TH!NK FILM in associazione con FUNKY BUDDHA GROUP & CAPITOL FILM presentano ONORA IL PADRE E LA MADRE (Before the devil knows you’re dead) una produzione UNITY Productions/LINSEFILM Ltd.Production un film di SIDNEY LUMET con PHILIP SEYMOUR HOFFMAN ETHAN HAWKE ALBERT FINNEY MARISA TOMEI ROSEMARY HARRIS distribuzione www.medusa.it esce il 14 marzo 2008 GLI ATTORI PHILIP SEYMOUR HOFFMAN ETHAN HAWKE ALBERT FINNEY MARISA TOMEI ANDY HANK CHARLES GINA ALEKSA PALLADINO MICHAEL SHANNON AMY RYAN SARAH LIVINGSTON BRÍAN F. O'BYRNE ROSEMARY HARRIS BLAINE HORTON ARIJA BAREIKIS LEONARDO CIMINO LEE WILKOF DAMON GUPTON ADRIAN MARTINEZ PATRICK G. BURNS ALICE SPIVAK NATALIE GOLD KEITH DAVIS MATEO GOMEZ CHRIS CHALK SAKINA JAFFREY JOHN KNOX JAMES LALLY JORDAN GELBER MEGAN BYRNE MARCIA JEAN KURTZ GUY A. FORTT MEREDITH PATTERSON TOM ZOLANDZ PAUL BUTLER ANITA SKLAR JOSH MOWERY DIANE BRADLEY RICHARD K. LUBLIN JOHN CENATIEMPO BOB COLLETTI CHRIS DEX MARTHA DANIELLE BOBBY NANETTE JUSTIN KATHERINE WILLIAM JAKE IL DOTTORE GUARDIA DI SICUREZZA SACERDOTE DONNA ALLA RECEPTION SEGRETARIA ATTENDANT PORTIERE UFFICIALE MANAGER SERGENTE AGENTE AGENTE #2 INFERMIERA DONNA ALLA RECEPTION IN OSPEDALE VENDITORE SEGRETARIA DI ANDY DROGATO DETECTIVE DONNA CHE PIANGE #1 UOMO CHE PIANGE #2 DONNA CHE PIANGE #3 UOMO CHE PIANGE #4 ALLENATORE DEGLI STUNT AUTISTA AMBULANZA I REALIZZATORI Regia di Scritto da Prodotto da Produttori esecutivi Co-produttori esecutivi Co-Produttori Musiche Direttore della fotografia Scenografo Montaggio Costumista Art Director Uscita Nazionalità Durata Ufficio Stampa SIDNEY LUMET KELLY MASTERSON MICHAEL CERENZIE BRIAN LINSE PAUL PARMAR WILLIAM S. GILMORE BELLE AVERY DAVID BERGSTEIN JANE BARCLAY JANETTE JENSEN HOFFMAN HANNAH LEADER ELI KLEIN JEFFRY MELNICK SAM ZAHARIS GUY PHAM JOEL CORENMAN AUSTIN CHICK JEFF G. WAXMAN CARTER BURWELL RON FORTUNATO CHRISTOPHER NOWAK TOM SWARTWOUT TINA NIGRO WING LEE 7 marzo 2008 U.S.A 120 minuti MariaTeresa Ugolini +39 06 66390640 – +39 335 7767096 [email protected] Valentina Guidi +39 335 6887778 Mario Locurcio +39 335 8383364 [email protected] ONORA IL PADRE E LA MADRE (Before the Devil knows you’re Dead) LA STORIA Diretto dal leggendario regista Sidney Lumet, BEFORE THE DEVIL KNOWS YOU’RE DEAD è un avvincente thriller che segue le vicende di due fratelli che tentano disperatamente di affrontare le terribili conseguenze di un piano che sembrava perfetto e che invece è andato in fumo sfuggendo al loro controllo. Charles e Nanette Hanson hanno cresciuto i loro figli come si deve. Andy, il maggiore è innamorato della bella moglie Gina, e guadagna un superstipendio come dirigente di una grande azienda. Hank, il più giovane, adora la figlia e sta cercando la maniera per poterla iscrivere ad un’esclusiva scuola privata. Ma Andy riesce a mantenere uno stile di vita stravagante e il dispendioso vizio della droga solo attingendo alle casse della sua società e pur amando la moglie, il suo matrimonio vacilla. La società nella quale lavora sta per essere oggetto di un’accurata revisione contabile da parte di un revisore esterno e lui è il responsabile del settore finanziario. La sua vita sta per andare in fumo e lui è disperato. Anche Hank ha i suoi piccoli problemi finanziari. E’ in ritardo con il pagamento degli alimenti, beve troppo e ha una relazione… con la moglie del fratello. Andy escogita un piano che dovrebbe risolvere tutti i loro problemi, se non altro quelli economici. Hank rapinerà la gioielleria dei genitori la mattina presto quando in negozio c’è solo la commessa addetta all’apertura. Lei non saprà mai chi è stato a rapinarla, mamma e papà intascheranno i soldi dell’assicurazione, loro venderanno i gioielli rubati e alla fine saranno tutti felici e contenti. Spaventato all’idea di commettere il furto da solo, Hank ingaggia un ladro punk, Bobby, un tizio che vede spesso al pub, il quale sarà l’autore materiale della rapina mentre lui farà il palo in auto. Ma Bobby tira fuori la pistola e quella che si trova davanti non è la commessa ….ma Nanette, l’energica madre di Hank e Andy, che è comparsa a sorpresa in negozio a quell’ora per lei insolita. Invece di arrendersi subito al rapinatore, la donna reagisce e resta gravemente ferita mentre Bobby cade a terra morto. E poiché la polizia non sembra fare alcun progresso nelle indagini, Charles inizia a indagare su ciò che è successo fino a quando arriverà a scoprire una devastante verità. Con la madre morta, la famiglia va in pezzi e i terribili segreti che emergono metteranno i fratelli l’uno contro l’altro e il padre contro i suoi stessi figli. Avidità. Sensi di colpa. Tradimenti. Vendetta: tutto culmina in un finale mozzafiato. E come dicono gli Irlandesi, siamo tutti peccatori. E in quanto tali, è meglio arrivare in Paradiso mezz’ora PRIMA CHE IL DIAVOLO SI ACCORGA CHE SIAMO MORTI. Curiosità sul Film Sidney Lumet, con alle spalle una grande e impegnata esperienza nel mondo del cinema, dirige questo avvincente thriller carico di suspense la cui trama ruota attorno a una famiglia che deve affrontare il peggiore dei nemici - se stessa. L'attore premiato con l'Oscar Philip Seymour Hoffman interpreta Andy, un intemperante broker fuori controllo,che trascina il giovane fratello, Hank (Ethan Hawke), in un disonesto e difficile complotto: la coppia di fratelli decide di rapinare una gioielleria della città, tra tutti l'obbiettivo più semplice e veloce da portare a termine. L'anello debole di questo piano, magistralmente orchestrato, sta nel fatto che i proprietari della gioielleria in questione sono i genitori dei due maldestri fratelli, cosicché quando il piano apparentemente perfetto va storto, non tardano a bussare alla loro porta le disastrose conseguenze. L’attrice premio Oscar Marisa Tomei interpreta la bella “moglie trofeo” di Hoffman, che ha in segreto una relazione con Hawke. Tra gli altri interpreti troviamo Albert Finney nel ruolo del capofamiglia che crede nella giustizia, sperando che essa trionfi alla fine, noncurante del fatto che i colpevoli si nascondono tra le sicure mura domestiche. Un noir classico di grande vigore, come nella tradizione di “The Killing” e di “Quel Pomeriggio di un Giorno da Cani” dello stesso Lumet, “ONORA IL PADRE E LA MADRE” è un film freddo e saturo di tensione che ci insegna che spesso bisogna temere molto di più le persone che ci stanno accanto. Notizie sulla Produzione Sidney Lumet, la mente che ha dato vita a classici come “Quel Pomeriggio di un Giorno da Cani”, “Quinto Potere” e “Serpico”, in questa nuova pellicola affronta con uno sguardo maturo il lato più inquietante e sinistro della natura umana; “Onora il Padre e la Madre” è un thriller in cui una famiglia medio borghese deve affrontare la sua prova più difficile, il confronto con se stessa, uscendone distrutta. Alla soglia di 83 anni e con l'occasione di celebrare il suo quarantacinquesimo film Sidney Lumet è forse più in forma che mai e pieno di impegni lavorativi più che nei suoi primi anni di carriera. Noto come il “regista attore”, nel 2005 ha ricevuto l'Oscar alla carriera per il suo contributo al mondo del cinema. Come si evince dalla sua lunga e riconoscibile filmografia, Lumet è sempre stato affascinato da storie che ruotavano attorno a un nucleo familiare quasi sempre atipico o sotto pressione (come nel caso di “Lungo Viaggio nella Notte”), e da ragazzate finite male (come nel caso di “Rapina Record a New York” ). ONORA IL PADRE E LA MADRE fonde alla perfezione questi due concetti riportando il maestro su un cammino iniziato tanti anni fa. “Quando lessi la sceneggiatura ne rimasi affascinato” ammette Lumet, “Pensai che fosse una storia ottima, perché non c'è niente di meglio che un riuscito melodramma, e i continui colpi di scena della storia mi hanno catturato”. L'amore per il melodramma di Lumet non ha eguali. Questo genere può essere percepito come un ritorno alle origini del fare cinema, un po’ fuori luogo visto ormai il dilagare di film dove la realtà è diventata la prima della classe. Al contrario Lumet concepisce il melodramma come un mezzo per raccontare la classicità di una storia, non a caso ammette che, “il Melodramma ha applicazioni molto vaste.” Aggiunge inoltre che, “La storia spinge lo spettatore a mettere da parte lo scetticismo e di rassegnarsi alle oltraggiose circostanze e comportamenti irresponsabili di cui è intriso il film. E’ un melodramma davvero degno di nota, in cui i toni calzanti della storia fanno emergere senza nessun preavviso un susseguirsi di fatti inaspettati. I tempi di reazione sono molto corti e questo porta lo spettatore a essere molto partecipe dell'azione. Non c'è tempo per approfondire il background degli attori o per confrontarsi con il loro passato. La narrazione procede con il passo spedito di un treno in corsa, è fredda e la tensione può fendere l'aria. Tutto ciò che non dà un tassello aggiuntivo alla narrazione è superfluo”. Lo stesso scrittore Kelly Masterson afferma, riferendosi a un vecchio aneddoto