Comune di Mola Contratto collettivo decentrato integrativo 1998

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Comune di Mola
Contratto collettivo decentrato integrativo
1998 - 2001
Art. 1
Costìtuzione della Delegazione Trattante
La Delegazione trattante, costituita ai sensi dell'art. 10 del vigente CCNL, è così composta:
•
Per la parte pubblica:
Dott. Vito PALMIERI (Deliberazione G.C. n.98 del 13.05.1999)
•
Per la parte sindacale:
1) i componenti della RSU unitaria:
•
BERLEN Domenico
•
DEFLORIO Michele
•
FANELLI Giuseppe
•
LEPORE Antonio
•
SAINATO Antonio
•
TRIBUZIO Francesco
•
VERGA Vitangelo
2) i rappresentanti delle organizzazioni sindacali territoriali di categoria firmatarie del CCNL
•
PACE Nicola
•
QUARANTA Franco
•
LIUZZI Francesco
Art. 2
Procedure per l'autorizzazione alla sottoscrizione
Il presente contratto collettivo decentrato integrativo si intende sottoscritto dalle parti e immediatamente efficace
quando:
•
sia firmato per la parte sindacale dalla RSU (o Rsa ) previa consultazione dei lavoratori nei modi ritenuti
opportuni e i cui risultati devono essere resi pubblici;
•
sia firmato dai rappresentanti sindacali delle OO.SS. firmatarie del CCNL dell'1.04.1999;
•
sia firmato dalla delegazione di parte pubblica, previo atto autorizzativo da parte della giunta comunale e sentito
il parere del collegio dei revisori dei conti.
Art. 3
Vigenza del contratto
1)
2)
3)
il presente contratto è valido per tutta la vigenza del CCNL e comunque per gli esercizi finanziari 1999-2001,
fatta salva la facoltà di una delle parti di richiederne la revisione almeno tre mesi prima dell'inizio di un nuovo
esercizio finanziario.
Vengono definite con apposito accordo annuale le somme relative alla costituzione e alle modalità di erogazione
dei fondi per le politiche di sviluppo delle risorse umane per la produttività. (Artt. 15 e 17 del CCNL).
Le parti si riservano di riaprire il confronto qualora intervenissero nuove indicazione contrattuali o di legge che
riguardino tutti o specifici punti del presente accordo.
Art. 4
Finalità
Il presente capo fornisce i criteri generali per disciplinare le seguenti materie di cui ai CCNL 31.3.99 e CCNL 1.4.99:
a) I criteri per la ripartizione e destinazione delle risorse finanziarie, indicate nell'art. 15, per le finalità previste
dall'art. 17, nel rispetto della disciplina prevista dallo stesso articolo 17;
b) I criteri generali relativi ai sistemi di incentivazione del personale sulla base di obiettivi e programmi di
incremento della produttività e di miglioramento della qualità del servizio; i criteri generali delle metodologie di
valutazione basate su indici e standard di valutazione ed i criteri di ripartizione delle risorse destinate alle finalità
di cui all'art. 17, comma 2, lett. a);
c)
d)
e)
f)
g)
h)
i)
Le fattispecie , i criteri, i valori e le procedure per la individuazione e la corresponsione dei compensi relativi alle
finalità previste nell'art. 17, comma 2, lettere e), f), g);
Le pari opportunità, per le finalità e con le procedure indicate dall'art.28 del DPR 19 novembre 1990, n.333,
anche per le finalità della legge 10 aprile 1991, n.125;
I criteri delle forme di incentivazione delle specifiche attività e prestazioni correlate alla utilizzazione delle risorse
indicate nell'art.15, comma 1, lettera K);
Le modalità e le verifiche per l'attuazione della riduzione d'orario di cui all'art.22;
Le modalità di gestione delle eccedenze di personale secondo la disciplina e nel rispetto dei tempi e delle
procedure dell'art.35 del D.Lgs.29/93;
Completamento ed integrazione dei criteri per la progressione economica all'interno della categoria di cui
all'art.5, comma 2;
Modalità di ripartizione delle eventuali risorse aggiuntive per il finanziamento della progressione economica e per
la loro distribuzione tra i fondi annuali di cui all'art. 14.
Art. 5
Relazioni Sindacali
Il sistema di relazioni sindacali deve permettere, nel rispetto dei distinti ruoli dell'Ente e delle rappresentanze
sindacali, la realizzazione degli obiettivi di cui agli artt. 6 -7 - 10 - 47 del D.Lgs. 29/93 e consentire la partecipazione
sindacale secondo le previsioni sancite dagli artt. 4-5-6-7-8 del vigente C.C.N.L. per la parte siglata il 01/04/1999,
oltre ogni altra eventuale disposizione normativa.
Art. 6
Contrattazione
Le seguenti materie saranno oggetto di contrattazione integrativa con obbligo di accordo:
1) Criteri per la ripartizione e destinazione delle risorse finanziarie, per lo sviluppo delle risorse umane, per la
produttività indicate nell'art. 15 del CCNL, per le finalità dell'art. 17 e nel rispetto della disciplina prevista;
2) Criteri per la costituzione del Fondo per la progressione economica orizzontale nella categoria;
3) Criteri per la costituzione del Fondo per l'indennità di posizione e di risultato;
4) Integrazione dei criteri per il passaggio economico all'interno della categoria del nuovo sistema di classificazione
del personale;
5) Modalità di ripartizione delle eventuali risorse economiche aggiuntive per il finanziamento della progressione
orizzontale o per l'indennità di posizione e di risultato;
6) Criteri generali relativi agli incentivi del personale per la produttività ed il miglioramento dei servizi e delle
metodologie di valutazione e di ripartizione delle risorse economiche, correlate al merito e all'impegno di gruppo;
7) Criteri per compensare il disagio, delle categorie A - B - C, con determinazione dei valori economici;
8) Individuazione delle risorse per remunerare le prestazioni riferite a: turni, reperibilità, rischio, maneggio valori,
orario notturno, festivo e notturno festivo, secondo la disciplina degli artt. 11, 13, 34 DPR 268/87, art. 28 DPR
347/83, art. 49 DPR 333/90 e alle disposizioni in vigore nelle Camere di Commercio;
9) Criteri per l'attribuzione dell'indennità di responsabilità, per lo svolgimento di funzioni plurime al personale della
categoria B e C che non siano apicali di enti, nella misura determinata a livello decentrato nei confronti di coloro
a cui non è stata attribuita l'indennità di posizione;
10) Criteri per le specifiche responsabilità affidate al personale della categoria D che non risulti incaricato di funzioni
nell'area delle posizioni organizzative in misura non superiore a £.2.000.000 annui lordi;
11) Gestione delle materie attinenti le pari opportunità;
L'amministrazione si impegna ad attuare le misure necessarie per favorire pari opportunità nel lavoro e nello sviluppo
professionale secondo le finalità della legge 125/91 e le disposizioni contrattuali recepite nei DD.P.R. 268/87, 333/90.
12) Nel rispetto delle finalità legislative, individuare i criteri e modalità di riparto delle risorse che Leggi Nazionali o
Regionali destinano alle incentivazioni:
a) Condono edilizio;
b) Tributi; (D.L. 15112/97, n. 446, art. 59)
c) L'1% del costo dei progetti per il personale degli uffici tecnici;
d) Professionisti legali;
e) Utilizzo della quota ascritta in bilancio di parte dei proventi contravvenzionali, per la formazione, l'aggiornamento
e nuove tecnologie al personale della Polizia Locale oltre che per finalità sociali definite dai regolamenti degli
enti;
f) Altri;
13) Modalità e verifiche per la riduzione dell'orario di lavoro a 35 ore nell'ambito della disciplina generale dell'attività
contrattuale di comparto;
14) Modalità di gestione delle eccedenze del personale, finalizzate al mantenimento dei livelli occupazionali - (art.
4.2 I. CCNL nel rispetto delle procedure previste dall'art. 35 del D.Lgs. 29/93.
Fino a quando non si perviene all'accordo sulle materie soggette a contrattazione integrativa decentrata,
l'amministrazione non può adottare atti unilaterali.
Le seguenti materie sono soggette a contrattazione integrativa decentrata senza obbligo di accordo:
a) Programmi delle attività formative;
b) linee di indirizzo e criteri per:
•
migliorare l'ambiente di lavoro;
•
la sicurezza dei luoghi di lavoro;
•
facilitazioni per i disabili;
c) Le implicazioni dei dipendenti in ordine alla qualità del lavoro e alla professionalità degli stessi derivanti da
innovazioni:
- Organizzative;
- Tecnologiche;
- Della domanda dei servizi;
- Politiche dell'orario di servizio.
d) Criteri generali per le politiche dell'orario di lavoro.
Le parti convengono che nel determinare l'articolazione dell'orario di lavoro settimanale, siano valutate
opportunamente, da parte dei dirigenti o dei responsabili, particolari esigenze espresse dal personale che, per motivi
adeguatamente documentati, può chiedere di utilizzare forme flessibili dell'orario di lavoro compresa l'astensione dal
turno pomeridiano.
Dovrà comunque essere data priorità ai dipendenti in situazione di svantaggio personale, sociale e familiare,
considerando le esigenze dei dipendenti con figli di età scolare.
Per le materie sopraelencate le parti non hanno l'obbligo di raggiungere l'accordo. Infatti trascorsi 30 gg.
dall'inizio delle trattative, prorogabili fino ad un massimo di 30 gg., le parti riassumono le rispettive
prerogative e libertà di iniziative e decisioni.
Art. 7
Concertazione
Le seguenti materie sono oggetto di concertazione:
1) Articolazione orario di servizio;
2) Calendari attività istituzioni scolastiche e asili;
3) Criteri per il passaggio dei dipendenti nel caso di trasferimento di attività o per disposizioni legislative
comportanti trasferimenti di funzioni e di personale;
4) Andamento dei processi occupazionali;
5) Definizione dei criteri per la determinazione dei carichi di lavoro, limitatamente alle amministrazioni che ancora vi
siano tenute ai sensi dell'art. 6 comma 6 D.Lgs. 29/93-art.8.1 d CCNL;
6) Criteri generali per la mobilità interna ed esterna quest'ultima con adozione di apposito regolamento, tenendo
conto di quanto già sancito dall'art. 18 del vigente Regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi,
adottato con deliberazione di Giunta Comunale 122/99.;
7) Criteri per lo svolgimento delle selezioni per i passaggi tra categorie, tenuto conto di quanto già sancito dall'art. 4
del vigente C.C.N.L. per la parte siglata il 31/03/1999, oltre che dal vigente Regolamento sull'ordinamento degli
uffici e dei servizi adottato con deliberazione di Giunta Comunale 122/99;
I contenuti della selezione ed i requisiti professionali richiesti per la partecipazione dei candidati dovranno essere
coerenti con i requisiti professionali indicati nelle declaratorie delle singole categorie.
