22.VI.2012 CONSIGLIO DELL`UNIONE EUROPEA IT 11682/12 (OR

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CONSIGLIO
DELL'UNIONE EUROPEA
11682/12
(OR. en)
PRESSE 281
PR CO 40
COMUNICATO STAMPA
3178ª sessione del Consiglio
Economia e finanza
Lussemburgo, 22 giugno 2012
Presidente
Sig.ra Margrethe VESTAGER
Ministro dell'economia e dell'interno della Danimarca
STAMPA
Rue de la Loi, 175 B – 1048 BRUXELLES Tel.: +32 (0)2 281 8352 / 6319 Fax: +32 (0)2 281 8026
[email protected] http://www.consilium.europa.eu/Newsroom
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22.VI.2012
Principali risultati del Consiglio
Il Consiglio ha approvato progetti di raccomandazioni a tutti gli Stati membri sulle politiche
economiche presentate nei loro programmi nazionali di riforma e progetti di pareri sulle politiche
di bilancio presentate nei loro programmi di stabilità e di convergenza. Ha altresì approvato uno
specifico progetto di raccomandazione per l'insieme della zona euro.
I testi saranno trasmessi al Consiglio europeo di giugno e adottati in luglio, nel quadro del
semestre europeo di quest'anno.
Secondo il principio "conformità o spiegazione" di recente approvato, il Consiglio deve
conformarsi alle raccomandazioni e proposte della Commissione o esporre la propria posizione
pubblicamente. Ciò sarà fatto pubblicamente in luglio.
Il Consiglio ha adottato decisioni che chiudono le procedure per i disavanzi eccessivi della
Germania e della Bulgaria, confermando così che tali paesi hanno ridotto il disavanzo al di sotto
del 3% del PIL, che costituisce il valore di riferimento dell'UE per il disavanzo pubblico.
Alla luce di una valutazione, effettuata dalla Commissione, delle misure prese dall'Ungheria per
correggere il disavanzo pubblico eccessivo, il Consiglio ha revocato la sospensione, imposta in
marzo, degli impegni del Fondo di coesione dell'UE a favore dell'Ungheria.
La Commissione prevede che il disavanzo di bilancio dell'Ungheria raggiunga il 2,5% del PIL nel
2012 e rimanga ben al di sotto del valore di riferimento del 3% del PIL nel 2013. La procedura per
il disavanzo eccessivo dell'Ungheria rimane tuttavia aperta.
Il Consiglio ha altresì approvato:
–
una relazione al Consiglio europeo sulle questioni fiscali, come richiesto in marzo. Inoltre,
i ministri delle finanze dei paesi firmatari hanno approvato una relazione sulle questioni
fiscali nel contesto del Patto euro plus;
–
conclusioni sull'attuazione di un codice di condotta inteso ad eliminare le situazioni di
concorrenza fiscale dannosa nell'UE per quanto riguarda la tassazione delle imprese, alla
luce di una relazione semestrale;
–
conclusioni sul mercato unico dei servizi.
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SOMMARIO1
PARTECIPANTI ............................................................................................................................... 5
PUNTI DISCUSSI
SEMESTRE EUROPEO: RACCOMANDAZIONI DI POLITICA ECONOMICA E DI
BILANCIO........................................................................................................................................... 7
PROCEDURA PER I DISAVANZI ECCESSIVI ............................................................................... 8
Germania e Bulgaria ............................................................................................................................ 8
Ungheria ............................................................................................................................................... 8
UNIONE ECONOMICA E MONETARIA - RELAZIONI SULLA CONVERGENZA ................... 9
SEGUITO DEL VERTICE DEL G20 ............................................................................................... 10
IMPOSTA SULLE TRANSAZIONI FINANZIARIE ...................................................................... 11
TASSAZIONE DELL'ENERGIA ..................................................................................................... 12
VARIE ............................................................................................................................................... 13
ALTRI PUNTI APPROVATI
ECONOMIA E FINANZA
–
Relazione al Consiglio europeo sulle questioni fiscali .......................................................................................... 14
–
Patto euro plus - Coordinamento delle politiche fiscali ......................................................................................... 14
–
Concorrenza fiscale dannosa - Codice di condotta - Conclusioni ......................................................................... 15
–
Mercato unico dei servizi - Conclusioni ................................................................................................................ 15
–
Assistenza finanziaria all'Irlanda ........................................................................................................................... 17
–
Valutazioni d'impatto nell'ambito del Consiglio.................................................................................................... 17
1
Per le dichiarazioni, conclusioni o risoluzioni formalmente adottate dal Consiglio, il titolo del punto
pertinente riporta un'apposita indicazione e il testo è ripreso tra virgolette.
