Cousins Germains Sestetto di Michel Godard musicista francese, mago della tuba e del suo antenato serpentone ha riunito un gruppo di musicisti "cugini gemelli" - o Cousins Germains per il festival Banlieues Bleues. Il concerto, visto il successo, è poi diventato Cd per la Cam. Un groove impressionante, un’intesa perfetta tra i musicisti, una famiglia numerosa che non soffoca le individualità ma che, al contrario, esalta i temperamenti, con una sezione di fiati veramente stupefacente ed una ritmica Tortiller/Reisinger da brivido. Michel Godard : tuba, serpentone Christof Lauer : sax soprano e tenore Wolfgang Puschnig : sax alto, flauto Herbert Joos : tromba, flugelhorn Franck Tortiller : vibrafono, marimba Wolfgang Reisinger : batteria Michel Godard Musicista dal divertente appeal, costantemente a caccia delle più disparate collaborazioni che spesso lo hanno condotto nel nostro paese, Michel Godard quarantacinque anni e una lunghissima discografia alle spalle - si ripropone stavolta alla testa di un ensemble "tedesco" (ma in realtà con presenze austriache e francofone), costituito da quattro fiati con vibrafono e marimba. Questi ultimi due innesti consentono alla colorazione della musica un aspetto differentemente folklorico a dispetto di altre sonorità cui spesso Godard ci ha abituati. Certo, il (funky poderoso, lo spavaldo groove da brass band, gli arrangiamenti per fiati egregiamente distribuiti, restano presenti e attivi all'interno del bel programma. Ma le dinamiche offrono in aggiunta, proprio per la varietà dei temi e delle calde atmosfere che rimandano ai sapori antillani delle (steel drums , un aspetto ancor più energico e curioso. Il leader poi, esprime la consueta e simpatica ironia, incastonata in un discorso melodico che predilige il contrappunto tra i vari fiati. La fanno da padrone gli straordinari Wolfgang Puschnig e Christof Lauer che si alternano in solismi da brivido, su territori a loro congeniali, mentre la morbida tuba e l'aggraziato serpentone, contraddicendo la loro ingombrante mole fisica, aggiungono suggestive invenzioni alle originali partiture. Gianmichele Taormina