Riflessioni sulla campagna di vaccinazione anti

Riflessioni sulla campagna di vaccinazione anti-influenzale
(a cura del Dott. Eugenio Sclauzero; scaricabile dal sito www.psichenaturale.it )
1. Premessa.
 In questi ultimi anni stiamo assistendo sempre di più alla diffusione da parte dei mass
media di messaggi di paura, di vero terrorismo psicologico, che, quando vengono
adeguatamente e approfonditamente analizzati, dimostrano di essere non solo
ingiustificati, ma addirittura appositamente creati e gonfiati secondo un piano prestabilito.
 Dopo le campagne di intimidazione per l’AIDS, la mucca pazza, la SARS, l’influenza
aviaria, immancabilmente ogni inverno ripartono i messaggi intimidatori per chi non si
vaccina contro l’influenza stagionale.
 Se da una parte non possiamo più credere a tutto quello che i media ci dicono, è anche
vero che una persona non può neppure avere competenze specifiche per ogni particolare
e singola materia che riguardi la salute; cerchiamo però di usare almeno un po’ di
saggezza, che in questo caso corrisponde ad un semplice buon senso.
 Queste riflessioni nascono dalle pressanti richieste di chiarezza espresse dalla gente che
rimane stordita dalla mole di messaggi contrastanti inviati dai Media (Buona norma di
prevenzione potrebbe essere quella di non ascoltare molto i Telegiornali).
 Come ogni anno, anche in questo autunno assistiamo silenziosi ad una massiccia
propaganda a favore della vaccinazione antinfluenzale, anche pediatrica, basata non
certo sui dati scientifici, ma sulla nostra grande emotività e sulla nostra ignoranza
specifica. Ci viene appositamente inculcata la paura di sempre nuove e drammatiche
epidemie virali di sempre nuovi e fantasiosi virus (il più delle volte sono virus sempre
esistiti, come quello dell’aviaria).
 Ci spaventano riportando le cifre di 250-500.000 morti da influenza all’anno, ma omettono di dirci che questa cifra
è formata per il 95% dalle morti che avvengono nei Paesi poveri del Terzo Mondo che, come sappiamo, sono ad
elevato rischio per le complicanze dell’influenza solo perché vivono in condizioni igienico-alimentari e sanitarie
estremamente scadenti.
 Ci dicono che le migliaia di morti potrebbero essere quasi tutte evitate con la vaccinazione, mentre non è
assolutamente vero che il vaccino antinfluenzale riduce in modo significativo la mortalità rispetto quanto accade nei
non vaccinati ed è ancora meno vero che potrebbe farci evitare quasi tutte le morti.
 La vaccinazione antinfluenzale ha una scarsissima efficacia clinica perché: è necessario vaccinare circa 45
persone per avere un solo caso di influenza in meno, riduce il tempo di malattia per ogni episodio influenzale di
circa 0,3 giorni, non riduce in modo significativo né le complicanze né i ricoveri ospedalieri da influenza.
 Questi dati sono scontati se si pensa solamente che il vaccino antinfluenzale, in quei casi in cui riesce ad essere
efficace, evita ovviamente solo la malattia influenzale causata da questo virus e non le sindromi influenzali causate
da altri virus; infatti, dobbiamo sapere che i virus dell’influenza (Ortomixovirus a RNA) sono classificati nei tipi A, B
e C dei quali il tipo A è la causa più frequente della malattia influenzale vera e propria.
 La Sindrome Influenzale, invece, è una patologia del tutto sovrapponibile alla malattia influenzale, ma causata da
virus diversi da quello dell’influenza e responsabili delle cosiddette Sindromi Simil-Influenzali (ILI: Influence Like
Ilness), dovute in particolare a: Paramixovirus, Adenovirus, Pneumovirus, Rhinovirus, Coronavirus, Echovirus, ma
anche correlate a vari batteri che spesso creano sovra-infezioni.
 Studi epidemiologici molto ben documentati ci insegnano che solo il 9% di quelle che noi chiamiamo “influenze”
sono causate dal virus influenzale vero e proprio e quindi solo queste (anzi, solo una loro parte) potrà essere
prevenuta dalla vaccinazione antinfluenzale. Infatti, la pubblicità che in questi giorni alcune Ditte produttrici di
vaccini antinfluenzali mandano ai Medici di Base parla dei grandi danni dell’influenza, di pochi effetti collaterali dei
loro vaccini, ma non accennano minimamente alla possibilità che il vaccino riduca la mortalità, semplicemente
perché non è vero e non lo potrebbero dimostrare. (12)
2. Noi siamo già dotati di un sistema immunitario specificamente riservato alle infezioni esterne: non
serve deviarlo con la vaccinazione.
 La maggior parte degli organismi che generano malattia, entra nel corpo attraverso le mucose del naso, della
bocca, del sistema polmonare o del tratto digestivo; è per questo che il 60-70% delle cellule immunitarie è prodotta
proprio a livello intestinale nelle placche di Peyer (appositi agglomerati linfatici posti dove per primo avverrà il
contatto con le sostanze provenienti dall’ambiente esterno).
 Queste membrane mucose hanno un loro sistema immunitario, mediato dalle IgA (sistema diverso da quello
attivato quando il vaccino viene iniettato nel corpo collegato alle IgG). Questo sistema IgA è la prima linea di difesa
del corpo e fa parte del M.A.L.T. (Mucose-Associated Lymphoid Tissue) il Sistema immunitario delle mucose
che funziona come un unico grande circuito, strutturato su più livelli e specializzato nel contrastare
immediatamente gli agenti nocivi provenienti dall’esterno.
 Il suo lavoro è combattere gli organismi invadenti nei loro punti di ingresso, riducendo o addirittura eliminando il
bisogno di attivare il sistema immunitario del corpo (IgG) che riveste compiti più importanti e specifici (per fare un
paragone è come se per dare le contravvenzioni alle auto in sosta vietata in città noi chiamassimo, invece dei vigili
urbani, i nuclei operativi speciali dell’esercito).