Occorre precisare che la partecipazione alle procedure selettive riferite ai passaggi di categoria è possibile
anche per coloro che non avevano il titolo di studio ordinariamente previsto, fatti salvi quelli prescritti da norme
legislative vigenti per specifici profili.
Gli enti disciplinano le procedure selettive per i posti vacanti della dotazione organica ivi compresi quelli per
particolari professionalità ascritti a B3 e D3.
Gli enti non strutturalmente deficitari procedono alla copertura dei posti vacanti prioritariamente con il personale
interno per profili professionali la cui professionalità è acquisibile o acquisita dall'interno a valere dalla nuova
dotazione organica e non su quella vigente per la quale c'è l'obbligo di esaurire le procedure concorsuali in atto.
La individuazione del numero dei posti vacanti da destinare a selezioni interne e/o esterna avverrà previa verifica
del possesso dei requisiti attinenti al personale appartenente alla categoria stessa o a quella inferiore
E' ammesso il passaggio soltanto da una categoria a quella immediatamente superiore.
In caso di passaggio nella categoria superiore, al dipendente viene attribuito il trattamento tabellare iniziale della
categoria e qualora il trattamento economico in godimento risulti superiore al predetto tabellare iniziale, il
dipendente conserva la differenza che verrà riassorbita nella successiva progressione economica prevista nella
nuova categoria.
I posti non coperti con procedure selettive interne (esito negativo o mancanza di professionalità interne all'ente)
potranno essere destinati all'esterno. L'accesso dall'esterno avviene secondo gli indirizzi previsti dal D.Lgs.
29/93 e successive modificazioni.
Il personale riclassificato nelle categorie immediatamente superiori, a seguito di selezioni interne, non è soggetto
al periodo di prova.
8)
Valutazione delle posizioni organizzative, graduazione delle funzioni, conferimento degli incarichi legati alle
posizioni organizzative e valutazione periodica;
Conferimento incarico
Le modalità ed i criteri del conferimento dell'incarico vengono predeterminati dagli enti.
Gli incarichi vengono conferiti dal dirigente con provvedimento scritto e motivato per un periodo massimo di
5 anni con possibilità di rinnovo sempre con la medesima formalità.
Le amministrazioni prive di dirigenti individuano i soggetti abilitati al conferimento degli incarichi
(Funzionario, Segretari Comunali, Direttore Generale).
Gli incarichi vanno conferiti al personale di categoria D.
I comuni privi della posizione dirigenziale o della categoria D conferiscono l'incarico al personale rientrante
nella categoria C o B.
Se i comuni si avvalgono della disciplina prevista dalla Legge 191/98 gli oneri relativi sono a carico dei
bilanci degli enti e comunque extra contratto.
Revoca incarico
La revoca è esercitata con atto scritto e motivato dallo stesso soggetto che ha conferito l'incarico.
La revoca scatta:
•
prima della scadenza in relazione ai mutamenti organizzativi;
•
a seguito di accertamento di risultati negativi.
Prima della formalizzazione della revoca gli enti acquisiscono un contraddittorio con il dipendente interessato
assistito eventualmente da legale di sua fiducia o da rappresentante della OO.SS. a cui conferisce mandato il
dipendente.
Disposizioni in favore di comuni di minori dimensioni demografìche
I criteri per la individuazione dei responsabili delle posizioni di organizzazione:
a) negli enti privi di Dirigenza vanno individuati tra il personale classificato nella categoria D con responsabilità
degli uffici e dei servizi,
b) nei comuni o enti tra loro convenzionati per l'esercizio di funzioni amministrative o per l'espletamento
associato dei servizi, privi di posizioni dirigenziali, vanno individuati tra il personale che svolge tale funzione
nei rispettivi enti.
9) Metodologia permanente di valutazione del personale;
10) Individuazione dei nuovi profili;
11) Attuazione delle regole relative agli aggiornamenti e/o modificazione dei valori massimi del costo del personale
di ciascuna categoria;
12) Definizione delle regole relative agli aggiornamenti e/o modificazione dei due Fondi per il funzionamento della
progressione all'interno della categoria (art. 5 CCNL 31-3-99) e per la retribuzione di posizione e di risultato di cui
all'art. 10 CCNL 31-3-99.
La concertazione inizierà entro il quarto giorno dalla data di ricezione della richiesta da parte della
amministrazione.
Durante la concertazione le parti si adeguano, nei loro comportamenti ai principi di responsabilità,
correttezza e trasparenza. La concertazione si conclude entro trenta giorni dalla richiesta. Sull'esito della
concertazione si redige un apposito verbale dal quale risultino le posizioni delle parti.
Art. 8
Informazione
Oggetto dell'informazione:
L'ente informa periodicamente e tempestivamente, le RSU e le organizzazioni sindacali territoriali di
comparto e il delegato per la sicurezza per le materie di competenza, sugli atti di valenza generale, anche di
carattere finanziario, concernenti il rapporto di lavoro, l'organizzazione degli uffici e la gestione complessiva
delle risorse umane.
•
•
•
1.
L'informazione è preventiva nel caso in cui si tratti di materie soggette a concertazione o a contrattazione
collettiva decentrata integrativa.
Per una compiuta informazione le parti, su richiesta di ciascuna di esse, si incontrano con cadenza almeno
annuale ed in ogni caso in presenza di:
iniziative concernenti le linee di organizzazione degli uffici e dei servizi;
iniziative per l'innovazione tecnologica degli stessi;
eventuali processi di dismissione di esternalizzazione e di trasformazione dei servizi tenuto conto dell'art.11
comma 5 del CCNL quadro del 2-6-98 per la definizione dei comparti contrattuali.
Pertanto, anche in osservanza del disposto degli artt. 3 e segg. del CCNL, si conviene quanto segue:
a) l'amministrazione fornirà tutte le informazioni tempestivamente, anche quelle di carattere finanziario,
riguardanti atti e procedure inerenti al rapporto di lavoro, l'organizzazione degli uffici, la consistenza e la
variazione delle dotazioni organiche, la gestione delle risorse umane, la sicurezza e la prevenzione nel
luoghi di lavoro, il trasferimento di attività o servizi anche nel caso dì appalti o convenzioni o casi previsti
dalla legge;
b) annualmente, prima della predisposizione del bilancio di previsione, sarà effettuata una riunione di
informazione con particolare riguardo alla programmazione delle attività dell'ente, l'analisi delle spese
previste e l'andamento dell'occupazione,
c) la convocazione di dette riunioni avverrà non meno di dieci giorni prima di quello stabilito e
contemporaneamente dovrà essere fornita tutta la necessaria documentazione, eventualmente anche su
supporto informatico oltre che cartaceo;
d) in tutti i casi in cui venga avviata la consultazione o la concertazione su qualche argomento, le parti si
impegnano a non prendere iniziative unilaterali in merito finché la stessa sia esaurita o conclusa con un
verbale di accordo o che prenda atto delle posizioni delle parti e sia da esse sottoscritto;
e) la contrattazione, la concertazione e la consultazione saranno attivate ogni qual volta una delle parti (ai
sensi dell'art. 10 CCNL) lo richieda; durante tali fasi le parti si impegnano a non procedere unilateralmente;
f) verrà inoltre concordato e predisposto un calendario di riunioni al fine di permettere una razionale
trattazione degli argomenti in particolare di quelli tra loro correlati;
g) tutti gli accordi saranno forniti, dopo la loro sottoscrizione, in copia a tutti i soggetti firmatari e, quando
possibile, anche su supporto informatico a coloro che ne facciano debita richiesta;
h) al fine di rendere agevole l'attività di informazione delle rappresentanze sindacali, l'amministrazione
concederà, nel caso sia presente sulla rete Internet, l'uso di una parte dei proprio sito con una specifica
casella di posta elettronica, per permettere alle 00.SS. e alla Rsu aziendale la ricezione e la trasmissione di
messaggi e di documentazione inerente alla contrattazione e ai problemi sindacali (bacheca elettronica).
Art. 9
Regolamentazione del diritto di sciopero
1.1 Servizi e uffici interessati.
Ai sensi dell'art.1 della premessa al CCNL del 6.7.1995, si conviene che sono interessati dalla presente
regolamentazione i seguenti servizi o uffici:
SERVIZI O UFFICI
Stato Civile
Servizio Elettorale
Servizi Cimiteriali
Servizi Socio - Assistenziali
FUNZIONI ESSENZIALI
raccoglimento delle registrazioni di nascita e di morte
per consentire le attività prescritte dalle scadenze di legge nel
periodo compreso tra la data di pubblicazione del decreto di
convocazione dei comizi e la consegna dei plichi agli uffici
competenti
trasporto, ricevimento e inumazione delle salme
pronto intervento assistenziale a favore di persone non
autosufficienti e minori, per assicurare tutela fisica, confezione,
distribuzione e somministrazione del vitto
Servizi alla rete stradale, idrica
fognaria e di depurazione
ridotto numero di dipendenti (squadre) in reperibilità
Polizia Municipale
attività richiesta dall'A.G. e interventi in caso di
trattamento sanitario obbligatorio;
attività antinfortunistica e di pronto intervento (reperibilità)
attività della centrale operativa (contingenti limitati)
vigilanza della casa municipale
Servizi del Personale
(Solo nel caso che lo sciopero sia
proclamato per i soli dipendenti del
servizio personale, per l'intera giornata
lavorativa e nei giorni tra il 5 e il 15 di ogni
mese) Dovranno sussistere contemporaneamente
le tre condizioni.