  I documenti di cui viene indicato il riferimento sono accessibili nel sito Internet del Consiglio
http://www.consilium.europa.eu.
  Gli atti adottati che comportano dichiarazioni a verbale del Consiglio accessibili al pubblico sono
contrassegnati da un asterisco; dette dichiarazioni sono disponibili nel summenzionato sito Internet del
Consiglio o possono essere ottenute presso il servizio stampa.
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GIUSTIZIA E AFFARI INTERNI
–
Accordi di facilitazione del rilascio dei visti ......................................................................................................... 18
POLITICA COMMERCIALE
–
Accordo di libero scambio UE-Corea: Forum della società civile ........................................................................ 18
TRASPARENZA
–
Accesso del pubblico ai documenti ....................................................................................................................... 18
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PARTECIPANTI
Belgio:
Sig. Steven VANACKERE
Bulgaria:
Sig. Simeon DJANKOV
Repubblica ceca:
Sig. Miroslav KALOUSEK
Danimarca:
Sig.ra Margrethe VESTAGER
Sig. Steen LOHMANN POULSEN
Vice Primo Ministro e Ministro delle finanze e dello
sviluppo sostenibile, incaricato della funzione pubblica
Vice Primo Ministro e Ministro delle finanze
Ministro delle finanze
Ministro dell'economia e dell'interno
Segretario permanente aggiunto, Ministero dell'economia
e dell'interno
Germania:
Sig. Wolfgang SCHÄUBLE
Ministro federale delle finanze
Estonia:
Sig. Jürgen LIGI
Ministro delle finanze
Irlanda:
Sig. Michael NOONAN
Ministro delle finanze
Grecia:
Sig. Georgios ZANIAS
Ministro delle finanze
Spagna:
Sig. Luis DE GUINDOS JURADO
Ministro dell'economia e della competitività
Francia:
Sig. Philippe ETIENNE
Sig. Ramon FERNANDEZ
Rappresentante permanente
Direttore generale del Tesoro
Italia:
Sig. Ferdinando NELLI FEROCI
Rappresentante permanente
Cipro:
Sig. Vassos SHIARLY
Ministro delle finanze
Lettonia:
Sig.ra Ilze JUHANSONE
Lituania:
Sig.ra Ingrida ŠIMONYTĖ
Rappresentante permanente
Ministro delle finanze
Lussemburgo:
Sig. Luc FRIEDEN
Ministro delle finanze
Ungheria:
Sig. György MATOLCSY
Ministro dell'economia nazionale
Malta:
Sig. Tonio FENECH
Ministro delle finanze, dell'economia e degli investimenti
Paesi Bassi:
Sig. Jan Kees de JAGER
Ministro delle finanze
Austria:
Sig.ra Maria FEKTER
Ministro federale delle finanze
Polonia:
Sig. Jacek ROSTOWSKI
Ministro delle finanze
Portogallo:
Sig. Vítor GASPAR
Ministro di Stato e delle finanze
Romania:
Sig. Claudiu DOLTU
Slovenia:
Sig. Janez ŠUŠTERŠIČ
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Sottosegretario di Stato presso il Ministero delle finanze
pubbliche
Ministro delle finanze
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Slovacchia:
Sig. Peter KAŽIMÍR
Vice Primo Ministro, Ministro delle finanze
Finlandia:
Sig.ra Jutta URPILAINEN
Vice Primo Ministro, Ministro delle finanze
Svezia:
Sig. Anders BORG
Ministro delle finanze
Regno Unito:
Sig. George OSBORNE
Cancelliere dello Scacchiere
Commissione:
Sig. Olli REHN
Sig. Michel BARNIER
Sig. Algirdas ŠEMETA
Janusz LEWANDOSKI
Vice Presidente
Membro
Membro
Membro
Altri partecipanti:
Sig. Vitor CONSTÂNCIO
Sig. Werner HOYER
Sig. Thomas WIESER
Sig. Hans VIJBRIEF
Vice Presidente della Banca centrale europea
Presidente della Banca europea per gli investimenti
Presidente del Comitato economico e finanziario
Presidente del Comitato di politica economica
Il governo dello Stato aderente era rappresentato come segue:
Croazia:
Sig. Boris LALOVAC
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Vice Ministro delle finanze
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PUNTI DISCUSSI
SEMESTRE EUROPEO: RACCOMANDAZIONI DI POLITICA ECONOMICA E DI
BILANCIO
Nel quadro del semestre europeo di quest'anno, il Consiglio ha approvato:
–
i progetti di raccomandazioni a ciascuno Stato membro sulle politiche economiche
presentate nei loro programmi nazionali di riforma;
–
i progetti di pareri sulle politiche di bilancio presentate nei programmi di stabilità e di
convergenza degli Stati membri, nonché
–
uno specifico progetto di raccomandazione sulle politiche economiche degli Stati membri
della zona euro.
