CORSO DI COMUNICAZIONI NUMERICHE Esercizi svolti a lezione durante l’a.a. 2009/2010 pag. 1 Fibre ottiche Esercizio 1 (9/10/09) Determinare la potenza ottica e la massima larghezza di banda dello spettro di emissione dei laser in un collegamento costituito da 5 tratte rigenerate operante in III finestra e a 1 Gb/s. Si assume: attenuazione della fibra = 0,22 dB/Km; Pb = 10-7. soluzione La lunghezza di ogni tratta è di 1000/5 = 200 Km; ogni tratta attenua di 200x0,22 = 44 dB. La BER di ogni tratta deve essere di 10-7/5 = 210-8 e quindi, dalla fig. 37, Eon = -159 dBW/Hz. La potenza ricevuta vale [Eq.(39)]: WR dBm = -159 + 10log10103 + 87 = -42 dBm ottici La potenza trasmessa vale: WT = -42 + 44 = 2 dBm Imponendo la condizione c = Tb /2 = 0,5 nsec, si ricava, dalla (23): kc = 0,5 /200 ns/Km = 2,5 ps/Km e quindi, assumendo il valore tipico kc = 10 ps/Km x nm , risulta 0,25 nm e, in definitiva: f = c/2 = 3x108x0,25x10-3/1,552 x 10-6 = 3,12 1010 = 31,2 GHz Codifica di canale Esercizio 2 (16/10/09) Una sorgente è collegata ad un destinatario mediante un collegamento numerico operante a fc = 1 MHz e con BER = 10-4. Si vuole utilizzare la connessione in modalità best effort, con BER = 10-11 utilizzando un co/decodificatore a blocco BCH(255,K) operante come semplice rivelatore di errore. Allo scopo si struttura la comunicazione in trame costituite da m = 4 blocchi da N = 255 bit, e si richiede la ritrasmissione di ogni trama che contenga almeno un blocco in errore, come rivelato dal codice BCH. Si calcoli il valore di K e la velocità media del flusso binario sorgente => destinatario realizzato dal sistema. soluzione In primo luogo, si deve calcolare K in modo che Pbres sia migliore di 10-11. Allo scopo si usa il file excel E03, foglio di eq.(9): si mette 10-4 nella cella S6 e si vede nella colonna S, per N = 255, il massimo valore di K per cui la probabilità di non rivelare un errore è inferiore a 10-11. Il risultato è K = 247 (cella S45). Poi si calcola PRQ dal foglio di fig.(6a), e risulta PRQ = 2,5 10-2. Infine, si calcola la probabilità di ritrasmissione di una trama pRQ, che ovviamente è la probabilità che in almeno un blocco della trama il decodificatore abbia segnalato un errore; per quest’ultimo calcolo si osserva che la probabilità complementare, e cioè che nessun blocco sia in errore, vale (1 - pRQ), che è il prodotto delle probabilità che in ciascuno dei 4 blocchi non vi sia errore. Poiché queste probabilità valgono (1- PRQ), consegue l’eguaglianza: 1 - pRQ = (1- PRQ)m, da cui: pRQ = 0,1 Infine, per calcolare la velocità media di trasmissione, si immagina di trasmettere, una dopo l’altra, un numero molto grande H di trame. Dopo la loro trasmissione, vengono ritrasmesse quelle H1 trame segnalate in errore, e poi ancora quelle H2 trame, tra le ultime H1 trame trasmesse, segnalate in errore, e così via. Allora la trasmissione di H trame richiede l’invio di Htotale = H + H1 + H2 +… trame. Inoltre, per definizione, il numero medio di H1 vale HpRQ, e quindi, ricorsivamente, Hk = Hk-1pRQ = H(pRQ)q. In definitiva, si ha: k Htot H pRQ k 0 H 1 pRQ D’altra parte, una trama contiene 4N bit e 4K bit d’informazione e quindi H trame contengono H4K bit d’informazione e sono trasmesse in Htot trame; ne risulta che la velocità media del flusso informativo vale: fb fc 4K H K 247 fc (1 pRQ ) 1 (1 0,1) 0,871 Mb / s 4N Htot N 256 Esercizio 3 (16/10/09) Si consideri un collegamento operante ad L = 2 livelli, su una certa banda B, ad una velocità binaria fb = 1 Mb/s e con BER = 10-12 (schema a). Si supponga che il fattore di rumore CORSO DI COMUNICAZIONI NUMERICHE Esercizi svolti a lezione durante