before the devil knows you`re dead

annuncio pubblicitario
TH!NK FILM in associazione con FUNKY BUDDHA GROUP & CAPITOL FILM
presentano
ONORA IL PADRE
E LA MADRE
(Before the devil knows you’re dead)
una produzione
UNITY Productions/LINSEFILM Ltd.Production
un film di
SIDNEY LUMET
con
PHILIP SEYMOUR HOFFMAN
ETHAN HAWKE
ALBERT FINNEY
MARISA TOMEI
ROSEMARY HARRIS
distribuzione
www.medusa.it
esce il 14 marzo 2008
GLI ATTORI
PHILIP SEYMOUR HOFFMAN
ETHAN HAWKE
ALBERT FINNEY
MARISA TOMEI
ANDY
HANK
CHARLES
GINA
ALEKSA PALLADINO
MICHAEL SHANNON
AMY RYAN
SARAH LIVINGSTON
BRÍAN F. O'BYRNE
ROSEMARY HARRIS
BLAINE HORTON
ARIJA BAREIKIS
LEONARDO CIMINO
LEE WILKOF
DAMON GUPTON
ADRIAN MARTINEZ
PATRICK G. BURNS
ALICE SPIVAK
NATALIE GOLD
KEITH DAVIS
MATEO GOMEZ
CHRIS CHALK
SAKINA JAFFREY
JOHN KNOX
JAMES LALLY
JORDAN GELBER
MEGAN BYRNE
MARCIA JEAN KURTZ
GUY A. FORTT
MEREDITH PATTERSON
TOM ZOLANDZ
PAUL BUTLER
ANITA SKLAR
JOSH MOWERY
DIANE BRADLEY
RICHARD K. LUBLIN
JOHN CENATIEMPO
BOB COLLETTI
CHRIS
DEX
MARTHA
DANIELLE
BOBBY
NANETTE
JUSTIN
KATHERINE
WILLIAM
JAKE
IL DOTTORE
GUARDIA DI SICUREZZA
SACERDOTE
DONNA ALLA RECEPTION
SEGRETARIA
ATTENDANT
PORTIERE
UFFICIALE
MANAGER
SERGENTE
AGENTE
AGENTE #2
INFERMIERA
DONNA ALLA RECEPTION IN OSPEDALE
VENDITORE
SEGRETARIA DI ANDY
DROGATO
DETECTIVE
DONNA CHE PIANGE #1
UOMO CHE PIANGE #2
DONNA CHE PIANGE #3
UOMO CHE PIANGE #4
ALLENATORE DEGLI STUNT
AUTISTA AMBULANZA
I REALIZZATORI
Regia di
Scritto da
Prodotto da
Produttori esecutivi
Co-produttori esecutivi
Co-Produttori
Musiche
Direttore della fotografia
Scenografo
Montaggio
Costumista
Art Director
Uscita
Nazionalità
Durata
Ufficio Stampa
SIDNEY LUMET
KELLY MASTERSON
MICHAEL CERENZIE
BRIAN LINSE
PAUL PARMAR
WILLIAM S. GILMORE
BELLE AVERY
DAVID BERGSTEIN
JANE BARCLAY
JANETTE JENSEN HOFFMAN
HANNAH LEADER
ELI KLEIN
JEFFRY MELNICK
SAM ZAHARIS
GUY PHAM
JOEL CORENMAN
AUSTIN CHICK
JEFF G. WAXMAN
CARTER BURWELL
RON FORTUNATO
CHRISTOPHER NOWAK
TOM SWARTWOUT
TINA NIGRO
WING LEE
7 marzo 2008
U.S.A
120 minuti
MariaTeresa Ugolini
+39 06 66390640 – +39 335 7767096
[email protected]
Valentina Guidi +39 335 6887778
Mario Locurcio +39 335 8383364
[email protected]
ONORA IL PADRE E LA MADRE (Before the Devil knows you’re Dead)
LA STORIA
Diretto dal leggendario regista Sidney Lumet, BEFORE THE DEVIL KNOWS YOU’RE DEAD è un
avvincente thriller che segue le vicende di due fratelli che tentano disperatamente di affrontare le
terribili conseguenze di un piano che sembrava perfetto e che invece è andato in fumo sfuggendo
al loro controllo.
Charles e Nanette Hanson hanno cresciuto i loro figli come si deve. Andy, il maggiore è
innamorato della bella moglie Gina, e guadagna un superstipendio come dirigente di una grande
azienda. Hank, il più giovane, adora la figlia e sta cercando la maniera per poterla iscrivere ad
un’esclusiva scuola privata.
Ma Andy riesce a mantenere uno stile di vita stravagante e il dispendioso vizio della droga solo
attingendo alle casse della sua società e pur amando la moglie, il suo matrimonio vacilla. La
società nella quale lavora sta per essere oggetto di un’accurata revisione contabile da parte di un
revisore esterno e lui è il responsabile del settore finanziario. La sua vita sta per andare in fumo e
lui è disperato. Anche Hank ha i suoi piccoli problemi finanziari. E’ in ritardo con il pagamento degli
alimenti, beve troppo e ha una relazione… con la moglie del fratello.
Andy escogita un piano che dovrebbe risolvere tutti i loro problemi, se non altro quelli economici.
Hank rapinerà la gioielleria dei genitori la mattina presto quando in negozio c’è solo la commessa
addetta all’apertura. Lei non saprà mai chi è stato a rapinarla, mamma e papà intascheranno i soldi
dell’assicurazione, loro venderanno i gioielli rubati e alla fine saranno tutti felici e contenti.
Spaventato all’idea di commettere il furto da solo, Hank ingaggia un ladro punk, Bobby, un tizio che
vede spesso al pub, il quale sarà l’autore materiale della rapina mentre lui farà il palo in auto.
Ma Bobby tira fuori la pistola e quella che si trova davanti non è la commessa ….ma Nanette,
l’energica madre di Hank e Andy, che è comparsa a sorpresa in negozio a quell’ora per lei insolita.
Invece di arrendersi subito al rapinatore, la donna reagisce e resta gravemente ferita mentre
Bobby cade a terra morto.
E poiché la polizia non sembra fare alcun progresso nelle indagini, Charles inizia a indagare su ciò
che è successo fino a quando arriverà a scoprire una devastante verità. Con la madre morta, la
famiglia va in pezzi e i terribili segreti che emergono metteranno i fratelli l’uno contro l’altro e il
padre contro i suoi stessi figli.
Avidità. Sensi di colpa. Tradimenti. Vendetta: tutto culmina in un finale mozzafiato.
E come dicono gli Irlandesi, siamo tutti peccatori. E in quanto tali, è meglio arrivare in Paradiso
mezz’ora PRIMA CHE IL DIAVOLO SI ACCORGA CHE SIAMO MORTI.
Curiosità sul Film
Sidney Lumet, con alle spalle una grande e impegnata esperienza nel mondo del cinema, dirige
questo avvincente thriller carico di suspense la cui trama ruota attorno a una famiglia che deve
affrontare il peggiore dei nemici - se stessa. L'attore premiato con l'Oscar Philip Seymour Hoffman
interpreta Andy, un intemperante broker fuori controllo,che trascina il giovane fratello, Hank (Ethan
Hawke), in un disonesto e difficile complotto: la coppia di fratelli decide di rapinare una gioielleria
della città, tra tutti l'obbiettivo più semplice e veloce da portare a termine. L'anello debole di questo
piano, magistralmente orchestrato, sta nel fatto che i proprietari della gioielleria in questione sono i
genitori dei due maldestri fratelli, cosicché quando il piano apparentemente perfetto va storto, non
tardano a bussare alla loro porta le disastrose conseguenze.
L’attrice premio Oscar Marisa Tomei interpreta la bella “moglie trofeo” di Hoffman, che ha in
segreto una relazione con Hawke. Tra gli altri interpreti troviamo Albert Finney nel ruolo del
capofamiglia che crede nella giustizia, sperando che essa trionfi alla fine, noncurante del fatto che i
colpevoli si nascondono tra le sicure mura domestiche. Un noir classico di grande vigore, come
nella tradizione di “The Killing” e di “Quel Pomeriggio di un Giorno da Cani” dello stesso Lumet,
“ONORA IL PADRE E LA MADRE” è un film freddo e saturo di tensione che ci insegna che
spesso bisogna temere molto di più le persone che ci stanno accanto.
Notizie sulla Produzione
Sidney Lumet, la mente che ha dato vita a classici come “Quel Pomeriggio di un Giorno da Cani”,
“Quinto Potere” e “Serpico”, in questa nuova pellicola affronta con uno sguardo maturo il lato più
inquietante e sinistro della natura umana; “Onora il Padre e la Madre” è un thriller in cui una
famiglia medio borghese deve affrontare la sua prova più difficile, il confronto con se stessa,
uscendone distrutta.
Alla soglia di 83 anni e con l'occasione di celebrare il suo quarantacinquesimo film Sidney Lumet
è forse più in forma che mai e pieno di impegni lavorativi più che nei suoi primi anni di carriera.
Noto come il “regista attore”, nel 2005 ha ricevuto l'Oscar alla carriera per il suo contributo al
mondo del cinema. Come si evince dalla sua lunga e riconoscibile filmografia, Lumet è sempre
stato affascinato da storie che ruotavano attorno a un nucleo familiare quasi sempre atipico o sotto
pressione (come nel caso di “Lungo Viaggio nella Notte”), e da ragazzate finite male (come nel
caso di “Rapina Record a New York” ). ONORA IL PADRE E LA MADRE fonde alla perfezione
questi due concetti riportando il maestro su un cammino iniziato tanti anni fa.
“Quando lessi la sceneggiatura ne rimasi affascinato” ammette Lumet, “Pensai che fosse una
storia ottima, perché non c'è niente di meglio che un riuscito melodramma, e i continui colpi di
scena della storia mi hanno catturato”.
