dfdfdfdfdfdfdfdfdfdfdfdfdfdf - Regione Autonoma Trentino

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REGIONE TRENTINO-ALTO ADIGE
UFFICIO STAMPA
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Trento - Trient , 28-07-2008
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COMUNICATO STAMPA - PRESSEMITTEILUNG
SANTUARI E PELLEGRINAGGI DEI LADINI E DELLE GENTI MOCHENE
E CIMBRE
Presentato sabato 26 luglio a Pietralba il nuovo volume nel corso di un importante convegno
sul tema.
E’ stato presentato sabato 26 luglio, presso la Casa dei Congressi di Pietralba (BZ), il volume dal
titolo “Santuari e pellegrinaggi dei ladini e delle genti mòchene e cimbre”.
L’opera è il frutto di una minuziosa ricerca voluta dall’Assessorato per le Minoranze Linguistiche della
Regione e condotta dal prof. Fiorenzo Degasperi.
La ricerca approfondisce innanzitutto la “geografia del sacro”, ovvero tutte le vie che sin dall’antichità
venivano percorse a scopo devozionale dai pellegrini e si sofferma poi sulla storia delle origini dei
santuari dei ladini e delle popolazioni mòchene e cimbre dedicando un capitolo a ciascun ambito
geografico.
Il libro analizza inoltre la prevalenza del culto mariano e della figura della Vergine e illustra i riti che
accompagnavano i pellegrinaggi mettendo in evidenza il grande valore relazionale che questa pratica
costituiva soprattutto per popolazioni che vivevano isolate per molti mesi.
“ Le genti delle comunità ladina, mòchena e cimbra hanno tessuto nel corso dei secoli una vera e
propria geografia del sacro fatta di strade, sentieri, incontri e scambi che conducevano ai santuari –
ha spiegato l’Assessore regionale per le Minoranze Linguistiche Luigi Chiocchetti aprendo i lavori del
convegno – e per questo motivo abbiamo voluto, grazie anche alla collaborazione del prof.
Degasperi, ricostruire queste antiche tradizioni che ci aiutano a comprendere le sottili dinamiche
sociali di un tempo mettendo in luce interessanti aspetti della vita e della cultura delle nostre
comunità: approfondire la nostra storia significa rafforzare il nostro senso d’identità e di
appartenenza. Questo volume – ha proseguito Chiocchetti - ci offre una ricostruzione fedele delle
nostre tradizioni ma vuole anche stimolare
concluso Chiocchetti nel suo intervento.
nuove curiosità per ulteriori approfondimenti ” - ha
Ha preso poi la parola Padre Giuliano Temporelli, priore del santuario di Varallo (VC), che ha narrato
le origini dei “Sacri Monti”, nati in principio come richiamo alla Terra Santa, ma sorti in seguito anche
con riferimenti diversi quali la via crucis o il rosario. Padre Temporelli ha inoltre illustrato le
caratteristiche del santuario di Varallo, primo Sacro monte in Italia, costruito nel 1486, costituito da
45 cappelle con ben 800 statue e circa 8000 dipinti ricordando quanto sia impegnativo e costoso
mantenere agibili ed efficienti tali strutture.
E’ intervenuta poi la prof. Emanuela Renzetti, docente di antropologia culturale all’Università di
Trento, che nella sua relazione “Percorsi di devozione e ritualità contemporanea nell’arco alpino” ha
evidenziato il forte valore socio-politico esercitato dai santuari quali luoghi di incontro extraterritoriali e
ne ha evidenziato lo straordinario valore sociale. “Nei santuari – ha affermato Renzetti – si incontrano
persone distanti per provenienza, per estrazione sociale e per ruolo è dunque facile comprendere
l’importanza di questi luoghi non solo dal punto di vista sacro, ma anche dal punto di vista delle
relazioni”.
Il prof. Paul Renner, docente di teologia presso l’Istituto superiore “Studio Teologico Accademico” di
Bressanone, ha affrontato il tema dell’approccio ai santuari dal punto di vista sociologico
evidenziando le differenze tra il passato ed il presente.
Il convegno si è concluso con l’intervento dell’autore del libro, Fiorenzo Degasperi, che illustrando le
motivazioni della ricerca, ha ribadito l’importanza del camminare quale mezzo di apprendimento e di
scambio tra le persone. Degasperi ha anche sottolineato quanto sia importante documentare quanto
avveniva in passato per non dimenticare le proprie origini.
Ha chiuso i lavori Padre Lino Pacchin, rettore del Santuario di Pietralba e moderatore del convegno
che ha salutato gli ospiti presenti tra i quali il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli e
monsignor Pietro Farina, vescovo di Aliffe e Caiazzo. (cz)
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