l’a.a. 2009/2010 pag. 2 del ricevitore sia di 5 dB. Tale schema richiederà un certo valore 1 del rapporto Eb /2No, corrispondente ad una data sensibilità S1dBm. Possibili alternative a questo Eb/2No 2PSK schema, mantenendo la dem a) stessa banda e la stessa bitrate di sorgente (1 Mb/s), Eb/2No (2,1,7) b) 4QAM si possono ottenere aumen- dem dec tando il numero di livelli, e corrispondentemente aggiun- Eb/2No (127,64) (2,1,7) 16QAM dem gendo codificatori di canale. Nel passaggio di L da 2 a 4 dec+dec c) livelli, si raddoppia la bitrate del collegamento, e quindi si può usare un codificatore a = 0,5; per esempio, un codificatore convoluzionale (2,1,7) con decodifica soft. Nel passaggio di L da 4 a 16 si raddoppia ancora la bitrate in aria e quindi si può usare, a monte del primo codificatore, un secondo codificatore, necessariamente di tipo Hard, e di nuovo a ridondanza 0,5; per esempio un BCH(127,64). Ciò posto, si confrontino le tre soluzioni in termini di Eb /2No e di sensibilità del ricevitore. Si commentino i risultati. soluzione Nel primo caso, può usarsi il file E1, estendendone la scala fino a 10-12 e ricordando che le curve per L = 2 ed L = 4 coincidono; si ottiene 1 = 14 dB e la corrispondente sensibilità vale: S1 dB = 14 – 174 + 5 + 10log10106 = -95 dBm Nel secondo caso, può usarsi la figura su sfondo verde del file E05 – valida per i modem BPSK/QPSK, estendendone la scala fino a 10-12; si ottiene in questo caso 2 = 7,2 dB, con un miglioramento della sensibilità di 14 - 7,2 = 6,8 dB. Infine, nel terzo caso, per ottenere Pbres = 10-12 a valle del decodificatore BCH(127,64) è sufficiente che a valle del decodificatore (2,1,7) si verifichi una BER di 410-3. Per un sistema 4-QAM, e usando la stessa curva su fondo verde prima richiamata, sarebbe richiesto un valore di Eb /2No pari a 3 = 2,4 dB; trattandosi però di un sistema 16-QAM, si deve aggiungere un peggioramento di 4 dB, come si può valutare dalla curva di fig. 1 nell’introduzione del testo di esercizi e questo comporta che il vero valore di Eb/2No debba essere pari a 3 = 6,4 dB, di poco inferiore a quello del caso b). Esercizio 41 Si consideri il down-link di un collegamento satellitare di lunghezza 40.000 Km operante a 20 Mb/sec nominali e utilizzante un codice convoluzionale (2,1,6). La potenza trasmessa è di 20 Watt a 1 GHz; il guadagno dell'antenna trasmittente è di 15 dB. Il ricevitore ha una temperatura d'antenna di 50 °K ed un fattore di rumore di 3 dB; la sua antenna ricevente ha un diagramma a spillo, di apertura 3 gradi. Calcolare il valore di Eb/2No in ricezione e la probabilità di errore residua. Inoltre, supponendo di voler ridurre tale probabilità ad un valore di 10-13 mediante l'uso di un codice BCH(255,K), calcolare il valore di K e di quanto si riduce la bit rate di sorgente. cod Satellite mod dem WU dec terra Eb /2No 1 Gli esercizi sottolineati sono risolti utilizzando fogli excel di un file associato a questi esercizi. CORSO DI COMUNICAZIONI NUMERICHE Esercizi svolti a lezione durante l’a.a. 2009/2010 pag. 3 dati d (Km)= 40000 lunghezza del collegamento GT (dB) = 15 guadagno dll'antenna trasmittente apertura antenna ricevente (gradi)= 3,0 apertura dell'antenna ricevente 1,00 frequenza portante TA (°K)= 50 temperatura dell’antenna ricevente FdB (dB)= 3,0 fattore di rumore del ricevitore WT (Watt) 20 potenza trasmessa fb (Mbit/sec)= 20 frequenza binaria di sorgente (bitrate) fp (GHz)= risultati guadagno dell’antenna ricevente GR (dB) = f ormule 31,66 equazione di fig. 15 Cap.5 (Trasmissioni) attenuazione collegamento ad (dB) = 137,78 equazione (18) Cap. 5 (Trasmissioni) Potenza utile (disponibile) ricevuta WU (dBm) = -94,77 WTdBm – addB Temperatura di sistema TS (°K)= 338,63 TA+ 290*(10 F/10 -1) -173,33 -174+10*LOG10(TS /To)) Eb/2No = WU /(KTSfb) (dB)= 5,54 WU -10*LOG10(fbHz) - KTS|dBm/Hz Pbres = 10-6 da E5, per il codice (2,1,6) 239,00 dal primo foglio di E2 18,75 fb*K/255 spettro del rumore W N(f) = KTS (dBm/Hz) = per BCH(255,K) K= fb effettivo (Mb/s)= Esercizio 5 Si consideri un collegamento numerico operante a 10 Mb/s formato da m tratte rigenerate, ciascuna realizzata usando un modem 16-QAM e dimensionata in modo da realizzare, nel punto di ricezione di ciascuna tratta, una BER di 10-5 con i parametri sotto indicati. Calcolare la potenza ricevuta da ciascun ricevitore. Poi volendo realizzare end-to-end una BER migliore di 10-11 mediante l'uso di un codice BCH(255,K) e mantenendo costante la bitrate in aria e la potenza trasmessa da ciascun trasmettitore, calcolare il valore di K e la massima bitrate di sorgente realizzabile. Infine, sempre mantenendo costante la potenza trasmessa da ciascun trasmettitore, ma volendo dotare ciascuna tratta di un proprio codificatore BCH(255,k), calcolare il valore di k e della nuova bitrate di sorgente. soluzione Utilizzando un foglio EXCEL, le soluzioni sono le seguenti: dati bitrate in aria fc = 10,0 Mbit/sec 10 -5 BER/tratta = BER end-to-end = 10 -11 F (dB)= 5 m = 20 risultati senza codifiche dai grafici @ L = 16-QAM e = 0: Eb /2No (dB) = 13,5 WU (dBm) = -85,5 dB dBm CORSO DI COMUNICAZIONI NUMERICHE Esercizi svolti a lezione durante l’a.a. 2009/2010 con un’unica co/decodifica agli estremi: dem mod cod mod pag. 4 dem dec 1 .................. . m BER prima del decodificatore Pbin = 210-4 (BER/tratta)m BER dopo il decodificatore Pbres = 10-11 codice end-to-end (Pbin => Pbres) BCH(255,K), K= 215 valore richiesto dal grafico in E2 fb (Mb/sec) = 8,43 10K/N con co/decodifica in ogni tratta: dem dec cod mod cod mod 1 m .................. dec dec m Pbin/tratta = 10-5 510-13 Pbres/tratta = codice per tratta (Pbin => Pbres) BCH(255,K), K = 231 fb (Mb/sec) = 9,06 m valore dato 10-11/m dal grafico in E2 Mb/s Circuito ad anello di fase Esercizio 6 (28/10) In un PLL operante a frequenza di 100 MHz, calcolare il guadagno d’anello affinché l’errore di fase del VCO sia contenuto entro 2 gradi, supponendo che la precisione degli oscillatori del riferimento e del VCO sia di 3 ppm. soluzione Usando la (7) del Cap. 7, si ha immediatamente: G 57,3 109 (3 3) 106 / 2 17.190 Hz / rad Esercizio 7 (28/10) Considerando un PLL con costanti = 0,7, = 1 e fn = 50 KHz, e volendo ottenere una potenza dell’errore di fase di 2 gradi, determinare la potenza utile del riferimento nell’ipotesi che il riferimento sia soggetto a rumore termico con spettro di densità di potenza unilatero FKT o, con FdB = 6 dB. soluzione In questo caso, la formula che fornisce la potenza del rumore di fase è la (11) di Cap. 7: P FKTo 1 2 Q WU 2 Q2 fn [1 2 ] 2 4 In tale formula, Q2 e FKTo sono noti, e si tratta di calcolare WU, cosa che può farsi utilizzando un foglio excel attraverso la seguente successione di calcoli: fn (Hz) = FKTo dBm/Hz = Q2/2= 10*log10(Q2/2) = P rad2= W U dBm = 1 0,7 50000 -168 112.142,86 50,50 Hz dBm/Hz Hz*rad2 dBHz*rad2 13144,55 -76,31 dBm CORSO DI COMUNICAZIONI NUMERICHE Esercizi svolti a lezione durante l’a.a. 2009/2010 pag. 5 Esercizio 8 (28/10) Si consideri la trasmissione di un segnale sinusoidale a frequenza di 1000 MHz emesso da una stazione di riferimento satellitare, ricevuto da stazioni di terra e usato per generare una oscillazione locale alla stessa frequenza mediante un circuito PLL (v figura). La distanza tra satellite e stazione di terra è d = 40.000 Km, la potenza emessa è di 0,1 Watt, i guadagni delle antenne sono di 20 e 30 dB, e la temperatura di sistema del ricevitore è di 490 °K. L’oscillatore del satellite si considera privo di rumore PLL satellite stazione di terra di fase, mentre quelli terrestri sono soggetti a rumore di fase caratterizzato dal valore = 1 KHz. Calcolare il rumore di fase residuo minimo di ciascun oscillatore terrestre. soluzione Evidentemente, sono presenti due contributi al rumore di fase sulla sinusoide all’uscita del PLL. Il primo, dovuto al rumore di fase del VCO di terra, dalla (8) di Cap.7 ha una potenza data da: P 2 1 (2 )2 A fn 2 fn A 1 (2 )2 2 Il secondo, dovuto al rumore termico ricevuto, dalle (11) e (12), ha una potenza data da: P KTS 2 KTS (1 2 ) Q fn C fn 2WU 2WU 2 C KTS (1 2 ) 2WU 2 in cui WU è la potenza ricevuta. Ovviamente, poiché i rumori di fase considerati sono membri di processi indipendenti, si sommano in potenza, ed il rumore complessivo è dato da: P P P A C fn fn Il rumore in questione ha un minimo per il valore di fn che annulla la derivata della precedente espressione; si ha quindi, usando gli sviluppi di Cap.7, § 2.4: fnopt A P min 2 A C C f ( ; ) [1 (2 )2 ][1 2 ] f ( ; ) 2 KTS 1 (2 )2 (1 2 ) 2 WU 2 2 WU SNR SNR KT 2 S Infine, come esposto nel § 2.4, il minimo della funzione f(;), assunto per = = 1, vale = 1,77. Numericamente, procedendo come nell’esercizio 4, l’attenuazione terra-satellite vale 129,4 dB, la potenza utile ricevuta vale 30 -129,4 = -109,4 dBm, e inoltre KTS = -174 + 10log10(490/290) = -171,7 dBm/Hz. Con questi valori, il rapporto SNR vale 29,1 dB e la potenza del rumore di fase complessivo vale 0,061 rad, corrispondente a 3,49 gradi. Il seguente foglio excel riporta i calcoli. CORSO DI COMUNICAZIONI NUMERICHE Esercizi svolti a lezione durante l’a.a. 2009/2010 pag. 6 soluzione ottima WT dBm = GT (dB) = GR (dB) = attenuazione an dB = W U dBm = 20 30 25 129,4 -109,4 KTS dBm/Hz = = dBm dB dB dB 1,14E-11 mW -171,7 1000,0 Hz SNR dB = 6,73E-18 mW 29,3 dB SNR 845,38 W/W RADQ(SNR) = 29,08 P rad = 0,061 rad P gradi = 3,49 gradi fnopt = 58,15 KHz esempio di scelte diverse dal minimo individuato: = 0,10 = 1,60 f1/f2 = f1 = f2 = Nota. 0,31 180,27 KHz 581,51 KHz Si vede che il rumore di fase Pmin dipende da quantità esterne al PLL (ed espressamente da SNR) e dai parametri del PLL, espressamente dalla funzione f(;). Ora, come si è esposto nel § 2.4 di Cap. 7, un suo valore minimo vale 1,77 e si ottiene quando = = 1; in effetti, calcolando la funzione in questione al variare dei suoi parametri, si vede (v. foglio excel associato a questo esercizio e la figura riportata qui di seguito) che esistono molte coppie di valori (;) che forniscono valori di f(;) prossimi o uguali al minimo, e questi valori possono essere scelti per migliorare altri comportamenti del PLL. Per esempio, si vede, dall’eq.(6) nella nota 1 del Cap. 7, che i valori ottimi = = 1 portano a f1 = f2, e dunque all’eliminazione del filtro passa basso, che può pregiudicare altre caratteristiche del PLL. curve f( ; ) per alcuni valori di 12 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1 1,2 1,6 10 8 6 4 2 0 0 1 2 3 4 5 Esercizi svolti a lezione durante l’a.a. 2009/2010 CORSO DI COMUNICAZIONI NUMERICHE pag. 7 Sincronizzazione di simbolo nota introduttiva In queasta nota si vuole chiarire la temporizzazione di un trasmettitore e di un ricevitore per dati, con particolare riferimento al caso di banda-base e di trasmissione a 4 livelli (L= 4). Allo scopo, nella fig.1 è rappresentato il diagramma a blocchi del sistema di trasmissione, specificando i segnali in gioco (d’informazione e di