Protezione Civile
Servizio Trasporti Scolastici
pagamento degli assegni di sostentamento e delle
retribuzioni
compilazione e controllo delle distinte di versamento
dei contributi previdenziali
solo con limitato numero di dipendenti in reperibilità
supporto in gestione diretta ad altri servizi comunali
riconosciuti come essenziali
Servizi vari
Rilascio certificati e visure del registro ditte e imprese con diritto
di urgenza per partecipazione a gare di appalto; (reperibilità)
1.2 Defínizione dei contingenti minimi
In riferimento ai servizi essenziali indicati al punto 1.1, sono individuati i seguenti contingenti di personale
esonerati dalla effettuazione dello sciopero, suddivisi per servizi e categoria:
SERVIZIO
N.
REPERIBILITA'
1. STATO CIVILE
1
1
2. SERVIZIO ELETTORALE tutti coloro inseriti nell'ufficio elettorale formalmente costituito
3. SERVIZI CIMITERIALI
1
1
4. SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI
1
1
5. SERVIZI ALLA RETE STRADALE, IDRICA
FOGNARIA E DI DEPURAZIONE
1
1
6. POLIZIA MUNICIPALE
3
3
7. SERVIZI DEL PERSONALE
1
1
8. PROTEZIONE CIVILE
1
1
9. SERVIZIO TRASPORTI SCOLASTICI
2
2
10. SERVIZI VARI
1
1
1.3 Procedure di attivazione dei contingenti minimi.
I responsabili dei servizi, in occasione di ogni sciopero, individuano i nominativi del personale inclusi nei contingenti
come definiti al punto 1.2, adottando, ove possibili criteri di rotazione.
I nominativi sono comunicati alle RSU ed ai singoli interessati entro e non oltre il quinto giorno precedente la data
dello sciopero. Il personale individuato ha il diritto di esprimere, entro il giorno successivo alla ricezione della predetta
comunicazione, la volontà di aderire allo sciopero, chiedendo la sostituzione, ove possibile.
E' fatto divieto ai responsabili dei servizi di verificare o quantificare, formalmente o informalmente, la volontà del
personale di aderire allo sciopero, al di fuori del caso e con le modalità di cui al comma precedente.
I responsabili dovranno astenersi dall'assegnare prestazioni in lavoro straordinario al personale esentato dallo
sciopero ai sensi del presente accordo.
I responsabili dei servizi, verificheranno, entro i primi 30 minuti di servizio, la possibilità di sostituire il personale
esentato dallo sciopero con personale che non ha aderito allo stesso.
1.4 Modalità di effettuazione degli scioperi.
Le strutture e le rappresentanze sindacali che indicono azioni di sciopero che coinvolgono i servizi di cui al punto 1.1,
ne daranno comunicazione all'Amministrazione con un preavviso di almeno 10 giorni, precisando in particolare la
durata della astensione dal lavoro.
In caso di revoca di sciopero indetto in precedenza, le strutture e le rappresentanze sindacali devono darne
tempestiva comunicazione all'Amministrazione.
Nel caso in cui lo sciopero riguardi servizi resi all'utenza, l'amministrazione porterà a conoscenza degli utenti, nelle
forme ritenute più opportune, la durata e le modalità dell'azione di sciopero.
Analoga comunicazione sarà effettuata dall'Amministrazione in caso di revoca dello sciopero.
Per l'indicazione dei periodi in cui non possono essere indetti scioperi e per le forme di sciopero non ammissibili, si fa
riferimento ai commi 3 e 4 dell'art.3 della premessa del CCNL del 6.7.95.
Art. 10
Diritti e libertà sindacali
1)
a)
b)
c)
d)
2)
a)
b)
c)
d)
e)
3)
a)
b)
Per quanto riguarda i permessi sindacali, si prevede quanto segue:
i permessi sindacali retribuiti dei dirigenti sindacali dipendenti dell'amministrazione sono utilizzati nel rispetto
del monte ore spettante alla O. S. di appartenenza e alla RSU secondo le modalità previste dal CCNL del 7
agosto 1998 e successive modificazioni e integrazioni oltre che dalle altre norme vigenti in materia;
in applicazione dell'art. 30 della legge 300/1970 sono inoltre previsti, oltre il monte ore di cui sopra, permessi
per le riunioni di organismi direttivi statutari nazionali, regionali provinciali secondo la disciplina di cui all'art.
11 del citato CCNL quadro. L'amministrazione comunica con separato conteggio i permessi fruiti a tale titolo.
le convocazioni dell'amministrazione per partecipazioni a trattative, confronti, concertazione e consultazioni,
non rientrano nel monte ore spettante alle oo.ss. e devono essere considerate come servizio effettivo
prestato.
oltre il monte ore di cui sopra le OO.SS. possono richiedere per i loro dirigenti sindacali, in applicazione
dell'art. 12 del già citato CCNL quadro, permessi non retribuiti per partecipazione a congressi o convegni di
natura sindacale. Al fine di semplificare le procedure anche in termini di copertura previdenziale,
l'amministrazione non opererà trattenute nei confronti del dipendente ma provvederà a richiedere le somme
corrispondenti al lordo di tutti gli emolumenti alla O. S. che ha presentato richiesta del permesso.
Per quanto concerne le assemblee, si dispone che:
nel rispetto del limite massimo individuale di 12 ore annue retribuite, la Rsu (o Rsa) e le OO.SS. firmatarie
del presente contratto collettivo decentrato possono indire assemblee del personale comunicando
all'amministrazione, di norma almeno tre giorni prima, la data il luogo e l'orario dell'assemblea che potrà
interessare la generalità dei dipendenti, singoli servizi o dipendenti appartenenti a singole qualifiche o profili
professionali;
l'amministrazione fornirà idonei locali per lo svolgimento della riunione;
in caso di assemblea l'amministrazione individuerà, di concerto con le OO.SS. i contingenti minimi di
personale che non potrà parteciparvi se non in reperibilità;
il personale operante fuori dalla sede presso cui si svolge l'assemblea è autorizzato ad assentarsi dal lavoro
per il tempo strettamente necessario al trasferimento di sede e alla partecipazione all'assemblea stessa;
oltre il monte ore annuo individuale di 12 ore retribuite, possono essere indette assemblee sindacali oltre
l'orario di servizio con le medesime modalità previste ai precedenti punti a) e b).
Per quanto attiene il patrocinio sindacale si stabilisce che:
I dipendenti in attività o quiescenza possono farsi rappresentare dal sindacato o dall'Istituto di patronato
sindacale, per l'espletamento delle procedure riguardanti prestazioni previdenziali e assistenziali davanti ai
competenti organi dell'amministrazione;
Gli Istituti di patronato hanno diritto di svolgere la loro attività nei luoghi di lavoro anche in relazione alla
tutela della igiene e della sicurezza del lavoro ed alla medicina preventiva, come previsto dal decreto del
Capo provvisorio dello Stato 29.7.1947, n. 804.
4) Per quanto attiene i Referendum si stabilisce che:
Le amministrazioni devono consentire lo svolgimento fuori dall'orario di lavoro di referendum, sia generali che per
categoria, su materie inerenti l'attività sindacale, indetti dalle RSU e dalle OO.SS. firmatarie tra i dipendenti, con
diritto di partecipazione di tutto il personale interessato.
5)
a)
Per quanto attiene la Tutela dei dipendenti dirigenti sindacali si stabilisce che:
Il trasferimento dei dirigenti sindacali delle OO. SS. firmatarie e dei componenti la RSU può essere disposto
solo previo nulla osta delle rispettive OO.SS. di appartenenza o, per le RSU, nelle cui liste il rappresentante
sindacale è stato eletto;
b)
c)
d)
6)
Ai sensi del comma precedente si intende per trasferimento il provvedimento di mobilità interna che
comporti assegnazione a settore (area, dipartimento) diversi o l'assegnazione, all'interno dello stesso
settore (area o dipartimento), a unità produttive ubicate in luoghi diversi ed esterni a quello di appartenenza,
La disposizione di cui ai commi precedenti si applica sino alla fine dell'anno successivo alla data di
cessazione del mandato sindacale;
I dirigenti sindacali delle OO.SS. firmatarie e gli eletti delle RSU non sono soggetti alla subordinazione
gerarchica stabilita dai regolamenti quando espletano le loro funzioni sindacali e conservano tutti i diritti
giuridici ed economici acquisiti ed acquisibili per la categoria e profilo rivestiti.
Le Amministrazioni forniranno, o permetteranno l'uso, alla RSU di apposito locale per l'attività della stessa, con
possibilità di utilizzo delle attrezzature informatiche e messaggistiche in dotazione presso l'Ente.
Art. 11
Mobilità
Ribadendo quanto sancito dall'art. 18 del vigente Regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi adottato con
deliberazione di Giunta Comunale 122/99;
Quando la mobilità comporta variazione del profilo professionale, va valutata la professionalità del dipendente con la
relativa formazione professionale di riconversione del profilo.
Annualmente, in relazione al fabbisogno, l'amministrazione dà comunicazione, a mezzo affissione all'Albo pretorio ed
informazione preventiva alla RSU, delle disponibilità in dotazione organica da ricoprire nel corso dell'esercizio.
L'Amministrazione prima di procedere alla copertura dei posti mediante selezione pubblica, provvede alla attivazione
ed attuazione della mobilità volontaria.
A) Mobilità intersettoriale volontaria
1)
•
•
•
In relazione a quanto previsto nei commi precedenti, l'Ufficio personale acquisisce le domande di mobilità
volontaria e stila una graduatoria, tenendo conto, nell'ordine, dei seguenti criteri:
Curriculum professionale (con riferimento al posto da ricoprire);
Titolo di studio;
Anzianità di servizio.
2) I dipendenti che intendono avanzare domanda di mobilità intersettoriale devono indirizzarla al Responsabile
dell'Ufficio Personale ed ai Responsabili di Settore cui intendono essere trasferiti e quello di appartenenza. La
domanda si intende accolta quando i due responsabili (del settore di appartenenza e di quello in cui si intende essere
trasferiti) esprimono parere favorevole. Il Direttore Generale/Segretario Comunale adotta il provvedimento di mobilità
e ne da comunicazione scritta al dipendente interessato, inviando contestualmente copia di tale comunicazione alla
RSU. La comunicazione indicherà anche la data di trasferimento.
