News - Come fa l amore un uomo di 50 anni

AIOM NEWS
NEWSLETTER SETTIMANALE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA DI ONCOLOGIA MEDICA
Editore Intermedia - Direttore Responsabile Mauro Boldrini
Anno III – numero 68 – 17 maggio 2005
PORTA A PORTA
Ricerca
01. TROVATO COME BLOCCARE IL GENE LEGATO A 3 TUMORI SU 10
02. TOPI DESTINATI AD AMMALARSI PROTETTI DALL’ ASSENZA DI UN GENE
03. L’ATTIVITA' FISICA RALLENTA IL CANCRO ALLA PROSTATA
04. COLON, INDIVIDUATO IL MECCANISMO CHE FA PROGREDIRE IL TUMORE
05. ECSTASY PUO' SERVIRE PER CURA
News
06. GLOBULI BIANCHI PIU' FORTI CONTRO I TUMORI CEREBRALI
07. UTERO, L’ARMA MIGLIORE E' PREVENZIONE MA SOLO IL 50% DONNE FA IL PAP TEST
08. IL VINCITORE DEL PEZCOLLER 2005 PRESENTA LE SUE SCOPERTE
09. TUMORE PER FUMO PASSIVO, CONDANNATO IL MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE
10. FUMO PASSIVO, INIZIATIVE MIUR E AVVOCATURA STATO
11. ONCOLOGI A STORACE, NO A MEDICINA DELL'EMOZIONE
12. ITALIA-USA, DUE SCUOLE A CONFRONTO NELLA SANITA'
Dalle Regioni
13. NASCE A ROMA IL POLO D’ACCOGLIENZA PER LE FAMIGLIE DEI BIMBI MALATI
14. A FIRENZE APERTA UNA STRUTTURA PER LA RIABILITAZIONE DEGLI OPERATI DI CANCRO
Agenda: i prossimi appuntamenti Aiom
Concorsi e Bandi
PORTA A PORTA
Cari amici,
come probabilmente avete avuto modo di vedere, mercoledì scorso, insieme ai colleghi Monfardini e
Petrella ho partecipato alla trasmissione Porta a Porta sulla vicenda Di Bella, tornata prepotentemente
d’attualità dopo la nomina dell’on. Francesco Storace a ministro della Salute.
Devo dire che all’interno del direttivo abbiamo discusso a lungo sull’opportunità di prender parte ad una
trasmissione in cui sapevamo già di avere il ruolo dei ‘cattivi’ e dove saremmo stati chiamati a difendere il
nostro operato. Alla fine - pur nella consapevolezza e nella convinzione che la vicenda abbia un carattere
più politico che scientifico (il che non è comunque una rassicurazione, anzi…), abbiamo deciso di
intervenire, per evitare che la nostra assenza potesse essere strumentalizzata. L’oncologia italiana invece
non ha nulla da nascondere: del resto i progressi nella cura e nella sopravvivenza dei pazienti li conoscete
benissimo e non è il caso di star qui a ricordarli. Visto come è andata, sono convinto che abbiamo fatto
bene ad accettare il confronto. Anche se la scaletta non è stata propriamente super partes (avete notato
che le interruzioni per la messa in onda dei servizi sui dibelliani avvenivano sempre nel momento in cui
stavamo esponendo concetti importanti?) sia io che i colleghi abbiamo avuto modo di sostenere il nostro
operato e spiegare i motivi per cui quella sperimentazione era fallita e, soprattutto, perché sarebbe
irragionevole riproporla.
Personalmente non credo che la vicenda si fermerà qui: mi aspetto altri colpi di coda. C’è da dire però che
nei giorni successivi la stampa ha completamente ignorato l’argomento: probabilmente, memore di come
erano andate le cose otto anni fa, sta alla finestra ad aspettare gli eventi. Gli operatori del nostro Numero
Verde non hanno peraltro riscontrato picchi di telefonate, come di solito accade quando sui giornali o in tv
si parla di cancro, e nessuno ha chiesto informazioni sulla terapia Di Bella. In attesa anche noi degli
eventi, continuiamo a lavorare senza abbassare la guardia.
Mi piacerebbe comunque ricevere vostre opinioni al riguardo all’indirizzo di posta di questa newsletter;
[email protected]
Roberto La bianca
INDICE
Ricerca
01. TROVATO COME BLOCCARE IL GENE LEGATO A 3 TUMORI SU 10
Dopo anni di ricerca si è finalmente trovata la strategia per fermare un gene che ha una responsabilità nel
30% di tutti i tumori umani, dal cancro al pancreas, colon e polmoni, a quello della tiroide e alle leucemie.
