i numeri della sindrome coronarica acuta

annuncio pubblicitario
I NUMERI DELLA SINDROME CORONARICA ACUTA
Uno studio condotto in 29 Paesi europei (ENACT - European Network For Acute
Coronary Treatment) ha valutato l’incidenza della sindrome coronarica acuta. Come si
può osservare dai dati riportati di seguito, simili per tutti i Paesi che hanno partecipato
allo studio, Italia inclusa, l’angina instabile è risultata, tra le tre manifestazioni
principali di questo quadro clinico, la più frequente causa di ricovero ospedaliero.
· 46% dei ricoveri per infarto senza sopraslivellamento tratto ST (meno gravi) o angina
instabile
· 39% dei ricoveri per infarto con sopraslivellamento tratto ST (più gravi)
· 14% dei ricoveri per sospetta sindrome coronarica acuta
In Italia
I dati ufficiali relativi a infarto e angina instabile sono quelli forniti dal Ministero della
salute, relativi al 2000 e riportati qui di seguito. I numeri si riferiscono ai casi registrati
dagli ospedali italiani e perciò relativi alle persone con cardiopatia ischemica che,
colpite da un attacco di cuore rilevabile come manifestazione della sindrome coronarica
acuta, giungono ai reparti di emergenza per le cure del caso*.
Dati riferiti all’anno 2000; fonte: Ministero della salute
INFARTO
· ricoveri ospedalieri: 71.584*
· 60% dei ricoveri (42.950) in Cardiologia, i rimanenti in altri reparti
· mortalità: 10,9% (7.802 decessi registrati**)
· costi per i ricoveri da infarto: 270 milioni di euro/anno
* In realtà si stima che gli infarti (con e senza sopraslivellamento del tratto ST) siano
circa 160mila all’anno; la gran parte delle persone che subiscono un attacco di cuore,
infatti, non arriva all’ospedale o perché si tratta di eventi letali (**la stima è di 70mila
decessi l’anno) o perché i pazienti o i loro familiari non ricorrono all’intervento delle
unità coronariche ospedaliere o del pronto soccorso.
ANGINA INSTABILE
· ricoveri ospedalieri: circa 77.000
· 53% dei ricoveri in Cardiologia, 47% in altri reparti
· costi per i ricoveri da angina instabile: 214 milioni di euro/anno
Scarica