ISDE Italia News A cura dell'Associazione Medici per l'Ambiente Numero 177 (22 febbraio 2007) COORDINAMENTO AGENDE 21 LOCALI ITALIANE INFORMA Nella sezione “Convegni e Seminari” di rilevante importanza appare il convegno “Ambiente (incluso cambiamento climatico)” in programma a Padova il 27 febbraio 2007, promosso dal Ministero dell’Università e della Ricerca in collaborazione con l’Università di Padova. Dal 16 febbraio al 17 marzo è prevista la rassegna “Energeticamente – Il risparmio energetico come fonte inesauribile” organizzata dal Comune di Formigine (MO). Si segnala, tra le pubblicazioni, il “Quaderno per la sostenibilità energetica ed ambientale” realizzato dalla Provincia di Varese, disponibile anche nel sito del Coordinamento Agende 21 Locali Italiane. Info: http://www.provincia.va.it/agenda21/ IL SUPERMARKET DI PROMETEO. LA SCIENZA NELL'ERA DELL'ECONOMIA DELLA CONOSCENZA di Marcello Cini. Il 26 febbraio 2007 si terrà a Roma la presentazione del libro “Il Supermarket di Prometeo. La scienza nell’era dell’economia della conoscenza” di Marcello Cini, edito da Codice edizioni, Torino 2006. All’alba del nuovo millennio, si gioca quotidianamente sotto i nostri occhi una partita importantissima. Il XXI secolo si sta caratterizzando sempre più come l’epoca in cui, grazie agli strumenti forniti da scienza e tecnologia, la produzione e distribuzione di beni materiali viene progressivamente sostituita dalla produzione e dalla distribuzione di un bene collettivo e non tangibile: la conoscenza, sia essa l’ultima frontiera della ricerca piuttosto che l’intrattenimento di massa. Tutto questo in nome di una presunta democratizzazione del sapere che però risponde ed è soggetta unicamente alle leggi del mercato imposte da una economia capitalistica sempre più globale e invasiva. Ma c’è una contraddizione profonda fra la produzione di conoscenza, per sua natura frutto al tempo stesso della creatività individuale e del patrimonio comune dell’umanità intera attraverso un processo evolutivo non finalistico e la crescita dell’economia, che è finalizzata alla produzione di profitto. Non è forse questo cieco meccanismo di mercificazione della conoscenza a portare la scienza in tutt’altra direzione, impedendo di fatto che essa possa contribuire a migliorare la qualità della vita di tutta l’umanità? BASTA TRUCCHI CONTABILI NEI SOLDI DELLA COOPERAZIONE! Fonte: Campagna per la riforma della Banca mondiale/Sbilanciamoci! Un recente rapporto del network di ONG Eurostep dimostra come i fondi per lo sviluppo in alcuni casi siano destinati impropriamente a corsi antiterrorismo. Articoli recentemente apparsi sulla stampa internazionale ed italiana hanno riportato come una parte consistente dei fondi destinati a progetti per lo sviluppo in Malesia sono stati invece dirottati al finanziamento di corsi antiterrorismo, in totale spregio degli obiettivi di lotta alla povertà. La commissione Europea ha addirittura dato il suo beneplacito a questo tipo di operazione, il che fa pensare che provvedimenti del genere sono stati già presi in passato e saranno di nuovo presi in futuro. LE DIFFERENZE NELL’ACCESSO AL WELFARE SECONDO L’OSSERVATORIO ITALIANO SALUTE GLOBALE Fonte: “Il Sole 24 Ore – Sanità” del 12-18 dicembre 2006, articolo di G. Maciocco. Nel II Rapporto dell’Osservatorio italiano sulla salute globale il punto sui “gap” tra Nord e Sud del mondo e all’inetrno dei singoli Paesi. DAll’affermarsi dei sistemi universalistici al neo-liberismo: così si è allargata la forbice tra chi “sta bene” e chi soffre. Il II Rapporto dell’Osservatorio italiano sulla salute globale (“A caro prezzo. Le disuguaglianze nella salute”, Ed. ETS – Pisa, novembre 2006), già presentato a Padova, Roma e Pisa, parla delle cause (globali e locali) che rendono così inique e inaccettabili le differenze. Disuguaglianze nella salute e nell’assistenza sanitaria che si sono terribilmente dilatate in questi ultimi 20 anni, rappresentando uno dei più gravi scandali del nostro tempo. Il contenuto del II Rapporto dell’Osservatorio italiano sulla salute globale affronta temi di