 Quando si inietta un vaccino nel corpo e soprattutto quando questo lo si combina ad un immuno-adiuvante come
lo Squalene il nostro sistema immunitario IgA viene bypassato e il nostro sistema immunitario IgG viene
iperstimolato in risposta alla vaccinazione che molte volte oltre al materiale virale contiene in genere anche un
certo numero di tossine chimiche: glicole etilenico (antigelo), formaldeide, fenolo (acido carbolico) e spesso
antibiotici come Neomicina e Streptomicina.
 Un ulteriore capitolo poi potrebbe essere aperto sugli Immuno-adiuvanti come l’alluminio e lo Squalene: lo scopo di
un immuno-adiuvante aggiunto al vaccino è di aumentare (effetto “turbo”…: mantiene infatti in sede per più tempo
gli antigeni del virus) la risposta immunitaria alla vaccinazione determinando una iper-reazione del sistema
immunitario contro il materiale estraneo all’organismo introdotto con il vaccino.
3. Gli adiuvanti
 Il loro utilizzo parte dal presupposto, puramente economico e venale, di poter usare quantità minori di sostanze
immunizzanti (antigeni virali) ed il minor numero di dosi possibili per ogni individuo: tanto meno sarà il vaccino
richiesto per ogni individuo tante più dosi individuali saranno disponibili per le campagne di vaccinazione di massa
→ TANTO MAGGIORE SARÀ IL GUADAGNO.
 Per quanto riguarda l’influenza suina (virus A/H1N1) il governo USA ha contratti con molte case farmaceutiche per
sviluppare e produrre i vaccini correlati ed almeno due di queste aziende, la Novartis e la GlaxoSmithKline, stanno
usando un adiuvante nei loro vaccini H1N1: lo Squalene.
 Nel 1976 milioni di persone furono rapidamente vaccinate negli USA, ma tale campagna di vaccinazione di massa
fu fermata dopo un aumento di casi di Sindrome di Guillain-Barré (GBS) fra le persone che avevano ricevuto quel
vaccino contenente lo Squalene (la Sindrome di Guillain-Barré è un disordine autoimmunitario che causa la paralisi
delle braccia o delle gambe e, raramente, dell’intero corpo; chi ne soffre generalmente nel tempo guarisce
completamente, ma alcuni vengono colpiti da paralisi permanente e pochi ne muoiono. Ricerche successive hanno
permesso di stimare che si presentava un caso di GBS ogni 100.000 vaccini somministrati. Se il vaccino attuale
causasse una simile percentuale di casi, allora potremmo aspettarci che centinaia di persone potrebbero contrarre
la GBS ed alcuni di questi soffrirebbero di paralisi permanente o potrebbero morire), (13).
4. Lo Squalene
 Secondo Meryl Nass, M.D., una autorità in merito al vaccino sull’antrace: “Una nuova caratteristica dei due vaccini
H1N1 che la Novartis e la GlaxoSmithKline stanno sviluppando, è l’aggiunta di Squalene, un adiuvante per attivare
immunogenicità e ridurre drasticamente la quantità di antigeni virali necessari. Questo si traduce in una produzione
troppo veloce delle quantità di vaccino desiderate.” (1)
 L'adiuvante Squalene di proprietà della Novartis per il loro vaccino H 1N1 è l’ MF59. Quello della Glaxo è l’ASO3.
L’MF59 deve ancora essere approvato dalla FDA (Food and Drug Administration) perchè possa essere usato in
vaccini usati in USA, nonostante ci sia una sua storia di uso in altri paesi.
 Cosa fa lo Squalene ai topi: adiuvanti di vaccini su base oleosa, come lo squalene, a lungo raggio temporale,
non hanno dimostrato di produrre risposte immunitarie concentrate e ininterrotte (2); mentre una ricerca del 2000,
pubblicata nell’American Journal of Pathology ha dimostrato che una singola iniezione dell'adiuvante Squalene sui
topi, ha attivato “una infiammazione cronica, mediata immunologicamente sull’articolazione,” altresì nota come
artrite reumatoide (3).
 Cosa fa lo Squalene agli esseri umani: il nostro sistema immunitario riconosce lo Squalene come una molecola
di olio innata nel corpo (infatti si trova in tutto il sistema nervoso e nel cervello). Possiamo consumare lo Squalene
contenuto nell’olio di oliva ed il nostro sistema immunitario non solo lo riconosce, ma anche se ne avvale delle sue
proprietà antiossidanti. La differenza tra “Squalene buono” e “Squalene cattivo” è la via attraverso la quale entra
nel corpo. L’iniezione è una via di ingresso anormale che rischia di indirizzare e stimolare il sistema immunitario ad
attaccare tutto lo Squalene presente nel corpo, non solo quello contenuto nell'adiuvante favorendo la distruzione di
questa molecola ovunque la trovi, inclusi i luoghi dove è presente naturalmente e dove è vitale per la salute del
sistema nervoso (4).
5. L’influenza
 L’influenza è una malattia respiratoria acuta, caratterizzata da un periodo di incubazione di 48-72 ore, causata da
virus influenzali, che interessa le alte o basse vie respiratorie ed è spesso accompagnata da segni e sintomi
sistemici quali febbre, mal di testa, tosse, dolori articolari e muscolari, astenia e, talvolta, vomito e diarrea.
 Il nome della malattia sembra derivi dal fatto che gli antichi la ritenevano causata, appunto, dall’influenza nefasta di
alcuni astri.
 Ovviamente le persone più esposte all’infezione sono, naturalmente, quelle con un sistema immunitario
meno “allenato” ed efficiente, cioè i bambini, gli anziani e i pazienti con deficit immunitari.
 Nei periodi tra un’epidemia e l’altra il virus ha bisogno di un ospite vivo, in cui riprodursi a livello intra-cellulare; per
esempio, durante l’estate il “serbatoio” virale può essere rappresentato da particolari tipi di uccelli che poi,
migrando, diffondono con le deiezioni il virus sui territori che attraversano; il secondo “ospite intermedio” è
rappresentato dal maiale da cui poi il virus influenzale si trasferisce all’uomo per una nuova epidemia.
