programma di tecnica radiologia tradizionale

Università degli Studi “G. D’Annunzio”
Chieti - Pescara
Facoltà di Medicina e Chirurgia
GUIDA DELLO STUDENTE
CORSO DI LAUREA IN
TECNICHE DI RADIOLOGIA MEDICA
PER IMMAGINI E RADIOTERAPIA
______________________________________________________________________
Anno Accademico 2009-2010
Aggiornato al 16/07/2009
Indice
Presentazione
Le Strutture
Indirizzi utili
Disposizioni in materia di trasferimenti
Bando di concorso
Referenti del Corso di Laurea
Ordinamento didattico
Regolamento didattico
Definizione degli obiettivi formativi
Ammissione al Corso di Laurea
Crediti formativi
Ordinamento didattico
Procedure per l’attribuzione dei compiti didattici
Tutorato
Obbligo di frequenza
Apprendimento autonomo
Programmazione didattica
Sbarramenti e Propedeuticità
Verifica dell’apprendimento
Norme per la preparazione della Tesi di Laurea
Prova finale ed Esame di Laurea abilitante all’esercizio professionale
Riconoscimento degli studi compiuti presso altre sedi o altri Corsi di Studio
Riconoscimento della Laurea conseguita presso Università estere
Valutazione dell’efficienza e dell’efficacia della didattica
Formazione pedagogica del Personale docente
Sito web del Corso di Laurea in Tecnico di Laboratorio Biomedico
Norme transitorie
Percorso Formativo
Programmi di Studio
I anno
Programma del Corso di Biochimica
Radioterapia
Radiobiologia
Fisiologia Umana
Misure elettriche ed Elettroniche
Apparecchiature in Radiologia
Biologia Applicata
Informatica
Apparecchiature in Radioterapia
Medicina Nucleare
Igiene applicata
Patologia Generale
Fisica, Matematica, e Statistica
Fisica Applicata
Statistica Medica
Anatomia Umana sistematica e topografica
Tecnica radiologica tradizionale
2
4
5
6
7
8
12
13
18
18
19
19
20
24
26
26
27
27
28
28
29
30
31
32
32
33
33
34
35
36
36
36
37
38
39
40
41
42
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
II anno
Programma del Crodi di Farmacologia
Storia della Medicina
Fisica Applicata
Teleradiologia
Radioprotezione
Diagnostica per immagini e Radioterapia
Chirurgia Toracica
Ortopedia e Traumatologia
Digitalizzazione delle Immagini
Organizzazione Aziendale
Risonanza Magnetica
Medicina del Lavoro
III anno
Programma del Corso di Radioterapia
Medicina Nucleare
Medicina Legale
Apparato Respiratorio
Chirurgia Cardiaca
Malattie Apparato Cardiovascolare
Neuroradiologia
Diagnostica in Risonanza Magnetica
Chirurgia Vascolare
3
54
54
55
56
57
58
61
62
63
65
66
67
68
69
69
70
71
72
73
74
75
76
77
L
a Facoltà di Medicina e Chirurgia è una realtà al servizio di tutto il territorio abruzzese. Oggi come in
passato, un punto di riferimento fondamentale nel continuo sviluppo socio-economico della regione
Abruzzo. I fondamenti di questo felice connubio sono rintracciabili nell'alta qualità della formazione
e della ricerca biomedica, nello sviluppo delle tecnologie diagnostiche e interventistiche, nonchè nella
disponibilità di strutture idonee e nella capacità di rispondere in maniera scientifica alle esigenze del
territorio, ciò anche grazie alla continua cooperazione con gli ospedali di Chieti, Pescara e Vasto. I successi
conseguiti nell'attività formativa e in quella scientifica sono riconducibili, come afferma il Preside Carmine
Di Ilio, alla dimensione "familiare" della vita accademica del Campus e all'attività di ricerca. «La nostra
Facoltà favorisce le relazioni umane ed ha tutt'altra portata rispetto alle "mega Facoltà"delle città
metropolitane, dove i contatti con i docenti e la frequenza delle strutture sanitarie non sono giornalieri e
continui».
La didattica
Un bacino di utenza in espansione che conta su una popolazione studentesca che proviene anche da altre
regioni. Strutture, tecnologie e docenti di primo piano; un contesto di sicuro interesse che fa presagire
sviluppi futuri nel campo della ricerca e della attività didattica, come ci conferma il Professor Di Ilio: «Per
ampliare l’offerta formativa abbiamo portato a compimento il progetto di trasformazione dei corsi di diploma
universitario in Corsi di Laurea, secondo le guide previste dalle nuove normative in materia di autonomia
didattica degli Atenei. I risultati ottenuti in questi anni sono frutto di una scelta precisa della Facoltà fatta di
cultura flessibile, ragionamento e confronto. Occorre stare in guardia verso chi pensa che la Facoltà sia solo
un centro di specializzazione. L'Ateneo deve essere una fabbrica d'idee in cui lievita il sapere. Inoltre, credo
molto nella persona, nell'indipendenza di giudizio, nell'apertura mentale».
Grazie al progetto di Teledidattica dell'Ateneo è anche possibile usufruire di lezioni via Internet per diverse
discipline all'indirizzo www.unich.it/ teledidattica/ateneo.
La struttura
La realtà territoriale rappresenta un ambiente ottimale per lo studente. La struttura del Campus è efficiente e
funzionale, tutto è a portata di mano, i servizi sono assicurati, la pratica sportiva è garantita dal Centro
Universitario Sportivo (CUS), una delle più efficienti realtà sportive nazionali universitarie. La valenza
dell'attività di ricerca è testimoniata dai riconoscimenti ottenuti.
Di particolare rilevanza, l'Istituto di Tecnologie Avanzate Biomediche (ITAB), centro di caratura
internazionale per la ricerca nel campo della diagnostica per immagini. È situato in un edificio di 5.000 mq,
realizzato in cofinanziamento tra l’università “G.d’Annunzio” e l’unione Europea, per complessivi 12
milioni di Euro.
Adiacente a tale struttura sorge il Centro di Scienze dell'Invecchiamento (CeSI), riconosciuto centro di
eccellenza dal Ministero della ricerca scientifica realizzato per far convergere in una stessa struttura varie
tipologie di ricerca che nei diversi settori della biomedicina affrontano il problema dell’invecchiamento. Il
CeSI ha sede in un edificio di 13.500 mq ed ha richiesto un finanziamento di 30 milioni di euro. Presenta
quattro livelli fuori terra ed un piano seminterrato.
È dotato di servizi generali, sala convegni di 140 posti, studi televisivi, centrali tecnologiche, un centro di
ricerca clinica e 36 unità di ricerca di base. Il centro per la ricerca clinica è dotato di 28 posti letto ed è
collocato al 3 livello.
L’ITAB ed il CeSI sono attualmente gestiti dalla fondazione “Università G.d’Annunzio”.
Le prospettive
Gi studenti che scelgono questa Facoltà sono spinti, indubbiamente, da forti motivazioni. Si tratta, in ogni
caso, di una scelta importante dettata da una passione genuina per una professione dai risvolti sociali, umani
e professionali rilevanti. Al preside Carmine Di Ilio piace pensare a ragazzi di vent'anni che decidono di
dedicarsi al prossimo, di assisterlo e curarlo, in uno slancio consapevole. Scelte e motivazioni legate ad una
professione che, se pur fondata sul sapere scientifico e la tecnologia, si muove dentro grandi orizzonti
umanistici, come ricorda il giuramento di Ippocrate, il più grande medico dell'antichità. È su questo orizzonte
che si muove il laureato in Medicina e Chirurgia, in Odontoiatria o in una delle Professioni Sanitarie: un
professionista consapevole che presterà la propria attività nelle strutture sanitarie pubbliche e private.
4
Le strutture
La realtà territoriale rappresenta un ambiente ottimale per lo studente. La struttura del campus è
efficiente e funzionale, tutto è a portata di mano, i servizi sono assicurati, la pratica sportiva è
garantita dal Centro Universitario Sportivo (CUS), una delle più efficienti realtà sportive nazionali
universitarie. La valenza dell'attività di ricerca è testimoniata dai riconoscimenti ottenuti.
Di particolare rilevanza sono il Centro di Scienze dell'Invecchiamento, che è stato finanziato con 57
miliardi di lire dal Ministero del Bilancio, l'Istituto di Tecnologie Avanzate Biomediche (ITAB),
centro di caratura internazionale per la ricerca nel campo del biomagnetismo e l'Istituto di Ricovero
e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) nato dalla collaborazione con l'Assessorato alla Sanità della
regione Abruzzo. Ciò a testimonianza dell'elevato grado qualitativo raggiunto sia nel campo
dell'assistenza sia in quello della ricerca.
Aule e laboratori della Facoltà di Medicina e Chirurgia
Sede Didattica: Chieti, Campus Universitario di Via dei Vestini 31
aula
ubicazione
capienza
dotazione tecnica
connessione
internet
Aula Magna
Nuovo Polo Didattico - CH
312
L-P-V-R-T-A-G
attiva
Aula A
Nuovo Polo Didattico - CH
276
L-V-R-G
attiva
Aula B
Nuovo Polo Didattico - CH
208
L-V-R-D-G
attiva
Aula 1
Nuovo Polo Didattico - CH
180
L-P-V-C-R-D-A
attiva
Aula 2
Nuovo Polo Didattico - CH
72
L-P-V-C-R-T-D-A-G
attiva
Aula 3
Nuovo Polo Didattico - CH
180
L-P-V-C-R-D-A
attiva
Aula 4
Nuovo Polo Didattico - CH
72
L-P-V-C-R-T-D-G
attiva
Aula 5
Nuovo Polo Didattico - CH
99
L-P-V-C-R-T-D-A
attiva
Aula 6
Nuovo Polo Didattico - CH
144
L-P-V-R-D-A
attiva
Aula 7
Nuovo Polo Didattico - CH
180
L-P-V-C-R-D-A
attiva
Aula 8 (computer)
Nuovo Polo Didattico - CH
30
L-V-C
attiva
Aula 9
Nuovo Polo Didattico - CH
110
L-V-R-D-G
attiva
Aula 10
Nuovo Polo Didattico - CH
130
L-V-R-D-G
attiva
Aula 11
Nuovo Polo Didattico - CH
135
L-V-R-D-G
attiva
Aula 12
Nuovo Polo Didattico - CH
96
L-V-R-D-G
attiva
Anfiteatro
Palazzina SE.BI. - CH
73
P-V-T
Aula 1
Palazzina SE.BI. - CH
40
L-V-T
Aula 2
Palazzina SE.BI. - CH
20
L-V
Aula 3
Palazzina SE.BI. - CH
70
L-P-T
Aula 5
Palazzina SE.BI. - CH
60
L-P-V-T
Aula 6
Palazzina SE.BI. - CH
70
L-V-T
Aula 7
Palazzina SE.BI. - CH
20
L-V-T
Aula 9
Palazzina SE.BI. - CH
20
L-T
Consigliare piccola
Palazzina SE.BI. - CH
7
D
Consigliare grande
Palazzina SE.BI. - CH
18
P-V-R-T
Aula computer
Palazzina SE.BI. - CH
18
C
attiva
Aula Galileo
ITAB
160
V
attiva
Aula Volta
ITAB
50
V
attiva
Aula Leonardo
ITAB
70
V
attiva
Aula Galvani
ITAB
25
V
attiva
Aula Golgi
ITAB
70
V
attiva
Aula computer biblioteca
Palazzina SE.BI. - CH
per ricerche bibliografiche
12
attiva
Aula 3° piano
CESI
30
V
Aula 4° piano
CESI
30
V
Aula Fondazione
CESI
30
V
Sala Convegni
CESI
100
V-C
5
attiva
aula
ubicazione
capienza
dotazione tecnica
Nuovo Polo Didattico - CH
130
Biblioteca Medicina
Palazzina SE.BI. - CH
150
Aula biomorfologia 1
Nuovo Polo Didattico - CH
25
V
Aula biomorfologia 2
Nuovo Polo Didattico - CH
30
V
Lab. Biomorfologia
Nuovo Polo Didattico - CH
18
Lab. Biochimica
Nuovo Polo Didattico - CH
18
Lab. Fisiologia
Nuovo Polo Didattico - CH
20
Lab. Microbiologia
Nuovo Polo Didattico - CH
18
Lab. Citogenetica
Nuovo Polo Didattico - CH
5
Lab. Termografia
ITAB
10
Lab. Rison. Magnetica
ITAB
10
Lab. Biomagnetismo
ITAB
10
Aree lettura
L = lavagna tradizionale
P = proiettore diapositive
V = videoproiettore digitale
C = computer
I = internet
R = videoregistratore
T = proiettore ottico trasparenti
D = lavagna luminosa digitale (per trasparenti e opachi)
A = registratore audio a cassette
G = lettore cd-dvd
6
connessione
internet
Preside di Facoltà
Prof. Carmine Di Ilio
e-mail: [email protected]
Ufficio di Presidenza
Sig.ra Giuliana De Luca; tel. 0871/3554105
e-mail: [email protected]
Servizi didattici
tel. 0871 3554172
fax: 0871 3554113
Delegato Orientamento di Facoltà
Prof.ssa Cosima Schiavone
tel: 0871 358576
e-mail: [email protected]
Segreteria Studenti
Sig.ra Di Ilio Liliana; tel. 0871/3555398
fax: 0871/3555377
e-mail: [email protected]
Apertura Uffici: dal lunedì al venerdì, ore 08:30 – 13:30
sabato ore 09:00 – 13:00
7
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI TRASFERIMENTO
STUDENTI PROVENIENTI DA ALTRE SEDI
UNIVERSITARIE PER L'ANNO ACCADEMICO 2009-2010
Per poter accogliere presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia gli studenti provenienti
da altre sedi è necessario che, per ciascuno anno, siano disponibili posti liberi in
rapporto a quelli programmati. Gli studenti interessati devono far pervenire richiesta
di trasferimento dal 03.08.2009 al 29.08.2009 alla Segreteria Generale Studenti
allegando alla domanda curriculum formativo rilasciato dalla sede di provenienza e i
programmi analitici degli esami di cui si chiede il riconoscimento.
La Segreteria Generale Studenti, constatata la disponibilità del posto, rilascerà, entro
il 18.09.2009, nulla osta all’iscrizione. Il relativo foglio di congedo dalla sede di
provenienza dovrà pervenire presso la Segreteria Generale Studenti entro e non oltre
il 03.10.2009. Salvo diverse disposizioni degli organi accademici, non verranno
accolte le richieste di trasferimento di studenti iscritti al vecchio ordinamento e di
studenti iscritti fuori corso.
Le richieste pervenute verranno esaminate in base all'ordine cronologico di
presentazione.
8
C.L. DELLE PROFESSIONI SANITARIE
BANDO DI CONCORSO A.A. 2008/2010
Ai sensi del D.M. 02.04.01 pubblicato sulla G.U. 128 del 5.6.01 serie generale e D.M. 31.03.2004
sono istituititi i corsi di laurea delle professioni sanitarie in:
1. CONTINGENTE DEI POSTI DISPONIBILI
CORSI DI LAUREA
Assistenza Sanitaria - cl. SNT/4
Numero massimo degli
iscrivibili ai sensi del D.M.
01.07.2008 riservati a cittadini
italiani, comunitari e non
comunitari residenti in Italia di
cui all'art. 26 della Legge
30.07.2002 n°189
31
Posti riservati a
cittadini non
comunitari residenti
all'estero non
ricompresi nella legge
30.07.2002, n°189, art.
26
4 +1 Cinese
Programma Marco
Polo
6 + 1 Cinese
Programma Marco
Polo
4 + 1 Cinese
Programma Marco
Polo
4 + 1 Cinese
Programma Marco
Polo
10 + 1 Cinese
Programma Marco
Polo
2 + 1 Cinese
Programma Marco
Polo
6 + 1 Cinese
Programma Marco
Polo
Dietistica - cl.SNT/3
10
Fisioterapia - cl. SNT/2
66
Igiene Dentale – cl. SNT/3
10
Infermieristica - cl. SNT/1
225
Ortottica ed Assistenza Oftalmologica cl. SNT/2
10
Ostetricia - cl. SNT/1
10
Tecniche della Prevenzione nell'Ambiente
e nei Luoghi di Lavoro - cl. SNT/4
24
6 + 1 Cinese
Programma Marco
Polo
Tecniche di Fisiopatologia
Cardiocircolatoria e Perfusione
10
2 + 1 Cinese
Programma Marco
9
Cardiovascolare - cl. SNT/ 3
Polo
Tecniche di Laboratorio Biomedico - cl.
SNT/3
25
Tecniche di Radiologia Medica, per
immagini e Radioterapia - cl. SNT/3
25
Terapia Occupazionale - cl SNT/2
31
4 + 1 Cinese
Programma Marco
Polo
4 +1 Cinese
Programma Marco
Polo
4 + 1 Cinese
Programma Marco
Polo
I corsi di laurea delle professioni sanitarie prevedono l'acquisizione di 180 crediti formativi
universitari (CFU) complessivi articolati in tre anni di corso. La frequenza ai corsi è obbligatoria.
2. PROVA DI CONOSCENZA DELLA LINGUA ITALIANA
I cittadini non comunitari residenti all’estero, per essere ammessi alle prove di concorso devono
obbligatoriamente superare la prova di conoscenza della lingua italiana, salvo i casi di esonero
previsti dalla Circolare del Ministero dell'Istruzione, dell’Università e della Ricerca - M.I.U.R. –
protocollo n. 1291 del 16.05.2008 - Parte I. 10
La prova di conoscenza della lingua italiana si terrà il giorno 1° settembre 2009 alle ore 8.30,
presso il Polo Didattico - Campus Madonna delle Piane – CHIETI SCALO.
I candidati dovranno presentare:
- il passaporto con il visto d’ingresso "per motivi di studio"
in alternativa
- il permesso di soggiorno o la ricevuta della domanda di rilascio del permesso di soggiorno.
In attesa e fino al rilascio del permesso di soggiorno, il candidato verrà ammesso alle prove con
riserva.
Non verranno ammessi a sostenere la prova, nemmeno con riserva, coloro che presentino un
permesso di tipologia o durata differente da quello previsto dalla citata Circolare del Ministero
dell'Istruzione, dell’Università e della Ricerca - M.I.U.R. - prot. n. 1291 del 16.05.2008
NON DEVONO SOSTENERE LA PROVA DI LINGUA ITALIANA :