E' il gene 'RAS', hanno spiegato gli esperti del Huntsman Cancer Institute alla University of Utah, un
oncogene da tempo noto a medici e biologi perchè se difettoso ha l'effetto di indurre il cancro. Ma adesso,
come riferito sulla rivista dell'Accademia Americana delle Scienze, 'PNAS', in maniera inaspettata e
casuale gli esperti hanno visto nei topolini che, disattivando una certa molecola, l'oncogene RAS diviene
incapace di indurre in cancro. I ricercatori, guidati da Matthew Topham, si sono imbattuti in un possibile
inibitore di RAS mentre studiavano una famiglia di proteine che ne controllano l'attività, la cui
inattivazione finora aveva sempre avuto come effetto quello di aiutare il gene a far danni. Da questa
famiglia di molecole, le chinasi diacilglicerolo (DGKs), ora però gli esperti hanno isolato un enzima che, se
inibito, impedisce a RAS di far sviluppare il tumore. Finora l'assenza di una delle tante DGK era sempre
stata associata, con RAS attivato, a comparsa di tumori. Ma gli esperti hanno trovato che l'assenza della
DGK iota lavora contro lo sviluppo del cancro. I ricercatori hanno osservato topolini molto suscettibili a
tumori per colpa di un difetto sul gene RAS che attiva le sue capacità oncogeniche. Spegnendo DGK iota,
si è visto invece che i roditori sviluppano molti meno tumori del normale. Insomma l'assenza di DGK iota
compensa l'effetto oncogenico dovuto alla mutazione su RAS. Nei prossimi esperimenti si tenterà di capire
il meccanismo biologico che lega DGK iota allo sviluppo dei tumori RAS-dipendenti.
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02. TOPI DESTINATI AD AMMALARSI PROTETTI DALL’ ASSENZA DI UN GENE
Togliendo il gene per una proteina chiave nella moltiplicazione cellulare durante lo sviluppo dell'embrione,
topolini altrimenti destinati ad ammalarsi di cancro sono parzialmente protetti. Sono questi gli ultimi
risultati del lavoro di Antonio Iavarone che ha lasciato l'Italia da oltre cinque anni per gli Stati Uniti, dove
lavora presso l'Istituto per la ricerca genetica sul cancro della Columbia University di New York; i risultati
sono stati appena pubblicati sulla rivista Molecular and Cell Biology e presentati la scorsa settimana a
Roma in occasione del meeting 'Regolatori del Normale Sviluppo e Indicatori della Trasformazione
Maligna'. Inibendo l'azione della proteina prodotta da questo gene, Id2, in futuro si potrebbero combattere
varie forme di tumore tra cui il neuroblastoma. Risale a pochi mesi fa, con la pubblicazione sulla rivista
Nature da parte dello stesso team di ricerca di Iavarone, la scoperta del ruolo di Id2 nei tumori e del fatto
che un'altra importante proteina da tempo nota come freno al cancro, l'oncosoppressore Rb, è
indispensabile a tenere a bada Id nell'embrione. In quell'occasione i ricercatori avevano dimostrato che,
senza Rb, Id2 prende il sopravvento e fa continuare la moltiplicazione delle cellule impedendo la loro
progressiva specializzazione. Questo lavoro apriva la strada alla posibilità di curare il cancro non più solo
uccidendo le cellule malate, ma inducendole a ridivenire sane, facendole tornare cioè ad essere
specializzate. Nell'ultima ricerca pubblicata proprio all'inizio di questo mese, ha spiegato Iavarone, c'è
stato un ulteriore paso avanti nella comprensione del funzionamento di Id2. I ricercatori questa volta
hanno usato embrioni di topolino mutanti privi cioè di una copia del gene Rb e quindi destinati a
sviluppare vari tipi di tumore. Gli scienziati hanno disattivato in questi embrioni anche il gene Id2,
dimostrando che questa seconda disattivazione è in grado di compensare la prima riducendo i danni
dovuti all'assenza di Rb. In pratica questi topolini sono di fatto protetti dallo sviluppo del cancro che
avverrebbe inesorabilmente senza Rb. In particolare gli esperti hanno identificato un ruolo cruciale di Id2
nell'indurre la crescita e l'angiogenesi nei tumori pituitari in topolini privi di Rb. Senza Id2 invece i topolini
hanno pochissime lesioni tumorali e mostrano una marcata riduzione del tasso di proliferazione del
tumore. Inoltre in neuroblastomi umani senza Id2 la crescita di vasi sanguigni altrimenti indotta dal
fattore di crescita endoteliale VEGF è inibita. Quindi, ha concluso Iavarone, bloccando l'azione di Id2 con
molecola antagoniste si potrebbe bloccare la genesi del tumore già nell'embrione.