carattere generale e questioni specifiche, documentando situazioni di dimensione planetaria o trattando casi nazionali e continentali, con l’obiettivo di leggere i temi della Sanità e della salute globale attraverso la lente delle disuguaglianze, offrendo al lettore i riferimenti informativi più aggiornati. Info: [email protected] PRIMA LA GENTE POI I BREVETTI. FIRMA ANCHE TU PER SALVAGUARDARE IL DIRITTO DI MILIONI DI PERSONE A RICEVERE I FARMACI SALVAVITA La compagnia farmaceutica Novartis ha fatto causa al Governo Indiano perché permette la produzione di farmaci generici dai costi contenuti. Se vincerà, milioni di persone in tutto il mondo potrebbero perdere l'unica fonte di medicinali a prezzi accessibili. Chiediamo a Novartis di fermarsi e di rinunciare all'azione giudiziaria contro il Governo Indiano! L'India produce farmaci di importanza vitale per i Paesi in Via di Sviluppo. Più della metà dei medicinali utilizzati per curare l'AIDS nei Paesi più poveri sono prodotti in India. Anche Medici Senza Frontiere usa i farmaci indiani per trattare l'80 % dei suoi 80.000 pazienti sieropositivi. Se Novartis vincesse la causa, l'India sarà costretta a modificare la sua legge e dovrà concedere più facilmente i brevetti sui medicinali. Per i produttori di farmaci generici diventerà quasi impossibile continuare a vendere medicinali uguali a quelli delle multinazionali, ma molto meno costosi. La vita di milioni di persone che in tutto il mondo sono curate con i farmaci “made in India” sarà in pericolo. Il diritto alla vita viene prima del diritto a fare profitti. Chedi a Novartis di rinunciare all’azione giudiziaria contro il Governo Indiano. Info: http://www.msf.org/petition_india/italy.html IN GRAN BRETAGNA I RICERCATORI SCOPRONO COME PRODURRE FARMACI LOW COST Fonte: SIMGNEWS 02-2007. Due accademici britannici hanno sviluppato la “farmaceutica eticamente corretta”, una rivoluzionaria metodologia che consentirà di produrre, e mettere in commercio, farmaci a bassissimo costo. Ne dà notizia il Guardian, secondo cui il nuovo processo farmacologico è in grado di rompere il monopolio delle grandi multinazionali farmaceutiche, consentendo anche ai paesi più poveri l’acquisto di medicine di prima necessità. La farmaceutica etica è nata dall’intuizione del Prof. Di Malattie Infettive Sunil Shaunak presso l’Imperial College di Londra e del Dr. Steve Brocchini della London School of Pharmacy. L’idea di base è di modificare, anche minimamente, la struttura molecolare dei farmaci già esistenti, e protetti da brevetto, creandone sostanzialmente di nuovi. Il primo farmaco (contro l’epatite C, ancora in via di sperimentazione) è stato realizzato grazie al sostegno del governo indiano. In caso di successo degli ultimi esami, un’azienda indiana di biotecnologie ha già garantito la sua disponibilità alla commercializzazione. Lo sviluppo di un farmaco costa in media poco meno di 600 milioni di euro, una cifra giustificata anche dalla necessità delle aziende di realizzare grandi profitti da ridistribuire agli azionisti. Il brevetto del primo farmaco verrà registrato dall’Imperial College che ha già assoldato i migliori avvocati per difendersi dalla probabile controffensiva delle multinazionali. Una volta che il farmaco avrà superato tutti i test di idoneità e sarà stato registrato in India, potrà essere commercializzato in Europa, acquistabile anche dai diversi servizi sanitari nazionali, consentendo così anche ingenti risparmi agli Stati dell’Unione. LA RISPOSTA DELL'UNICREDIT IN MERITO ALLE LINEE GUIDA ANTINUCLEARE Il Gruppo UniCredit affronta il problema del nucleare con molta serietà. Anche se fino ad oggi, UniCredit, HVB e BA-CA non hanno adottato una specifica politica sul tema dell’energia nucleare, il Gruppo è consapevole dell’importanza che le attività bancarie possono avere sull’ambiente, e per questo è impegnato a promuovere comportamenti e azioni concrete in un’ottica di sviluppo sostenibile. E' stato sottoscritto il Global Compact, un’iniziativa internazionale proposta dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan, per