ANTIBIOTICI Possono essere definite Antibiotici alcune sostanze chimiche prodotte da microrganismi aventi la capacità di inibire o anche distruggere altri microrganismi. Questa classificazione non è del tutto precisa in quanto: 1) esistono antibiotici che sono prodotti da alghe, funghi, piante superiori ed anche animali; 2) esistono antibiotici che sono attivi come antivirali (anche se di scarso interesse): i virus non possono essere definiti come microrganismi nel senso classico della parola; 3) esistono antibiotici che sono attivi anche come antineoplastici ed in questo caso il concetto di infettività legato ai microrganismi è da escludere. Antibiotici 1 I concetti di antibiotico erano già definiti nel secolo XIX. Intorno al 1900 era stata fatta la prima applicazione clinica di una miscela non ben purificata di antibiotici provenienti da Pseudomonas aeruginosa nei confronti di determinate malattie batteriche. La scoperta iniziale di Fleming (1929) secondo la quale i prodotti del metabolismo del Penicillum notatum (un ifomiceto) agiscono da battericidi, segna l'inizio dell'"era antibiotica". La sostanza antibiotica venne chiamata Penicillina da Fleming. Egli studiava la crescita di alcuni microrganismi su piastre Petri su cui si poneva del terreno di coltura. Lasciata la piastra all'aria, notò che si erano formati degli aloni di inibizione in cui la crescita batterica era inibita. Erano infatti penetrate nel terreno di coltura delle spore di una muffa (Penicillinum notatum) che produceva una sostanza chiamata penicillina, capace di inibire tale crescita. Dopo 10 anni si riuscì ad isolare la sostanza e la struttura fu determinata tramite i raggi X. Il primo impiego terapeutico fu fatto agli inizi del 1941. CLASSIFICAZIONE DEGLI ANTIBIOTICI Un criterio completamente soddisfacente per classificare gli antibiotici in realtà non esiste, dato che una classificazione ideale dovrebbe soddisfare molteplici punti di vista: origine biologica, biogenesi, struttura chimica, spettro di attività e possibilità di applicazione. Si possono tentare delle classificazioni unitarie secondo vari criteri: 1) criterio botanico, una classificazione degli antibiotici secondo il materiale di partenza; Antibiotici 2 2) criterio biogenetico, una classificazione secondo i motivi fondamentali delle tappe della loro biosintesi; 3) criterio chimico, una classificazione in basi o gruppi chimici affini; 4) criterio applicativo, una classificazione secondo lo spettro di attività e secondo l'applicazione clinica dei vari antibiotici. Antibiotici 3 CLASSIFICAZIONE DEGLI ANTIBIOTICI SECONDO LA LORO PROBABILE ORIGINE BIOGENETICA E SECONDO LA STRUTTURA CHIMICA (EVANS) Antibiotici derivabili da Antibiotici derivati da unità acetato amminoacidi e propionato 1) Da un singolo amminoacido 1) Anelli condensati D-Cicloserina Tetracicline Cloramfenicolo Griseofulvina Acido fusidico 2) Da due amminoacidi 2) Macrolidici** Penicilline Eritromicina Cefalosporina C Carbomicina Oleandomicina Spiramicina 3) Polipeptidici 3) Polienici*** Tirotricina (miscela di tirocidina e Nistatina gramicidina) Amfotericina Bacitracina Fumagillina Polimixina Puromicina Viomicina 4) Antibiotici derivabili da zuccheri* Streptomicina Neomicina Kanamicina Paromomicina *Amminoglucosidici **Esteri ciclici ***Altamente insaturi Antibiotici vari Novobiocina Vancomicina Ristocetina Antibiotici 4 FONTI DEGLI ANTIBIOTICI ANTIBIOTICO MICRORGANISMO BATTERI Bacitracina (1945) Bacillus licheni formis Polimixina (1947) B. polymyxa Tirotricina (1939) B. brevis Gramicidina (1939) B. brevis ACTINOMICETI Amfotericina B (1956) Streptomyces nodosus Carbomicina (1952) S. halstedii Cloramfenicolo (1957) S. venezuelae Clortetraciclina (1948) S. aureofaciens D-Cicloserina (1955) S. lavendulae 6-Demetiltetraciclina (1957) S. aureofaciens Eritromicina (1952) S. erythraeus Acido fusidico (1962) Fusidium coccineum Kanamicina (1957) S. kanomyceticus Neomicina (1949) S. fradice Novobiocina (1956) S. spheroides e niveus Nistatina (1951) S. noursei Oleandomicina (1954) S. antibioticus Ossitetraciclina (1950) S. rimosus Paromomicina (1959) S. rimosus forma paromicinus Puromicina (1952) S. albo-niger Ristocetina (1957) Norcadia lurida Spiromicina (1955) S. ambofaciens Streptomicina (1944) S. griseus Tetraciclina (1955) S. spp. Vancomicina (1956) S. orientalis n. sp. Viomicina (1951) S. floridae FUNGHI Penicilline (1929) Penicillium notatum, chrysogenum Cefalosporina C (1948) Cephalosporium sp., P. griseofulvum, P. nigricans Fumagillina (1951) Aspergillus fumigatus Antibiotici 5 D-Cicloserina H2N O * 4 5 1 3 2NH O 4-ammino 3-isossazolidone E’ un antibiotico prodotto da vari tipi di Streptomiceti (Lavendulae, Orchidaceus, Garyphalus) o per sintesi, in grado di inibire il Mycrobacterium Tuberculosis. E’ un analogo ciclico della D-Serina, che interferisce con la formazione e l’utilizzo della D-Alanina a partire dalla L-Alanina, nella biosintesi della parete cellulare batterica. Agisce contro germi GRAM (-) ed alcuni GRAM (+) ed è usato essenzialmente nel trattamento della Tubercolosi polmonare grave, quando l’uso di altri tubercolostatici sia risultato inefficace. Deve essere usato in associazione con altri antitubercolari perché può dare facilmente il fenomeno della antibiotico-resistenza. I suoi principali effetti collaterali sono a carico del sistema nervoso centrale. Antibiotici 6 Cloramfenicolo O NHC O2N * CH OH CH * CHCl2 CH2OH Il Cloramfenicolo è stato ottenuto dalla fermentazione dello Streptomyces venezuelae ma attualmente viene prodotto per sintesi chimica. Presenta due atomi chirali e quattro diastereoisomeri di cui uno solo è attivo (1R, 2R) e viene separato dopo la sintesi. Antibiotici 7 E' il primo esempio di antibiotico a largo spettro in quanto è attivo contro i germi GRAM (+) e (-). Si somministra per via orale e viene eliminato in forma inattiva attraverso la bile e l’urina. Ha un’emivita piuttosto breve e difficilmente provoca casi di antibiotico-resistenza. E’ considerato l’antibiotico di prima scelta nel trattamento di tifo e paratifo; negli altri casi dovrebbe essere usato solo quando la terapia con altri farmaci fallisce, poiché presenta gravi effetti collaterali quali disturbi gastrointestinali, reazioni allergiche e alterazioni del quadro ematico con mielotossicità (inibizione della maturazione dei globuli rossi, diminuita captazione ed incorporazione di Fe++) e conseguente anemia grave. Gli esteri del Cloramfenicolo con acido palmitico e stearico sono usati in pediatria perché non presentano il sapore amaro e sgradevole del Cloramfenicolo. In vivo tali esteri si idrolizzano Cloramfenicolo, per cui funzionano da profarmaci. Antibiotici 8 formando MECCANISMO DI AZIONE Il cloramfenicolo si lega irreversibilmente alla subunità ribosomiale 50 S, bloccando la sintesi proteica. Infatti, si verifica una inibizione dei processi di allungamento della catena polipeptidica, in quanto viene soppressa la peptidiltrasferasi, enzima che catalizza la formazione di legami peptidici tra il primo amminoacido del peptil RNAt e l’amminoacil RNAt impedendo il legame tra il complesso aminoacilRNA e la subunità ribosomiale 50 S. Antibiotici 9 STEREOCHIMICA Il Cloramfenicolo naturale ha la struttura D-(-) treo ed è quello usato in terapia. La configurazione intorno al carbonio chirale C1 è importante per l’attribuzione dell’attività antibiotica. Infatti i composti D-(-) treo e L-(+) eritro, che hanno la stessa configurazione intorno al C1, sono attivi mentre i composti L-(+) treo e D-(-) eritro, che hanno configurazione opposta, sono inattivi. La configurazione intorno al carbonio chirale C2 determina l’entità dell’azione antibiotica. Infatti il composto D-(-) treo, cioè quello naturale, ha una