L'amore per il melodramma di Lumet non ha eguali. Questo genere può essere percepito come un
ritorno alle origini del fare cinema, un po’ fuori luogo visto ormai il dilagare di film dove la realtà è
diventata la prima della classe. Al contrario Lumet concepisce il melodramma come un mezzo per
raccontare la classicità di una storia, non a caso ammette che, “il Melodramma ha applicazioni
molto vaste.” Aggiunge inoltre che, “La storia spinge lo spettatore a mettere da parte lo scetticismo
e di rassegnarsi alle oltraggiose circostanze e comportamenti irresponsabili di cui è intriso il film. E’
un melodramma davvero degno di nota, in cui i toni calzanti della storia fanno emergere senza
nessun preavviso un susseguirsi di fatti inaspettati. I tempi di reazione sono molto corti e questo
porta lo spettatore a essere molto partecipe dell'azione. Non c'è tempo per approfondire il
background degli attori o per confrontarsi con il loro passato. La narrazione procede con il passo
spedito di un treno in corsa, è fredda e la tensione può fendere l'aria. Tutto ciò che non dà un
tassello aggiuntivo alla narrazione è superfluo”. Lo stesso scrittore Kelly Masterson afferma,
riferendosi a un vecchio aneddoto Irlandese, “È meglio arrivare in paradiso mezz'ora prima che il
diavolo si accorga che siamo morti”.
“In molto drammi” continua Lumet, “la storia è consequenziale all'attore, è l'attore che ne delimita la
direzione, la velocità, e l'arrivo. In un melodramma è l'esatto opposto. Sono i personaggi che
devono conformarsi alle linee guida della storia e giustificare le loro azioni”. Un altro fondamento
del melodramma si basa sull'originalità dei personaggi, che non sono mai di tipo eroico - familiare,
bensì sgradevoli e addirittura disprezzabili, ma questo non preclude una simpatia da parte del
pubblico. “Il simbolico personaggio di Hannibal Lecter ha cambiato i canoni di giudizio” osserva
Lumet, “Chi tra noi ha conosciuto un individuo che si ciba di carni umane? Com’ è possibile che un
personaggio dica “Sto aspettando qualcuno per cena” e il pubblico tuoni con una risata clamorosa,
sapendo che lui ha intenzione di cibarsene? Analogamente, non è presente nessun eroe
convenzionale in “ONORA IL PADRE E LA MADRE”. Ogni situazione è concepita per portar fuori
la parte peggiore di ognuno dei singoli membri della famiglia. Potenzialmente in ogni situazione
che si verifica, i personaggi della storia tendono a compiere la peggiore delle azioni possibili,
attuando comportamenti che stupiscono e ghiacciano il sangue nelle vene a loro stessi. La sfida
ultima dell'attore è quella di rendere questo comportamento detestabile e per certi versi estremo,
credibile.
Pensando a un possibile cast che potesse reggere la prova di impersonare questi provocanti e “no
politically correct” ruoli , Lumet ha subito pensato di inserire in cima alla lista il nome di Philip
Seymour Hoffman. “Penso che Philip Seymour Hoffman sia uno degli attori di maggior talento
nell'America di oggi” dice il regista. Consapevole delle grandi doti recitative di Hoffman, Lumet lo
scrittura per il ruolo di Andy, la mente dietro il machiavellico piano del crimine; andando contro la
più ragionevole scelta di assegnargli il ruolo di Hank, che invece viene affidato a Ethan Hawke. In
effetti, questi due affermati e talentuosi attori, avrebbero potuto recitare in entrambi i ruoli e
impersonarli alla perfezione, tuttavia il regista ha voluto introdurre un elemento di sorpresa nel suo
melodramma.
“Il primo giorno di riprese fu davvero eccitante perché non avevo mai lavorato con nessuno di loro
precedentemente, eccetto per Albert Finney in ‘Assassinio sull'Orient Express’ molti anni addietro.
Non avevo mai lavorato con Marisa Tomei, o Ethan Hawke, o Philp Seymour Hoffman, ma era
evidente che il livello di talento era molto alto”. Ha definito Marisa Tomei “Un'attrice incantevole.
Nessuna scena che veniva girata era uguale alla precedente, e tutte sembravano reali”. Il regista
era inoltre felice di poter lavorare nuovamente con l'attore Albert Finney. “Lavorare con Albert di
nuovo, dopo tutto questo tempo, è stato così eccitante e malinconico per entrambi” riferisce Lumet,
“Anche dopo, quando lui era famosissimo, un sex-simbol, recitò la parte di un uomo 20 anni più
vecchio di lui, talmente camuffato dietro il trucco e la parrucca che a stento era riconoscibile”.
La voglia di costituire un cast di rilievo ha spinto Lumet a reclutare grandi attori anche per i ruoli
secondari. Ethan Hawke sottolinea che i più grandi attori di teatro al mondo (tra i quali citiamo la
candidata all'Oscar Rosemary Harris e il vincitore di un Tony Award Brian F.O'Byrne) sono ansiosi
di lavore con Lumet, anche per pochi giorni. “Una caratteristica del lavorare accanto a Lumet, sta
nel fatto che alla fine reciti con queste persone tutto il giorno” riferisce Hawke. Gli attori del film
inoltre riferiscono che lavorando con un regista come Lumet hai la possibilità di concentrarti a
fondo sulla recitazione analizzandone ogni aspetto. Nei momenti privati, spesso dispensati con
grande affetto, “Ti da una pacca sulle spalle o ti carezza il viso o ti prende la mano. Cerca il
contatto intimo con i suoi attori , vuole dimostrargli che gli sta accanto” dice Hoffman, “Non gioca al
ruolo di Padre-Figlio. È diretto, onesto e disponibile nei momenti di bisogno”.
Lumet ha un grande rispetto per il processo di recitazione. Più vicino al modo di lavorare in teatro, i
suoi film iniziano come delle grandi prove generali. Sono due settimane di intenso processo
lavorativo, che vanno dalla lettura del copione alla rappresentazione dello stesso sul set,
fermandosi anche per il confronto via dibattito e la ripresa reale delle scene.
Gli attori iniziano a recitare e continuano fino alla fine del film, proprio come se fossero a teatro.
Essi lavorano con le attrezzature e tutti i materiali di scena, in un lungo processo di apprendimento
per tutti quanti. La prova generale è sacra per Lumet e i suoi attori. Il regista non ammette di
essere interrotto. “La cosa positiva di un'estesa prova generale è stata aver avuto la possibiltà di
familiarizzare con tutti i collaboratori più importanti ancor prima di arrivare sul set” dice Ethan
Hawke. “Abbiamo avuto l'occasione di partecipare al processo decisionale riguardo l'aspetto
creativo ancor prima che le riprese del film cominciassero”. La preparazione è la chiave
dell'armonioso e efficiente processo produttivo di Lumet.
Le riprese del film cominciarono a New York City durante l’estate del 2006 e si sono poi trasferite
a Bayside, passando per il Queens, White Plains, Yonkers e altre sedi dentro e fuori Manhattan,
prima di fermarsi in pianta stabile negli studi di Hell Gate nel quartiere Astoria, Queens dove è
stata allestita la seconda parte delle riprese. La troupe del film rimane sempre affascinata dalla
facilità con cui Lumet prende le decisioni e dalla sua velocità di ripresa. Il modo di lavorare del
regista prevede una preparazione antecedente alle riprese che semplifica molto il lavoro dei
tecnici, ecco perché quando fa delle richieste inerenti una particolare disposizione della telecamera
o il posizionamento delle luci, gli addetti ai lavori sanno come muoversi, in quanto settimane prima
avevano lasciato segnalazioni in determinati punti sul pavimento. Il tre volte vincitore dell'Oscar per
il sonoro Chris Newman lavorò per la prima volta con Lumet nel 1983, sul film “Daniel”, uno
spaccato sul 1950 interpretato da Timothy Hutton. Ricorda che allora Lumet filmò con sei
cineprese disposte con altri 10.000 elementi di supporto, fece spostare tutta la troupe, vestì 3.000
comparse per una scena, e le filmo con sole 3 cineprese, e tutto questo prima di pranzo. Questi
sono gli standard lavorativi per Sidney Lumet.
“Tutti quanti sono sbalorditi di come velocemente Sidney si muova sul set. Riesce a far
entusiasmare tutti quelli che lo circondano” commenta Ethan Hawke, “Amplifica le percezioni di
chiunque gli sia accanto, in particolare quelle degli attori. Lo trovo fantastico. Occorrono alcuni
giorni prima di raggiungere questo grado di sensibilità sugli altri set. Se ti accorgi che hai fatto più
di tre riprese per una scena, qualcosa è andato storto”. L’attore Philip Seymour Hoffman si è
perfettamente adattato al modo di lavorare di Lumet. “Una volta che hai preso il suo ritmo, è fatta,”
dice Hoffman. “Alla fine non sembra poi così strano e neppure tanto veloce”. Albert Finney
aggiunge “Ho lavorato con lui 32 anni fa, e non è cambiato affatto, veloce come allora”.
La rapidissima produzione di Lumet necessita di 24 ore di lavoro costante da parte dei tecnici per
tenersi al passo con i rapidissimi cambi di scena. Lo scenografo Chris Nowak ha realizzato i set
della gioielleria, dell'ufficio di Andy, e dell'appartamento per Andy, Hank, la sua ex-moglie e figlia,
per Bobby, il ladro che esegue materialmente la rapina. Il set più impegnativo è stato il Mooney
Pub, il sofisticato ristorante e bar dove vengono girate un numero cospicuo di importanti scene. Il
Direttore della Fotografia di “ONORA IL PADRE E LA MADRE” è Ron Fortunato, che aveva
lavorato con Lumet su “Prova a Incastrarmi”, “Strip Search – Qualcosa Avverrà” e a diversi episodi
di “100 Center Street”.