Gli studenti comunitari e gli studenti non comunitari legalmente soggiornanti in Italia;
i possessori di diplomi di maturità italiani o di titoli di studio di scuole straniere o
internazionali che consentono condizioni di accesso agevolate.
Sono ugualmente esonerati dalla prova di lingua italiana gli studenti compresi nelle categorie citate
nella circolare M.I.U.R. - protocollo n. 1291 del 16.05.2008 - Parte I. 10.
Gli studenti non comunitari residenti all’estero che avranno superato la prova di conoscenza
della lingua italiana, sosterranno, unitamente agli studenti italiani, la prova di ammissione il
giorno 9 SETTEMBRE 2009, ore 11.00.
10
3.
NORME PER L'AMMISSIONE
E' titolo di ammissione ai sensi dell’art. 6, comma 1 del D.M. 22.10.2004, numero 270, il diploma
rilasciato da un Istituto di istruzione secondaria superiore o altro titolo conseguito all’estero ritenuto
idoneo.
Coloro che sono in possesso della laurea relativa alle suddette professioni sanitarie conseguita
all’estero presso Università Straniere, ai fini dell’ ammissione a valutazione per il riconoscimento
del percorso formativo svolto e della conseguente iscrizione, devono comunque sostenere e
superare la prova di ammissione prevista per il giorno 9.09.2009.
Non possono essere ammessi alla prova coloro che siano già in possesso della Laurea per cui
chiedono la selezione né coloro che siano iscritti al predetto corso di laurea presso questa o
presso altra Università.
4. MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DELLA PROVA DI AMMISSIONE
L'esame di ammissione avrà luogo presso il Polo Didattico - Campus Madonna delle Piane - Via dei
Vestini - Chieti Scalo il giorno
9 SETTEMBRE 2009, ore 11.00.
I candidati saranno ammessi a sostenere l'esame di ammissione previa esibizione di:



un documento valido di identità personale;
stampa rilasciata dalla procedura informatizzata in caso di pagamento a mezzo carta di
credito
oppure stampa rilasciata dalla procedura informatizzata e ricevuta di versamento di Euro
52,00 quale contributo concorsuale sul c/c 202663 intestato all' Università degli Studi « G.
D'Annunzio » - CHIETI-PESCARA
Ai sensi del D.M. 18.06.2009 la prova di ammissione, identica per tutte le tipologie dei corsi
attivati, è predisposta da ciascuna Università è gestita in collaborazione con il CINECA.
La prova di ammissione avrà inizio alle ore 11.00 e per il lo svolgimento è assegnato un tempo
di due ore.
Ai fini dell'utilizzo di tutti i posti disponibili per ciascun corso è consentito allo studente di
esprimere nella domanda di ammissione fino a tre opzioni, in ordine di preferenza, per i corsi
stessi.
Le opzioni verranno prese in considerazione nell'eventualità di posti vacanti.
Gli addetti all'esercizio della vigilanza saranno designati dal Consiglio di Facoltà tra il personale
appartenente all'amministrazione universitaria avente esperienza in materia di espletamento di
prove concorsuali di ammissione.
L'INGRESSO IN AULA PER GLI ADEMPIMENTI DI RICONOSCIMENTO SARA’
CONSENTITO DALLE ORE 8,30 ALLE ORE 10,30.
11
Così come indicato nelle note tecniche del D.M. 18.06.2009:




In caso di utilizzo di più aule i candidati saranno distribuiti per età anagrafica, fatta
eccezione per i gemelli;
E' fatto divieto al candidato di tenere con sé, durante la prova, borse o zaini, libri o appunti,
carta, telefoni cellulari, palmari o altra strumentazione similare, a pena annullamento prova
d’esame;
Durante le prove non è permesso ai candidati di comunicare fra loro verbalmente o per
iscritto, ovvero di mettersi in relazione con altri, salvo che con i componenti della
Commissione Giudicatrice;
E' consentito al candidato di lasciare l’aula solo trenta minuti prima della conclusione della
prova.
Le prove di concorso ed i criteri di valutazione, di cui alla Legge 264 del 02.08.99 per la
regolamentazione degli accessi, sono stati determinati dal M.I.U.R. con D.M. del 18.06.2009;
pertanto le prove di ammissione per l'accesso, consistono nella soluzione di ottanta quesiti a risposta
multipla, di cui una sola risposta esatta tra le cinque indicate, su argomenti di:
- Cultura generale e ragionamento logico
- Biologia
- Chimica
- Fisica e Matematica.
In base ai programmi, indicati nel D.M. 18.06.2009, saranno predisposti quaranta (40) quesiti per
l'argomento di cultura generale e ragionamento logico, diciotto (18) per l'argomento di biologia,
undici (11) per l'argomento di chimica e undici (11) per gli argomenti di fisica e matematica.
Ciascun candidato riceverà un plico contenente le prove, la cui integrità sarà già stata accertata dalla
commissione esaminatrice. Il plico conterrà:
1. un modulo anagrafica, che presenta un codice a barre di identificazione univoca;
2. i quesiti relativi alla prova di ammissione;
3. due moduli di risposte, ciascuno dei quali presenta lo stesso codice a barre di
identificazione posto sul modulo anagrafica;
4. una busta vuota, provvista di finestra trasparente, nella quale lo studente, al termine della
prova, deve inserire uno dei due moduli di risposte ritenuto valido.
Lo studente nella compilazione del questionario:
1. deve far uso esclusivamente di penna nera;
2. deve obbligatoriamente compilare il modulo anagrafica e sottoscriverlo;
3. ha la possibilità di correggere una (e una sola) risposta eventualmente già data ad un quesito
avendo cura di annerire completamente la casella precedentemente tracciata e scegliendone
un'altra: deve risultare in ogni caso un contrassegno in una sola delle cinque caselle perché
sia chiaramente manifestata la volontà del candidato, altrimenti si ritiene non data alcuna
risposta;
4. deve annullare, barrando l'intero foglio, il secondo modulo di risposte non destinato al
CINECA;
5. deve al momento della consegna aver cura di inserire, non piegato, nella busta vuota,
provvista di finestra trasparente, il solo modulo di risposte, destinato al CINECA per la
12
determinazione del punteggio, provvedendo, al momento della consegna, alla sua
chiusura ;
6. non deve inserire il modulo anagrafica nella busta destinata al CINECA perché
costituirebbe elemento di annullamento della prova, ma deve consegnarlo alla
commissione;
7. non deve firmare la busta contenente il modulo risposte né il modulo risposte pena la nullità
della prova.
Le prove sono soggette ad annullamento da parte della Commissione d’esame qualora:
a) venga inserito il modulo anagrafica nella busta destinata al CINECA;
b)
la busta contenente il modulo risposte risulti firmata o contrassegnata dal candidato o un
componente della Commissione.
In tali casi il CINECA non determina il relativo punteggio.
5. FORMAZIONE DELLA GRADUATORIA
La valutazione delle prove si attiene, ai sensi dell'art. 6 del D.M. 18.06.2009, ai seguenti criteri:
a) 1 punto per ogni risposta esatta;
meno 0,25 punti per ogni risposta sbagliata;
0 punti per ogni risposta non data;
b) in caso di parità di voti, prevale la votazione dell'Esame di Stato conclusivo dei corsi di studio di
istruzione secondaria superiore;
c) in caso ulteriore parità di voti, prevale in ordine decrescente il punteggio ottenuto dal candidato
nella soluzione rispettivamente dei quesiti relativi agli argomenti di cultura generale e
ragionamento logico, biologia, chimica, fisica e matematica;
d) In caso di ulteriore parità, prevale lo studente che sia anagraficamente più giovane.
6. ISCRIZIONE ALLA PROVA DI AMMISSIONE
Per sostenere la prova gli aspiranti al concorso dovranno prenotarsi esclusivamente on-line
all'indirizzo: http://udaonline.unich.it dal giorno 13 LUGLIO al 26 AGOSTO 2009 con la
seguente modalità:
1. collegarsi all'apposito servizio on line http://udaonline.unich.it;
2. registrarsi, inserendo i dati richiesti: dati anagrafici, codice fiscale e dati del titolo di
studio;
3. preiscriversi al concorso di ammissione.
Ai fini della formazione della graduatoria (vedi punto 5 del presente bando) i candidati in possesso
di titolo di studio italiano devono indicare con esattezza il voto finale ottenuto. I candidati in
possesso di titolo di studio straniero non devono indicare il voto finale del titolo di studio al
momento della registrazione, ma devono far pervenire alla Segreteria Studenti della Facoltà di
Medicina e Chirurgia copia del titolo di studio e della dichiarazione di valore dalla quale risulti la
votazione conseguita e il sistema di valutazione (voto minimo e voto massimo), entro il termine di
scadenza di iscrizione alla prova (26/08/2009). La documentazione dovrà essere inoltrata via fax (al
13
seguente numero: 0871-3555377). Si ricorda che per tali documenti inviati fa fede la data di
ricevimento da parte della Segreteria Studenti.
4. effettuare un versamento quale contributo concorsuale di euro 52,00 con una delle
seguenti modalità:
 versamento su c/c postale numero 202663 intestato all'Università degli Studi «G.
d'Annunzio» - CHIETI - PESCARA
 versamento a mezzo carta di credito.
DETTO IMPORTO NON SARÀ IN ALCUN CASO RIMBORSATO.
I candidati diversamente abili, ai sensi della Legge 5 febbraio 1992 n. 104 e successive
modificazioni ed integrazioni, dovranno inviare via Fax (0871-3555377) una specifica richiesta su
eventuali modalità di sostegno ritenute necessarie in relazione alla prova di accesso.
Non saranno prese in considerazione, ai fini concorsuali, le domande inviate per
CORRISPONDENZA.
L'esito del concorso sarà reso noto mediante pubblicazione on-line sul sito web dell'Università "G.
d'Annunzio" (www.unich.it).
NON SARANNO DATE COMUNICAZIONI PERSONALI.
L'iscrizione ai relativi Corsi di Laurea è disposta, fino alla copertura dei posti messi a concorso,
secondo l'ordine della graduatoria.
Il prof. Andrea MEZZETTI è nominato responsabile del procedimento concorsuale.
Dal 17 AGOSTO al 2 SETTEMBRE 2009 presso il Polo Didattico - Campus Madonna delle
Piane - via dei Vestini, Chieti Scalo - si svolgeranno corsi di preparazione sulle materie oggetto
dell'esame d'ammissione. (Con calendario pubblicato sul sito www.unich.it).
7. IMMATRICOLAZIONE DEI VINCITORI DI CONCORSO
La documentazione di rito è regolamentata dal bando generale dell'Ud'A.
I vincitori del concorso dovranno effettuare l'immatricolazione entro e non oltre il 30
SETTEMBRE 2009 ore 13.00, pena la perdita del diritto di iscrizione unicamente:

Presso lo Sportello Unico Campus Universitario Chieti con la documentazione di rito prevista
dal bando generale ;
- Prima rata di Euro 155,00 su C/C postale numero 202663 intestato all'Università degli Studi
G. d'Annunzio – Chieti;
- Tassa regionale di Euro 77,47 a mezzo bonifico bancario con le seguenti modalità:
- beneficiario: Azienda per il diritto agli studi Universitario di Chieti
- banca: Cassa di Risparmio della provincia di Chieti SPA
- codice Iban IT 23Y06050 15598T 20994190004;
(L'Azienda D.S.U. fa presente che in caso di pagamento della tassa stessa presso gli sportelli
della Carichieti SPA su tutto il territorio nazionale, non sono dovute commissioni d'incasso)
14
- diploma originale di maturità ovvero autocertificazione in attesa del rilascio dell'originale);
- fotocopia di un documento di identità;
- fotocopia del Codice Fiscale;
- 2 foto formato tessera;
- autocertificazione per eventuale esonero tasse.
Unicamente per il corso di Laurea della professione sanitaria di INFERMIERISTICA, il
vincitore di concorso deve indicare nella domanda di immatricolazione la sede formativa
in ordine di preferenza presso la quale svolgere l'attività formativa.

