AIOM NEWS NEWSLETTER SETTIMANALE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA DI ONCOLOGIA MEDICA Editore Intermedia - Direttore Responsabile Mauro Boldrini Anno III – numero 68 – 17 maggio 2005 PORTA A PORTA Ricerca 01. TROVATO COME BLOCCARE IL GENE LEGATO A 3 TUMORI SU 10 02. TOPI DESTINATI AD AMMALARSI PROTETTI DALL’ ASSENZA DI UN GENE 03. L’ATTIVITA' FISICA RALLENTA IL CANCRO ALLA PROSTATA 04. COLON, INDIVIDUATO IL MECCANISMO CHE FA PROGREDIRE IL TUMORE 05. ECSTASY PUO' SERVIRE PER CURA News 06. GLOBULI BIANCHI PIU' FORTI CONTRO I TUMORI CEREBRALI 07. UTERO, L’ARMA MIGLIORE E' PREVENZIONE MA SOLO IL 50% DONNE FA IL PAP TEST 08. IL VINCITORE DEL PEZCOLLER 2005 PRESENTA LE SUE SCOPERTE 09. TUMORE PER FUMO PASSIVO, CONDANNATO IL MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE 10. FUMO PASSIVO, INIZIATIVE MIUR E AVVOCATURA STATO 11. ONCOLOGI A STORACE, NO A MEDICINA DELL'EMOZIONE 12. ITALIA-USA, DUE SCUOLE A CONFRONTO NELLA SANITA' Dalle Regioni 13. NASCE A ROMA IL POLO D’ACCOGLIENZA PER LE FAMIGLIE DEI BIMBI MALATI 14. A FIRENZE APERTA UNA STRUTTURA PER LA RIABILITAZIONE DEGLI OPERATI DI CANCRO Agenda: i prossimi appuntamenti Aiom Concorsi e Bandi PORTA A PORTA Cari amici, come probabilmente avete avuto modo di vedere, mercoledì scorso, insieme ai colleghi Monfardini e Petrella ho partecipato alla trasmissione Porta a Porta sulla vicenda Di Bella, tornata prepotentemente d’attualità dopo la nomina dell’on. Francesco Storace a ministro della Salute. Devo dire che all’interno del direttivo abbiamo discusso a lungo sull’opportunità di prender parte ad una trasmissione in cui sapevamo già di avere il ruolo dei ‘cattivi’ e dove saremmo stati chiamati a difendere il nostro operato. Alla fine - pur nella consapevolezza e nella convinzione che la vicenda abbia un carattere più politico che scientifico (il che non è comunque una rassicurazione, anzi…), abbiamo deciso di intervenire, per evitare che la nostra assenza potesse essere strumentalizzata. L’oncologia italiana invece non ha nulla da nascondere: del resto i progressi nella cura e nella sopravvivenza dei pazienti li conoscete benissimo e non è il caso di star qui a ricordarli. Visto come è andata, sono convinto che abbiamo fatto bene ad accettare il confronto. Anche se la scaletta non è stata propriamente super partes (avete notato che le interruzioni per la messa in onda dei servizi sui dibelliani avvenivano sempre nel momento in cui stavamo esponendo concetti importanti?) sia io che i colleghi abbiamo avuto modo di sostenere il nostro operato e spiegare i motivi per cui quella sperimentazione era fallita e, soprattutto, perché sarebbe irragionevole riproporla. Personalmente non credo che la vicenda si fermerà qui: mi aspetto altri colpi di coda. C’è da dire però che nei giorni successivi la stampa ha completamente ignorato l’argomento: probabilmente, memore di come erano andate le cose otto anni fa, sta alla finestra ad aspettare gli eventi. Gli operatori del nostro Numero Verde non hanno peraltro riscontrato picchi di telefonate, come di solito accade quando sui giornali o in tv si parla di cancro, e nessuno ha chiesto informazioni sulla terapia Di Bella. In attesa anche noi degli eventi, continuiamo a lavorare senza abbassare la guardia. Mi piacerebbe comunque ricevere vostre opinioni al riguardo all’indirizzo di posta di questa newsletter; [email protected] Roberto La bianca INDICE Ricerca 01. TROVATO COME BLOCCARE IL GENE LEGATO A 3 TUMORI SU 10 Dopo anni di ricerca si è finalmente trovata la strategia per fermare un gene che ha una responsabilità nel 30% di tutti i tumori umani, dal cancro al pancreas, colon e polmoni, a quello della tiroide e alle leucemie. E' il gene 'RAS', hanno spiegato gli esperti del Huntsman Cancer Institute alla University of Utah, un oncogene da tempo noto a medici e biologi perchè se difettoso ha l'effetto di indurre il cancro. Ma adesso, come riferito sulla rivista dell'Accademia Americana delle Scienze, 'PNAS', in maniera inaspettata e casuale gli esperti hanno visto nei topolini che, disattivando una certa molecola, l'oncogene RAS diviene incapace di indurre in cancro. I