bonàiti: “industria in recupero, ma la fiducia resta bassa. il 2003

Comunicato Stampa
Per il presidente di Unindustria Padova “i segnali positivi del quarto trimestre
mitigano solo in parte un anno di crescita piatta”. Pesano le incognite internazionali
BONÀITI: “INDUSTRIA IN RECUPERO, MA LA FIDUCIA RESTA
BASSA. IL 2003 ANNO DELLA POLITICA INDUSTRIALE”
“Riforme strutturali per uscire dal torpore e minore prelievo fiscale sulle imprese”
(Padova - 07.02.2003) - “Qualche segnale di movimento, ma la fiducia delle aziende è
ancora bassa. Potrebbe essere il secondo trimestre quello buono per rimettere in moto le
cose. Ma bisogna rompere gli indugi e metter mano alle riforme. Il passaggio in Senato
della riforma Biagi è un ottimo viatico. Ora bisogna insistere con la stessa
determinazione, perchè gli imprenditori hanno bisogno di segnali forti per ritrovare
fiducia”.
Non usa mezzi toni il presidente di Unindustria Padova Luca Bonàiti, nel commentare i
risultati dell’indagine dell’Ufficio Studi di via Masini, che ha rilevato un sensibile
recupero di produzione ed ordini all’industria nel quarto trimestre 2002, ma segnali
meno favorevoli sulle prospettive a breve, condizionati dall’incerto quadro
dell’economia mondiale e dai focolai di crisi sparsi per il mondo.
“La performance dell’industria padovana nell’ultima parte del 2002 offre segnali
positivi, che mitigano il profilo di un anno di crescita quasi piatta - spiega Bonàiti -.
Migliorano i giudizi sul livello della produzione e degli ordini, ma il rimbalzo non
tonifica l’indice di fiducia a breve, allontanando le possibilità di ripresa nella prima
parte del 2003”.
Il sistema-Padova, insomma, sembra scommettere su una ripresa lenta, graduale. “Non
c’è pessimismo - spiega il presidente di Unindustria -. Il 65% delle imprese continua ad
investire. Ma il sentiment delle aziende è condizionato dalla debolezza dell’economia
mondiale e dall’incognita di un possibile conflitto in Iraq, che ha accresciuto la volatilità
dei mercati finanziari e spinto all’insù i prezzi delle materie prime, appesantendo una
bolletta energetica che già ci penalizza rispetto agli altri paesi industriali. Le imprese
faticano a cogliere segnali forti e stabili nell’economia”.
Proprio qui sta il cuore del problema. “La ripresa non verrà da sola - insiste Bonàiti -.
Per rimettere in moto la crescita è necessario che le economie occidentali, e l’Italia in
particolare, adottino misure strutturali per recuperare competitività e reggere il
confronto con le economie emergenti. Occorrono strategie forti: ci attendiamo che il
Governo acceleri il percorso di riforme strutturali. La modifica del quadro normativo sul
mercato del lavoro è una svolta importante. Ora bisogna riequilibrare la spesa pubblica
in favore degli investimenti produttivi, riformare la previdenza, ridurre il carico fiscale
sulle imprese. Obiettivo, quest’ultimo, che la Finanziaria 2003 non ha colto come
priorità”.
Sulla ripresa “si devono convogliare tutte le energie utili, anche a livello locale”,
conclude Bonàiti. “Il 2003 dovrà essere, per il Veneto, l’anno della politica industriale,
per recuperare slancio competitivo ad un sistema di straordinarie potenzialità, ma che
sembra accusare uno stato di torpore. Dopo i passi in avanti verso la soluzione dei gravi
nodi infrastrutturali, è necessario dare priorità agli interventi di politica industriale - i
distretti, l’innovazione, il credito, la legge urbanistica - secondo le ampie competenze in
carico alle Regioni”.
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