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03. L’ATTIVITA' FISICA RALLENTA IL CANCRO ALLA PROSTATA
L'attività fisica, regolare e intensa, può rallentare l'avanzata del tumore della prostata. Ma bisogna
allenarsi sodo, sudando per almeno tre ore a settimana. A evidenziare l'effetto benefico anticancro
dell'esercizio per 'over 65' e' uno studio dell'Harvard School of Public Health, pubblicato sugli 'Archives of
Internal Medicine'. I ricercatori, nell'arco di 14 anni, dall''86 al 2000, hanno esaminato i dati di 47.620
uomini negli Stati Uniti. In particolare, è stato chiesto loro quanta attività fisica facessero e di che tipo.
Durante lo studio, sono stati diagnosticati 2.892 nuovi casi di tumore della prostata, di cui 482 in fase
avanzata. Gli uomini più anziani, dai 65 anni in su, che praticavano esercizio regolare e intenso, correvano
il 70% di rischi in meno di cancro in stato avanzato. Nessuna relazione, invece, fra attività fisica e tumore
meno sviluppato è stata riscontrata per i più giovani.
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04. COLON, INDIVIDUATO IL MECCANISMO CHE FA PROGREDIRE IL TUMORE
Il meccanismo con cui le cellule del carcinoma del colon retto inibiscono l'attività del sistema immunitario
è stato individuato nel corso di uno studio, frutto della collaborazione tra diverse strutture dell'Istituto dei
Tumori di Milano (Immunoterapia dei Tumori Umani, Medicina Nucleare e Chirurgia Colo-rettale). Il
processo - spiega la newsletter Ricerca&Cura - consiste nel rilascio, da parte delle cellule tumorali, di
microvescicole in grado di indurre alla morte cellulare programmata i linfociti T anti-tumore. Le
microvescicole sono presenti nel siero e nelle lesioni tumorali di pazienti affetti da carcinoma del colon e
rappresentano, quindi, un potenziale meccanismo con cui il tumore favorisce la propria crescita
nell'organismo. I risultati della ricerca verranno a breve pubblicati dalla rivista Gastroenterology. Sono già
in corso di identificazione farmaci o fattori biologici in grado di interferire con il rilascio delle
microvescicole. “Il che significherebbe - conclude la newsletter - un importante passo in avanti nella
terapia dei pazienti affetti da carcinoma colo-rettale o da altre neoplasie che agiscono con analogo
meccanismo”, anche se questi nuovi farmaci dovranno comunque essere sperimentati a lungo prima di
entrare in terapia.
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05. ECSTASY PUO' SERVIRE PER CURA
Non solo alcuni antidepressivi ma persino l'ecstasy ha proprietà curative contro certi tipi di tumore. E'
questo il sorprendente risultato di uno studio scientifico, durato cinque anni, che ha accertato i benefici dei
cosiddetti farmaci psicotropi nel trattamento delle forme di cancro del sistema linfatico. Secondo la ricerca
dell'Università di Birmingham più della metà dei 17 pazienti curati con questi composti hanno fatto
registrare un rallentamento sensibile, quando non un'interruzione definitiva, della crescita delle cellule
infette. Se l'uso degli anti-depressivi nella cura dei tumori potrebbe cominciare anche subito, saranno
viceversa necessarie ulteriori verifiche per somministrare pastiglie di ecstasy a scopo terapeutico.
“Crediamo che una serie di agenti psicotropi che sono già utilizzati in medicina, e talvolta abusati, per
altre ragioni ora possano aiutarci nella lotta a certi tumori”, ha commentato il professore John Gordon,
autore dello studio promosso dal Leukaemia Research Fund.
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News
06. GLOBULI BIANCHI PIU' FORTI CONTRO I TUMORI CEREBRALI
Si avvicina al via il progetto di ricerca di nuove terapie per la cura del glioblastoma. Uno studio proposto
dalla struttura di Neuro Oncologia sperimentale dell'Istituto Neurologico Besta, diretta da Gaetano
Finocchiaro, verrà effettuato su pazienti che presentano recidive di glioblastoma. Questa sperimentazione
clinica prevede che questi pazienti siano sottoposti, prima dell'intervento, a leucaferesi, ovvero alla
rimozione delle cellule linfatiche dendritiche - un particolare tipo di globuli bianchi - dal sangue. Tali
cellule, trattate in laboratorio in modo da stimolarne la risposta immunologica al tumore, saranno quindi
reiniettate al paziente. Esperimenti di questo genere sono stati finora eseguiti sui topi. Gli ottimi risultati
ottenuti, presentati il 5 maggio al II Congresso Internazionale di Neuro Oncologia di Edinburgo, hanno
convinto a studiare la terapia sugli uomini. Questo trattamento, infatti, oltre a non causare effetti
collaterali, dovrebbe garantire al paziente recidivo una qualità di vita migliore rispetto alla chemioterapia.