N. B. Le sedi formative per il corso di Laurea in INFERMIERISTICA sono : CHIETI
(posti 110) - PESCARA (posti 80) - VASTO (posti 35).
I posti resisi vacanti , a seguito della mancata iscrizione dei vincitori di concorso, saranno messi a
disposizione dei candidati classificatisi successivamente nella graduatoria di merito o se esaurita in
base alle opzioni prescelte, che dovranno perfezionare l'iscrizione, a pena di esclusione, entro i
cinque giorni successivi alla comunicazione effettuata con pubblicazione sul sito www.unich.it ,
tale affissione rappresenterà l'unico mezzo di pubblicità legale.
I vincitori, che non ottemperano alle disposizioni di cui sopra entro i termini stabiliti, saranno
considerati rinunciatari a tutti gli effetti e si procederà ad ulteriore scorrimento della
predetta graduatoria sino ad esaurimento dei posti disponibili.
Nel caso in cui, dalla documentazione presentata dal concorrente, risultino dichiarazioni false o
mendaci, ferme restando le sanzioni previste dal codice penale e dalle leggi speciali in materia (artt.
75 e 76 D.P.R. 445/2000), lo stesso candidato decade automaticamente d'ufficio dall'eventuale
immatricolazione e l'Amministrazione Universitaria provvederà al recupero degli eventuali benefici
(emolumenti) e non verranno rimborsate le tasse.
La dichiarazione mendace comporterà infine l'esposizione all'azione di risarcimento danni da parte
dei contro interessati.
Per quanto non specificato nel presente bando si fa riferimento al D.M. 18.06.2009.
Chieti, 8 luglio 2009
IL DIRIGENTE GENERALE
Dott. Marco Napoleone
IL RETTORE
Prof. Franco Cuccurullo
15
IL PRESIDE
Prof. Carmine Di Ilio
Presidente del Corso di Laurea in
Tecniche di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia
Prof. Francesco RENDA
Via dei Vestini 31; 66013 – CHIETI
Tel: 0871 358437
Fax: 0871 344955
E-mail: [email protected]
Referente del Corso di Laurea in
Tecniche di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia
TSRM Alfonso DI RIDOLFI
Dott. Rolando Ferrante
Tel: 0871 358343
16
CORSO DI LAUREA IN
TECNICHE DI RADIOLOGIA MEDICA PER IMMAGINI E
RADIOTERAPIA
ORDINAMENTO DIDATTICO
Obiettivi formativi specifici
I laureati del corso di studi in tecnico di radiologia medica sono, ai sensi della legge 10 agosto
2000, n. 251, articolo 3, comma 1, operatori delle professioni sanitarie dell'area tecnico-diagnostica
e dell'area tecnico-assistenziale che svolgono, con autonomia professionale, le procedure tecniche
necessarie alla esecuzione di metodiche diagnostiche su materiali biologici o sulla persona, ovvero
attività tecnico-assistenziale, in attuazione di quanto previsto nei regolamenti concernenti
l'individuazione delle figure e dei relativi profili professionali definiti con decreto del Ministro della
Sanità.
I laureati in tecnico di radiologia medica sono dotati di un'adeguata preparazione nelle discipline di
base, tale da consentire loro sia la migliore comprensione dei più rilevanti elementi che sono alla
base dei processi patologici che si sviluppano in età evolutiva, adulta e geriatrica, sui quali si
focalizza il loro intervento diagnostico, sia la massima collaborazione con il medico e con gli altri
laureati della classe o di altre classi dell'area tecnico-sanitaria. Devono inoltre saper utilizzare
almeno la lingua inglese, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di
informazioni generali.
I laureati in tecnico sanitario di radiologia medica sono operatori sanitari, ai sensi del D.M. del
Ministero della Sanità 26 settembre 1994, n. 746, responsabili degli atti di loro competenza e sono
autorizzati ad espletare indagini e prestazioni radiologiche, nel rispetto delle norme di
radioprotezione previste dall'Unione Europea. I laureati in tecnico di radiologia medica sono
abilitati a svolgere, in conformità a quanto disposto dalla legge 31 gennaio 1983, n. 25, in via
autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, su prescrizione medica tutti gli interventi
che richiedono l'uso di sorgenti di radiazioni ionizzanti, sia artificiali che naturali, di energie
termiche, ultrasoniche, di risonanza magnetica nucleare nonchè gli interventi per la protezionistica
fisica o dosimetrica; partecipano alla programmazione e organizzazione del lavoro nell'ambito della
struttura in cui operano nel rispetto delle loro competenze; programmano e gestiscono l'erogazione
di prestazioni polivalenti di loro competenza in collaborazione diretta con il medico radiodiagnosta,
con il medico nucleare, con il medico radioterapista e con il fisico sanitario, secondo protocolli
diagnostici e terapeutici preventivamente definiti dal responsabile della struttura; sono responsabili
degli atti di loro competenza, in particolare controllando il corretto funzionamento delle
apparecchiature loro affidate, provvedendo alla eliminazione di inconvenienti di modesta entità e
attuando programmi di verifica e controllo a garanzia della qualità secondo indicatori e standard
predefiniti.
Il raggiungimento delle competenze professionali si attua attraverso una formazione teorica e
pratica che includa anche l'acquisizione di competenze comportamentali e che venga conseguita nel
contesto lavorativo specifico del profilo, così da garantire, al termine del percorso formativo, la
piena padronanza di tutte le necessarie competenze e la loro immediata spendibilità nell'ambiente di
lavoro.
Caratteristiche della prova finale
La prova finale consiste nella redazione di un elaborato e nella dimostrazione di abilità pratiche. Ha
valore di esame di Stato abilitante all’esercizio professionale.
17
Ambiti occupazionali previsti per i laureati
I laureati in tecnico di radiologia medica svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie pubbliche
o private, in rapporto di dipendenza o libero – professionale; contribuiscono alla formazione del
personale di supporto e concorrono direttamente all’aggiornamento relativo al loro profilo
professionale e alla ricerca.
Conoscenze richieste per l’accesso (art. 6 D.M. 509/99)
L’accesso al I anno sarà subordinato al superamento di una prova di ammissione che consiste in
quiz a risposta multipla su elementi di: Biologia, Chimica, Fisica/Matematica, Logica e cultura
generale.
Attività di base
Scienze biomediche
Scienze propedeutiche
Totale
CFU
12
8
Settori scientifico disciplinari
BIO/09: FISIOLOGIA
BIO/10: BIOCHIMICA
BIO/12: BIOCHIMICA CLINICA E
BIOLOGIA MOLECOLARE
CLINICA
BIO/13: BIOLOGIA APPLICATA
BIO/16: ANATOMIA UMANA
MED/04: PATOLOGIA
GENERALE
FIS/07: FISICA APPLICATA (A
BENI CULTURALI,
AMBIENTALI, BIOLOGIA E
MEDICINA)
INF/01: INFORMATICA
ING-INF/07: MISURE
ELETTRICHE ED
ELETTRONICHE
MAT/05: ANALISI
MATEMATICA
MED/01: STATISTICA MEDICA
Totale Attività di base
20
Per “Attività formative di base” è previsto un numero minimo di crediti pari a 18
18
Attività caratterizzanti
Diagnostica per immagini e
radioterapia
Scienze della prevenzione e dei servizi
sanitari
Totale
CFU
46
11
Settori scientifico disciplinari
MED/36: DIAGNOSTICA PER
IMMAGINI E RADIOTERAPIA
MED/37: NEURORADIOLOGIA
MED/50: SCIENZE TECNICHE
MEDICHE APPLICATE
MED/36: DIAGNOSTICA PER
IMMAGINI E RADIOTERAPIA
MED/37: NEURORADIOLOGIA
MED/42: IGIENE GENERALE E
APPLICATA
MED/43: MEDICINA LEGALE
MED/44: MEDICINA DEL
LAVORO
MED/50: SCIENZE TECNICHE
MEDICHE APPLICATE
BIO/14: FARMACOLOGIA
MED/33: MALATTIE APPARATO
LOCOMOTORE
Scienze medico-chirurgiche
3
Totale Attività caratterizzanti
60
Per “Attività caratterizzanti” è previsto un numero minimo di crediti pari a 53
19
Attività affini o integrative
Totale
CFU
Settori scientifico disciplinari
SECS-P/10: ORGANIZZAZIONE
AZIENDALE
Scienze del management sanitario
2
ING-INF/05: SISTEMI DI ELABORAZIONE
DELLE INFORMAZIONI
Scienze interdisciplinari
Scienze interdisciplinari cliniche
2
13
MED/10: MALATTIE DELL'APPARATO
RESPIRATORIO
MED/11: MALATTIE DELL'APPARATO
CARDIOVASCOLARE
MED/21: CHIRURGIA TORACICA
MED/22: CHIRURGIA VASCOLARE
MED/23: CHIRURGIA CARDIACA
MED/02: STORIA DELLA MEDICINA
Scienze umane e psicopedagogiche
1
Totale Attività affini o integrative
18
Per “Attività affini o integrative” è previsto un numero minimo di crediti pari a 18
20
Altre attività formative
A scelta dello studente
Per la prova finale
Totale
CFU
9
9
2
Altre (art. 10, comma 1, lettera f )
Totale Altre attività formative
62
82
TOTALE CREDITI
180
Tipologie
Prova finale
Lingua straniera
Ulteriori conoscenze linguistiche
Abilità informatiche e relazionali
Tirocini
Altro
Totale altre (art. 10, comma 1, lettera f )
21
CORSO DI LAUREA PER
TECNICO DI RADIOLOGIA MEDICA
REGOLAMENTO DIDATTICO
1.
Definizione degli obiettivi formativi
II Corso di Laurea in Tecnico di Radiologia Medica si articola in 3 anni ed è
istituito all'interno della Facoltà di Medicina e Chirurgia.
Il CLTRM si propone il conseguimento degli obiettivi formativi di seguito
definiti:
I laureati in Tecnico di Radiologia Medica sono, ai sensi della legge 10 Agosto
2000, n. 251, art.3, comma 1, operatori delle professioni sanitarie dell'area tecnicodiagnostica e dell'area tecnico-assistenziale che svolgono, con autonomia
professionale, le procedure tecniche necessarie all'esecuzione di metodiche
diagnostiche su materiali biologici o sulla persona, ovvero attività tecnicoassistenziale.
I laureati nella classe sono dotati di una adeguata preparazione nelle discipline di
base, tale da consentire loro la migliore comprensione dei più rilevanti elementi che
sono alla base dei processi patologici che si sviluppano in età evolutiva, adulta e
geriatrica, sui quali si focalizza il loro intervento diagnostico. Devono inoltre saper
utilizzare almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito
specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.
Le strutture didattiche devono individuare e costruire altrettanti percorsi formativi atti
alla realizzazione delle diverse figure di laureati funzionali ai profili professionali
individuati dai decreti del Ministero della Sanità.
In particolare, i laureati devono raggiungere le competenze professionali specifiche
per una immediata spendibilità nell'ambiente di lavoro.
In particolare, nell'ambito della professione sanitaria di Tecnico di Radiologia
Medica, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal
D.M. del Ministero della Sanità 26 settembre 1994, n. 746 e successive modificazioni
ed integrazioni; ovvero sono responsabili degli atti di loro competenza e sono
autorizzati ad espletare indagini e prestazioni professionali radiologiche, nel rispetto
delle norme di radioprotezione previste dall'Unione Europea. Sono abilitati a
svolgere in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, su
prescrizione medica tutti gli interventi che richiedono l'uso di sorgenti di radiazioni
ionizzanti, sia artificiali che naturali, di energie termiche, ultrasoniche, di risonanza
magnetica nucleare nonché gli interventi di protezionistica fisica o dosimetria.
Partecipano alla programmazione e organizzazione del lavoro nell'ambito della
struttura in cui operano nel rispetto delle loro competenze. Programmano e
gestiscono l'erogazione di prestazioni polivalenti di loro competenza in
ollaborazione diretta con il medico radiodiagnosta, con il medico nucleare, con il
edico radioterapista e con il fisico sanitario, secondo protocolli diagnostici e
22
terapeutici preventivamente definiti dal responsabile della struttura. Sono responsabili
degli atti di loro competenza, in particolare controllando il corretto funzionamento
delle apparecchiature loro affidate, provvedendo alla eliminazione di inconvenienti di
modesta entità e attuando programmi di verifica e controllo a garanzia della qualità
secondo indicatori e standard predefìniti. Svolgono la loro attività nelle strutture
sanitarie pubbliche o private, in rapporto di dipendenza o libero professionale.
Contribuiscono alla formazione del personale di supporto e concorrono direttamente
all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale e alla ricerca.
2.
Ammissione al Corso di Laurea
a) Programmazione degli accessi
Possono essere ammessi al CLTRM candidati che siano in possesso di Diploma di
Scuola Media Superiore quinquennale o di titolo estero equipollente.
Il numero di Studenti ammessi al CLTRM è programmato in relazione alla
effettiva disponibilità di Personale docente, di idonee strutture ed attrezzature
didattiche e scientifiche (aule, laboratori per esercitazioni e per ricerca biomedica) e
di Servizi operanti nelle locali Strutture del Servizio Sanitario Nazionale o in
Strutture della Regione convenzionate con l'Ateneo.
L'accesso al primo anno, le cui modalità saranno di anno in anno indicate nel
bando concorsuale di Ateneo, sarà subordinato al superamento di una prova di
ammissione che consisterà nella soluzione di quiz a risposta multipla su argomenti di
Logica e cultura generale, Biologia, Chimica, Fisica e Matematica. Le prove di
ammissione avranno luogo solo nel caso in cui le domande di partecipazione
supereranno il numero dei posti disponibili.
b) Debito formativo
L'organizzazione didattica del CLTRM prevede che gli Studenti ammessi al 1°
anno di corso possiedano una adeguata preparazione iniziale, conseguita negli studi
precedentemente svolti. Ciò premesso, tutti gli Studenti che hanno superato l'esame
di ammissione al Corso di Laurea, rispondendo in modo corretto a meno della metà
delle domande riguardanti i singoli argomenti di Logica e cultura generale, Biologia,
Chimica, Fisica e matematica, sono ammessi con un debito formativo, per una o più
di una delle discipline in questione, che sono tenuti a sanare prima di sostenere gli
esami del 1° anno.
Allo scopo di consentire l'annullamento del debito formativo, il Consiglio di Corso
di Studio istituisce attività didattiche propedeutiche che saranno svolte nell'arco del
1° semestre del primo anno di corso e che dovranno essere obbligatoriamente
23
seguite dagli studenti in debito.
La verifica dei risultati conseguiti nelle attività didattiche propedeutiche avverrà
dell'ambito della valutazione dei corsi corrispondenti.
3.
Crediti formativi
L'unità di misura del lavoro richiesto allo Studente per l'espletamento di ogni
attività formativa prescritta dall'Ordinamento didattico per conseguire il titolo di
studio è il Credito Formativo Universitario (CFU).
Il CLTRM prevede 180 CFU complessivi, articolati in tre anni di corso. Ad ogni
CFU corrispondono 25 ore di lavoro dello Studente, comprensive:
a) delle ore di Lezione,
b) delle ore di Attività Tutoriale svolta nei laboratori,
c) delle ore di Seminario,
d) delle ore spese dallo Studente nelle altre attività formative previste
dall'Ordinamento Didattico,
e) delle ore di studio autonomo dello Studente necessario per completare la
propria preparazione, volte a concorrere allo sviluppo dell'attività didattica
formale (ADF), dell'attività didattica opzionale (ADO), dell'attività$ didattica
integrativa (ADI) e delle attività di tirocinio formativo-professionalizzante
(AFP).
Una quota di CFU (non oltre il 30% del totale di 180 CFU) è riservata allo studio
personale e ad altre attività formative di tipo individuale; una quota di CFU (non oltre
il 45% del totale di 180 CFU) è riservata alle ADF, ADO ed ADI.
Per assicurare l'acquisizione delle competenze tecniche necessario per l'esercizio
delle attività professionali, il Consiglio Didattico individua le attività di tirocinio
formativo-professionalizzante (sotto forma di tirocinio pratico guidato e di
addestramento diretto nei laboratori delle strutture didattico-formative) che lo
Studente dovrà svolgere frequentando le strutture allo scopo individuate e predisposte
per un totale di CFU non inferiore al 30% dei 180 CFU complessivi.
I CFU corrispondenti a ciascun Corso Integrato di insegnamento sono acquisiti
dallo Studente con il superamento del relativo esame.
I crediti acquisiti perdono la loro validità qualora lo Studente interrompa per otto
anni consecutivi l'iscrizione al CLTRM o non abbia ottemperato per otto anni
consecutivi agli obblighi di frequenza o, infine, non abbia superato esami per otto
anni accademici consecutivi.
La Commissione Curriculum, nominata ogni anno dal Consiglio Didattico, accerta
la coerenza tra i crediti assegnati alle attività formative e gli specifici obiettivi
formativi.
4. Ordinamento didattico
Il Consiglio Didattico del CLTRM ed il Consiglio di Facoltà, per le rispettive
24
competenze, definiscono l'Ordinamento didattico, nel rispetto della legge vigente, che
prevede, per ogni Corso di Laurea, l'articolazione in Attività formative di base,
caratterizzanti, affini o integrative, a scelta dello Studente, finalizzate alla prova
finale, altre. Ciascuna attività formativa si articola in ambiti disciplinari, costituiti dai
Corsi ufficiali, ai quali afferiscono i Settori Scientifico-Disciplinari pertinenti.
L'organigramma complessivo dell'ordinamento didattico del CLTRM fa parte
integrante del presente regolamento.
Qualora si renda necessario apportare cambiamenti all'Ordinamento
(contenuto, denominazione, numero dei Corsi e numero degli esami), il CCLTRM
propone al CdF le necessarie modifiche del regolamento.
a) Corsi di Insegnamento
L'ordinamento didattico:
1. definisce gli obiettivi affidati a ciascuno degli ambiti disciplinari ed individua le
forme didattiche più adeguate per il loro conseguimento, articolando le attività
formative in corsi di insegnamento. Qualora nello stesso Corso siano affidati
compiti didattici a più di un Docente, è prevista la nomina di un Coordinatore,