6. L’influenza suina o A/H1N1
 L’influenza epidemica stagionale da circa dieci anni è causata da un virus influenzale di tipo A/H3N2, mentre il virus
dell’influenza suina è di tipo A/H1N1, discendente da quello che provocò nel 1918 la pandemia di “Spagnola”. (9)
 Il potenziale pandemico (cioè capacità di infettare numeri enormi di persone) del virus è da attribuire alla
mutazione che, dopo più di mezzo secolo, l’A/H1N1 ha subito all’interno delle popolazioni suine, che come noto
sono i “serbatoi” di virus dai quali l’infezione si diffonde alla specie umana (Vedi Allegato 1).
7. Pericolosità dell’influenza suina o A/H1N1
 Dagli studi condotti sino ad ora emerge che il virus A/H1N1 rappresenta un problema primariamente sociale a
causa della sua elevata morbilità (il “potenziale” con cui può far ammalare la popolazione), ma fortunatamente non
risulta preoccupante dal punto di vista sanitario per la sua bassa mortalità.
 La bassa mortalità, ossia quanti morti rispetto al numero di casi infettati, riscontrata finora nei paesi dove l’A/H1N1
è già circolato ampiamente (dello 0,3% in Europa e 0,4% negli USA), potrebbe essere in realtà ancora inferiore
perché facilmente diversi casi con sintomi lievi sfuggono alla sorveglianza e alcuni decessi possono essere dovuti
ad altre cause presenti e non al solo virus.
 Nell’inverno 2009/2010 si assisterà a un duplice attacco dei virus influenzali: la popolazione sarà colpita sia dal
ceppo virale stagionale sia dal ceppo virale A/H1N1. Occorrerebbe pertanto una duplice vaccinazione ma, data
l’elevata tendenza alla variabilità dei virus influenzali, anche questa misura si potrebbe rivelare vana.
8. Sintomatologia influenzale
 La sintomatologia può essere assai complessa ed anche di elevata e variabile intensità; la prognosi pertanto può
variare da qualche giorno a più di una settimana:
1. brusco esordio di febbre (uguale o maggiore a 38°C);
2. comparsa di dolori muscolari e articolari, cefalea, interessamento gastro-intestinale;
3. sintomi respiratori (ad es.: raffreddore, mal di gola e raucedine, tosse, dispnea), secondari a fenomeni
infiammatori che si sviluppano nel corso dell’infezione (faringo-tonsillite, rinite, tracheite e bronchite).
 Non mi dilungo molto sui sintomi in quanto sono di esperienza comune e comunque si possono reperire su
qualsiasi rivista medica e non.
9. Limiti della vaccinazione
 La vaccinazione non protegge dagli agenti batterici che possono interessare le vie aeree e sovra-infettare una
malattia da raffreddamento.
 La vaccinazione non protegge, naturalmente, da altri virus che provocano malattie respiratorie con sintomi simili a
quelli influenzali: sono più di 200 i virus antigenicamente distinguibili, responsabili delle Sindromi Simil-Influenzali
(ILI: Influence Like Ilness) di cui abbiamo precedentemente parlato.
 I vaccini contro il nuovo virus A/H1N1 sono ancora in fase di sperimentazione. Nessuno è in grado oggi di sapere
se e quanto saranno efficaci e sicuri.
 Inoltre per diventare aggressivo il virus dovrebbe cambiare (per mutazione? riassortimento con altri virus?) e quindi
i vaccini mirati al virus attuale, potrebbero non essere utili.
 Sulla sicurezza sia l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) che l’Agenzia del farmaco europea (EMEA),
fanno presente la necessità di un’attenta sorveglianza post-marketing per rilevare eventuali effetti collaterali che
potrebbero manifestarsi con l’uso su grandi numeri, anche perché alcuni vaccini sono allestiti con tecnologie
nuove. Abbiamo già visto durante la pandemia del 1976, diversi casi di Guillain-Barré (una neuropatia periferica)
associati alla vaccinazione di milioni di americani contro un virus anch’esso di derivazione suina.
 Chi decide di vaccinarsi, dovrebbe firmare un “consenso informato” che illustri con precisione benefici e rischi. (10)
10. Parametri e criteri di sicurezza dei vaccini
 Non c’è scienza o sperimentazione che possa supportare la sicurezza e prevedere gli effetti collaterali che iniezioni
di vaccino possono avere a lungo termine sulla nostra salute e su quella dei nostri figli. Studi sui controlli sono
durati mediamente due settimane: un tempo troppo breve per esprimere qualsiasi giudizio.
 Malattie autoimmuni come quelle viste nella sindrome del Golfo (Gulf War Syndrome) spesso necessitano di anni
prima che vengano diagnosticate a causa della vaghezza dei sintomi iniziali spesso legati a lamentele circa
emicranie, fatica o dolori cronici che sono sintomi presenti anche di molte altre malattie e disturbi.
 Se abbiamo già un sistema immunitario specifico per affrontare tali patologie perché cercar rogne altrove?
11. Parametri e criteri di sicurezza dei farmaci Antivirali (10)
 Riguardo agli antivirali a cui il nuovo virus è risultato sensibile in laboratorio [Oseltamivir (Tamiflu) e allo Zanamivir
(Relenza)] non sappiamo quanto siano efficaci “in vivo”. Per ora non abbiamo studi al riguardo.
 Sappiamo però che entrambi sono poco efficaci verso l’influenza stagionale e sono già segnalate resistenze del
nuovo virus all’Oseltamivir in Italia (del 100%) in altri paesi (dal 90 al 100% in Danimarca, Giappone, Cina, USA…).
 Effetti collaterali: il 18% dei bambini in età scolare del Regno Unito a cui è stato somministrato l’Oseltamivir in
occasione dell’epidemia di A/H1N1, ha presentato sintomi neuropsichiatrici ed il 40% sintomi gastroenterici.
 Gli antivirali vanno quindi usati solo su indicazione medica e solo per casi gravi o su persone in cattive condizioni
di salute; sul loro utilizzo Ernesto Burgio (direttore scientifico di ISDE, Medici per l’ambiente) esprime un’ulteriore
perplessità: entrambi (vaccini ed antivirali) potrebbero favorire la mutazione del virus verso ceppi più aggressivi.