attività di 50-100 volte superiore rispetto a quella del composto L-(+) eritro. La formazione di due centri chirali comporta la produzione di due racemi (eritro e treo) con 4 enantiomeri. La coppia di racemi si separa mediante cristallizzazione frazionata o per cristallografia. Una volta separato il racemo treo dobbiamo separare la coppia di enantiomeri. Dato che gli enantiomeri hanno proprietà chimiche e fisiche uguali per separarli dobbiamo trasformarli in diastereoisomeri mediante una reazione con un composto otticamente attivo e puro al 100%. I diastereoisomeri hanno proprietà fisiche diverse per cui sono separabili con cristallizazione frazionata (sfrutta i diversi punti di fusione) o con cristallografia. Una volta separati, i due diastereoisomeri si trattano con un acido forte o con una base forte in modo da spostare il sale e riottenere il composto iniziale otticamente puro. Nel nostro caso la sostanza ha caratteristiche basiche per cui la trattiamo con l'acido (-) tartarico; in tal modo si formano due sali che sono diastereoisomeri fra loro. Dopo separazione con cristallizazione Antibiotici 10 frazionata, si trattano con NaOH in modo da riottenere i due enantiomeri separati. (±) + (-) racemo acido Diastereoisomeri ( + - ) 50% Sale + ( - - ) 50% Diastereoisomeri Separazione ( + - ) 50% fisica ( - - ) 50% ( + - ) + NaOH R + + NaA ( - - ) + NaOH R - + NaA RELAZIONI STRUTTURA-ATTIVITA’ Il gruppo -NO2 in posizione para è importante per l’attività. Infatti uno spostamento in orto o meta, oppure una riduzione a NH2 provoca la perdita dell’attività. La sua sostituzione con altri gruppi produce composti ancora attivi, vedi per es. il Tiamfenicolo (-SO2CH3). Il gruppo dicloroacetilico è di primaria importanza. La sostituzione del cloro con altri alogeni produce composti con attività inferiore mentre la sua sostituzione con un gruppo azidoacetico porta al Azidamfenicolo, farmaco utilizzato in oftalmologia. L’anello benzenico è essenziale: non può essere sostituito. I due ossidrili sono necessari. Antibiotici 11 Tiamfenicolo O O H3C NHC S CH O OH CH CHCl2 CH2OH E’ la forma D (+) treo; differisce dal Cloramfenicolo per la presenza del gruppo metilsolfonil, CH3SO2-, al posto del –NO2 e perché la forma usata è quella D (+) treo, anziché D (-) treo. Ha uno spettro di attività analogo a quello del Cloramfenicolo. E’ usato topicamente soprattutto nei colliri. PENICILLINE Vanno sotto il nome di Penicilline diversi antibiotici elaborati da varie specie di Penicillum e aventi una struttura tiazolidino--lattamica fusa. Si ricorda che un -lattame è un’ammide ciclica in cui l’anello è formato da 4 atomi, mentre un lattone è un estere ciclico. Le differenze tra le varie Penicilline naturali sono dovute alla natura del radicale R. Comunque, quando si parla di Penicilline senza altri riferimenti, si intende la Benzilpenicillina o Penicillina G. Antibiotici 12 O R C HN S 6 7 O 5 4 N1 2 CH3 3 CH3 COOH Principali penicilline naturali R CH2 HO CH2 H3C (CH2)4 Nome Altre designazioni Benzilpenicillina Penicillina G p-idrossibenzil penicillina Penicillina X n-Amilpenicillina Diidropenicillina F Acido gigantico Penicillina F 2-pentenil penicillina H3C CH2 CH CH CH2 CH3 CH CH CH2 CH2 H3C (CH2)6 HOOC CH (CH2)3 NH2 Forma D 3-pentenil penicillina n-eptilpenicillina Penicillina K D--amino-carbossibutil penicillina Adicillina Penicillina N Cefalosporina N Simematina B L--amino-carbossibutil penicillina HOOC CH (CH2)3 NH2 Forma L Antibiotici 13 Flavicidina Isopenicillina N Penicillina M Le Penicilline sono prevalentemente attive nei confronti dei GRAM (+) mentre i GRAM (-) che rispondono alla loro azione sono pochi e questo rappresenta un limite per l’ottenimento di Penicilline ad ampio spettro di azione. Si verifica abbastanza spesso la comparsa di ceppi penicillino-resistenti. Questi Antibiotici sono sostanze praticamente non tossiche (alto indice terapeutico) ma possiedono una notevole azione sensibilizzante e possono dare al limite reazione di sensibilizzazione gravissima, anche mortale. Per questo non si può abusarne, ma si deve limitarne l’uso topico (compresse per uso orofaringeo, polveri, unguenti). Le soluzioni di Penicillina G (sale sodico o potassico) si alterano a temperatura ambiente, sono inattivate dagli acidi, alcali, ossidanti e riducenti. Per queste ragioni la Penicillina va conservata allo stato secco, in contenitori ben chiusi isolati dall’umidità. I sali della Penicillina G sono inattivati dall’acidità gastrica se somministrati per via orale, invece sono facilmente assorbiti e rapidamente escreti se somministrati per via parenterale. Antibiotici 14 Stereoisomeria della molecola base della Penicillina Sono presenti 3 atomi di Carbonio asimmetrici per 8 possibili stereoisomeri, di cui uno solo è attivo. O H R C HN H * * S N * O CH3 CH3 COOH RELAZIONI STRUTTURA-ATTIVITA’ L’attività antibatterica delle Penicilline è sicuramente correlata al sistema chiuso -lattamico-tiazolidinico. Infatti una apertura a qualunque livello di questo sistema fa scomparire totalmente l’attività biologica. Comunque, nonostante il fatto che gli anelli fusi siano indispensabili per l’attività biologica, la loro presenza non è sufficiente a garantire una adeguata attività, in quanto le catene laterali ed i sostituenti influenzano in modo decisivo l’attività antibatterica ed il suo orientamento verso i vari tipi di microrganismi ed anche l’eventuale acidostabilità (e quindi la possibilità di somministrare la Penicillina per via orale e la sensibilità alla Penicillinasi). Un gruppo essenziale per l’attività è il gruppo –NH2 dell’acido-6-amminopenicillanico (6-APA). Antibiotici 15 O R H2N C HN S CH3 Penicillin O CH3 acilasi N O idrolisi COOH S 6 5 7 N1 4 3 CH3 CH3 2 COOH Acido-6-amminopenicillanico (6-APA) Precursore delle Penicilline semisintetiche R CH2 H3C HO (CH2)4 CH2 H3C CH2 CH CH CH2 CH3 CH CH CH2 CH2 H3C (CH2)6 HOOC CH (CH2)3 NH2 Variando i gruppi N-sostituenti delle Penicilline naturali con altri gruppi, si possono ottenere Penicilline acidostabili e particolarmente attive nei confronti di microrganismi GRAM (+). Usando gruppi provenienti da acidi aromatici o eterociclici come nel caso della Oxacillina, si ottengono Penicilline semisintetiche che, pur possedendo un’attività più modesta, si dimostrano Penicillinasi-resistenti, quindi non vengono inattivate troppo rapidamente. Oggi si pensa che uno Antibiotici 16 spettro allargato sia legato alle catene laterali con sufficiente polarità e proprietà idrofiliche. Le Penicillinasi, che idrolizzano l’anello -lattamico per dare gli acidi Penicilloici, sono un gruppo di enzimi prodotti da batteri G (+) e G (-) e sono responsabili del fenomeno della penicillino-resistenza. Questi enzimi non devono essere confusi con l’altra classe delle Penicillinacilasi, enzimi che idrolizzano selettivamente il legame 6acilamidico per dare il 6-APA. MECCANISMO DI AZIONE Le Penicilline inibiscono la sintesi della parete cellulare batterica, privando così il microrganismo del suo unico meccanismo di difesa. La parete cellulare dei batteri G (+) nella parte più esterna è costituita da un insieme di proteine e carboidrati, specifici per ogni specie. La barriera successiva è costituita da uno strato di peptidoglicano, un polimero spongiforme formato da una lunga catena alternata di derivati zuccherini. Antibiotici 17 *Recettori dei -lattami. Importanti nella sintesi e nel riparo della parete cellulare. ** Proteine formate da a.a. idrofobici. Antibiotici 18 Peptidoglicano residuo della N-Acetilglucosamina residuo dell'acido N-Acetilmuramico legami della catena del peptidoglicano X Y Y X X lega m pent e crocia apep tidic to o Y Y L-Ala X L-Ala X D-Glu legame crociato D-Glu L-Lis-Gli-Gli-Gli- L-Lis-Gli-Gli-Gli-Gli-Gli-NH2 