3) Nel caso che uno o tutti e due i Responsabili di Settore interessati non dovessero esprimere parere favorevole alla
richiesta di mobilità, l'Ufficio personale trasmetterà la richiesta, munita dai pareri dei Responsabili di Settore, alla
Giunta Comunale per la decisione definitiva. 1 Responsabili dei settori non possono negare il proprio parere alla
mobilità del personale per più di una volta.
B) Mobilità intersettoriale per esigenze di servizio
1)
Nel caso si dovessero riscontrare esigenze organizzative e/o produttive che si ritiene risolvibili attraverso l'istituto
della mobilità intersettoriale, previa informativa alla RSU, viene convocata da parte del Direttore
Generale/Segretario Comunale la conferenza dei responsabili di settore. Il verbale della riunione comprenderà le
motivazioni ed individuerà i settori da cui sarà trasferito il personale.
2) L'individuazione del personale avverrà, nell'ordine, secondo i seguenti criteri:
a)
Utilizzo residuale della graduatoria di mobilità volontaria di cui alla precedente lettera A);
b)
Valutazione del personale di cui all'allegata tab. B effettuata nell'anno precedente, salvaguardando la
rimanenza nel Settore di appartenenza del personale che ha ricevuto i maggior punteggi di valutazione.
3) Il Direttore Generale/Segretario comunale adotterà il provvedimento di mobilità dandone contestuale
comunicazione al dipendente interessato ed alla RSU. Il provvedimento indicherà anche la decorrenza del
trasferimento.
C) Provvedimenti straordinari di mobilità intersettoriale
1)
Il Direttore Generale/Segretario comunale su richiesta di uno o più responsabili di settore o ufficio, previa
informativa alla RSU, riunisce la conferenza dei Responsabili di Settore per l'adozione di provvedimenti
straordinari di mobilità intersettoriale, entro tre giorni dalla richiesta.
2)
Sono provvedimenti straordinari di mobilità intersettoriale quei provvedimenti che per la loro natura possono
avere una durata massima di giorni 60 e non danno luogo a mutamento di collocazione.
3)
In caso di mancata unanime decisione della Conferenza dei Responsabili di Settore, il verbale della
riunione, comprendente le motivazioni, sarà trasmesso a cura del Direttore Generale/Segretario comunale
alla G.C. per le determinazioni in merito.
4)
Il Direttore Generale/Segretario comunale adotterà il provvedimento straordinario di mobilità dandone
contestuale comunicazione al dipendente interessato ed alla RSU. Il provvedimento indicherà anche la
decorrenza del trasferimento.
Art. 12
Lavoro straordinario
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
Per l'anno 2001 per la corresponsione dei compensi relativi al lavoro straordinario si conviene che:
dall'importo del lavoro straordinario desunto dal prospetto "Fondo salario accessorio 2000" pari a
£.98.173.969, importo che si riconferma anche per il 2001, va detratto preliminarmente l'importo di
£.25.000.000 per fronteggiare la spesa, sempre a titolo di lavoro straordinario, per festività infrasettimanali
nel corso dell'anno 2001. La residua somma di £.73.173.969, depurata del 20% per assistenza agli organi,
affidata alla gestione del Segretario Generale, depurata di un ulteriore 10% da accantonare quale riserva
sempre a disposizione del Segretario Generale, sarà ripartita tra i Capi settore anche in considerazione del
dato storico e con riferimento al personale in servizio e alle carenze di ciascun settore. Eventuali residui
saranno utilizzati come incremento delle risorse umane per la produttività.
L'amministrazione comunale si impegna a fornire, alla fine di ogni quadrimestre, entro e non oltre il giorno
15 dei mese successivo, la situazione relativa all'utilizzo del lavoro straordinario suddiviso per servizi,
indicando quali ore siano state liquidate e quali ore siano state recuperate da parte del personale
dipendente.
Sulla base dei dati forniti, una delle parti potrà richiedere l'esame congiunto dell'utilizzo di questo istituto
contrattuale.
Si conviene che l'effettuazione di lavoro straordinario potrà avvenire solo previa autorizzazione del
responsabile dell'ufficio o servizio cui appartiene il dipendente e dovrà essere debitamente motivata.
All'obbligo della prestazione dovrà corrispondere la concreta possibilità di pagamento della stessa.
Fermo restando che il recupero delle ore di straordinario è esclusiva facoltà del dipendente,
l'amministrazione comunale procederà ad erogare, se dovuta, ai dipendenti che recuperano ore di lavoro
straordinario la maggiorazione oraria corrispondente alla prestazione straordinaria effettuata.
In sede di consuntivo, eventuali risparmi sul fondo relativo al lavoro straordinario verranno utilizzati per
impinguare il fondo di cui all'art.15 del CCNL.
A decorrere dal 31.12.1999 le risorse destinate alla retribuzione dello straordinario dovranno essere ridotte
del 3% e la somma risultante dovrà confluire nel citato fondo di cui all'art.15 del Ccnl.
Art. 13
COSTITUZIONE DEL FONDO PER LE POLITICHE DI SVILUPPO DELLE
RISORSE UMANE E PER LA PRODUTTIVITA'
Il fondo, comprensivo dell'importo residuo dell'anno 1999, è costituito ai sensi dell'art. 15 del vigente CCNL
per l'anno 2000 secondo la seguente tabella.
ART. 15 CONTENUTO
parziale TOTALE
Comma 1 lett. a) Importo dei fondi di cui all'art. 31.2-b.c.d.e
CCNL 6/7/1995 e art. 2 CCNL 16/7/1996.
331.069.682
Turno, reperibilità, rischio, lavoro ordinario festivo,
notturno e fest./nott.
119.497.060
Particolari posizioni di responsabilità e di lavoro (art. 35-36)
8.493.429
Premi di qualità della prestazione individuale (art. 34)
29.727.001
Produttività collettiva e miglioramento dei servizi (art.33)
173.352.192
Comma 1 lett. a) Eventuali economie da part-time consolidate. L.662/96
nella misura del 20%
Comma 1 lett. a) Quota parte di lavoro straordinario delle ex VII-VIII q.f.
che entrano nell'area delle posizioni organizzative calcolata in proporzione
al n. dei dipendenti interessati
24.789.712
Comma 1 lett. b) Risorse aggiuntive destinate nell'anno 1998 art.
32 CCNL 6/7/95 e art. 3 CCNL 16/7/96
0,5% monte salari 1993
0,65% monte salari 1995
Comma 1 lett. c) Risparmi di gestione destinati al trattamento
accessorio nell'anno 1998: art. 32 CCNL 6/7/95 e art. 3 CCNL 16/7/96
0,2% monte
salari 1993
Comma 1 lett. d) Risparmi art. 43 L. 449/97 nella misura dell'1% delle
economie effettivamente realizzate:
Contratti di sponsoriz.,
accordi di collaborazione
Comma 1 lett. e) Economie da part-time ai sensi e nei limiti
dell'art. 1, c.57 L.662/96 nella misura del 20% per l'anno 1999
6.200.000
Comma 1 lett. f) Riassorbimento trattamenti economici difformi
Comma 1 lett. g) Insieme di risorse destinate al pagamento LED
per l'anno 1998, aggiornato al 1999, nella misura corrispondente
alle percentuali previste dal CCNL 16/7/96
22.962.121
Comma 1 lett. h) Indennità di £. 1,500,000 per ex VIII q.f. art. 37.4 CCNL 6/7/95
9.000.000
Comma 1 lett. j) 0,52% monte salari 1997
22.522.548
Comma 1 lett. k) Risorse che specifiche disposizioni di legge
finalizzano alla incentivazione di prestazioni o di risultati del personale,
da utilizzarsi secondo la disciplina dell'art. 17
Comma 1 lett. l) Risorse derivanti dal salario accessorio per personale
trasferito a seguito del decentramento delle funzioni
Comma 1 lett.m) Risparmi del 3% sulla straordinario in base all'art. 14 c.4
3.046.095
Comma 2
Integrazione delle risorse economiche, fino ad un
importo massimo pari all'1.2% su base annua, determinato sul monte
(esclusa la quota relativa alla Dirigenza)
FONDO L'ANNO 2000
419.590.158
STRAORDINARIO PER L'ANNO 2000 (£. 101536523- 3% ART 14 ccnl 98/2001)
98.173.969
FONDO RESIDUO ANNO 1999
155.568.104
FONDO GENERALE PER L'ANNO 2000
673.332.231
Art. 14
Utilizzo del fondo per le politiche di sviluppo
delle risorse umane e per la produttività
Il fondo di cui all'art.13 verrà utilizzato come segue:
a)
Progressione economica orizzontale:
£.276.504.520
-per la selezione interna per la progressione orizzontale Anno 1999 £.87.286.453
-per la selezione interna per la progressione orizzontale Anno 2000 £.189.219.067
£.112.795.915 (2°scatto) + £.76.423.152 (consolidato scatto 1999 con esclusione dei bidelli)
I criteri per la progressione economica all'interno delle categorie sono quelli di cui all'art.16 del presente contratto.
b) Indennità di turno, reperibilità ecc:
£.134.500.000
indennità di turnazione
Si fa riferimento alla normativa vigente in materia ed alla organizzazione dei vari servizi interessati da parte dei
Responsabili di servizio.
Si dà atto che i settori attualmente interessati alla turnazione sono: POLIZIA MUNICIPALE
£.50.000.000
indennità di lavoro festivo, notturno e festivo notturno
Si fa riferimento alla normativa vigente.
Si dà atto che i settori attualmente interessati alla turnazione sono:
POLIZIA MUNICIPALE
CIMITERO (custode)
NETTEZZA URBANA
£.23.956.330
indennità di rischio
Sarà corrisposta a Netturbini, Necrofori, Autisti Scuolabus, Operai U.T.C., nel rispetto della vigente normativa.
£.3.500.000
indennità di reperibilità
Fermo restando il rispetto della normativa vigente in materia, vengono individuate le seguenti aree:
•
Stato Civile (sabato, domenica, festivi infrasettimanali dalle ore 8.00 alle ore 14.00) con rotazione fra tutto il
personale assegnato in dotazione agli uffici demografici.
•
Polizia Municipale sono interessati tutti gli operatori in servizio nei limiti contrattualmente previsti e tale
reperibilità è assicurata dalle ore 20.00 alle ore 8.00 per n.4 operatori giornalieri.