12. Contraddizioni nelle Teorie Vaccinali del Sistema Sanitario e nell’informazione Mediatica
 Riguardo al vaccino contro l’influenza stagionale, recenti studi confermano i dubbi sulla sua efficacia sia nei
bambini che negli anziani; sotto i 2 anni di età, è risultato addirittura del tutto inefficace. (10)
 Non si vedono quindi motivi per offrire la vaccinazione stagionale ai bambini sani, per la quale oltre a tutto, ci dice il
Center for Disease Control Europeo (ECDC), per prendere decisioni servono informazioni basilari come l’impatto
della vera influenza (numero di casi, ricoveri e complicazioni) nelle varie fasce d’età dell’infanzia. Informazioni che
non abbiamo. (10)
 Per stimare il rischio concreto pandemico e distinguerlo dalla propaganda di chi vuol speculare sulle paure della
gente è utile leggere i dati epidemiologici. La casistica delle ultime terribili malattie che, secondo i media,
avrebbero dovuto dipingere scenari post-apocalittici per l'umanità sono (decesso più decesso meno, visto che ci
interessano le proporzioni dei grossi numeri): encefalite spongiforme bovina ("mucca pazza") 183 casi nel mondo
(1 in Italia), SARS 1323 casi nel mondo (4 in Italia), influenza aviaria 369 casi nel mondo (nessuno in Italia). Tutte
infezioni definite, a suo tempo, pandemie. Se pensiamo ai miliardi di esseri umani abitanti il pianeta Terra si tratta
di cifre risibili, con tutto il rispetto per chi è morto, compresi i milioni di volatili sacrificati nel 2005 in occasione
dell'ultimo spauracchio dell'aviaria e i Bovini soppressi per la BSE (Bovine Spongiform Encephalopathy).
 Come mai se i vaccini sono così sicuri il segretario del Ministero della Salute americano, Kathleen Sebellius, ha
firmato un accordo con cui le case farmaceutiche produttrici del vaccino contro l’influenza suina godranno della
totale impunibilità per gli eventuali danni ed effetti collaterali derivanti dall’uso del vaccino stesso? (11)
 Come mai si raccomanda di vaccinare le gravide, però le stesse Ditte Farmaceutiche produttrici di vaccini scrivono
nella scheda tecnica dei loro vaccini questa frase che si commenta da sola: “Nell’uomo, fino ad oggi, i dati sono
inadeguati per valutare il rischio teratogeno e fetotossico durante la gravidanza. In gravidanza, nelle pazienti ad
alto rischio, i possibili rischi dell’infezione devono essere valutati rispetto ai possibili rischi della vaccinazione”. (12)
 Come mai un’anamnesi positiva per sindrome di Guillain-Barrè costituisce motivo di precauzione riguardo alla
somministrazione di vaccino antinfluenzale se si è così sicuri che lo Squalene non favorisca tale sindrome?
 Come mai i Media hanno messo in atto una ridondante informazione allarmistica tanto da far decretare dall’OMS
una situazione epidemiologica che vede l’Italia tra i Paesi con il massimo livello di allerta [Fase 6 (Aumentata e
prolungata trasmissione nella popolazione in generale) – livello 1 (presenza di casi nel Paese o presenza di intensi
collegamenti o scambi commerciali con Paesi dove la pandemia è in atto)] per un’influenza la cui letalità è un
quarto, se non meno, di quella di una normale influenza stagionale?
 Se il Ministero della Salute (nelle sue indicazioni relative all’impiego dei farmaci antivirali per l’influenza), parole
testuali, dice: “… Il trattamento antivirale può apportare un beneficio modesto nelle persone che non siano a rischio
di complicanze…” con quale presupposto possiamo sperare che nelle persone, che non sono sane, ma che altresì
presentano un sistema immunitario compromesso, tali farmaci abbiano un reale e migliore beneficio?
 Viene ripetutamente ventilata l’ipotesi di chiudere le scuole per evitare i contagi, perché non si parla allora anche di
chiudere supermercati, teatri o stadi e bloccare partite di calcio, spettacoli o concerti dove il sovraffollamento è ben
maggiore?
13. La proposta Omotossicologica e Naturale
 L’Omotossicologia, considerata giustamente da molti l’evoluzione più moderna e scientifica dell’Omeopatia (che in
Italia viene utilizzata da 7 milioni e mezzo di persone), si avvale di sostanze di origine naturale (minerale, vegetale
o animale) che, preparate secondo il metodo omeopatico della diluizione-dinamizzazione sono in grado di
stimolare la capacità di autoguarigione dell’organismo.
 Esistono dei “Vaccini anti-influenzali omeopatici” (se così possiamo chiamarli!), che agiscono però in modo
completamente diverso dai vaccini tradizionali: infatti, mentre il classico vaccino antinfluenzale stimola la sola
produzione di quei “soldati” del sistema immunitario chiamati anticorpi specifici per quel virus, i Vaccini Omeopatici
stimolano alcune particolari cellule immunocompetenti (risposta immunitaria “Cellulo-mediata”) in grado di
neutralizzare qualsiasi virus influenzale indipendentemente dalla sua conformazione antigenica.
 Proprio per la sua aspecificità il livello di copertura sulle patologie infiammatorie invernali è molto più ampio e
considerato il fatto che al loro interno coesistono più prodotti ad azione stimolante sul sistema immunitario si
possono utilizzare tanto nella prevenzione dell’influenza e delle sindromi da raffreddamento quanto nella cura della
sintomatologia acuta, sia virale che batterica, per il loro effetto sinergico.
 Volutamente non facciamo nomi commerciali sulle possibili proposte terapeutiche per non influenzare in alcun
modo l’utente che in ogni caso per una corretta terapia e prevenzione si rivolgerà al Medico esperto in terapie non
convenzionali il quale dopo l’attenta valutazione della persona gli prescriverà quello che, in quel momento, con
quello stato di salute, è più opportuno dare a quella determinata persona, diversa da qualsiasi altra persona.
 Questa è la grossa differenza nell’approccio Olistico alla persona rispetto alla Medicina tradizionale: quanti tipi di
proposte di prevenzione e cura antiinfluenzale conoscete nella Medicina Ufficiale?... Qualche anti-infiammatorio…,
qualche tipo di antivirale…, farmaci uguali per tutti, ma senza alcuna specificità individuale.