Il film di Lumet è deliberatamente misantropico. “Dal film si evince che i rapporti familiari sono
utopici, ecco perché i due fratelli mettono in atto questo tremendo misfatto, pensando di uscirne
puliti e illesi,” dice Hoffman, “Chi se ne accorgerà? I genitori non ne tengono conto. L'assicurazione
risolverà tutto. Nessuno si farà male… a meno che la verità non salti fuori, e i loro piani
smascherati. Nonostante tutta la sua follia e intensità, questo film ha in sé una grande verità e
quindi risulta credibile. Da quanto leggo sui giornali o ascolto ai telegiornali e programmi vari, il
mondo è pieno di famiglie pazze e fuori dagli schemi, in cui l'astio domina tra gli stessi membri
della famiglia, fratello contro fratello o padre contro figli. Drammatico, ma oggigiorno succede molto
spesso”.
Straordinaria la struttura temporale che racconta la storia attraverso frammenti di vita, in cui la
prospettiva è costantemente mutevole. In sostanza, lo spettatore arriva ai personaggi così come i
medesimi arrivano a conoscenza di verità sulla loro natura interagendo con la realtà che li circonda
e confrontandosi tra loro. Andy e Hank sognano una vita contornata dagli agi. Hank inoltre deve
occuparsi del mantenimento dei suoi figli, a stento riesce a pagare le tasse d’iscrizione scolastica
della figlia. Al contrario Andy cova fini più materiali, spera di migliorare il suo delicato equilibrio
matrimoniale. Come tutti, in una società che porta a indebitarsi per sopravvivere, i personaggi di
questa triste vicenda sono alla ricerca della sicurezza economica. Sono desideri comuni, ma i
mezzi usati per attuarli si scontrano con una morale che alla fine non perdona mai nessuno e porta
sempre a tristi ma “giuste” conseguenze.
Lo smarrimento iniziale si protrae lungo tutta la pellicola e conduce i personaggi a una serie di
imprevedibili e inaspettati eventi. Con la sua firma inconfondibile Sidney Lumet da vita al “crimine
perfetto”, e ci invita a riflettere sulle inquietanti scelte che alle volte la follia impone alla psiche
umana. Non si può tornare indietro una volta intrapreso quel primo passo che conduce alla rovina.
“È come voltare la pagina di un libro,” osserva Albert Finney, “Tutto può mutare in pochi attimi.
Nella vita, come nel melodramma, l'unica cosa certa è la consapevolezza dell'inaspettato che
verrà”.
GLI ATTORI
PHILIP SEYMOUR HOFFMAN (Andy)
Philip Seymour Hoffman è stato il protagonista del film Capote nel quale ci ha regalato un’interpretazione
premiata con l’Oscar nel 2006, con il Golden Globe come Migliore Attore Drammatico. Il film inoltre ha vinto
un premio SAG per la regia. Ricordiamo anche che l’attore è stato onorato da diciotto diverse associazioni
di critici per un film del quale è stato anche produttore esecutivo attraverso la sua società, la Cooper’s Town
Productions. Lo stesso anno, Hoffman ha ottenuto una candidatura all’Emmy per l’interpretazione del film
della HBO “Empire Falls,” con Paul Newman, Joanne Woodward e Robin Wright Penn.
Tra gli altri suoi film ricordiamo anche Ritorno a Cold Mountain, E adesso arriva Polly, The Party’s Over,
Owning Mahowny (presentato al Sundance Film Festival del 2003), Red Dragon, Ubriaco d’amore, La 25°
ora, Love Liza, (scritto dal fratello, Gordy Hoffman, premiato con il premio Waldo Salt Screenwriting Award
al Sundance, dove il film è stato presentato in anteprima), Almost Famous-Quasi famosi, Hollywood,
Vermont, Flawless-Senza difetti (Vincitore del premio London Film Critics e candidato al SAG come Migliore
Attore), Magnolia (Premio del National Board of Review’s per il Migliore Attore non Protagonista e
candidatura al SAG per il Miglior Cast), Il talento di Ripley (Premio del National Board of Review’s per il
Migliore Attore non Protagonista), Boogie Nights, Happiness (candidato al premio Independent Spirit come
Migliore Attore non Protagonista), Patch Adams, Il grande Lebowski, Twister, Scent Of A Woman-Profumo
di donna, e Offresi amore teneramente.
Tra breve Hoffman comincerà le riprese del film di Mike Nichols Charlie Wilson’s War con Tom Hanks e
Julia Roberts e ha completato da poco la lavorazione di un film indipendente, The Savages, con Laura
Linney mentre l’anno scorso è stato tra gli interpreti, accanto a Tom Cruise di Mission: Impossible 3.
Hoffman e membro e condirettore artistico della LAByrinth Theater Company. Passando al palcoscenico
ricordiamo l’interpretazione di: “Long Day’s Journey Into Night” (candidature ai premi Tony e Drama Desk),
“The Seagull” (al The New York Shakespeare Festival, Delacorte Theatre), “True West” (candidature ai
premi Tony e Drama Desk, premiato dall’Outer Critics Circle), “Defying Gravity” (American Place Theater),
“The Merchant of Venice” (regia di Peter Sellars), “Shopping and Fucking” (New York Theater Workshop), e
“The Author’s Voice” (Candidato ai premi al Drama Dept. e Drama Desk).
Passando alla regia teatrale ricordiamo “The Last Days of Judas Iscariot,” “In Arabia We’d All Be Kings,” e
“Jesus Hopped The ‘A’ Train,” tutti scritti da Stephen Adly Guirgis per il LAB. Il suo allestimento di “‘A’
Train” è stato messo in scena con enorme successo a Off-Broadway, all’Edinburgh Festival (Premio Fringe
First), alla London’s Donmar Warehouse, e poi all’Arts Theatre nel West End a Londra. Inoltre, ha diretto la
produzione di “Our lady of 121st Street” allo Union Square Theater (candidato al Lucille Lortel e al Drama
Desk) e il lavoro di Rebecca Gilman “The Glory of Living” in scena al MCC Theater.
ETHAN HAWKE (Hank)
Attore candidato all’Oscar per l’interpretazione di Training Day, sceneggiatore candidato all’Oscar per
Before Sunset e attore teatrale candidato ai premi Lucille Lortel e Drama League per l’interpretazione di
“Hurlyburly,” Ethan Hawke è attore, romanziere, sceneggiatore e regista di successo.
Cominciando dal palcoscenico, ha interpretato “The Seagull” al National Actors Theater e “Sophistry” di
Jonathan Marc Sherman. Ricordiamo inoltre l’interpretazione, per la Steppenwolf Theater Company’s
Chicago della produzione di Sam Shepard “Buried Child” per la regia di Gary Sinise. Inoltre ha calcato le
scene accanto a Kevin Kline al Lincoln Center Theatre interpretando “Henry IV” ed è stato tra i protagonisti
del revival dello spettacolo di David Rabe “Hurlyburly” dove interpretava Eddie, un direttore del casting con
la testa non perfettamente a posto in uno spettacolo che parlava di organizzatori, dirigenti e aspiranti attori
di Hollywood. Per questa interpretazione, nel 2005 Hawke ha ottenuto la candidatura al premio Lucille Lortel
come Migliore Attore e nello stesso anno ha ottenuto anche la candidatura al premio Drama League. Subito
dopo è tornato a calcare le scene per Tom Stoppard in “The Coast of Utopia” al Lincoln Center.
Tra i lavori futuri in ambito teatrale Hawke ha in programma il suo debutto alla regia con la prima
rappresentazione mondiale della commedia a tinte nere “Things We Want” che è entrata nella stagione
teatrale del New Group 2007-2008, inaugurata a ottobre 2007.
Passando al cinema, Hawke ha interpretato il recente film di Rick Linklater Fast Food Nation prodotto dalla
Fox Searchlight. Tra i suoi film più recenti ricordiamo Lord Of War con Nicolas Cage, Jared Leto, Bridget
Moynahan, Jeffrey Wright e Donald Sutherland. Ricordiamo inoltre l’interpretazione accanto a Julie Delpy
del film acclamato dalla critica e diretto da Richard Linklater Prima del tramonto, sequel dell’acclamatissimo
Prima dell’alba, della Warner Bros. Independent Pictures. Hawke è stato anche il co-sceneggiatore del film
insieme al regista Richard Linklater e alla co-protagonista Julie Delpy e nel 2004 sono stati tutti e tre
candidati all’Oscar per la Migliore Sceneggiatura non Originale, al premio IFP Spirit per la Migliore
Sceneggiatura e al premio Writers Guild per la Migliore Sceneggiatura non Originale. Il film è stato anche
candidato al premio IFP Gotham come Miglior Film e ha ottenuto una Menzione Speciale del The National
Board of Review.
Hawke ha debuttato sul grande schermo nel 1985 a soli 14 anni nel film di fantascienza Explorers, seguito
poco dopo dal suo primo film da protagonista, il film premiato con l’Oscar L’attimo fuggente. In seguito, ha
recitato accanto a Jack Lemmon e Ted Danson in Dad-papà, e nell’adattamento cinematografico di un
classico di Jack London, White Fang diretto da Randal Kleiser.
Tra gli altri suoi film ricordiamo Cambiar vita con Albert Finney, Waterland-Memorie d’amore con Jeremy
Irons, Vicino alla fine, l’avventura della Disney Alive-I sopravvissuti, Giovani, carini e disoccupati, GattacaLa porta dell’universo, Paradiso perduto, la bizzarra versione dell’Amleto di Shakespeare diretta da Michael
Almereyda in Hamlet 2000 con Bill Murray e Julia Stiles, Tape, Distretto 13: le brigate della morte e Identità
violate. Inoltre ha prestato la voce a Jesse in Waking Life. Ricordiamo poi l’interpretazione, accanto a
Denzel Washington di Training Day per la regia di Antoine Fuqua, per il quale è stato candidato al premio
SAG e all’Oscar.
Nel 2001, Hawke ha debuttato dietro la macchina da presa con Chelsea Walls, che racconta cinque storie
ambientate tutte lo stesso giorno al Chelsea Hotel e interpretato da Uma Thurman, Kris Kristofferson,
Rosario Dawson, Natasha Richardson e Steve Zahn. Successivamente ha diretto Josh Hamilton nel
cortometraggio Straight To One, storia di una coppia giovane e innamorata che vive al Chelsea Hotel.