designato dal CCLTRM.
Il coordinatore di un Corso, in accordo con la Commissione Curriculum
(Cc) esercita le seguenti funzioni:
- rappresenta per gli Studenti la figura di riferimento del Corso;
- propone alla Cc l'attribuzione di compiti didattici a Docenti e Tutori, con il
consenso dei Docenti, in funzione degli obiettivi didattici propri del Corso;
- propone alla Cc la distribuzione dei tempi didattici concordata fra i Docenti
del proprio Corso;
- coordina la preparazione delle prove d'esame;
- presiede, di norma, la Commissione di esame del Corso da lui coordinato e
ne propone la composizione;
- è responsabile nei confronti del CCLTRM della corretta conduzione di tutte
le attività didattiche previste per il conseguimento degli obiettivi definiti per
il Corso stesso;
2. definisce il numero di esami che occorre sostenere per accedere
di laurea.
all'esame
b) Tipologia delle forme di insegnamento
All'interno dei corsi è definita la suddivisione dei crediti e dei tempi didattici
nelle diverse forme di attività di insegnamento. Queste ultime sono definite come
segue:
25
Lezione ex-cattedra
Si definisce "lezione ex-cathedra" (d'ora in poi "Lezione") la trattazione di uno
specifico argomento identificato da un titolo e facente parte del curriculum formativo
previsto per il Corso di Studio, effettuata da un Professore o Ricercatore
Universitario, sulla base di un calendario predefìnito, ed impartita agli Studenti
regolarmente iscritti ad un determinato anno di corso, anche suddivisi in piccoli
gruppi.
Seminario
II "Seminario" è un'attività didattica che ha le stesse caratteristiche della Lezione
ex-cathedra ma è svolta in contemporanea da più Docenti, anche di ambiti
disciplinari (o con competenze) diversi e, come tale, viene annotata nel registro delle
lezioni.
Vengono riconosciute come attività seminariali anche le conferenze teoricotecniche organizzate in collaborazione con Aziende del Settore e le attività
congressuali scelte dal Consiglio Didattico di CLTRM e debitamente certificate.
Le attività seminariali possono essere interuniversitarie e realizzate sotto forma di
videoconferenze.
Didattica Tutoriale
Le attività di Didattica Tutoriale, costituiscono una forma di didattica interattiva
indirizzata ad un piccolo gruppo di Studenti; tale attività didattica è coordinata da un
Docente-Tutore, il cui compito è quello di facilitare gli Studenti a lui affidati
nell'acquisizione di conoscenze, abilità, modelli comportamentali, cioè di
competenze utili all'esercizio della professione. L'apprendimento tutoriale avviene
prevalentemente attraverso gli stimoli derivanti dall'analisi dei problemi, attraverso la
mobilitazione delle competenze metodologiche richieste per la loro soluzione e per
l'assunzione di decisioni, nonché mediante esercitazioni pratiche e/o di internati in
strutture convenzionate, in laboratori ecc.
Per ogni occasione di attività tutoriale il Consiglio Didattico di CLTRM definisce
precisi obiettivi formativi, il cui conseguimento viene verificato in sede di esame.
Il CCLTRM nomina i Docenti-Tutori fra i Docenti ed i Ricercatori.
Dietro proposta dei Docenti di un Corso, il CCLTRM può incaricare
annualmente, per lo svolgimento del compito di Docente-Tutore, anche Personale di
riconosciuta qualificazione nel settore formativo specifico.
Attività didattiche formative a scelta dello Studente
II CCLTRM, su proposta della Cc e dei Docenti, organizza l'offerta di attività
didattiche opzionali (ADO), realizzabili con lezioni ex-cathedra, seminari, corsi
26
interattivi a piccoli gruppi, attività non coordinate oppure collegate in "percorsi
didattici omogenei", fra i quali lo Studente esercita la propria personale opzione, fino
al conseguimento di un numero complessivo di 9 CFU.
Fra le attività opzionali si inseriscono anche Internati scelti dallo Studente svolti in
laboratori di ricerca. Il CCLTRM definisce gli obiettivi formativi che le singole
attività didattiche opzionali si prefìggono.
Per ogni attività didattica opzionale istituita, il CCLTRM nomina un Docente al
quale affida il compito di svolgere la specifica ADO e di valutare, con modalità
definite, l'impegno posto da parte dei singoli Studenti nel conseguimento degli
obiettivi formativi definiti.
La valutazione delle singole attività didattiche opzionali svolte dallo Studente è
convertita in un unico voto, espresso in trentesimi. I voti acquisiti dagli Studenti nelle
varie ADO di semestre, riportati su una scheda appositamente predisposta, vengono
trasmessi al Presidente del CCLTRM il quale, coadiuvato dai due membri della
specifica commissione istituita all'inizio di ogni anno accademico, verbalizza i
risultati delle varie ADO di semestre e li trascrive sul libretto personale dello
Studente.
Il voto è calcolato sulla media aritmetica delle singole votazioni di semestre. Il
superamento, con almeno la sufficienza di diciotto trentesimi, delle ADO di semestre
consente allo Studente di acquisire i crediti formativi relativi.
Il calendario delle attività didattiche opzionali viene pubblicato prima dell'inizio
dell'anno accademico, insieme al calendario delle attività didattiche obbligatorie.
La didattica opzionale costituisce attività ufficiale dei Docenti e come tale annotata
nel registro delle lezioni.
Attività di tirocinio formativo-professionalizzante
II tirocinio obbligatorio è una forma di attività didattica tutoriale che comporta per
lo Studente l'esecuzione di attività pratiche con ampi gradi di autonomia, a
simulazione dell'attività svolta a livello professionale.
Esso prevede un monte ore di tirocinio obbligatorio di 3000 ore ed un minimo
ammesso di 2500 ore nei tre anni.
In ogni fase del tirocinio obbligatorio lo Studente è tenuto ad operare sotto il
controllo diretto di un Docente Tutore. Le funzioni didattiche del Docente Tutore al
quale sono affidati Studenti che svolgono l'attività di tirocinio obbligatorio sono le
stesse previste per la Didattica tutoriale svolta nell'ambito dei corsi di insegnamento.
Tale attività formativa pratica avrà la supervisione di un Docente Coordinatore di
tirocinio nominato ogni anno dal Consiglio di Facoltà su proposta del CCLTRM.
Il Docente Coordinatore di tirocinio propone ogni anno al CCLTRM la nomina dei
Docenti tutori e ne coordina le attività.
Durante le fasi dell'insegnamento teorico-pratico, lo Studente è tenuto ad acquisire
specifiche professionalità nel campo diagnostico-laboratoristico della biochimica,
27
microbiologia e virologia, patologia clinica, anatomia ed istologia patologica,
immunoematologia e farmacotossicologia. A tale scopo, lo Studente dovrà svolgere
attività di tirocinio formativo-professionalizzante frequentando le strutture dei Servizi
di diagnostica e di ricerca identificate dal CCLTRM nei periodi dallo stesso definiti,
per un numero complessivo di almeno 62 CFU nel triennio. Il Consiglio Didattico
può identificare Strutture Pubbliche o Private, convenzionate con la Facoltà di
Medicina dell'Ateneo presso le quali può essere condotto, in parte o integralmente, il
tirocinio.
Le competenze tecniche e gestionali acquisite dallo Studente attraverso le attività
di tirocinio formativo-professionalizzante sono sottoposte a valutazione con modalità
stabilite dal Consiglio Didattico, ed espresse in trentesimi. Il superamento del
tirocinio con almeno la sufficienza di diciotto trentesimi consentirà allo Studente di
acquisire i crediti formativi relativi.
Corso di Lingua inglese
II Consiglio Didattico predispone un Corso di lingua inglese che consenta agli
Studenti di acquisire le abilità linguistiche necessarie per leggere e comprendere il
contenuto di lavori scientifici. In alternativa (o in aggiunta) al Corso di lingua inglese,
il Consiglio Didattico può offrire agli Studenti la disponibilità di un laboratorio
linguistico dotato di materiale didattico interattivo adeguato a conseguire gli stessi
obiettivi.
Per l'acquisizione delle abilità linguistiche lo Studente dispone di 2 CFU distribuiti
nei primi due anni.
Il Consiglio Didattico affida lo svolgimento del Corso di lingua inglese ad un
Professore di ruolo o Ricercatore del settore scientifìco-disciplinare L-LIN/12. In
alternativa, il Consiglio Didattico dispone la stipula di un contratto, di norma, con un
esperto di discipline bio-mediche di lingua-madre inglese.
Preparazione della prova finale (Tesi di Laurea)
Lo Studente ha a disposizione 9 CFU finalizzati alla preparazione della Tesi di
Laurea presso strutture universitarie di base e di diagnostica clinica e Strutture
Pubbliche o Private convenzionate con la Facoltà di Medicina dell'Ateneo. Tale
attività dello Studente viene definita "Internato di Laurea"
II presente Regolamento all'art. 12 esplicita le norme che il Consiglio Didattico
prevede per questa attività.
5. Procedure per l'attribuzione dei compiti didattici
Ai fini della programmazione didattica, il Consiglio di Facoltà, su proposta del
Consiglio Didattico:
1. definisce la propria finalità formativa secondo gli obiettivi generali descritti dal
28
profilo professionale del Laureato "Tecnico di Radiologia Medica",
applicandoli alla situazione e alle necessità locali così da utilizzare nel modo più
efficace le proprie risorse didattiche e scientifiche.
2. approva il curriculum degli studi coerente con le proprie finalità, ottenuto
aggregando gli obiettivi formativi specifici ed essenziali ("core curriculum")
derivanti dagli ambiti disciplinari propri delle classe.
3. ratifica - nel rispetto delle competenze individuali - l'attribuzione ai singoli
docenti dei compiti didattici necessari al conseguimento degli obiettivi formativi
del "core curriculum", fermo restando che l'attribuzione di compiti didattici
individuali ai Docenti non identifica titolarità disciplinari di corsi d'insegnamento.
Il CCLTRM su mandato delle Consiglio di Facoltà istituisce una Commissione
Curriculum (Cc).
La Cc è presieduta dal Presidente del Corso di Laurea ed è costituita – su
indicazione del Consiglio di Facoltà - da Docenti dai Coordinatori Tecnici e, se
necessario, da altri professionisti qualificati, scelti in base alle loro competenze
tecniche specifiche in ambito didattico e pedagogico, in relazione alle necessità
formative e alle risorse del CLTRM.
La Cc, consultati i Coordinatori dei Corsi ed i Docenti dei settori scientificodisciplinari afferenti agli ambiti disciplinari della classe, esercita le seguenti funzioni:
1. identifica gli obiettivi formativi del "core curriculum" ed attribuisce loro i
crediti formativi, in base all'impegno temporale complessivo richiesto agli
Studenti per il loro conseguimento;
2. aggrega gli obiettivi formativi nei corsi di insegnamento che risultano
funzionali alle finalità formative del CLTRM;
3. ratifica, con il consenso degli interessati, le afferenze ai Corsi di insegnamento dei
Professori e dei Ricercatori, tenendo conto delle necessità didattiche del CLTRM,
delle appartenenze dei docenti ai settori scientifico-disciplinari, delle loro
propensioni e del carico didattico individuale;
4. pianifica con i Coordinatori e di concerto con i Docenti l'assegnazione ai
Professori e ai Ricercatori dei compiti didattici specifici, finalizzati al
conseguimento degli obiettivi formativi di ciascun Corso, garantendo nello tempo
l'efficacia formativa e il rispetto delle competenze individuali;
5. individua con i Docenti le metodologie didattiche adeguate al conseguimento dei
singoli obiettivi didattico-formativi;
6. organizza l'offerta di attività didattiche opzionali e ne propone al Consiglio
Didattico l'attivazione.
La Cc, inoltre:
29
- discute con i docenti la modalità di preparazione delle prove – formative e
certificative - di valutazione dell'apprendimento, coerentemente con gli obiettivi
formativi prefissati;
- organizza il monitoraggio permanente di tutte le attività didattiche con la
valutazione di qualità dei loro risultati, anche attraverso le valutazioni
ufficialmente espresse dagli studenti;
- promuove iniziative di aggiornamento didattico e pedagogico dei docenti;
- organizza un servizio permanente di tutorato degli studenti, al fine di facilitarne la
progressione negli studi.
Al termine di ogni anno accademico la Cc è tenuta a presentare al Consiglio
Didattico una relazione scritta sulle attività svolte.
Le funzioni svolte dai componenti della Cc sono riconosciute come compiti
istituzionali e pertanto certificate dalle autorità accademiche come attività inerenti la
didattica.
6. Tutorato
Si definiscono due distinte figure di Tutore:
a) la prima è quella del "consigliere" e cioè del Docente al quale il singolo Studente
può rivolgersi per avere suggerimenti e consigli inerenti la sua camera scolastica.
Il Tutore al quale lo Studente viene affidato dal Consiglio Didattico è lo stesso per
tutta la durata degli studi o per parte di essa. Tutti i Docenti e Ricercatori del
Corso di Laurea sono tenuti a rendersi disponibili per svolgere le mansioni di
Tutore.
b) La seconda figura è quella del "Docente-Tutore" al quale un piccolo numero di
studenti è affidato per lo svolgimento delle attività didattiche tutoriali e
dell'attività di tirocinio formativo-professionalizzante. Questa attività tutoriale
configura un vero e proprio compito didattico. Ogni "Docente-Tutore" è tenuto a
coordinare le proprie funzioni con le attività didattiche dei corsi di insegnamento
che ne condividono gli obiettivi formativi e può essere impegnato anche nella
preparazione dei materiali da utilizzare nella didattica tutoriale. Per lo
svolgimento delle attività di tirocinio formativo-professionalizzante ogni docente
tutore è tenuto a sviluppare le proprie attività con il Docente Coordinatore di
tirocinio al fine di rispettare gli obiettivi formativi delle attività didattiche dei corsi
di insegnamento.
7. Obbligo di frequenza
Lo Studente è tenuto a frequentare le attività didattiche, formali, opzionali,
integrative e di tirocinio formativi-professionalizzante.
La frequenza del 70% viene verificata dai Docenti e dal coordinatore adottando
le modalità di accertamento stabilite dal Consiglio Didattico su indicazione della
Cc.
30
L'attestazione di frequenza alle attività didattiche obbligatorie di un Corso
Integrato di insegnamento è necessaria allo Studente per sostenere il relativo esame.
L'attestazione di frequenza viene apposta sul libretto dello Studente dal
Coordinatore del Corso oppure dall'Ufficio Segreteria-Studenti, sulla base degli
accertamenti effettuati dai Docenti.
Lo Studente che non abbia ottenuto l'attestazione di frequenza ad uno o più
Corsi
Ufficiali di un determinato anno, nel successivo anno accademico viene iscritto,
anche in soprannumero, come ripetente del medesimo anno di corso, con l'obbligo sia
di frequenza ai Corsi Integrati per i quali non ha ottenuto l'attestazione che di
superamento dei relativi esami nel rispetto delle propedeuticità.
8. Apprendimento autonomo
Il Corso di Laurea garantisce agli Studenti la disponibilità di un numero di CFU
non inferiori a 45 nei 3 anni di corso, completamente libere da attività didattiche
condotte alla presenza dei Docenti, onde consentire loro di dedicarsi
all'apprendimento autonomo.
Le ore riservate all'apprendimento autonomo sono dedicate:
 alla utilizzazione individuale, o nell'ambito di piccoli gruppi, in modo
autonomo o dietro indicazione dei Docenti, dei sussidi didattici messi a
disposizione dal Corso di Laurea per l'autoapprendimento e per
l'autovalutazione, al fine di conseguire gli obiettivi formativi prefissi. I sussidi
didattici (testi, simulatori, audiovisivi, programmi per computer, ecc.) saranno
collocati, nei limiti del possibile, in spazi gestiti da Personale della Facoltà;
 all'internato presso strutture universitarie e non universitarie scelte dalla Studente,
inteso a conseguire particolari obiettivi formativi;
 allo studio personale, per la preparazione degli esami.
9.
Programmazione didattica
Le attività didattiche di tutti gli anni di corso hanno inizio, di norma, entro la
seconda settimana di ottobre.
Prima dell'inizio dell'anno accademico e con almeno un mese di anticipo sulla
data di inizio dei corsi il Consiglio Didattico approva e pubblica il documento di
Programmazione Didattica predisposto dal Presidente, coadiuvato dalla Cc, nel auale
vengono definiti:
1.
2.
3.
4.
il piano degli studi del CLTRM,
le sedi delle attività di tirocinio formativo-professionalizzante,
le attività didattiche opzionali,
il calendario delle attività didattiche e degli appelli di esame,
31
5. i programmi dei singoli corsi,
6. i compiti didattici attribuiti a Docenti,
7. i nominativi dei Tutori professionali.
Il Consiglio Didattico propone al Consiglio di Facoltà l'utilizzazione delle risorse
finanziarie, con particolare riferimento sia alla destinazione ed alla modalità di
copertura dei ruoli di Professore e di Ricercatore che all'implementazione di spazi e
dotazioni strumentali varie per lo svolgimento delle attività didattico-formative.
10. Sbarramenti e Propedeuticità
E' d'obbligo, per lo Studente, l'acquisizione di tutti i crediti e il superamento di
tutti gli esami previsti dal piano di studi, prima di sostenere, al termine del terzo anno
di Corso, la Prova Finale.
Lo Studente che, iscritto al terzo anno, pur avendo ottenuto la regolare attestazione
di frequenza ai Corsi previsti dal piano di studi sia ancora in debito di esami o di
crediti, viene iscritto allo stesso anno con la qualifica di "fuori corso" senza obbligo
di frequenza.
