L’ ART NOUVEAU
L’Art nouveau si sviluppa in Europa tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, in un
periodo di grande benessere economico per la classe borghese, noto come Belle
Epoque.
E’ conosciuto anche come:
1.
2.
3.
4.
5.
stile floreale o Liberty in Italia,
Secessione in Austria,
Jugendstil (stile giovane) in Germania,
Modern Style in Inghilterra,
Modernismo in Spagna
Caratteristiche principali
E’ uno stile decorativo che esalta l’estetica delle figure e degli oggetti.
Si ispira al mondo vegetale e alle stampe giapponesi.
E’ caratterizzato dall’uso di linee curve,morbide, intrecciate, asimmetriche e
da colori intensi e preziosi.
Interessa l’architettura, l’arredamento, la decorazione di tessuti e di vetrate, la
grafica, l’oreficeria e l’arredo urbano.
E’ tuttavia uno stile privo di contenuti profondi, che nasconde, dietro a tanta
eleganza, i primi segni di una profonda crisi di valori.
Le grandi masse del proletariato infatti continuano a vivere in condizioni di
estremo disagio, nell’indifferenza della ricca borghesia.
Tra gli artisti più significativi, ricordiamo il pittore viennese
Gustav KLIMT
(1862-1918)
Nelle sue opere la decorazione è più importante del soggetto.
 Le figure sono allungate ed eleganti, ricoperte da ampie vesti riccamente
decorate, che si distinguono a fatica dallo sfondo
 I corpi sono stilizzati e privi di spessore
 Manca qualsiasi riferimento spaziale ed è assente l’uso della prospettiva
 Klimt usa colori preziosi, tra i quali prevale l’oro
e l’architetto spagnolo
ANTONI GAUDI’
(1852-1926)
Considerato il massimo esponente del Modernismo, Gaudì elaborò uno stile
personale del tutto originale, basato sull’osservazione della natura.
Tra le sue opere più significative ricordiamo:
Casa Batlò, Casa Milà, il Parco Guell e la Sagrada Familia a Barcellona.
1. CASA BATLO’
La facciata dell’edificio, che sorge in un quartiere abitato dalla ricca borghesia, è
interamente decorata da mosaici di vetro e da lastre di ceramica.
Si notano immediatamente le ringhiere dei balconi, realizzate in ferro, simili a
teschi o a maschere di carnevale. Nella parte inferiore prevale l’uso della pietra,
che assume un andamento curvilineo e ondeggiante e ricorda la forma delle ossa.
Il tetto è caratterizzato da una forma gonfia e bizzarra, simile al corpo
squamoso di un grande rettile primitivo. Eè ricoperto da tegole di ceramica
colorate.
2. CASA MILA’ (1905-1910)
Soprannominata la Pedrera (= cava di pietra) per la sua facciata in pietra, casa
Milà è un grande complesso residenziale con pianterreno e 5 piani superiori. Il
piano nobile fu destinato interamente all’abitazione dei committenti, mentre gli
altri piani sono occupati da vari appartamenti. La struttura dell’edificio è
costituita da travi e colonne, mentre la facciata è indipendente e segue un
andamento curvilineo e ondeggiante. Le sporgenze e le rientranze creano forti
effetti di chiaro-scuro, che ricordano le onde marine. Particolarmente
interessante è la terrazza, dove i comignoli, le prese d’aria e le uscite delle scale
vengono trasformate da Gaudì in vere e proprie sculture, rivestite da mosaici in
ceramica, dalle forme inquietanti.
3. PARCO GUELL
Il Parco Guell doveva essere una città-giardino residenziale, che avrebbe dovuto
ospitare 60 case unifamiliari. Il progetto non fu realizzato: furono costruite solo
2 case, in una delle quali visse Gaudì.
Il punto focale del parco, dove gli elementi architettonici si fondono
perfettamente con la natura circostante, è rappresentato da una doppia
scalinata, con giochi d’acqua e sculture, fra le quali spicca una salamandra
rivestita di mosaici multicolori. Dalla scalinata si accede ad una sala con 86
colonne, destinata ad essere il mercato della città-giardino. Sopra, una grande
terrazza avrebbe dovuto essere la piazza della città. Il suo perimetro è definito
da un parapetto e da una panca continui e ondulati, decorati da mosaici di vetro e
di ceramica, che sono diventati uno dei simboli più noti del parco.
4. SAGRADA FAMILIA
E' considerata uno dei simboli di Barcellona, quella a cui Gaudì ha dedicato
l'ultima parte della sua vita, e in cui ha voluto esprimere tutta la sua arte.
Infatti, all'apertura dei cantieri della chiesa (1883) Gaudì vi installò il suo studio
e vi si stabilì. Dopo la morte dell'architetto catalano (1926) i lavori continuarono,
ma dovettero interrompersi durante la Guerra Civile Spagnola.
La costruzione riprese nel 1952, sotto la guida di altri architetti.
Gaudì aveva previsto la realizzazione di 3 facciate, dedicate rispettivamente alla
nascita, alla passione e alla resurrezione di Gesù, di 5 navate, di un deambulatorio
esterno e di 18 torri che dovevano rappresentare Cristo, i dodici Apostoli, i
quattro Evangelisti e la Vergine Maria.
L'unica facciata terminata da Gaudì è quella della Natività, decorata da gruppi
scultorei raffiguranti la nascita di Gesù e da elementi naturalistici: piante, fiori,
animali, nuvole e forme simili a stalattiti sulla pietra.
La facciata della Passione, inaugurata nel 2000, è stata completata dallo scultore
Subirachs, che ha adottato uno stile più moderno, inserendo figure stilizzate,
tormentate, scavate.
Gaudì voleva costruire l’edificio più alto della città, facendo a meno dei
contrafforti. Per questo utilizzò elementi strutturali come l’arco catenario, le
colonne inclinate e le volte a iperboloide.