SCALETTA:
-TESI: lo sport rappresenta sempre più un settore di investimento e guadagno economico. Non più
solo spettacolo.
-ARGOMENTAZIONI: es. Ducati, nazionale italiana di calcio,Inter,Palermo
Dati sulle singole società, business, interessi e sponsor.
-CONCLUSIONE: la riuscita in uno sport porta ad un aumento economico e all’investimento in
strutture dedicate alla società vincente.
Sport e business: l’altra faccia della medaglia
La corona di alloro non basta più. E’ emblematico pensare che la vittoria non è solo motivo di
gloria, ma anche soprattutto un mezzo di guadagno e pubblicità.
Essere calciatori, che per i bambini è un sogno innocente, crescendo, diventa solo l’opportunità per
arricchirsi e vivere nel lusso.
Ma la vittoria di un atleta o della squadra a cui appartiene non rappresenta solo un guadagno
personale, bensì un arricchimento delle società. Dobbiamo infatti tenere in conto che al giorno
d’oggi sono per lo più s.p.a. o più genericamente aziende, che hanno lo scopo di “fare soldi”, a
finanziare lo sport.
Un esempio eclatante è il caso del noto marchio motociclistico Ducati: le numerose vittorie del
pilota australiano Casey Stoner hanno portato ad un aumento dei sostenitori. La casa produttrice ha
registrato un enorme incremento delle visite sul proprio sito web e grandi richieste per l’utilizzo del
marchio Ducati su prodotti di consumo. Così sono nati capi di abbigliamento, occhiali, scarpe e
gadget di tutti i tipi che poco hanno a che fare con il motociclismo.
D’altra parte la vendita di questi prodotti sostiene in modo determinante il team nelle spese per la
partecipazione alle corse sui circuiti mondiali: nel 2007 l’allora amministratore delegato Minoli ha
affermato che, dei 35 milioni annui spesi per le gare, il 20% proviene della loro vendita, mentre il
restante proviene da sponsor e diritti TV.
I guadagni della società hanno ricevuto una grande spinta nel 2011 con la nascita del binomio
italiano Rossi-Ducati, a lungo atteso dai fans e dagli investitori, il quale ha portato ad un aumento
delle vendite di moto in tutto il mondo e ad un maggior interesse mediatico per il Moto Gp.
Arrivando al calcio: ha destato scalpore il trasferimento di Eto’o dall’ Inter alla russa Anzhi, con la
quale ha firmato un contratto triennale che lo stipendia annualmente di circa 20 milioni di euro.
Nell’intervista ad “As” il calciatore ha rilasciato: ”Per cosa lavoriamo tutta la vita? Per i soldi. Chi
dice il contrario è solo un ipocrita”. Ma la sua sincerità non è bastata a renderlo esente dalla
tempesta di critiche suscitata dalla sua decisione. Lo testimonia il fatto che è stato istituito un sito
web che tristemente ci dimostra quanto guadagna l’atleta nel tempo da noi impiegato per andare in
ufficio.
Sappiate quindi che, se una mattina vi trovate imbottigliati nel traffico, e dopo mezz’ora giungete a
destinazione, nel frattempo il camerunense avrà “guadagnato” 1260 €.
Ma non è tutto oro quello che luccica. Molte società hanno accumulato negl’anni ingenti debiti, i
quali non frenano le spese folli che ogni anno affrontano. E’ il caso della squadra di patron
Abramovic, il Chelsea, che ha un debito di 791 milioni di euro. L’italiana più indebita è invece l’
Inter, con 395 milioni, sebbene abbia un fatturato annuo di 221 milioni. Parlando invece di introiti,
è la spagnola Real Madrid la paperona del calcio, che grazie al marketing mondiale intorno alla
squadra, ha fatturato nel 2011 479.5 milioni.
Tornerà la passione ad essere l’unico motore dello sport?