D-Ala -Gli-Gli-D-Ala D-Ala Y D-Ala libera La Transpeptidasi si lega alla penicillina invece che alla D-Alanina dell’acido muramico. Antibiotici 19 OH N OH O N O O P O O OH O P CH2OH O OH O H3C OH OH C Acido N-acetilmuramico NH H O O H3C CH catena pentapeptidica CO L-Alanina D-Glutamico-L-Lisina-D-Alanina-D-Alanina Antibiotici 20 Al di sotto di questo strato c’è la membrana cellulare nella quale fluttuano numerose molecole proteiche: tra queste, i recettori dei lattami, PBP (proteine leganti le Penicilline). Nei batteri G (+) il polimero di peptidoglicano si trova molto vicino alla superficie cellulare e le piccole molecole di Antibiotici -lattamici possono raggiungere molto facilmente i luoghi di sintesi del peptidoglicano e inibirli. Nei batteri G (-) la parete è più complessa e più lipoidea. Lo strato esterno ha uno strato complesso di lipopolisaccaridi che, insieme alla capsula, protegge i batteri formando una barriera impenetrabile nei confronti di Antibiotici idrofili. Antibiotici 21 Antibiotici 22 Sia i batteri G (+) che G (-) producono penicillinasi ma, mentre quelle dei G (+) vengono secrete nell’ambiente extracellulare, quelle dei G (-) vanno a localizzarsi tra la membrana cellulare interna ed esterna, dove sono situati gli enzimi responsabili della sintesi della parete cellulare; si trovano, quindi, in una posizione strategica per offrire massima protezione al microbo. Nei G (+) lo spessore della parete cellulare comprende dalle 50 alle 100 molecole di peptidoglicano, mentre nei G (-) ne sono presenti solo 1-2 molecole. In sintesi, l’attività inibitoria delle Penicilline si basa sul fatto che la forma spaziale della porzione ciclica costituita nello Staph. Aureus da L-cistina-D-valina è simile ad una ben determinata conformazione della D-alanina terminale di una unità glicopeptidica in via di costituzione. Il legame ammidico dell’anello -lattamico assume la stessa posizione del legame peptidico esistente fra le molecole della alanina dove avviene l’attacco della transpeptidasi. Antibiotici 23 H3C H OH CH3 O S C H N R O N C Penicillina O H H H3C O H N R C OH C N H O D-Alanina O CH3 H Le Penicilline competerebbero così con il glicopeptide naturale disattivando irreversibilmente la transpeptidasi tramite acilazione. Penicillina G o Benzilpenicillina O H2C C HN S N O CH3 CH3 COOH Si usa in forma di sale sodico o potassico per un più facile assorbimento e rapida escrezione: la normale dose giornaliera deve essere somministrata ad intervalli regolari di 4-6 ore. Si somministra per via parenterale, generalmente intramuscolare, si ricorre alla via Antibiotici 24 endovenosa quando è necessario mantenere livelli ematici elevati e protratti. Non si somministra per via orale perché l’acidità dello stomaco inattiverebbe immediatamente il farmaco. Si può somministrare anche localmente, ma si corre il rischio di provocare una sensibilizzazione nel paziente. La Penicillina G viene prodotta industrialmente con procedimenti fermentativi con due modalità fondamentali: a) processi di superficie – il microrganismo che produce l’antibiotico viene fatto crescere sulla superficie di un terreno liquido o di un substrato solido-umido finemente suddiviso; b) processi sommersi – il microrganismo si sviluppa in un terreno liquido mantenuto costantemente sotto agitazione meccanica ed areazione, così che possa svilupparsi in modo uniforme ed omogeneo. La produzione della Penicillina si effettua in coltura sommersa; all’inizio si usava il Penicillum notatum dal quale Fleming scoprì la Penicillina, ma attualmente si preferisce usare il Penicillum Crysogenum, che è in grado di fornire una quantità di prodotto 25 volte superiore. Il processo di fermentazione viene attuato in grandi fermentatori dotati di dispositivi per l’agitazione meccanica e l’introduzione di aria sterile. Il massimo di produzione si raggiunge dopo circa 3 giorni e a questo punto si separa per filtrazione il microrganismo della Penicillina prodotta, eventualmente raffreddando, non prima della fermentazione, i liquidi colturali a 5°C, trattandosi di antibiotici termolabili. La Penicillina viene estratta tramite solventi Antibiotici 25 organici quindi, dopo vari processi di purificazione, si ottengono i sali di sodio e di potassio utilizzabili in terapia. Inattivazione delle Penicilline. La Penicillina può essere attaccata ed inattivata da un particolare enzima, prodotto in massima parte da germi G (-): la Penicillinasi che idrolizza l’anello -lattamico con formazione di acido benzilpenicilloico. Un altro enzima, la Penicillinacilasi, prodotto da vari microrganismi, idrolizza invece il legame 6-acilamidico, dando luogo alla formazione di 6-APA che viene usato come prodotto di partenza per la preparazione delle Penicilline semisintetiche. Penicilline ritardo I sali idrosolubili della Penicillina G sono prontamente assorbiti ma anche rapidamente escreti; si è pensato quindi di utilizzare delle Penicilline ad azione ritardo, ottenute con sali poco solubili della Penicillina G, con varie basi organiche. In pratica si ottiene un ritardo nel processo di assorbimento della Penicillina. Le Penicilline ritardo vengono somministrate una volta ogni 15 giorni in caso di terapie a lungo termine. Il primo esempio è quello della Antibiotici 26 Benzilpenicillina-Benzatina O H2C C HN S N CH3 O 2 CH3 - CH2NH2+ CH2 CH2NH2+ CH2 . . COO 4 H2O Si tratta della Penicillina G salificata con N,N’-dibenziletilendiammina, che è ancora molto usata in Italia. Permane a lungo nel sangue e viene lentamente escreta. Clemizolo-Penicillina N O H2C C HN S N 2 O N CH3 CH3 . CH2 COO- Cl Antibiotici 27 CH2 H N+ Costituisce un esempio di Penicilline anallergiche ritardo. Il Clemizolo è dotato di azione antistaminica. La sua azione antiallergica è in grado di contrastare l’azione sensibilizzante della stessa Penicillina. Penicilline semisintetiche Accanto alle Penicilline naturali oggi si dispone di un numero abbastanza elevato di Penicilline semisintetiche. I motivi per cui si è giunti a produrre queste sostanze sono 4: 1) ottenere farmaci acido-resistenti, quindi adatti alla somministrazione orale; 2) ottenere farmaci attivi contro i batteri penicillino-resistenti, cioè capaci di non essere inattivati dalla Penicillinasi (stafilococchi). La resistenza all’inattivazione si ha con Penicilline aventi radicali acidi ingombranti, così è impedito l’attacco dell’enzima; 3) ottenere farmaci a spettro di attività allargata, quindi attivi anche nei confronti di germi G (-); 4) ottenere farmaci con minore azione sensibilizzante e allergizzante. La produzione di Penicilline essenzialmente secondo 3 vie: Antibiotici 28 semisintetiche può avvenire 1) metodo biologico, aggiungendo al terreno di coltura del Penicillio un adeguato precursore. Nel caso della Fenossimetilpenicillina tale precursore è l’alcol -fenossietilico; 2) per acilazione di 6-APA. Questo processo in genere avviene tramite cloruri di acile come nel caso dell’Ampicillina e piridina per bloccare l’acido cloridrico che si forma; 3) metodo dell’estere attivato, come nel caso della Fenossimetilpenicillina. Da un punto di vista pratico, le Penicilline semisintetiche possono essere raccolte in 3 gruppi: 1) spettro allargato, ma non penicillinasi-resistenti. Ampicillina, Carbenicillina; 2) spettro più ristretto, ma penicillinasi-resistenti, quindi utili contro i batteri produttori di questo enzima. Oxacillina, Cloxacillina, Dicloxacillina; 3) spettro intermedio, sensibili alla penicillinasi, ma acidoresistenti, quindi somministrabili per via orale. Feneticillina, Propicillina, Fenbenicillina, Clormeticillina. Antibiotici 29 Ampicillina O HC C HN S NH2 CH3 N CH3 O COOH E’ un Antibiotico a largo spettro. Non è