•
Messi Notificatori (sabato, domenica, festivi infrasettimanali ore 8.00 - 14.00)
•
Custode e Necroforo (sabato, domenica, festivi infrasettimanali ore 20.00 - 8.00 )
•
n.1 Operaio Manutentore (tutti i giorni dalle ore 15.00 alle ore 3.00)
•
n.1 Tecnico assegnato all'U.T.C. (tutti i giorni dalle ore 15.00 alle ore 3.00)
•
n.1 assistente sociale (sabato, domenica, festivi infrasettimanali ore 18.00 - 6.00
•
£.56.043.670
indennità di maneggio valori
L'indennità di maneggio valori viene così stabilita:
•
£.3.000 al giorno all'Economo Comunale per ogni giorno di effettivo servizio;
•
£.1.500 al giorno per n.2 agenti contabili della Polizia Municipale per ogni giorno di effettivo servizio;
•
£.1.000 al giorno per n.1 unità del 1° Settore (Affari Generali), n.2 unità per il Settorei2° (Anagrafe e Stato
civile), n.1 unità per il Settore 7° (Urbanistica) e n.1 unità per il Settore 10° (Ufficio Attività Produttive - Sportello
unico).
decorrenza 15.09.2000
£. 1.000.000
c)
Compensi per l'esercizio di attività particolarmente disagiate
decorrenza 15.09.2000
£.7.700.000
Le parti riconoscono che talune figure professionali svolgono la loro attività in condizioni particolarmente disagiate, in
relazione sia alla difficoltà oggettiva legata ai compiti ad essi attribuiti sia alle particolari condizioni ambientali nelle
quali operano sia per carenze strutturali ed organizzative di cui i servizi di riferimento risentono oltre alla particolare
articolazione di orario di lavoro cui i lavoratori devono attendere: Di conseguenza va attribuito un compenso mensile
di £.80.000 rapportato ai giorni di effettiva presenza alle seguenti figure, dato il maggior disagio:
•
accompagnatori scuolabus
n.2 operatori
•
operatori biblioteca
n.3 operatori
•
vigili motomontanti
n.4 operatori
•
operatori socio-assistenziale
n.1 operatori
(n.10 operatori x £.80.000 x 3.5 = £.2.800.000)
e £.40.000 mensili, rapportato ai giorni di effettiva presenza, alle seguenti figure professionali:
•
Assistenti sociali
n.3 operatori
•
Autisti scuolabus
n.4 operatori
•
Vigili Urbani
n.15 operatori
•
Netturbini
n.6 operatori + 1 caposquadra
•
Addetti Cimitero
n.2 operatori
•
Operai U.T.C.
n.4 operatori
(n.35 operatori x£.40.000 x 3.5 = £.4.900.000)
d)
Compensi per compiti implicanti specifiche responsabilità
£. 10.000.000
Per il personale di Categoria B, C e D a norma dell'art. 17 comma 2 lettera f) del C.C.N.L.
L'indennità sarà erogata, se ed in quanto dovuta, nelle misure come di seguito:
-£. 2.000.000 per la categoria D;
-£. 1.500.000 per la categoria C;
-£. 1.000.000 per la categoria B.
e) Compensi per l'incentivazione individuale e/o collettiva della produttività e per il miglioramento dei servizi
a) compensi diretti ad incentivare la produttività ed il miglioramento dei servizi, correlati al merito e all'impegno di
gruppo e/o individuale, in modo selettivo e secondo i risultati accertati dal sistema permanente di valutazione di
cui all'art.6 del CCNL
£.145.453.742
a1 - Al fine di incentivare la produttività collettiva e di migliorare il livello di efficacia ed efficienza dei servizi con effetto
dal 15.09.2000 sarà attribuito un compenso, collegato all'apertura pomeridiana degli uffici e/o all'ampliamento del
periodo di apertura al pubblico e correlato alla presenza effettiva nelle giornate di rientro fissate per l'articolazione
dell'orario di lavoro. Il compenso è pari a £.10.000 per la presenza effettiva in ogni giornata di rientro:
decorrenza 15.09.2000 x 51 unità £.7.140.000
a 2 - Per la produttività collettiva, suddivisa per settori - servizi - Uffici (la suddivisione dovrà tener conto del numero
dei dipendenti e della diversa posizione categoriale collocati in ogni Settore Servizio - Ufficio):
£.138.313.742
a 3 - Ad avvenuta sottoscrizione del presente contratto i responsabili di servizio saranno invitati a presentare uno
specifico programma di produttività collettiva, che riguarderà anche l'attività finora svolta in base ai quali saranno
assegnate le risorse di cui all'art.17 comma 2 lett.A del CCNL.
a 4 - I programmi di produttività collettiva sono approvati dal Segretario Generale, che verifica la conformità degli
stessi agli indirizzi programmatici dell'Organo Politico.
a 5 - Il programma di produttività collettiva deve contenere:
•
l'analisi della condizione organizzativa di partenza;
•
gli obiettivi assegnati al servizio individuati negli strumenti previsionali e programmatici o direttamente
conseguenti all'applicazione di leggi o regolamenti.
•
la specificazione dei risultati attesi anche in termini di efficienza o efficacia dell'attività considerata.
a 6 - I risparmi che derivano dal mancato utilizzo o dalla non attribuzione di somme comprese nei vari fondi stanziati
per il perseguimento di obiettivi in un determinato esercizio, con esclusione del fondo per la progressione orizzontale,
sono destinati ad incrementare le risorse disponibili per l'anno successivo.
a 7 - Per ogni valutazione sarà ammesso ricorso con contraddittorio da parte dei soggetti interessati o dai loro
rappresentanti sindacali che sarà preso in esame da .............. per la revisione o conferma entro dieci giorni dalla
presentazione;
a 8 - Ogni dipendente verrà portato a conoscenza delle valutazioni che lo interessano individualmente e di quelle
relative al gruppo o servizio di riferimento in modo chiaro e completo e avrà diritto di averne copia. La presa visione
sarà certificata mediante sottoscrizione da effettuarsi sotto la supervisione e responsabilità del responsabile del
servizio o ufficio;
a 9 - Il report per la valutazione dovrà essere conforme al modello allegato (Tabella B).
Art. 15
Sistema di incentivazione del Personale
1)
•
•
Il sistema di incentivazione dei personale si baserà sull'attuazione dei seguenti obiettivi:
Relazione programmatica previsionale allegata al bilancio;
Piani Esecutivi di Gestione.
Tutti i servizi definiranno i piani di attività annuali che dovranno interessare l'insieme dei dipendenti. Tali piani
saranno predisposti dai Dirigenti/Responsabili i posizione organizzativa.
2) Per la determinazione della retribuzione accessoria si dovrà tener conto dei seguenti parametri oggettivi:
a) adattabilità delle prestazioni lavorative alle peculiari esigenze degli obiettivi: il parametro misura in
particolare la precisione e la qualità delle prestazioni svolte relativamente al raggiungimento degli obiettivi
prefissati;
b) Disponibilità all'elasticità funzionale: il parametro verifica la capacità di adattamento a fornire prestazioni non
rigidamente predefinite per il profilo professionale posseduto senza per altro superare i limiti della
complessità di prestazioni esigibili per ogni qualifica funzionale;
c) Disponibilità al cambiamento tecnologico e/o organizzativo: il parametro misura la partecipazione e la
reattività rispetto a processi riorganizzarvi che richiedono significative modifiche della prestazione;
d) Partecipazione al raggiungimento degli obiettivi: il parametro verifica l'effettivo apporto alla realizzazione
degli obiettivi con particolare riferimento alla capacità di introdurre arricchimenti rispetto all'espletamento dei
compiti assegnati ed ai risultati da conseguire nell'ambito degli obiettivi;
e) Disponibilità a sostenere impegni di lavoro aggiuntivi: il parametro misura la disponibilità a fornire prestazioni
a carattere continuativo per le particolari esigenze connesse all'attuazione degli obiettivi;
f)
Disponibilità all'arricchimento professionale: il parametro misura la disponibilità all'arricchimento
professionale, espletato anche oltre l'orario di lavoro, funzionale all'attuazione degli obiettivi.
La valutazione da parte dei Dirigenti/responsabili di posizione organizzativa (per i Responsabili di posizione
organizzativa da parte del Direttore generale/segretario) va effettuata tenendo presente che:
a)
b)
c)
d)
e)
le prestazioni, in relazione ai risultati non sempre sono direttamente originate dalla capacità,
preparazione e comportamento del lavoratore, ma possono anche risultare da circostanze e fatti
indipendente dalla sua volontà;
nella valutazione va tenuto conto, in ogni caso, dei fatti e delle circostanze che rivestono un
particolare rilievo limitatamente a quel preciso momento e non di fatti e circostanze relativi a
periodi diversi e passati;
non si deve valutare se il lavoratore è capace in astratto di fornire risultati elevati in termini
quantitativi e qualitativi. Ciò che si deve valutare è come egli ha svolto i suoi compiti nel periodo di
tempo cui la valutazione si riferisce, in relazione al livello medio di risultati quantitativi che la
posizione assegnatagli richiede;
non si deve assolutamente valutare il lavoratore per prestazioni o risultati non richiesti dalle
mansioni che ha svolto ne periodo considerato;
nella valutazione non va considerato se il lavoratore ha capacità tali da poter svolgere mansioni
superiori a quelle le attuali.
Pertanto, ai fini della ripartizione della retribuzione accessoria, i Dirigenti/Responsabili di posizione
organizzativa (per i Responsabili di posizione organizzativa da parte del Direttore generale/segretario) entro
il 31 gennaio di ogni anno provvederanno a compilare per ogni dipendente l'allegata "Scheda di valutazione
individuale".
•
•
•
•
•
•
•
L'erogazione della retribuzione accessoria terrà conto anche della effettiva presenza in servizio partendo da
una base teorica di presenza pari a 365 giorni annui con in detrazione tutte le assenza ad eccezione delle
seguenti:
congedi ordinari
permessi sostitutivi festività soppresse;
assenze per malattia dovuta a causa di servizio, o patologie e relative cure collegate a causa di invalidità civile
quando il dipendente sia stato assunto con la percentuale relativa alle categorie protette;
permessi sindacali retribuiti;
riposi compensativi e recupero straordinario;
riposo per donazione di sangue;
astensione obbligatoria per maternità.