 Nell’approccio Omotossicologico e Fitoterapico, oltre alle specifiche modulazioni che si possono apportare con le
citochine (le sostanze prodotte dalle cellule del Sistema Immunitario, in grado di guidarne efficacemente la
funzione) proprie della Medicina Fisiologica di Regolazione, esistono rimedi finalizzati a ciascuna fase evolutiva
della patologia (ammesso che questa compaia viso che è difficile il suo manifestarsi se si lavora in prevenzione).
 Prodotti specifici possono essere:
Acerola: vitamina C naturale; antiossidante per eccellenza: favorisce il metabolismo cellulare, i fenomeni di
disintossicazione, di chelazione, la vitalità in genere;
Aconitum, con tropismo per il sistema nervoso e per il sistema circolatorio, ha come sintomi guida gli stati
acuti febbrili, caratterizzati da un esordio violento, il più delle volte conseguenza di colpi di freddo; in questi
casi Aconitum cessa di agire alla comparsa della sudorazione;
Belladonna, con tropismo elettivo per il sistema circolatorio, e secondariamente per il sistema nervoso, è il
rimedio dell’infiammazione, in particolare della fase vasale, su cui agisce riducendo la congestione. È
anch’esso rimedio della febbre, in particolare quando compare la sudorazione;
Bryonia, indicato per gli stati febbrili e un rimedio ad azione elettiva sulle membrane sierose, sull'apparato
respiratorio, digerente ed articolare: in tutte le infiammazioni sierose e mucose in cui siano presenti dolori
pungenti lancinanti, strappanti, migliorati dal riposo assoluto e dalla pressione aggravati dal minimo
movimento; - nella secchezza estrema di tutte le mucose; - nelle cefalee congestive occipitali con dolori che
si estendano dalla fronte all'occipite ed in cui sia presente la sensazione che la testa stia per scoppiare; nella rinite, nella sinusite frontale - nella bronchite e nelle altre malattie respiratorie con tosse secca, grassa
e dolori pungenti che migliorino giacendovi sopra;
Dulcamara: rimedio specifico per il sistema osteoarticolare, respiratorio, urinario e cutaneo; nella ipersensibilità
ai minimi cambiamenti atmosferici ed in tutte quelle affezioni che siano aggravate dal tempo umido o dal
soggiornare in ambienti umidi; - nelle forme reumatiche e muscolari causati dal freddo umido o, in generale,
dall'umidità ed in cui siano presenti dolori che aggravano la sera, la notte e con il riposo; - nella cefalea di
origine reumatica; - nelle nevralgie (facciali a frigore); - nelle riniti con starnutazioni incessanti che peggiorino
in primavera (rinite allergica) e nelle riniti causate da freddo; - nelle malattie respiratorie (pertosse, bronchiti,
asma) che peggiorino con il tempo umido e presentino espettorato abbondante; - nelle malattie
gastroenteriche provocate dal freddo (diarrea alla fine dell'estate) dopo aver preso freddo o dopo
soppressione di un’eruzione cutanea, con feci gialloverdastre miste a muco ed a sangue, gastriti dopo
bevande fredde, ecc.);
Echinacea angustifolia, con tropismo per il sistema immunitario su cui esercita un’azione di immunomodulazione nel del processo infiammatorio; stati infettivi, debolezza immunitaria; secrezioni ed escrezioni
fetide; - infezioni generali: ascessi, flemmoni, foruncolosi, antrace, erisipela, patereccio, setticemia,
enterocolite, tossinfettiva, febbre tifoide, linfoadenite e linfangite settica, angina ulcero-necrotica, infezioni
puerperali, appendicite e peritonite; febbre, sepsi, infiammazioni di ogni genere. L’Echinacea è un
"antisettico interno": agisce sul sistema linfatico ed è stato anche impiegato nelle malattie da vaccinazione;
Eupatorium perfoliatum: rimedio ad azione elettiva sull'apparato locomotore, gastrointestinale e respiratorio;
- negli stati di indolenzimento che si osservino durante stati influenzali a carico delle ossa, delle articolazioni
dei muscoli e dei globi oculari; - nei dolori ossei acuti e violenti aggravati dal movimento e migliorati dal
riposo; - nella cefalea periodica che compaia ogni tre od ogni sette giorni; - nelle dispepsie ed affezioni biliari
con vomiti biliari preceduti da sete intensa, subittero, ipertrofia epatica; - nell'irritazione laringo-bronchiale
con tosse secca che migliori mettendosi in ginocchio sul letto e si associ a dolori intercostali; - nella febbre
intermittente che compaia dalle ore 7 alle ore 9 del mattino e si associ a dolori ossei ed a senso di
indolenzimento generale;
Cuprum Aceticum (Rame), ad azione antinfiammatoria, secondo l’Oligoterapia possiede una spiccata azione
antalgica; rimedio ad azione predominante sul sistema cerebrospinale e sul digerente, influenza anche il
sistema emopoietico (anemia ed emolisi), l'apparato renale (congestione renale), la cute (eruzioni secche,
furfuracee) e il metabolismo (fenomeni cachettici); - nei gravi attacchi di tosse caratterizzata da soffocamento
e senso di oppressione toracica e negli spasmi bronchiali seguiti da cianosi e da collasso;
Ferrum phosphoricum: rimedio delle affezioni congestive ed infiammatorie febbrili; - nel primo stadio delle
malattie infiammatorie quando sia presente polso pieno e molle; - nelle nevralgie (sopra orbitaria dx,
otalgica, della spalla e del braccio destro);
Gelsemium sempervirens: rimedio ad azione selettiva sul sistema cerebrospinale, sul sistema vegetativo e
cardiovascolare - in soggetti vagotonici, emotivi, paurosi, che risentano in modo spropositato, di una paura,
di un'emozione, di una cattiva notizia e che presentino fasi eccitatorie (tremori, crampi, disturbi della
coordinazione) e fasi paretiche localizzate (lingua, velopendulo, ano, vescica ed altre); - nelle vertigini con
disturbi del visus; - nella cefalea occipito-cervico-scapolare e nelle emicranie precedute da disturbi della