penicillinasi-resistente; è acido-stabile. Viene somministrato per via orale e parenterale. Spesso si ricorre ad associazione con Oxacillina e Cloxacillina allo scopo di avere associazioni sinergiche a largo spettro di attività e attive anche nei confronti di ceppi produttori di penicillinasi. E’ attivo anche contro i G (-) ma non contro i batteri elaboranti l’enzima penicillinasi. Oxacillina O C N O HN CH3 S N O CH3 CH3 COOH Ha lo stesso spettro di attività della penicillina G ma può essere usato nella infezione di Stafilococchi resistenti alla penicillina G, in quanto è penicillinasi-resistente, anche acido-stabile. Viene somministrato sia per via orale che parenterale. Antibiotici 30 Cloxacillina O C Cl N O HN CH3 S N CH3 CH3 O COOH Ha caratteristiche di impiego simili a quelle della Oxacillina, ma si somministra solo per via orale. E’ acido-stabile e penicillinasiresistente. Dicloxacillina Cl O C Cl N O HN CH3 S N O CH3 CH3 COOH Ha le stesse caratteristiche dell’oxacillina con il vantaggio di essere attiva a dosi inferiori. Viene somministrata per via orale. E’ acidostabile e penicillinasi-resistente. Antibiotici 31 Fenossimetilpenicillina (Penicillina V) O O C HN H2C S N CH3 CH3 O COOH Ha uno spettro di azione analogo a quello della Penicillina G contro G (+), con il vantaggio di essere acido-stabile, quindi somministrato per via orale. Non è penicillinasi-resistente. Può essere ottenuto, oltre tramite il 6-APA, anche per via fermentativa, aggiungendo al terreno di coltura alcol -fenossietilico. Esteri della Penicillina Fanno parte delle Penicilline semisintetiche ottenute tramite modificazione a carico del gruppo carbossilico della Benzilpenicillina. Si comportano da veri e propri profarmaci o esteri labili che servono per migliorare l’assorbimento ed influenzano il tempo di emivita. In vivo vengono idrolizzati ad Ampicillina. O CH C HN NH2 S N O Estere dell'Ampicillina Antibiotici 32 CH3 CH3 COOR O CH3 Pivampicillina R = -CH2-OC-CCH3 CH3 O Bacampicillina R = -CH-OCCH2CH3 CH3 O Talampicillina R = O O COO CH2 OC CH3 C CH3 Stomaco CH3 CH3 O COO CH2 OH + H3C C CH3 H2O COOH O Ampicillina CH2 Antibiotici 33 COH Acido Clavulanico OH H O H N O COOH H In associazione con Ampicillina. E’ un inibitore suicida delle lattamasi: evita la distruzione degli Antibiotici -lattamici, acilando irreversibilmente l’ossidrile del sito attivo. Antibiotici 34 CEFALOSPORINE S R HN OC 7 8 5 6 N1 2 O 4 3 CH2 OCOCH3 COOH S S 7 8 6 N1 5 2 4 3 N O O Cefàm 2-Cefem Le Cefalosporine sono un gruppo di Antibiotici isolati principalmente da microrganismi del genere Cephalosporium ma presenti anche nel genere Penicillium. Possiamo ricordare la Cefalosporina N o la Adicillina che mantiene la struttura chimica delle Penicilline anche se viene prodotta da un Cephalosporium. Attualmente la più importante è la Cefalosporina C (naturale) che non è interessante in campo terapeutico ma in quanto sorgente di acido 7-amminocefalosporanico (7-ACA), che viene usato come precursore per la preparazione delle Cefalosporine semisintetiche. S HOOC HC (CH2)3 OC NH2 HN N O Cefalosporina C Antibiotici 35 CH2 OCOCH3 COOH S H2N N O CH2 OCOCH3 COOH Acido 7-amino cefalosporanico (7-ACA) precursore di Cefalosporine semisintetiche Le Cefalosporine presentano chimicamente un anello -lattamico fuso con un anello diidrotiazinico. Esse possono essere inattivate dalla idrolasi Cefalosporinasi, un enzima prodotto da batteri G (-). Questo enzima è simile alla Penicillinasi e oltre ad inattivare le Cefalosporine è in grado di inattivare anche vari tipi di Penicilline. I G (-) possono produrre -lattamasi (Cefalosporinasi) che possono inibire le Cefalosporine. Per ovviare a ciò le Cefalosporine si somministrano in associazione con l’acido clavulanico, molecola che ha un ossigeno al posto dello zolfo, ed è in grado di inibire la -lattamasi, proteggendo le stesse Cefalosporine. Alcune Penicilline, ad esempio la Cloxacillina, sono resistenti alla Cefalosporinasi, anzi inibiscono questo enzima, per cui vengono usate in associazione con le Cefalosporine per proteggere queste ultime dall’inattivazione enzimatica. Antibiotici 36 RELAZIONI STRUTTURA-ATTIVITA’ La Cefalosporina C è molto meno attiva della Penicillina G nei confronti dei germi sia G (+) che G (-). Questa minore attività è riferibile alla presenza della catena laterale D--amminoadipica in quanto, per sua sostituzione, si ottiene un miglioramento dell’attività antibiotica. In generale si può dire che i derivati del 7-ACA (Cefalosporine), rispetto ai derivati del 6-APA (Penicilline), sono meno attivi nei confronti degli Stafilococchi, ma più attivi nei confronti dei Batteri G (-). La sostituzione della catena acetossimetilica –CH2-O-COCH3 (Cefaloridina) porta ad una esaltazione dell’attività nei confronti dei batteri G (-). Nel caso il sostituente sia un gruppo –CH3 (Cefalexina) allora compare una capacità acido-resistente con la possibilità di somministrazione orale. MECCANISMO DI AZIONE Le Cefalosporine interferiscono con la sintesi della parete cellulare batterica, analogamente alle Penicilline. La Cefalosporina C che viene prodotta industrialmente dal Cefalosporium Acremonium, è la più importante tra quelle naturali non per interesse terapeutico (piuttosto scarso), ma perché da essa si ricava il 7-ACA, che è il precursore di tutte le Cefalosporine semisintetiche. Non è possibile utilizzare un metodo biologico simile a quello del 6-APA, perché non si conosce un sistema enzimatico analogo a quello della Penicillinacilasi, capace di Antibiotici 37 effettuare l’idrolisi necessaria in modo selettivo. Questa resistenza sembra dovuta essenzialmente alla presenza della catena laterale polare amminoadipica; il 7-ACA viene quindi ottenuto per sintesi a partire dalla Antibiotici 38 Cefalosporina C. S HOOC HC (CH2)3 OC HN N NH2 O CH2 OCOCH3 COOH Questo Antibiotico presenta, nei confronti della Penicillina, maggiori possibilità di modificazioni chimiche (ci sono due catene laterali). Dal 7-ACA si può passare alle Cefalosporine semisintetiche tramite acilazione con cloruri acilici (è il metodo migliore) o eventualmente con anidridi o acidi attivati in presenza N C di carbodimmide. N Le Cefalosporine sono classificate in generazioni. Le Cefalosporine di I generazione sono discretamente attive contro i Batteri G (+) e relativamente meno attive contro i microrganismi G (-). Le Cefalosporine di II generazione hanno una aumentata attività contro i microrganismi G (-) ma sono molto meno attive delle Cefalosporine di III generazione. Le Cefalosporine di III generazione sono generalmente meno attive verso i cocchi G (+) rispetto alle Cefalosporine di I generazione, ma sono molto più attive verso il gruppo degli Enterobatteri, compresi i ceppi produttori di penicillinasi. Antibiotici 39 Le Cefalosporine di IV generazione presentano qualche vantaggio rispetto alle altre. Cefalotina O H2C C S HN S N O CH2 OCOCH3 COOH E’ un Antibiotico a largo spettro attivo sia contro germi G (+) che G (-); non è acido-resistente. Viene usato nel trattamento di infezioni da Stafilococchi resistenti alle Penicilline, in quanto non viene attaccato dalla Penicillinasi. Viene somministrato per via parenterale. Si usa prevalentemente nel trattamento di infezioni gravi. Cefaloridina O H2C C S HN S N CH2 +N COOH O Deriva da una modificazione del gruppo acetossimetilico della Cefalotina. Il gruppo acetossi è facilmente spostabile ad opera di agenti nucleofili come la piridina. E’ un Antibiotico a largo spettro, attivo contro Batteri G (+) e G (-). In stato di attiva proliferazione è poco resistente alla Cefalosporinasi; è attivo contro Batteri che producono Penicillinasi. Anche se meno stabile della Oxacillina è usato nel trattamento delle infezioni