invitare le imprese ad assumere, nelle loro strategie, principi guida riguardo i diritti umani, le condizioni di lavoro, l’ambiente e contro la corruzione. Aderisce al Programma Ambientale delle Nazioni Unite (UNEP), per promuovere e sviluppare un approccio integrato da un punto di vista ambientale, finanziario e di sostenibilità. Rispetta gli Equator Principles in tutte le attività di project financing. Di conseguenza, la concessione di ogni finanziamento è soggetta a criteri severi e l'approvazione di un prestito per la costruzione di una centrale viene presa in considerazione solo quando sono osservati le leggi ambientali nazionali, le convenzioni internazionali, gli accordi e i migliori standard esistenti in materia. Inoltre si impegna attivamente a ricercare un dialogo aperto con le ONG, in quanto convinto che il confronto, costante e costruttivo, con tutti gli stakeholder, è una condizione fondamentale per caratterizzare il suo modo di operare in tutti i mercati in cui è presente. Info: http://www.crbm.org/modules.php?name=Alerts ENERGIA: ITALIA DA' 8 MILIONI DI EURO PER I PROGETTI VERSO I PAESI POVERI Fonte: ANSA. L'Italia è sensibile alla necessità di trasferire dai paesi sviluppati a quelli in via di sviluppo tecnologie e conoscenza sulle energie rinnovabili. Il nostro Paese ha infatti annunciato di voler partecipare al programma Geeref (Global Energy efficiency and Renewable Energy Fund) finalizzato a promuovere soluzioni innovative di finanziamento tra pubblico e privato destinate proprio a dare ossigeno al mercato delle energie rinnovabili e all'efficienza energetica . Il commissario europeo per l'Ambiente, Stavros Dimas, ha annunciato alla Conferenza Mondiale sul Clima di Nairobi che il contributo italiano sarà di 8 milioni di euro, da utilizzare nel corso dei prossimi quattro anni. Lo stanziamento deciso dal nostro paese è il primo, insieme a quello di 24 milioni di euro annunciato contemporaneamente dalla Germania, che va ad aggiungersi agli 80 milioni di euro, il budget iniziale messo a disposizione dalla Commissione europea. Per l'anno prossimo Bruxelles ha già deciso di destinare i primi 15 milioni di euro a sostegno delle attività del settore privato nelle regioni africane, caraibiche e del Pacifico. Denari che verranno destinati a eliminare le barriere per il finanziamento di progetti che implicano in trasferimento di tecnologia. Info: http://wwwext.ansa.it/ecoenergia/notizie/fdg/200611271227264156/200611271227 264156.html LA NEWSLETTER DEI MEDICI SENZA FRONTIERE Anche Medici Senza Frontiere (MSF), l’associazione internazionale privata nata per offrire soccorso sanitario alle popolazioni in pericolo e testimoniare delle violazioni dei diritti umani cui assiste durante le sue missioni, ha elaborato un sistema di informazione elettronico. Nel sito dell’associazione è possibile trovare tutte le newsletter pregresse e alcuni comunicati stampa e news. Nella newsletter n. 74 vengono segnalate tra le “Ultime notizie”: “Attaccati 21 villaggi del Darfur occidentale, fuggono migliaia senza che sia possibile portare loro assistenza”, “Katanga (RDC), MSF assiste le vittime di una nuova epidemia di colera”, “Vi scrivo da… Buchanan”. Nelle newsletter vengono segnalate iniziative che sostengono l’associazione Medici Senza Frontiere ed altri vari eventi. Info: http://www.msf.it/index.shtml PROGETTO JEEVAN: ADOZIONE A DISTANZA La Humanitarian Help for Poor People ONLUS (HHPP) ha proposto il progetto Jeevan (Progetto Vita), un programma di adozioni a distanza per bambini dei 3 paesi dove HHPP opera, in Brasile, India e Perù. Fino ad oggi sono 248 i bambini adottati da altrettante famiglie italiane, ai quali è garantito un contributo costante e duraturo nel tempo che permette loro la sicurezza di avere assicurate le cure mediche, il fabbisogno alimentare e tutto il necessario per l’istruzione. Attraverso HHPP è possibile adottare un bambino garantendogli tutto l’aiuto di cui ha bisogno. Per dare loro un avvenire sicuro e dignitoso c’è bisogno del contributo di ognuno di noi. Info: www.humanitarianhelp.it; [email