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Laura Tullipano
Intervista del quotidiano “Il Sole24ore” alla Responsabile della UIL Giovani
Basilicata, Laura Tullipano (pubblicata il 07 aprile 2010)
“Il mio impegno? Far superare la diffidenza”
Laura Tullipano, 25 anni, ha avuto l’incarico di rinnovare il reclutamento
della UIL in Basilicata.
Laureata. E spiazzata. Laura Tullipano, lucana di Potenza, 25 anni, una laurea in
filosofia presa all’università di Napoli con la tesi su Benedetto Croce e i pensatori
del ‘700, racconta di una sensazione con cui molti ragazzi si misurano quando
finisce la routine dello studio, delle scadenze degli esami. E si apre la ricerca del
primo lavoro. Dove? Quale? Come? Senza perdersi d’animo, la prima porta a cui
è andata a bussare è stata quella della UIL.
Perché?
Con il sindacato ho avuto il primo contatto che ero una bambina. Mio padre era
operaio in un’azienda metalmeccanica. Adesso è in mobilità. Mia madre lavorava
in un consorzio agrario. Quando aveva 40 anni è fallito e lei si è ritrovata prima in
mobilità e poi disoccupata. Con loro ho partecipato a cortei, assemblee di
lavoratori. Con loro ho vissuto tutta la trafila che deve sobbarcarsi un lavoratore
quando arriva la cassa integrazione, la mobilità, la disoccupazione. Per me è stato
naturale andare verso il sindacato.
Accade lo stesso ai tuoi coetanei?
No, con molti spesso discuto animatamente perché sostengono che mi stia
perdendo dietro alle chiacchiere del sindacato.
Ci sarà un motivo.
Al Sud purtroppo è molto diffusa l’idea di un sindacato più attento a fare a favori
che a difendere i diritti dei lavoratori. Quest’ idea continua a resistere però anche
perché molti ragazzi non hanno mai varcato la soglia di una sede di un
sindacato.
Tu lo hai fatto.
Fin da bambina, alla Uil. E se potessi scegliere una professione direi che vorrei
fare la sindacalista.
Lavori?
No, non ancora.
Ti sei tesserata?
No, non ancora, ma lo farò appena troverò un’occupazione.
Che cosa fai alla Uil?
Mi hanno affidato il compito di creare la Uil Giovani Basilicata. La sede è a
Potenza e abbiamo iniziato da poco il nostro percorso. Per ora il mio compito è di
raccogliere notizie sul mercato del lavoro e su aziende che sono alla ricerca di
lavoratori. E poi dare informazioni sul lavoro a chi si rivolge a noi.
Per esempio?
Ci sono bandi regionali per finanziare progetti di imprenditoria femminile. In un
contesto come Potenza dove chi ha studiato fuori e torna a casa si sente
sopraffatto da un senso di profonda solitudine, dialogare,mettersi insieme, provare
delle idee potrebbe essere un modo per guardare al futuro con più positività. In
questa situazione il sindacato si propone come partner.
Con quale ruolo?
Aiutare a capire i bandi, a valutare le idee, a costruire il progetto, a scriverlo.
Che cosa stai facendo per sensibilizzare i tuoi coetanei?
Cominceremo tra pochi giorni incontri con le scuole e all’Università di Potenza
dove vorremmo portare personaggi illustri della scienza, della tecnologia,
dell’economia. Qui in Basilicata non viene mai nessuno e i giovani non hanno
quasi mai l’occasione di entrare in contatto e confrontarsi con gli intellettuali.
Credi che sia facile riuscire a coinvolgere i ragazzi?
Per ora ho la sensazione che il primo contatto in alcuni susciti interesse. Ma non
so se poi sarà così facile riuscire a coinvolgerli in un ruolo più attivo. Io però ci
credo e voglio portare avanti questo progetto perché penso che in una
dimensione collettiva si riesca a fare di più e meglio che da soli.
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