da Stafilococchi e Batteri G (-) e anche nelle Antibiotici 40 infezioni urinarie. E’ raccomandato soprattutto in pazienti che non tollerano la Cefalotina e la Penicillina rispetto alla quale ha il vantaggio di una migliore tolleranza locale e di dare livelli ematici superiori. Non è acido-stabile, quindi si somministra per via parenterale. Cefalexina O HC C S HN N NH2 O CH3 COOH E’ un derivato della Cefaloglicina da cui si ottiene per idrogenazione catalitica del gruppo acetossimetilico. Questa sostituzione conferisce alla Cefalexina caratteristiche acido-resistenti ed un eccellente assorbimento gastroenterico che ne permettono la somministrazione per via orale. Ha uno spettro di azione analogo a quello della Cefalotina, inoltre viene usata anche nel trattamento delle infezioni urinarie. Da somministrare con prudenza in caso di alterato funzionamento renale. Antibiotici 41 Cefalosporine II generazione O R C S HN N O R' COOH R R' NH2 Cefaclor Cl CH S N OH N CH N S O O N N N S N CH N HO3S S N O Ceforamide N OH O O O Antibiotici N N CH3 Cefonicid N N NH2 Cefamandolo O-formiato N N OH O N CH CH Cefamandolo 42 NH2 Cefuroxima Cefalosporine III generazione O C R S HN N O R' COOH R R' NH2 S CH2OAc Cefotaxima N OH N NOCH3 S N O N N O O C N N Cefoperazone N H SO3H CH O N+ C NH2 Cefsulodin Cefalosporine IV generazione R R' NH2 S NH2 S + N H2C N NOCH3 N H2C N+ NOCH3 Antibiotici Cefpirome CH3 43 Cefepima Biogenesi delle Cefalosporine S HOOC HC (CH2)3 OC NH2 Acido D--amino-adipico HN N O L-Cisteina CH2 COOH Valina OCOCH3 Acetato Nel terreno di coltura in cui si fa sviluppare il “Cefalosporium”, oltre alle Cefalosporine si formano anche le Penicilline. Pertanto le Penicilline possono considerarsi, in tal caso, un sottoprodotto. Antibiotici 44 In passato si riteneva che l’attività delle Cefalosporine e Penicilline dipendesse dalla presenza contemporanea degli anelli -lattamico e Tiazolidinico o Tiazinico. Poi si sintetizzarono composti attivi che possedevano solo l’anello -lattamico: un esempio sono le Nocardicine A e B HO OH N HOOC HC H2CH2C NH2 O C C NH O Nocardicine A e B O H OH N H A = il gruppo OH dell'ossima e rivolto verso il-lattone B = il gruppo OH dell'ossima e rivolto versola catena aminoacidica Antibiotici 45 COOH OH H HO O CH3 H N O N O COOH H O S H CH3 COOH Sulbactam Acido Clavulanico L’acido Clavulanico ed il Sulbactam sono molecole prive del gruppo acetammidico e vengono somministrate in associazione con Penicilline e Cefalosporine in quanto inibiscono la Cefalosporinasi e la Penicillinasi. Aumentano quindi l’attività di tali antibiotici verso microrganismi produttori di questi enzimi disattivanti. CH3 HO S CH2CH2 NH CH NH N O COOH N-Formimmido-Tienamicina (Imipenem) Fa parte del gruppo dei Carbapenemi. Nella N-Formimmido-Tienamicina manca la catena laterale in C6 ed il secondo eterociclo è modificato in quanto S è sostituito con C (anello -lattamico + Pirrolidina). MONOBACTAMI I Monobactami sono Antibiotici -lattamici monociclici ottenuti per fermentazione di microrganismi non comuni. Antibiotici 46 O C H CH3 C N H2N NH H N S CH3 O C O CH3 1 N SO3H COOH Aztreonam (Primbactam) L’Aztreonam è il 1° di questa nuova classe; è utilizzato nelle infezioni urinarie (non attacca la flora batterica intestinale). E’ attivo contro i batteri G (-) aerobi: ha una buona attività contro gli Enterobatteri e lo Pseudomonas aeruginosa. Non induce attività -lattamasica, è ben tollerato e gli effetti collaterali sono poco frequenti. Si usa per via parenterale ed è escreto prevalentemente con le urine. A differenza delle altre classi di -lattamici (Penicilline e Cefalosporine), i Monobactami hanno un nuovo nucleo strutturale costituito da un solo anello con un radicale solfonico in 1. MECCANISMO DI AZIONE L’azione battericida deriva dall’inibizione della sintesi della parete cellulare batterica. ANTIBIOTICI POLIPEPTIDICI Numerose specie batteriche producono miscele di peptidi ciclici dotati di proprietà antibiotiche, contenenti spesso amminoacidi (da 6 a 10) con configurazione D. Spesso queste molecole portano anche una Antibiotici 47 catena laterale costituita da un acido grasso. Questi farmaci, che curano le infezioni cutanee, in genere sono idrosolubili e letali nei confronti dei Batteri suscettibili, poiché aderiscono alla membrana batterica modificandone la permeabilità e causando quindi l’uscita di metaboliti essenziali. Sono tossici per l’uomo e vengono riservati per situazioni particolarmente gravi. In genere sono instabili e devono essere protetti da luce, calore, valori estremi di pH. I Batteri difficilmente sviluppano resistenza. Bacitracina CH3 S L-Leu CO CH3 N NH2 D-Glu D-Aspn L-Ileu L-Lys L-Asp D-Orn L-His L-Ileu D-Phe E’ attiva contro G (+). E’ stata isolata da colture di Bacillus Licheniformis. Esistono vari tipi di Bacitracina contraddistinti dalle Antibiotici 48 lettere A-F. La più importante è la Bacitracina A, nettamente più attiva rispetto alle altre. La sua struttura corrisponde ad un sistema peptidico ciclico a sei membri con una catena laterale, mentre la linea tratteggiata indica l’eventuale presenza di un legame non ancora confermato. L’azione della Bacitracina è quella di interferire nella biosintesi della parete cellulare batterica; gli amminoacidi con gruppi basici come l’ornitina, formano composti ammonici quaternari e interagiscono con la membrana cellulare formando così dei canali dove si verifica un passaggio di ioni e conseguente squilibrio per il Batterio. La Bacitracina non è assorbita per via orale, viene quindi somministrata per via parenterale; il suo impiego classico è quello locale, da sola o in associazione con Polimixina e Neomicina a causa della sua nefrotossicità. MECCANISMO DI AZIONE Il Peptidoglicano della parete cellulare dei Batteri è sintetizzato in tre tappe principali. I° Stadio: ha luogo nel citoplasma del microrganismo con la formazione dell’UDP (undecaprinilfosfato) N-acetil muramilpentapeptide. L’ultima reazione del 1° stadio è l’attacco del dipeptide D-alanin-D-alanina alla catena laterale tripeptidica che è parte della unità glucidica ricorrente. Questo dipeptide si è formato grazie alla racemizzazione della D-alanina e alla condensazione da parte della dipeptide sintetasi. 2 D-alanina + ATP D-alanil-D-alanina + ADP + Pi Antibiotici 49 Questa reazione è inibita dall’Antibiotico Cicloserina. II° Stadio: ha luogo nella membrana. L’N-acetil muramilpentapeptide completo viene prima trasferito enzimaticamente dall’UDP ad un intermedio fosfolipidico attaccato alla membrana a cui si aggiunge il 2° residuo glicidico UDP-acetil glucosammina con il distacco dei nucleotidi uridinici. L’unità, una volta completata, viene scissa dal fosfolipide della membrana. Questa reazione di idrolisi può essere inibita dal peptide ciclico Bacitracina. III° Stadio: si formano i legami fra le catene parallele di peptidoglicano per una reazione di transpeptidazione in cui il residuo –NH2 terminale della lisina della catena del peptide di connessione, sposta la D-alanina carbossiterminale dall’estremità della catena laterale pentapeptidica di un residuo di N-acetil muramilpentapeptide, in una catena adiacente di peptidoglicano: questa reazione è inibita dalla Penicillina e Cefalosporina. Antibiotici 50 Polimixina B C2H5 Thr DAB C (CH2)4 CH CH3 O O DAB MOA = HO C CH2CH2CH2CH2CH2CH CH3 DAB Thr CH3 DAB O L-Phe DAB DAB DAB = HO C CHCH2CH2NH2 NH2 Leu E’ un gruppo di Antibiotici derivanti da vari ceppi di microrganismi di genere Bacillus. Si conoscono 5 tipi di Polimixina, ma attualmente l’unica usata in terapia è la Polimixina B. La struttura di questi Antibiotici è data da amminoacidi che formano un peptide ciclico ed acidi grassi saturi. Gli amminoacidi sono specifici per ogni