Irlandese, “È meglio arrivare in paradiso mezz'ora prima che il diavolo si accorga che siamo morti”. “In molto drammi” continua Lumet, “la storia è consequenziale all'attore, è l'attore che ne delimita la direzione, la velocità, e l'arrivo. In un melodramma è l'esatto opposto. Sono i personaggi che devono conformarsi alle linee guida della storia e giustificare le loro azioni”. Un altro fondamento del melodramma si basa sull'originalità dei personaggi, che non sono mai di tipo eroico - familiare, bensì sgradevoli e addirittura disprezzabili, ma questo non preclude una simpatia da parte del pubblico. “Il simbolico personaggio di Hannibal Lecter ha cambiato i canoni di giudizio” osserva Lumet, “Chi tra noi ha conosciuto un individuo che si ciba di carni umane? Com’ è possibile che un personaggio dica “Sto aspettando qualcuno per cena” e il pubblico tuoni con una risata clamorosa, sapendo che lui ha intenzione di cibarsene? Analogamente, non è presente nessun eroe convenzionale in “ONORA IL PADRE E LA MADRE”. Ogni situazione è concepita per portar fuori la parte peggiore di ognuno dei singoli membri della famiglia. Potenzialmente in ogni situazione che si verifica, i personaggi della storia tendono a compiere la peggiore delle azioni possibili, attuando comportamenti che stupiscono e ghiacciano il sangue nelle vene a loro stessi. La sfida ultima dell'attore è quella di rendere questo comportamento detestabile e per certi versi estremo, credibile. Pensando a un possibile cast che potesse reggere la prova di impersonare questi provocanti e “no politically correct” ruoli , Lumet ha subito pensato di inserire in cima alla lista il nome di Philip Seymour Hoffman. “Penso che Philip Seymour Hoffman sia uno degli attori di maggior talento nell'America di oggi” dice il regista. Consapevole delle grandi doti recitative di Hoffman, Lumet lo scrittura per il ruolo di Andy, la mente dietro il machiavellico piano del crimine; andando contro la più ragionevole scelta di assegnargli il ruolo di Hank, che invece viene affidato a Ethan Hawke. In effetti, questi due affermati e talentuosi attori, avrebbero potuto recitare in entrambi i ruoli e impersonarli alla perfezione, tuttavia il regista ha voluto introdurre un elemento di sorpresa nel suo melodramma. “Il primo giorno di riprese fu davvero eccitante perché non avevo mai lavorato con nessuno di loro precedentemente, eccetto per Albert Finney in ‘Assassinio sull'Orient Express’ molti anni addietro. Non avevo mai lavorato con Marisa Tomei, o Ethan Hawke, o Philp Seymour Hoffman, ma era evidente che il livello di talento era molto alto”. Ha definito Marisa Tomei “Un'attrice incantevole. Nessuna scena che veniva girata era uguale alla precedente, e tutte sembravano reali”. Il regista era inoltre felice di poter lavorare nuovamente con l'attore Albert Finney. “Lavorare con Albert di nuovo, dopo tutto questo tempo, è stato così eccitante e malinconico per entrambi” riferisce Lumet, “Anche dopo, quando lui era famosissimo, un sex-simbol, recitò la parte di un uomo 20 anni più vecchio di lui, talmente camuffato dietro il trucco e la parrucca che a stento era riconoscibile”. La voglia di costituire un cast di rilievo ha spinto Lumet a reclutare grandi attori anche per i ruoli secondari. Ethan Hawke sottolinea che i più grandi attori di teatro al mondo (tra i quali citiamo la candidata all'Oscar Rosemary Harris e il vincitore di un Tony Award Brian F.O'Byrne) sono ansiosi di lavore con Lumet, anche per pochi giorni. “Una caratteristica del lavorare accanto a Lumet, sta nel fatto che alla fine reciti con queste persone tutto il giorno” riferisce Hawke. Gli attori del film inoltre riferiscono che lavorando con un regista come Lumet hai la possibilità di concentrarti a fondo sulla recitazione analizzandone ogni aspetto. Nei momenti privati, spesso dispensati con grande affetto, “Ti da una pacca sulle spalle o ti carezza il viso o ti prende la mano. Cerca il contatto intimo con i suoi attori , vuole dimostrargli che gli sta accanto” dice Hoffman, “Non gioca al ruolo di Padre-Figlio. È diretto, onesto e disponibile nei momenti di bisogno”. Lumet ha un grande rispetto per il processo di recitazione. Più vicino al modo di lavorare in teatro, i suoi film iniziano come delle grandi prove generali. Sono due settimane di intenso processo lavorativo, che vanno dalla lettura del copione alla rappresentazione dello stesso sul set, fermandosi anche per il confronto via dibattito e la ripresa reale delle scene. Gli attori iniziano a recitare e continuano fino alla fine del film, proprio come se fossero a teatro. Essi lavorano con le attrezzature e tutti i materiali di scena, in un lungo processo di apprendimento per tutti quanti. La prova generale è sacra per Lumet e i suoi attori. Il regista non ammette di essere interrotto. “La cosa positiva di un'estesa prova generale è stata aver avuto la possibiltà di familiarizzare con tutti i collaboratori più importanti ancor prima di arrivare sul set” dice Ethan Hawke. “Abbiamo avuto l'occasione di partecipare al processo decisionale riguardo l'aspetto creativo ancor prima che le riprese del film cominciassero”. La preparazione è la chiave dell'armonioso e efficiente processo produttivo di Lumet. Le riprese del film cominciarono a New York City durante l’estate del 2006 e si sono poi trasferite a Bayside, passando per il Queens, White Plains, Yonkers e altre sedi dentro e fuori Manhattan, prima di fermarsi in pianta stabile negli studi di Hell Gate nel quartiere Astoria, Queens dove è stata allestita la seconda parte delle riprese. La troupe del film rimane sempre affascinata dalla facilità con cui Lumet prende le decisioni e dalla sua velocità di ripresa. Il modo di lavorare del regista prevede una preparazione antecedente alle riprese che semplifica molto il lavoro dei tecnici, ecco perché quando fa delle richieste inerenti una particolare disposizione della telecamera o il posizionamento delle luci, gli addetti ai lavori sanno come muoversi, in quanto settimane prima avevano lasciato segnalazioni in determinati punti sul pavimento. Il tre volte vincitore dell'Oscar per il sonoro Chris Newman lavorò per la prima volta con Lumet nel 1983, sul film “Daniel”, uno spaccato sul 1950 interpretato da Timothy Hutton. Ricorda che allora Lumet filmò con sei cineprese disposte con altri 10.000 elementi di supporto, fece spostare tutta la troupe, vestì 3.000 comparse per una scena, e le filmo con sole 3 cineprese, e tutto questo prima di pranzo. Questi sono gli standard lavorativi per Sidney Lumet. “Tutti quanti sono sbalorditi di come velocemente Sidney si muova sul set. Riesce a far entusiasmare tutti quelli che lo circondano” commenta Ethan Hawke, “Amplifica le percezioni di chiunque gli sia accanto, in particolare quelle degli attori. Lo trovo fantastico. Occorrono alcuni giorni prima di raggiungere questo grado di sensibilità sugli altri set. Se ti accorgi che hai fatto più di tre riprese per una scena, qualcosa è andato storto”. L’attore Philip Seymour Hoffman si è perfettamente adattato al modo di lavorare di Lumet. “Una volta che hai preso il suo ritmo, è fatta,” dice Hoffman. “Alla fine non sembra poi così strano e neppure tanto veloce”. Albert Finney aggiunge “Ho lavorato con lui 32 anni fa, e non è cambiato affatto, veloce come allora”. La rapidissima produzione di Lumet necessita di 24 ore di lavoro costante da parte dei tecnici per tenersi al passo con i rapidissimi cambi di scena. Lo scenografo Chris Nowak ha realizzato i set della gioielleria, dell'ufficio di Andy, e dell'appartamento per Andy, Hank, la sua ex-moglie e figlia, per Bobby, il ladro che esegue materialmente la rapina. Il set più impegnativo è stato il Mooney Pub, il sofisticato ristorante e bar dove vengono girate un numero cospicuo di importanti scene. Il Direttore della Fotografia di “ONORA IL PADRE E LA MADRE” è Ron Fortunato, che aveva lavorato con Lumet su “Prova a Incastrarmi”, “Strip Search – Qualcosa Avverrà” e a diversi episodi di “100 Center Street”. Il film di Lumet è deliberatamente misantropico. “Dal film si evince che i rapporti familiari sono utopici, ecco perché i due fratelli mettono in atto questo tremendo misfatto, pensando di uscirne puliti e illesi,” dice Hoffman, “Chi se ne accorgerà? I genitori non ne tengono conto. L'assicurazione risolverà tutto. Nessuno si farà male… a meno che la verità non salti fuori, e i loro piani smascherati. Nonostante tutta la sua follia e intensità, questo film ha in sé una grande verità e quindi risulta credibile. Da quanto leggo sui giornali o ascolto ai telegiornali e programmi vari, il mondo è pieno di famiglie pazze e fuori dagli schemi, in cui l'astio domina tra gli stessi membri della famiglia, fratello contro fratello o padre contro figli. Drammatico, ma oggigiorno succede molto spesso”. Straordinaria la struttura temporale che racconta la storia attraverso frammenti di vita, in cui la prospettiva è costantemente mutevole. In