3)
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi del Settore sarà espressa in percentuale dal Dirigente/Direttore
generale/Segretario con relazione analitica che tenga conto anche di eventuali cause oggettive estranee al
Settore stesso.
4)
Ogni dipendente verrà portato a conoscenza delle valutazioni che lo interessano individualmente e di quelle
relative al gruppo o servizio di riferimento in modo chiaro e completo e avrà diritto di averne copia. La presa
visione sarà certificata mediante sottoscrizione da effettuarsi sotto la supervisione del responsabile del servizio.
5)
Per ogni valutazione sarà ammesso ricorso con contraddittorio da parte dei soggetti interessati o dai loro
rappresentanti sindacali che sarà preso in esame da
- Segretario Generale - Capo settore - 2 rappresentanti RSU - 1 rappresentante sindacale del lavoratore
Nel caso il ricorrente sia titolare di posizione organizzativa da:
- Segretario Generale - 1 Componente nucleo valutazione - 2 componenti RSU - 1 rappresentante sindacale del
lavoratore
per la revisione e conferma entro dieci giorni dalla presentazione.
6)
La scheda di valutazione dovrà essere conforme al modello allegato riportato nella "Tabella B", parte integrante
dei presente contratto.
7)
L'Amministrazione può destinare ulteriori risorse. oltre a quelle previste dal precedente art. 13, per l'attuazione di
progetti - obiettivo da effettuarsi anche oltre l'orario di lavoro. Gli obiettivi di tale progetti saranno individuati
dall'Amministrazione che definirà altresì, con il medesimo atto, il responsabile del progetto, la somma prevista e
la durata. Il responsabile dei progetto provvederà alla redazione dello stesso nel quale saranno previste le figure
professionali e le modalità di attuazione dello progetto.
Ai fini della erogazione dei compensi al personale inserito in tali progetti si attueranno le modalità previste al
precedente punto 2), ed il riferimento temporale previsto al comma 4 del predetto punto 2) del presente articolo
sarà riferito alla durata del progetto.
Art. 16
Progressione economica orizzontale in Enti con più di n.100 dipendenti
Si elenca la corresponsione degli incrementi retributivi connessi alle seguenti progressioni economiche:
PROGRESSIONE ORIZZONTALE ANNO 1999
CATEGORIA
NUMERO POSIZIONI
IMPORTO C/13^ MENS.
da A1 a A2
da A2 a A3
da B1 a B2
da B2 a B3
da B3 a B4
da B4 a B5
da C1 a C2
da C2 a C3
da D1 a D2
da D2 a D3
da D3 a D4
19
29
12
13
2
2
25
11
8
3
4
128
6.260.817
11.851.866
5.226.039
11.778.117
721.500
888.869
16.250.081
7.409.152
12.349.974
8.877.814
5.671.224
87.285.453
PROGRESSIONE ORIZZONTALE ANNO 2000
CATEGORIA
NUMERO POSIZIONI
IMPORTO C/13^ MENS.
da A2 a A3
11
5.752.408
da A3 a A4
11
5.958.303
da B1 a B2
6
871.007
da B2 a B3
12
14.496.145
da B3 a B4
12
5.772.000
da B4 a B5
2
1.185.158
da B5 a B6
2
1.300.000
da C1 a C2
1
144.445
da C2 a C3
29
27.068.979
da C3 a C4
7
8.341.697
da D2 a D3
8
27.619.865
da D3 a D4
3
5.671.224
da D4 a D5
4
8.614.684
108
112.795.915
Le graduatorie saranno uniche per accorpamenti tra le posizioni economiche delle categorie secondo la
tabella di ripartizione delle risorse.
Per aver diritto alla nuova posizione economica la valutazione complessiva individuale non potrà in nessun
caso essere inferiore a punti 60/100.
I criteri per la progressione economica all'interno delle categorie sono quelli di cui all'allegata Tabella A/ 1.
Le selezioni avverranno annualmente, con riferimento al 31 dicembre, nei limiti delle disponibilità
economiche stabilite in contrattazione decentrata integrativa.
•
Le procedure inerenti l'assegnazione dei passaggi economici sono le seguenti:
per ogni tipologia di passaggio verrà inviato a ogni dipendente un avviso pubblico nel quale saranno indicati i
titoli e le anzianità richieste e/o valutabili, l'eventuale modello di curriculum, la data entro la quale dev'essere
presentata la domanda e la documentazione necessaria;
•
l'esame della documentazione sarà effettuato entro i 30 giorni successivi alla presentazione da una
commissione composta da:
a) Per le valutazioni delle Categorie A - B - C : dal Responsabile Settore Affari Generali e dal responsabile
Ufficio Personale,
b) Per le valutazioni della Categoria D: Nucleo di valutazione e Direttore Generale/Segretario;
•
•
•
le graduatorie saranno rese pubbliche mediante affissione all'albo pretorio e alla bacheca sindacale.
ogni dipendente potrà prendere visione di tutta la documentazione relativa alla procedura interessata.
viene stabilito in giorni 20 il periodo entro cui il dipendente potrà presentare ricorso interno prima di attivare le
altre procedure di contenzioso. L'amministrazione avrà 15 giorni di tempo entro i quali prendere in esame i
ricorsi e formulare la relativa risposta con le eventuali correzioni o modifiche.
di tutto quanto sopra dovrà essere inviata informazione alle OO.SS. Territoriali ed alla RSU.
•
1.La progressione economica all'interno di ogni Categoria avverrà per selezione annuale riferita al 31 dicembre di
ogni anno, nei limiti delle risorse economiche che saranno all'uopo destinate in sede di accordo annuale
sull'utilizzazione delle risorse in delegazione trattante. Tale accordo provvederà, altresì, a suddividere le risorse per
categoria e/o posizione economica.
2. Alle selezioni parteciperà tutto il personale in servizio a tempo indeterminato per l'intero anno di riferimento.
3. L'inquadramento dei personale alla nuova posizione economica acquisita a seguito della selezione avverrà con
decorrenza I° gennaio successivo all'anno di riferimento della graduatoria.
4. Le graduatorie saranno uniche per categoria. A parità di punteggio conseguito prevarrà l'anzianità maturata nella
categoria, ed in caso di ulteriore parità prevarrà la maggiore età.
5. 1 criteri di valutazione permanente sono quelli riportati nella allegata "Tabella A".
Essi sono suddivisi per la progressione orizzontale in tre raggruppamenti di categoria:
a)
b)
c)
Progressione orizzontale nelle categorie A - B2 - B4 - C2;
Progressione orizzontale nelle categorie B3 - B5 - C3 - D2;
Progressione orizzontale nelle categorie B6 - C4 - D3 - D4 - D5.
Ad ogni parametro di valutazione va espresso un punteggio da 1 a 10. Tale punteggio sarà moltiplicato per un
indice di ponderazione. La somma di tali prodotti determinerà il punteggio individuale per la formazione delle
graduatorie.
6. Per le procedure di cui al presente articolo, il modello di valutazione è allegato al presente contratto decentrato, e
ne costituisce parte integrante e sostanziale.
N.B. SULLA COSTITUZIONE DEL FONDO PER LA PROGRESSIONE ORIZZONTALE
Per la progressione economica orizzontale (art. 17 comma 2 lettera b) del CCNL 1/4/99 e della sua correlazione con
le risorse complessive dell'articolo 15 stesso CCNL si tiene utile, al fine di meglio chiarire la costituzione di questo
fondo, allegare questa ulteriore scheda tecnica. Si riportano preliminarmente, gli articoli attinenti alla materia:
CCNL 31/3/99 - Classifícazione
articoli 5, 7, 13, 14
CCNL 1/4/99
articoli 15,17
1. Il fondo per la progressione economica all'1/4/99
In virtù dell'articolo 7 e allegato tabella C del CCNL 31/7/99, dalla data di applicazione, è già stato costituito il
fondo iniziale, frutto di consolidamento della spesa storica, a quella data, per le retribuzioni tabellari di livello
e per quelle relative ai LED attribuiti con l'ultima selezione del 31/12/98. Ipotizzando pertanto l'applicazione
di detto articolo in un Ente con dotazione organica complessiva pari a 100 unità nei vari livelli si avrà:
LIVELLO
LIVELLO
3*
4
14
5°
6
6#
5
7
6
8
5
TOTALI
45
ADDETTI TOTALI
20
% L.E.D.
55
ADDETTI CON LED 1.1.99
ADDETTI SOLO
11
65
26
10
40
4
16
65
11 (arrotondato)
40
9
9
30
3 (arrotondato)
5
=
=
100
=
55
* compresi 1 e 2 livello dal 1/1/98
° esclusi i vigili urbani dal 1/1/98
# compresi i vigili urbani dal 1/1/98
per effetto di tale situazione l'applicazione della tabella C produrrà la seguente trasposizione:
LIVELLO 0 LED
3
109.161.000
3 Led
137.819.000
4
186.830.000
5
89.334.000
5 Led
61.332.000
6
81.375.000
6 Led
187.825.000
7
112.314.000
7 Led
61.857.000
8
119.575.000
NUOVA CATEGORIA
N. ADDETTI
E POS. ECONOMICA
POS. ECONOMICA
VALORE TABELLARE
Al
A2
9
11
COSTO TOTALE X
01.04.99
12.129.000
12.529.000
B1
14
13.345.000
B3
6
14.889.000
B4
4
C1
C2
15.333.000
5
11
D1
D2
D3
16.275.000
17.075.000
6
3
18.719.000
20.619.000
5
23.915.000
In sostanza il fondo iniziale è pari a 1.508.327.000.
Prima di verificare le interrelazioni con l'articolo 15 del CCNL 1.4.99, dal quale prelevare le risorse occorrenti
a finanziare le progressioni economiche successive alla applicazione rigida della tabella C, riteniamo utile far
rilevare come il sistema prima delineato abbia anche le possibilità contrattuali per l'autofinanziamento.
Il CCNL 31/3/99 stabilisce infatti che gli ingressi (dall'esterno o dall'intemo) avvengono sempre all'iniziale di
Categoria, (ovvero la B3 e D3 solo per i profili previsti, e che rimangono consolidate nel fondo le risorse
storiche utilizzate per il LED ultima graduatoria 21.12.98 liquidata all'1.1.99).
