Dopo il segno della croce e il saluto iniziale, l'Arcivescovo può rivolgersi con queste o simili parole: Fratelli e sorelle, lo scorso 11 Ottobre il Santo Padre Benedetto XVI ha aperto l'Anno della fede. E' un invito rivolto a ciascuno di noi che siamo qui, a percorrere di nuovo e con entusiasmo il pellegrinaggio della fede, iniziato nel giorno del nostro Battesimo. Anche nella nostra comunità parrocchiale iniziamo questo particolare tempo di riflessione. Vogliamo scoprire più profondamente la grazia battesimale che ha fatto di tutti noi i familiari di Dio. Desideriamo metterci sulle orme del nostro Salvatore per offrire a tutti gli uomini un cammino di salvezza e di liberazione. Per questo abbiamo bisogno di rinnovare in noi la grazia del Battesimo. Nel ricevere quest'acqua benedetta, facendo il segno della nostra comune fede, cioè il segno della croce, manifestiamo il nostro desiderio di intraprendere noi per primi questo cammino, chiedendo a Dio la grazia del perdono. Segue l'atto penitenziale con l'aspersione con l'acqua benedetta a ricordo del Battesimo, quale inizio del cammino della fede. PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle carissimi, invochiamo lo Spirito Santo che proviene dal Padre e dal Figlio, perché accompagni il cammino spirituale della Chiesa nell'Anno della Fede. Diciamo insieme: R. Manda il tuo Spirito, o Signore. Perché la Chiesa, radunata dallo Spirito Santo insieme con il nostro Papa Benedetto, cresca nell'unità della fede fino alla venuta di Cristo. Noi ti preghiamo. Perché la nostra Chiesa diocesana, guidata dal nostro Vescovo Agostino, diventi per il nostro territorio segno di obbedienza a Dio e di amoroso servizio al prossimo. Noi ti preghiamo. Perché tutti i laici impegnati in varie forme della vita pastorale, diventino discepoli e testimoni del tuo Vangelo. Noi ti preghiamo. Perché tutti i membri della nostra società che non conoscono o non vogliono conoscere Gesù Cristo possano trovare la grazia della vera conversione. Noi ti preghiamo. Perché le nostre famiglie abbiano il coraggio di vivere quotidianamente la fede. Noi ti preghiamo. Perché tu ravvivi in tutti noi la grazia del Battesimo. Noi ti preghiamo. Perché , da te guidati, camminiamo in santità di vita e giungiamo alla vita eterna. Noi ti preghiamo. O Dio, che hai riversato lo Spirito Santo sugli Apostoli, e per mezzo di essi e dei loro successori hai voluto trasmetterlo a tutti i membri della tua Chiesa, donaci di essere sempre fedeli testimoni della tua parola. Per Cristo nostro Signore. Amen. Dopo l'omelia, l'Arcivescovo rivolto al popolo dice: Fratelli e sorelle, nel giorno del nostro Battesimo, consegnando ai nostri genitori ed ai nostri padrini una candela accesa al cero pasquale, il sacerdote disse loro: "Ricevete la luce di Cristo". All'inizio dell'Anno della Fede, vogliamo rinnovare simbolicamente quel gesto, accendendo per ciascuno di noi e per tutta la nostra comunità parrocchiale questa lampada. Nel corso di questi mesi essa ci aiuterà a ricordare che Cristo è la vera luce del mondo e che chi segue Lui non cammina nella tenebre. Rinnoveremo quindi, tutti insieme, la Professione della nostra fede, con l'impegno di curare in maniera particolare, nel corso di questo anno, la nostra formazione cristiana, non solo approfondendo i contenuti del Credo, ma anche sforzandoci di dare a tutti testimonianza di una vita buona nel Vangelo. La Vergine Maria, modello di ogni credente, alla quale questa comunità parrocchiale è consacrata, ci aiuti a rinnovare con sincerità la nostra adesione a Cristo, morto e risorto per la nostra salvezza, e alla sua Santa Chiesa Cattolica. L'Arcivescovo accende una candela dal cero pasquale e con essa illumina la Lampada della fede. Ritornato alla sede, guida tutti alla recita del Credo. Dopo l'orazione dopo la Comunione, (il Parroco presenta all'Arcivescovo i ragazzi che si stanno preparando alla Cresima, dove sono presenti). Rivolto ad essi, l'Arcivescovo dice: Fratelli e sorelle, l'Anno della Fede rinvia al Credo quale professione pubblica della nostra fede. Sin dalle origini della Chiesa, esso veniva consegnato agli adulti che si preparavano a ricevere il Battesimo. Durante un'apposita celebrazione i catecumeni ascoltavano per la prima volta il sacerdote che recitava il Credo e poi dovevano impararlo a memoria per riconsegnarlo, cioè professarlo pubblicamente, durante un'altra celebrazione. Il Santo Padre ci invita a riflettere sul testo del Credo e sui contenuti a cui rimanda. Cari ragazzi che vi preparate alla Cresima, adesso io vi consegno il Simbolo della nostra fede. D'ora in poi cercate di impararlo a memoria, di ripeterlo nella preghiera quotidiana, per poi testimoniarlo con la vostra vita. ______________________________________________________________________________________________________________ L'Arcivescovo consegna il testo del Credo (a ciascuno dei ragazzi della cresima). Quindi conclude dicendo: Dio, nostro Padre, ti preghiamo: dona a questi tuoi figli di accogliere la grazia della fede in un cuore rinnovato, perché sappiano riconoscere Te, il solo Dio, e colui che hai mandato: Gesù Cristo, nostro Signore. Fa' che si lascino guidare dal tuo Spirito Santo nel percorso di questo anno, così da progredire nel cammino della fede con cuore gioioso, ed essere per i loro amici testimoni del tuo amore, attirando a te nuovi figli. Per Cristo nostro Signore. Tutti: Amen. Tornato alla sede, l'Arcivescovo imparte la benedizione conclusiva.