ricercatori, guidati da Matthew Topham, si sono imbattuti in un possibile inibitore di RAS mentre studiavano una famiglia di proteine che ne controllano l'attività, la cui inattivazione finora aveva sempre avuto come effetto quello di aiutare il gene a far danni. Da questa famiglia di molecole, le chinasi diacilglicerolo (DGKs), ora però gli esperti hanno isolato un enzima che, se inibito, impedisce a RAS di far sviluppare il tumore. Finora l'assenza di una delle tante DGK era sempre stata associata, con RAS attivato, a comparsa di tumori. Ma gli esperti hanno trovato che l'assenza della DGK iota lavora contro lo sviluppo del cancro. I ricercatori hanno osservato topolini molto suscettibili a tumori per colpa di un difetto sul gene RAS che attiva le sue capacità oncogeniche. Spegnendo DGK iota, si è visto invece che i roditori sviluppano molti meno tumori del normale. Insomma l'assenza di DGK iota compensa l'effetto oncogenico dovuto alla mutazione su RAS. Nei prossimi esperimenti si tenterà di capire il meccanismo biologico che lega DGK iota allo sviluppo dei tumori RAS-dipendenti. INDICE 02. TOPI DESTINATI AD AMMALARSI PROTETTI DALL’ ASSENZA DI UN GENE Togliendo il gene per una proteina chiave nella moltiplicazione cellulare durante lo sviluppo dell'embrione, topolini altrimenti destinati ad ammalarsi di cancro sono parzialmente protetti. Sono questi gli ultimi risultati del lavoro di Antonio Iavarone che ha lasciato l'Italia da oltre cinque anni per gli Stati Uniti, dove lavora presso l'Istituto per la ricerca genetica sul cancro della Columbia University di New York; i risultati sono stati appena pubblicati sulla rivista Molecular and Cell Biology e presentati la scorsa settimana a Roma in occasione del meeting 'Regolatori del Normale Sviluppo e Indicatori della Trasformazione Maligna'. Inibendo l'azione della proteina prodotta da questo gene, Id2, in futuro si potrebbero combattere varie forme di tumore tra cui il neuroblastoma. Risale a pochi mesi fa, con la pubblicazione sulla rivista Nature da parte dello stesso team di ricerca di Iavarone, la scoperta del ruolo di Id2 nei tumori e del fatto che un'altra importante proteina da tempo nota come freno al cancro, l'oncosoppressore Rb, è indispensabile a tenere a bada Id nell'embrione. In quell'occasione i ricercatori avevano dimostrato che, senza Rb, Id2 prende il sopravvento e fa continuare la moltiplicazione delle cellule impedendo la loro progressiva specializzazione. Questo lavoro apriva la strada alla posibilità di curare il cancro non più solo uccidendo le cellule malate, ma inducendole a ridivenire sane, facendole tornare cioè ad essere specializzate. Nell'ultima ricerca pubblicata proprio all'inizio di questo mese, ha spiegato Iavarone, c'è stato un ulteriore paso avanti nella comprensione del funzionamento di Id2. I ricercatori questa volta hanno usato embrioni di topolino mutanti privi cioè di una copia del gene Rb e quindi destinati a sviluppare vari tipi di tumore. Gli scienziati hanno disattivato in questi embrioni anche il gene Id2, dimostrando che questa seconda disattivazione è in grado di compensare la prima riducendo i danni dovuti all'assenza di Rb. In pratica questi topolini sono di fatto protetti dallo sviluppo del cancro che avverrebbe inesorabilmente senza Rb. In particolare gli esperti hanno identificato un ruolo cruciale di Id2 nell'indurre la crescita e l'angiogenesi nei tumori pituitari in topolini privi di Rb. Senza Id2 invece i topolini hanno pochissime lesioni tumorali e mostrano una marcata riduzione del tasso di proliferazione del tumore. Inoltre in neuroblastomi umani senza Id2 la crescita di vasi sanguigni altrimenti indotta dal fattore di crescita endoteliale VEGF è inibita. Quindi, ha concluso Iavarone, bloccando l'azione di Id2 con molecola antagoniste si potrebbe bloccare la genesi del tumore già nell'embrione. INDICE 03. L’ATTIVITA' FISICA RALLENTA IL CANCRO ALLA PROSTATA L'attività fisica, regolare e intensa, può rallentare l'avanzata del tumore della prostata. Ma bisogna allenarsi sodo, sudando per almeno tre ore a settimana. A evidenziare l'effetto benefico anticancro dell'esercizio per 'over 