La ricerca viene effettuata con la collaborazione di laboratori della Fondazione IRCCS Ospedale Maggiore
Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena di Milano, dell'Istituto Nazionale Tumori e col sostegno
dell'Associazione per le Ricerche Neurologiche (ARIN: www.arinonlus.it/fondodigio).
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07. UTERO, L’ARMA MIGLIORE E' PREVENZIONE MA SOLO IL 50% DONNE FA IL PAP TEST
Contro il tumore del collo dell'utero l'arma vincente resta quella della prevenzione, a partire da esami
come il pap-test per una diagnosi precoce. Tuttavia, solo il 50% delle donne in età da pap-test, cioè dai
25 ai 65 anni, esegue l'esame almeno una volta ogni cinque anni e solo il 60% lo ha effettuato almeno
una volta nella vita. Si stima che ogni anno nel mondo il virus, trasmesso sessualmente, colpisca circa
mezzo milione di donne. L'80% degli uomini e delle donne sessualmente attive possono venire in contatto
con il papilloma virus (HPV) e non esserne a conoscenza. La patologia, infatti, non da' sintomi e il sistema
immunitario se ne può liberare naturalmente nell'arco di 8-12 mesi. Nel 20% dei casi, però, il virus
persiste e può sviluppare negli anni, per un deficit immunitario, alterazioni cellulari che, se trascurate,
possono determinare lesioni neoplastiche genitali. La massima incidenza di HPV si riscontra nelle donne al
di sotto dei 25 anni, tra le quali si registra un picco di prevalenza dell'infezione di circa il 20-25%. In
questa fascia di età, la maggior parte delle infezioni si risolve spontaneamente e non lascia tracce
patologiche. Ma questo non avviene per tutti i casi: il rischio di sviluppo di carcinoma cervicale è infatti più
elevato quando l'infezione persista ancora in soggetti di 30-35 anni e quando è provocata da quei tipi di
HPV definiti ad alto rischio. “Purtroppo - avverte il ginecologo Paolo Scirpa dell'Università Cattolica l'infezione da HPV è silente e apparentemente asintomatica fino a quando non ha causato la
degenerazione tumorale nel collo dell'utero”. Precisi, quindi, i consigli degli specialisti: La prima regola per
la prevenzione è eseguire il pap-test, tenendo presente che l'intervallo raccomandato in Italia è di tre
anni. Atipie cellulari evidenziate dal pap test rendono necessario procedere all'HPV test, ma chi risulta HPV
test positivo “non deve comunque allarmarsi - conclude Scirpa - ma porre più attenzione alla sua salute,
lasciandosi consigliare dal proprio medico curante, che gli prescriverà gli esami necessari per una corretta
prevenzione”.
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08. IL VINCITORE DEL PEZCOLLER 2005 PRESENTA LE SUE SCOPERTE
Non vuole alimentare troppe illusioni su una imminente vittoria della scienza contro il cancro ma è
convinto che siamo sulla strada buona. Lewis C. Cantley, docente di sistemi biologici e capo divisione alla
Harvard Medical School di Boston, ha ricevuto martedì scorso a Trento il Premio Pezcoller 2005 alla ricerca
oncologica. Cantley è stato insignito del premio, che viene assegnato ogni anno dalla Fondazione Pezcoller
di Trento e dall' AACR, International Award for Cancer Research, per la sua scoperta di un enzima
chiamato PI-3K del quale si sa che, in caso di attivazione aberrante, rappresenta la causa di una gran
parte dei tumori umani, in particolare quelli del seno, dei polmoni, del colon, della prostata e del
melanoma. Dalla comprensione di come questo “componente” si adatti al circuito di controllo cellulare è
derivato un significativo passo avanti nella conoscenza del tumore. Cantley ha spiegato che dopo un
iniziale entusiasmo dovuto alla consapevolezza che la comprensione di questo meccanismo avrebbe
portato a trovare dei farmaci chiave che avrebbero potuto debellare definitivamente il cancro, è
subentrata una maggiore cautela, perché si è scoperto che il circuito logico che controlla la singola cellula
è molto più complesso di quello contenuto nei chips che controllano i vari computer. Alcuni farmaci in
grado di attaccare con precisione gli specifici componenti che determinano la conversione della cellula in
cancro sono stati trovati, ha detto Cantley, “ma ci sono decine di altri componenti che abbiamo
individuato come responsabili di questa 'cattiva condotta' nelle cellule tumorali per i quali non abbiamo
ancora identificato i relativi farmaci”. Cantley ha spiegato che addirittura tra due pazienti affetti dallo