Per quanto attiene le propedeuticità, il CCLTRM stabilisce che non è possibile
sostenere l'esame di Corso Integrato (C.I.) di:
1. Fisiologia, Patologia Generale, Igiene Applicata prima di quello relativo al C.I. di
Anatomia;
2. Diagnostica per Immagini e Radioterapia 1° prima del C.I. di Fisica, Matematica e
Statistica.
3. Gli esami di ciascun anno sono propedeutici a quelli degli anni successivi.
11. Verifica dell'apprendimento
II Consiglio Didattico, su indicazione della Cc, stabilisce le tipologie ed il numero
delle prove di esame necessarie per valutare l'apprendimento degli Studenti nonché,
su proposta dei Coordinatori dei Corsi, la composizione delle relative Commissioni.
La verifica dell'apprendimento può avvenire attraverso valutazioni certificative alle
quali possono essere affiancate valutazioni formative.
Le valutazioni formative (prove in itinere) sono esclusivamente intese a rilevare
l'efficacia dei processi di apprendimento e d'insegnamento nei confronti di contenuti
determinati.
Le valutazioni certificative (esami di profìtto) sono invece finalizzate a valutare e
quantificare con un voto il conseguimento degli obiettivi dei corsi integrati e delle
altre attività curriculari certificando il grado di preparazione individuale degli
studenti.
Il numero complessivo degli esami curriculari è composto:
a) dai 19 esami relativi ai Corsi Integrati stabiliti dall'Ordinamento;
32
b) dalla valutazione certificativa (anno per anno) relativa alla attività di tirocinio
obbligatorio formativo-professionalizzante.
Ai soli fini dell'acquisizione dei relativi CFU, vengono valutate e certificate
mediante verbalizzazione le Attività Formative a scelta dello Studente (A.D.O.)
svolte nel triennio (1° Anno, 2° Semestre; 2° Anno, 1° e 2° Semestre; 3° Anno, 1°
Semestre).
Gli esami di profitto sono effettuati, di norma, nei periodi a ciò dedicati e
denominati sessioni d'esame.
I momenti di verifica non possono comunque coincidere con periodi che possono
limitare la partecipazione degli Studenti alle attività didattiche ufficiali.
Salvo diverse determinazioni del Consiglio Didattico le sessioni di esame sono
fissate in tre periodi: 1° sessione nel mese di febbraio, 2° sessione nei mesi di giugno
e luglio, 3° sessione nei mesi di settembre e ottobre.
Le date di inizio e di conclusione delle tre sessioni d'esame sono fissate nella
programmazione didattica. In ogni sessione sono definite le date di inizio degli
appelli, distanziate, di norma, di almeno due settimane. Il numero degli appelli è
fissato in almeno due per ogni sessione di esame.
Per gli Studenti fuori corso possono essere istituiti ulteriori appelli d'esame così
come fissati nella programmazione didattica annuale.
La Commissione di esame è costituita da almeno due Docenti impegnati nel
relativo Corso Integrato di insegnamento ed è presieduta, di norma, dal coordinatore.
In caso di Corsi Integrati comprendenti una sola disciplina, la Commissione di Esame
è costituita dallo stesso Docente coadiuvato da un altro di disciplina affine o di
competenza specifica.
Nel caso di assenza di uno o più componenti di una Commissione alla data di un
appello d'esame, il Presidente della Commissione può disporre la sostituzione dei
membri ufficiali con i membri supplenti della stessa.
Sono consentite modalità differenziate di valutazione, anche consistenti in fasi
successive del medesimo esame:
- prove orali tradizionali e prove scritte oggettive e strutturate (per la valutazione di
obiettivi cognitivi);
- prove pratiche e prove simulate (per la valutazione delle competenze
- professionali e delle capacità gestuali e relazionali);
- gli esiti delle prove in itinere potranno costituire l'unico elemento di valutazione
finale per la Commissione giudicatrice.
12. Norme per la preparazione della Tesi di Laurea
Lo Studente ha la disponibilità di 9 CFU (Attività Formativa "Prova finale")
finalizzati alla preparazione della Tesi di Laurea presso Strutture deputate alla
formazione. Tale attività dello Studente viene definita "Internato di Laurea".
Lo Studente che intenda svolgere l'Internato di Laurea, dopo aver preso contatto
con il Docente-Relatore, deve presentare al Presidente del Consiglio del Corso di
33
Laurea (CCLTRM) una formale richiesta, entro 12 mesi per la tesi sperimentale e 6
mesi per la tesi compilativi dal periodo in cui si intenda conseguire il titolo finale,
corredata del proprio curriculum (elenchi degli esami sostenuti e delle ADO seguite
con relative votazioni, elenco dei laboratori presso i quali ha svolto il tirocinio
obbligatorio, qualsiasi altra attività compiuta ai fini della formazione) e con
l'indicazione del Docente-Relatore, della disciplina nel contesto del Corso Integrato
nel quale sviluppare la Tesi e del periodo nel quale si presume voglia sostenere
l'esame di finale.
Il Presidente del Consiglio Didattico, sentiti i Docenti interessati e accertata la loro
disponibilità, affida lo Studente al Relatore che avrà la responsabilità del controllo e
della certificazione delle attività svolte dallo Studente nell'elaborazione della tesi di
laurea.
Sarà a cura dello Studente l'assolvimento degli obblighi imposti dalla Segreteria
Generale Studenti di Ateneo ai fini dell'esame di Laurea.
13. Prova finale ed Esame dì Laurea abilitante ali'esercizio professionale
La prova finale, intesa come prova idoneativa per l'acquisizione dei rispettivi
crediti (9), viene valutata e verbalizzata mediante "idoneità" rilasciata dal Relatore
con il quale lo Studente ha elaborato al tesi di laurea.
Lo Studente, al termine del proprio percorso formativo accede alla prova finale che
il Consiglio Didattico predispone ai sensi del D.M./MURST n. 136 del 5/6/2001, art.
6.
L'esame di Laurea, consistente nella dimostrazione di abilità pratiche (Prova di
Laboratorio) e nella redazione di un elaborato (Tesi di Laurea), è organizzata in due
sessioni di norma, a marzo e ottobre.
La Commissione per l'esame di Laurea è composta da non meno di 7 e non più di
11 mèmbri, nominati dal Rettore su proposta del CCLTRM.
Per essere ammesso a sostenere l'esame di Laurea, lo Studente deve:
a) aver seguito tutti i 19 Corsi Integrati ed aver superato i relativi esami;
b) aver ottenuto, complessivamente, 180 CFU articolati nei tre anni di Corso di
studio;
c) aver superato (votazione minima 18 trentesimi) il Tirocinio obbligatorio
formativo professionalizzante valutato con esame e certificato, anno per anno,
con esame mediante verbalizzazione;
d) aver consegnato alla Segreteria Studenti la domanda al Rettore corredata della
copia della Tesi almeno 30 giorni prima dell'esame di Laurea.
Lo Studente, per poter discutere la Tesi di Laurea deve aver superato (votazione
minima 18 trentesimi), la Prova di Laboratorio fissata nella stessa sessione nella
quale è compresa anche la dissertazione della tesi.
A determinare il voto dell'esame di Laurea, espresso in centodecimi,
34
contribuiscono, sommati, i seguenti parametri:
a) la media in trentesimi (trasformata poi in centodecimi) ottenuta sommando i voti
in trentesimi conseguiti sia nei 18 esami curriculari di Corso Integrato che nella
valutazione del Tirocinio obbligatorio formativo-professionalizzante;
b) i punti attribuiti dalla Commissione alla Prova di Laboratorio (da 18/30 a 21/30 =
punti 1; da 22/30 a 24/30 = punti 2; da 25/30 a 27/30 = punti 3; da 28/30 a 30/30 =
punti 4);
c) i punti attribuiti dalla Commissione alla discussione della Tesi di Laurea (da zero
fino ad un massimo di 6 punti).
La lode può venire attribuita, con parere unanime della Commissione, ai Laureandi
che conseguano un punteggio finale uguale a o maggiore di 110.
14. Riconoscimento degli studi compiuti presso altre sedi o altri Corsi di
Studio
Gli studi compiuti presso Corsi di Laurea in Tecnico di Radiologia Medica di
altre
Sedi universitarie della Unione Europea nonché i crediti conseguiti sono riconosciuti
con delibera del Consiglio Didattico previo esame del curriculum trasmesso dalla
Università di origine e dei programmi dei corsi in quella Università accreditati.
Per il riconoscimento degli studi compiuti presso Corsi di Laurea in Tecnico di
Radiologia Medica di Paesi extra-comunitari, il Consiglio Didattico affida l'incarico
ad una apposita Commissione di esaminare il curriculum ed i programmi degli esami
superati nel Paese d'origine.
I crediti acquisiti perdono comunque la loro validità se lo Studente ha interrotto
per 8 anni consecutivi il Corso di studio (iscrizione agli anni successivi, frequenze,
esami).
Sentito il parere della Commissione, il Consiglio Didattico riconosce la
congruità dei crediti acquisiti e ne delibera il riconoscimento.
I crediti conseguiti da uno Studente che si trasferisca al CLTRM da altro Corso
di Laurea della stessa o di altra Università possono essere riconosciuti dopo un
giudizio di congruità, espresso dall'apposita Commissione, con gli obiettivi formativi
di uno o più insegnamenti compresi nell'ordinamento del CLTRM.
Dopo aver deliberato il riconoscimento di un definito numero di crediti, il
Consiglio Didattico dispone per l'iscrizione regolare dello Studente ad uno dei tre
anni di corso.
L'iscrizione ad un determinato anno di corso è comunque condizionata dalla
disponibilità di posti, nell'ambito del numero programmato precedentemente
deliberato dal Consiglio Didattico.
35
15. Riconoscimento della Laurea conseguita presso Università estere
La laurea per Tecnico di Radiologia Medica conseguita presso Università straniere
viene riconosciuta ove esistano accordi bilaterali o convenzioni internazionali che
prevedono l'equipollenza del titolo.
In attesa della disciplina concernente la libera circolazione dei laureati entro
l'Unione Europa, le Lauree rilasciate da Atenei dell'Unione Europea saranno
riconosciute, fatta salva la verifica degli atti che ne attestano la congruità curriculare.
Ove non esistano accordi tra Stati, in base al cambiamento disposto dagli articoli
170 e 332 del T.U. sull'istruzione universitaria, le autorità accademiche possono
dichiarare l'equipollenza caso per caso. Ai fini di detto riconoscimento il Consiglio
Didattico:
a) accerta l'autenticità della documentazione prodotta e l'affidabilità delle
Facoltà di origine, basandosi sulle attestazioni di Organismi centrali
specificamente qualificati;
b) esamina il curriculum e valuta la congruità, rispetto all'ordinamento didattico
vigente, degli obiettivi didattico-formativi, dei programmi di insegnamento e
dei crediti a questi attribuiti presso l'Università di origine;
c) indirizza lo Studente ad acquisire i crediti per la prova finale che dovrà essere
necessariamente sostenuta.
Qualora soltanto una parte dei crediti conseguiti dal laureato straniero venga
riconosciuta congrua con l'ordinamento vigente, il Consiglio Didattico dispone
l'iscrizione a uno dei tre anni di corso.
L'iscrizione ad un determinato anno di corso è comunque condizionata dalla
disponibilità di posti nell'ambito del numero programmato precedentemente
deliberato dal Consiglio Didattico..
Per i laureati extracomunitari si richiamano le disposizioni del DPR 311 Agosto
1999, n°394.
16. Valutazione dell'efficienza e dell'efficacia della didattica
II Corso di Laurea è sottoposto con frequenza annuale ad una valutazione
riguardante:
 l'efficienza organizzativa del Corso di Laurea e delle sue strutture didattiche,
 la qualità e la quantità dei servizi messi a disposizione degli Studenti,
 la facilità di accesso alle informazioni relative ad ogni ambito dell'attività
didattica,
 l'efficacia e l'efficienza delle attività didattiche analiticamente considerate,
comprese quelle finalizzate a valutare il grado di apprendimento degli
Studenti,
 il rispetto da parte dei Docenti delle deliberazione del Consiglio
Didattico,
 la performance didattica dei Docenti nel giudizio degli Studenti,
36
 la qualità della didattica, con particolare riguardo all'utilizzazione di sussidi
didattici informatici e audiovisivi,
 l'organizzazione dell'assistenza tutoriale agli Studenti,
 il rendimento scolastico medio degli Studenti, determinato in base alla regolarità
del curriculum ed a i risultati conseguiti nel loro percorso scolastico.
Il Consiglio Didattico, in accordo con il Nucleo di Valutazione dell'Ateneo,
indica i criteri, definisce le modalità operative, stabilisce e applica gli strumenti più
idonei per espletare la valutazione dei parametri sopra elencati ed atti a governare i
processi formativi per garantire il continuo miglioramento, come previsto dai modelli
di Quality Assurance.
La valutazione dell'impegno e delle attività didattiche espletate dal singolo Docente
viene portato a conoscenza dello stesso, discussa oggettivamente in Consiglio
Didattico e considerata anche ai fini della distribuzione delle risorse.
17. Formazione pedagogica del Personale docente
II Consiglio Didattico può organizzare periodicamente iniziative di
aggiornamento pedagogico sulle tecniche di pianificazione e sulle metodologie
didattiche e valutazione per i suoi Docenti di ogni livello. La partecipazione a tali
iniziative costituisce titolo per la certificazione dell'impegno didattico dei Docenti e
per la valutazione dell'efficienza didattica del Corso di Laurea.
Questa attività è promosso e coordinata dalla Commissione curriculum (Cc) del
CLTRM.
18. Sito web del Corso di Laurea in Tecnico di Radìolosia Medica
II Corso di Laurea predispone di un sito WEB contenente tutte le informazioni
utili agli Studenti ed al Personale docente e cura la massima diffusione del relativo
indirizzo.
Nelle pagine WEB del Corso di Laurea, aggiornate prima dell'inizio di ogni
anno accademico, devono essere comunque disponibili per la consultazione:
 l'Ordinamento Didattico,
 la programmazione didattica, contenente il calendario di tutte le attività
didattiche programmate, i programmi dei Corsi correlati dell'indicazione dei
libri di testo consigliati, le date fissate per gli appelli di esame di ciascun
Corso, il luogo e l'orario in cui i singoli Docenti sono disponibili per
ricevere gli Studenti,
 i verbali delle adunanze del Consiglio Didattico,
 il Regolamento Didattico,
 eventuali sussidi didattici on line per l'autoapprendimento e
l'autovalutazione.
37
19. Norme transitorie
II Consiglio Didattico e il Consiglio di Facoltà, per le rispettive competenze,
sulla base di precostituite tabelle di equipollenza e della equipollenza ore-crediti,
esaminati i curricula degli Studenti, delibera le modalità di passaggio dal vecchio al
nuovo Ordinamento, incluso il riconoscimento dell'attività svolta.
38
CORSO DI LAUREA IN
TECNICO DI RADIOLOGIA MEDICA PER IMMAGINI E
RADIOTERAPIA
ANNO
SEMESTRE
1°
1°
2°
1°
2°
2°
1°
3°
2°
PERCORSO FORMATIVO
SSD
Corsi integrati o insegnamenti
MAT/05, MED/01,
FISICA, MATEMATICA, STATISTICA E
FIS/07, INF/01
INFORMATICA
BIO/10, BIO/13, BIO/12 BIOCHIMICA E BIOLOGIA APPLICATA
ANATOMIA UMANA SISTEMATICA E
BIO/16, MED/37
TOPOGRAFICA
BIO/09, MED/04,
FISIOLOGIA, PATOLOGIA GENERALE E
MED/42
IGIENE APPLICATA
DIAGNOSTICA PER IMMAGINI E
MED/36
RADIOTERAPIA I
SCIENZE TECNICHE APPLICATE E
MED/50, ING-INF/07
MISURE ELETTRICHE ED ELETTRONICA
Altre attività formative
Tirocinio
Altre attività formative
Inglese scientifico
Altre attività formative
Attività a scelta dello studente
DIAGNOSTICA PER IMMAGINI E
MED/36
RADIOTERAPIA II
SCIENZE TECNICHE MEDICHE
MED/50, ING-INF/05,
APPLICATE II E SISTEMI DI
FIS/07
ELABORAZIONE DELLE IMMAGINI
MED/44, SECS-P/10,
IGIENE AMBIENTALE, MEDICINA DEL
MED/02
LAVORO ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
BIO/14
RADIOFARMACI
MED/21
CHIRURGIA TORACICA
MED/33
MALATTIE APPARATO LOCOMOTORE
Altre attività formative
Tirocinio
Altre attività formative
Inglese scientifico
Altre attività formative
Attività a scelta dello studente
SCIENZE TECNICHE MEDICHE
MED/50
APPLICATE III
MALATTIE DELL’APPARATO
MED/11, MED/22,
CARDIOVASCOLARE CHIRURGIA
MED/23
CARDIACA E VASCOLARE
MED/37
NEURORADIOLOGIA
BIOETICA, DEONTOLOGIA ED ETICA
MED/43
PROFESSIONALE
MED/10
MALATTIE APPARATO RESPIRATORIO
Altre attività formative
Attività a scelta dello studente
SCIENZE TECNICHE MEDICHE
MED/50
APPLICATE III
DIAGNOSTICA PER IMMAGINI E
MED/36
RADIOTERAPIA II
Altre attività formative
Tirocinio
Altre attività formative
Prova finale
39
CFU
5
3
6
4
6
8
21
1
3
10
10
4
1
4
2
21
1
4.5
4
7
3
1
2
1.5
8
10
20
9
PROGAMMI DI STUDIO
CORSO DI LAURA IN ASSISTENZA SANITARIA
I anno
PROGRAMMA DEL CORSO DI BIOCHIMICA
Docente: Prof. Antonio Aceto
Tel. 0871 - 355272
E-mail: [email protected]
 AMINOACIDI:
proprietà chimiche e potere rotatorio.
 PROTEINE: determinazione della struttura primaria;
struttura secondaria, terziaria e quaternaria delle proteine.
 ENZIMI:
teoria dello stato di transizione;
cinetica allo stato stazionario;
definizione di Km e Kcat.
 INIBITORI: reversibili competitivi; non competitivi e acompetitivi.
 GLUCIDI, LIPIDI, VITAMINE IDROSOLUBILI E LIPOSOLUBILI.
 ASSORBIMENTO DELLA LUCE DA PARTE DELLE MACROMOLECOLE
BIOLOGICHE:
principi di funzionamento dello spettrofotometro; legge di
Lambert e Beer.
 FLUORESCENZA DELLE MACROMOLECOLE BIOLOGICHE.
40
PROGRAMMA DEL CORSO DI RADIOTERAPIA
Docente: Prof. Giampiero Ausili
 TECNICHE DI BRACHITERAPIA
 PRINCIPI FISICI E CHIMICI DELLE RADIAZIONI IONIZZANTI
 ELEMENTI DI RADIOBIOLOGIA
 FRAZIONAMENTI IN RADIOTERAPIA
 TECNICHE DI RADIOTERAPIA
 PROCEDURE DI TREATMENT PLANNING
 PROCEDURE DI TREATMENT PLANNING: CARCINOMA
MAMMARIO
 PROCEDURE DI TREATMENT PLANNING: CARCINOMA
PROSTATICO
41
PROGRAMMA DEL CORSO DI RADIOBIOLOGIA
Docente: Prof. Giampiero Ausili