65' e' uno studio dell'Harvard School of Public Health, pubblicato sugli 'Archives of Internal Medicine'. I ricercatori, nell'arco di 14 anni, dall''86 al 2000, hanno esaminato i dati di 47.620 uomini negli Stati Uniti. In particolare, è stato chiesto loro quanta attività fisica facessero e di che tipo. Durante lo studio, sono stati diagnosticati 2.892 nuovi casi di tumore della prostata, di cui 482 in fase avanzata. Gli uomini più anziani, dai 65 anni in su, che praticavano esercizio regolare e intenso, correvano il 70% di rischi in meno di cancro in stato avanzato. Nessuna relazione, invece, fra attività fisica e tumore meno sviluppato è stata riscontrata per i più giovani. INDICE 04. COLON, INDIVIDUATO IL MECCANISMO CHE FA PROGREDIRE IL TUMORE Il meccanismo con cui le cellule del carcinoma del colon retto inibiscono l'attività del sistema immunitario è stato individuato nel corso di uno studio, frutto della collaborazione tra diverse strutture dell'Istituto dei Tumori di Milano (Immunoterapia dei Tumori Umani, Medicina Nucleare e Chirurgia Colo-rettale). Il processo - spiega la newsletter Ricerca&Cura - consiste nel rilascio, da parte delle cellule tumorali, di microvescicole in grado di indurre alla morte cellulare programmata i linfociti T anti-tumore. Le microvescicole sono presenti nel siero e nelle lesioni tumorali di pazienti affetti da carcinoma del colon e rappresentano, quindi, un potenziale meccanismo con cui il tumore favorisce la propria crescita nell'organismo. I risultati della ricerca verranno a breve pubblicati dalla rivista Gastroenterology. Sono già in corso di identificazione farmaci o fattori biologici in grado di interferire con il rilascio delle microvescicole. “Il che significherebbe - conclude la newsletter - un importante passo in avanti nella terapia dei pazienti affetti da carcinoma colo-rettale o da altre neoplasie che agiscono con analogo meccanismo”, anche se questi nuovi farmaci dovranno comunque essere sperimentati a lungo prima di entrare in terapia. INDICE 05. ECSTASY PUO' SERVIRE PER CURA Non solo alcuni antidepressivi ma persino l'ecstasy ha proprietà curative contro certi tipi di tumore. E' questo il sorprendente risultato di uno studio scientifico, durato cinque anni, che ha accertato i benefici dei cosiddetti farmaci psicotropi nel trattamento delle forme di cancro del sistema linfatico. Secondo la ricerca dell'Università di Birmingham più della metà dei 17 pazienti curati con questi composti hanno fatto registrare un rallentamento sensibile, quando non un'interruzione definitiva, della crescita delle cellule infette. Se l'uso degli anti-depressivi nella cura dei tumori potrebbe cominciare anche subito, saranno viceversa necessarie ulteriori verifiche per somministrare pastiglie di ecstasy a scopo terapeutico. “Crediamo che una serie di agenti psicotropi che sono già utilizzati in medicina, e talvolta abusati, per altre ragioni ora possano aiutarci nella lotta a certi tumori”, ha commentato il professore John Gordon, autore dello studio promosso dal Leukaemia Research Fund. INDICE News 06. GLOBULI BIANCHI PIU' FORTI CONTRO I TUMORI CEREBRALI Si avvicina al via il progetto di ricerca di nuove terapie per la cura del glioblastoma. Uno studio proposto dalla struttura di Neuro Oncologia sperimentale dell'Istituto Neurologico Besta, diretta da Gaetano Finocchiaro, verrà effettuato su pazienti che presentano recidive di glioblastoma. Questa sperimentazione clinica prevede che questi pazienti siano sottoposti, prima dell'intervento, a leucaferesi, ovvero alla rimozione delle cellule linfatiche dendritiche - un particolare tipo di globuli bianchi - dal sangue. Tali cellule, trattate in laboratorio in modo da stimolarne la risposta immunologica al tumore, saranno quindi reiniettate al paziente. Esperimenti di questo genere sono stati finora eseguiti sui topi. Gli ottimi risultati ottenuti, presentati il 5 maggio al II Congresso Internazionale di Neuro Oncologia di Edinburgo, hanno convinto a studiare la terapia sugli uomini. Questo trattamento, infatti, oltre a non causare effetti collaterali, dovrebbe garantire al paziente recidivo una qualità