I testi saranno trasmessi al Consiglio "Affari generali" del 26 giugno, in previsione della riunione
del Consiglio europeo del 28 e 29 giugno. Le raccomandazioni concernenti sia le politiche
economiche che le politiche occupazionali dovrebbero essere adottate in luglio.
Per maggiori informazioni si veda il comunicato stampa 11650/12.
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PROCEDURA PER I DISAVANZI ECCESSIVI
Germania e Bulgaria
Il Consiglio ha adottato decisioni che chiudono le procedure per i disavanzi eccessivi della
Germania e della Bulgaria, confermando così che tali paesi hanno ridotto il disavanzo al di sotto del
3% del PIL, che costituisce il valore di riferimento dell'UE.
Le decisioni, adottate a norma dell'articolo 126, paragrafo 12 del trattato sul funzionamento
dell'Unione europea, abrogano le decisioni prese dal Consiglio rispettivamente nel dicembre 2009 e
nel luglio 2010, ai sensi dell'articolo 126, paragrafo 6 del trattato, sull'esistenza di disavanzi
eccessivi in Germania e in Bulgaria.
Per maggiori informazioni si veda il comunicato stampa 11649/12.
Ungheria
Alla luce di una valutazione, effettuata dalla Commissione, delle misure prese dall'Ungheria per
correggere il disavanzo pubblico eccessivo, il Consiglio ha adottato una decisione che revoca la
sospensione1, imposta in marzo, degli impegni del Fondo di coesione dell'UE a favore dell'Ungheria.
Il Consiglio ha concluso che l'Ungheria ha adottato le necessarie misure correttive in risposta alla sua
raccomandazione del 13 marzo 2012 sulle misure necessarie per correggere il disavanzo entro il 2012.
La Commissione prevede che il disavanzo di bilancio dell'Ungheria raggiunga il 2,5% del PIL nel
2012 e rimanga ben al di sotto del valore di riferimento del 3% del PIL nel 2013. La procedura per
il disavanzo eccessivo dell'Ungheria rimane tuttavia aperta.
La sospensione degli impegni del Fondo di coesione, imposta dal Consiglio il 13 marzo, ha fatto
seguito dall'inadempimento, da parte dell'Ungheria, delle precedenti raccomandazioni del Consiglio
nel quadro della procedura per i disavanzi eccessivi. Per la prima volta dalla creazione del Fondo di
coesione nel 1994, è stata invocata una clausola che permette la sospensione degli impegni a favore
di un paese beneficiario2.
La sospensione doveva prendere effetto a decorrere dal 1º gennaio 2013. Avrebbe riguardato
impegni per un importo di 495,2 milioni di EUR, pari allo 0,5% del PIL nominale del paese e al
29% degli impegni del Fondo di coesione previsti per il 2013.
Per maggiori informazioni si veda il comunicato stampa 11648/12.
1
Decisione di esecuzione 2012/156/UE che sospende parte degli impegni del Fondo di
coesione.