sostanza, lo spettatore arriva ai personaggi così come i medesimi arrivano a conoscenza di verità sulla loro natura interagendo con la realtà che li circonda e confrontandosi tra loro. Andy e Hank sognano una vita contornata dagli agi. Hank inoltre deve occuparsi del mantenimento dei suoi figli, a stento riesce a pagare le tasse d’iscrizione scolastica della figlia. Al contrario Andy cova fini più materiali, spera di migliorare il suo delicato equilibrio matrimoniale. Come tutti, in una società che porta a indebitarsi per sopravvivere, i personaggi di questa triste vicenda sono alla ricerca della sicurezza economica. Sono desideri comuni, ma i mezzi usati per attuarli si scontrano con una morale che alla fine non perdona mai nessuno e porta sempre a tristi ma “giuste” conseguenze. Lo smarrimento iniziale si protrae lungo tutta la pellicola e conduce i personaggi a una serie di imprevedibili e inaspettati eventi. Con la sua firma inconfondibile Sidney Lumet da vita al “crimine perfetto”, e ci invita a riflettere sulle inquietanti scelte che alle volte la follia impone alla psiche umana. Non si può tornare indietro una volta intrapreso quel primo passo che conduce alla rovina. “È come voltare la pagina di un libro,” osserva Albert Finney, “Tutto può mutare in pochi attimi. Nella vita, come nel melodramma, l'unica cosa certa è la consapevolezza dell'inaspettato che verrà”. GLI ATTORI PHILIP SEYMOUR HOFFMAN (Andy) Philip Seymour Hoffman è stato il protagonista del film Capote nel quale ci ha regalato un’interpretazione premiata con l’Oscar nel 2006, con il Golden Globe come Migliore Attore Drammatico. Il film inoltre ha vinto un premio SAG per la regia. Ricordiamo anche che l’attore è stato onorato da diciotto diverse associazioni di critici per un film del quale è stato anche produttore esecutivo attraverso la sua società, la Cooper’s Town Productions. Lo stesso anno, Hoffman ha ottenuto una candidatura all’Emmy per l’interpretazione del film della HBO “Empire Falls,” con Paul Newman, Joanne Woodward e Robin Wright Penn. Tra gli altri suoi film ricordiamo anche Ritorno a Cold Mountain, E adesso arriva Polly, The Party’s Over, Owning Mahowny (presentato al Sundance Film Festival del 2003), Red Dragon, Ubriaco d’amore, La 25° ora, Love Liza, (scritto dal fratello, Gordy Hoffman, premiato con il premio Waldo Salt Screenwriting Award al Sundance, dove il film è stato presentato in anteprima), Almost Famous-Quasi famosi, Hollywood, Vermont, Flawless-Senza difetti (Vincitore del premio London Film Critics e candidato al SAG come Migliore Attore), Magnolia (Premio del National Board of Review’s per il Migliore Attore non Protagonista e candidatura al SAG per il Miglior Cast), Il talento di Ripley (Premio del National Board of Review’s per il Migliore Attore non Protagonista), Boogie Nights, Happiness (candidato al premio Independent Spirit come Migliore Attore non Protagonista), Patch Adams, Il grande Lebowski, Twister, Scent Of A Woman-Profumo di donna, e Offresi amore teneramente. Tra breve Hoffman comincerà le riprese del film di Mike Nichols Charlie Wilson’s War con Tom Hanks e Julia Roberts e ha completato da poco la lavorazione di un film indipendente, The Savages, con Laura Linney mentre l’anno scorso è stato tra gli interpreti, accanto a Tom Cruise di Mission: Impossible 3. Hoffman e membro e condirettore artistico della LAByrinth Theater Company. Passando al palcoscenico ricordiamo l’interpretazione di: “Long Day’s Journey Into Night” (candidature ai premi Tony e Drama Desk), “The Seagull” (al The New York Shakespeare Festival, Delacorte Theatre), “True West” (candidature ai premi Tony e Drama Desk, premiato dall’Outer Critics Circle), “Defying Gravity” (American Place Theater), “The Merchant of Venice” (regia di Peter Sellars), “Shopping and Fucking” (New York Theater Workshop), e “The Author’s Voice” (Candidato ai premi al Drama Dept. e Drama Desk). Passando alla regia teatrale ricordiamo “The Last Days of Judas Iscariot,” “In Arabia We’d All Be Kings,” e “Jesus Hopped The ‘A’ Train,” tutti scritti da Stephen Adly Guirgis per il LAB. Il suo allestimento di “‘A’ Train” è stato messo in scena con enorme successo a Off-Broadway, all’Edinburgh Festival (Premio Fringe First), alla London’s Donmar Warehouse, e poi all’Arts Theatre nel West End a Londra. Inoltre, ha diretto la produzione di “Our lady of 121st Street” allo Union Square Theater (candidato al Lucille Lortel e al Drama Desk) e il lavoro di Rebecca Gilman “The Glory of Living” in scena al MCC Theater. ETHAN HAWKE (Hank) Attore candidato all’Oscar per l’interpretazione di Training Day, sceneggiatore candidato all’Oscar per Before Sunset e attore teatrale candidato ai premi Lucille Lortel e Drama League per l’interpretazione di “Hurlyburly,” Ethan Hawke è attore, romanziere, sceneggiatore e regista di successo. Cominciando dal palcoscenico, ha interpretato “The Seagull” al National Actors Theater e “Sophistry” di Jonathan Marc Sherman. Ricordiamo inoltre l’interpretazione, per la Steppenwolf Theater Company’s Chicago della produzione di Sam Shepard “Buried Child” per la regia di Gary Sinise. Inoltre ha calcato le scene accanto a Kevin Kline al Lincoln Center Theatre interpretando “Henry IV” ed è stato tra i protagonisti del revival dello spettacolo di David Rabe “Hurlyburly” dove interpretava Eddie, un direttore del casting con la testa non perfettamente a posto in uno spettacolo che parlava di organizzatori, dirigenti e aspiranti attori di Hollywood. Per questa interpretazione, nel 2005 Hawke ha ottenuto la candidatura al premio Lucille Lortel come Migliore Attore e nello stesso anno ha ottenuto anche la candidatura al premio Drama League. Subito dopo è tornato a calcare le scene per Tom Stoppard in “The Coast of Utopia” al Lincoln Center. Tra i lavori futuri in ambito teatrale Hawke ha in programma il suo debutto alla regia con la prima rappresentazione mondiale della commedia a tinte nere “Things We Want” che è entrata nella stagione teatrale del New Group 2007-2008, inaugurata a ottobre 2007. Passando al cinema, Hawke ha interpretato il recente film di Rick Linklater Fast Food Nation prodotto dalla Fox Searchlight. Tra i suoi film più recenti ricordiamo Lord Of War con Nicolas Cage, Jared Leto, Bridget Moynahan, Jeffrey Wright e Donald Sutherland. Ricordiamo inoltre l’interpretazione accanto a Julie Delpy del film acclamato dalla critica e diretto da Richard Linklater Prima del tramonto, sequel dell’acclamatissimo Prima dell’alba, della Warner Bros. Independent Pictures. Hawke è stato anche il co-sceneggiatore del film insieme al regista Richard Linklater e alla co-protagonista Julie Delpy e nel 2004 sono stati tutti e tre candidati all’Oscar per la Migliore Sceneggiatura non Originale, al premio IFP Spirit per la Migliore Sceneggiatura e al premio Writers Guild per la Migliore Sceneggiatura non Originale. Il film è stato anche candidato al premio IFP Gotham come Miglior Film e ha ottenuto una Menzione Speciale del The National Board of Review. Hawke ha debuttato sul grande schermo nel 1985 a soli 14 anni nel film di fantascienza Explorers, seguito poco dopo dal suo primo film da protagonista, il film premiato con l’Oscar L’attimo fuggente. In seguito, ha recitato accanto a Jack Lemmon e Ted Danson in Dad-papà, e nell’adattamento cinematografico di un classico di Jack London, White Fang diretto da Randal Kleiser. Tra gli altri suoi film ricordiamo Cambiar vita con Albert Finney, Waterland-Memorie d’amore con Jeremy Irons, Vicino alla fine, l’avventura della Disney Alive-I sopravvissuti, Giovani, carini e disoccupati, GattacaLa porta dell’universo, Paradiso perduto, la bizzarra versione dell’Amleto di Shakespeare diretta da Michael Almereyda in Hamlet 2000 con Bill Murray e Julia Stiles, Tape, Distretto 13: le brigate della morte e Identità violate. Inoltre ha prestato la voce a Jesse in Waking Life. Ricordiamo poi l’interpretazione, accanto a Denzel Washington di Training Day per la regia di Antoine Fuqua, per il quale è stato candidato al premio SAG e all’Oscar. Nel 2001, Hawke ha debuttato dietro la macchina da presa con Chelsea Walls, che racconta cinque storie ambientate tutte lo stesso giorno al Chelsea Hotel e interpretato da Uma Thurman, Kris Kristofferson, Rosario Dawson, Natasha Richardson e Steve Zahn. Successivamente ha diretto Josh Hamilton nel cortometraggio Straight To One, storia di una coppia giovane e innamorata che vive al Chelsea Hotel. Inoltre, ha diretto il video musicale con le musiche del film. Nel 1996 Hawke ha pubblicato il suo primo romanzo intitolato The Hottest State, edito dalla Little Brown, decritto dal The New York Times Book Review come, "Una dolce storia d’amore...[nella quale]... Mr. Hawke fa un ottimo lavoro...