di vita migliore rispetto alla chemioterapia. La ricerca viene effettuata con la collaborazione di laboratori della Fondazione IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena di Milano, dell'Istituto Nazionale Tumori e col sostegno dell'Associazione per le Ricerche Neurologiche (ARIN: www.arinonlus.it/fondodigio). INDICE 07. UTERO, L’ARMA MIGLIORE E' PREVENZIONE MA SOLO IL 50% DONNE FA IL PAP TEST Contro il tumore del collo dell'utero l'arma vincente resta quella della prevenzione, a partire da esami come il pap-test per una diagnosi precoce. Tuttavia, solo il 50% delle donne in età da pap-test, cioè dai 25 ai 65 anni, esegue l'esame almeno una volta ogni cinque anni e solo il 60% lo ha effettuato almeno una volta nella vita. Si stima che ogni anno nel mondo il virus, trasmesso sessualmente, colpisca circa mezzo milione di donne. L'80% degli uomini e delle donne sessualmente attive possono venire in contatto con il papilloma virus (HPV) e non esserne a conoscenza. La patologia, infatti, non da' sintomi e il sistema immunitario se ne può liberare naturalmente nell'arco di 8-12 mesi. Nel 20% dei casi, però, il virus persiste e può sviluppare negli anni, per un deficit immunitario, alterazioni cellulari che, se trascurate, possono determinare lesioni neoplastiche genitali. La massima incidenza di HPV si riscontra nelle donne al di sotto dei 25 anni, tra le quali si registra un picco di prevalenza dell'infezione di circa il 20-25%. In questa fascia di età, la maggior parte delle infezioni si risolve spontaneamente e non lascia tracce patologiche. Ma questo non avviene per tutti i casi: il rischio di sviluppo di carcinoma cervicale è infatti più elevato quando l'infezione persista ancora in soggetti di 30-35 anni e quando è provocata da quei tipi di HPV definiti ad alto rischio. “Purtroppo - avverte il ginecologo Paolo Scirpa dell'Università Cattolica l'infezione da HPV è silente e apparentemente asintomatica fino a quando non ha causato la degenerazione tumorale nel collo dell'utero”. Precisi, quindi, i consigli degli specialisti: La prima regola per la prevenzione è eseguire il pap-test, tenendo presente che l'intervallo raccomandato in Italia è di tre anni. Atipie cellulari evidenziate dal pap test rendono necessario procedere all'HPV test, ma chi risulta HPV test positivo “non deve comunque allarmarsi - conclude Scirpa - ma porre più attenzione alla sua salute, lasciandosi consigliare dal proprio medico curante, che gli prescriverà gli esami necessari per una corretta prevenzione”. INDICE 08. IL VINCITORE DEL PEZCOLLER 2005 PRESENTA LE SUE SCOPERTE Non vuole alimentare troppe illusioni su una imminente vittoria della scienza contro il cancro ma è convinto che siamo sulla strada buona. Lewis C. Cantley, docente di sistemi biologici e capo divisione alla Harvard Medical School di Boston, ha ricevuto martedì scorso a Trento il Premio Pezcoller 2005 alla ricerca oncologica. Cantley è stato insignito del premio, che viene assegnato ogni anno dalla Fondazione Pezcoller di Trento e dall' AACR, International Award for Cancer Research, per la sua scoperta di un enzima chiamato PI-3K del quale si sa che, in caso di attivazione aberrante, rappresenta la causa di una gran parte dei tumori umani, in particolare quelli del seno, dei polmoni, del colon, della prostata e del melanoma. Dalla comprensione di come questo “componente” si adatti al circuito di controllo cellulare è derivato un significativo passo avanti nella conoscenza del tumore. Cantley ha spiegato che dopo un iniziale entusiasmo dovuto alla consapevolezza che la comprensione di questo meccanismo avrebbe portato a trovare dei farmaci chiave che avrebbero potuto debellare definitivamente il cancro, è subentrata una maggiore cautela, perché si è scoperto che il circuito logico che controlla la singola cellula è molto più complesso di quello contenuto nei chips che controllano i vari computer. Alcuni farmaci in grado di attaccare con precisione gli specifici componenti che determinano la conversione della cellula in cancro sono stati trovati, ha detto Cantley, “ma ci sono decine di altri componenti che abbiamo individuato