2
Il Fondo di coesione offre assistenza per progetti concernenti l'ambiente e la rete transeuropea di
trasporto negli Stati membri il cui PNL pro capite è inferiore al 90% della media UE, al fine di
rafforzare la coesione economica e sociale e promuovere lo sviluppo sostenibile.
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UNIONE ECONOMICA E MONETARIA - RELAZIONI SULLA CONVERGENZA
Il Consiglio ha preso atto della presentazione, da parte della Commissione e della Banca centrale
europea, delle rispettive relazioni biennali che valutano il grado di preparazione per l'ingresso nella
zona euro dei paesi con deroga1 (10898/12 + 11410/12).
Dall'esame è emerso che nessuno di tali Stati membri soddisfa per il momento tutti i criteri di
convergenza dell'Unione economica e monetaria (UEM).
Dei ventisette Stati membri dell'UE, diciassette hanno attualmente l'euro come moneta. Dei dieci
Stati membri che non hanno come moneta l'euro, otto formano oggetto di una deroga UEM
(Bulgaria, Repubblica ceca, Lettonia, Lituania, Ungheria, Polonia, Romania e Svezia), mentre la
Danimarca e il Regno Unito non sono tenuti ad adottare l'euro.
L'articolo 140 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea dispone che Commissione e la
Banca centrale europea presentino relazioni sulla convergenza almeno una volta ogni due anni o a
richiesta di uno Stato membro con deroga.
Le relazioni valutano:
–
i progresso compiuti verso l'adempimento degli obblighi relativi all'UEM, inclusa la
compatibilità tra la legislazione nazionale e lo statuto della banca centrale, da un lato, e le
disposizioni del trattato nonché lo statuto del Sistema europeo di banche centrali, dall'altro;
–
i progressi compiuti verso il rispetto dei criteri di convergenza per quanto riguarda la
stabilità dei prezzi, la sostenibilità delle finanze pubbliche, i tassi di cambio e i tassi di
interesse a lungo termine.
Esse tengono altresì conto dell'integrazione dei mercati, delle bilance dei pagamenti e
dell'evoluzione dei costi unitari del lavoro e di altri indici di prezzo.
1
Il fatto di formare oggetto di una deroga significa che uno Stato membro non ha ancora soddisfatto le
condizioni necessarie per adottare l'euro.
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SEGUITO DEL VERTICE DEL G20
Il Consiglio è stato informato dalla presidenza e dalla Commissione in merito all'esito del vertice
del G20 svoltosi a Los Cabos (Messico) il 18 e 19 giugno.
La presidenza ha sottolineato la necessità di coordinare un approccio europeo comune nella
prospettiva della riunione dei ministri delle finanze del G20 che si terrà il 4 e 5 novembre a Città del
Messico, in particolare per quanto riguarda l'attuazione delle riforme in materia di quote e
governance dell'FMI, che saranno discusse dal Consiglio esecutivo dell'FMI.
Il vertice si è concentrato sull'instabilità nella zona euro e sui modi per rafforzare l'architettura
finanziaria internazionale e la relativa regolamentazione, ridurre la volatilità dei prezzi dei prodotti
alimentari e promuovere una crescita "verde" e maggiori investimenti nella tecnologia e ricerca
scientifica e agricola.
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IMPOSTA SULLE TRANSAZIONI FINANZIARIE
Il Consiglio ha proceduto a un dibattito orientativo su una proposta di direttiva intesa a introdurre
un'imposta sulle transazioni finanziarie (ITF) a livello dell'UE 1, sulla base di un documento della
presidenza che suggerisce le vie da seguire su questo fascicolo (introduzione graduale di un'IFT ed
esame di metodi alternativi di regolamentazione o di imposizione del settore finanziario).
Alla luce delle opinioni espresse, la presidenza ha concluso che il sostegno all'IFT quale proposta
dalla Commissione non era unanime. Ha altresì rilevato che un cospicuo numero di delegazioni ha
appoggiato l'idea di una cooperazione rafforzata2, che consentirebbe ad un numero limitato di Stati
membri di portare avanti la cooperazione tra loro facendo ricorso alle istituzioni dell'UE.