sincronismo) e rappresentando il circuito di sincronizzazione di simbolo in forma molto sintetica, come in fig. 5 di Cap. 8. c[k] Cod. TX s(t) [n] u(t) e(t) g v GT(f) c[k] v GR(f) calcolo errore di temporizzazione ttt sen[2fb·(t - )] Dec TX x(t) (t) vc(t) kBB(f) kc· (t) kF 1 fL j 2 f sgnsen[2fb·(t - )] (t) v[n] (t) Oscillatore L(t) rd(t)=ud(t)+nd(t) collegamento fb fL :K/N b(t) L(t) b(t) r(t) filtro frontend h sgnsen[2fL·(t - )] sgnsen[2fL·(t - )] VCO+squadratore (t) Stima dell’errore di temporizzazione Circuito di estrazione del sincronismo di simbolo Figura 1 TL Nella fig.2 invece, sono rappresentate le forme d’onda del segnale di dati nei vari punti del sistema [NRZ nel punto di interfaccia e ud(t) prima del campionatore]) in relazione ai sincronismi di bit e di simbolo. La trasmissione di dati normalmente consiste nel 0 1 0 0 1 1 1 0 c[k] trasmettere una successione indefinita di bit, gene- NZR rati a velocità rigorosamente costante espressa in b(t) bit/sec (o Hertz) e ovunque in questo testo indicata L(t) oscillatore a frequenza fb, seguito da uno squadra- con fb; in pratica, tale velocità è definita da un tore che genera un’onda quadra [curve azzurre; 00 01 11 10 ud(t) (t) segnale b(t)]. Si può immaginare che sul fronte positivo dell’onda quadra la sorgente emetta un bit attraverso un segnale NZR che vale ±V in funzione del valore del bit. Il codificatore raggruppa a gruppi di m = 2 i bit di ingresso (posto che nell’esempio L = Figura 2 2m = 4) emettendoli in parallelo a costituire simboli a 4 determinazioni; poi ogni coppia di bit viene rappresentata da un valore numerico v[k], indicato in figura da un pallino nero; chiaramente, i valori v[k] si succedono a frequenza fL = fb / log2L= fb / 2, e tale frequenza è rappresentata da un’onda quadra L(t) ottenuta dividendo b(t) per m = 2. La sequenza v[k] è sincronizzata da L(t), nel senso che ogni nuovo termine della sequenza appare su ogni fronte positivo di L(t); si può dire che i fronti positivi di L(t) identificano gli istanti caratteristici del segnale di dati. Nella figura 2 è rappresentato il segnale utile ud(t), supponendo per semplicità che il collegamento sia ideale (né ritardo né alterazioni di ampiezza). Si osservi che, poiché la caratteristica complessiva G(f) = GT(f)GR(f) è di Nyquist, allora ud(t) assume i valori v[k] negli istanti caratteristici. Di conseguenza, considerando che il campionatore campiona il CORSO DI COMUNICAZIONI NUMERICHE Esercizi svolti a lezione durante l’a.a. 2009/2010 pag. 8 segnale sui fronti positivi del suo ingresso di sincronismo, il segnale utile ricevuto ud(t) fornisce esattamente la successione dei valori v[k] solo se il suo sincronismo coincide con L(t). Ciò posto, il circuito di estrazione del sincronismo di simbolo ha proprio lo scopo di ricavare un’onda quadra di sincronismo(t) la più prossima possibile a L(t) utilizzando opportuni segnali presenti nel ricevitore, evitando così la trasmissione anche del segnale di sincronismo. In altre parole, utilizzando la notazione sgnsen(..) di fig.1 e fissando un’arbitraria origine dei tempi, si vede che i (primi) fronti positivi dei segnali L(t) e (t) presentano generalmente ritardi e dall’origine dei tempi, equivalenti alle fasi = -2fL e = -2fLdei rispettivi segnali sinusoidali che li rappresentano, e si ha coincidenza tra i due segnali di sincronismo solo se , ovvero solo se coincidono le fasi delle sinusoidi che li rappresentano. Questo giustifica un approccio basato sull’uso di un PLL, tanto più in quanto nel testo di teoria è dimostrato come un’opportuna elaborazione dei segnali a monte del campionatore e a valle del decisore consente