La speranza che la si avveri la profezia dei Maya Tra superstizione (poca) e incredulità (molta), gli italiani si interrogano sulla profezia Maya, a un anno esatto dalla preannunciata fine del mondo. La data del "grande cambiamento", il 21 dicembre dell'anno prossimo, scatena un conto alla rovescia che in realtà pochi tengono in considerazione. Per i più ottimisti la speranza è che ci sia un fondo di verità quanto ai possibili mutamenti, ma in positivo, degli scenari economici. I più eruditi ricordano che c'è chi (l'Istituto nazionale di storia e antropologia del Messico con uno studio condotto da esperti dell'università di La Trobe, Australia, ndr) teorizza che quella data non segnerà la fine del mondo, ma il ritorno di un Dio. E c'è chi, invece ma non in sostanziale contraddizione, dice che i Maya ci avevano preso con gli opportuni aggiornamenti ... storici. Presagivano la fine del mondo, ma quello da loro conosciuto, per cui a potersi verificare sarebbe la fine di questo mondo di virtuali e "derivati" valori economici, finanziari e, se la parola conserva un significato, etici. Quei valori che pure hanno fatto dire “no” a Simone Farina, difensore del Gubbio, una squadra di calcio matricola di serie B, che senza alcuna incertezza lo ha usato per rispondere a chi gli offriva 200.000 euro, due volte e mezzo il suo stipendio annuo, per truccare la partita di Coppa Italia con il Cesena. Un no che, come ha detto l'arcivescovo di Perugia in occasione del messaggio natalizio, “potrebbe apparire una cosa scontata” ma che “è invece una grande testimonianza laica di come si possa vivere onestamente in una società dove tutto sembra corrotto e corruttibile, dove tutto pare che si possa comperare con i soldi e con l'arroganza del potere". Albert Einstein diceva: “non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore” e anche a questa frase ci piace pensare mentre applaudiamo ancora Simone Farina non per le sue pedate calcistiche ma per quella che col suo no alla corruzione ha dato a questo tipo di mondo (immondo) che sarebbe ora che rispettasse la profezia dei Maya per sparire definitivamente. E allora sorridiamo di chi promette, nella speranza che i Maya avessero ragione sulla sparizione del mondo dei non valori, di accumulare debiti (la Bce?, ndr), di chi programma di comprare un'auto per cominciare a pagarla nel 2013 e di chi addirittura arriva a promettere alla fidanzata di portarla all'altare il giorno dopo la data fatidica. Il sorriso è lo stato dell’animo che dà più speranza perché è il più vicino a quello dei bambini. Lontani, appena nati, dalla malizia.