Sintesi del sapone Esperienza di Biologia n° 01 I.T.C. “B. Pascal” – Giaveno (To) Data 22/09/2007 Classe IV h Lussiana Adriana Parole chiavi: sapone grasso idrossido Prerequisiti: conoscere la struttura e le proprietà chimiche dei grassi (trigliceridi), dell’idrossido di sodio o di potassio (NaOH opp KOH). Obiettivi: ottenere dalla reazione tra un grasso e l’idrossido di sodio il sapone (e glicerina), una miscela di sali di sodio degli acidi grassi che costituivano il grasso di partenza. Reagenti / Quantità: 10g di olio di oliva 2.5g di idrossido di sodio (NaOH) in polvere 70 ml di etanolo acido cloridrico (HCl) concentrato cloruro di sodio (NaCl) in soluzione satura 20 ml acqua deionizzata acqua del rubinetto a sufficienza Materiale: 2 becher da 100-150 ml 1 becher da 250 ml 2 becher graduati 2 pipette 1 bacchetta di vetro 1 becco di Bunsen 1 treppiede 1 graticola 1 pinza di legno 1 spatola 1 beuta da vuoto 1 imbuto per filtrazioni a gravità carta da filtro cartina tornasole bilancia elettronica Procedimento / Metodogia: Riempire per poco più della metà della sua capacità il becher da 250 ml con acqua del rubinetto, posizionarlo sul treppiede e accendere la fiamma del cannello di Bunsen. In tal modo l’acqua si porterà ad ebolizione mentre si preparano i reagenti. Dopo aver tarato la bilancia elettronica, si procede nel pesare in un becher da 100 ml 10 g di olio Nel secondo becher si pesano 2.5 g di NaOH, a cui si aggiungono 20 ml hùdi acqua deionizzata e 20 ml di etanolo. Mescolare la soluzione con la bacchetta di vetro finché si scioglie l’idrossido completamente. Versare la soluzione così ottenuta nel becher contenente l’olio Immergere, con l’aiuto delle pinze, nel bagno maria il becher contenente la soluzione: affinchè la reazione sia completa occorre aspettare circa 30 min, quando si deposita sul fondo una sostanza viscosa . Si raccomanda di agitare continuamente la soluzione con la bacchetta e di prestare molta attenzione affinchè sprazzi d’acqua del bagno maria non entrino nella soluzione, rendendola inutilizzabile. Terminata la reazione, si lascia raffreddare dopodiché si procede con il filtraggio e lavaggio Filtraggio del sapone: Si posiziona uno strato di carta da filtro all’interno dell’imbuto, posto sopra alla beuta. S’introduce una piccola quantità di sapone, sulla quale si versa una soluzione di HCl 0.1 mol È preferibile svolgere questo tipo di lavaggio sotto cappa Aiutandosi con la bacchetta si ripete questo procedimento finché tutto il sapone è lavato e ha assunto pH neutro (7), da verificare con la cartina tornasole Conclusioni: La reazione di saponificazione si può così esprimere: O ⁄⁄ O R–C || CH2 – O – C – R O – Na+ CH2 – OH O O ⁄⁄ || CH – O – C – R’ + 3NaOH → CH – OH + R’ – C O – Na+ O || CH2 – O – C – R’’ CH2 – OH O ⁄⁄ R’’ – C O – Na+ TRIGLICERDE GLICEROLO Si è quindi verificato che i grassi sono idrolizzabili; inoltre sono state approfondite le proprietà chimiche del sapone. Questo è formato da una testa idrofila polare (letteralmente “amante dell’acqua”) e una coda apolare idrofoba (letteralmente “che teme l’acqua”); questa particolare composizione permette al sapone di ancorarsi ai composti apolare, come i grassi e la sporcizia, e allo stesso tempo di formare legami con l’acqua. Proprio per tale motivo è comunemente utiliazzato per l’igene personale.