La presidenza ha osservato che i requisiti formali per la cooperazione rafforzata dovrebbero essere
soddisfatti e che le prossime tappe saranno di competenza della presidenza cipriota entrante.
La proposta della Commissione relativa ad un'IFT era già stata discussa dal Consiglio nel novembre
2011 e in due successive riunioni tenutesi in marzo.
1
2
Doc. 14942/11.
Sulla base dell'articolo 20 del trattato sull'Unione europea e degli articoli da 326 a 334 del
trattato sul funzionamento dell'Unione europea.
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TASSAZIONE DELL'ENERGIA
Il Consiglio ha discusso una proposta di direttiva sulla tassazione dei prodotti energetici e
dell’elettricità1, intesa a ristrutturare la direttiva 2003/96/CE sulla tassazione dell'energia al fine di
adeguarla maggiormente agli obiettivi dell'UE in materia di energia e di cambiamenti climatici.
La presidenza ha concluso che gli Stati membri erano concordi sul fatto che la direttiva dovrebbe
fissare i livelli minimi di tassazione, prendendo come punti di riferimento il contenuto energetico e i
livelli di emissione di CO2 dei prodotti energetici. Tuttavia la Polonia ha mantenuto una riserva
riguardo alle modalità di calcolo dei livelli minimi di tassazione illustrate dalla presidenza.
La presidenza ha inoltre concluso che gli Stati membri dovrebbero mantenere la massima
flessibilità per determinare la struttura delle loro imposte nazionali sull'energia e si dovrebbero forse
sopprimere le disposizioni sul principio di proporzionalità.
Secondo la proposta della Commissione la tassazione dell'energia consisterebbe di due elementi:
una tassazione legata al CO2 e una tassazione generale del consumo di energia. La proposta rivede
il livello minimo di tassazione per tener conto delle emissioni di CO2 e del contenuto energetico,
assicurando nel contempo la coerenza tra le varie fonti di energia (principio di proporzionalità).
Essa mira altresì a ridurre l'onere fiscale gravante sulle energie rinnovabili.
Nel marzo 2008 il Consiglio europeo ha chiesto la revisione della direttiva sulla tassazione
dell'energia per renderla più conforme agli obiettivi dell’UE in materia di energia e cambiamenti
climatici. La Commissione ha presentato la relativa proposta nell'aprile 2011.
Il progetto di direttiva mira parimenti a contribuire alla promozione dell'occupazione e della crescita
incoraggiando gli Stati membri ad applicare imposte più elevate sui prodotti energetici inquinanti
riducendo nel contempo l'onere fiscale sul lavoro.
In base all'articolo 113 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la direttiva richiederebbe
l’unanimità per l'adozione in sede di Consiglio, previa consultazione del Parlamento europeo
(procedura legislativa speciale).
1
Doc. 9270/11.
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VARIE
Il Consiglio ha preso atto dei progressi sui seguenti fascicoli:
–
un progetto di regolamento e un progetto di direttiva che modificano le norme dell'UE sui
requisiti patrimoniali per banche e imprese d'investimento (il pacchetto "CRD 4");
–
un progetto di regolamento e un progetto di direttiva sulle agenzie di rating del credito (il
pacchetto "ARC 3");
–
un progetto di direttiva sui contratti di credito relativi ad immobili residenziali (direttiva
sul credito ipotecario)
–
un progetto di direttiva sull'armonizzazione degli obblighi di trasparenza per le società
quotate.
Il Consiglio ha adottato la sua posizione sul pacchetto "CRD 4" il 15 maggio, mentre l'accordo sugli
altri tre fascicoli è stato raggiunto dal Comitato dei Rappresentanti permanenti, per le agenzie di
rating del credito il 21 maggio e per il credito ipotecario e gli obblighi di trasparenza il 30 maggio,
consentendo in tal modo l'avvio dei negoziati con il Parlamento europeo nella prospettiva
dell'adozione in prima lettura.
*
*
*
Durante la prima colazione, i ministri hanno discusso la situazione economica, la ricapitalizzazione
delle banche e gli sviluppi sui mercati del debito sovrano. Hanno altresì discusso la possibilità di un
aumento di capitale da parte della Banca europea per gli investimenti.