[e]...riesce ad evocare alla perfezione l’irrequietezza di un ventunenne alla metà degli anni 1990 e che vive a sud della 14th Street." Il San Francisco Chronicle lo ha definito "Commovente e avvincente...L’autenticità è la caratteristica principale di The Hottest State." Il romanzo è giunto oggi alla diciannovesima ristampa e l’adattamento cinematografico è stato interpretato da Michelle Williams. Il secondo romanzo di Hawke, Ash Wednesday è stato pubblicato dalla Knopf nel 2002. MARISA TOMEI (Gina) Marisa Tomei ha vinto un Oscar come Migliore Attrice non Protagonista per l’interpretazione della commedia campione d’incassi Mio cugino Vincenzo, Famosa e apprezzata soprattutto per il suo talento comico, si è calata in un ruolo drammatico in In The Bedroom, che le è’ valso la seconda candidatura all’Oscar come Migliore Attrice non Protagonista. La Tomei ha interpretato il thriller psicologico di Ariel Vromen Danika nel quale è una donna le cui angosciose paure per i propri figli si manifestano in premonizioni di morti e catastrofi. Recentemente, ha interpretato il film della Paramount ALFIE con Jude Law. Ricordiamo anche Charm School, con John Goodman, Danny DeVito e Robert Carlyle diretto da Randall Miller, Factotum con Matt Dillon, per la regia di Bent Hamer, e Loverboy diretto da Kevin Bacon. Tra gli altri suoi film ricordiamo Terapia d’urto, The Guru, Happy Accidents, What Women Want (Quello che le donne vogliono), L’altra faccia di Beverly Hills, Welcome To Sarajevo, Famiglia Perez, A Brother's Kiss, e Una donna molto speciale, con Gena Rowlands, per il quale è stata onorata da una candidatura al premio dello Screen Actor's Guild. Passando al palcoscenico, Marisa Tomei ha recitato a Broadway accanto a Al Pacino e Dianne Wiest nei panni della protagonista dell’opera di Oscar Wilde “Salome.” In precedenza aveva interpretato, tra gli altri, lo spettacolo teatrale dell’autore premiato con il Nobel Dario Fo "We Won't Pay! We Won't Pay!," "Waiting for Lefty" di Clifford Odet e "Rocket to the Moon," entrambi diretti da Joanne Woodward. Restando al teatro ricordiamo il ruolo della protagonista al Williamstown Theater Festival in “Design for Living." La Tomei fa parte della compagnia teatrale the Naked Angels Theater Company di New York City. ALBERT FINNEY (Charles) Albert Finney, candidato a cinque premi Oscar, ha alle spalle una lunga e fortunata carriera come attore teatrale, cinematografico e televisivo oltre che come produttore e regista. Ha ottenuto le candidature all’Oscar come migliore attore per Tom Jones, Assassinio sull’Orient Express, Il servo di scena e Sotto il vulcano e come Attore non Protagonista per l’interpretazione dell’avvocato Edward Masry nel film Erin Brokovich. Ha vinto due volte il Golden Globe, di recente per il programma della HBO, “The Gathering Storm” nel quale interpretava Winston Churchill e per il quale ha vinto anche un Emmy. Nel corso degli anni ha ottenuto numerose candidature ai Golden Globe ed ha ottenuto tanti premi e riconoscimenti anche come attore teatrale, vincendo tra gli altri il Tony per il ruolo di Martin Luther nello spettacolo di John Osborne "Luther" e per quello di Peter Nichols "A Day in the Death of Joe Egg.” Finney ha debuttato al cinema con un piccolo ruolo accanto a Sir Laurence Olivier in The Entertainer seguito da ruoli da protagonista in Sabato sera, domenica mattina, La doppia vita di Dan Craig (del quale è stato anche produttore), Tom Jones e Due per la strada con Audrey Hepburn. In precedenza aveva lavorato già per il regista Sidney Lumet in Assassinio sull’Orient Express, ottenendo una candidatura all’Oscar per il ruolo di Hercule Poirot. La sua carriera è ricca di grandi interpretazione come quella premiata con il Golden Globe in La più bella storia di Dickens, e quelle di film quali Wolfen, Spara alla luna, Annie, Un ostaggio di riguardo, Un uomo senza importanza, Crocevia della morte, The Playboy, Cambiar vita, Washington Square, La colazione dei campioni, Delivering Milo, Big Fish, La sposa cadavere, Simpatico e Un’ottima annata. Nel 1965 Albert Finney ha fondato la Memorial Films con Michael Medwin con la quale ha prodotto film come L’errore di vivere (da lui diretto) Se...., Bleak Moments, Spring And Port Wine, Sequestro pericoloso, In Loving Memory, O Lucky Man!, The Day, Alpha Beta, The Engagement, Legge e disordine e Memorie di una sopravvissuta. Passando al piccolo schermo, ricordiamo “View Friendship and Marriage,” “The Claverdon Road Job,” “The Miser, “Picasso Summer,” “Alpha Beta,” “The Biko Inquest” (del quale è stato il regista), “The Endless Game,” “The Image,” “The Green Man,” “Karaoke / Cold Lazarus,” “Nostromo,” “A Rather English Marriage” e “My Uncle Silas.” Nato e cresciuto a Salford, nel Lancashire, Inghilterra, Albert Finney ha studiato alla Royal Academy of Dramatic Art e ha debuttato sul palcoscenico con la Birmingham Repertory Company in “Giulio Cesare” a 20 anni. Da allora ha interpretato più di 50 spettacoli teatrali a Londra, in vari teatri in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Dopo il debutto nel West End con Charles Laughton e Else Lanchester in “The Party,” ha interpretato le produzioni della Royal Shakespeare a Stratford-on-Avon in occasione del centenario della compagnia, nel 1959. Nel 1960, ha iniziato un lungo sodalizio con il Royal Court Theatre cominciato con l’interpretazione di “The Lily White Boys.” Successivamente ha recitato per la National Theatre Company all’Old Vic nel 1965, interpretando “Molto rumore per nulla,” “The Country Wife” e “Il giardino dei ciliegi,” solo per citarne alcuni. Restando al teatro, ricordiamo anche “Billy Liar,” “Armstrong’s Last Goodnight,” “Love for Love,” “Miss Julie,” “Alpha Beta,” “Krapp’s Last Tape,” “Cromwell,” “Tamburlaine The Great,” “Another Time” e il recente e acclamatissimo “Art.” Per quanto riguarda premi e riconoscimenti ottenuti a teatro, ricordiamo i premi Olivier come Migliore Attore per “Orphans” e “A Flea In Her Ear” e il premio Evening Standard Theatre sempre come Migliore Attore per “Luther.” Passando al piccolo schermo, Finney ha interpretato alcuni programmi memorabili tra cui le miniserie di Dennie Potter “Karaoke” e “Cold Lazarus” e “Nostromo” tratto da Joseph Conrad.” Ha ottenuto una candidatura all’Emmy per il telefilm “The Image.” Inoltre ha interpretato “The Green Man,” “View Friendship and Marriage,” “The Miser,” “Picasso Summer,” “Alpha Beta,” “The Biko Inquest,” “The Endless Game” ed è stato il protagonista di “Pope John Paul II.” Infine ricordiamo il recente “A Rather English Marriage.” ROSEMARY HARRIS (Nanette) Candidata all’Oscar per l’interpretazione di Tom and Viv-Nel bene, nel male, per sempre, Rosemary Harris ha alle spalle una straordinaria carriera a teatro, al cinema e alla televisione svoltasi a cavallo tra Stati Uniti e Gran Bretagna. Vincitrice di cinque premi Drama Desk, è stata candidata al premio Tony come Migliore Attrice almeno otto volte e ha vinto la prestigiosa statuetta per il ruolo di Eleonora di Aquitania nella produzione originale di “Il leone d’inverno.” Vincitrice del Golden Globe per l’interpretazione della sopravvissuta Berta Palitz Weiss nella miniserie “Holocaust,” ha vinto un Emmy per l’interpretazione di George Sand nella miniserie “Notorious Woman.” Il pubblico più giovane la conosce forse meglio per il ruolo di Zia May in Spiderman, Spiderman 2 e Spiderman 3. Per quanto riguarda la sua carriera cinematografica, ricordiamo tra gli altri Being Julia, Tom & Viv-Nel bene, nel male, per sempre, Sunshine, L’ambizione di James Penfield, La pulce nell’orecchio, Shiralee, Lord Brummel e I ragazzi venuti dal Brasile con Gregory Peck e Laurence Olivier. Passando al piccolo schermo, ricordiamo "”Belonging” con Brenda Blethyn, “Death of A Salesman,” le miniserie “The Chisholms,” "Strange Interlude” e "To The Lighthouse" adattamento dell’omonimo romanzo di Virginia Wolf. Ricordiamo inoltre l’interpretazione di alcuni episodi di un classico della televisione “Studio One” e di “Alfred Hitchcock Presents.” La Harris ha interpretato numerose produzioni teatrali recitando accanto a autentiche leggende del palcoscenico tra cui Peter O’Toole suo compagno in “Amleto,” Richard Burton in “Otello,” Rex Harrison in “Hearthbreak House,” e Sir John Gielgud e Ray McNally in “The Best of Friends.” Ha fatto parte delle compagnie teatrali dell’Old Vic e Sir Laurence Olivier’s Chichester Festival Theatre Company oltre che della Ellis Rabb’s APA, interpretando opere di Shakespeare, Shaw, Sheridan, Chekhov, Ibsen, Wilde, Pirandello e Kaufman e Hart al Lyceum Theatre di Broadway. Tra i maggiori successi teatrali ricordiamo le produzioni a Broadway di “Waiting in the Wings,” “A Delicate Balance,” “Hay Fever,” “Pack of Lies,” “The Royal Family,” “Il mercante di Venezia,” e “Un tram chiamato desiderio.” Inoltre è stata la protagonista di “Peter Pan.” Nel 2002, ha interpretato il fortunatissimo spettacolo di Edward Albee “All Over” in scena al Roundabout a New York City. Nata in Inghilterra ma cresciuta in India, si è laureata alla Royal Academy of Dramatic Arts e ha vinto una Medaglia d’Oro Bancroft quando è stata diretta da Mary Duff in “The