come responsabili di questa 'cattiva condotta' nelle cellule tumorali per i quali non abbiamo ancora identificato i relativi farmaci”. Cantley ha spiegato che addirittura tra due pazienti affetti dallo stesso tumore, ad esempio al polmone, trattati con lo stesso farmaco, è possibile che uno venga effettivamente curato, mentre l' altro non trae alcun beneficio. Cantley ha ricordato a questo proposito il vincitore del Pezcoller dello scorso anno, il professor Stanley Korsmeyer, un pioniere nella ricerca dei componenti 'distorti' della cellula tumorale, che proprio durante la cerimonia di consegna del premio annunciò di essere ammalato di tumore al polmone. E Korsmeyer è morto un mese fa, ha detto Cantley, sconfitto dal cancro, anche se “ha potuto avere dei benefici nella sua battaglia finale proprio dai progressi fatti in questo campo”. “Il trattamento 'personalizzato' che gli è stato praticato ha certamente allungato la sua vita ben oltre quanto ci si potesse aspettare - ha detto Cantley - tanto da permettergli di essere sufficientemente in salute per volare fino a Trento ed partecipare con la moglie alla cerimonia. Tuttavia questo specifico farmaco non poteva da solo essere in grado di bloccare la malattia, a causa dello stato molto avanzato delle metastasi già al momento della diagnosi”. “La sua eroica battaglia - ha commentato Cantley - ci ricorda ancora una volta che abbiamo fatto dei progressi, ma che abbiamo ancora un lungo cammino da fare”. Lewis C. Cantley, sposato e padre di due figlie, è arrivato a Trento insieme alla moglie. Ha spiegato di essere amante dell' Italia, una delle mete preferite delle sue vacanze, anche perchè, ha detto, il sole, il pomodoro e il vino rosso sono degli ottimi alleati contro l'insorgenza dei tumori. INDICE 09. TUMORE PER FUMO PASSIVO, CONDANNATO IL MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE E' forse, per l'importo del risarcimento, la prima vera condanna inflitta per fumo passivo in Italia. L’ha vinta il Codacons che difende gli interessi degli eredi di una dipendente del Ministero dell' istruzione, colpita da cancro ad un polmone per fumo passivo. Il giudice Giuseppina Vetritto della sezione Lavoro del Tribunale di Roma ha condannato il Ministero ad un risarcimento di 263.725 euro a titolo di danno biologico ed altri 132 mila euro per danno morale a favore di Ferruccio e Claudio Di Bari, eredi di Maria Sposetti, scomparsa per altre cause un paio di anni fa. Come ha riepilogato il Codacons, Maria Sposetti fu assunta dal ministero della Pubblica Istruzione il 30 maggio 1980. Dodici anni più tardi, sette dei quali trascorsi esposta ad inquinamento da fumo passivo, in una “stanza angusta, sprovvista di aeratori, con tre colleghe accanite fumatrici”, le fu diagnosticato un tumore al polmone destro. La donna, che non aveva mai fumato e non aveva conviventi in famiglia dediti al fumo da sigaretta, fu sottoposta ad intervento chirurgico e successivamente a cicli di chemioterapia soffrendo di altre, consequenziali, patologie. Nel 2002 i familiari della Sposetti hanno denunciato il Ministero attraverso gli avvocati del Codacons Carlo Rienzi e Vincenzo Masullo chiedendo di accertare la violazione da parte del datore di lavoro delle norme in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Il Codacons, oltre ai danni biologico e morale, aveva chiesto il risarcimento al danno della vita di relazione (che è stato incluso nel primo) ed alla perdita della capacità lavorativa (che non è stato riconosciuto). Maria Sposetti è morta pochi anni fa in seguito ad un incidente stradale. Per il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, la sentenza di Roma “apre la strada a migliaia di cause di risarcimento danni per quei lavoratori che hanno dovuto subire alle loro scrivanie il disagio causato dal fumo dei colleghi”. INDICE 10. FUMO PASSIVO, INIZIATIVE MIUR E AVVOCATURA STATO L'Avvocatura generale dello stato assieme al Ministero dell'Istruzione, prenderà le opportune iniziative in riferimento alla sentenza che impone al dicastero di viale Trastevere, un risarcimento agli eredi di una donna affetta da tumore a causa del fumo passivo respirato