Durante la colazione, i ministri hanno discusso il quadro finanziario pluriennale dell'UE per il
periodo 2014-2020.
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ALTRI PUNTI APPROVATI
ECONOMIA E FINANZA
Relazione al Consiglio europeo sulle questioni fiscali
Il Consiglio ha approvato una relazione sulle questioni fiscali richiesta dal Consiglio europeo di
marzo in vista della sua riunione del 28 e 29 giugno (11802/12).
La relazione offre una panoramica dei lavori del Consiglio su proposte legislative specificamente
menzionate dal Consiglio europeo, concernenti segnatamente la tassazione dell'energia, la base
imponibile consolidata comune per l'imposta sulle società, l'imposta sulle transazioni finanziarie, la
revisione della direttiva sulla tassazione dei redditi da risparmio e le direttive di negoziato per
accordi riveduti sulla tassazione dei redditi da risparmio con taluni paesi terzi.
Negli ultimi mesi i lavori del Consiglio si sono concentrati sui modi per lottare più efficacemente
contro l'evasione fiscale e la frode fiscale. In un periodo di risanamento di bilancio è divenuto
sempre più importante assicurare entrate fiscali effettive negli Stati membri. Le discussioni hanno
altresì evidenziato il ruolo potenziale della tassazione quale incentivo/disincentivo per stimolare la
crescita, far fronte ai cambiamenti climatici e trarre le opportune conclusioni dalla crisi finanziaria.
Patto euro plus - Coordinamento delle politiche fiscali
I ministri delle finanze dei paesi firmatari hanno approvato una relazione sulle questioni fiscali nel
contesto del Patto euro plus1 (11803/12).
La relazione esprime soddisfazione per i lavori compiuti durante la presidenza danese in merito alle
proposte della Commissione concernenti la base imponibile consolidata comune per l'imposta sulle
società (CCCTB), la tassazione dell'energia e un'imposta sulle transazioni finanziarie a livello
dell'UE. Invita la presidenza entrante a proseguire i lavori, ponendo particolarmente l'accento sulla
prevenzione delle pratiche fiscali dannose, la lotta contro la frode fiscale e l'evasione fiscale, lo
scambio delle migliori prassi e il coordinamento internazionale.
Il Patto euro plus contiene una sezione specifica sul coordinamento delle politiche fiscali, che invita
a un dialogo strutturato tra gli Stati membri partecipanti. Nel dicembre 2011 il Consiglio europeo ha
chiesto ai ministri delle finanze di riferire a giugno sui progressi compiuti in questo settore.
1
Concluso nel marzo 2011 da 23 dei 27 Stati membri, il Patto euro plus è volto a rafforzare il
coordinamento delle politiche economiche al fine di migliorare la competitività e consentire
un livello più elevato di convergenza.
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Concorrenza fiscale dannosa - Codice di condotta - Conclusioni
Il Consiglio ha adottato le seguenti conclusioni:
"Riguardo al Codice di condotta (Tassazione delle imprese), il Consiglio:
–
accoglie positivamente i progressi compiuti durante la presidenza danese dal Gruppo
"Codice di condotta", quali presentati nella relazione del Gruppo (10903/12 FISC 77);
–
chiede al Gruppo di continuare a monitorare lo status quo e l'attuazione dello
smantellamento, nonché i suoi lavori nell'ambito del pacchetto per il 2011;
–
esorta la Commissione ad intensificare le discussioni con i paesi terzi al fine di applicare i
principi e tutti i criteri del Codice come illustrato nella relazione del Gruppo e a tenere
regolarmente informato il Gruppo dei progressi compiuti;
–
invita il Gruppo a riferire sui suoi lavori al Consiglio entro la fine della presidenza
cipriota.".
Mercato unico dei servizi - Conclusioni
Il Consiglio ha adottato le seguenti conclusioni:
"1.