Proprietà delle radiazioni ionizzanti: radiofisica; radiochimica; radiobiochimica; dose;
frazionamento e distribuzione della dose.

Effetti delle radiazioni a livello molecolare e subcellulare: sulle proteine; sugli acidi
nucleici; sul DNA e sulla sua sintesi; su nucleo, citoplasma e membrane cellulari.

Effetti delle radiazioni a livello cellulare: morte cellulare; curve di sopravvivenza; teoria del
bersaglio; radiosensibilità delle fasi del ciclo cellulare e delle popolazioni cellulari sincrone;
concetto di recupero del danno radioindotto.

Effetti delle radiazioni sui tessuti: radiosensibilità dei tessuti; modalità di morte in
mammiferi esposti a panirradiazione (varie sindromi).

Effetti genetici delle radiazioni ionizzanti: aberrazioni cromosomiche; mutazioni genetiche e
cromosomiche; valutazione dei rischi genetici delle radiazioni nell’uomo.

Fattori che modificano l’effetto biologico delle radiazioni: fisici; chimici; biologici.

Radiobiologia e applicazioni cliniche: i frazionamenti in radioterapia.

Radiazioni e Cancro.

Effetti tardivi delle radiazioni: generici, specifici; effetti sulla longevità.

Esposizione dell’uomo alle radiazioni e norme di protezione.

Effetti biologici degli ultrasuoni e dei fenomeni elettromagnetici
Testo consigliato: J.E. Coggle “Effetti biologici delle radiazioni” Edizione Minerva Medica
1998
42
PROGRAMMA DEL CORSO DI FISIOLOGIA UMANA
Docente: Prof.ssa Marisa Cacchio
E-mail: [email protected]
Principi di Neurofisiologia: Fisiologia della membrana cellulare, Potenziale di riposo e di azione,
Trasmissione sinaptica, Contrazione muscolare, Fisiologia degli organi di senso, Controllo della
motilità e riflessi spinali.
Sistema cardiovascolare: Eventi elettrici del cuore, Automatismo, Ritmicità, ECG, Meccanica
cardiaca, Ciclo cardiaco, Pressione arteriosa, Gittata cardiaca, Ritorno venoso, Controllo nervoso e
umorale, Principi di emodinamica.
Fisiologia della respirazione: Meccanica toraco-polmonare, Gradienti pressori nell’albero
respiratorio, Diffusione dei gas respiratori attraverso la membrana alveolo-capillare, Curva di
dissociazione dell’emoglobina, Trasporto della CO2, Controllo nervoso della respirazione .
Fisiologia del rene: Anatomia funzionale del rene, Filtrazione glomerulare e flusso ematico renale,
Funzioni tubulari di assorbimento e di secrezione, Concetto di Clearance renale, Controllo renale
della composizione e del volume dei liquidi corporei.
Fisiologia Gastrointestinale: Secrezione salivare, Motilità esofagea nella deglutizione, Secrezione
e motilità gastrica, Secrezioni e movimenti dell’intestino tenue e del crasso, Fegato e secrezione
della bile, Funzione e motilità della colecisti e vie biliari, Cenni sulla secrezione pancreatica e
sulla digestione, Controllo nervoso e ormonale della funzione gastrointestinale.
Testi consigliati:
Fiocca "Fondamenti di Anatomia e Fisiologia Umana". Edizioni Sorbona
Cattaneo " Anatomia e Fisiologia dell'uomo". Monduzzi Editore
Ganong " Fisiologia medica ". Piccin
Guyton " Fisiologia umana ". Piccin
Ackermann "Fisiologia umana l’essenziale". EdiSES
Jensen " Principi di fisiologia". Piccin
Langley "Anatomia funzionale e fisiologia". Piccin
43
PROGRAMMA DEL CORSO DI MISURE ELETTRICHE ED
ELETTRONICHE
1. Introduzione su campi elettrici e correnti elettriche:
• forza elettrostatica
• intensità del campo elettrostatico
• energia potenziale del campo
• potenziale elettrostatico
• capacità elettrica
• energia potenziale elettrica
• legge di Ohm
2. Condensatori e Resistenze: collegamenti in serie e in parallelo
3. Principi di Kirchoff
4. Circuiti RC: carica e scarica di un condensatore
5. Induzione elettromagnetica:
• legge di Faraday-Lenz
6. Induttanza: forza elettromotrice autoindotta
7. Circuiti RL:
• fem del circuito
• costante di tempo del circuito
• energia immagazzinata nel circuito
8. Generatori di correnti alternate:
• Fem, I e P in un resistore
• Fem, I e P in un condensatore
• Fem, I e P in un induttore
9. Circuito RLC con un generatore:
• impedenza
• frequenza di risonanza
• potenza e fattore di merito Q
10. Analisi di Fourier del segnale e sintesi armonica
11. Condizionamento del segnale, filtri:
• passa-alto, passa-basso
• banda-passante, banda-stop
• frequenza di taglio, attenuazione
.
La docente del Corso
Dott.ssa Stefania Della Penna
44
PROGRAMMA DEL CORSO DI APPARECCHIATURE IN
RADIOLOGIA
Docente: Dott. Camillo Delli Pizzi
Tel. 0871/358612 0871/899211
E-mail: [email protected]
1. Il sistema radiologico tradizionale:
tavolo trocoscopico e trocostratigrafico
teleradiografo
stativo a colonna e tubo pensile
2. I sistemi radiologici digitali
3. Apparecchio telecomandato:
analogico
digitale
4. L’ortopantomografo:
analogico
digitale
5. Mammografo
6. Apparecchiature agiografiche
7. Apparecchiature portatili e di sala operatoria
8. La TAC:
modalità di acquisizione delle immagini
la I, II, III e IV generazione
la tecnologia slip ring
la tecnologia spirale
la TC multistrato
modalità di formazione dell’immagine
sistema di misurazione
sistema di ricostruzione
sistema di visualizzazione
qualità delle immagini in TC
la risoluzione spaziale
il contrasto
modalità di gestione delle immagini
riproduzione
archiviazione
Testi consigliati:
P.Marano
Diagnostica per immagini I
Casa editrice ambrosiana, Milano
R.Passariello
Elementi di tecnologia in Radiologia e diagnostica per immagini
45
PROGRAMMA DEL CORSO DI BIOLOGIA APPLICATA
Docente: Prof. Anna Maria De Lutiis
1.
Illustrare le generalità sulle caratteristiche fondamentali della materia vivente:
caratteristiche degli organismi viventi; flusso dell’informazione all’interno degli
individui e tra individui diversi; evoluzione come concetto unificante della biologia;
organizzazione gerarchica biologica; il sistema di classificazione; flusso di energia; il
metodo scientifico.
2.
Saper descrivere la composizione chimica della materia vivente: essenzialità dell’acqua
per la vita.
3.
Saper descrivere le proprietà chimico-fisiche e biologiche dei carboidrati, lipidi, proteine e
acidi nucleici: l’atomo di carbonio, concetto di isomeria e di gruppo funzionale; concetto
di polimero.
4.
Conoscere le principali generalità su virus e batteri: batteriofagi; ciclo riproduttivo litico;
virus temperati; virus animali e vegetali; viroidi e prioni; archeobatteri ed eubatteri.
5.
Descrivere l’organizzazione delle cellule: teoria cellulare, dimensioni cellulari; confronto
procarioti eucarioti; organuli rivestiti da membrane; citoscheletro, la matrice
extracellulare.
6.
Illustrare la struttura delle membrane biologiche e le interazioni cellula-ambiente con
particolare riguardo al trasporto di ioni, di piccole molecole e di macromolecole attraverso
la membrana: composizione chimica della membrana, permeabilità selettiva; giunzioni.
7.
Saper illustrare i principi della termodinamica applicata ai sistemi biologici, descrivendo
le generalità sulla struttura e le funzioni degli enzimi: lavoro biologico ed energia;
concetto di reazione metabolica e trasformazione energetica; trasferimento di energia e
reazioni redox.
8.
Descrivere le basi energetiche della conservazione dell’organizzazione cellulare ed in
particolar modo il ruolo e i meccanismi di sintesi dell’ATP in condizioni di aerobiosi ed
anaerobiosi: regolazione della respirazione cellulare.
9.
Descrivere i processi della Mitosi, della Meiosi, della durata delle fasi e della regolazione
del ciclo cellulare: costituzione chimica dei cromosomi; confronto Meiosi-Mitosi.
10.
Nell’ambito della struttura degli Acidi Nucleici, illustrare le caratteristiche generali del
DNA. Descrivere il flusso dell’informazione genetica da una generazione cellulare
46
all’altra e descrivere la duplicazione e la riparazione del DNA. Descrivere i vari livelli di
organizzazione del DNA nella cellula. Illustrare l’organizzazione del genoma e del DNA
extranucleare: esperimenti di Beadle e Tatum, di Griffith, di Avery e di Hershey-Chase;
11.
Illustrare
le
caratteristiche
generali
del
RNA
sapendo
descrivere
il
flusso
dell’informazione all’interno della cellula, dimostrando di aver compreso i meccanismi
della Trascrizione, del Codice Genetico, della Sintesi Proteica: confronto Trascrizione e
Traduzione tra eucarioti e procarioti, maturazione degli RNA.
12.
Regolazione dell’Espressione Genica nei procarioti e negli eucarioti.
13.
Impostare il problema del differenziamento cellulare: esperimenti di Briggs e King, di
Gurdon; clonazione; geni selettori omeotici; uova a mosaico e regolative; induzione;
totipotenza; animali transgenici, riarrangiamento e amplificazione genica.
14.
Riproduzione asessuale e sessuale. Spermatogenesi. Ovogenesi Fecondazione.
Testi consigliati
Solomon et al., Fondamenti di Biologia, EdiSES Editore, 2001 Napoli
Modalità d’esame
Gli esami si svolgeranno soto forma di quiz a scelta multipla e colloquio orale.
47
PROGRAMMA DEL CORSO DI INFORMATICA
Introduzione all’informatica: definizioni generali. Breve storia dell’ informatica.
Nascita del computer. Tipi di computer.
Componenti di un PC :scheda madre, CPU,memoria, interfacce I/O ,MEMORIA DI
MASSA ( HD,CD-ROM,DVD ), scheda audio,scheda video,monitor
Il sistema operativo (so). Esempi di sistemi operativi (Windows, Linux). I virus
informatici.
Reti di calcolatori,Internet, posta elettronica, World- Widw-Wed, HTML.
Implementazione di WWW: il browser, i server.
48
PROGRAMMA DEL CORSO DI APPARECCHIATURE IN
RADIOTERAPIA
Docente: Dott. Domenico Genovesi
Tel. 0871/358244
E-mail: [email protected]









-





Terminologia
Modalità di Radioterapia
Roentgenterapia con ortovoltaggi
Plesioroentgenterapia
Telecobaltoterapia
Telecesioterapia
Terapia con acceleratori di elettroni: funzionamento di un Acceleratore Lineare (LINAC);
raggi X di alta energia: cenni sul funzionamento; elettroni accelerati: cenni sul
funzionamento; controlli di qualità fisico-tecnico periodici e cenni sulle normative
legislative.
Le prestazioni radioterapiche di Categoria A, B e C
Componenti essenziali delle Unità di Radioterapia
il bunker
sala comando e comandi (console); audiovisivi di controllo
il lettino di trattamento
dispositivi della testata (collimatori, proiettore, ecc.)
schermi standard e sagomati
i filtri (tipi e funzioni)
il bolus
l’officina e la preparazione delle protezioni personalizzate
sistemi di posizionamento e contenzione
le immagini portali di verifica pre-trattamento (“portals films” o immagini portali)
le console per l’elaborazione dei piani di trattamento: console 2D (bidimensionali); console
3D (tridimensionali), radioterapia conformazionale e I.M.R.T. (“radioterapia ad intensità
modulata”); il calcolo delle unità monitors e tempi di esposizione.
Il Simulatore (struttura e funzione)
Radioterapia ed informatizzazione
La Brachiterapia (interstiziale, endocavitaria, tecniche “after-loading” e “remote afterloading”)
La cartella di trattamento radioterapica
L’archivio radioterapico
Testo consigliato
Paolo Rotta: Radioterapia Oncologica per TSRM. Edizioni Minerva Medica
49
PROGRAMMA DEL CORSO DI MEDICINA NUCLEARE
DOCENTE: Dott.ssa Chiara Ludovico
E-mail: [email protected]
INDAGINE MEDICO – NUCLEARE
La gamma camera: principi base – collimatori - caratteristiche e prestazioni – l’immagine digitale.
ELABORAZIONE DEI DATI
Sistema informatico - tecnica di acquisizione di immagine.
Tecnica di presentazione ed elaborazione di immagine.
POTENZIALITA’ DELLA DIAGNOSTICA PER IMMAGINE MEDIANTE
RADIOFARMACI
Principi di ricostruzione tomografica - sistemi per tomoscintigrafia.
La tomografia ad emissione di positroni.
I TRACCIANTI
Definizione e caratteristiche.
Apparecchiature per il dosaggio della radioattività e fattori che interferiscono nella misurazione
della radioattività.
Cenni di radioprotezione in radiofarmacia.
CONTROLLO DI QUALITA’
Gamma camera – radiofarmaci - calibratori di dose – contatori.
ATTIVITA’ SOMMINISTRATE E DOSI AL PAZIENTE
Cenni di dosimetria interna - distribuzione e cinetica dei prinicipali radiofarmaci.
Livelli diagnostici di riferimento.
Attività somministrate in pediatria e protezione del bambino.
PROTEZIONE DEI PAZIENTI IN MEDICINA NUCLEARE: ASPETTI NORMATIVI E
LEGISLATIVI
Radioprotezione della donna e del nucleo familiare - cautele per la donna in età fertile.
Protezione dei familiari dopo prestazioni medico nucleari.
PROTEZIONE DALLE RADIAZIONI: EFFETTI BIOLOGICI DELLE RADIAZIONI IN
MEDICINA NUCLEARE
Limiti di dose.
Sicurezza del personale.
Trasporto di sostanze radioattive - smaltimento dei rifiuti.
Prescrizioni di legge.
ASPETTI GENERALI DELLA RADIOPROTEZIONE DELLE PERSONE ESPOSTE
I fondamenti della radioprotezione e della normativa radioprotezionistica: principio di
giustificazione, ottimizzazione e livello di riferimento diagnostico.
APPLICAZIONI TERAPEUTICHE
Radioterapia metabolica.
50
PROGRAMMA DEL CORSO DI IGIENE APPLICATA
Docente: Prof. Lamberto Manzoli


PRINCIPI GENERALI DI EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE
EPIDEMIOLOGIA DELLE MALATTIE INFETTIVE
Agenti microbici
Storia naturale delle malattie infettive
Determinanti delle malattie infettive:

