I globuli rossi umani, oltre ad avere gli antigeni responsabili dei gruppi sanguigni ABO, posseggono sulla loro membrana anche un sistema, detto appunto Rh, costituito da sei antigeni, denominati: C-c; D-d; E-e; tra questi, l'antigene D è di gran lunga il più importante essendo responsabile della incompatibilità di gruppo Rh tra madre e feto. La presenza dell'antigene D nei globuli rossi (combinazione D/D e D/d) è in pratica sinonimo di gruppo sanguigno Rh positivo (Rh+); la sua assenza, invece, di gruppo sanguigno Rh negativo (Rh-). Circa il 15% degli individui di razza bianca è Rh-. Detto questo, è senz'altro possibile la nascita di un figlio Rh- da genitori entrambi Rh+. Tuttavia, per meglio spiegare come questo possa verificarsi, è necessario, a mio avviso, fornire qualche informazione sulla trasmissione dei caratteri ereditari dai genitori ai figli. In effetti, qualsiasi "carattere" (cioè ogni caratteristica fisica o funzionale), è controllato da "geni", cioè piccolissime quantità di DNA che rappresentano le unità fondamentali del sistema genetico. Essi determinano, appunto, le caratteristiche strutturali e funzionali di ciascun individuo e si trasmettono per eredità. I geni di ogni individuo sono trasmessi per metà da ciascun genitore. Per meglio dire, ogni gene che contiene l'informazione di un determinato carattere (es. la forma degli occhi o il colore dei capelli oppure il numero delle dita ecc), è in realtà presente in duplice forma (chiamati "alleli"): un "allele" di provenienza paterna e l'altro "allele" di provenienza materna. Uno di questi alleli è dominante rispetto all'altro, per cui l'espressione fenotipica di un determinato gene (per riprendere l'esempio di prima: l'effettiva forma degli occhi) è determinato dall'informazione portata dall'allele Dominante il quale predomina appunto sull'altro allele "non dominante" che viene invece definitoRecessivo. Una volta ereditati, gli alleli possono essere presenti allo stato "omozigote" per un determinato carattere, se l'allele di provenienza paterna e quello di provenienza materna portano la medesima informazione (ad esempio occhi di forma normale), oppure allo stato "eterozigote" se, relativamente ad un determinato carattere, l'allele materno e paterno portano un'informazione differente (ad esempio occhi di forma normale ed occhi a mandorla), ed in questo caso prevarrà l'informazione contenuta nell'allele dominante. Nel caso del sistema Rh, per quanto detto all'inizio, vediamo cosa succede: Gruppo Rh+ (significa che il soggetto possiede entrambi gli alleli di tipo D (assetto D/D) oppure un allele D e l'altro d (assetto D/d); in entrambi i casi, siccome l'allele D è dominante il soggetto è necessariamente Rh+. Viceversa, il Gruppo Rh- per essere tale non può possedere l'antigene D e, quindi, questi individui devono necessariamente avere entrambi gli alleli (di provenienza materna e paterna) in forma recessiva (assetto d/d). Di conseguenza da due genitori Rh+ è possibile la nascita di un figlio Rh-, ma solo se entrambi i genitori hanno un assetto D/d, cioè sono "eterozigoti" per l'antigene D. Infatti, dall'unione di madre D/d e padre D/d le possibili combinazioni sono: 1) D/D ----> Rh+ 2) D/d ----> Rh+ 3) d/D ----> Rh+ 4) d/d ----> Rh-. Ossia, da due genitori eterozigoti per l'antigene D (cioè assetto D/d), esiste una possibilità su quattro di generare un figlio omozigote per l'antigene d (assetto d/d), ossia Gruppo Rh-. Ovviamente, se entrambi i genitori Rh+ hanno assetto (D/D) nasceranno sempre figli Rh+. Allo stesso modo, si avranno sempre figli Rh+ se solo uno dei genitori è omozigote per il gene D (assetto D/D) e l'altro genitore eterozigote per il gene D (assetto (D/d), in quanto le possibili combinazioni saranno: Spero 1) D/D ----> Rh+ 2) D/d ----> Rh+ 3) D/D ----> Rh+ 4) D/d ----> Rh+. di essere stato abbastanza chiaro