Heiress.” Ha interpretato anche lo spettacolo di Moss Hart “Climate of Eden” in scena a Broadway mentre ha debuttato a Londra in “The Seven Year Itch.” La Harris continua a fare regolarmente la lettrice alla Oxford University ed è sposata con lo scrittore John Ehle. La figlia Jennifer Ehle fa l’attrice e ha recitato accanto a Gwyneth Paltrow e Aaron Eckhart nel film di Neil LaBute Possession. BRÍAN F. O’BYRNE (Bobby) L’attore irlandese Brían F. O’Byrne si divide tra cinema e teatro e di recente ha interpretato il film di Terrence Malick Il mondo nuovo, oltre a Million Dollar Baby di Clint Eastwood, a due film di Barry Levinson – Bandits e An Everlasting Piece, e il film di Tim Blake Nelson The Grey Zone. Tra breve lo vedremo di nuovo sul grande schermo in un adattamento cinematografico diretto da William Friedklin, dello spettacolo messo in scena a off-Broadway, BUG, con Ashley Judd e Harry Connick, Jr., e anche nel remake de film tedesco di grande successo Ricette d’amore, per la regia di Scott Hicks e interpretato da Catherine Zeta Jones e Aaron Eckhart e intitolato Sapori e Dissapori. Passando al piccolo schermo ricordiamo la produzione per la Hallmark Hall of Fame di “Blackwater Lightship,” il film per la HBO “Oz,” e la serie “Law & Order: SVU.” Questo autunno è stato il protagonista di un docu-dramma di due ore per la PBS, “Alexander Hamilton.” Per quanto riguarda il successo come attore di teatro, O’Byrne lo attribuisce agli studi fatti al Samuel Beckett Center, presso il Trinity College di Dublino. E’ stato candidato al Tony per 4 volte (“The Lonesome West,” “The Beauty Queen of Leenane,” “Doubt”) e nel 2004 lo ha vinto interpretando il ruolo di un pedofilo omicida in “Frozen.” Di recente ha calcato le scene a Broadway per Shining City, per il quale è stato candidato al Drama Desk. Ricordiamo inoltre l’interpretazione al New York’s Lincoln Center della produzione di uno spettacolo di Tom Stoppard, “The Coast of Utopia” interpretato anche da Ethan Hawke e Billy Crudup. MICHAEL SHANNON (Dex) Michael Shannon è cresciuto a Lexington, Kentucky, e ha cominciato la sua carriera teatrale a Chicago. A recitato per la prima volta nello sceneggiato “Winterset” all' Illinois Theatre Center. Attraverso gli anni ha continuato a lavorare in ambito teatrale collaborando con compagnie quali Steppenwolf, The Next Lab e A Red Orchid Theatre. Trasferitosi a Londra per alcuni anni ha continuato a recitare sui palcoscenici londinesi di West End in produzioni come, “Woyzeck,” “Killer Joe,” and “Bug.” Durante gli anni passati a Chicago, Shannon si è accostato al mondo cinematografico e televisivo, ottenendo parti in film di un certo rilievo quali “Bug” di William Friedkin , il film di Oliver Stone’s “World Trade Center”, e in “Kangaroo Jack” del 2003 targato Jerry Bruckheimer production. Ha recitato anche nel blockbuster campione di incassi dell'estate 2003 “Bad Boys II”, diretto da Michael Bay, in cui gli attori protagonisti erano Will Smith e Martin Lawrence; inoltre era presente anche nel film con Johnny Knoxville e Christina Applegate dal titolo “Grand Theft Parsons” sempre del 2003. Di recente ha recitato in una grande produzione cinematografica in coppia con Ashley Judd dal titolo “Bug” diretto da William Friedkin, film premiato al Festival di Cannes. Tra i suoi lavori di prossima uscita ricordiamo “Shotgun Stories”, che è stato premiato al Tribeca Film Festival di quest'anno, inoltre ha lavorato per la seconda volta con Curtin Hason nel film “Lucky You.” Tra i suoi film ricordiamo, “The Woodsman,” “Bad Boys II,” “Pearl Harbor,” “Vanilla Sky,” “8 Mile,” “High Crimes,” “Cecil B. Demented,” “Tigerland,” and “Chicago Cab,” “Hellcab.” AMY RYAN (Martha) Amy Ryan si è distinta per aver lavorato con i più grandi tra registi e attori del mondo del movie business. Attrice molto impegnata a teatro; attualmente in televisione è impegnata nelle riprese del telefilm di produzione HBO “The Wire”. L'ultimo lavoro prima di ONORA IL PADRE E LA MADRE e stato l'uscita dello scorso ottobre di “Gone Baby Gone” diretto da Ben Affleck. Amy recita magistralmente accanto a Morgan Freeman e Ed Harris, nella parte di una madre a cui viene rapito il figlio. Il prossimo autunno inoltre la vedremo recitare in “Dan in Real Life” affiancata da Steve Carell e diretta da Peter Hedges. Ha partecipato alla realizzazione di straordinari film come “Keane” diretto da Lodge Kerrigan, “Capote” di Bennet Miller, e “La Guerra dei Mondi” diretto da Steven Spielberg. Recentemente ha portato a termine due film indipendenti che usciranno il prossimo anno: “Bob Funk” scritto e diretto da Craig Carlisle, e “The Missing Person” scritto da Noah Buschel. Attrice di grande successo anche sui palcoscenici di Broadway, nel 2000 Ryan ha ricevuto la candidatura a un Tony Award per la sua interpretazione nel campione di incassi “Uncle Vanya”. Alcuni anni dopo ha suscitato il plauso della critica, interpretando il ruolo di Stella in “Un Tram chiamato desiderio” diretto da Ed Hall, riuscendo a ottenere una nuova candidatura al Tony Award. Ha inoltre recitato nel opera di Neil LaBute “The Distance from Here” sui palcoscenico del West End di Londra. Con un curriculum televisivo che vanta oltre 8 serie televisive tra le quali ancora alcune ai vertici degli ascolti USA e oltre 30 partecipazioni televisive in altrettante produzioni, Amy Ryan ha dimostrato per prima a se stessa di essere un'attrice versatile e di grande talento che riesce a passare senza nessuna difficoltà dal teatro alla televisione, e facendo qualche sosta anche sul grande schermo. I REALIZZATORI SIDNEY LUMET (Sceneggiatore/regista) I film di Sidney Lumet hanno ottenuto negli anni più di 50 candidature agli Oscar. Candidato quattro volte alla prestigiosa statuetta come regista (La parola ai giurati, Quel pomeriggio di un giorno da cani, Quinto potere, e Il verdetto), e nel 1981 ha ottenuto una candidatura all’Oscar insieme a Jay Presson Allen per la sceneggiatura e l’adattamento di Il principe della città. Nel 2005, è stato insignito di un Oscar alla Carriera dal Board of Governors of the Academy of Motion Picture Arts and Sciences per i “brillanti servizi resi agli sceneggiatori, attori e all’arte del cinema.” Ricordiamo inoltre che è stato candidato sette volte al prestigioso premio del Directors Guild of America. Figlio di un attore che recitava nei teatri Yiddish, Lumet è stato un attore bambino dai 5 ai 17 anni, quando è entrato nell’esercito. Dopo il servizio militare, è tornato a New York ed è diventato regista di teatro e televisione. Negli anni 50, ha diretto più di 250 programmi televisivi, molti dei quali dal vivo. Restando al piccolo schermo, ricordiamo “Danger,” “You Are There,” “Mama,” “Kraft Television Theatre,” “The Alcoa Hour,” “Goodyear TV Playhouse,” “Studio One,” “Omnibus,” “Playhouse 90,” “The Sacco & Vanzetti Story” e “The Iceman Cometh Dopo una lunga e fortunata carriera tra teatro e televisione, Lumet ha debuttato al cinema dirigendo nel 1957 l’avvincente film ambientato in un’aula di tribunale, La parola ai giurati che ha ricevuto, tra i vari premi ed onorificenze tre candidature all’Oscar, tra cui quella come Miglior Film e Miglior Regista. Nel corso degli anni Lumet ha diretto film quali Il lungo viaggio verso la morte; L’uomo del banco dei pegni, The Anderson Tapes, Serpico, Assassinio sull’Orient Express, Quel pomeriggio di un giorno da cani (candidato a 6 premi Oscar tra cui quello per il Miglior Film), Quinto potere (10 candidature all’Oscar e quattro vinti), Il principe della città, Il verdetto e Vivere in fuga. Lumet, che è stato anche produttore di molti dei suoi film, è stato il regista e lo sceneggiatore di Terzo grado e Prove apparenti. Di recente ha scritto e diretto il film acclamato dalla critica Prova ad incastrarmi. Sin dai suoi primi film, interpretati da attori quali Henry Fonda, Martin Balsam, Lee J. Cobb, E.G. Marshall e Jack Klugman, Lumet ha sempre lavorato con i maggiori talenti del settore tra i quali citiamo Marlon Brando, Katharine Hepburn, Henry Fonda, Paul Newman, Jane Fonda, Simone Signoret, Ingrid Bergman, Al Pacino, Richard Burton, Sean Connery, William Holden, Peter Finch, Faye Dunaway e Sharon Stone. Lumet continua a lavorare sia al cinema sia alla televisione, e ha diretto di recente la serie televisiva “100 Center Street,” il film “Prova ad incastarmi” con Vin Diesel e “Strip Search” e “Thought Crimes” per la HBO. Oltre alle numerose candidature agli Oscar, Lumet ha anche vinto il prestigioso premio alla carriera del Directors Guild’s D.W. Griffith, il premio del New York Film Critics per Il principe della città e il premio del Los Angeles Film Critics e il Golden Globe per Quinto potere. Inoltre è stato onorato con una retrospettiva al Museum of Modern Art ed è stato acclamato da tutte le maggiori accademie cinematografiche del mondo. Nel 1997, ha vinto il premio Billy Wilder alla carriera come regista da parte del National Board of Review, e il premio del