protected] ASSOCIAZIONE APURÍMAC L’Associazione Apurímac, costituita a Roma nel 1992, opera in tutto il territorio nazionale, con una Sezione nella Provincia di Napoli e circa 20 gruppi di coordinamento sparsi nel territorio nazionale. E’ inscritta nel registro delle ONLUS. Come finalità statutaria, l’Associazione ha come scopo principale la promozione della collaborazione culturale ed economica (aiuto alle missioni) con i Paesi del Terzo Mondo, in particolare nei Paesi dell’America Latina; l’attività di volontariato e di servizio civile, in Italia come all’estero, come espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo per il conseguimento di finalità di carattere educativo, culturale, sociale e civile; la promozione di attività ed iniziative che favoriscano l’inserimento dei cittadini di Paesi stranieri nella società italiana. Concretamente l’Associazione opera principalmente in collaborazione con gli Agostiniani che lavorano nell’Apurímac, uno dei più piccoli dipartimenti del Perù, ubicato a sud-est di Lima, sostenendo e finanziando iniziative di carattere sociale, nei campi della sanità, dell’alimentazione, dell’infanzia, della scuola, della cultura. In Italia l’Associazione opera per far conoscere la cultura, le tradizioni, la storia del Perù e della regione dell’ Apurímac, attraverso mostre, conferenze e interventi nelle scuole elementari, medie e superiori; per coinvolgere amici e sostenitori nelle sue iniziative sociali per l’ Apurímac e per un impegno temporaneo di servizio di volontariato in Apurímac; per dare assistenza e aiuto ai peruviani immigrati in Italia. Le principali iniziative che l’Associazione attualmente sta portando avanti sono “Il bimestrale Apurímac”, l’iniziativa “Scegli la vita”, mostre-mercato di Artigianato Peruviano, mostre culturali e pubblicazioni. Info: www.apurimac.it L’IMPRONTA IDRICA Fonte: ARPAT news n. 132-2006. Un indicatore dell’impatto del consumo umano sul sistema idrico naturale proposto dall’UNESCO: l’impronta idrica indica il fabbisogno idrico di una nazione, gli stili di consumo dei suoi abitanti e come questi incidono sulle risorse idriche. Secondo l’UNESCO si tratta di un indicatore che in futuro potrebbe diventare rilevante per quanto riguarda lo studio dell’impatto del consumo umano sul sistema idrico naturale. L’impronta idrica di una nazione si può definire come la quantità totale di acqua utilizzata per produrre beni e servizi consumati all’interno della nazione stessa. Non tutti i beni consumati in una nazione sono però prodotti all’interno di essa. Infatti esiste un’impronta idrica interna, data dal volume delle risorse idriche utilizzate per produrre beni e servizi destinati al mercato interno e una esterna che prende in considerazione la quantità di acqua utilizzata a produrre i beni importati. Al concetto di impronta idrica è strettamente legato quello di acqua virtuale: si intende la quantità di acqua necessaria a produrre un bene o un servizio. Lo studio di questo indicatore e soprattutto dei suoi flussi in entrata e in uscita ci può dare informazioni rilevanti a proposito della scarsità di acqua di una nazione e della sua autosufficienza o dipendenza idrica. Per riuscire a quantificare l’impronta idrica di una nazione, alla quantità di acqua utilizzata al suo interno per produrre beni e servizi, si dovrà sottrarre il flusso di acqua virtuale relativo ai beni esportati e aggiungere il flusso relativo ai beni importati. Tra i vari paesi esistono grossi divari e dipende da almeno quattro fattori: la quantità totale dei consumi, il tipo di consumi, il clima e la produttività dell’acqua utilizzata nelle produzioni agricole. L’acqua come si sa è una risorsa fondamentale che in futuro sarà sempre più scarsa. Già oggi diversi paesi dipendono da altri poiché le loro riserve idriche non sono sufficienti a soddisfare i bisogni della popolazione. Secondo l’UNESCO il problema della dipendenza idrica andrà allargandosi sempre più, favorito anche dalla liberalizzazione del commercio internazionale. Info: www.arpat.toscana.it/news; www.waterfootprint.org/