stesso tumore, ad esempio al polmone, trattati con lo stesso farmaco, è possibile che uno venga
effettivamente curato, mentre l' altro non trae alcun beneficio. Cantley ha ricordato a questo proposito il
vincitore del Pezcoller dello scorso anno, il professor Stanley Korsmeyer, un pioniere nella ricerca dei
componenti 'distorti' della cellula tumorale, che proprio durante la cerimonia di consegna del premio
annunciò di essere ammalato di tumore al polmone. E Korsmeyer è morto un mese fa, ha detto Cantley,
sconfitto dal cancro, anche se “ha potuto avere dei benefici nella sua battaglia finale proprio dai progressi
fatti in questo campo”. “Il trattamento 'personalizzato' che gli è stato praticato ha certamente allungato la
sua vita ben oltre quanto ci si potesse aspettare - ha detto Cantley - tanto da permettergli di essere
sufficientemente in salute per volare fino a Trento ed partecipare con la moglie alla cerimonia. Tuttavia
questo specifico farmaco non poteva da solo essere in grado di bloccare la malattia, a causa dello stato
molto avanzato delle metastasi già al momento della diagnosi”. “La sua eroica battaglia - ha commentato
Cantley - ci ricorda ancora una volta che abbiamo fatto dei progressi, ma che abbiamo ancora un lungo
cammino da fare”. Lewis C. Cantley, sposato e padre di due figlie, è arrivato a Trento insieme alla moglie.
Ha spiegato di essere amante dell' Italia, una delle mete preferite delle sue vacanze, anche perchè, ha
detto, il sole, il pomodoro e il vino rosso sono degli ottimi alleati contro l'insorgenza dei tumori.
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09. TUMORE PER FUMO PASSIVO, CONDANNATO IL MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE
E' forse, per l'importo del risarcimento, la prima vera condanna inflitta per fumo passivo in Italia. L’ha
vinta il Codacons che difende gli interessi degli eredi di una dipendente del Ministero dell' istruzione,
colpita da cancro ad un polmone per fumo passivo. Il giudice Giuseppina Vetritto della sezione Lavoro del
Tribunale di Roma ha condannato il Ministero ad un risarcimento di 263.725 euro a titolo di danno
biologico ed altri 132 mila euro per danno morale a favore di Ferruccio e Claudio Di Bari, eredi di Maria
Sposetti, scomparsa per altre cause un paio di anni fa. Come ha riepilogato il Codacons, Maria Sposetti fu
assunta dal ministero della Pubblica Istruzione il 30 maggio 1980. Dodici anni più tardi, sette dei quali
trascorsi esposta ad inquinamento da fumo passivo, in una “stanza angusta, sprovvista di aeratori, con tre
colleghe accanite fumatrici”, le fu diagnosticato un tumore al polmone destro. La donna, che non aveva
mai fumato e non aveva conviventi in famiglia dediti al fumo da sigaretta, fu sottoposta ad intervento
chirurgico e successivamente a cicli di chemioterapia soffrendo di altre, consequenziali, patologie. Nel
2002 i familiari della Sposetti hanno denunciato il Ministero attraverso gli avvocati del Codacons Carlo
Rienzi e Vincenzo Masullo chiedendo di accertare la violazione da parte del datore di lavoro delle norme in
materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Il Codacons, oltre ai danni biologico e morale, aveva chiesto il
risarcimento al danno della vita di relazione (che è stato incluso nel primo) ed alla perdita della capacità
lavorativa (che non è stato riconosciuto). Maria Sposetti è morta pochi anni fa in seguito ad un incidente
stradale. Per il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, la sentenza di Roma “apre la strada a migliaia di
cause di risarcimento danni per quei lavoratori che hanno dovuto subire alle loro scrivanie il disagio
causato dal fumo dei colleghi”.
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10. FUMO PASSIVO, INIZIATIVE MIUR E AVVOCATURA STATO
L'Avvocatura generale dello stato assieme al Ministero dell'Istruzione, prenderà le opportune iniziative in
riferimento alla sentenza che impone al dicastero di viale Trastevere, un risarcimento agli eredi di una
donna affetta da tumore a causa del fumo passivo respirato mentre lavorava nello stesso ministero e poi
morta per altre cause. Da fonte ministeriale si apprende che il caso, che risale ai primi anni '90, quando
non era ancora in vigore la legge sul fumo, è stato seguito nel contenzioso dall'Avvocatura generale dello
stato, alla quale non è stata ancora notificata la sentenza e che, insieme al ministero, assumerà le
iniziative che si riterranno opportune.