In virtù di tale previsione se va in quiescenza o cessa comunque dall'attività un lavoratore che all'1.4.99 sia
stato collocato in B4 (ex 5° + LED) essendo l'assunzione prevista in B1 si renderà disponibile il differenziale
tra le due posizioni economiche
B4
BI
15.333.00013.345.000
1.988.000
che, nella stessa Categoria, consentirebbe almeno un paio di progressioni.
Ciò detto, qualora dall'accordo sui criteri di progressione emergesse la necessità di un finanziamento, le
risorse vanno prelevate dall'articolo 15 del CCNL 1.4.99.
Ipotizzando che, nell'ente prima descritto, il fondo integralmente costituito con l'articolo 15 citato nel 1999
fosse pari a Lire 100.000.000 delle quali Lire 20.000.000 da destinare al fondo per le progressioni
economiche ( art.17 comma 2 lettera b) ) si verificherebbe uno spostamento irreversibile di risorse da un
fondo per il salario accessorio verso un fondo per il trattamento fondamentale.
Il fondo dell'articolo 15, nel 2000, sarebbe pari a Lire 80.000.000 e quello del trattamento accessorio pari a
Lire 1.508.327.000 piu' i 20.000.000 prelevati nel '99 dal citato fondo previsto dall'articolo 15.
Art. 17
Criteri per la ripartizione di posizione e di risultato
1.
Ai fini dell'applicazione della disciplina di cui agli artt. 8 - 11 del CCNL di classificazione, si individuano le
posizioni organizzativi secondo criteri generali, autonomamente predeterminati, tenendo conto dei parametri
seguenti:
ENTI PRIVI DI POSIZIONI DIRIGENZIALI
In applicazione del CCNL 31/3/1999 gli Enti individuano le posizioni organizzativi a cui 1 saranno attribuite le
RESPONSABILITA' di cui all'art.49 del D. Lgs. N.267/2000.
Le delegazioni trattanti, al fine di individuare e graduare in modo trasparente le posizioni organizzativi,
stabiliscono i seguenti criteri:
ØCOMPLESSITA'
- budget economico da gestire (riferimento PEG)
- quantità e tipologia professionale del personale da dirigere
- tipologia di compiti ed attività del personale da dirigere
punti----25--punti----20--punti----15---
ØAUTONOMIA
attua in piena autonomia gli indizi dati dagli organi istituzionali
punti----20---
ØRELAZIONI
- quantità e tipologie di relazioni
con altri settori - servizi dello stesso ente
- quantità e tipologie di relazioni
con settori - servizi di altri enti
punti----10--punti----10---
Il diverso peso dei suindicati criteri, compreso tra un minimo ed un massimo, determinerà il valore
economico delle retribuzioni di posizione.
Detto valore terrà presente le quantità economiche che il dipendente percepisce in qualità di salario
accessorio ed indennità contrattuali, in rapporto alle mutate e più complesse responsabilità.
Art. 18
Riduzione dell'orario di lavoro
1.
2.
La delegazione di parte sindacale e quella di parte pubblica si impegnano a presentare entro il . 31 gennaio 2001
un piano di riorganizzazione degli orari dei dipendenti che lavorano su turni, che preveda la riduzione degli stessi
a 35 ore settimanali..
Per tutti gli altri dipendenti tale riduzione sarà oggetto di discussione e applicazione , in conseguenza dell'entrata
in vigore di successive disposizioni legislative e/o contrattuali nazionali di comparto.
Art. 19
Formazione
1.
2.
•
•
•
3.
4.
5.
Viene annualmente destinata alla formazione del personale una somma pari all'1% annuo dei monte salari che
per l'anno 2001 viene quantificata in £…………………. .
La delegazione di parte sindacale e quella di parte pubblica si impegnano a presentare entro il 28 febbraio 2001
il piano di formazione del personale.
La formazione dovrà riguardare tutto il personale dipendente secondo una programmazione concordata tra le
parti, suddivisa per funzioni e obiettivi e finalizzata:
a fornire strumenti normativi e/o pratici per lo svolgimento della propria attività lavorativa e per un miglioramento
della propria professionalità;
a favorire i processi di rinnovamento delle procedure e dell'integrazione tra i servizi;
alla progressione economica orizzontale del personale, nei limiti previsti dalla tabella di valutazione.
Tale piano verrà concordato tra le parti entro e non oltre il ...............
.
La somma stanziata sul bilancio di ciascun anno e non utilizzata nel corso dell'esercizio finanziario è vincolata al
riutilizzo con le stesse finalità nell'esercizio successivo.
Nei piani annuali e pluriennali di formazione dovrà comprendersi anche il personale in aspettativa e distacco a
qualsiasi titolo.
Art. 20
Prevenzione e sicurezza dell'ambiente di lavoro
Le parti, in attuazione del D. Lgs. 626/94, danno pronta applicazione a quanto previsto nello specifico accordo che
forma parte integrante della presente contrattazione decentrata integrativa.
AI RAPPRESENTANTI PER LA SICUREZZA SPETTANO LE SEGUENTI ATTRIBUZIONI:
•
partecipa alle riunioni periodiche di prevenzioni e protezione dal rischi;
•
consulta il rapporto di valutazione dei rischi;
•
è consultato sulla designazione degli addetti al servizio protezione, all'attività di prevenzione incendi, al pronto
soccorso, all'evacuazione dei lavoratori, all'organizzazione delle attività di formazione;
•
accede ai luoghi di lavoro e avverte il responsabile prevenzione e protezione dei rischi individuati nel corso della
sua attività;
•
può fare ricorso alle Autorità competenti qualora ritenga che le misure di prevenzione e protezione dai rischi
adottate e i mezzi impiegati per attuarla non siano idonei;
•
è consultato preventivamente in ordine alla valutazione dei rischi, all'individuazione e realizzazione e verifica
della prevenzione e programmazione;
•
promuove l'elaborazione e l'attuazione di tutte le misure idonee a tutelare la salute e l'integrità del lavoratore;
•
presenta proposte ai fini dell'informazione, della sensibilizzazione e della formazione dei lavoratori in materia di
sicurezza, di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali;
•
partecipa agli accertamenti relativi a condizioni di nocività e particolare gravosità;
•
concorda con l'amministrazione, ogniqualvolta se ne ravvisi congiuntamente l'esigenza, l'effettuazione di indagini
ed accertamenti sull'ambiente di lavoro da affidarsi, in relazione a quanto previsto dall'art. 20 ultimo comma della
Legge n. 833, ai servizi di igiene ambientale e medicina del lavoro dell'ULSS, o in alternativa ad enti specializzati
di diritto pubblico scelti di comune accordo;
•
partecipa al costante aggiornamento dei registri dei dati ambientali e biostatistici e del libretto personale di
rischio;
•
concorda, di volta in volta don l'amministrazione nei casi in cui a seguito delle indagini ambientali, tenuto conto
dei riflessi sul gruppo di lavoratori direttamente esposti, vengano individuate situazioni di particolare rischio,
l'attuazione di accertamenti medici specialistici per il personale interessato nell'area di rischio;
•
verifica l'applicazione delle misure di sicurezza e di protezione della salute.
AI RAPPRESENTANTI PER LA SICUREZZA SPETTANO LE SEGUENTI INFORMAZIONI:
•
informazione e documentazione in merito alla valutazione dei rischi e alle misure di prevenzione nonché quelle
inerenti alle macchine, gli impianti, l'organizzazione degli ambienti di lavoro, gli infortuni e le malattie
professionali;
•
informazioni provenienti dai servizi di vigilanza;
•
informazioni sulle attività formative;
•
•
•
•
•
informazioni attinenti gli eventuali rischi cui sono esposti i lavoratori;
programmi di investimento concernenti il miglioramento dell'ambiente di lavoro e la sicurezza;
informazioni sui piani di emergenza, compresi l'attrezzatura di sicurezza, i sistemi di allarme e i mezzi di
intervento all'interno dei luoghi di lavoro laddove previsti;
informazioni sugli adempimenti e sulle iniziative in materia di sicurezza riguardanti le imprese appaltatrici;
informazioni tempestive sui casi di infortunio sul lavoro, sul casi di malattie professionali e sui loro andamenti
complessivi.
FORMAZIONE DEI RAPPRESENTANTI PER LA SICUREZZA
Il rappresentante per la sicurezza ha diritto ad una formazione particolare in materia di salute e sicurezza,
concernente oltre alla normativa in materia di salute e sicurezza, anche i rischi esistenti nel proprio ambito di
rappresentanza, tale da assicurargli adeguate nozioni sulle principali tecniche di controllo e prevenzione dei
rischi stessi.
Tale formazione dovrà esser di almeno 32 ore complessivo.
FORMAZIONE DEI LAVORATORI SUL TEMA DELLA SICUREZZA
L'Amministrazione provvede ad organizzare, di concerto con il rappresentante, le attività formative in materia
di sicurezza e di salute, e dei rischi.
La formazione avviene in orario di lavoro e gli oneri sono a carico dell'Amministrazione. L'attività di
formazione sarà periodicamente ripetuta in relazione all'evoluzione dei rischi o all'insorgenza di nuovi rischi.
Art. 21
Pari opportunità
1.
L'Amministrazione si impegna a costituire, laddove non ancora costituito, "Il Comitato paritetico per le pari
opportunità", oltrechè ad attuare ogni misura necessaria per favorire la realizzazione delle pari opportunità.
Art. 22
Progressione economica verticale
1.
•
•
•
•
Le parti, preso atto della disciplina di cui all'art. 4 del CCNL di classificazione dei personale per il quadriennio
1998-2001, concordano in ordine a quanto segue:
Le procedure selettive per il passaggio dei dipendenti alla categoria immediatamente superiore d dovranno
essere concordate e disciplinate con atti previsti nei regolamenti dell'ente, nei limiti dei posti vacanti della
dotazione organica non destinati all'accesso dall'esterno.
Annualmente, in sede di presentazione del bilancio di previsione, l'amministrazione dovrà indicare quali posti
vacanti nella dotazione organica dovranno essere ricoperti nel corso dell'anno di riferimento finanziario
ricorrendo prioritariamente, ove consentito e salva specificità dell'incarico, prioritariamente a procedure di
selezione interna basata sulla professionalità, successivamente ricorrendo alla mobilita esterna, ove possibile e
infine ricorrendo alle procedure concorsuali esterne.
