Olmo Gentile Il paese più piccolo della provincia astigiana rappresenta bene il legame indissolubile tra Langa e Liguria, tra collina e mare: il crinale sembra un promontorio e la terra tufacea è ricca di conchiglie e di fossili marini. Il toponimo deriva dalla tradizione medioevale di piantare presso i luoghi di culto e i castelli un olmo. Nel 1209 il marchese Ottone Del Carretto cedette al Comune di Asti il feudo di “Ulmo”. Dopo vari passaggi a famiglie nobili, nel 1648 divenne dominio del duca di Savoia. Nel 1773 il feudatario Pier Francesco Borea ricevette il paese con l’investitura del titolo marchionale. Fra i monumenti storico architettonici si segnalano la torre a pianta quadrangolare in pietra arenaria del XII secolo, la parrocchiale di Santa Maria Maddalena, settecentesca, la chiesa di San Carlo Borromeo e l’Oratorio dei Disciplinati. In frazione Lavagnini si trova la cappella privata di San Sebastiano, costruita sulle rovine di un’antichissima pieve, la chiesa del Sacro Cuore, e la pieve di San Martino in fondo al vallone. In paese è attivo un centro di tiro al piattello aperto da aprile a settembre. A luglio si svolge la “Gara di tiro alla cacciatora”. PAESAGGIO: colline GUSTO: cucina tipica piemontese STORIA: Ottone Del Carretto, Savoia, Pier Francesco Borea VINI: Cortese, Dolcetto ARTE: torre, parrocchiale di Santa Maria Maddalena, chiesa di San Carlo Borromeo, oratorio dei Disciplinati, pieve del Sacro Cuore, pieve di San Martino