e la Chiesa, per evitare che noi possiamo prendere decisioni sbagliate, perché esse cambieranno il corso della nostra esistenza. Dio ha due tipi di volontà: quella permissiva e quella direttiva. Se noi facciamo di testa nostra, non ascoltando i consigli di Dio tramite le autorità che Dio stesso ha posto sopra di noi, entriamo nella volontà permissiva, cioè Dio permette una situazione, un evento, anche se non è in accordo alla sua volontà. La volontà direttiva, invece, è quella che rispecchia pienamente la volontà di Dio. Dio parla anche personalmente, ma bisogna che ricerchiamo sempre la conferma della Chiesa, se non sentiamo il bisogno di ricevere tale conferma, potrebbe significare che ci riteniamo infallibili nel comprendere la voce dello Spirito Santo, tale idea mostra una certa presunzione in noi. 1 Samuele 3:8-9 L'Eterno chiamò nuovamente Samuele per la terza volta. Così egli si alzò, andò da Eli e disse:“Eccomi, poichè tu mi hai chiamato”. Allora Eli comprese che l'Eterno chiamava il giovane. Perciò Eli disse a Samuele:”Và a coricarti e, se ti chiamerà ancora, dirai:”Parla, o Eterno, perché il tuo servo ascolta”. Così Samuele andò a coricarsi al suo posto. Dio parlò a Samuele, quando era ancora giovane, e confermò la sua parola attraverso Eli. Se anche Samuele, che diventò poi un grande uomo di Dio ha avuto bisogno di conferma da parte della sua autorità, quanto più ne abbiamo bisogno noi?! Esodo 17:13-14 Perciò Giosuè sconfisse Amalek e la sua gente, passandoli e fil di spada. Poi l'Eterno disse a Mosè:”Scrivi questo fatto in un libro, perché se ne conservi il ricordo, e fa sapere a Giosuè che io cancellerò interamente di sotto al cielo la memoria di Amalek”. Dio non ha parlato direttamente a Giosuè perché la parola detta attraverso le autorità è importante: le prime persone qualificate per darci conferma sono i genitori sia naturali che spirituali. Ma vediamo anche che in alcune circostanze il consiglio è stato chiesto ai giovani, anziché agli anziani. La Chiesa è chiamata a portare la Parola di Dio sempre, in ogni circostanza, a partire dai fratelli, e in essa è possibile trovare le risposte che stiamo cercando per la nostra vita. Efesini 4:29 Nessuna parola malvagia esca dalla vostra bocca, ma se ne avete una buona per l'edificazione, secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a quelli che l'ascoltano. Colossesi 3:16 La Parola di Cristo abiti in voi copiosamente, in ogni sapienza, istruendovi ed esortandovi gli uni gli altri con salmi, inni, cantici spirituali, cantando con grazia nei vostri cuori al Signore. Purtroppo però alcuni credenti, anche convertiti da diverso tempo, non si affidano ai pastori ma solo alle proprie forze, al proprio discernimento, rischiando così di sbagliare e non c’entrare il piano di Dio per la loro vita. 1 Corinzi 12:28 Dio ne ha costituiti alcuni nella Chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come dottori; poi ha ordinato le opere potenti; quindi i doni di guarigione, i doni di assistenza, di governo e le diversità di lingue. 1 Corinzi 12:7 Ora a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per l'utilità comune. Efesini 3:10 Affinché nel tempo presente, per mezzo della Chiesa, sia manifestata ai principati e alle potestà, nei luoghi celesti, la multiforme sapienza di Dio. Dio non si è sbagliato, tutti questi doni servono per l'utilità comune e come faremo ad adoperarli se noi non ci affidiamo a chi porta questi doni? Permettiamo ai fratelli e soprattutto alle autorità spirituali di aiutarci. Proverbi 27:17 Il ferro affila il ferro, così l'uomo affila il volto del suo compagno. Anche Mosè, in certi momenti, ha avuto bisogno di uomini che hanno influenzato la sua vita. Vediamo questo bisogno anche nel Nuovo Testamento. Atti 8:14-17 Ora gli apostoli che erano a Gerusalemme, quando seppero che la Samaria aveva ricevuto la Parola di Dio, mandarono loro Pietro e Giovanni. Giunti là, essi pregarono per loro, affinché ricevessero lo Spirito Santo, perché non era ancora disceso su alcuno di loro, ma essi erano soltanto stati battezzati nel nome del Signore Gesù. Imposero quindi loro le mani ed essi ricevettero lo Spirito Santo. Nella Chiesa non esiste l'individualismo, vi è compartecipazione, si lavora in squadra. La Chiesa è la famiglia spirituale, ed è importante proprio come quella naturale. Così come ogni figlio saggio ricerca l’aiuto e il consiglio dei propri genitori, ogni figlio di Dio deve ricercare la presenza e il consiglio della Chiesa nella propria vita. Questo determinerà benedizioni e grandi successi! Alessandra e Doris