Per le selezioni interne si prescinde dal possesso dei titoli di studio previsti per l'accesso dall'esterno per il posto
messo a concorso, fatti salvi i titoli professionali previsti dalle vigenti norme.
Le selezioni dovranno essere basate, oltre che sulla valutazione del curriculum del candidato, anche su prove o
colloqui tendenti ad accertare la professionalità dello stesso in relazione all'incarico da ricoprire.
Art. 23
Contratto individuale di lavoro
Lo schema di contratto dovrà essere integrato, infine, con apposite norme relative alle seguenti tematiche:
a) lavoro part-time;
b)
mobilità interna;
c) permessi;
d) diritto allo studio.
Art. 24
Procedure di conciliazione
Quando emergono controversie sull'interpretazione del contratto integrativo la parte interessata invia all'altra una
richiesta scritta con lettera raccomandata. La richiesta deve contenere una sintetica descrizione dei fatti e degli
elementi di diritto sui quali sì basa, facendo riferimento a problemi interpretativi e applicativi di rilevanza generale. Le
parti che hanno sottoscritto il contratto integrativo si incontrano entro 30 gg. dalla richiesta e definiscono
consensualmente il significato della clausola controversa. Gli accordi sostituiscono le clausole controverse, nei loro
effetti giuridici ed economici sin dall'inizio della vigenza del contratto decentrato. Gli accordi di interpretazione
autentica del contratto hanno effetto sulle controversie individuali aventi oggetto le materie regolate da esso.
Art. 25
Monitoraggio e verifiche
1.
Al fine di approfondire e monitorare la situazione di specifiche inerenti all'attività dell'ente in relazione
all'applicazione dei presente CCNL si costituisce la seguente Commissione bilaterale composta in modo
paritetico dall'Amministrazione e dalle rappresentanze sindacali, che svolgerà la propria attività in orario, che
sarà composta:
Amministrazione
OO.SS.
VICE SINDACO
SEGRETARIO GENERALE
R. S. U.
Tabella A
CRITERI DI VALUTAZIONE
Criteri di valutazione permanente e selezione per la progressione orizzontale nelle Categorie A - B2
B3 - B4 - B5 - C2 - C3
PRESTAZIONE
Prevalenza dell'esperienza acquisita (1) *
Risultati ottenuti nelle prestazione rese (3) *
Arricchimento professionale (2) *
Impegno individuale (3) *
Qualità delle prestazioni (3) *
PUNTI 1
4
3
1
1
1
Totale
IND. DI POND. 2
TOTALE 1x2
Criteri di valutazione permanente e selezione per la progressione orizzontale nelle Categorie B6 - C4 e per tutte le posizionii della gategoria D
PRESTAZIONE
PUNTI 1
IND. DI POND. 2
TOTALE
1x2
Il diverso impegno e qualità delle prestazioni svolte
con particolare riferimento al rapporto con l'utenza *
4
Le motivazioni al coinvolgimento nei processi lavorativi
dell'ente *
3
Arricchimento professionale (2) *
1
Esperienza acquisita (1) *
1
Le capacità di adattamento ai cambiamenti organizzativi *
1
La partecipazione effettiva alle esigenze di flessibilità *
1
Le iniziative personali e le capacità di proprie soluzioni normative o migliorative dell'organizzazione del lavoro *
Totale
(1) Punti 1 per anno di anzianità nella qualifica (per frazioni inferiori all'anno, punti 0,0833 per ogni
mese o frazione pari ad almeno giorni 15). A livello aziendale saranno valutate le tipologie di servizio.
(2) A livello aziendale verranno definite le modalità dei titoli.
(3) Tale valutazione, da effettuarsi semestralmente, con media annua, può anche essere resa
attraverso l'utilizzo di griglie di sub parametri da definire a livello aziendale.
* Punteggio attribuibile da 1 a 10.
Tabella A/1
CRITERI DI VALUTAZIONE
(Enti con n° dipendenti superiore a 80 - 100)
Criteri di valutazione permanente e selezione per la progressione orizzontale nelle Categorie
A-B2-B4-C2
PRESTAZIONE
PUNTI 1 IND. DI POND. 2 TOTALE 1x2
Prevalenza dell'esperienza acquisita (1) *
4
Risultati ottenuti nelle prestazione rese (3) *
3
Arricchimento professionale (2) *
1
Impegno individuale (3) *
1
Qualità delle prestazioni (3) *
1
Totale
Criteri di valutazione permanente e selezione per la progressione orizzontale nelle Categorie
B3-B5-C3-D2
PRESTAZIONE
PUNTI 1 IND. DI POND. 2 TOTALE 1x2
Prevalenza dell'esperienza acquisita (1) *
3
Risultati ottenuti nelle prestazione rese (3) *
2
Arricchimento professionale (2) *
1
Impegno individuale (3) *
1
Qualità delle prestazioni (3) *
1
La capacità di adattamento ai cambiamenti organizzativi *
1
La partecipazione effettiva alle esigenze di flessibilità *
1
Totale
Criteri di valutazione permanente e selezione per la progressione orizzontale nelle Categorie
B6-C4- e per le posizioni della categoria D3-D4-D5
PRESTAZIONE
PUNTI 1 IND. DI POND. 2 TOTALE 1x2
Il diverso impegno e qualità delle prestazioni svolte con particolare
riferimento al rapporto con l'utenza *
2
Le motivazioni al coinvolgimento nei processi
lavorativi dell'ente *
2
Arricchimento professionale (2)*
2
Esperienza acquisita (1) *
1
Le capacità di adattamento ai cambiamenti organizzativi *
1
La partecipazione effettiva alle esigenze di flessibilità *
1
Le iniziative personali e le capacità di proprie soluzioni
normative o migliorative dell'organizzazione del lavoro *
1
Totale
(1) Punti 1 per anno di anzianità nella qualifica (per frazioni inferiori all'anno, punti 0,0833 per ogni
mese o frazione pari ad almeno giorni 15). A livello aziendale saranno valutate le tipologie di servizio.
(2) A livello aziendale verranno definite le modalità dei titoli.
(3) Tale valutazione, da effettuarsi semestralmente, con media annua, può anche essere resa
attraverso l'utilizzo di griglie di sub parametri da definire a livello aziendale.
* Punteggio attribuibile da 1 a 10.
Tabella B
SCHEDA DI VALUTAZIONE INDIVIDUALE ANNO
Settore
Servizio
Dipendente
Parametro
SEMESTRE
Ufficio
Categoria
Giudizio sintetico Punteggio Attribuito
Adattabilità delle prestazioni lavorative alle peculiari esigenze degli obiettivi: il parametro misura in particolare la
precisione e la qualità delle prestazioni svolte relativamente al raggiungimento degli obiettivi prefissati;
(Punteggio da attribuire da 1 a 15)
Disponibilità all'elasticità funzionale: il parametro verifica la capacità di adattamento a fornire prestazioni non
rigidamente predefinite per il profilo professionale posseduto senza per altro superare i limiti della complessità di
prestazioni esigibili per ogni categoria funzionale;
(Punteggio da attribuire da 1 a 20)
Disponibilità al cambiamento tecnologico e/o organizzativo: il parametro misura la partecipazione e la reattività
rispetto a processi riorganizzativi che richiedono significative modifiche della prestazione;
(Punteggio da attribuire da 1 a 15)
Partecipazione al raggiungimento degli obiettivi: il parametro verifica l'effettivo apporto alla realizzazione degli
obiettivi con particolare riferimento alla capacità di introdurre arricchimenti rispetto all'espletamento dei compiti
assegnati ed ai risultati da conseguire nell'ambito degli obiettivi;
(Punteggio da attribuire da 1 a 20)
Disponibilità a sostenere impegni di lavoro aggiuntivi: il parametro misura la disponibilità a fornire prestazioni a
carattere continuativo per le particolari esigenze connesse all'attuazione degli obiettivi;
(Punteggio da attribuire da 1 a 15)
Disponibilità all'arricchimento professionale: il parametro misura la disponibilità all'arricchimento professionale,
espletamento anche oltre l'orario di lavoro, funzionale all'attuazione degli obiettivi;
(Punteggio da attribuire da 1 a 15)
Totale Punteggio attribuito
Per presa visione e ricevuta copia
Data
Il Redattore
Tabella C
RIPARTIZIONE DEL FONDO INCENTIVANTE DI CUI ALL'ART. 14 LETT. F)
PER SETTORI - SERVIZI - UFFICI
1)
Categoria
Parametri individuali di categoria:
A
parametro 1
Categoria
B
parametro 1,5
Categoria
C
parametro 2
Categoria
D
parametro 2,5
2)
Indici:
Fondo incentivante dell'Ente
Sommatoria parametri individuali del personale dell'Ente
Sommatoria parametri individuali Settore - Servizio-Ufficio
Fondo incentivante Settore - Servizio-Ufficio
FIS
3)
FIE
SPIE
SPIS
Calcolo del fondo incentivante per Settore - Servizio -Ufficio:
FIS =
FIExSPIS
SPIE
RIPARTIZIONE DEL FONDO INCENTIVANTE TRA IL PERSONALE DI
SETTORE - SERVIZIO - UFFICIO
Per il calcolo del beneficio individuale di incentivazione si tiene conto dei seguenti tre parametri:
a) Grado di raggiungimento degli obiettivi di cui all'art.14, lett.f), punto 1) espresso in percentuale;
b) Media delle schede di valutazione individuale semestrali dell'anno di riferimento;
c) Presenza in servizio calcolata come previsto all'art. 14, lett. f), punto 2), ultimo comma.
Pertanto il Beneficio Individuale di incentivazione sarà dato dalla seguente formula:
BII =
FISxGROxPIC
SPIC
Dove:
BII= Beneficio Individuale di Incentivazione.
FIS= Fondo Incentivante di Settore - Servizio - Ufficio.
GRO= Grado di raggiungimento degli obiettivi espresso in percentuale.
PIC= Parametro individuale corretto (parametro individuale di categoria x media del Punteggio delle
schede di valutazione individuale dell'anno di riferimento x presenza in servizio teorica, diviso 36.500
SPIC= Sommatoria dei parametri individuali corretti di Settore - Servizio - Ufficio.
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