Modalità di trasmissione
Rapporti spazio-temporali nella diffusione delle malattie infettive
PROFILASSI GENERALE DELLE MALATTIE INFETTIVE
Profilassi indiretta:
Profilassi diretta:
Profilassi specifica:

fattori legati all’agente
fattori legati all’ospite
fattori legati all’ambiente
generalità – settori di intervento
finalità e misure da adottare – principi, modalità e
mezzi per la sterilizzazione, disinfezione e
disinfestazione
vaccini, sieri immuni, immunoglobuline – meccanismi
d’azione, caratteristiche, preparazione, conservazione –
vaccinazioni obbligatorie e facoltative –
chemioprofilassi
ETIOLOGIA, EPIDEMIOLOGIA E PROFILASSI DELLE SEGUENTI
MALATTIE:
Epatiti virali ( A – B – C )
AIDS
Tetano
Influenza
Tossinfezioni alimentari

TESTI CONSIGLIATI:
BARBUTI – BELLELLI – FARA – GIAMMANCO: Igiene e Medicina Preventiva
MONDUZZI ED. - BOLOGNA
51
PROGRAMMA DI PATOLOGIA GENERALE
Dott.ssa G. Mincione
OBIETTIVI GENERALI DEL CORSO
1) Conoscere le cause fisiche, chimiche, biologiche e genetiche responsabili dell’insorgenza di
malattie nell’uomo.
2) Conoscere i meccanismi patogenetici cellulari e molecolari fondamentali delle malattie: le
alterazioni genetiche, i mecccanismi dell’infiammazione, i fenomeni di degenerazione, le
modificazioni nella proliferazione cellulare.
3) Conoscere le alterazioni fisiopatologiche e molecolari responsabili di alterazioni funzionali di
organi e apparati.
Patologia Generale
19. Concetto di malattia e di stato morboso. Eziologia e patogenesi. Cause intrinseche ed estrinseche
di malattia. Gli agenti fisici, chimici e virali come causa di malattia.
20. L’infiammazione: definizione e caratteristiche generali. L’angioflogosi: i mediatori chimici e le
cellule che intervengono nell’angioflogosi; la formazione dell’essudato; vari tipi di angioflogosi.
La fagocitosi. L’istoflogosi.
21. La termoregolazione. Termogenesi e termodispersione. Ipertermie non febbrili e ipotermie. La
febbre: eziopatogenesi della febbre; il decorso della febbre; tipi di febbre; alterazioni
metaboliche nella febbre.
22. Fisiopatologia del sangue. Le anemie: fenomeni generali e classificazione.
23. Oncologia: concetti di iperplasia, ipertrofia, metaplasia, displasia, anaplasia, neoplasia. Tumori
benigni e maligni. Classificazione istogenetica dei tumori umani benigni e maligni. Le
metastasi. Il processo di cancerogenesi. Concetti di cancerogenesi da agenti chimici, fisici e
virali. Fasi della cancerogenesi: iniziazione, promozione e progressione. Oncogeni e
oncosoppressori e loro ruolo nei tumori.
Libri di testo consigliati:
Si ricorda che i testi consigliati integrano, ma non sostituiscono in alcun modo la frequenza alle
lezioni, le dispense ed il materiale fornito dai docenti del corso.
G.M. Pontieri: Patologia Generale, per i corsi di laurea in professioni sanitarie. Piccin, Padova.
Orario di ricevimento
Dott.ssa G. Mincione. Riceve gli studenti dal lunedi’ al venerdi’ dalle 14 alle 16.
Sezione di Immunodiagnostica, Nuovo Polo Didattico, Edificio C, IV livello
tel 0871-3554117, Fax 0871-3554110 E-mail [email protected]
52
PROGRAMMA DI FISICA, MATEMATICA E STATISTICA
DOCENTE: Prof. Vittorio Pizzella
Tel. 0871-3556934
PROGRAMMA
Matematica
Elementi di Algebra. Numeri interi. Frazioni . Elevamento a potenza. Radici.
Monomi. Polinomi. Equazioni di primo e secondo grado. Sistemi lineari. Funzione
esponenziale e funzione logaritmo. Geometria analitica. Coordinate cartesiane nel
piano. Equazione della retta. Equazione della circonferenza,dell’ellisse,della
parabola,dell’iperbole. Coordinate cartesiane nello spazio. Concetto di vettore
Operazioni sui vettori.
Elementi di Trigonometria: misura degli angoli e principali funzioni goniometriche;
andamenti periodici e grafici.
Il triangolo rettangolo e relazione fra lati ed angli. Coordinate polari ne piano.
Coordinate sferiche nello spazio. Trasformazioni di coordinate.
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PROGRAMMA DI FISICA APPLICATA
DOCENTE: Prof. Vittorio Pizzella
Tel. 0871-3556934
Unità di misura. Dimensioni delle grandezze fisiche. Moto unidimensionale. Moto in due e tre
dimensioni. Le leggi di Newton. Forze di attrito. Equilibrio delle forze. Lavoro ed energia cinetica.
Energia potenziale. Conservazione dell’energia. Impulso e quantità di moto. Conservazione della
quantità di moto. Urti. Momento di una forza. Cenni sul moto rotatorio. Problemi di statica applicati
alla postura naturale: statica del muscolo bicipite.
Giancoli:
capitoli 1-4
capitolo5 (tranne5.3,5.6,5.7)
capitolo 6 (tranne 6.2)
capitolo 7 (tranne 7.7)
capitolo 8.1,8.2,8.3 (cenni)
capitolo 9 ( solo condizione di equilibrio di un corpo esteso)
Fluidi in condizioni statiche e dinamiche: pressione idrostatica. Equazione di Bernoulli. Concetto di
resistenza idrodinamica. Il sistema cardiocircolatorio e lavoro cardiaco.
Giancoli:
capitolo 10 (tranne 10.11,10.12,10.13)
Concetto di temperatura assoluta. Scale di temperatura. Leggi dei gas. Il calore come trasferimento
di energia . Calore specifico. Trasmissione del calore. Primo principio della termodinamica.
Metabolismo umano e il primo principio della termodinamica. Trasformazioni termodinamiche. Il
secondo principio della termodinamica. Rendimento.
Giancoli:
capitolo 13.1,13.2,13.5,13.6,13.7,13.8,13.9 (cenni)
capitolo 14 (tranne 14.5)
capitolo 15 (15.5-15-10 cenni )
Moto armonico semplice. Periodo,frequenza e natura sinusoidale del moto armonico. Onde
meccaniche longitudinali,trasversali. Energia trasportata dalle onde. Caratteristiche del suono.
Intensità del suono. Contenuto in frequenza di un onda sonora. Efetto Doppler
Giancoli:
capitolo 11 (cenni), 11.7,11.8,11.9
capitolo 12.1,12.2,12.3,12.6 (cenni)
Carica elettrica. Legge di Coulomb. Il campo elettrico. Potenziale elettrico e differenza di
potenziale. Relazione tra campo elettrico e potenziale elettrico. La capacità. Nergia immagazzinata
nel condensatore. La corrente elettrica. La resistenza elettrica e la legge di Ohm.potenza elettrica.
Leggi di Kirchhoff. Circuiti in corrente continua . Carica e scarica di un condensatore. Il campo
magnetico. Moto di una carica in un campo magnetico. Campo magnetico generato da una corrente.
Forza tra due conduttori pralleli percorsi da corrente.
Giancoli:
capitolo 16 (tranne 16.4,16.6,16.10,16.11)
capitolo 17 (tranne 17.4,17.5,17.6,17.8,17.10)
capitolo 18 (tranne 18.7,18.8,18.9)
capitolo 19 (tranne 19.4,19.6)
capitolo 20 (tranne 20.7,20.8,20.9,20.10)
Gli argomenti in italico sono facoltativi
Testi:
P. Tipler
Invito alla fisica (Zanichelli)
D. Giancoli Fisica
(Casa Editrice Ambrosiana)
Dispense fornite dal docente
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PROGRAMMA DI STATISTICA MEDICA
Prof.ssa Marta Di Nicola
a.a. 2006/2007
Obiettivi generali: Obiettivo generale del corso è quello di far acquisire allo studente la capacità
di analizzare statisticamente i principali fenomeni delle Scienze Biomediche acquisendo la
conoscenza dei principi di base della biostatistica e la capacità di utilizzare le principali tecniche e
gli strumenti di analisi dei dati.
PROGRAMMA
Scopi e metodi dell’analisi statistica; caratteri statistici e classificazione.
Frequenze assolute, relative, cumulate; sistemazione e organizzazione di dati in tabelle;
distribuzioni di frequenze.
Principali rappresentazioni grafiche (ortogrammi, diagrammi a settori circolari, istogrammi,
poligoni di frequenze, diagrammi a dispersione).
Valori medi: media aritmetica e sue proprietà, moda e mediana, terzili, quartili e percentili.
Indici di variabilità: range, devianza, varianza, deviazione standard e coefficiente di variazione.
Curve di frequenze simmetriche e asimmetriche.
La Distribuzione Normale , la distribuzione normale standardizzata.
Il test del χ2 come misura di dipendenza tra due variabili, il χ2 con la correzione di Yates per la
continuità, il test esatto di Fischer.
Il t-test per campioni indipendenti e il t-test per campioni appaiati.
Testi di riferimento
Copia dei lucidi delle lezioni disponibili sul sito www.biostatistica.unich.it
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PROGRAMMA DI ANATOMIA UMANA SISTEMATICA E
TOPOGRAFICA
DOCENTE: Prof. Francesco Renda
Tel.0871-3556946
E-mail: [email protected]
1. Introduzione ai sistemi ed agli apparati
2. Modalità di organizzazione dei tessuti
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Sistema scheletrico e struttura dello scheletro
Il cranio e le ossa della faccia
La colonna vertebrale
La gabbia toracica
Il cingolo scapolare
Il bacino
Arti superiori ed inferiori
10. Apparato Muscolare
11. Il sistema cardiovascolare
12. La circolazione polmonare
13. La circolazione sistemica
14. Il sistema linfatico
15. Apparato Respiratorio
16. Albero bronchiale
17. I polmoni e la loro struttura
18. Apparato digerente
19. Il tubo digerente
20. Organi annessi all’apparato digerente (fegato,pancreas)
21. Apparato Urinario
22. Apparato riproduttivo maschile e femminile
23. Sistema nervoso centrale
24. Sistema nervoso periferico
25. Apparato endocrino
Testi consigliati:
Frederic H. Martini:Anatomia Umana . Ed. EdiSES - Napoli
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PROGRAMMA DI TECNICA RADIOLOGIA TRADIZIONALE
DOCENTE: Prof. Francesco Renda
Tel.0871-3556946
E-mail: [email protected]
La produzione dei raggi X:
Il tubo radiogeno
Il fascio dei raggi X
I sistemi antidiffusione
Fattori che influenzano la formazione dell’immagine
Geometria della formazione dell’immagine radiologica
Registrazione dell’immagine radiologica
Il recettore dell’immagine : schermi di rinforzo e pellicola
La pellicola radiografica
La camera oscura tradizionale
Il trattamento della pellicola radiografica
L’apparecchiatura radiologica
I generatori di alta tensione
I tavoli di comando
La radioscopia
Gli amplificatori di brillanza
La catena televisiva
Le apparecchiature radiologiche
La stratigrafia Tradizionale
L’ortopantomografia
Cenni di digitalizzazione dell’immagine
Dall’immagine analogica a quella digitale
Testi consigliati:
R.Passariello: Radiologia,elementi di tecnologia. Ed. Idelson-Gnocchi
Dispense del Prof. F. Renda
57
II anno
PROGRAMMA DI FARMACOLOGIA
AA 2005-2006
(Prof. Giorgio Minotti)
1. Introduzione alla Farmacocinetica
(assorbimento, distribuzione, metabolismo, eliminazione)
2. Basi razionali della terapia con radiofarmaci: i tumori della tiroide come paradigma
3. Classificazione delle reazioni immuno-mediate a farmaci e mezzi di contrasto
4. Fisopatologia e farmacologia dell’istamina e delle trasmissioni adrenergica e colinergica
5. Fisiopatologia dello shock
6. Farmacologia dello shock (farmaci adrenergici, cortisonici, antistaminici)
7. Reazioni a mezzi di contrasto : esempi di premedicazione e terapia
Il materiale didattico e’ stato consegnato agli studenti al termine del corso
58
PROGRAMMA DI STORIA DELLA MEDICINA
Conoscenza delle tematiche, delle metodologie e delle finalità di studio della Storia della Medicina
e della Paleopatologia. Acquisizione dei lineamenti di Sistematica patologica e paleopatologica (il
problema della nosografia in patologia umana; definizione dei taxa patologici) e del concetto di
insanabilità delle malattie. Conoscenza dei componenti determinanti delle malattie umane (concetto
ecologico di malattia).
Acquisizione del concetto di variabilità dell'ospite, dell'agente e dell'ambiente e della conseguente
influenza della instabilità di questi fattori sulla mutabilità delle malattie. Acquisizione del concetto
di equilibrio epidemiologico. Conoscenza del rapporto tra Selezione naturale e patologia umana.
Capacità di definire una Patocenosi e di descrivere le leggi che la regolano (leggi di Grmek).
Acquisizione dei concetti fondamentali dell'evoluzione biologica dell'uomo con particolare riguardo
alle inter-relazioni fra stadio evolutivo biologico e malattie caratteristicamente associate.
Conoscenza dei principali parametri demografici (mortalità infantile, densità della popolazione,
natalità, durata media della vita) necessari a definire la struttura della popolazione e conoscenza
delle patologie correlate alle variazioni dei parametri demografici stessi (rapporto tra struttura della
popolazione e patocenosi). Conoscenza dei lineamenti di storia demografica dell'uomo (tré fasi
economico-produttive in successione storica) con esempi di storia demografica.
Conoscenza delle relazioni esistenti tra la capacità produttiva di una popolazione, risorse alimentari
disponibili, tipologia dei modelli socio-economici e patocenosi umane. Acquisizione dei concetti di
biomassa reale e biomassa critica. Conoscenza del ruolo delle malattie infettive nell'ecosistema
umano.
Conoscenza dei lineamenti di Storia delle malattie infettive e del ruolo delle malattie infettive come
componente fondamentale dell'ecosistema umano in evoluzione. Acquisizione del concetto di
malattia infettiva e conoscenza della dinamica parassita/ospite.
Conoscenza del ruolo biologico svolto dalle malattie infettive come componente fondamentale
dell'ecosistema umano in evoluzione e nella selezione naturale.
Acquisizione del concetto di transizione epidemiologica.
Conoscenza dell'origine e classificazione filogenetica degli attuali patogeni umani.
Conoscenza delle principali fasi evolutive del sistema immunitario.
Conoscenza della classificazione filogenetica delle attuali malattie umane: malattie da causa
endogena (esempi storici, con particolare riguardo agli "effetti collaterali dell'evoluzione
biologica") e malattie da causa esogena (esempi storici).
Testi consigliati-' L.Capasso, Principi di Storia della Patologia Umana, Casa
Editrice S.E.U. (Roma).
59
PROGRAMMA DEL CORSO DI FISICA APPLICATA
Docente: Stefania Della Penna
L’argomento generale dell’insegnamento è la fisica dei moderni sistemi di imaging medico. L’obiettivo
è quello di far capire, da un lato, i fenomeni fisici di base soggiacenti alle diverse tecnologie, e
dall’altro, le soluzioni tecnologiche, in alcuni casi molto sofisticate, adottate di volta in volta per
sfruttare tali fenomeni. La trattazione è svolta ad un livello di difficoltà appropriato per il Corso di
Laurea, e si concentra sugli aspetti fondamentali delle diverse tecniche.
Argomenti delle lezioni:
1) Introduzione storica
2) Principi generali e caratteristiche di un sistema di imaging
3) Imaging mediante Risonanza Magnetica Nucleare (MRI)
4) MRI funzionale
5) PET e medicina nucleare
6) Radiologia e radiografia digitale
7) Ecografia
8) Gamma knife
60
PROGRAMMA DI TELERADIOLOGIA
Docente: Dott. Enzo Di Giandomenico
Tel. 0871/361580
E-mail: [email protected]
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Introduzione alla Teleradiologia
Breve storia di Internet
La struttura della rete e lo standard OSI
Il protocollo TCP/IP e gli indirizzi di rete
Le sottoreti, gli indirizzi e la maschera di sottorete
Le reti a commutazione di pacchetto, le dorsali, i router e il loro indirizzamento
Tipi di collegamento (linea dedicata e non, collegamento diretto e indiretto)
Il Domain Name System (DNS)
Il world wide web
Il protocollo HTTP
Il linguaggio HTML
Gli altri servizi
Gli URL
La ricerca su Internet
Il web browser e il riconoscimento delle risorse in arrivo
Scripting client-side, JavaScript e VBScript
Applet Java e controlli ActiveX
Cookie
Scripting server-side 1: form CGI, SSI
Scripting server-side 2: ASP, Lasso, SSJ
Collegamento con database
Internet ed extranet
La sicurezza
La crittografia
Tranne il primo argomento che si può trovare sul sito della SIRM, gli altri argomenti sono trattati
molto bene a questo indirizzo web:
http://www.boscarol.com/pages/internet/index.html
61
PROGRAMMA DI RADIOPROTEZIONE
Docente: Prof. Silvano Di Luzio
1. RICHIAMI DI FISICA GENERALE
Struttura dell’atomo
Ionizzazione
Isotopi
Dinamica delle particelle
Lavoro ed energia
Particelle cariche
Particelle cariche in un campo magnetico
2. ELEMENTI DI RADIOATTIVITA’
Decadimento radioattivo
Tipi di decadimento radioattivo
Legge temporale dei decadimenti radioattivi
Vita media e tempo di dimezzamento
Misura dell’attività
Attività specifica
3 PROPRIETA’ DELLE PARTICELLE ALFA E BETA, DEI RAGGI GAMMA E X
Particelle Alfa
Ionizzazione specifica
Potere frenante
Potere di penetrazione
Pericolosità delle particelle alfa
Particella beta
Ionizzazione specifica
Potere frenante
Bremsstrahlung
Profondità di penetrazione
Assorbimento delle particelle beta
Pericolosità delle particelle beta
Proprietà delle onde
Onde elettromagnetiche
Raggi x e gamma
Interazioni con la materia
Effetto fotoelettrico
Effetto Compton
Creazioni di coppie
Assorbimento dei raggi x e gamma
Pericolosità delle radiazioni x e gamma
4. GRANDEZZE E UNITA’ RADIOLOGICHE
Introduzione
Esposizione e intensità di esposizione
Intensità di esposizione nel caso di una sorgente punti/orme isotropa
Dose assorbita
Sorgente punti/orme isotropa di fotoni
Sorgente punti/orme di particelle alfa e beta
Particelle alfa
62
5.
6.
Particelle beta
Equivalente di dose e fattore di qualità
Equivalente di dose in un campo di radiazione elettromagnetica o neutronic
EFFETTI BIOLOGICI DELLE RADIAZIONI
Introduzione
La cellula
Effetti delle radiazioni sulla cellula
Radiosensibilità
Effetti delle radiazioni sulla cellula
Effetti somatici
Il tipo di radiazione
La dose accumulata
L’intensità di dose
Effetti somatici immediati e tardivi
Effetti immediati
Effetti tardivi
Effetti su particolari organi
Midollo osseo e sangue
Sistema linfatico
Apparato digerente
Apparato genitale
Sistema nervoso
Tiroide
Occhio
Polmoni
Fegato
Reni
Sistema circolatorio
Cute
Capelli
Ossa
LIVELLI DI DOSE
Introduzione
Scopi della protezione contro le radiazioni
Organi e tessuti critici
Limitazione delle dosi per esposizione a sorgenti sotto controllo
Esposizione di popolazioni
Disposizioni italiane di radioprotezione
STRUMENTAZIONE DI FISICA SANITARIA
7.
PRINCIPI DI RIVELAZIONE DELLE RADIAZIONI
Introduzione
Metodo della ionizzazione
Rivelazione mediante ionizzazione del gas
Regime di saturazione o di camera a ionizzazione
Regime proporzionale
Regime di Geiger-Muller
63
8.
STRUMENTAZIONE DI FISICA SANITARIA
Dosimetria delle radiazioni
Metodi basati sulla ionizzazione
9. STRUMENTI PORTATILI
10. STRUMENTI PER DOSIMETRIA PERSONALE
Introduzione
Dosimetri a pellicola sensibile
Dosimetri tascabili a ionizzazione
Dosimetri a stato solido
11. PRINCIPI FISICI DELLA R M N
11.1 Protezione e sicurezza nei siti R M N
64
PROGRAMMA DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI E
RADIOTERAPIA
DOCENTE: Dott. Riccardo Marano
Tel. 0871-358344
OBIETTIVO: Lo studente al termine delle lezioni acquisirà nozioni in
 TECNICHE DI STUDIO DEl DIVERSI ORGANI ED APPARATI
 RICOSTRUZIONI MULTIPLANARI E TRIDIMENSIONALI: CONCETTI
BASE E POSSIBILI APPLICAZIONI CLINICHE
 MODALITA’ DI SOMMINISTRAZIONE DEL MEZZO DI CONTRASTO
 ANGIOGRAFIA CON TC SPIRALE
 ANATOMIA
TORACE
 TECNICA STANDARD
 TECNICA AD ALTA RISOLUZIONE
 TECNICA ANGIOGRAFICA
 RICOSTRUZIONI BI E TRIDIMENSIONALI
 ANATOMIA
ADDOME
 MODALITA’ DI STUDIO DEl DIVERSI ORGANI (fegato, pancreas, reni)
 TECNICA ANGIOGRAFICA
 RICOSTRUZIONI BI E TRIDIMENSIONALI
 ANATOMIA
CRANIO
 TECNICA DI STUDIO
 ANATOMIA
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PROGRAMMA DI CHIRURGIA TORACICA
Docente: Dott. Felice Mucilli
 TRAUMI DEL TORACE
 SINDROMI DA OCCUPAZIONE DEL CAVO PLEURICO:
PNEUMOTORACE
VERSAMENTO PLEURICO
EMOTORACE
CHILOTORACE
 CISTI DA ECHINOCOCCO PLEURO-POLMONARI
 BRONCHIECTASIE ED ASCESSO POLMONARE
 TUMORI DELLA PLEURA
 TUMORI DEL POLMONE
 TUMORI DEL MEDIASTINO
 SINDROMI MEDIASTINICHE
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PROGRAMMA DI ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA
Docente: Dott. Vincenzo Salini
Tel. 0871/358263 Fax 0871/560082
E-mail: [email protected]
1) FRATTURE
- Classificazione
- Eziologia, patogenesi, anatomia patologica.
- Quadro clinico
- Evoluzione e prognosi.
- Complicanze.
- Terapia delle fratture.
- Terapia delle complicanze.
2) FRATTURE DELL'ARTO SUPERIORE
- Clavicola.
- Omero.
- Gomito.
- Avambraccio.
- Polso e Mano.
3) FRATTURE DELL'ARTO INFERIORE
- Fratture dell'estremo superiore del femore.
- Fratture della diafisi femorale.
- Fratture del ginocchio.
- Fratture di gamba.
- Fratture del collo piede e del piede.
4) FRATTURE VERTEBRALI
- Fratture dorso-lombari.
- Fratture cervicali.
5) FRATTURE DEL BACINO
- Cingolo pelvico.
- Cotile.
6) DISTORSIONI
- Generalità.
- Distorsioni del ginocchio.
- Lesioni traumatiche dei menischi.
- Distorsione del collo del piede.
7) LUSSAZIONI
- Generalità.
- Principali lussazioni ( spalla, gomito e anca).
8) DISTACCHI EPIFISARI
- Generalità.
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- Principali localizzazioni.
9) LESIONI TRAUMATICHE COMPLESSE
- Il polifratturato.
10 ) ARTROSI
- Coxartrosi – Gonartrosi - Artrosi vertebrale
11) Tumori dello scheletro
- Osteoma - Osteoma osteoide - Cisti ossea solitaria e giovanile
- Fibroma - Condroma - Osteocondroma
- Tumore gigantocellulare
- Osteosarcoma - Sarcoma di Ewing
- Tumori metastatici
12) Osteomielite
- Osteomielite acuta ematogena
- Osteomielite acuta post-traumatica
- Osteomieliti cronicizzate
13) Osteocondrosi
- Osteocondrosi vertebrale (M. di Scheurmann)
- Osteocondrosi della tuberosità tibiale (M. di Osgood-Schlatter)
- Osteocondrosi dell’anca (M. di Perthes)
14) Piede torto congenito
15) Displasia dell’anca
16) Lesioni ostetriche
- Torcicollo congenito miogeno - Traumi osteoarticolari - Paralisi ostetriche
17) Deformita’ degli adolescenti
- Coxa vara - Ginocchio varo e valgo - Piede piatto valgo
18) Scoliosi - Cifosi
Testi consigliati:
"CLINICA ORTOPEDICA" Manuale- Atlante
A. Mancini - C. Morlacchi
Edizione PICCIN
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PROGRAMMA DI DIGITALIZZAZIONE DELLE IMMAGINI
Docente: Dott. Massimo Savastano
Tel. 0871/358237 Fax 0871/560035
E-mail: [email protected]
 QUALITA’ DELL’IMMAGINE DIGITALE:
Grandezze analogiche e discrete; l’immagine digitale; rapporto segnale-rumore; conversione
analogico-digitale.
 RADIOGRAFIA DIGITALE:
Generalità; sistemi per radiografia digitale; sensori; fosfori a memoria.
 DIGITALIZZAZIONE DELLE IMMAGINI ANALOGICHE:
Tecniche; vantaggi e limiti; svantaggi.
 MIGLIORAMENTO DELLE IMMAGINI MEDIANTE ELABORAZIONE
DIGITALE:
Modifica del contrasto; definizione dei contorni.
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PROGRAMMA DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Docente: Prof. Stefano Spadano
Tel. 0871/358759
 Criteri di classificazione delle tipologie e delle strutture organizzative