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11. ONCOLOGI A STORACE, NO A MEDICINA DELL'EMOZIONE
Netto il no degli oncologi a una ''medicina basata sull'emozione anzichè sull'evidenza''. E no a “una nuova
vicenda Di Bella, che a suo tempo fu causa di profondo disagio”. Così, in una lettera aperta al ministro
della Salute Francesco Storace, si è espressa la comunità degli oncologi, il Collegio Italiano dei Primari
Oncologi Medici Ospedalieri (Cipomo), in merito alla riproposta vicenda Di Bella, che è stata oggetto di
discussione al congresso nazionale che ha riunito i 138 direttori delle strutture oncologiche italiane. Gli
oncologi manifestano grande perplessità circa l'ipotesi di intraprendere una nuova sperimentazione. “E'
nostro profondo convincimento - affermano - che le Sue affermazioni creeranno negli ammalati e nelle
loro famiglie aspettative di cura e illusioni di guarigione destinate a svanire, lasciando confusione e
sofferenza maggiori di quanto non ve ne siano già”. Secondo quanto riportato dalla lettera, “nella fase
attuale guarisce di cancro circa il 50% degli ammalati, grazie alla prevenzione, alla diagnosi precoce, alle
terapie integrate e alla diffusione capillare delle strutture oncologiche sul territorio, tutte cose realizzate
grazie agli investimenti pubblici. La via per andare incontro ai malati è quella di investire sulla ricerca e di
rendere facilmente accessibili i farmaci e le prestazioni sanitarie, adoperandosi perché raggiungano la più
elevata qualità”. Proprio su questi aspetti gli oncologi auspicano un confronto e un impegno di Storace.
“Anche i malati che non guariranno ricevono cure adeguate, attenzione e rispetto, e questo - dice Guido
Tuveri, presidente del Cipomo - è stato sicuramente l'insegnamento che la vicenda Di Bella ha lasciato in
eredità, ma è stato l'unico - precisa l'oncologo - perché l'inutilità di quella terapia è stata dimostrata in
modo definitivo dalla sperimentazione, che è stata rigorosa e non ha dato alcun risultato”.
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12. ITALIA-USA, DUE SCUOLE A CONFRONTO NELLA SANITA'
Ricerca medica e assistenza sanitaria in Italia e Usa a confronto per tre giorni a Miami, grazie al convegno
'Progetto Florida' promosso dall'ambasciata italiana, il consolato, l'università di Miami e la Fondazione
italiana delle Americhe. “E' una prima tappa significativa di un processo avviato nel maggio del 2003 - ha
spiegato l'ambasciatore italiano Sergio Vento - articolato in una serie di intese già tracciate tra l'Istituto
Superiore di Sanità e il National Institute of Health”. Da questi incontri sono già stati avviati progetti
collaborativi tra università italiane e americane in numerose aree della ricerca e della clinica come la
neurochirurgia e la neurologia per la cura dei traumi alla colonna vertebrale, l'oncologia per la ricerca di
farmaci mirati, per i trapianti e per la diabetologia e la cardiologia. “Il successo di questi incontri e le
prospettive che si aprono da questa iniziativa - ha aggiunto l'ambasciatore Vento - vedono impegnati tre
soggetti: le istituzioni (le università e i centri di ricerca), i ricercatori, nel contesto di una nuova mobilità
che è legata alla capacità di interagire e comunicare; l'industria diagnostica e farmaceutica”.
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Dalle Regioni
13. NASCE A ROMA IL POLO D’ACCOGLIENZA PER LE FAMIGLIE DEI BIMBI MALATI
Un complesso di cinque palazzine inizio '900 immerse in un grande giardino. Oggi sono disabitate, ma
presto rappresenteranno un approdo sicuro per tante famiglie: diverranno case di accoglienza, per un
totale di 2-300 posti letto, per i genitori dei bambini malati di tumore, provenienti da ogni parte d'Italia e
anche dall'estero, e ricoverati negli ospedali romani. Il progetto ha un nome ambizioso, 'Roma, capitale
dell'accoglienza del bambino oncologico', e vede in prima linea varie associazioni: saranno loro a
raccogliere i fondi necessari per ristrutturare le palazzine del complesso di 'Bello sguardo', messe a
disposizione dal comune di Roma. Ogni palazzina sarà 'adottata' da un'associazione impegnata
nell'assistenza in questo campo. In prima linea anche 'Ali di scorta onlus', impegnata nella lotta ai tumori
e alle malformazioni cerebrali infantili presso il Policlinico Agostino Gemelli. Ma come sarà la Casa di Ali di
scorta? In circa 800 mq su tre piani, verranno ricavati 15 mini-appartamenti per un totale di una
cinquantina di posti letto. Per realizzare tutto questo saranno necessari circa 600.000 euro. La raccolta
fondi proseguirà nei prossimi mesi. Obiettivo è rendere operativa la Casa di Ali di scorta entro la fine del
2006. Uno spot, con la regia di Ricki Tognazzi e Simona Izzo, sarà anche trasmesso sulle reti Rai. Ed
anche 'Domenica In', la trasmissione condotta da Mara Venier su Raiuno, ha aiutato il progetto lanciando
una raccolta fondi via sms domenica 8 maggio.