Polimixina, anche se si ha una prevalenza del L---diamminobutirrico (DAB); tra gli acidi grassi prevale l’acido (+)6-metilottanoico (MOA) che determina la lipofilia. La Polimixina è attiva in quanto presenta un carattere basico dovuto a gruppi -NH2 liberi, che si legano con i siti fosfolipidici anionici della membrana batterica apportando notevoli danni alla cellula. La Polimixina B è attiva soprattutto nei confronti dei Antibiotici 51 Batteri G (-). Normalmente si somministra per via intramuscolare, nel trattamento delle infezioni urinarie e meningiti batteriche; può essere presa per via orale nel trattamento delle infezioni intestinali perché non assorbita o per uso topico. Possiede una lieve neurotossicità, ma soprattutto può essere nefrotossica. Si è visto che la Polimixina B è composta da due unità: B1, che per idrolisi acida dà il MOA + amminoacidi; B2, che per idrolisi acida dà l’acido 6-metileptanoico + amminoacidi. Antibiotici 52 ANTIBIOTICI DERIVABILI DA ZUCCHERI (AMMINOGLUCOSIDICI) Sono Antibiotici di natura basica, correlati chimicamente e biogeneticamente con i glucidi. Contengono uno stesso farmacoforo, 2desossistreptamina ad eccezione della Streptomicina e suo diidroderivato, che hanno come farmacoforo la streptidina. OH HN H2N NH2 HO OH C HN NH NH H2N C NH2 HO OH OH OH 2-desossistreptamina streptidina Sono molto solubili in acqua, formano sali per addizione di acidi, non vengono significativamente assorbiti dal tratto gastrointestinale. Le vie di somministrazione preferite sono l’intramuscolare e la perfusione. Gli amminoglucosidi hanno uno spettro di azione molto esteso, ma il loro potenziale tossico limita l’uso clinico alle gravi infezioni da G (-). La tossicità si esplica a livello dell’orecchio coinvolgendo le funzioni mediate dall’ottavo nervo cranico, causando perciò perdita di udito e vertigini. Antibiotici 53 Antibiotici glucosidici NH OH NH NHCNH2 3 2 NHCH3 CH2OH OR3 NHCNH2 OH OH O O 1 O OH 1) 3) OH O CH2R2 R1 2) 1) N-metil-L-glucosammina (amminozucchero) 2) L-Streptosio 3) Streptidina R2 R3 CHO H H CH2OH H H R1 Streptomicina Diidrostreptomicina Antibiotici 54 Streptomicina E’ un Antibiotico elaborato dallo Streptomyces Griseus. La Streptomicina è un oligosaccaride le cui unità strutturali sono la streptidina, lo L-streptosio e la N-metil-L-glucosammina, legati tra di loro con un legame glicosidico. La Streptomicina è attiva in particolare contro il Mycobacterium tuberculosis e diversi Batteri G (-). Si somministra per via parenterale in associazione con altri tubercolostatici per ovviare alla comparsa relativamente rapida di ceppi streptomicino-resistenti. Per quello che riguarda il meccanismo di azione la Streptomicina agisce attraverso una interferenza nella sintesi proteica a livello della subunità ribosomiale 30S: l’ RNA legge il codice ma lo trascrive in maniera sbagliata, così si formano proteine difettose che portano alla morte del batterio. E’ utile nelle infezioni a livello intestinale perché non viene assorbita. Diidrostreptomicina Differisce dalla Streptomicina solo per avere un gruppo -CH2OH al posto di –CHO nel nucleo del L-streptosio. Si ottiene per idrogenazione catalitica o chimica di un sale di Streptomicina rispetto alla quale ha più o meno la stessa attività antitubercolare. Viene però usata molto poco perché presenta caratteristica di epatotossicità piuttosto elevata. Antibiotici 55 Neomicina CH2NH2 H OH OH H OH H NH2 O H H H NH2 OH H H NH2 O HOH2C H R2 OH R1 OH OH H NH2 O OH R1 = R2 = H R1 = H R2 = CH2NH2 Neomicina B Neomicina C Antibiotici O 56 CH2NH2 E’ un complesso di Antibiotici isolati da Streptomyces fradiae. All’inizio si pensava che esistessero tre Neomicine A, B e C; si è poi visto che la Neomicina A è un prodotto di degradazione comune alle altre due. Le Neomicine B e C sono strutturalmente simili, contengono 4 unità strutturali di cui 3 comuni (la desossistreptamina). La Neomicina commerciale è una miscela di Neomicina B (85-90%) e Neomicina C (10-15%), di cui si utilizza il solfato. L’Antibiotico è attivo in vitro contro numerosi G (+), (-), nonché contro il Mycobacterium tuberculosis. Ad esso sono sensibili anche ceppi di Staphylococcus aureus resistenti ad altri Antibiotici e ceppi di Bacillo di Koch streptomycin-resistenti. Viene assorbito rapidamente quando si somministra per via intramuscolare, per os lo si somministra come antisettico intestinale nel trattamento pre- e postoperatorio, o nel trattamento di certe forme di diarrea infettiva da Escherichia coli, salmonella, proteus vulgaris. Manifesta una apprezzabile tossicità per i reni. Paromomicina Antibiotico di caratteristiche simili al precedente. Viene usato per via orale per il trattamento della dissenteria amebica. Antibiotici 57 CH2OH H OH D-Glucosammina OH H OH H NH2 O H H H NH2 OH 2-desossistreptamina H H NH2 O CH2OH O H R2 OH R1 OH OH H NH2 O OH D-Ribosio Neosammina B Paromomicina I Paromomicina II Antibiotici R1 = R2 = R1 = H R2 = CH2NH2 58 CH2NH2 H Kanamicina OH OH O NH2 O H2N O O CH2OH HO OH HO NH2 CH2NH2 (C) OH (B) (A) (A) 3-desossi-3-amino-D-glucosio (B) 2-desossi streptamina (C) 6-desossi-6-D-glucosio E’ un complesso Antibiotico prodotto dallo Streptomyces kanamiceticus; il componente fondamentale del complesso è la Kanamicina A, accanto a piccole quantità di due congeneri, Kanamicina B e Kanamicina C. E’ un Antibiotico attivo nei confronti di numerosi Germi G (+) e (-) e del Mycobacterium tuberculosis. E’ poco usato come antitubercolare perché provoca facilmente la comparsa di ceppi resistenti e oltretutto possiede una notevole ototossicità e nefrotossicità. E’ usato nelle infezioni urinarie e intestinali. Antibiotici 59 TETRACICLINE R1 R2 OH H 3C CH3 R3 N OH CONH2 OH OH O OH O Microrganismo Clortetraciclina R1 R2 R3 produttore Cl CH3 H Streptomices Aureofacies Ossitetraciclina H CH3 OH Streptomices Rimosus Tetraciclina H CH3 H Streptomices Aureofacies Demetil- Cl H clortetraciclina H Streptomices Aureofacies Le Tetracicline sono un gruppo di Antibiotici caratterizzati da uno scheletro idronaftacenico comune (4 anelli a sei atomi fusi in maniera Antibiotici 60 lineare); quelle naturali sono prodotte da vari ceppi di Streptomyces Rimosus. La Tetraciclina può essere prodotta dallo stesso Streptomiceto della Clortetraciclina, semplicemente variando le condizioni del terreno di coltura, ad esempio riducendo la quantità di ioni cloro o aggiungendo inibitori enzimatici del processo di clorurazione del nucleo idronaftacenico. La Demetilclortetraciclina si ottiene da ceppi Streptomyces Aureofaciens in presenza dei Sulfamidici che impediscono il processo di metilazione in posizione 6. Sono sostanze anfotere la cui funzione basica è costituita dal gruppo C-4dimetilamminico. Il sistema fenolico-enolico coniugato fra gli atomi di carbonio 10 e 12 è responsabile del pH di circa 7,5, mentre il carattere acido deriva dal trione coniugato fra C-1 e C-3 dell’anello A. Il sistema è in risonanza e può essere descritto da numerose formule. MECCANISMO DI AZIONE Le Tetracicline inibiscono la sintesi proteica del batterio. Una volta penetrate all’interno della cellula batterica, similmente agli amminoglucosidi, le Tetracicline si legano specificamente alla subunità ribosomiale 30S, forse impedendo l’unione degli amminoacil-tRNA con i siti accettori situati nel complesso mRNA-ribosoma. Ciò impedisce l’aggiunta di altri amminoacidi alla catena polipeptidica in formazione. Le Tetracicline hanno la possibilità di formare chelati metallici, soprattuto con gli ioni Ca++ ed Mg++; questo non spiega il meccanismo della loro azione ma pone limite al loro utilizzo. Infatti questi farmaci non devono essere somministrati insieme al latte e Antibiotici 61 derivati minerali, perché si