Un mercato unico correttamente funzionante e realmente integrato è uno strumento
indispensabile per aumentare la produttività e la competitività e, più in generale, per
rafforzare la crescita potenziale e l'occupazione nell'UE. Eliminando gli ostacoli
ingiustificati o sproporzionati, semplificando il quadro normativo ed agevolando la
modernizzazione delle pubbliche amministrazioni degli Stati membri, l'adozione e la
successiva attuazione della direttiva sui servizi hanno costituito una pietra miliare per il
conseguimento di tali obiettivi. È tuttavia possibile compiere altri progressi eliminando gli
ulteriori ostacoli ingiustificati o sproporzionati a livello nazionale, azione di importanza
fondamentale in un periodo di scarsa crescita economica. Pertanto il Consiglio
ACCOGLIE FAVOREVOLMENTE il lavoro svolto dalla Commissione per valutare
l'impatto economico dell'attuazione della direttiva sui servizi, in seguito all'invito rivolto
dal Consiglio ECOFIN nelle conclusioni del 16 febbraio 2010 sull'approfondimento del
mercato unico dell'UE.
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2.
Il Consiglio PRENDE ATTO dei risultati dello studio della Commissione, che mostrano i
notevoli guadagni, fino allo 0,8% del PIL a livello medio UE, derivanti dall'attuale livello
di attuazione della direttiva. Tuttavia, lo studio evidenzia la possibilità di realizzare
ulteriori guadagni fino all'1,8% del PIL, e di aumentare gli scambi commerciali e gli IED,
mediante un'attuazione più a vasto raggio. Ciò è dovuto al livello piuttosto eterogeneo della
reale attuazione, dei sistemi normativi e delle tradizioni dei diversi Stati membri nonché al
livello di recepimento ancora insufficiente in alcuni paesi, nonostante la scadenza del 2009,
fattori che producono una segmentazione artificiale del mercato, una concorrenza limitata e
uno sfruttamento insufficiente delle economie di scala e di gamma nel mercato unico dei
servizi dell'UE. Pertanto, il Consiglio RICORDA l'importanza di un'attuazione coerente
delle disposizioni vigenti della direttiva, in particolare per quanto riguarda i settori dei
servizi alle imprese e professionali, dell'edilizia, del turismo e del commercio al dettaglio,
nonché l'importanza di rimuovere gli ostacoli ingiustificati o sproporzionati rimanenti a
livello nazionale quali quelli evidenziati nell'ambito della valutazione reciproca, ad
esempio le attività riservate, le qualifiche professionali, la detenzione dei capitali, i
requisiti degli statuti giuridici e gli obblighi di assicurazione, ove appropriato. Di fatto,
questi fattori intralciano sia gli scambi commerciali e gli investimenti internazionali sia la
produzione nazionale nei settori dei servizi contemplati dalla direttiva.
3.
Lo studio della Commissione evidenzia inoltre i vantaggi economici realizzati attraverso il
canale nazionale, dovuti all'impatto diretto sulle imprese nazionali dell'eliminazione delle
rimanenti norme restrittive e anti-concorrenza e all'ampio sforzo di semplificazione
intrapreso dagli Stati membri, compresa la creazione degli sportelli unici. Pertanto il
Consiglio SOTTOLINEA l'importanza che gli Stati membri continuino a migliorare i
contesti normativi nazionali in cui si svolgono le attività dei servizi al fine di sfruttare tutti
i potenziali vantaggi della direttiva sui servizi.
4.
Inoltre, le norme dell'UE devono essere chiare e coerenti per offrire ai cittadini e alle
imprese la certezza giuridica di cui hanno bisogno per acquistare o vendere servizi in un
contesto transfrontaliero come fanno nei mercati nazionali. Pertanto il Consiglio
ACCOGLIE FAVOREVOLMENTE l'intenzione della Commissione di fornire
orientamenti sulla non discriminazione ai sensi dell'articolo 20 della direttiva sui servizi.
5.
Il Consiglio SOTTOLINEA che la correzione degli squilibri macroeconomici nei paesi
dell'UE potrebbe inoltre trarre vantaggio da ulteriori sforzi di liberalizzazione, mediante il
rafforzamento della domanda interna e della crescita potenziale in tutti gli Stati membri.
Infatti, un aggiustamento e una crescita ulteriori nei settori dei servizi, risultanti
dall'eliminazione di ostacoli all'entrata non giustificati e di normative che intralciano la
concorrenza nonché a miglioramenti del contesto imprenditoriale, contribuirebbero ad
accompagnare l'aggiustamento strutturale in corso in diversi Stati membri e a compensare
la perdita di posti di lavoro in altri settori.