di stimare l’errore di temporizzazione = – , chiamato jitter temporale, con un errore di stima x(t) approssimativamente rappresentabile con un processo aleatorio gaussiano a valore atteso nullo e nota deviazione standard . Questa considerazione completa la possibilità di usare un PLL per l’estrazione del sincronismo di simbolo, e porta al circuito di estrazione del sincronismo di simbolo rappresentato nella figura 1, in cui ora l’errore di stima sostituisce la presenza di rumore gaussiano additivo sul riferimento esaminato nel Cap. 7. Si ricordano le seguenti formule, che forniscono la potenza percentuale del jitter temporale: dovuto all’errore di stima dell’errore di temporizzazione [eq.(12) di Cap. 8]: 2 TL2 P f Q2 1 2 X2 n 2 4 d fL 4 d fL PX 2 valori di P X vs con parametro E blog2L /2N o (in dB) dovuto al rumore di fase del PLL (v. esempio 1 di Cap. III): 2 TL2 4,0 [1 (2 )]2 2 2 2 4 4 2fn 4 dB 8 dB 12 dB 16 dB 20 dB 3,0 in cui: PX PX ( , Eb log2 L) è dato dall’eq. (11) di Cap.8 2 No d 1,58 + 0,9 Q2 2,0 (v. Tab.a1.0 di App. 1, Cap.8) 2 dipendono e dalle costanti del PLL attraverso le eq. (12) e (8a) di Cap.7. 1,0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 Esercizio 9 In un circuito di sincronizzazione di simbolo operante a fL = 100 Mb/s, roll-off = 0,3 e in cui il VCO introduce un rumore di fase di banda 2 = 1000 Hz, calcolare la minima potenza relativa del jitter. soluzione Si ha, come nell’esercizio 9: 2 TL2 fn 1 2 [1 (2 )]2 B A fn 2 2 f 2 2 f 4 d L 4 fn n PX e quindi il valore ottimo per fn e per la minima potenza relativa del jitter sono dati da: fnopt 2 TL2 in cui: B A 2 AB f ( , ) PX d 2 2 fL 2 (1 2 )[1 (2 )2 ] (1 2 )[1 (2 )2 ] PX 2 d fL f ( , ) CORSO DI COMUNICAZIONI NUMERICHE Esercizi svolti a lezione durante l’a.a. 2009/2010 pag. 9 Ora, per = 0,3, si ha PX 2 e d 1,66, mentre la funzione f(,) ha un minimo di 1,77 (v. esercizio 8). Si ha quindi: 2 TL2 0,14 fL TL 0,37 fL 1/ 4 1,7 % Multiplazione CDM Esercizio 10 Si consideri un sistema di comunicazione punto-punto nella città di Palermo che consente la comunicazione bidirezionale di un certo numero di utenti telefonici utilizzando una multiplazione CDM sincrona, con M = 128. Il segnale telefonico di ciascun utente viene codificato in forma numerica a frequenza binaria fb = 9,6 Kb/s. La trasmissione utilizza un codificatore BCH (255,199), un roll-off = 0,3 e una modulazione di dati QPSK. I dati del collegamento sono i seguenti: Guadagno delle antenne: 20 dB Frequenza portante fp = 20 GHz fattore di rumore: FdB = 6,5 dB Lunghezza del percorso: 10 Km Probabilità di fuori-servizio 0,01% BER = 10-5 Calcolare: La banda del segnale modulato B Il massimo numero di utenti telefonici La sensibilità per utente del ricevitore L’attenuazione del collegamento in condizioni nominali andB La potenza trasmessa quando il sistema è utilizzato dal massimo numero di utenti soluzione a. La bitrate dopo il codificatore BCH vale: f2 = 9,6255/199 = 12,17 Kb/sec, corrispondente, dopo separazione dei flussi in fase e quadratura (v. fig.23a di Cap. 15), ad una velocità di simbolo di 6,09 Ksimboli/secondo 1. La velocità in aria è fc = 6,09128 = 779,1 Ksimboli/sec, e quindi la banda è B = fc(1+) = 1012,8 2. Essendo una multiplazione sincrona il n.ro di utenti massimo è M = 128 3. tenuto conto del codice, per BER = 10-5 risulta, dalla fig.7 di Cap. I, Eb/2No = 5,5 e la sensibilità del ricevitore è -122,2 dBm 4. L’attenuazione nominale del collegamento vale 98,4 dB 5. Il margine per pioggia, dalla (3a) del Cap.10 e considerando che Palermo è nella zona 2, vale 22,6 dB 6. La potenza trasmessa per i 128 utenti vale quindi 0,86x128 =100 mW