formerebbero chelati che ne impedirebbero l’assorbimento intestinale. Soprattutto non si devono usare in pediatria, perché nei bambini il tessuto osseo è in via di accrescimento e le Tetracicline potrebbero interferire nei processi di deposizione del calcio, in particolare nei denti dove si formerebbero macchie giallastre non eliminabili. Le Tetracicline naturali sono poco solubili in acqua, quindi non si somministrano per via parenterale, ma per via orale. Possono essere applicate anche topicamente, ma con il rischio di provocare reazione di sensibilizzazione. Se si introducono raggruppamenti basici per preparare sali (Tetracicline semisintetiche), possono essere usate anche per via parenterale. Durante il trattamento con Tetracicline bisogna associare delle vitamine del gruppo B, per ovviare all’impoverimento della flora batterica intestinale anaerobica. RELAZIONI STRUTTURA-ATTIVITA’ Il più semplice derivato tetraciclinico noto non attivo in vivo è la 6demetil-6-desossi-4-dedimetilamminotetraciclina. La sua attività si manifesta solo contro gli organismi G (+). Il più semplice derivato attivo sia in vitro che in vivo è la 6-demetil-6-desossitetraciclina. Da ciò si ricava che il gruppo basico -N(CH3)2 in 4 è necessario per la comparsa dell’attività in vivo. La funzione ammidica in 2 non sembra essenziale e, se sostituita, non annulla l’attività: molti derivati Nsostituiti hanno trovato corrente applicazione terapeutica. Molto importante è la posizione 6, in quanto opportune modificazioni hanno Antibiotici 62 permesso di individuare derivati molto attivi. Né il gruppo metilico, né l’-OH in 6, sono essenziali per l’azione antibiotica. Stereochimica ed epimerizzazione L’orientazione del gruppo dimetilamminico in C-4 è essenziale per l’attività biologica delle Tetracicline. La presenza del gruppo tricarbonilico sull’anello A tuttavia permette l’enolizzazione con perdita del protone in C-4; la riprotonazione può poi avvenire su entrambe le facce della molecola. Se questo ha luogo dalla parte superiore della molecola si riottiene la Tetraciclina, ma se avviene dalla parte opposta si ottiene la 4-epi-tetraciclina, inattiva. H+ H N(CH3)2 OH NH(CH3)2 OH + -H + H+ CONH2 OH OH O Tetraciclina (attiva) H N(CH3)2 OH + H+ - H+ CONH2 OH O 4-Epitetraciclina (inattiva) Antibiotici 63 CONH2 O- In condizioni di equilibrio la miscela è costituita da quantità uguali dei due diastereoisomeri. Le preparazioni non fresche di Tetraciclina possono così aver perso metà della loro efficacia. Per questo le capsule vengono sovraddosate del 15% circa in sede di preparazione: l’epimerizzazione è più rapida a pH 4 ma avviene anche allo stadio solido, anche se a velocità minore. Si ricorda che con il termine EPIMERO definiamo una coppia di diastereoisomeri che differiscono nella configurazione di un solo atomo di carbonio chirale in una molecola che contiene più centri chirali. Nella Tetraciclina ci sono 5 carboni chirali; accanto alle Tetracicline naturali sono sempre presenti gli epimeri in C-4. La loro quantità dipende dal pH della soluzione. Le Tetracicline sono tipici Antibiotici a largo spettro di azione in quanto la loro attività si estende dai batteri G (+) ai G (-) ed anche ad altri generi di microrganismi. Dovrebbero essere usati solo quando altri Antibiotici più sicuri hanno fallito la loro azione o quando ci si trovasse di fronte ad infezioni di cui non si conosce l’origine: nel caso, cioè, in cui si ha bisogno di un Antibiotico a largo spettro. Si usano con i microrganismi diventati resistenti alla Penicillina. Le Tetracicline vengono assorbite rapidamente dopo somministrazione orale, ma vengono anche eliminate rapidamente per cui bisogna ricorrere a più dosi nella stessa giornata. Un caso particolare è quello della Demetilclortetraciclina che è in grado di legarsi abbastanza tenacemente con le proteine del sangue, per cui si mantengono buoni Antibiotici 64 livelli ematici anche dopo 24-48 ore. Per questo motivo tale farmaco viene usato come Tetraciclina ritardo. Oltre alle Tetracicline naturali quali Tetraciclina, Clortetraciclina ed Ossitetraciclina, sono da ricordare le Tetracicline semisintetiche ottenute a partire dalle Tetracicline naturali. HH C 3 OH H 3C CH3 N H * * * * OH * CONH2 OH OH O OH O Tetraciclina H 3C CH3 Cl N H3C OH H OH CONH2 OH OH O OH Clortetraciclina Antibiotici 65 O H H 3C CH3 N OH OH OH H3C * * * * * * CONH2 OH OH O OH O Ossitetraciclina Le Tetracicline semisintetiche possono essere ottenute per due vie: 1) per modificazioni chimiche non interessanti il gruppo carbossammidico delle Tetracicline naturali; 2) per modificazioni chimiche interessanti il gruppo carbossammidico delle Tetracicline naturali. Nel 1° gruppo può rientrare la stessa Tetraciclina ottenuta per idrogenolisi catalitica della Clortetraciclina. Gli esponenti più importanti sono: Dossiciclina e Minociclina. Sono somministrabili per via orale. Antibiotici 66 Dossiciclina H CH3 H 3C CH3 N OH OH CONH2 OH OH O OH O E’ una delle Tetracicline meglio utilizzabili come farmaci ritardo. Questo perché ha un rapido assorbimento e un legame alle proteine del plasma molto elevato, nell’ordine 85-90%, per cui si mantengono elevati livelli ematici per lungo tempo. Antibiotici 67 Minociclina H 3C N CH3 H 3C N CH3 OH CONH2 OH O OH OH O E’ un farmaco di grande interesse in quanto si dimostra attivo nei confronti degli Stafilococchi resistenti alle normali Tetracicline (Aureus, Streptococco ed E. Coli). Viene assorbito efficacemente a livello intestinale e mantiene a lungo livelli ematici piuttosto elevati per cui si possono ridurre considerevolmente le dosi di somministrazione rispetto alle altre Tetracicline. Al 2° gruppo appartengono le Tetracicline ottenute per reazione tra Tetraciclina, formaldeide e una ammina secondaria (reazione di Mannich). Si ha la formazione di una base di Mannich in quanto reagisce l’azoto del gruppo carbossammidico. OH OH O C .. NH2 + H C H + HN R -H O 2 R' O R C O Tetraciclina NHCH2N R' I prodotti ottenuti sono più idrosolubili e meglio tollerati. Hanno una attività simile ai composti originari che sono rimessi in libertà per Antibiotici 68 idrolisi enzimatica; sono forme latenti più stabili ed adatte, per l’idrosolubilità, alla somministrazione parenterale. Rolitetraciclina H3C H3C OH N CH3 OH CONHCH2 OH OH O OH N O Si ottiene per reazione con pirrolidina. Presenta caratteristiche particolarmente vantaggiose per somministrazione orale. Antibiotici 69 quello che riguarda la ANTIBIOTICI ANTIFUNGINI Griseofulvina OCH3 O OCH3 O O H3CO CH3 Cl Questo Antibiotico, derivato benzofuranico a sistema triciclico (grisano) con legame spiranico, si ottiene da vari ceppi di Penicillium (griseofulvum, urticae, patulum); è attivo a basse concentrazioni nei confronti dei funghi che provocano le più comuni malattie fungine cutanee (dermatofiti). Si usa per il trattamento delle infezioni fungine delle parti cheratiniche della pelle, delle unghie e dei capelli. A causa della completa insolubilità in acqua, non può essere somministrata per via parenterale. Viene facilmente assorbita dopo somministrazione orale e si deposita negli strati cutanei profondi dove c’è la cheratina, impedendo in tal modo l’invasione fungina nelle cellule neoformate. La Griseofulvina può anche manifestare una certa azione antiflogistica. Per quanto riguarda il suo meccanismo di azione, la Griseofulvina ha una azione fungistatica a causa della sua affinità strutturale con i nucleosidi purinici, perciò viene “erroneamente” incorporata nell’RNA di cui blocca la sintesi (inibizione delle pareti cellulari delle ife). Antibiotici 70 ANTIBIOTICI POLIENICI Sono una serie di composti altamente insaturi, sensibili alla luce ed insolubili in acqua, prodotti da alcune