vista, seguite e migliorate da una emissione abbondante di urina, è presente volto congestionato, rosso,
caldo e stato soporoso; - nelle paralisi del facciale, della faringe, della laringe; - nell'astenia cardiaca con
cuore debole, polso lento a riposo accelerato durante il movimento e sensazione che il cuore cessi di battere
se non ci si muove, palpitazioni al più lieve movimento; - nelle diarree emotive e nell'incontinenza anale;
Lachesis: rimedio ad azione elettiva sui sistemi nervoso, emopoietico, circolatorio ed epatico esplica
un’importante azione di freno alla progressione settica della sindrome influenzale, proteggendo nel
contempo il parenchima polmonare;
Mercurius solubilis: rimedio ad azione antiflogistica su tutte le mucose dell'organismo, influenza, in
particolare, i sistemi digerente, urinario, ghiandolare ed articolare;
Nux vomica: rimedio ad azione elettiva sui sistemi nervoso (aumento della riflessività) digerente (compresi il
fegato ed il pancreas); - in soggetti simpaticotonici, ipertiroidei, longilinei, freddolosi, impetuosi (scattano per
un nonnulla, si calmano immediatamente) collerici, irritabili, ipersensibili1 insofferenti alla luce ai rumori, alla
compagnia, ecc., ipocondriaci, tendenti al suicidio, aggravati dall'inattività fisica, da eccessi di lavoro
intellettuale, da abuso di eccitanti e di farmaci allopatici; - nelle cefalee da eccessi di cibo o dopo esposizione
al sole; - nelle riniti con starnutazioni violente al mattino, a letto o subito dopo essersi alzati, e con narici
otturate di notte e libere e con secrezioni nasali fluenti il giorno; - negli stati febbrili con brividi al minimo
movimento o scoprendosi;
Phosphorus: rimedio delle affezioni parenchimali in genere presenta un'elettività di azione sul sistema
nervoso, circolatorio, respiratorio, digerente, cutaneo; - in soggetti tubercolinici ossigenoidi, simpaticotonici,
iper-tiroidei ed iposurrenalici con ansietà marcata la notte; - negli stati febbrili e di ipersensibilità generale
con astenia fisica e mentale, (repulsione per ogni lavoro fisico ed intellettuale) la paura della morte e della
solitudine; - nella tendenza a manifestazioni emorragiche frequenti, abbondanti, ripetute (epistassi, emottisi,
ematemesi, emorragie intestinali, ematuria, ecc.); - nelle congestioni croniche della testa con pesantezza e
bruciore, nelle vertigini alzandosi dal letto; - nella sete di acqua fredda che, una volta riscaldata nello
stomaco, é vomitata e nel senso di fame vorace (la notte); - nelle gastriti e nelle ulcere gastroduodenali con
vomito alimentare e biliare e frequenti episodi di ematemesi;
Rhododendron: dolori osteo-articolari e cardiodinie; peggiora durante il riposo per cui non riesce a dormire,
migliora col movimento;
Ribes Nigrum: diuretico, antireumatico, antinfiammatorio; - nelle sindromi reumatiche, allergie e patologie
infettive;
Rosa canina: specifico per i disturbi reumatici, il trattamento e la profilassi degli stati febbrili da
raffreddamento, antinfiammatorio (riniti, faringiti, artrosi, asma allergico, reumatismo infiammatorio).
 Ovviamente va detto per inciso che in caso di patologia acuta il riposo a letto è d’obbligo per favorire un ottimale e
pronto recupero del Benessere Psico-Fisico.
14. Aspetti importanti nella prevenzione
 Avere un sistema immunitario efficiente è la chiave di svolta per affrontare nel migliore dei modi questo problema!
 Come disse lo stesso Pasteur, scopritore ed inventore della vaccinazione, sul letto di morte: “Hanno ragione
Bernard e Koch, il microbo è niente, il terreno è tutto”.
 Ecco allora alcuni consigli pratici per mantenere valido ed attivo il nostro Sistema Immunitario e prevenire infezioni:
 Eliminare lo zucchero per il suo effetto debilitante sul sistema immunitario mediato dalla secrezione dell’insulina (ormone
pro-infiammatorio: in ogni caso eliminare i carboidrati dopo le 16 per favorire l’alcalinizzazione notturna e l’attivazione del
sistema immunitario mediata in ambiente alcalino dalla Melatonina);
 Prendere Omega 3 e 6 di buona qualità oltre a mangiare molta frutta e verdura (cibi alcalinizzanti e ricchi di Sali minerali e
Vitamine che contrastano lo stress ossidativo) eventualmente ripetere cicli mensili di una settimana con dei fermenti lattici
o pro e prebiotici per mantenere una pronta risposta del sistema immunitario intestinale;
 Fare esercizio fisico che stimola il metabolismo basale, il tono dell’umore e favorisce la secrezione di endorfine che ci
permettono di sopportare meglio il dolore e lo stress Psico-Fisico;
 Avere un livello ottimale di Vit. D, la cui carenza favorisce i malesseri influenzali stagionali: un buon livello di questa
vitamina permetterà di combattere meglio le infezioni;
 Dormire molto e con una buona qualità del sonno che è il nostro guaritore interno oltre ad essere l’indice di un giusto
Equilibrio del Sistema Neuro-Vegetativo fondamentale per una corretta risposta del sistema Immunitario;
 Gestire lo stress in modo efficace, lasciando al corpo gli opportuni tempi di recupero: se c’è eccesso di stress, ma
soprattutto se questo diventa cronico, il corpo non sarà in grado di fronteggiare le infezioni in quanto l’eccessiva
produzione e secrezione di glucocorticoidi interni inattiverà, nel tempo, la risposta Immunitaria;
 Lavarsi le mani (non serve un sapone antibatterico) con un sapone naturale senza sostanze chimiche ed evitare di toccarsi
eccessivamente bocca, naso ed occhi, facili vie di entrata dei virus, con le mani sporche;
 Ripararsi la bocca e il naso quando si tossisce o si starnutisce (e dopo lavarsi accuratamente le mani);
 Evitare i luoghi affollati quando i casi di malattia sono molto numerosi.