Inoltre, ha diretto il video musicale con le musiche del film.
Nel 1996 Hawke ha pubblicato il suo primo romanzo intitolato The Hottest State, edito dalla Little Brown,
decritto dal The New York Times Book Review come, "Una dolce storia d’amore...[nella quale]... Mr. Hawke
fa un ottimo lavoro...[e]...riesce ad evocare alla perfezione l’irrequietezza di un ventunenne alla metà degli
anni 1990 e che vive a sud della 14th Street." Il San Francisco Chronicle lo ha definito "Commovente e
avvincente...L’autenticità è la caratteristica principale di The Hottest State." Il romanzo è giunto oggi alla
diciannovesima ristampa e l’adattamento cinematografico è stato interpretato da Michelle Williams. Il
secondo romanzo di Hawke, Ash Wednesday è stato pubblicato dalla Knopf nel 2002.
MARISA TOMEI (Gina)
Marisa Tomei ha vinto un Oscar come Migliore Attrice non Protagonista per l’interpretazione della
commedia campione d’incassi Mio cugino Vincenzo, Famosa e apprezzata soprattutto per il suo talento
comico, si è calata in un ruolo drammatico in In The Bedroom, che le è’ valso la seconda candidatura
all’Oscar come Migliore Attrice non Protagonista.
La Tomei ha interpretato il thriller psicologico di Ariel Vromen Danika nel quale è una donna le cui
angosciose paure per i propri figli si manifestano in premonizioni di morti e catastrofi. Recentemente, ha
interpretato il film della Paramount ALFIE con Jude Law. Ricordiamo anche Charm School, con John
Goodman, Danny DeVito e Robert Carlyle diretto da Randall Miller, Factotum con Matt Dillon, per la regia di
Bent Hamer, e Loverboy diretto da Kevin Bacon.
Tra gli altri suoi film ricordiamo Terapia d’urto, The Guru, Happy Accidents, What Women Want (Quello che
le donne vogliono), L’altra faccia di Beverly Hills, Welcome To Sarajevo, Famiglia Perez, A Brother's Kiss, e
Una donna molto speciale, con Gena Rowlands, per il quale è stata onorata da una candidatura al premio
dello Screen Actor's Guild.
Passando al palcoscenico, Marisa Tomei ha recitato a Broadway accanto a Al Pacino e Dianne Wiest nei
panni della protagonista dell’opera di Oscar Wilde “Salome.” In precedenza aveva interpretato, tra gli altri,
lo spettacolo teatrale dell’autore premiato con il Nobel Dario Fo "We Won't Pay! We Won't Pay!," "Waiting
for Lefty" di Clifford Odet e "Rocket to the Moon," entrambi diretti da Joanne Woodward. Restando al teatro
ricordiamo il ruolo della protagonista al Williamstown Theater Festival in “Design for Living."
La Tomei fa parte della compagnia teatrale the Naked Angels Theater Company di New York City.
ALBERT FINNEY (Charles)
Albert Finney, candidato a cinque premi Oscar, ha alle spalle una lunga e fortunata carriera come attore
teatrale, cinematografico e televisivo oltre che come produttore e regista. Ha ottenuto le candidature
all’Oscar come migliore attore per Tom Jones, Assassinio sull’Orient Express, Il servo di scena e Sotto il
vulcano e come Attore non Protagonista per l’interpretazione dell’avvocato Edward Masry nel film Erin
Brokovich. Ha vinto due volte il Golden Globe, di recente per il programma della HBO, “The Gathering
Storm” nel quale interpretava Winston Churchill e per il quale ha vinto anche un Emmy. Nel corso degli anni
ha ottenuto numerose candidature ai Golden Globe ed ha ottenuto tanti premi e riconoscimenti anche come
attore teatrale, vincendo tra gli altri il Tony per il ruolo di Martin Luther nello spettacolo di John Osborne
"Luther" e per quello di Peter Nichols "A Day in the Death of Joe Egg.”
Finney ha debuttato al cinema con un piccolo ruolo accanto a Sir Laurence Olivier in The Entertainer
seguito da ruoli da protagonista in Sabato sera, domenica mattina, La doppia vita di Dan Craig (del quale è
stato anche produttore), Tom Jones e Due per la strada con Audrey Hepburn. In precedenza aveva lavorato
già per il regista Sidney Lumet in Assassinio sull’Orient Express, ottenendo una candidatura all’Oscar per il
ruolo di Hercule Poirot.
La sua carriera è ricca di grandi interpretazione come quella premiata con il Golden Globe in La più bella
storia di Dickens, e quelle di film quali Wolfen, Spara alla luna, Annie, Un ostaggio di riguardo, Un uomo
senza importanza, Crocevia della morte, The Playboy, Cambiar vita, Washington Square, La colazione dei
campioni, Delivering Milo, Big Fish, La sposa cadavere, Simpatico e Un’ottima annata.
Nel 1965 Albert Finney ha fondato la Memorial Films con Michael Medwin con la quale ha prodotto film
come L’errore di vivere (da lui diretto) Se...., Bleak Moments, Spring And Port Wine, Sequestro pericoloso,
In Loving Memory, O Lucky Man!, The Day, Alpha Beta, The Engagement, Legge e disordine e Memorie di
una sopravvissuta.
Passando al piccolo schermo, ricordiamo “View Friendship and Marriage,” “The Claverdon Road Job,” “The
Miser, “Picasso Summer,” “Alpha Beta,” “The Biko Inquest” (del quale è stato il regista), “The Endless
Game,” “The Image,” “The Green Man,” “Karaoke / Cold Lazarus,” “Nostromo,” “A Rather English Marriage”
e “My Uncle Silas.”
Nato e cresciuto a Salford, nel Lancashire, Inghilterra, Albert Finney ha studiato alla Royal Academy of
Dramatic Art e ha debuttato sul palcoscenico con la Birmingham Repertory Company in “Giulio Cesare” a 20
anni. Da allora ha interpretato più di 50 spettacoli teatrali a Londra, in vari teatri in Gran Bretagna e negli Stati
Uniti.
Dopo il debutto nel West End con Charles Laughton e Else Lanchester in “The Party,” ha interpretato le
produzioni della Royal Shakespeare a Stratford-on-Avon in occasione del centenario della compagnia, nel
1959. Nel 1960, ha iniziato un lungo sodalizio con il Royal Court Theatre cominciato con l’interpretazione di
“The Lily White Boys.” Successivamente ha recitato per la National Theatre Company all’Old Vic nel 1965,
interpretando “Molto rumore per nulla,” “The Country Wife” e “Il giardino dei ciliegi,” solo per citarne alcuni.
Restando al teatro, ricordiamo anche “Billy Liar,” “Armstrong’s Last Goodnight,” “Love for Love,” “Miss Julie,”
“Alpha Beta,” “Krapp’s Last Tape,” “Cromwell,” “Tamburlaine The Great,” “Another Time” e il recente e
acclamatissimo “Art.”
Per quanto riguarda premi e riconoscimenti ottenuti a teatro, ricordiamo i premi Olivier come Migliore Attore per
“Orphans” e “A Flea In Her Ear” e il premio Evening Standard Theatre sempre come Migliore Attore per
“Luther.”
Passando al piccolo schermo, Finney ha interpretato alcuni programmi memorabili tra cui le miniserie di
Dennie Potter “Karaoke” e “Cold Lazarus” e “Nostromo” tratto da Joseph Conrad.” Ha ottenuto una
candidatura all’Emmy per il telefilm “The Image.” Inoltre ha interpretato “The Green Man,” “View Friendship
and Marriage,” “The Miser,” “Picasso Summer,” “Alpha Beta,” “The Biko Inquest,” “The Endless Game” ed è
stato il protagonista di “Pope John Paul II.” Infine ricordiamo il recente “A Rather English Marriage.”
ROSEMARY HARRIS (Nanette)
Candidata all’Oscar per l’interpretazione di Tom and Viv-Nel bene, nel male, per sempre, Rosemary Harris
ha alle spalle una straordinaria carriera a teatro, al cinema e alla televisione svoltasi a cavallo tra Stati Uniti
e Gran Bretagna. Vincitrice di cinque premi Drama Desk, è stata candidata al premio Tony come Migliore
Attrice almeno otto volte e ha vinto la prestigiosa statuetta per il ruolo di Eleonora di Aquitania nella
produzione originale di “Il leone d’inverno.” Vincitrice del Golden Globe per l’interpretazione della
sopravvissuta Berta Palitz Weiss nella miniserie “Holocaust,” ha vinto un Emmy per l’interpretazione di
George Sand nella miniserie “Notorious Woman.” Il pubblico più giovane la conosce forse meglio per il
ruolo di Zia May in Spiderman, Spiderman 2 e Spiderman 3.
Per quanto riguarda la sua carriera cinematografica, ricordiamo tra gli altri Being Julia, Tom & Viv-Nel bene,
nel male, per sempre, Sunshine, L’ambizione di James Penfield, La pulce nell’orecchio, Shiralee, Lord
Brummel e I ragazzi venuti dal Brasile con Gregory Peck e Laurence Olivier.
Passando al piccolo schermo, ricordiamo "”Belonging” con Brenda Blethyn, “Death of A Salesman,” le
miniserie “The Chisholms,” "Strange Interlude” e "To The Lighthouse" adattamento dell’omonimo romanzo
di Virginia Wolf. Ricordiamo inoltre l’interpretazione di alcuni episodi di un classico della televisione “Studio
One” e di “Alfred Hitchcock Presents.”
La Harris ha interpretato numerose produzioni teatrali recitando accanto a autentiche leggende del
palcoscenico tra cui Peter O’Toole suo compagno in “Amleto,” Richard Burton in “Otello,” Rex Harrison in
“Hearthbreak House,” e Sir John Gielgud e Ray McNally in “The Best of Friends.”
Ha fatto parte delle compagnie teatrali dell’Old Vic e Sir Laurence Olivier’s Chichester Festival Theatre
Company oltre che della Ellis Rabb’s APA, interpretando opere di Shakespeare, Shaw, Sheridan, Chekhov,
Ibsen, Wilde, Pirandello e Kaufman e Hart al Lyceum Theatre di Broadway.
