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Nel 2013 sono sopravvissuta ad un grave incidente stradale. Così vicina alla
morte, la realtà a cui faticosamente mi stavo adattando è cominciata a
scivolarmi tra le dita. Alla disgrazia seguirono interventi chirurgici, mesi di
limitazioni fisiche, una separazione, il ritorno e l’aggravamento di nevrosi e crisi
d’ansia. Poco prima dell’incidente avevo trovato nella mia casa di famiglia il
testo di un insegnante che mi descriveva quando a sette anni ero una
studentessa esemplare. Lo sono tuttora nella mia vita adulta.
Tuttavia, nonostante il parere degli altri, i miei limiti, la vergogna e l’ansia
ancora pullulano dentro di me. Ho cominciato a scattare le prime fotografie
come incantesimo per trasformare la paura in un’immagine estetica. L’incidente
ha portato il mio lavoro ad una battuta d’arresto. La mia mente si stava
riempiendo di ricordi frammentari, di dettagli distaccati e taglienti. La mia stessa
fisicità e il dolore divennero una fonte di immagini, nel tempo sempre più
consistenti e fisiche.
Bio
Marta Zgierska è nata 1987 a Lublino, in Polonia.
Ha conseguito il MFA in Fotografia (The Leon Schiller National Film, Television
and Theatre School), il MA in teatro e il MA in Giornalismo. Vive a Varsavia,
dove sviluppa i suoi progetti artistici. Si interessa di studi sul trauma e sui
processi di isolamento. Il suo lavoro è stato esposto alla Esther Woerdehoff
Gallery (Parigi, Francia), al Circulation(s) Festival (Parigi, Francia), a Photokina
(Colonia, Germania), a Malmo Fotobiennal (Svezia), a Fotofestiwal (Lodz,
Polonia). Nel 2015 è stata nominata una delle Top 50 Emerging Talents di Lens
Culture. Nel 2016 ha vinto uno dei premi fotografici più prestigiosi, il Prix HSBC
pour la Photographie, nonché il Kolga Tbilisi Photo Award e il Reminders
Photography Stronghold Grant.
www.martazgierska.com