Il problema delle palle di cannone Un problema di logistica è diventato, per la sua difficoltà, il più famoso enigma della geometria discreta. Per molti secoli i matematici, tra cui grandi nomi come Keplero e Gauss, si sono arrovellati intorno alla seguente domanda: qual è il modo migliore di accatastare delle sfere? Come si può realizzare la massima densità possibile (più sfere in meno spazio)? Keplero congetturò che la disposizione ottimale fosse quella piramidale: che, d’altronde, è quella normalmente scelta dai commercianti per sistemare i mucchi di arance al mercato, e, nei secoli passati, dagli artiglieri per le palle di cannone. Per molto tempo gli studiosi, pur essendo sicuri di poter dare ragione a Keplero, non hanno saputo conseguire la certezza assoluta: hanno invano cercato una giustificazione matematica rigorosa. Non a caso la congettura è presente nella lista dei 23 problemi che Hilbert considerava le maggiori sfide per i ricercatori del Novecento. Ci sono voluti quattro secoli perché questo traguardo potesse essere raggiunto: la notizia è del 9 agosto 1998. In questa data Thomas Hales, un matematico dell’Università del Michigan, Stati Uniti, ha annunciato di aver finalmente risolto il problema, con 250 pagine di dimostrazione ed un programma di computer da 3 gigabytes. Una piramide di sfere vista dall’alto, da un trattato cinese del 1558