Tra i maggiori successi teatrali ricordiamo le produzioni a Broadway di “Waiting in the Wings,” “A Delicate
Balance,” “Hay Fever,” “Pack of Lies,” “The Royal Family,” “Il mercante di Venezia,” e “Un tram chiamato
desiderio.” Inoltre è stata la protagonista di “Peter Pan.” Nel 2002, ha interpretato il fortunatissimo
spettacolo di Edward Albee “All Over” in scena al Roundabout a New York City.
Nata in Inghilterra ma cresciuta in India, si è laureata alla Royal Academy of Dramatic Arts e ha vinto una
Medaglia d’Oro Bancroft quando è stata diretta da Mary Duff in “The Heiress.” Ha interpretato anche lo
spettacolo di Moss Hart “Climate of Eden” in scena a Broadway mentre ha debuttato a Londra in “The
Seven Year Itch.”
La Harris continua a fare regolarmente la lettrice alla Oxford University ed è sposata con lo scrittore John
Ehle. La figlia Jennifer Ehle fa l’attrice e ha recitato accanto a Gwyneth Paltrow e Aaron Eckhart nel film di
Neil LaBute Possession.
BRÍAN F. O’BYRNE (Bobby)
L’attore irlandese Brían F. O’Byrne si divide tra cinema e teatro e di recente ha interpretato il film di
Terrence Malick Il mondo nuovo, oltre a Million Dollar Baby di Clint Eastwood, a due film di Barry Levinson –
Bandits e An Everlasting Piece, e il film di Tim Blake Nelson The Grey Zone. Tra breve lo vedremo di
nuovo sul grande schermo in un adattamento cinematografico diretto da William Friedklin, dello spettacolo
messo in scena a off-Broadway, BUG, con Ashley Judd e Harry Connick, Jr., e anche nel remake de film
tedesco di grande successo Ricette d’amore, per la regia di Scott Hicks e interpretato da Catherine Zeta
Jones e Aaron Eckhart e intitolato Sapori e Dissapori. Passando al piccolo schermo ricordiamo la
produzione per la Hallmark Hall of Fame di “Blackwater Lightship,” il film per la HBO “Oz,” e la serie “Law &
Order: SVU.” Questo autunno è stato il protagonista di un docu-dramma di due ore per la PBS, “Alexander
Hamilton.”
Per quanto riguarda il successo come attore di teatro, O’Byrne lo attribuisce agli studi fatti al Samuel
Beckett Center, presso il Trinity College di Dublino. E’ stato candidato al Tony per 4 volte (“The Lonesome
West,” “The Beauty Queen of Leenane,” “Doubt”) e nel 2004 lo ha vinto interpretando il ruolo di un pedofilo
omicida in “Frozen.” Di recente ha calcato le scene a Broadway per Shining City, per il quale è stato
candidato al Drama Desk. Ricordiamo inoltre l’interpretazione al New York’s Lincoln Center della
produzione di uno spettacolo di Tom Stoppard, “The Coast of Utopia” interpretato anche da Ethan Hawke e
Billy Crudup.
MICHAEL SHANNON (Dex)
Michael Shannon è cresciuto a Lexington, Kentucky, e ha cominciato la sua carriera teatrale a Chicago. A
recitato per la prima volta nello sceneggiato “Winterset” all' Illinois Theatre Center. Attraverso gli anni ha
continuato a lavorare in ambito teatrale collaborando con compagnie quali Steppenwolf, The Next Lab e A
Red Orchid Theatre. Trasferitosi a Londra per alcuni anni ha continuato a recitare sui palcoscenici londinesi
di West End in produzioni come, “Woyzeck,” “Killer Joe,” and “Bug.”
Durante gli anni passati a Chicago, Shannon si è accostato al mondo cinematografico e televisivo,
ottenendo parti in film di un certo rilievo quali “Bug” di William Friedkin , il film di Oliver Stone’s “World
Trade Center”, e in “Kangaroo Jack” del 2003 targato Jerry Bruckheimer production. Ha recitato anche nel
blockbuster campione di incassi dell'estate 2003 “Bad Boys II”, diretto da Michael Bay, in cui gli attori
protagonisti erano Will Smith e Martin Lawrence; inoltre era presente anche nel film con Johnny Knoxville e
Christina Applegate dal titolo “Grand Theft Parsons” sempre del 2003.
Di recente ha recitato in una grande produzione cinematografica in coppia con Ashley Judd dal titolo “Bug”
diretto da William Friedkin, film premiato al Festival di Cannes. Tra i suoi lavori di prossima uscita
ricordiamo “Shotgun Stories”, che è stato premiato al Tribeca Film Festival di quest'anno, inoltre ha lavorato
per la seconda volta con Curtin Hason nel film “Lucky You.”
Tra i suoi film ricordiamo, “The Woodsman,” “Bad Boys II,” “Pearl Harbor,” “Vanilla Sky,” “8 Mile,” “High
Crimes,” “Cecil B. Demented,” “Tigerland,” and “Chicago Cab,” “Hellcab.”
AMY RYAN (Martha)
Amy Ryan si è distinta per aver lavorato con i più grandi tra registi e attori del mondo del movie business.
Attrice molto impegnata a teatro; attualmente in televisione è impegnata nelle riprese del telefilm di
produzione HBO “The Wire”.
L'ultimo lavoro prima di ONORA IL PADRE E LA MADRE e stato l'uscita dello scorso ottobre di “Gone Baby
Gone” diretto da Ben Affleck. Amy recita magistralmente accanto a Morgan Freeman e Ed Harris, nella
parte di una madre a cui viene rapito il figlio. Il prossimo autunno inoltre la vedremo recitare in “Dan in Real
Life” affiancata da Steve Carell e diretta da Peter Hedges.
Ha partecipato alla realizzazione di straordinari film come “Keane” diretto da Lodge Kerrigan, “Capote” di
Bennet Miller, e “La Guerra dei Mondi” diretto da Steven Spielberg.
Recentemente ha portato a termine due film indipendenti che usciranno il prossimo anno: “Bob Funk” scritto
e diretto da Craig Carlisle, e “The Missing Person” scritto da Noah Buschel.
Attrice di grande successo anche sui palcoscenici di Broadway, nel 2000 Ryan ha ricevuto la candidatura a
un Tony Award per la sua interpretazione nel campione di incassi “Uncle Vanya”. Alcuni anni dopo ha
suscitato il plauso della critica, interpretando il ruolo di Stella in “Un Tram chiamato desiderio” diretto da Ed
Hall, riuscendo a ottenere una nuova candidatura al Tony Award.
Ha inoltre recitato nel opera di Neil LaBute “The Distance from Here” sui palcoscenico del West End di
Londra.
Con un curriculum televisivo che vanta oltre 8 serie televisive tra le quali ancora alcune ai vertici degli
ascolti USA e oltre 30 partecipazioni televisive in altrettante produzioni, Amy Ryan ha dimostrato per prima
a se stessa di essere un'attrice versatile e di grande talento che riesce a passare senza nessuna difficoltà
dal teatro alla televisione, e facendo qualche sosta anche sul grande schermo.
I REALIZZATORI
SIDNEY LUMET (Sceneggiatore/regista)
I film di Sidney Lumet hanno ottenuto negli anni più di 50 candidature agli Oscar. Candidato quattro volte
alla prestigiosa statuetta come regista (La parola ai giurati, Quel pomeriggio di un giorno da cani, Quinto
potere, e Il verdetto), e nel 1981 ha ottenuto una candidatura all’Oscar insieme a Jay Presson Allen per la
sceneggiatura e l’adattamento di Il principe della città. Nel 2005, è stato insignito di un Oscar alla Carriera
dal Board of Governors of the Academy of Motion Picture Arts and Sciences per i “brillanti servizi resi agli
sceneggiatori, attori e all’arte del cinema.” Ricordiamo inoltre che è stato candidato sette volte al
prestigioso premio del Directors Guild of America.
Figlio di un attore che recitava nei teatri Yiddish, Lumet è stato un attore bambino dai 5 ai 17 anni, quando è
entrato nell’esercito. Dopo il servizio militare, è tornato a New York ed è diventato regista di teatro e
televisione. Negli anni 50, ha diretto più di 250 programmi televisivi, molti dei quali dal vivo. Restando al
piccolo schermo, ricordiamo “Danger,” “You Are There,” “Mama,” “Kraft Television Theatre,” “The Alcoa
Hour,” “Goodyear TV Playhouse,” “Studio One,” “Omnibus,” “Playhouse 90,” “The Sacco & Vanzetti Story” e
“The Iceman Cometh
Dopo una lunga e fortunata carriera tra teatro e televisione, Lumet ha debuttato al cinema dirigendo nel
1957 l’avvincente film ambientato in un’aula di tribunale, La parola ai giurati che ha ricevuto, tra i vari premi
ed onorificenze tre candidature all’Oscar, tra cui quella come Miglior Film e Miglior Regista. Nel corso degli
anni Lumet ha diretto film quali Il lungo viaggio verso la morte; L’uomo del banco dei pegni, The Anderson
Tapes, Serpico, Assassinio sull’Orient Express, Quel pomeriggio di un giorno da cani (candidato a 6 premi
Oscar tra cui quello per il Miglior Film), Quinto potere (10 candidature all’Oscar e quattro vinti), Il principe
della città, Il verdetto e Vivere in fuga. Lumet, che è stato anche produttore di molti dei suoi film, è stato il
regista e lo sceneggiatore di Terzo grado e Prove apparenti. Di recente ha scritto e diretto il film acclamato
dalla critica Prova ad incastrarmi.
Sin dai suoi primi film, interpretati da attori quali Henry Fonda, Martin Balsam, Lee J. Cobb, E.G. Marshall e
Jack Klugman, Lumet ha sempre lavorato con i maggiori talenti del settore tra i quali citiamo Marlon Brando,
Katharine Hepburn, Henry Fonda, Paul Newman, Jane Fonda, Simone Signoret, Ingrid Bergman, Al Pacino,
Richard Burton, Sean Connery, William Holden, Peter Finch, Faye Dunaway e Sharon Stone.