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14. A FIRENZE APERTA UNA STRUTTURA PER LA RIABILITAZIONE DEGLI OPERATI DI CANCRO
Nasce a Firenze un centro specializzato nella riabilitazione delle persone operate di cancro, in particolare
delle donne che hanno subito interventi al seno. E' stato realizzato anche con i contributi raccolti durante
la manifestazione podistica Corri la vita avvenuta nel 2004 e, secondo i promotori, è la prima struttura
pubblica di questo tipo in Italia. Il Centro per la Riabilitazione Oncologica, immerso nel verde della collina
di Careggi, ha sede nel complesso di Villa delle rose ed è stato inaugurato dal sindaco Leonardo Domenici
sabato scorso. Sarà subito operativo con alcuni servizi innovativi: due ambulatori per le pazienti operate
al seno, uno per gli stomizzati (interventi al colon), due locali per la riabilitazione individuale, uno studio
per il sostegno psicologico, una palestra per il trattamento di gruppo. Il Centro è gestito da CSPO (Centro
Studi per la Prevenzione Oncologica della Regione Toscana) e LILT (Lega per la Lotta contro i Tumori,
Sezione di Firenze, l'associazione che organizza Corri la Vita), con la collaborazione dell'associazione
Toscana Donna, secondo un inedito modello di rapporto tra pubblico e privato. Villa delle Rose farà
peraltro parte di un progetto regionale (coordinato e sostenuto dall'Istituto Toscano Tumori), articolato in
tre aree e altrettanti poli di riferimento (Firenze, Livorno e Siena).
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GLI APPUNTAMENTI AIOM
LE NUOVE FRONTEIRE NELLA DIAGNOSI E TRATTAMENTO
DELLE NEOPLASIE CERVICO FACCIALI
Cremona, 14 maggio 2005 Aula Magna Magda Carutti - Istituti Ospitalieri di Cremona
Comitato scientifico: Direttivo del Gruppo Regionale AIRO Lombardia
L’iniziativa è gratuita e rivolta ai Medici Radioterapisti Oncologi, Medici Chirurghi per un massimo di 150
partecipanti. L’evento è inserito nel programma di Educazione Continua in Medicina
Per scaricare il programma e il modulo di adesione clicca qui
Per l’iscrizione inviare adesione a: [email protected] - fax 0372.40543
Il Cannocchiale Oncologico
IL CARCINOMA POLMONARE NON MICROCITOMA - ATTUALITÀ E PROSPETTIVE DI
TRATTAMENTO
Novara 24 maggio 2005 - Auditorium della Banca Popolare di Novara (Via Negroni 12)
Segreteria Scientifica: Prof. Oscar Alabiso (Il Segretario regionale AIOM Piemonte)
Segreteria organizzativa: MC Medical Congress - Tel 0321/331215; e-mail: [email protected]
Per scaricare il programma clicca qui
8° Corso Nazionale di Formazione al Management e alla Comunicazione per il Team oncologico
ASSOCIAZIONE PER IL MANAGEMENT E LA QUALITÀ NELLE ORGANIZZAZIONI PER LA SALUTE
ROMA – Hotel Villa Torlonia (26/27/28 maggio - 30 giugno/1/2/luglio)
Direttore del corso Dr. Salvatore Palazzo (Cosenza) e Prof. Ercole De Masi (Roma)
Info: Gamma Congressi srl – Via della Farnesina, 136 – Roma - fax 06.3290694, e-mail:
[email protected]
Per Scaricare il programma clicca qui
“DNA TOPOLOGY IN THE GLOBAL REGULATION OF GENOME FUNCTIONS”
Bertinoro (Forlì) 1-4 giugno
University of Bologna - Istituto Oncologico Romagnolo - School of Pharmacy
Direttore del corso: Maurizio Marangolo – Giovanni Caprinico
Segreteria scientifica: www.ior-forli.it
Segreteria organizzativa: www.trottolaviaggi.it
CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN ONCOLOGIA GERIATRICA
Padova 15-16 giugno / 5-6 ottobre / 16 novembre 2005
Direttore: Prof. Silvio Monfardini (Azienda Ospedaliera-Istituto Oncologico Veneto-IOV, Padova)
Segreteria Organizzativa: Dr.ssa Martina Boscaro – tel.049.8215711, Fax.049.8215794
e-mail: [email protected]
Per visione programma, informazioni ed iscrizioni: www.istitutoncologicoveneto.it
CORSO DI FORMAZIONE IN PSICONCOLOGIA
Perugia, 10 giugno 2005 – Giò Hotel Arte e Vini
Aiom Umbria in collaborazione con Società Italiana di Psiconcologia
Info: 075/5731100
Per scaricare il programma clicca qui
5° corso educazionale interattivo
LA TERAPIA DEL CARCINOMA DELLA MAMMELLA: DALL’APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE
ALLA DECISIONE TERAPEUTICA.