Writers Guild of America’s Evelyn Burkey per il contributo dato “al cinema attraverso film che hanno conferito dignità ed onore agli sceneggiatori.” Il suo indispensabile libro, Making Movies, è stato pubblicato in numerose edizioni ed è considerato uno dei migliori libri mai scritti da un cineasta in attività per far luce, nella maniera più chiara e più diretta possibile, sui misteri che riguardano il come – e spesso anche il perché – si fa un film. MICHAEL CERENZIE (Produttore) Michael Cerenzie ha iniziato la carriera facendo l’attore/commediografo/produttore teatrale a New York, dopo essersi trasferito dalla nativa Toronto, Canada per studiare con il grande maestro e veterano del palcoscenico William Esper. Mentre era a Manhattan, Cerenzie ha prodotto numerosi spettacoli offBroadway con i quali ha vinto un Obie per il la Migliore Maratona Teatrale di Spettacoli Brevi nel 1993. Tra gli altri premi teatrali, ricordiamo 28 premi Dramalogue per varie produzioni messe in scena a Los Angeles. Passando al piccolo schermo, è stato Cerenzie a portare alla HBO l’innovativo programma notturno “GString Divas”, etichettato come il primo reality TV della storia. Dopo aver creato e venduto diversi format e progetti televisivi, si è trasferito a Los Angeles dove ha deciso di fondare una società di produzione cinematografica che sarebbe servita a prolungare e a portare sull’altra costa le attività creative che aveva realizzato con successo a New York. Il risultato è stata la Unity Productions, inaugurata nel 2001 con sedi al Tribeca Film Center di Manhattan e a Beverly Hills. La Unity Production di Cerenzie ha prodotto, co-finanziato e organizzato la distribuzione su scala mondiale del primo film della società, DEUCES WILD, diretto da Scott Kalvert (Ritorno dal nulla) per la MGM/UA. Tributo ai film sulla malavita degli anni 50 con i quali Cerenzie era cresciuto, il film vantava un cast eccezionale formato da grandi giovani talenti tra cui Stephen Dorff, Brad Renfro, Fairuza Balk, Matt Dillon, Drea De Mateo, Balthazar Getty and Norman Reedus. Con la partecipazione del leggendario direttore della fotografia John Alonzo (Chinatown, Scarface) e con un produttore esecutivo del calibro di Martin Scorsese, Deuces Wild ha visto il debutto di attori quali James Franco, Frankie Muniz, e Johnny Knoxville. La successiva produzione della Unity, City Of Ghosts, debutto alla regia di Matt Dillon e basato su una sceneggiatoira scritta dall’attore candidato all’Oscar nel 2006 (CRASH-Contatto fisico) in collaborazione con Barry Gifford, (Cuore). Girato tra la Thailandia e la Cambogia, il thriller acclamato dalla critica è stato il primo western girato in Cambogia dai tempi di Lord Jim di Richard Brooks, nel lontano 1965. Oltre che da Dillon, il film era anche interpretato dall’attore candidato all’Oscar James Caan, da Natascha McHelhone, Gerard Depardieu e Stellan Skaarsgard. Il film, costato 18 milioni di dollari, è stato distribuito dalla MGM/UA. La passione per il cinema di Cerenzie e il successo ottenuto in tutti i settori della produzione – dallo sviluppo al casting, dal finanziamento alla distribuzione - hanno portato il giovane produttore all’attenzione di Variety, che lo ha incluso nella lista dei talenti illustri tra cui figurano anche Lars Von Trier e Alan Ball ed è stato citato tra i “50 creativi da tenere d’occhio.” Il suo stile e la sua sensibilità artistica gli sono valsi le simpatie e l’interesse di artisti quali Sidney Lumet e Robert Altman, entrambi premiati con l’Oscar alla Carriera (nel 2005 e 2006, rispettivamente). La Michael Cerenzie Productions è impegnata nella post-produzione di una commedia romantica indipendente, My Sexiest Year, scritta e diretta da Howard Himelstein, sceneggiatore e produttore del film acclamato dalla critica A Good Woman. Interpretato dall’attrice candidata a due Golden Globe Frankie Muniz, dall’attore candidato all’Oscar Harvey Keitel e da Amber Valletta, il film è prodotto da Cerenzie e da Paul Parmar per la Michael Cerenzie Productions e la Funky Buddha Productions. Il film è stato girato interamente in esterni a Miami nella primavera del 2006. BRIAN LINSE (Produttore) Brian Linse ha prodotto nel 2003 il film Den Of Lions con Stephen Dorff, Bob Hoskins, Laura Fraser, e Ian Hart. Attualmente è impegnato nella post-produzione del film Callback, scritto e diretto dal pluripremiato regista di video musicali Nigel Dick. Linse sta anche producendo Tiny Dancer per la Walt Disney Pictures, basato su una sceneggiatura di Neal Gumpel e diretto da Franc Reyes. Laureato alla scuola di cinema della Northwestern University, Linse ha lavorato in passato in postproduzione collaborando con molti importanti registi e direttori della fotografia per la realizzazione di spot pubblicitari, video musicali, programmi televisivi e film. PAUL PARMAR (Produttore) Paul Parmar è un uomo d’affari con partecipazioni in numerose società che operano in settori diversi e che vanno dallo spettacolo ai media, dall’immobiliare alla finanza, dalla tecnologia medica all’allenamento simulato fino al noleggio di aeromobili e lavora per clienti quali celebrità dello spettacolo, dirigenti di grandi aziende e agenzie governative. L’ultima avventura in ordine di tempo di Parmar è la Funky Buddha Media, un giovane e dinamico gruppo che si occupa di cinema e produzione di contenuti, distribuzione cinematografica su scala mondiale, gestione eventi, gestione delle celebrità e ricerche nel settore dei media in India e a Hollywood. Come produttore cinematografico, Parmar è attualmente impegnato nella fase di post-produzione insieme al produttore Michael Cerenzie per il primo film americano della Funky Buddha My Sexiest Year, un film tra il comico e il drammatico scritto e diretto da Howard Himelstein (sceneggiatore e produttore di A Good Woman). La Funky Buddha ha acquistato e distribuito tanti film indiani tra cui Dus, Sarkar, Viruddh, Fareb, Yakeen, Garam Masala, Apaharan as well as Fight Club: Members Only. Parmar ha di recente concluso le trattative per tre film che saranno girati a Bombay per la regia di Vishal Bharadwa e Atul Agnihotri e interpretati da artisti quali Salman Khan, Akshay Kumar, Saif Ali Khan e Preity Zinta. Parmar è il presidente del Pegasus Consulting Group, una società di consulenza che presta i propri servigi di consulenza tecnologica a grandi aziende. Con più di 15 anni di esperienza al servizio di numerose società che fanno parte della mitica lista Fortune 500, Parmar si è occupato di diverse iniziative tra l’America, il Canada, il Sud America, l’Europa, l’Australia e l’India per società quali Merrill Lynch, Citigroup, JP Morgan Chase, AIG, Morgan Stanley, The Clorox Company, Kraft Foods, Ryder Logistics, Tech Data, Eastman Kodak, Phillip Morris/Altria, Rhone Poulenc, Bristol Myers Squibb, Novartis, Bayer, Baxter e Aventis. Negli anni, la Pegasus ha assunto numerosi impegni pluriennali come consulente in paesi diversi per aziende quali John Deere, Raytheon, AIG, Disney, Burger King e Chevron. Con sedi in America, Svizzera e Australia, nel 2005 il Pegasus ha registrato utili per 250 milioni di dollari, ed è diventata una presenza fissa in America, Canada, America Latina, Inghilterra, Francia, Germania, Australia, Nuova Zelanda, Corea e Giappone. Parmar è l’unico azionista della nuova entità con sede nel New Jersey. Parmar è anche l’unico azionista della Insignia Investment Management Group che controlla un impressionante portafoglio immobiliare con un valore superiore ai 460 milioni di dollari. Con sede in America, la Insignia sta attualmente esplorando le opportunità commerciali in Medio Oriente. Nel 2003, Parmar ha fondato la Insignia Wealth Management Group, che ha creato dei modelli di business per società con alto potenziale di crescita ma che non possono contare su una gestione appropriata o su fondi sufficienti. Con sei società attualmente presenti in portafoglio, Parmar resta l’unico azionista della società. Acquistata da Parmar nel 2001, la Illusions è una società con sede in California che sviluppa, produce e fa manutenzione di numerosi apparecchi per simulazione per la Formula Uno, la Formula Indy e la NASCAR; produce anche simulatori di volo per governi federali, statali e locali; macchine da gioco per imprese pubbliche e privati, oltre a simulatori utilizzati per allenamenti e per la formazione dello staff medico. Nel 2005, la Illusions ha avuto entrate superiori ai 18 milioni di dollari. Tra le altre società di sua proprietà ci sono la JetNetwork e la JetFirst, che forniscono servizi tipo noleggio aerei, vendita e acquisizione di aerei privati a dirigenti e a viaggiatori VIP in tutto il mondo. Tra le altre sue società ricordiamo la Air Support, LLC, che fornisce servizi vari per aerei; e la INN, che sviluppa, possiede e gestisce i servizi PET e PET/CT Imaging che hanno a che fare soprattutto con la cardiologia e l’oncologia negli Stati Uniti. Parmar si è laureato in Informatica a Nuova Delhi e ha