Lumet continua a lavorare sia al cinema sia alla televisione, e ha diretto di recente la serie televisiva “100
Center Street,” il film “Prova ad incastarmi” con Vin Diesel e “Strip Search” e “Thought Crimes” per la HBO.
Oltre alle numerose candidature agli Oscar, Lumet ha anche vinto il prestigioso premio alla carriera del
Directors Guild’s D.W. Griffith, il premio del New York Film Critics per Il principe della città e il premio del
Los Angeles Film Critics e il Golden Globe per Quinto potere. Inoltre è stato onorato con una retrospettiva
al Museum of Modern Art ed è stato acclamato da tutte le maggiori accademie cinematografiche del mondo.
Nel 1997, ha vinto il premio Billy Wilder alla carriera come regista da parte del National Board of Review, e
il premio del Writers Guild of America’s Evelyn Burkey per il contributo dato “al cinema attraverso film che
hanno conferito dignità ed onore agli sceneggiatori.”
Il suo indispensabile libro, Making Movies, è stato pubblicato in numerose edizioni ed è considerato uno dei
migliori libri mai scritti da un cineasta in attività per far luce, nella maniera più chiara e più diretta possibile,
sui misteri che riguardano il come – e spesso anche il perché – si fa un film.
MICHAEL CERENZIE (Produttore)
Michael Cerenzie ha iniziato la carriera facendo l’attore/commediografo/produttore teatrale a New York,
dopo essersi trasferito dalla nativa Toronto, Canada per studiare con il grande maestro e veterano del
palcoscenico William Esper. Mentre era a Manhattan, Cerenzie ha prodotto numerosi spettacoli offBroadway con i quali ha vinto un Obie per il la Migliore Maratona Teatrale di Spettacoli Brevi nel 1993. Tra
gli altri premi teatrali, ricordiamo 28 premi Dramalogue per varie produzioni messe in scena a Los Angeles.
Passando al piccolo schermo, è stato Cerenzie a portare alla HBO l’innovativo programma notturno “GString Divas”, etichettato come il primo reality TV della storia. Dopo aver creato e venduto diversi format e
progetti televisivi, si è trasferito a Los Angeles dove ha deciso di fondare una società di produzione
cinematografica che sarebbe servita a prolungare e a portare sull’altra costa le attività creative che aveva
realizzato con successo a New York. Il risultato è stata la Unity Productions, inaugurata nel 2001 con sedi
al Tribeca Film Center di Manhattan e a Beverly Hills.
La Unity Production di Cerenzie ha prodotto, co-finanziato e organizzato la distribuzione su scala mondiale
del primo film della società, DEUCES WILD, diretto da Scott Kalvert (Ritorno dal nulla) per la MGM/UA.
Tributo ai film sulla malavita degli anni 50 con i quali Cerenzie era cresciuto, il film vantava un cast
eccezionale formato da grandi giovani talenti tra cui Stephen Dorff, Brad Renfro, Fairuza Balk, Matt Dillon,
Drea De Mateo, Balthazar Getty and Norman Reedus. Con la partecipazione del leggendario direttore della
fotografia John Alonzo (Chinatown, Scarface) e con un produttore esecutivo del calibro di Martin Scorsese,
Deuces Wild ha visto il debutto di attori quali James Franco, Frankie Muniz, e Johnny Knoxville.
La successiva produzione della Unity, City Of Ghosts, debutto alla regia di Matt Dillon e basato su una
sceneggiatoira scritta dall’attore candidato all’Oscar nel 2006 (CRASH-Contatto fisico) in collaborazione con
Barry Gifford, (Cuore). Girato tra la Thailandia e la Cambogia, il thriller acclamato dalla critica è stato il
primo western girato in Cambogia dai tempi di Lord Jim di Richard Brooks, nel lontano 1965. Oltre che da
Dillon, il film era anche interpretato dall’attore candidato all’Oscar James Caan, da Natascha McHelhone,
Gerard Depardieu e Stellan Skaarsgard. Il film, costato 18 milioni di dollari, è stato distribuito dalla
MGM/UA.
La passione per il cinema di Cerenzie e il successo ottenuto in tutti i settori della produzione – dallo sviluppo
al casting, dal finanziamento alla distribuzione - hanno portato il giovane produttore all’attenzione di Variety,
che lo ha incluso nella lista dei talenti illustri tra cui figurano anche Lars Von Trier e Alan Ball ed è stato
citato tra i “50 creativi da tenere d’occhio.” Il suo stile e la sua sensibilità artistica gli sono valsi le simpatie e
l’interesse di artisti quali Sidney Lumet e Robert Altman, entrambi premiati con l’Oscar alla Carriera (nel
2005 e 2006, rispettivamente).
La Michael Cerenzie Productions è impegnata nella post-produzione di una commedia romantica
indipendente, My Sexiest Year, scritta e diretta da Howard Himelstein, sceneggiatore e produttore del film
acclamato dalla critica A Good Woman. Interpretato dall’attrice candidata a due Golden Globe Frankie
Muniz, dall’attore candidato all’Oscar Harvey Keitel e da Amber Valletta, il film è prodotto da Cerenzie e da
Paul Parmar per la Michael Cerenzie Productions e la Funky Buddha Productions. Il film è stato girato
interamente in esterni a Miami nella primavera del 2006.
BRIAN LINSE (Produttore)
Brian Linse ha prodotto nel 2003 il film Den Of Lions con Stephen Dorff, Bob Hoskins, Laura Fraser, e Ian
Hart. Attualmente è impegnato nella post-produzione del film Callback, scritto e diretto dal pluripremiato
regista di video musicali Nigel Dick. Linse sta anche producendo Tiny Dancer per la Walt Disney Pictures,
basato su una sceneggiatura di Neal Gumpel e diretto da Franc Reyes.
Laureato alla scuola di cinema della Northwestern University, Linse ha lavorato in passato in postproduzione collaborando con molti importanti registi e direttori della fotografia per la realizzazione di spot
pubblicitari, video musicali, programmi televisivi e film.
PAUL PARMAR (Produttore)
Paul Parmar è un uomo d’affari con partecipazioni in numerose società che operano in settori diversi e che
vanno dallo spettacolo ai media, dall’immobiliare alla finanza, dalla tecnologia medica all’allenamento
simulato fino al noleggio di aeromobili e lavora per clienti quali celebrità dello spettacolo, dirigenti di grandi
aziende e agenzie governative.
L’ultima avventura in ordine di tempo di Parmar è la Funky Buddha Media, un giovane e dinamico gruppo
che si occupa di cinema e produzione di contenuti, distribuzione cinematografica su scala mondiale,
gestione eventi, gestione delle celebrità e ricerche nel settore dei media in India e a Hollywood.
Come produttore cinematografico, Parmar è attualmente impegnato nella fase di post-produzione insieme al
produttore Michael Cerenzie per il primo film americano della Funky Buddha My Sexiest Year, un film tra il
comico e il drammatico scritto e diretto da Howard Himelstein (sceneggiatore e produttore di A Good
Woman).
La Funky Buddha ha acquistato e distribuito tanti film indiani tra cui Dus, Sarkar, Viruddh, Fareb, Yakeen,
Garam Masala, Apaharan as well as Fight Club: Members Only. Parmar ha di recente concluso le trattative
per tre film che saranno girati a Bombay per la regia di Vishal Bharadwa e Atul Agnihotri e interpretati da
artisti quali Salman Khan, Akshay Kumar, Saif Ali Khan e Preity Zinta.
Parmar è il presidente del Pegasus Consulting Group, una società di consulenza che presta i propri servigi
di consulenza tecnologica a grandi aziende. Con più di 15 anni di esperienza al servizio di numerose
società che fanno parte della mitica lista Fortune 500, Parmar si è occupato di diverse iniziative tra
l’America, il Canada, il Sud America, l’Europa, l’Australia e l’India per società quali Merrill Lynch, Citigroup,
JP Morgan Chase, AIG, Morgan Stanley, The Clorox Company, Kraft Foods, Ryder Logistics, Tech Data,
Eastman Kodak, Phillip Morris/Altria, Rhone Poulenc, Bristol Myers Squibb, Novartis, Bayer, Baxter e
Aventis. Negli anni, la Pegasus ha assunto numerosi impegni pluriennali come consulente in paesi diversi
per aziende quali John Deere, Raytheon, AIG, Disney, Burger King e Chevron.
Con sedi in America, Svizzera e Australia, nel 2005 il Pegasus ha registrato utili per 250 milioni di dollari, ed
è diventata una presenza fissa in America, Canada, America Latina, Inghilterra, Francia, Germania,
Australia, Nuova Zelanda, Corea e Giappone. Parmar è l’unico azionista della nuova entità con sede nel
New Jersey.
Parmar è anche l’unico azionista della Insignia Investment Management Group che controlla un
impressionante portafoglio immobiliare con un valore superiore ai 460 milioni di dollari. Con sede in
America, la Insignia sta attualmente esplorando le opportunità commerciali in Medio Oriente.
Nel 2003, Parmar ha fondato la Insignia Wealth Management Group, che ha creato dei modelli di business
per società con alto potenziale di crescita ma che non possono contare su una gestione appropriata o su
fondi sufficienti. Con sei società attualmente presenti in portafoglio, Parmar resta l’unico azionista della
società.
Acquistata da Parmar nel 2001, la Illusions è una società con sede in California che sviluppa, produce e fa
manutenzione di numerosi apparecchi per simulazione per la Formula Uno, la Formula Indy e la NASCAR;
produce anche simulatori di volo per governi federali, statali e locali; macchine da gioco per imprese
pubbliche e privati, oltre a simulatori utilizzati per allenamenti e per la formazione dello staff medico. Nel
2005, la Illusions ha avuto entrate superiori ai 18 milioni di dollari.