mentre lavorava nello stesso ministero e poi morta per altre cause. Da fonte ministeriale si apprende che il caso, che risale ai primi anni '90, quando non era ancora in vigore la legge sul fumo, è stato seguito nel contenzioso dall'Avvocatura generale dello stato, alla quale non è stata ancora notificata la sentenza e che, insieme al ministero, assumerà le iniziative che si riterranno opportune. INDICE 11. ONCOLOGI A STORACE, NO A MEDICINA DELL'EMOZIONE Netto il no degli oncologi a una ''medicina basata sull'emozione anzichè sull'evidenza''. E no a “una nuova vicenda Di Bella, che a suo tempo fu causa di profondo disagio”. Così, in una lettera aperta al ministro della Salute Francesco Storace, si è espressa la comunità degli oncologi, il Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri (Cipomo), in merito alla riproposta vicenda Di Bella, che è stata oggetto di discussione al congresso nazionale che ha riunito i 138 direttori delle strutture oncologiche italiane. Gli oncologi manifestano grande perplessità circa l'ipotesi di intraprendere una nuova sperimentazione. “E' nostro profondo convincimento - affermano - che le Sue affermazioni creeranno negli ammalati e nelle loro famiglie aspettative di cura e illusioni di guarigione destinate a svanire, lasciando confusione e sofferenza maggiori di quanto non ve ne siano già”. Secondo quanto riportato dalla lettera, “nella fase attuale guarisce di cancro circa il 50% degli ammalati, grazie alla prevenzione, alla diagnosi precoce, alle terapie integrate e alla diffusione capillare delle strutture oncologiche sul territorio, tutte cose realizzate grazie agli investimenti pubblici. La via per andare incontro ai malati è quella di investire sulla ricerca e di rendere facilmente accessibili i farmaci e le prestazioni sanitarie, adoperandosi perché raggiungano la più elevata qualità”. Proprio su questi aspetti gli oncologi auspicano un confronto e un impegno di Storace. “Anche i malati che non guariranno ricevono cure adeguate, attenzione e rispetto, e questo - dice Guido Tuveri, presidente del Cipomo - è stato sicuramente l'insegnamento che la vicenda Di Bella ha lasciato in eredità, ma è stato l'unico - precisa l'oncologo - perché l'inutilità di quella terapia è stata dimostrata in modo definitivo dalla sperimentazione, che è stata rigorosa e non ha dato alcun risultato”. INDICE 12. ITALIA-USA, DUE SCUOLE A CONFRONTO NELLA SANITA' Ricerca medica e assistenza sanitaria in Italia e Usa a confronto per tre giorni a Miami, grazie al convegno 'Progetto Florida' promosso dall'ambasciata italiana, il consolato, l'università di Miami e la Fondazione italiana delle Americhe. “E' una prima tappa significativa di un processo avviato nel maggio del 2003 - ha spiegato l'ambasciatore italiano Sergio Vento - articolato in una serie di intese già tracciate tra l'Istituto Superiore di Sanità e il National Institute of Health”. Da questi incontri sono già stati avviati progetti collaborativi tra università italiane e americane in numerose aree della ricerca e della clinica come la neurochirurgia e la neurologia per la cura dei traumi alla colonna vertebrale, l'oncologia per la ricerca di farmaci mirati, per i trapianti e per la diabetologia e la cardiologia. “Il successo di questi incontri e le prospettive che si aprono da questa iniziativa - ha aggiunto l'ambasciatore Vento - vedono impegnati tre soggetti: le istituzioni (le università e i centri di ricerca), i ricercatori, nel contesto di una nuova mobilità che è legata alla capacità di interagire e comunicare; l'industria diagnostica e farmaceutica”. INDICE Dalle Regioni 13. NASCE A ROMA IL POLO D’ACCOGLIENZA PER LE FAMIGLIE DEI BIMBI MALATI Un complesso di cinque palazzine inizio '900 immerse in un grande giardino. Oggi sono disabitate, ma presto rappresenteranno un approdo sicuro per tante famiglie: diverranno case di accoglienza, per un totale di 2-300 posti letto, per i genitori dei bambini malati di tumore, provenienti da ogni parte d'Italia e anche dall'estero, e ricoverati negli ospedali romani. Il progetto ha un nome ambizioso, 'Roma, capitale dell'accoglienza del bambino oncologico', e