 Altri e non meno importanti consigli da un punto di vista della prevenzione sono i seguenti (12):
 Non dobbiamo credere a tutto quello che ci viene detto, specie se è un messaggio di paura che vuole toccare la nostra
emotività e se si coglie che è promosso dall’Industria Farmaceutica (che oggi supera per potenza politico-economica
l’Industria bellica e si è comodamente posta al primo posto in questo tipo di graduatoria);
 Dobbiamo perdere (in realtà può essere considerato un investimento molto utile) un po’ di tempo per leggere libri e articoli
indipendenti, specie nel campo sanitario, perché non si può demandare ad altri il compito di salvaguardare la nostra salute,
altrimenti un giorno perderemo molto più tempo a rimpiangere la salute che avevamo in passato;
 Non dobbiamo vaccinarci per ogni cosa e in particolare non dobbiamo vaccinare i nostri figli nei primi mesi e per più
patologie nello stesso momento, per lo meno finché il sistema immunitario non è completamente sviluppato;
 Dobbiamo aprirci al mondo delle Medicine Naturali (in particolare all’Omeopatia, alla Omotossicologia, alla Fitoterapia, alla
Medicina Fisiologica di Regolazione), perché in questo modo non insegniamo all’organismo a difendersi specificatamente
e per pochi mesi verso un virus (come fa il vaccino antinfluenzale), ma stimoliamo e rinforziamo le nostre difese
immunitarie aspecifiche che sono in grado di combattere contro tutti i virus, i batteri, i vari germi in genere e che lo faranno
per molto tempo;
 Anche qui basta ragionare e usare un po’ di buon senso: se l’Industria Farmaceutica che ha in mano tutto il potere
sanitario mondiale si scomoda e si affanna in tutti i modi per attaccare l’Omeopatia e gli approcci naturali alla salute
significa che è disturbata da questa scienza che le porta via potere e soldi. Infatti, è esperienza comune di tutti coloro che
usano l’Omeopatia utilizzare molto raramente i farmaci chimici e godere di una qualità di vita migliore di prima.
Ricordatevi che la paura è l’arma più potente per consentire agli altri di manovrare la vostra mente !
15. Lo spauracchio “Pandemia” ventilato dai Media
 Una pandemia influenzale è un'epidemia di virus influenzale che si espande su scala mondiale e infetta una
grande porzione della popolazione umana. A differenza delle regolari epidemie stagionali le pandemie avvengono
irregolarmente, e ne compaiono circa 3 in ogni secolo (considerando gli ultimi 300 anni). Possono provocare alti
livelli di mortalità, come testimoniato dalle ultime pandemie influenzali che sono avvenute nel XX secolo: l'influenza
spagnola del 1918 (tipo A/H1N1: 20-50 milioni di morti), l'influenza asiatica del 1957 (tipo A/H2N2: circa 1-4 milioni di
morti) e l'influenza di Hong Kong del 1968 (tipo A/H3N2: circa 0,75-1 milioni di decessi); inoltre nel 1976 l’influenza
suina produsse negli USA grande allarme, per il contagio dei soldati di una caserma nel New Jersey; oltre 40
milioni di statunitensi si vaccinarono, nel timore di una pandemia.
 Il virus della Spagnola in realtà aveva una caratteristica particolare, in comune col virus dell’influenza suina: era
capace di attaccare le cellule dell’epitelio polmonare, favorendo così l’insorgere delle polmoniti da complicazioni
batteriche secondarie; i virus dell’influenza stagionale invece, che pure nei soli USA uccidono (indirettamente)
36.000 persone all’anno e 250.000-500.000 persone in tutto il mondo, attaccano invece solo le cellule delle prime
vie aeree e non arrivano ai polmoni. Ma oggi a differenza del 1918 abbiamo eventualmente a disposizione gli
antibiotici qualora le complicanze si presentino effettivamente gravi.
 La seconda caratteristica peculiare della spagnola, condivisa pure dal virus dell’influenza suina, è che uccideva
prevalentemente i giovani in buona salute, mentre le influenze stagionali colpiscono in massima parte le persone
più anziane, i bambini e gli ammalati. Nel caso della Spagnola sicuramente influiva l’ammassarsi di giovani soldati
al fronte in scadenti condizioni igienico sanitarie.
 Ma vanno considerate anche altre ipotesi:
1. Gli anziani sono, in caso di pandemie, immunizzati dalle precedenti epidemie (quella del 1850 e nel 1889 nel
caso della Spagnola; quelle del 1968, del 1976 e del 1999 nel caso dell’influenza suina);
2. La reazione anomala del nostro sistema immunitario detta “tempesta di Citochine”: le Citochine sono sostanze
normalmente prodotte dal nostro organismo e sono responsabili della risposta immunitaria. Persone che si
trovano in contatto con virus del tutto nuovi possono avere un rilascio di Citochine sproporzionato, il che causa
una reazione immunitaria eccessiva con alterazione terminale dei tessuti coinvolti, i polmoni, in questo caso. È
la tempesta di Citochine, ad esempio, che ammazzava la gente colpita dalla SARS nel 2003. Paradossalmente
quindi, persone in buona salute e con un sistema immunitario molto attivo possono andare soggette ad una
tempesta di Citochine più facilmente delle persone immuno-depresse come gli ammalati. Questo non toglie
comunque che l’influenza possa portare a complicazioni polmonari secondarie e in questo caso chi è immunodepresso comunque deve preoccuparsi;
3. È di gran lunga risaputo infine per i conoscitori del Sistema P.N.E.I.M. (Psico-Neuro-Endocrino-ImmunoMetabolico) l’effetto immuno-deprimente che le emozioni intense come la paura possono determinare sulla
risposta Immunitaria; ed allora perché non considerare anche altri nessi di con-causalità oltre alla mutazione di
un virus?
