TOMMASO CAMPANELLA:
VITA:
1568-1639
Domenicano perseguitato dalla Chiesa, conduce una vita in fuga come Bruno.
Per tutta la vita Campanella persegue un sogno di riforma sia dal punto di vista religioso che politico.
Si finge pazzo per evitare la morte sul rogo.
Si sposta in numerose città e con le sue teorie entra in contrasto con la Chiesa.
IL SENSUS SUI:
La sua filosofia non si distacca né dal naturalismo, né dalla tradizione, è però una prospettiva sensistica.
Campanella afferma: “sapere è sapore”, per il filosofo infatti sapere significa gustare direttamente la
realtà, immedesimarsi in essa, attraverso un contatto diretto, basato sulla sensazione e non basato
sull’intelligenza.
La cosmologia di Campanella presenta componenti pampsichistiche e vitalistiche: ogni realtà vive, è
dotata di sensibilità e sente se stessa.
Campanella introduce il “sensus sui”, che consiste nella facoltà della realtà di sentire il proprio essere.
Tutte le realtà sono dotate di una sapienza innata, cioè di una originaria capacità di sentire il proprio
essere.
Tutte le realtà possono sentire il proprio essere in quanto deriva dai sensi e non dall’intelletto, infatti
un conto è sentire il dolore, un altro conto è darne una spiegazione.
Questa sensibilità universale permette all’uomo di agire sull’universo, trasformando la natura (visione
magica).
Tutto l’universo è collegato da un vincolo cosmico che implica vita e sensibilità, agendo su una parte si
agisce su tutto.
N.b. Sentirsi è conoscenza a livello sensibile e non implica razionalità, avere l’idea invece implica
razionalità (l’impiego della ragione).
LA METAFISICA DELLE TRE PRIMALITÀ:
Il sensus sui si inserisce in una visione globale dell’universo, chiamata metafisica delle tre primalità.
Le tre primalità sono la tessitura di tutta la realtà, le tre caratteristiche originarie di tutto ciò che ci
circonda, e le tre manifestazioni dell’essere.
Esse sono uguali per quanto riguarda l’ordine e la dignità, cioè sono cooriginarie, nessuna prevale sulle
altre.
L’ente si divide in:
-
POTER ESSERE:
capacità originaria di essere, di porsi nell’essere, e potenza di essere.
-
SENTIRE di ESSERE:
è il sensus sui, che non è necessariamente un sapere di essere, ma la percezione di essere.
-
VOLER ESSERE:
originario amore per il proprio essere, che si esprime in modi e in gradi diversi
(istinto di auto-conservazione).
Anche l’essere di Dio presenta questa triplice struttura:
- Padre.
- Figlio.
- Spirito Santo.
BRANO (pag.369):
Dio, l’essere infinito, esclude il nulla.
La lode al sole rappresenta una componente della tradizione magico-ermetica.
La città del sole è l’utopia politica di Campanella, lo stato ideale che ha come governanti i filosofi.
La città del sole cattura gli influssi benefici degli astri, e rappresenta la città del bene ideale:
sole = bene.
La struttura metafisica delle primalità è ciò che rende possibile la comunicazione tra tutte le realtà.
Il filosofo accenna nel brano alla questione dell’infinità dell’universo. Secondo Campanella è
razionalmente impossibile giungere a una conclusione certa sull’esistenza o meno di altri mondi.
Si differenzia così sia da Aristotele, che dimostra l’impossibilità che esistano altri mondi; sia da Bruno
che afferma l’esistenza di infiniti mondi.