Tra le altre società di sua proprietà ci sono la JetNetwork e la JetFirst, che forniscono servizi tipo noleggio
aerei, vendita e acquisizione di aerei privati a dirigenti e a viaggiatori VIP in tutto il mondo. Tra le altre sue
società ricordiamo la Air Support, LLC, che fornisce servizi vari per aerei; e la INN, che sviluppa, possiede e
gestisce i servizi PET e PET/CT Imaging che hanno a che fare soprattutto con la cardiologia e l’oncologia
negli Stati Uniti.
Parmar si è laureato in Informatica a Nuova Delhi e ha conseguito un Master in Applicazioni Informatiche alla
Università di Indore. E stato nominato “Giovane Scienziato” dal National Science Congress in India nel 1991.
WILLIAM S. GILMORE (Produttore)
William S. Gilmore ha prodotto più di 30 lungometraggi e film per la televisione, collaborando con alcuni dei
più famosi e rispettati produttori e registi. La lista dei suoi film comprende tra gli altri I protagonisti, Prima di
mezzanotte, La piccola bottega degli orrori, Il primo uomo sulla luna, il debutto alla regia di Steven
Spielberg, Sugarland Express, e il suo primo grande successo, Lo squalo.
Gilmore ha iniziato la carriera come direttore di produzione, produttore associato e aiuto regista lavorando a
circa 20 film tra cui Missione in oriente, Shenandoah e Captain Newman,. prima di diventare dirigente
incaricato delle produzioni europee per la Mirisch Company, direttore di produzione per la Zanuck/Brown
Company e Vice presidente per la Filmways.
Negli anni ha prodotto film quali A Soldier’s Sweetheart, Curse Of The Starving Class, The Sandlot, Il sole a
mezzanotte, Due vite in gioco, Duro più duro e The Last Remake Of Beau Geste solo per citarne alcuni;
ricordiamo inoltre Codice d’onore, Benedizione mortale e Down dei quali è stato produttore esecutivo.
Di recente è stato line producer del film tra il drammatico e il comico, My Sexiest Year, diretto da Howard
Himelstein e interpretato da Frankie Muniz, Harvey Keitel e Amber Valletta.
DAVID BERGSTEIN (Produttore esecutivo)
Imprenditore da più di 20 anni, David Bergstein ha cominciato ad occuparsi di produzione cinematografica
nel 2002.
In qualità di presidente della Mobius Pictures si è occupato del finanziamento di più di 20 lungometraggi
fungendo da produttore o produttore esecutivo per film quali Bordertown, Matrimonio in appello e The
Whole Ten Yards.
Nel 2006, nell’ambito di un progetto che mirava alla creazione di un gruppo globale che opera nel settore
dello spettacolo, ha acquistato la Capitol Films e il distributore americano THINKFilm.
Negli anni, la Capitol ha ottenuto dei grandissimi successi di pubblico e critica con film quali Gosford Park,
di Robert Altman, il film dell’orrore campione d’incassi Jeepers Creepers-Il canto del diavolo e il film di
gangster, Lucky Number Slevin.
Fino ad oggi la THINKFilm ha ottenuto cinque candidature all’Oscar in cinque anni di attività tra le quali
quella per il Migliore Attore per Ryan Gosling in Half Nelson (www.thinkfilmhighlights.com), e ne ha vinto
uno bel 2005 con il documentario Born Into Brothels.
Bergstein continua a occuparsi attivamente di cinema attraverso le suddette società, svolgendo il ruolo di
produttore esecutivo o produttore in film quali Black water Transit di Tony Kaye e in The Edge of Love di
John Maybury.
Grazie all’esperienza acquisita attraverso la Capitol Films e la THINKFilm, Bergstein è anche il presidente
della CT1 e sta tentando di continuare l’espansione del proprio gruppo sostenuto da una lunga e solida
esperienza nel settore dei contenuti digitali.
JANE BARCLAY (Produttore esecutivo)
Jane Barclay è stato il co-fondatore della Capitol Films nel 1989, ed attualmente è il co-Amministratore
delegato. Dalla sua fondazione, la Capitol ha finanziato e prodotto circa 50 film tra i quali il successo
mondiale premiato con l’Oscar Gosford Park, Lucky Number Slevin e Jeepers Creepers-La voce del
diavolo. Tra i film in uscita ricordiamo Back Water Transit di Tony Kaye e The Edge of Love di John
Maybury. La Capitol è attualmente la maggiore società del mondo nel settore delle vendite internazionali,
finanziamento e produzione cinematografica.
Jane Barclay è stato il produttore esecutivo di film quali Lucky Number Slevin, dei film diretti da Robert
Altman The Company e Gosford Park; di Spider di Cronenberg; di La morte e la fanciulla di Polanski; di
Ballando a Lughnasa, La caccia, Lulu On The Bridge, Sylvia, Secret Agent, L’ospite d’inverno, Hollywood
Hong Kong e del lungometraggio della Merchant Ivory La figlia di un soldato non piange mai.
Prima di fondare la Capitol, Jane è stata Direttrice delle Vendite e del Marketing per la Gavin Film dove si è
occupata del marketing e della vendita di film inglesi di grande successo tra cui Prick Up Your Ears e Sam e
Rosie vanno a letto di Stephen Frears; di Stormy Monday di Mike Figgis e di Personal Services di Terry
Jones.
Jane ha cinto il premio Olswang Business della Carlton Women per il Cinema e la Televisione nel 2002,
insieme alla socia Sharon Harel, premio che riveste un’importanza particolare visto che è assegnato da altre
donne che operano nel settore e che entrambe le premiate ammirano e rispettano profondamente. Jane e
Sharon sono state anche candidate al premio Veuve Clicquot Business Woman of the Year nel 2003.
Ricordiamo infine che Variety l’ha citate spesso per il loro lavoro così come il The Times.
Jane ha studiato alla Bristol University e parla correntemente francese, spagnolo, italiano e portoghese.
HANNAH LEADER (Produttore esecutivo)
Hannah Leader è entrata a far parte dell’ordine degli avvocati inglesi nel 1976 e in quello della California nel
1980. Nel 1981, dopo la nascita del figlio, si è trasferita nella California del nord e ha iniziato a lavorare
nella Silicon Valley occupandosi di cause legate al settore dell’alta tecnologia e della violazione dei segreti
industriali.
Rientrata in Inghilterra, e dopo aver lavorato presso la sede londinese dell’ufficio legale newyorchese
Proscauer, Rose, Goetz and Mendelsohn, è passata alla Vestron International come vice presidente degli
affari internazionali e in quella veste ha partecipato all’apertura delle sedi in Francia, Germania, Giappone,
Scandinavia, Benelux e Gran Bretagna. Inoltre è stata responsabile delle trattative della Vestron per
l’acquisto di film e la distribuzione internazionale.
Dopo aver lasciato la Vestron è tornata alla libera professione per tre anni lavorando presso lo studio di sua
proprietà Yusef & Leader, in società con Mohammed Yusef, e si è specializzata nel settore del
finanziamento cinematografico. In quel periodo ha collaborato con la Capitol Films e nel luglio del 1994 è
entrata nella società.
Da allora, Hannah si è occupata di numerose transazioni relative all’acquisizione di film e ha concluso
tantissimi contratti di distribuzione in tutto il mondo. Frequenta regolarmente tutti i mercati cinematografici
del mondo ed è stata il produttore esecutivo di film quali Gosford Park, Spider, The Company, Five Children
and It, The Big White e Lucky Number Slevin.
Hannah impartisce lezioni e corsi durante i master della MEGA che si tengono presso la scuola di cinema di
Ronda, in Spagna.
BELLE AVERY (Produttore esecutivo)
Belle Avery è sceneggiatrice, produttrice, regista e attrice. Ha debuttato dietro la macchina da presa con il
thriller psicologico, Innocent Obsession, da lei scritto, prodotto e anche interpretato accanto a Tcheky
Karyo. Successivamente ha scritto e prodotto il lungometraggio Malevolence, film in costume liberamente
ispirato alla vita di James Earl Ray e alla partecipazione del governo nell’omicidio di Martin Luther King, per
la Metropolitan Pictures e la Paramount.
Nel 2004, ha scritto e prodotto l’acclamato Il custode, storia del poeta e matematico dell’undicesimo secolo
Omar Khayyam diretto da Kayvan Mashayekh e interpretato da Vanessa Redgrave.
Avery era la comproprietaria della The Kanew Company, società che ha prodotto trailer per film quali
L’impero del sole, Le relazioni pericolose, Gorilla nella nebbia, Quei bravi ragazzi, Rain Man solo per citarne
alcuni.
Tra i suoi film in uscita ricordiamo Grizzly Park, film dell’orrore ambientato tra i boschi del Tennessee e della
Virginia; In Search Of Sugihara, adattamento del romanzo del professor Hillel Levin che racconta la storia di
un misterioso diplomatico giapponese che rischia la vita per soccorrere decine di migliaia di ebrei durante
l’olocausto, e Man’s Fate per Canal Plus, adattamento del romanzo di Andre Malraux sulla Rivoluzione
Cinese del 1925. E’ la produttrice esecutiva di My Sexiest Year, un film tra il drammatico e il comico
interpretato da Frankie Muniz e Harvey Keitel, diretto da Howard Himelstein e prodotto da Michael Cerenzie
e Paul Parmar.
JEFFRY MELNICK (Produttore esecutivo)
Jeffry Melnick ha alle spalle 40 anni di carriera nell’industria dello spettacolo. Ha iniziato come apprendista
alla Coconut Grove Playhouse e ha partecipato alle tournée di Ann Miller, Ethel Merman, Cyril Ritchard,
Barbara Bel Geddes e Christopher Walken, prima di trasferirsi a New York e diventare agente per spettacoli
teatrali quali “6 Rms Riv Vu,” “The Magic Show,” “Vanities” e “Your Arms Too Short To Box With God.”
Nel 1976, è entrato alla Universal Studios a Los Angeles collaborando con Leonard Stern e occupandosi di
serie televisive quali “McMillan” con Rock Hudson e dei film, Get Smart e Just You And Me Kid con George
Burns e Brooke Shields. Successivamente è diventato dirigente della Columbia Television e della
Metromedia Television.