vede in prima linea varie associazioni: saranno loro a raccogliere i fondi necessari per ristrutturare le palazzine del complesso di 'Bello sguardo', messe a disposizione dal comune di Roma. Ogni palazzina sarà 'adottata' da un'associazione impegnata nell'assistenza in questo campo. In prima linea anche 'Ali di scorta onlus', impegnata nella lotta ai tumori e alle malformazioni cerebrali infantili presso il Policlinico Agostino Gemelli. Ma come sarà la Casa di Ali di scorta? In circa 800 mq su tre piani, verranno ricavati 15 mini-appartamenti per un totale di una cinquantina di posti letto. Per realizzare tutto questo saranno necessari circa 600.000 euro. La raccolta fondi proseguirà nei prossimi mesi. Obiettivo è rendere operativa la Casa di Ali di scorta entro la fine del 2006. Uno spot, con la regia di Ricki Tognazzi e Simona Izzo, sarà anche trasmesso sulle reti Rai. Ed anche 'Domenica In', la trasmissione condotta da Mara Venier su Raiuno, ha aiutato il progetto lanciando una raccolta fondi via sms domenica 8 maggio. INDICE 14. A FIRENZE APERTA UNA STRUTTURA PER LA RIABILITAZIONE DEGLI OPERATI DI CANCRO Nasce a Firenze un centro specializzato nella riabilitazione delle persone operate di cancro, in particolare delle donne che hanno subito interventi al seno. E' stato realizzato anche con i contributi raccolti durante la manifestazione podistica Corri la vita avvenuta nel 2004 e, secondo i promotori, è la prima struttura pubblica di questo tipo in Italia. Il Centro per la Riabilitazione Oncologica, immerso nel verde della collina di Careggi, ha sede nel complesso di Villa delle rose ed è stato inaugurato dal sindaco Leonardo Domenici sabato scorso. Sarà subito operativo con alcuni servizi innovativi: due ambulatori per le pazienti operate al seno, uno per gli stomizzati (interventi al colon), due locali per la riabilitazione individuale, uno studio per il sostegno psicologico, una palestra per il trattamento di gruppo. Il Centro è gestito da CSPO (Centro Studi per la Prevenzione Oncologica della Regione Toscana) e LILT (Lega per la Lotta contro i Tumori, Sezione di Firenze, l'associazione che organizza Corri la Vita), con la collaborazione dell'associazione Toscana Donna, secondo un inedito modello di rapporto tra pubblico e privato. Villa delle Rose farà peraltro parte di un progetto regionale (coordinato e sostenuto dall'Istituto Toscano Tumori), articolato in tre aree e altrettanti poli di riferimento (Firenze, Livorno e Siena). INDICE GLI APPUNTAMENTI AIOM LE NUOVE FRONTEIRE NELLA DIAGNOSI E TRATTAMENTO DELLE NEOPLASIE CERVICO FACCIALI Cremona, 14 maggio 2005 Aula Magna Magda Carutti - Istituti Ospitalieri di Cremona Comitato scientifico: Direttivo del Gruppo Regionale AIRO Lombardia L’iniziativa è gratuita e rivolta ai Medici Radioterapisti Oncologi, Medici Chirurghi per un massimo di 150 partecipanti. L’evento è inserito nel programma di Educazione Continua in Medicina Per scaricare il programma e il modulo di adesione clicca qui Per l’iscrizione inviare adesione a: [email protected] - fax 0372.40543 Il Cannocchiale Oncologico IL CARCINOMA POLMONARE NON MICROCITOMA - ATTUALITÀ E PROSPETTIVE DI TRATTAMENTO Novara 24 maggio 2005 - Auditorium della Banca Popolare di Novara (Via Negroni 12) Segreteria Scientifica: Prof. Oscar Alabiso (Il Segretario regionale AIOM Piemonte) Segreteria organizzativa: MC Medical Congress - Tel 0321/331215; e-mail: [email protected] Per scaricare il programma clicca qui 8° Corso Nazionale di Formazione al Management e alla Comunicazione per il Team oncologico ASSOCIAZIONE PER IL MANAGEMENT E LA QUALITÀ NELLE ORGANIZZAZIONI PER LA SALUTE ROMA – Hotel Villa Torlonia (26/27/28 maggio - 30 giugno/1/2/luglio) Direttore del corso Dr. Salvatore Palazzo (Cosenza) e Prof. Ercole De Masi (Roma) Info: Gamma Congressi srl – Via della Farnesina, 136 – Roma - fax 06.3290694, e-mail: [email protected] Per Scaricare il programma clicca qui “DNA TOPOLOGY IN THE GLOBAL REGULATION OF GENOME FUNCTIONS” Bertinoro (Forlì) 1-4 giugno University of Bologna - Istituto Oncologico Romagnolo - School of Pharmacy Direttore del corso: Maurizio Marangolo – Giovanni Caprinico