specie di actinomiceti. Sono caratterizzati dal numero di doppi legami coniugati (4-7) presenti nel sistema ciclico contenente una funzione lattonica (macrolide) a cui è legata l’attività; molti di essi contengono un amminozucchero (micosammina) legato per mezzo di una funzione glucosidica. La struttura di questi Antibiotici comprende una parte lipofila con la quale si legano agli steroidi contenuti nella membrana cellulare dei funghi (ergosterolo). Il legame dà origine a pori attraverso cui fuoriesce il materiale nutritivo (K+ e metaboliti). Tali sostanze si legano un po’ anche con il colesterolo presente nelle cellule animali: di qui gli effetti collaterali (crisi emolitiche, danno epatico e renale). Nistatina OH H3C HO O OH O OH OH OH CH3 OH O HO COOH H3C O O OH CH3 OH NH2 Viene prodotta dallo Streptomyces noursei. E’ un Antibiotico fungistatico e fungicida ma privo di attività antibatterica a causa del Antibiotici 71 suo meccanismo di azione. La Nistatina è in grado di interagire con le strutture steroidee della membrana cellulare dei funghi, provocando alterazione della sua permeabilità, con conseguente morte. Non è invece attiva sulle pareti batteriche che non contengono steroidi. Viene assorbita pochissimo dopo la somministrazione orale per cui è usata nel trattamento delle infezioni intestinali, anche nel trattamento della infezione da Candida albicans. Amfotericina B OH OH H3C HO O OH O OH OH OH OH O COOH CH3 H3C O O OH CH3 OH NH2 Si ottiene dallo Streptomyces nodosus ed è formato da due componenti A e B. In terapia si usa solo l’ Amfotericina B che è molto più attiva della A. E’ il più importante Antibiotico antimicotico ad ampio spettro, purtroppo dotato di una tossicità molto elevata; si usa solo in caso di micosi gravi che non rispondono al trattamento con altri antifungini. Va somministrato per via endovenosa in ospedale. Il suo meccanismo di azione è analogo a quello della Nistatina. Antibiotici 72 Antibiotici 73 ANTIBIOTICI MACROLIDICI Il termine macrolide deriva dal grande anello lattonico (estere ciclico) a 14-16 atomi, caratteristico del gruppo. I composti significativi dal punto di vista Antibiotico hanno uno o più zuccheri caratteristici legati all’anello. Uno di questi zuccheri generalmente porta un gruppo amminico sostituito, che conferisce debole carattere basico alla molecola. Il ciclo macrolattonico si origina per via biogenetica da unità CoA-acetile e CoA-propionile. MECCANISMO DI AZIONE Il punto di attacco degli Antibiotici macrolidici si trova nelle unità ribosomiche 50S della sintesi proteica. Eritromicina H3C HO O CH3 H3C CH3 HO CH3 Desosammina CH3 HO O O HO O CH3 CH3 H3C OCH3 OH Cladinosio O H2C O CH3 CH3 O Zuccheri Eritronolide Antibiotici N 74 CH3 E’ un complesso Antibiotico formato da tre elementi A, B e C, prodotti dallo stesso Streptomyces erythraeus. I tre Antibiotici presentano uno spettro di attività simile, ma l’ Eritromicina A è più attiva di quelle B e C. Essa è formata da tre strutture fondamentali: 1) un nucleo lattonico macrociclico (Eritronolide); 2) un ammino zucchero (6-Desosammina); 3) uno zucchero neutro (Cladinosio). L’Eritromicina possiede una attività batteriostatica o battericida a seconda della allungamento concentrazione della usata. proteina Agisce in sul formazione, processo di impedendo all’amminoacetil-tRNA di legarsi alla subunità 50S del ribosoma batterico (similmente al cloramfenicolo). Ha uno spettro di azione simile a quello della Penicillina per cui agisce contro la maggior parte dei Batteri G (+), contro alcuni G (-) ed altri Germi patogeni. Si usa nel trattamento di infezioni provocate da Batteri penicillino-resistenti e su pazienti allergici sensibilizzati alla Penicillina. Si somministra per varie vie ma soprattutto per via orale. Poiché sono molto amari, si utilizzano come sali stearici e succinici. ANTIBIOTICI AD ANSA (ANSAMICINE) Nel 1959 con l’isolamento delle Rifamicine dallo Streptomyces mediterranei da parte di Sensi è venuta alla luce questa nuova classe di Antibiotici. La loro struttura è caratterizzata da una parte di molecola Antibiotici 75 piana costituita da due cicli aromatici e da un lungo ponte alifatico che unisce due posizioni non contigue del cromoforo. Gli Antibiotici più importanti di questo gruppo sono le Rifamicine, nelle quali la parte piana della molecola è costituita da un residuo di naftalene o di naftochinone. Il complesso Antibiotico naturale delle Rifamicine è composto da 5 sostanze, A, B, C, D ed E, delle quali la più importante è la Rifamicina B che è praticamente inattiva in senso antibiotico, ma è importante in quanto da essa si ottiene la Rifamicina SV, cioè la forma attiva. Questo processo di attivazione consiste nell’ossidazione della Rifamicina B a Rifamicina O, la quale viene idrolizzata a Rifamicina S, che può essere ridotta con acido ascorbico (Vitamina C) a Rifamicina SV. CH3 HO CH3 21 23 H3CCOO OH CH3 O H3CO NH 8 1 H3C A 4 O O CH3 O Rifamicine Antibiotici CH3 CH3 OH 76 2 Rifamicine B,O,S,SV Anello A OH O O NH NH O2 NH idrolisi OCH2COOH O O Rifamicina B O O Rifamicina O OH NH Rid H2 OH Antibiotici Rifamicina SV 77 Rifamicina S La Rifamicina SV si usa per via parenterale, ha la capacità di inibire i Batteri G (+), mentre si dimostra meno attiva nei confronti dei Batteri G (-). Presenta una azione antitubercolare analoga a quella dell’Isoniazide, nettamente superiore a quella della Streptomicina. Per quello che riguarda il meccanismo di azione, la Rifamicina agisce come inibitore della RNA polimerasi DNA dipendente batterica, un enzima capace di trascrivere il messaggio genetico contenuto nel DNA, tramite la sintesi di molecole di RNA. Il legame tra Rifamicina e questo enzima (un complesso 1:1 molto stabile), provoca una modificazione dell’enzima stesso rendendolo incapace di promuovere la sintesi di nuove molecole di RNA, bloccando quindi la sintesi proteica del batterio. Poiché l’RNA polimerasi del batterio è diverso da quello della cellula eucariota, il farmaco non agisce su quest’ultima. Antibiotici 78 Rifampicina CH3 HO CH3 21 23 H3CCOO OH CH3 O CH3 OH H3CO CH3 OH NH 8 H3C CH O O CH3 O OH N N N CH3 E’ un derivato della Rifamicina SV, dalla quale differisce per la presenza di una catena laterale idrazonica. Rispetto alla Rifamicina SV ha il vantaggio di essere assunta per via orale. Agisce come battericida nei confronti dei Germi G (-) e del Micobatterio tubercolare. Nella tubercolosi rappresenta il farmaco di elezione nei confronti dei soggetti che abbiano bisogno di un ritrattamento. Viene somministrata in associazione con uno o due altri chemioterapici, mai da sola perché può Antibiotici 79 facilmente dar luogo a fenomeni di chemioresistenza. E’ stata dimostrata anche una certa azione nei confronti di alcuni virus come Poxivirus e Adenovirus, ma non si usa in terapia antivirale perché la concentrazione necessaria per ottenere attività in vivo è tale da raggiungere i livelli tossici della sostanza. La Rifampicina è anch’essa un inibitore della RNA polimerasi DNA dipendente. Si ottiene per introduzione di un gruppo aldeidico nell’anello A della molecola della Rifamicina SV e trattamento con derivati dell’idrazina. Antibiotici 80 Antibiotici 81 Fosfomicina H H OH H3C P O OH O E’ un Antibiotico isolato da colture di diversi Streptomiceti, prodotto esclusivamente per sintesi; è caratterizzato dalla presenza di un residuo fosfonico nella molecola e corrispondente all’acido (-)-cis-1,2-epossipropilfosfonico, di configurazione assoluta (1R, 2S). E’ un Antibiotico ad ampio spettro, ad azione battericida, attivo sia per via orale (come sale di calcio) che parenterale (come sale bisodico). E’ attivo contro Stafilococchi e nelle infezioni urinarie e respiratorie. Antibiotici 82