Alla metà degli anni 80, ha fatto da consulente per la miniserie sudafricana “Shaka Zulu” , uno dei più grossi
successi africani di tutti i tempi. Mentre era in Africa, ha prodotto Tusk e ha partecipato alla produzione di
uno special musicale per la South African Broadcasting Corporation. Tornato negli Stati Uniti ha prodotto dei
video musicali per diversi artisti tra cui Arnold Schwarzenegger e Barbara Woodhouse.
Melnick ha aperto una sua agenzia per talenti, la EMA che rappresenta tra gli altri lo sceneggiatore premiato
con l’Oscar John Patrick Shanley (Stregata dalla luna), gli sceneggiatori/registi Rob Epstein e Jeffrey
Friedman (autori del documentario premiato con l’Oscar Common Threads: Stories From The Quilt), Todd
Graff, Peter Hedges, James Duff, Charles Busch, Richard Dresser, Lee Blessing e Bob Randall. Inoltre ha
partecipato alla realizzazione di “David’s Mother,” il film della CBS vincitore di diversi Emmy. Quando
Melnick ha venduto la sua agenzia, ha continuato a collaborare con la Curtis-Brown Agency gestendo le
loro sedi di Los Angeles, New York e Londra.
Nel 1996 ha fondato la Eighth Square Entertainment, una società di produzione e gestione talenti che
rappresenta artisti quali James Duff (“The Closer”), Charles Busch (“Tale Of The Allergist’s Wife”), Mark
Brown (“80 Days”) e Sam Shepard (“True West”). Melnick ha prodotto anche il film di Charles Busch,
Psycho Beach Party, e quello di Sam Shepard’s “I’ll See You In My Dreams” per la CBS. Attualmente fa il
consulente presso la multinazionale Zimand Entertainment.
JANETTE JENSEN (JJ) HOFFMAN (Produttore esecutivo)
Janette Jensen (JJ) Hoffman fa l’agente di sceneggiatori, attori, registi e produttori dal 1990 quando ha
ottenuto il primo incarico come assistente presso l’agenzia James/Levy/Jacobson.
Aspirando a collaborare soprattutto con gli scrittori, la Hoffman ha iniziato a lavorare per il settore letterario
della Gold/Marshak (diventata oggi la Talentworks) dove ha conosciuto Jeffry Melnick. I due si sono messi
in società nel 1996 fondando la Eighth Square Entertainment.
Hoffman e Melnick continuano a rappresentare artisti quali lo sceneggiatore/produttore Jeffrey Bell (“Alias,”
“X-Files” “Angel”), lo scrittore candidato a quattro Emmy James Still (“Paz The Penguin,” “The Velocity of
Gary”) e Julie Goldman (“Laughing Liberally,” “Rosie O’Donnell’s Simply Sketch”).
La Hoffman ha co-prodotto il cortometraggio dell’AFI, Lehi’s Wife, ha contribuito alla realizzazione del film di
Charles Busch, Psycho Beach Party, e di What The Bleep Do We Know. Aveva anche scritto la
sceneggiatura di un cortometraggio intitolato Typed Out, una commedia dark le cui riprese sono iniziate
nell’autunno del 2006.
GUY PHAM (Co-produttore esecutivo)
Guy Pham ha iniziato la carriera nel settore della pubblicità ed è passato da regista a vice-presidente della
pubblicità della Tickets.com, creando da solo la divisione pubblicitaria della società che ha generato 4
milioni di dollari di profitti in soli 7 mesi di attività.
Quando la Tickets.com è stata quotata in borsa, Pham è diventato direttore nazionale delle strategia per la
L90, un’importante società che si occupa di pubblicità su Internet, che lavora per clienti quali la Warner
Bros, la Paramount e la Fox e che ha generato più di 2 milioni di dollari di profitti nei primi cinque mesi di
attività. Inoltre ha collaborato con la TBWA/Chiat Day’s per clienti quali USA films, ABC News e the Oscars.
Quando la L90 è stata quatotata in borsa, è passato al settore dello spettacolo.
Nel 2001, Pham è stato il co-fondatore della RAW Entertainment, Inc., specializzata nella produzione di
lungometraggi e cortometraggi. Responsabile dell’espansione societaria nel settore della produzione, ha
guidato l’esplosiva crescita della RAW. Dopo quattro anni di attività, la RAW è diventata una delle maggiori
società di produzione di video musicali, spot pubblicitari e film di tutto il mondo, ottenendo diverse
candidature ai premi MTV per collaborazioni con artisti quali Good Charlotte, Simple Plan, R. Kelly, Velvet
Revolver, Faith Hill e Jewel.
Dopo un periodo sabbatico, Pham si sta occupando di numerosi progetti cinematografici.
JOEL CORMAN (Co-produttore esecutivo)
Joel Corman è un imprenditore di successo con diversi interessi professionali tra i quali il settore
immobiliare e la ristorazione. E’ inoltre proprietario di un famoso locale notturno di Los Angeles. Originario
di Brooklyn ma cresciuto a Los Angeles, è attualmente impegnato nella scrittura di un romanzo e nello
sviluppo di diverse sceneggiature.
KELLY MASTERSON (Sceneggiatore)
Kelly Masterson è un commediografo/sceneggiatore che vive nel New Jersey. I suoi lavori teatrali sono stati
messi in scena in tutti i teatri del paese nel corso degli ultimi 15 anni. Tra le produzioni andate in scena a
New York City ricordiamo: “Touch,” “Against the Rising Sea,” “Armageddon North Dakota” e il pluripremiato
“The Word is Out.”
Gli spettacoli teatrali di Masterson sono stati messi in scena anche in teatrali locali tra cui ricordiamo: “True
Story” e “Dare Not Speak Its Name” (nominata Outstanding Play dal Connecticut Critics Circle). Diversi dei
suoi lavori sono stati presentati a Los Angeles tra cui “Into the Light” (con Jean Smart e Fred Savage),
“Dare Not Speak Its Name” (Gregory Harrison, Jean Smart e Linda Gray) e “Against the Rising Sea” (Doris
Roberts, Marion Ross, Marian Seldes, Amanda Plummer e Polly Draper).
Before the Devil Knows You’re Dead è la sua prima sceneggiatura originale.
RON FORTUNATO (Direttore della fotografia)
Ron Fortunato ha lavorato per la prima volta con il regista Sidney Lumet come direttore della fotografia per
la serie televisiva, “100 Centre Street” e da allora hanno collaborato per “Strip Search” per la HBO, Rachel,
quand du seigneur e per il film acclamato dalla critica Prova ad incastrarmi, con Vin Diesel.
Il debutto cinematografico di Fortunato è avvenuto nel 1992 con il film Fathers & Sons interpretato da Jeff
Goldblum. Tra gli altri suoi film ricordiamo Niente per bocca, Basquiat e Mac. Tra i lavori più recenti
ricordiamo il film drammatico della Focus Features ambientato in Sudafrica durante l’apartheid, Catch A
Fire.
Passando al piccolo schermo ricordiamo gli episodi pilota di “Brotherhood” e “Wonderland.”
CHRISTOPHER NOWAK (Scenografie)
Christopher Nowak è cresciuto in Texas dove ha studiato architettura trasferendosi poi alla Yale School of
Drama dove ha conseguito un Master in scenografia. Ha iniziato la carriera nei teatri di New York City
lavorando per spettacoli di Off Off Broadway, Off Broadway e Broadway per quattro anni. Nel 1980, è stato
il direttore artistico di “Saturday Night Live” nel passaggio tra il primo e il secondo cast.
Successivamente è statolo scenografo di più di 24 film e di quattro serie televisive, oltre che di alcuni
episodi pilota di altre serie.
Nel 2000, Sidney Lumet gli ha chiesto di realizzare le scenografie per la serie televisiva “100 Centre Street,”
dove ha lavorato per due stagioni. Da allora, Nowak ha collaborato con Lumet per “Strip Search” e “Thought
Crimes” (HBO Films), e per i lungometraggi Prova ad incastrarmi e Before The Devil Knows You’re Dead.
Il primo film di Nowak come direttore artistico risale al 1981 e si tratta di Fort Apache The Bronx seguito da Il
principe cerca moglie, Parenti,amici e tanti guai, Green Card e Ace Ventura: L’acchiappanimali. ricordiamo
inoltre che è stato lo scenografo di film quali The X Files, Bionda naturale, Ritorno dal nulla, Mio padre, che
eroe e Stress da vampiro.
TINA NIGRO (Costumi)
Tina Nigro si è laureata al Fashion Institute of Technology (FIT) di New York City dove ha lavorato come
stilista per diversi anni prima di passare al cinema e alla televisione. Ha iniziato a fare la costumista per la
serie di grande successo della NBC "Homicide: Life on the Street,” e ad continuato la carriera televisiva
lavorando per le serie “Oz,” “The Jury” e “Bedford Diaries” per la WB. La sua collaborazione con Sidney
Lumet include anche il suo penultimo film, Prova ad incastrarmi e i film per la televisione “Strip Search” e
“Thought Crimes.”
TOM SWARTWOUT (Addetto al montaggio)
Laureto alla Cornell University, Tom Swartwout è stato l’assistente del leggendario addetto al montaggio
Sam O’Steen dall’inizio degli anni 90 alla fine del 1995. La sua prima collaborazione con Sidney Lumet
come assistente al montaggio risale al film Prove apparenti. Il sodalizio con il regista è continuato con il
montaggio di Se mi amate… Critical Care, Gloria e Prova ad incastrarmi, della serie, “100 Centre Street” e
del film per la televisione “Strip Search” per la HBO.
Tra gli altri suoi film ricordiamo la produzione della HBO “A City on Fire: The Story of the ’68 Detroit Tigers”
e “Rebels of Oakland: The A’s, the Raiders, the 70s.” Di recente ha montato “Artic Rush,” documentario sul
riscaldamento globale realizzato dal del New York Times e della Canadian Broadcasting Company.
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