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6.
Infine, il Consiglio SOTTOLINEA che le riforme strutturali favorevoli alla crescita devono
essere messe in cima all'agenda politica di tutti gli Stati membri. Il mercato interno
continua ad essere uno degli strumenti più importanti a disposizione dell'UE per produrre
crescita in Europa. A tale riguardo il Consiglio SOTTOLINEA l'importanza di una rapida
adozione delle misure dell'atto per il mercato unico I, del recepimento corretto e
tempestivo di tutta la normativa sul mercato unico e del miglioramento della qualità e della
coerenza della legislazione. Per sostenere mercati efficienti e flessibili e promuovere la
crescita occorrono politiche riguardanti l'offerta che rafforzino la concorrenza sul mercato,
quale l'attuazione della direttiva sui servizi. Il Consiglio INVITA inoltre gli Stati membri e
la Commissione a rafforzare la governance e la capacità di applicazione del mercato unico
dei servizi e a dare priorità alle iniziative in questo settore. A tale riguardo, il Consiglio SI
COMPIACE della relazione e delle proposte relative alla direttiva sui servizi, presentate
dalla Commissione al Consiglio europeo di giugno. Il Consiglio INVITA la Commissione
a presentare ulteriori misure quale parte dell'atto sul mercato unico II al fine di migliorare
il funzionamento dei mercati dei servizi, in particolare i servizi basati sulle infrastrutture di
rete. Infine, il Consiglio SOTTOLINEA che occorre portare avanti in via prioritaria
riforme con effetti positivi sulla crescita a breve e medio termine coerenti con gli attuali
sforzi di risanamento di bilancio dell'UE, quali i miglioramenti normativi nei settori dei
servizi.".
Assistenza finanziaria all'Irlanda
Il Consiglio ha adottato una decisione che modifica la decisione 2011/77/UE che fornisce assistenza
finanziaria all'Irlanda, a seguito del sesto riesame dei progressi compiuti dall'Irlanda nell’attuazione
delle misure concordate, effettuato dalla Commissione, dall'FMI e alla Banca centrale europea
(11071/12).
Valutazioni d'impatto nell'ambito del Consiglio
Il Consiglio è stato informato delle disposizioni approvate dal Comitato dei rappresentanti
permanenti per migliorare il trattamento delle valutazioni dell'impatto economico e fiscale di talune
importanti proposte legislative.
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22.VI.2012
GIUSTIZIA E AFFARI INTERNI
Accordi di facilitazione del rilascio dei visti
Il Consiglio ha adottato una decisione che approva la firma di un accordo con la Repubblica
moldova sulla facilitazione del rilascio dei visti (10871/12), che modifica l'attuale accordo, entrato
in vigore il 1º gennaio 20081.
POLITICA COMMERCIALE
Accordo di libero scambio UE-Corea: Forum della società civile
Il Consiglio ha adottato una decisione relativa alla posizione che l'UE adotterà nel comitato per il
commercio e lo sviluppo sostenibile UE- Corea per quanto riguarda il funzionamento del forum
della società civile e l'elenco delle persone che potrebbero essere chiamate a far parte di un gruppo
di esperti.
Il comitato per il commercio e lo sviluppo sostenibile è stato istituito dall'accordo di libero scambio
(ALS) UE-Corea, firmato nell'ottobre 2010 e applicato a titolo provvisorio a decorrere dal 1º luglio
2011. L'ALS prevede che il comitato misto decida entro un anno in merito al funzionamento del
forum della società civile.
TRASPARENZA
Accesso del pubblico ai documenti
Il Consiglio ha approvato:
–
la risposta alla domanda di conferma presentata dal sig. Tony Bunyan (n. 12/c/01/12)
(9902/12);
–
la risposta alla domanda di conferma n. 14/c/01/12 (10345/12).
1
Conformemente alla legislazione dell'UE, la Danimarca, l'Irlanda e il Regno Unito non hanno
partecipato all'adozione della decisione e non sono pertanto tenuti ad applicare l'accordo.
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