conseguito un Master in Applicazioni Informatiche alla Università di Indore. E stato nominato “Giovane Scienziato” dal National Science Congress in India nel 1991. WILLIAM S. GILMORE (Produttore) William S. Gilmore ha prodotto più di 30 lungometraggi e film per la televisione, collaborando con alcuni dei più famosi e rispettati produttori e registi. La lista dei suoi film comprende tra gli altri I protagonisti, Prima di mezzanotte, La piccola bottega degli orrori, Il primo uomo sulla luna, il debutto alla regia di Steven Spielberg, Sugarland Express, e il suo primo grande successo, Lo squalo. Gilmore ha iniziato la carriera come direttore di produzione, produttore associato e aiuto regista lavorando a circa 20 film tra cui Missione in oriente, Shenandoah e Captain Newman,. prima di diventare dirigente incaricato delle produzioni europee per la Mirisch Company, direttore di produzione per la Zanuck/Brown Company e Vice presidente per la Filmways. Negli anni ha prodotto film quali A Soldier’s Sweetheart, Curse Of The Starving Class, The Sandlot, Il sole a mezzanotte, Due vite in gioco, Duro più duro e The Last Remake Of Beau Geste solo per citarne alcuni; ricordiamo inoltre Codice d’onore, Benedizione mortale e Down dei quali è stato produttore esecutivo. Di recente è stato line producer del film tra il drammatico e il comico, My Sexiest Year, diretto da Howard Himelstein e interpretato da Frankie Muniz, Harvey Keitel e Amber Valletta. DAVID BERGSTEIN (Produttore esecutivo) Imprenditore da più di 20 anni, David Bergstein ha cominciato ad occuparsi di produzione cinematografica nel 2002. In qualità di presidente della Mobius Pictures si è occupato del finanziamento di più di 20 lungometraggi fungendo da produttore o produttore esecutivo per film quali Bordertown, Matrimonio in appello e The Whole Ten Yards. Nel 2006, nell’ambito di un progetto che mirava alla creazione di un gruppo globale che opera nel settore dello spettacolo, ha acquistato la Capitol Films e il distributore americano THINKFilm. Negli anni, la Capitol ha ottenuto dei grandissimi successi di pubblico e critica con film quali Gosford Park, di Robert Altman, il film dell’orrore campione d’incassi Jeepers Creepers-Il canto del diavolo e il film di gangster, Lucky Number Slevin. Fino ad oggi la THINKFilm ha ottenuto cinque candidature all’Oscar in cinque anni di attività tra le quali quella per il Migliore Attore per Ryan Gosling in Half Nelson (www.thinkfilmhighlights.com), e ne ha vinto uno bel 2005 con il documentario Born Into Brothels. Bergstein continua a occuparsi attivamente di cinema attraverso le suddette società, svolgendo il ruolo di produttore esecutivo o produttore in film quali Black water Transit di Tony Kaye e in The Edge of Love di John Maybury. Grazie all’esperienza acquisita attraverso la Capitol Films e la THINKFilm, Bergstein è anche il presidente della CT1 e sta tentando di continuare l’espansione del proprio gruppo sostenuto da una lunga e solida esperienza nel settore dei contenuti digitali. JANE BARCLAY (Produttore esecutivo) Jane Barclay è stato il co-fondatore della Capitol Films nel 1989, ed attualmente è il co-Amministratore delegato. Dalla sua fondazione, la Capitol ha finanziato e prodotto circa 50 film tra i quali il successo mondiale premiato con l’Oscar Gosford Park, Lucky Number Slevin e Jeepers Creepers-La voce del diavolo. Tra i film in uscita ricordiamo Back Water Transit di Tony Kaye e The Edge of Love di John Maybury. La Capitol è attualmente la maggiore società del mondo nel settore delle vendite internazionali, finanziamento e produzione cinematografica. Jane Barclay è stato il produttore esecutivo di film quali Lucky Number Slevin, dei film diretti da Robert Altman The Company e Gosford Park; di Spider di Cronenberg; di La morte e la fanciulla di Polanski; di Ballando a Lughnasa, La caccia, Lulu On The Bridge, Sylvia, Secret Agent, L’ospite d’inverno, Hollywood Hong Kong e del lungometraggio della Merchant Ivory La figlia di un soldato non piange mai. Prima di fondare la Capitol, Jane è stata Direttrice delle Vendite e del Marketing per la Gavin Film dove si è occupata del marketing e della vendita di film inglesi di grande successo tra cui Prick Up Your Ears e Sam e Rosie vanno a letto di Stephen Frears; di Stormy Monday di Mike Figgis e di Personal Services di Terry Jones. Jane ha cinto il premio Olswang Business della Carlton Women per il Cinema e la Televisione nel 2002, insieme alla socia Sharon Harel, premio che riveste un’importanza particolare visto che è assegnato da altre donne che operano nel settore e che entrambe le premiate ammirano e rispettano profondamente. Jane e Sharon sono state anche candidate al premio Veuve Clicquot Business Woman of the Year nel 2003. Ricordiamo infine che Variety l’ha citate spesso per il loro lavoro così come il The Times. Jane ha studiato alla Bristol University e parla correntemente francese, spagnolo, italiano e portoghese. HANNAH LEADER (Produttore esecutivo) Hannah Leader è entrata a far parte dell’ordine degli avvocati inglesi nel 1976 e in quello della California nel 1980. Nel 1981, dopo la nascita del figlio, si è trasferita nella California del nord e ha iniziato a lavorare nella Silicon Valley occupandosi di cause legate al settore dell’alta tecnologia e della violazione dei segreti industriali. Rientrata in Inghilterra, e dopo aver lavorato presso la sede londinese dell’ufficio legale newyorchese Proscauer, Rose, Goetz and Mendelsohn, è passata alla Vestron International come vice presidente degli affari internazionali e in quella veste ha partecipato all’apertura delle sedi in Francia, Germania, Giappone, Scandinavia, Benelux e Gran Bretagna. Inoltre è stata responsabile delle trattative della Vestron per l’acquisto di film e la distribuzione internazionale. Dopo aver lasciato la Vestron è tornata alla libera professione per tre anni lavorando presso lo studio di sua proprietà Yusef & Leader, in società con Mohammed Yusef, e si è specializzata nel settore del finanziamento cinematografico. In quel periodo ha collaborato con la Capitol Films e nel luglio del 1994 è entrata nella società. Da allora, Hannah si è occupata di numerose transazioni relative all’acquisizione di film e ha concluso tantissimi contratti di distribuzione in tutto il mondo. Frequenta regolarmente tutti i mercati cinematografici del mondo ed è stata il produttore esecutivo di film quali Gosford Park, Spider, The Company, Five Children and It, The Big White e Lucky Number Slevin. Hannah impartisce lezioni e corsi durante i master della MEGA che si tengono presso la scuola di cinema di Ronda, in Spagna. BELLE AVERY (Produttore esecutivo) Belle Avery è sceneggiatrice, produttrice, regista e attrice. Ha debuttato dietro la macchina da presa con il thriller psicologico, Innocent Obsession, da lei scritto, prodotto e anche interpretato accanto a Tcheky Karyo. Successivamente ha scritto e prodotto il lungometraggio Malevolence, film in costume liberamente ispirato alla vita di James Earl Ray e alla partecipazione del governo nell’omicidio di Martin Luther King, per la Metropolitan Pictures e la Paramount. Nel 2004, ha scritto e prodotto l’acclamato Il custode, storia del poeta e matematico dell’undicesimo secolo Omar Khayyam diretto da Kayvan Mashayekh e interpretato da Vanessa Redgrave. Avery era la comproprietaria della The Kanew Company, società che ha prodotto trailer per film quali L’impero del sole, Le relazioni pericolose, Gorilla nella nebbia, Quei bravi ragazzi, Rain Man solo per citarne alcuni. Tra i suoi film in uscita ricordiamo Grizzly Park, film dell’orrore ambientato tra i boschi del Tennessee e della Virginia; In Search Of Sugihara, adattamento del romanzo del professor Hillel Levin che racconta la storia di un misterioso diplomatico giapponese che rischia la vita per soccorrere decine di migliaia di ebrei durante l’olocausto, e Man’s Fate per Canal Plus, adattamento del romanzo di Andre Malraux sulla Rivoluzione Cinese del 1925. E’ la produttrice esecutiva di My Sexiest Year, un film tra il drammatico e il comico interpretato da Frankie Muniz e Harvey Keitel, diretto da Howard Himelstein e prodotto da Michael Cerenzie e Paul Parmar. JEFFRY MELNICK (Produttore esecutivo) Jeffry Melnick ha alle spalle 40 anni di carriera nell’industria dello spettacolo. Ha iniziato come apprendista alla Coconut Grove Playhouse e ha partecipato alle tournée di Ann Miller, Ethel Merman, Cyril Ritchard, Barbara Bel Geddes e Christopher Walken, prima di trasferirsi a New York e diventare agente per spettacoli teatrali quali “6 Rms Riv Vu,” “The Magic Show,” “Vanities” e “Your Arms Too Short To Box With God.” Nel 1976, è entrato alla Universal Studios a Los Angeles collaborando con Leonard Stern e occupandosi di serie televisive quali “McMillan” con Rock Hudson e dei film, Get Smart e Just You And Me Kid con George Burns e Brooke Shields. Successivamente è diventato dirigente della Columbia Television