 Proviamo allora a vedere cosa accadeva prima delle pandemie:
1918-‘19: fine della prima guerra mondiale (1915-1918) che vide coinvolta la popolazione mondiale con le
relative condizioni igienico sanitarie disastrose ed un stato persistente di paura per gli eventi bellici;
1957-‘58: il 26 dicembre 1956 finiva la guerra in Medio Oriente per il canale di Suez per la costruzione della
diga di Assuan dopo un clima di generale tensione tra le superpotenze mondiali (America, Inghilterra,
Francia, Russia, Egitto ed Israele) per il controllo dello stretto (clima di tensione per una ulteriore ed
imminente rimilitarizzazione mondiale);
1968-‘69: 1967 “guerra dei sei giorni” o “battaglia del Sinai” con mobilizzazione degli Stati Arabi che da
Algeri alla Giordania, dalla Siria al Kuwait muovono guerra ad Israele (dopo il suo attacco all’Egitto per la
riconquista dei territori della striscia di Gaza e del Sinai) determinando una situazione di allarme mondiale
con la Russia apertamente schierata con la Repubblica Araba Unita (RAU) e le forze del patto NATO che
si astengono prudentemente dal prendere posizione;
1976: Fine della guerra del Vietnam con tutti i retroscena ad essa connessi (supporti più o meno espliciti ai
contendenti da parte dei due blocchi NATO-Patto Atlantico da una parte e Blocco Sovietico-Patto di
Varsavia dall’altra);
1999: Gli anni ’90 e 2000 sono caratterizzati dalle vicissitudini della prima e seconda guerra del Golfo con le
implicazioni mondiali legate al terrorismo fondamentalista islamico e alla paura degli attentati.
 Non sarà mica dunque un caso che dopo situazioni internazionali di estrema tensione che possono incutere paura
e timore per il futuro più facilmente insorgono nuove situazioni pandemiche?
 Sicuramente il clima di terrorismo psicologico diffuso dai media non può certo aiutare le persone (specie quelle
psicologicamente più fragili ed ingenue) a potenziare il proprio sistema immunitario.
16. La GWS (Gulf War Syndrome)
 La Sindrome della guerra del Golfo era insorta nei veterani della Guerra del Golfo che ricevettero vaccini
all’antrace che contenevano Squalene (5).
 L’MF59 (l'adiuvante allo Squalene della Novartis) fu un ingrediente NON approvato nei vaccini sperimentali
all’antrace (experimental anthrax vaccines) e da allora è stato collegato alle malattie autoimmuni devastanti di cui
soffrono moltissimi veterani del Golfo (6).
 Una ricerca condotta al Tulane Medical School e pubblicata nel numero di febbraio 2000 della Experimental
Molecular Pathology, include queste statistiche sbalorditive: “ …la maggioranza sostanziale (95%) dei pazienti che
svilupparono la Sindrome della Guerra del Golfo (Gulf War Syndome) aveva anticorpi verso lo Squalene. Tutti
(100%) i pazienti GWS immunizzati per il servizio Tempesta del Desert/Scudo del Deserto che non furono
impiegati, ebbero gli stessi segni e sintomi di quelli che lo furono, ovvero anticorpi allo squalene. Per contro,
nessuno (0%) dei veterani impiegati nel Golfo Persico senza segni e sintomi della GWS avevano anticorpi allo
squalene. Né i pazienti con malattie idiopatiche ed autoimmuni, né i controlli sulla salute mostravano un siero
riconoscibile di anticorpi allo Squalene. La maggioranza dei pazienti con i sintomi della GWS avevano invece detto
siero.” (7)
 Secondo il dr. Viera Scheibner, Ph.D., in precedenza ricercatore scientifico eminente per il governo dell’Australia:
“…questo adiuvante [lo Squalene] contribuì alle reazioni a cascata chiamate "Gulf War Syndrome," (sindrome della
Guerra del Golfo) documentate nei soldati coinvolti nella Guerra del Golfo. I sintomi da loro sviluppati includevano:
artrite, fibromialgia, adenopatia, irritazioni cutanee fotosensitive, fatica cronica, emicranie croniche,
perdita abnorme di peli, lesioni cutanee non guaribili, ulcere da afte, vertigini, debolezza, perdita di
memoria, attacchi epilettici, cambi di umore, problemi neuropsichiatrici, effetti antitiroidei, anemia, alto
tasso di sedimentazione degli eritrociti, lupus eritematoso sistemico, sclerosi multipla, fenomeno di
Raynaud, sindrome di Sjorgren, diarrea cronica etc.” (8)
Allegato 1
Bibliografia:
1.
2.
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6.
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Meryl Nass, M.D., July 3, 2009 http://anthraxvaccine.blogspot.com/2009/07/h1n1-vaccines-with-novel-adjuvants.html
Rense.com, Vaccines, Autism, and Gulf War Syndrome, August 15, 2005
The American Journal of Pathology, The Endogenous Adjuvant Squalene Can Induce a Chronic T-Cell-Mediated Arthritis in Rats, 2000
Vaccination Liberation, Adjuvant Index Page http://www.vaclib.org/basic/adjuvants.htm
Autoimmune Technologies, News Release: SQUALENE FOUND IN ANTHRAX VACCINE,
http://www.autoimmune.com/SqualeneInVaccine.html
http://www.autoimmune.com/GWSGen.html
ScienceDirect.com, Experimental and Molecular Pathology, Volume 68, Issue 1, February 2000, Pages 55-64 http://www.sciencedirect.com/
Adverse Effects of Adjuvants in Vaccines, by Viera Scheibner, Ph.D., 2000 http://www.whale.to/vaccine/adjuvants.html
David M. Morens, M.D., Jeffery K. Taubenberger, M.D., Ph.D., and Anthony S. Fauci, M.D The Persistent Legacy of the 1918 Influenza Virus; N
Engl J Med 2009; 361:225-229, July 16, 2009. http://content.nejm.org/cgi/content/full/361/3/225
Lettera aperta ai politici, ai professionisti della salute e ai mezzi di comunicazione – La posizione dell’Associazione Culturale Pediatri sulla
nuova influenza A/H1N1 – Pubblicato nel Sito Web di ACP Associazione Culturale Pediatri martedì 1 settembre 2009 –
http://quaderniacpnews.blogspot.com/2009/09/lettera-aperta-ai-politici-ai.html
Now Legal Immunity for Swine flu Vaccine Makers, By F. William Engdahl, Global Research, July 20, 2009,
http://www.globalresearch.ca/PrintArticle.php?articleId=14453
Gava R., La Sindrome Influenzale in Bambini e Adulti, Ed. Salus Infirmorum, dicembre 2007
Asa PB, Cao Y, Garry RF. Department of Microbiology, Tulane Medical School, 1430 Tulane Avenue, New Orleans, Louisiana, 70112, USA.
Antibodies to squalene in Gulf War syndrome. [email protected] Exp Mol Pathol. 2000 Feb;68(1):55-64.