L’Organizzazione della P.A. alla luce delle riforme degli anni ’90

La riforma del SSN con particolare riferimento al processo di riordino e razionalizzazione
avviato con la legge-delega n. 421/92

L’organizzazione delle Aziende Sanitarie Pubbliche (USL e Aziende Ospedaliere) alla luce del
D. Lgv. n. 502/92 e succ. mod.

Le funzioni del Distretto Sanitario, del Dipartimento di Prevenzione e dei Dipartimenti
Ospedalieri

Il controllo gestionale nelle UU.SS.LL
70
PROGRAMMA DI RISONANZA MAGNETICA
DOCENTE: PROF. ARMANDO TARTARO
1. ONDE ELETTROMAGNETICHE
2. COMPONENETI DI UN SISTEMA R.M.
3. FENOMENO DELLA R.M.
4. SEQUENZE R.M. E PARAMETRI DI SCANSIONE
5. IL CONTRASTO NELLE IMMAGINI R.M.
6. CODIFICA SPAZIALE DEL SEGNALE R.M.
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PROGRAMMA DI MEDICINA DEL LAVORO
Docente: Prof. Paola Travaglini
1. Legge 626/94: il Servizio di prevenzione e protezione
2. La valutazione del rischio
3. TLV e MAC
4. Test biologici di dose e di effetto
5. Lo stress lavorativo
6. Il lavoro al videoterminale
7. Gli agenti cancerogeni
8. L’esposizione ad asbesto
9. L’esposizione a radiazioni ionizzanti
10.L’esposizione a campi elettromagnetici
11.I rischi del settore ospedaliero
12.I rischi di malattia emotrasmessa
13.Le allergopatie professionali
14.L’esposizione a nichel
15.L’esposizione a traffico
16.L’esposizione a piombo
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III anno
PROGRAMMA DEL CORSO DI RADIOTERAPIA
Docente: Prof. Giampiero Ausili
 TECNICHE DI BRACHITERAPIA
 PRINCIPI FISICI E CHIMICI DELLE RADIAZIONI IONIZZANTI
 ELEMENTI DI RADIOBIOLOGIA
 FRAZIONAMENTI IN RADIOTERAPIA
 TECNICHE DI RADIOTERAPIA
 PROCEDURE DI TREATMENT PLANNING
 PROCEDURE DI TREATMENT PLANNING: CARCINOMA
MAMMARIO
 PROCEDURE DI TREATMENT PLANNING: CARCINOMA
PROSTATICO
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PROGRAMMA DI MEDICINA NUCLEARE
Dott.ssa : Maria Lucia Calcagni
La Medicina Nucleare e l'imaging molecolare: indicazioni e applicazioni cliniche e
pratiche.
Richiami di medicina nucleare generale: le radiazioni,. interazioni delle radiazioni
con la materia, legge del decadimento, emivita fisica, emivita biologica, emivita
effettiva.
Tecnica: la gamma camera, suoi componenti e loro funzionamento.
Acquisizione di esami scinitigrafici: tecnica planare, total-body, dinamica,
tomografica.
Concetto e applicazione di: matrici, zoom, analogico-digitale, filtri.
Procedure di elaborazione delle immagini: creazioni di regioni di interesse, curve
attività/tempo, scale di colore Rappresentazione delle immagini.
Concetti generali sulla tecnica PET: indicazioni cliniche, principali costituenti,
funzionamento.
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PROGRAMMA DI MEDICINA LEGALE
Docente: Dott. Aldo Carnevale
Fonti del Diritto e gerarchie delle norme.

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Causalità materiale e psichica.
Reato: definizione e classificazione.
Imputabilità e cause di esclusione.
Reati d’interesse sanitario.
Referto e Rapporto.
Elementi di Ordinamento giudiziario.
Il danno alla persona da responsabilità civile.
La responsabilità penale, civile e amministrativa.
Segreto professionale.
Consenso.
La tutela degli infortuni e delle malattie professionali.
L’invalidità pensionabile.
La pensionistica privilegiata ordinaria.
Le assicurazioni private.
Il Servizio Sanitario Nazionale.
La figura del tecnico di Radiologia medica: dal D.U. alla laurea breve.
Mansioni specifiche per tecnici di radiologia.
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PROGRAMMA DI MALATTIE APPARATO RESPIRATORIO
Docente: Prof.ssa Rossana Della Vecchia
Tel. 0871/358056
E-mail: [email protected]
 Anatomia e fisiologia dell’apparato respiratorio.
 Patologie polmonari ostruttive.
 Patologie polmonari restrittive.
 Patologia polmonari infettive e bronchiettasie.
 Patologie pleuriche - embolia polmonare.
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PROGRAMMA DI CHIRURGIA CARDIACA
Docente: Prof. Gabriele Di Giammarco
Tel. 0871/358628 – 0871/358673
E-mail: [email protected]
 Anatomia del cuore e delle circolazione coronaria; diagnostica; cenni di
circolazione exstracorporea.
 Cardiopatie congenite nell’adulto di interesse chirurgico.
 Cardiopatia ischemica; complicanze meccaniche dell’infarto trattamento
chirurgico.
 Patologia valvolare aortica: clinica, diagnosi strumentale, e trattamento
chirurgico.
 Patologia valvolare mitralica: clinica, diagnosi strumentale, e trattamento
chirurgico.
 Patologie acute e croniche dell’aorta ascendente.
 Trapianto cardiaco.
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PROGRAMMA DI MALATTIE APPARATO CARDIOVASCOLARE
Docente: Prof. Pericle Di Napoli
Tel. 0871/3440
 Cenni di anatomia e fisiologia dell’ apparato cardiovascolare
 Approccio al paziente cardiopatico
 Cenni di elettrocardiografia, ecocardiografia ed emodinamica
 Cardiopatia ischemica
 Principali valvulopatie acquisite
 Scompenso cardiaco
 Embolia polmonare
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PROGRAMMA DEL CORSO DI NEURORADIOLOGIA
Docente: Prof. Armando Tartaro


Cenni di anatomia del cranio e dell’encefalo;
Anatomia RM del cervello;
PATOLOGIE CRANICHE
 Malformazioni del cranio e della cerniera occipito - vertebrale;
 Vasculopatie Cerebrali;
 Traumi;
 Malattie infiammatorie;
 Tumori.
 Cenni di anatomia vertebro – midollare;
 Anatomia RM vertebro – midollare;
 Lesioni traumatiche;
 Malattie degenerative;
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PROGRAMMA DI DIAGNOSTICA IN RISONANZA MAGNETICA
DOCENTE: PROF. ARMANDO TARTARO
1. SEQUENZE RM (SE, IR, GE, EPI);
2. CONTRASTO NELLE IMMAGINI IN RM;
3. CODIFICA SPAZIALE;
4. TECNICHE SPECIALI (ANGIO-RM E RMN);
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PROGRAMMA DI CHIRURGIA VASCOLARE
Docente: Dott. Sante Ucchino
Tel. 0871/358209
E-mail: [email protected]
1. ARTEREOPATIE OSTRUTTIVE CRONICHE:
aterosclerosi e fattori di rischio.
2. ARTEREOPATIE OSTRUTTIVE INFIAMMATORIE.
3. ARTEREOPATIE OSTRUTTIVE CRONICHE PERIFERICHE:
lesioni ostruttive aorto-iliache; stadi; indicazione clinica; protesi.
4. BY PASS:
by pass aorto-bifemorale; by pass distale.
5. ANEURISMI DELL’AORTA.
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