federfarma federazione nazionale unitaria dei titolari di farmacia

federfarma
federazione nazionale unitaria
dei titolari di farmacia italiani
Roma,
5 febbraio 2013
Uff.-Prot.n° US SM/1980/57/F7/PE
Oggetto:
Selezione rassegna stampa 26 gennaio – 1° febbraio 2013
Federfarma propone una selezione ed un commento dei principali articoli di interesse della
categoria pubblicati dal 26 gennaio al 1° febbraio 2013.
Remunerazione: ripartire dall’accordo del 16 ottobre
“Siamo disponibili al confronto per individuare le soluzioni più corrette per l’applicazione
dell’accordo del 16 ottobre scorso. Chiediamo che si parta da lì per delineare un nuovo modello di
remunerazione che produca realmente risultati positivi per il sistema in termini di sostenibilità,
tracciabilità del farmaco, razionalizzazione dei sistemi distributivi. I tempi per approfondire il
problema ci sono: la spending review ha rinviato l’entrata in vigore della nuova remunerazione al
30 giugno 2013. Sediamoci intorno a un tavolo e verifichiamo tutti i nodi critici.” Lo afferma il
presidente di Federfarma Annarosa Racca, in un comunicato diffuso alla stampa per ribadire che
l’accordo per la nuova remunerazione della filiera distributiva esiste già, è quello del 16 ottobre
firmato nei modi e nei tempi previsti dalla legge. (Adnkronos, Ansa, Asca, 25 gennaio 2013;
Farmacista33, 27 gennaio 2013)
“Non c’è alcun problema a ragionare ancora” sulla nuova remunerazione di farmacie e grossisti,: il
ministro della Salute Renato Balduzzi ha manifestato la propria disponibilità in occasione di un
convegno organizzato da Assofarm. “Se la proposta del Ministero dovesse passare” ha detto il
presidente di Assofarm, Venanzio Gizzi “per la farmacia sarebbe la fine, ineluttabile”. “Ciò di cui
abbiamo bisogno” ha aggiunto la presidente di Federfarma, Annarosa Racca “è una riforma della
remunerazione che dia stabilità alle farmacie e getti le basi per il ritorno nel canale dei farmaci ad
alto costo” (Ansa, Adnkronos, 26 febbraio; Quotidiano Sanità 27 gennaio 2013).
Federfarma Servizi “conferma ancora una volta la sua disponibilità a ridiscutere la nuova
remunerazione al fine di restituire forma e concretezza alle intenzioni, purtroppo disattese, del
legislatore di stabilizzare la spesa farmaceutica” ma respinge la proposta del ministro Balduzzi, che
contiene “elementi di forte criticità, sia in termini di legittimità sia di merito” in quanto stravolge i
contenuti dell’accordo firmato il 16 ottobre da tutti i rappresentanti della filiera distributiva presso
l’AIFA. (Quotidiano Sanità, 31 gennaio 2013)
Distribuzione diretta: le polemiche non sono pretestuose
La distribuzione di farmaci tramite le farmacie è più agevole per il malato e la sua famiglia e meno
costosa per il SSN di quella effettuata tramite le strutture pubbliche. Così Annarosa Racca,
presidente di Federfarma, replica all’osservazione del presidente SIFO, Laura Fabrizio, che in un
comunicato stampa definisce “pretestuose” le polemiche in atto da più parti contro la distribuzione
diretta. La realtà – prosegue Racca – è che sull’argomento si sta finalmente facendo chiarezza man
mano che politici e amministratori locali possono esaminare i primi dati, resi disponibili dalle ASL,
relativi ai costi della distribuzione diretta attuata negli ospedali e in altre strutture pubbliche, e
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confrontarli con il costo – monitorato da anni fino all’ultimo centesimo – della distribuzione in
farmacia. (Farmacista33, 31 gennaio 2013 e 1° febbraio 2013)
Farmaci a domicilio
Dal primo febbraio tutti i cittadini di Brescia potranno ricevere i farmaci direttamente a casa, con
una semplice telefonata in farmacia. L’iniziativa, alla quale collabora L’Associazione provinciale
dei titolari, assicura la consegna 7 giorni su 7, 24 ore su 24: dei volontari ritirano l’eventuale ricetta
e il corrispettivo, quindi procedono all’acquisto e alla consegna del farmaco. Il servizio, che costa 5
euro, vuole dare una risposta “a chi deve conciliare tempi di vita e di lavoro, o si ritrova malato e
fatica a recarsi in farmacia” spiega il presidente di Federfarma Brescia Clara Mottinelli
(Bresciaoggi, 26 gennaio 2013)
Un servizio analogo è stato attivato in via sperimentale anche a Genova: l’ordine può essere fatto
per telefono direttamente in farmacia, le medicine vengono consegnate in una busta chiusa, nel giro
di mezza giornata, da fattorini che si spostano in scooter dotati di cassa refrigerata; il costo varia a
seconda dell’importo complessivo dei prodotti acquistati. “Siamo stati contattati – afferma il
presidente di Federfarma Genova Giuseppe Castello – dai responsabili di alcune associazioni di