Segreteria scientifica: www.ior-forli.it Segreteria organizzativa: www.trottolaviaggi.it CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN ONCOLOGIA GERIATRICA Padova 15-16 giugno / 5-6 ottobre / 16 novembre 2005 Direttore: Prof. Silvio Monfardini (Azienda Ospedaliera-Istituto Oncologico Veneto-IOV, Padova) Segreteria Organizzativa: Dr.ssa Martina Boscaro – tel.049.8215711, Fax.049.8215794 e-mail: [email protected] Per visione programma, informazioni ed iscrizioni: www.istitutoncologicoveneto.it CORSO DI FORMAZIONE IN PSICONCOLOGIA Perugia, 10 giugno 2005 – Giò Hotel Arte e Vini Aiom Umbria in collaborazione con Società Italiana di Psiconcologia Info: 075/5731100 Per scaricare il programma clicca qui 5° corso educazionale interattivo LA TERAPIA DEL CARCINOMA DELLA MAMMELLA: DALL’APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE ALLA DECISIONE TERAPEUTICA. BOLOGNA, Sabato 11 giugno 2005 Hotel Holiday Inn (Piazza della Costituzione, 1) In collaborazione con: Società Italiana Tumori Sezione regionale EmiliaRomagna Segr. Org.: Accademia Nazionale di Medicina Laura Manganelli e-mail: [email protected] Info: www.accmed.org Per scaricare il programma clicca qui 9° Congresso Nazionale Società Italiana di Psico-Oncologia VERSO L'ECCELLENZA DELLE CURE NEI CENTRI ONCOLOGICI Rende (Cs) 16/18 Giugno 2005 Info: www.oncologia-cosenza.org Segreteria organizzativa: Gamma Congressi - 00194 Roma - Via della Farnesina, 136 Tel. 06.36300769 - Fax 06.3290694 - [email protected] Per scaricare il primo annuncio clicca qui ASPETTI BIOLOGICI E TERAPIA DEL CARCINOMA RETTALE: STATO DELL’ARTE E PROSPETTIVE FUTURE Crema, 17-18 giugno 2005 Polo didattico e di Ricerca di Crema - Via Bramante, 65 Segretria Scientifica: Enrico Bobbio Pallavicini, Clara Bianchessi, Alessandro Inzoli Info: 0373.280379 – [email protected] Il programma è disponibile sul sito della segreteria organizzativa: www.nadirex.com COMMUNICATION SKILLS E MODALITA’ RELAZIONALI IN ONCOLOGIA Ferrara, 1-2 Settembre 2005 – Workshop (San Girolamo dei Gesuati – Via Madama 40/A) Ferrara, 3 settembre 2005 – Corso di aggiornamento interattivo (Università di Ferrara – Via Borsari) Direttori: W.Baile (Usa) e L. Grassi (Italia) Info: Francesca Marangoni (European School of Oncology) – 02.85464525 – [email protected] Per Scaricare il programma clicca qui Registrazione on line al sito www.cancerworld.org/eso 2° CONGRESSO NAZIONALE DI ONCOLOGIA GERIATRICA Casale Monferrato, 10-11 ottobre 2005-02 - Hotel Candiani Ssegreteria organizzativa: M&B – 011.4730433 Per scaricare il programma clicca qui ALTRI APPUNTAMENTI SONO DISPONIBILI SUL SITO DELL’AIOM ALLA PAGINA http://www.aiom.it/news/news.asp INDICE Concorsi e bandi PREMIO DI RICERCA: IL RUOLO DEGLI ANALOGHI DELLA SOMATOSTATINA NELLA GESTIONE DELLE MALATTIE NEUROENDOCRINE Italfarmaco bandisce 2 premi di ricerca clinica da assegnare a Laureati in Medicina e Chirurgia di età non superiore a 40 anni, operanti presso Strutture Sanitarie del nostro Paese. I premi saranno dell’importo di 5.000 € cadauno. Verranno premiati i due lavori originali che avranno prodotto i risultati più interessanti in tema di miglioramento della prognosi e della terapia del paziente affetto da patologia neuroendocrina. I lavori saranno valutati da una apposita commissione costituita da sei membri specialisti in Endocrinologia ed in Oncologia (Prof. A.Angeli, Prof. E.Ghigo, Prof. A.Giustina, Dr. R.Labianca, Prof. G.Lombardi, Prof. E.Martino) e da un Rappresentante dell’Azienda. Scadenza 30 giugno 2005 Scarica il Bando INDICE Supplemento ad AIOM Notizie – Direttore Responsabile Mauro Boldrini - Redazione: Gino Tomasini, Carlo Buffoli Consulenza scientifica: Alain Gelibter (Divisione Oncologia Medica “A” Istituto Regina Elena di Roma), Laura Milesi (U.O. Oncologia Medica, Ospedali Riuniti di Bergamo) Editore Intermedia - Reg. Trib. di BS n. 35/2001 del 2/7/2001 Intermedia: Via Costantino Morin 44 Roma Tel. 06.3723187- Via Malta 12/b Brescia Tel. 030.226105 Per contattare la redazione e commentare le notizie clicca qui: redazione Questa pubblicazione è resa possibile da un educational grant di Roche – innovazione per la salute