e della Metromedia Television. Alla metà degli anni 80, ha fatto da consulente per la miniserie sudafricana “Shaka Zulu” , uno dei più grossi successi africani di tutti i tempi. Mentre era in Africa, ha prodotto Tusk e ha partecipato alla produzione di uno special musicale per la South African Broadcasting Corporation. Tornato negli Stati Uniti ha prodotto dei video musicali per diversi artisti tra cui Arnold Schwarzenegger e Barbara Woodhouse. Melnick ha aperto una sua agenzia per talenti, la EMA che rappresenta tra gli altri lo sceneggiatore premiato con l’Oscar John Patrick Shanley (Stregata dalla luna), gli sceneggiatori/registi Rob Epstein e Jeffrey Friedman (autori del documentario premiato con l’Oscar Common Threads: Stories From The Quilt), Todd Graff, Peter Hedges, James Duff, Charles Busch, Richard Dresser, Lee Blessing e Bob Randall. Inoltre ha partecipato alla realizzazione di “David’s Mother,” il film della CBS vincitore di diversi Emmy. Quando Melnick ha venduto la sua agenzia, ha continuato a collaborare con la Curtis-Brown Agency gestendo le loro sedi di Los Angeles, New York e Londra. Nel 1996 ha fondato la Eighth Square Entertainment, una società di produzione e gestione talenti che rappresenta artisti quali James Duff (“The Closer”), Charles Busch (“Tale Of The Allergist’s Wife”), Mark Brown (“80 Days”) e Sam Shepard (“True West”). Melnick ha prodotto anche il film di Charles Busch, Psycho Beach Party, e quello di Sam Shepard’s “I’ll See You In My Dreams” per la CBS. Attualmente fa il consulente presso la multinazionale Zimand Entertainment. JANETTE JENSEN (JJ) HOFFMAN (Produttore esecutivo) Janette Jensen (JJ) Hoffman fa l’agente di sceneggiatori, attori, registi e produttori dal 1990 quando ha ottenuto il primo incarico come assistente presso l’agenzia James/Levy/Jacobson. Aspirando a collaborare soprattutto con gli scrittori, la Hoffman ha iniziato a lavorare per il settore letterario della Gold/Marshak (diventata oggi la Talentworks) dove ha conosciuto Jeffry Melnick. I due si sono messi in società nel 1996 fondando la Eighth Square Entertainment. Hoffman e Melnick continuano a rappresentare artisti quali lo sceneggiatore/produttore Jeffrey Bell (“Alias,” “X-Files” “Angel”), lo scrittore candidato a quattro Emmy James Still (“Paz The Penguin,” “The Velocity of Gary”) e Julie Goldman (“Laughing Liberally,” “Rosie O’Donnell’s Simply Sketch”). La Hoffman ha co-prodotto il cortometraggio dell’AFI, Lehi’s Wife, ha contribuito alla realizzazione del film di Charles Busch, Psycho Beach Party, e di What The Bleep Do We Know. Aveva anche scritto la sceneggiatura di un cortometraggio intitolato Typed Out, una commedia dark le cui riprese sono iniziate nell’autunno del 2006. GUY PHAM (Co-produttore esecutivo) Guy Pham ha iniziato la carriera nel settore della pubblicità ed è passato da regista a vice-presidente della pubblicità della Tickets.com, creando da solo la divisione pubblicitaria della società che ha generato 4 milioni di dollari di profitti in soli 7 mesi di attività. Quando la Tickets.com è stata quotata in borsa, Pham è diventato direttore nazionale delle strategia per la L90, un’importante società che si occupa di pubblicità su Internet, che lavora per clienti quali la Warner Bros, la Paramount e la Fox e che ha generato più di 2 milioni di dollari di profitti nei primi cinque mesi di attività. Inoltre ha collaborato con la TBWA/Chiat Day’s per clienti quali USA films, ABC News e the Oscars. Quando la L90 è stata quatotata in borsa, è passato al settore dello spettacolo. Nel 2001, Pham è stato il co-fondatore della RAW Entertainment, Inc., specializzata nella produzione di lungometraggi e cortometraggi. Responsabile dell’espansione societaria nel settore della produzione, ha guidato l’esplosiva crescita della RAW. Dopo quattro anni di attività, la RAW è diventata una delle maggiori società di produzione di video musicali, spot pubblicitari e film di tutto il mondo, ottenendo diverse candidature ai premi MTV per collaborazioni con artisti quali Good Charlotte, Simple Plan, R. Kelly, Velvet Revolver, Faith Hill e Jewel. Dopo un periodo sabbatico, Pham si sta occupando di numerosi progetti cinematografici. JOEL CORMAN (Co-produttore esecutivo) Joel Corman è un imprenditore di successo con diversi interessi professionali tra i quali il settore immobiliare e la ristorazione. E’ inoltre proprietario di un famoso locale notturno di Los Angeles. Originario di Brooklyn ma cresciuto a Los Angeles, è attualmente impegnato nella scrittura di un romanzo e nello sviluppo di diverse sceneggiature. KELLY MASTERSON (Sceneggiatore) Kelly Masterson è un commediografo/sceneggiatore che vive nel New Jersey. I suoi lavori teatrali sono stati messi in scena in tutti i teatri del paese nel corso degli ultimi 15 anni. Tra le produzioni andate in scena a New York City ricordiamo: “Touch,” “Against the Rising Sea,” “Armageddon North Dakota” e il pluripremiato “The Word is Out.” Gli spettacoli teatrali di Masterson sono stati messi in scena anche in teatrali locali tra cui ricordiamo: “True Story” e “Dare Not Speak Its Name” (nominata Outstanding Play dal Connecticut Critics Circle). Diversi dei suoi lavori sono stati presentati a Los Angeles tra cui “Into the Light” (con Jean Smart e Fred Savage), “Dare Not Speak Its Name” (Gregory Harrison, Jean Smart e Linda Gray) e “Against the Rising Sea” (Doris Roberts, Marion Ross, Marian Seldes, Amanda Plummer e Polly Draper). Before the Devil Knows You’re Dead è la sua prima sceneggiatura originale. RON FORTUNATO (Direttore della fotografia) Ron Fortunato ha lavorato per la prima volta con il regista Sidney Lumet come direttore della fotografia per la serie televisiva, “100 Centre Street” e da allora hanno collaborato per “Strip Search” per la HBO, Rachel, quand du seigneur e per il film acclamato dalla critica Prova ad incastrarmi, con Vin Diesel. Il debutto cinematografico di Fortunato è avvenuto nel 1992 con il film Fathers & Sons interpretato da Jeff Goldblum. Tra gli altri suoi film ricordiamo Niente per bocca, Basquiat e Mac. Tra i lavori più recenti ricordiamo il film drammatico della Focus Features ambientato in Sudafrica durante l’apartheid, Catch A Fire. Passando al piccolo schermo ricordiamo gli episodi pilota di “Brotherhood” e “Wonderland.” CHRISTOPHER NOWAK (Scenografie) Christopher Nowak è cresciuto in Texas dove ha studiato architettura trasferendosi poi alla Yale School of Drama dove ha conseguito un Master in scenografia. Ha iniziato la carriera nei teatri di New York City lavorando per spettacoli di Off Off Broadway, Off Broadway e Broadway per quattro anni. Nel 1980, è stato il direttore artistico di “Saturday Night Live” nel passaggio tra il primo e il secondo cast. Successivamente è statolo scenografo di più di 24 film e di quattro serie televisive, oltre che di alcuni episodi pilota di altre serie. Nel 2000, Sidney Lumet gli ha chiesto di realizzare le scenografie per la serie televisiva “100 Centre Street,” dove ha lavorato per due stagioni. Da allora, Nowak ha collaborato con Lumet per “Strip Search” e “Thought Crimes” (HBO Films), e per i lungometraggi Prova ad incastrarmi e Before The Devil Knows You’re Dead. Il primo film di Nowak come direttore artistico risale al 1981 e si tratta di Fort Apache The Bronx seguito da Il principe cerca moglie, Parenti,amici e tanti guai, Green Card e Ace Ventura: L’acchiappanimali. ricordiamo inoltre che è stato lo scenografo di film quali The X Files, Bionda naturale, Ritorno dal nulla, Mio padre, che eroe e Stress da vampiro. TINA NIGRO (Costumi) Tina Nigro si è laureata al Fashion Institute of Technology (FIT) di New York City dove ha lavorato come stilista per diversi anni prima di passare al cinema e alla televisione. Ha iniziato a fare la costumista per la serie di grande successo della NBC "Homicide: Life on the Street,” e ad continuato la carriera televisiva lavorando per le serie “Oz,” “The Jury” e “Bedford Diaries” per la WB. La sua collaborazione con Sidney Lumet include anche il suo penultimo film, Prova ad incastrarmi e i film per la televisione “Strip Search” e “Thought Crimes.” TOM SWARTWOUT (Addetto al montaggio) Laureto alla Cornell University, Tom Swartwout è stato l’assistente del leggendario addetto al montaggio Sam O’Steen dall’inizio degli anni 90 alla fine del 1995. La sua prima collaborazione con Sidney Lumet come assistente al montaggio risale al film Prove apparenti. Il sodalizio con il regista è continuato con il montaggio di Se mi amate… Critical Care, Gloria e Prova ad incastrarmi, della serie, “100 Centre Street” e del film per la televisione “Strip Search” per la HBO. Tra gli altri suoi film ricordiamo la produzione della HBO “A City on Fire: The Story of the ’68 Detroit Tigers” e “Rebels of Oakland: The A’s, the Raiders, the 70s.” Di recente ha montato “Artic Rush,” documentario sul riscaldamento globale realizzato dal del New York Times e della Canadian Broadcasting Company.