pazienti che sono interessate ad aderire al nostro progetto (Il Secolo XIX, 29 gennaio 2013)
Varie
“Grazie, non fumo più” è l’iniziativa contro il tabagismo avviata dalla Asl di Brescia in
collaborazione con l’Associazione Provinciale dei titolari. Le 292 farmacie del territorio
distribuiranno dépliant informativi e daranno consigli mirati alle persone che intendono smettere di
fumare: “il farmacista – spiega il presidente di Federfarma Brescia Clara Mottinelli – ha un po’ il
ruolo di angelo custode, orientando in prima battuta al medico di base e ai Centri specializzati per il
tabagismo” (Bresciaoggi, 31 gennaio 2013)
Vaccino antinfluenzale. In Friuli Venezia Giulia quest’anno l’influenza colpirà circa il 25% di
cittadini in più. La campagna vaccinale non ha raggiunto infatti la copertura prevista: a frenare
molti cittadini, spiga il presidente di Federfarma Alessandro Fumaneri, l’allarme innescato dal ritiro
di grandi quantità di dosi ritenute non sicure (Il Piccolo, 27 gennaio 2013)
L’assicurazione obbligatoria professionale ha messo in moto le varie categorie, che stanno
cercando di stipulare la convenzione più vantaggiosa per i propri iscritti. I più preoccupati sono i
medici: il costo delle polizze è elevato, gli stipendi sono fermi a tre anni fa e temono che l’aumento
dei contenziosi favorisca il passaggio “dalla medicina difensiva alla medicina astensionista” (Il
Sole 24 Ore, 30 gennaio 2013)
Medici e pubblicità. La FIMMG sponsorizza due acque minerali in spot pubblicitari che, dopo aver
definito tali acque “preziose alleate per la tua salute”, suggeriscono: “chiedi consiglio al tuo medico
di famiglia”. Il sindacato ha avuto in cambio finanziamenti per realizzare corsi di formazione,
ricerca e una campagna informativa sugli stili di vita. Non solo: i medici che esporranno nei propri
studi il poster della pubblicità concorreranno all’estrazione di una crociera per due persone.
L’Ordine dei medici sta già valutando se è possibile bloccare l’iniziativa: il codice deontologico
vieta agli iscritti di fare pubblicità, ma in questo caso a trasgredire non è un singolo professionista,
nei confronti del quale l’Ordine può agire, bensì il sindacato di categoria (La Stampa, 30 gennaio
2013)
Le farmacie dalla catena Boots in Gran Bretagna invitano i clienti a compilare un questionario per
valutare il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 e sollecitano coloro che ottengono punteggi elevati
a rivolgersi al proprio medico. I medici di base temono, a causa della concomitanza con altre
campagne istituzionali di screening, un eccessivo afflusso di pazienti nei loro studi e ritengono più
opportuno selezionare i soggetti a rischio tramite un esame del sangue. (Farmacista33, 1° febbraio
2013)
L’inflazione cresce il doppio dei salari. Nel 2012 gli stipendi sono cresciuti dell’1,5%, mentre
l’inflazione si è attestata al 3%. L’Istat rileva che un così debole incremento delle retribuzioni non
si registrava dal 1983 e un simile divario tra stipendi e prezzi si è registrato nel 1995. Le
associazioni di consumatori stimano che per una famiglia di tre persone questa differenza equivale a
circa 524 euro in meno all’anno. (La Stampa, 29 gennaio 2013).
Equivalenti e risparmio. “La contrapposizione allo sviluppo del generico è ormai antistorica”
sottolinea il presidente di Assogenerici Enrique Häusermann: come osservato da molti esperti, “per
evitare spese improprie al servizio sanitario è inutile puntare sulla compartecipazione alla spesa da
parte del paziente, ma occorre puntare sul fattore costo-efficacia e, quindi, nel caso dell’assistenza
farmaceutica, sui medicinali equivalenti”. (Pharmastar, 27 gennaio 2013)
Il tabù dei tagli. “Benché il nostro debito pubblico abbia appena superato la cifra record di 2000
miliardi di euro – osserva il Corriere della Sera (26 gennaio 2013) – di tagli alla spesa quasi non
parla più nessuno”. Questo era prevedibile, visto che siamo in piena campagna elettorale, ma il
problema di fondo, continua l’articolo, è che “la politica italiana continua a non fare i conti, prima
ancora che con l’aumento stratosferico della spesa pubblica e dunque del debito, con la ragione
politica di fondo che ha prodotto quell’aumento”.
Il medico accusato di errore, che dimostri di aver operato seguendo “le linee guida o virtuose
pratiche accreditate dalla comunità scientifica” non può essere condannato. Lo stabilisce una
recente sentenza della Corte di Cassazione in cui, per la pima volta, si tiene conto della legge
Balduzzi che ha diminuito le colpe imputabili ai medici. (Corriere della Sera, 1° febbraio 2013)
Cordiali saluti.
IL SEGRETARIO
Dott. Alfonso MISASI
IL PRESIDENTE
Dott.ssa Annarosa RACCA