BOLOGNA, Sabato 11 giugno 2005 Hotel Holiday Inn (Piazza della Costituzione, 1)
In collaborazione con: Società Italiana Tumori Sezione regionale EmiliaRomagna
Segr. Org.: Accademia Nazionale di Medicina Laura Manganelli e-mail: [email protected]
Info: www.accmed.org
Per scaricare il programma clicca qui
9° Congresso Nazionale Società Italiana di Psico-Oncologia
VERSO L'ECCELLENZA DELLE CURE NEI CENTRI ONCOLOGICI
Rende (Cs) 16/18 Giugno 2005
Info: www.oncologia-cosenza.org
Segreteria organizzativa: Gamma Congressi - 00194 Roma - Via della Farnesina, 136
Tel. 06.36300769 - Fax 06.3290694 - [email protected]
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ASPETTI BIOLOGICI E TERAPIA DEL CARCINOMA RETTALE: STATO DELL’ARTE E PROSPETTIVE
FUTURE
Crema, 17-18 giugno 2005
Polo didattico e di Ricerca di Crema - Via Bramante, 65
Segretria Scientifica: Enrico Bobbio Pallavicini, Clara Bianchessi, Alessandro Inzoli
Info: 0373.280379 – [email protected]
Il programma è disponibile sul sito della segreteria organizzativa: www.nadirex.com
COMMUNICATION SKILLS E MODALITA’ RELAZIONALI IN ONCOLOGIA
Ferrara, 1-2 Settembre 2005 – Workshop (San Girolamo dei Gesuati – Via Madama 40/A)
Ferrara, 3 settembre 2005 – Corso di aggiornamento interattivo (Università di Ferrara – Via Borsari)
Direttori: W.Baile (Usa) e L. Grassi (Italia)
Info: Francesca Marangoni (European School of Oncology) – 02.85464525 – [email protected]
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Registrazione on line al sito www.cancerworld.org/eso
2° CONGRESSO NAZIONALE DI ONCOLOGIA GERIATRICA
Casale Monferrato, 10-11 ottobre 2005-02 - Hotel Candiani
Ssegreteria organizzativa: M&B – 011.4730433
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ALTRI APPUNTAMENTI SONO DISPONIBILI SUL SITO DELL’AIOM ALLA PAGINA
http://www.aiom.it/news/news.asp
INDICE
Concorsi e bandi
PREMIO DI RICERCA: IL RUOLO DEGLI ANALOGHI DELLA SOMATOSTATINA NELLA GESTIONE
DELLE MALATTIE NEUROENDOCRINE
Italfarmaco bandisce 2 premi di ricerca clinica da assegnare a Laureati in Medicina e Chirurgia di età non
superiore a 40 anni, operanti presso Strutture Sanitarie del nostro Paese.
I premi saranno dell’importo di 5.000 € cadauno.
Verranno premiati i due lavori originali che avranno prodotto i risultati più interessanti in tema di
miglioramento della prognosi e della terapia del paziente affetto da patologia neuroendocrina.
I lavori saranno valutati da una apposita commissione costituita da sei membri specialisti in
Endocrinologia ed in Oncologia (Prof. A.Angeli, Prof. E.Ghigo, Prof. A.Giustina, Dr. R.Labianca, Prof.
G.Lombardi, Prof. E.Martino) e da un Rappresentante dell’Azienda.
Scadenza 30 giugno 2005
Scarica il Bando
INDICE
Supplemento ad AIOM Notizie – Direttore Responsabile Mauro Boldrini - Redazione: Gino Tomasini, Carlo
Buffoli
Consulenza scientifica: Alain Gelibter (Divisione Oncologia Medica “A” Istituto Regina Elena di Roma),
Laura Milesi (U.O. Oncologia Medica, Ospedali Riuniti di Bergamo)
Editore Intermedia - Reg. Trib. di BS n. 35/2001 del 2/7/2001
Intermedia: Via Costantino Morin 44 Roma Tel. 06.3723187- Via Malta 12/b Brescia Tel. 030.226105
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Questa pubblicazione è resa possibile da un educational grant di Roche – innovazione per la salute