VALLE CASTELLANA CENTRI STORICI Provincia Teramo Come arrivare A24 RM-TE uscita Teramo/ proseguire lungo la SS 80 direzione Giulianova-A14/ continuare su A14 uscita S. Benedetto/ poi RA 11/ SP 90 direzione Valle Castellana da Napoli: A1 NA-RM uscita Caianello/ seguire indicazioni per Castel di Sangro/ Roccaraso/ Sulmona/A25 direzione Roma/A14 uscita S. Benedetto del Tronto/ poi RA 11/ SP 90 direzione Valle Castellana Emergenze culturali Chiesa di S. Maria di Stornazzano o dell’Annunziata La chiesa medievale di S. Maria di Stornazzano, detta anche dell’Annunziata, sorge in un luogo isolato, quasi a strapiombo sulle gole del torrente Castellano. Essa presenta una pianta molto semplice, a navata unica, con tetto a campana ed un tessuto murario composto da blocchi di arenaria ben squadrati agli spigoli con pietre poste in modo irregolare e legate da uno spesso strato di malta. L’edificio doveva già esistere nell’XI secolo ma quello che vediamo oggi è il risultato di una importante modifica operata nel primo Cinquecento, come attesta la data 1512 contenuta nell’iscrizione in facciata, e di un successivo consolidamento avvenuto del 1831. Sul fianco sinistro si possono notare le ricuciture mentre l’ingresso sul fianco destro è stato trasformato in entrata principale con l’inserimento di un portale gotico ed una finestra ad ogiva. VALLE CASTELLANA VALLE CASTELLANA CENTRI STORICI Fig. 1 - Chiesa dell’Annunziata, veduta (foto di Paolo Iammarone tratta da: Borghi e Paesi d’Abruzzo, n. 3 pag. 89, Carsa Edizioni ) Le cornici che coronano il portale e fanno da davanzale alla finestra sovrastante presentano un repertorio di motivi di varia epoca assemblati in modo fantasioso e risalenti sicuramente al 1512. Interessanti le decorazioni, di stile assai inusuale in questa zona, con animali fantastici e volti molto suggestivi. Sul lato verso il torrente vi sono il campanile a vela con due campane ed una finestra ad oculo tamponata. Della chiesa medievale si conserva solo la cripta, datata tra l’XI e il XII secolo, coperta da volte a crociera sorrette da colonne con semplice base quadrangolare e capitelli a tronco di piramide. VALLE CASTELLANA VALLE CASTELLANA CENTRI STORICI Fig. 2 - Chiesa dell’Annunziata, portale (foto di G. Lattanzi tratta da: www.inabruzzo.it) Particolare è l’uso di materiali diversi per realizzare le colonne e le ghiere degli archi: l’arenaria dorata e la pietra grigia alternati che creano un motivo a fasce, un particolare gioco di bicromia che si diffonderà in altre chiese del teramano. Per le sue caratteristiche strutturali la cripta richiama quella della chiesa di S. Giovanni ad Insulam (Isola del Gran Sasso - TE), databile all’XI secolo, ma priva di abside. Nel restauro del primo Cinquecento le pareti della chiesa superiore furono affrescate con dipinti di carattere popolare, eseguiti tra il 1510 ed il 1531, in seguito ricoperti d’intonaco e nel secolo scorso riportati alla luce con risultati disastrosi. VALLE CASTELLANA VALLE CASTELLANA CENTRI STORICI Sulla parete destra troviamo la Crocifissione, un S. Francesco, due S. Rocco ed altri due Santi sovrapposti (precisamente S. Antonio Abate e un Santo Papa). Sulla parete di sinistra vi sono l’Annunciazione, S. Antonio Abate, la Traslazione della Santa Casa e S. Caterina d’Alessandria. La raffigurazione di migliore qualità ed eseguita da mano diversa è certamente l’Annunciazione, presentata in un ambiente in prospettiva con fuga del soffitto a cassettoni e delle mattonelle rosse e verdi del pavimento; l’Angelo annunciante regge in mano il giglio e la Vergine è in preghiera sul suo inginocchiatoio. In alto le cornici si concludono con un grazioso fregio floreale. Malgrado l’opera sia stata pesantemente danneggiata nel tentativo di recupero, l’impostazione delle figure e il modo di dipingere i volti dimostrano una certa sensibilità che risente dell’influenza dell’artista veneto Carlo Crivelli, molto attivo in terra marchigiana. Fig. 3 - Chiesa dell’Annunziata, affresco (foto di G. Lattanzi tratta da: www.inabruzzo.itt) VALLE CASTELLANA VALLE CASTELLANA CENTRI STORICI Castrum Maccle (Castel Manfrino) Collocato al confine con il territorio di Ascoli Piceno, adagiato su un’altura che domina sulle vallate circostanti del torrente Salinello e del Fosso Rivolta, a pochi chilometri da Valle Castellana, spicca Castel Manfrino, antico Castrum Maccle, una delle più suggestive postazioni difensive abruzzesi. Visita anche: http://www.regione.abruzzo.it/xCultura Eremo di S. Francesco alle Scalelle In un’ampia valle sassosa, dove il fiume Salinello si divide in due rami, sotto un banco roccioso, vi sono i resti dell’eremo di S. Francesco alle Scalelle. Nell’ampio riparo, il cui fronte è lungo circa 15 metri, si conservano tratti delle mura dell’eremo: una parte (circa 6 metri di lunghezza) si appoggia alla parete destra del riparo, un’altra (circa 8 metri di lunghezza) a quella sinistra. Visita anche: http://www.regione.abruzzo.it/xCultura Eremo di S. Angelo in Volturino Sul versante ovest del Monte dei Fiori, le pareti aride dominano la valle del torrente Castellano. Su un colle roccioso spicca una grande grotta visibile da tutta la vallata: è l’eremo di S. Angelo in Volturino o, come lo definisce il De Rosa nella sua opera “Chiesa e religione popolare nel Mezzogiorno” (Roma-Bari 1972), S. Angelo a Settentrione, denominazione usata per distinguerlo da S. Angelo in Ripe. Visita anche: http://www.regione.abruzzo.it/xCultura VALLE CASTELLANA VALLE CASTELLANA CENTRI STORICI Grotta di S. Maria Maddalena Guardando dalla strada che attraversa il versante opposto della Valle del Salinello, a 1000 metri s.l.m., si scorge l’ampio arco roccioso della grotta di S. Maria Maddalena. La chiesa viene menzionata nei documenti della metà del XIII secolo come dipendenza di S. Angelo al Volturino, con il nome di S. Maria Maddalena o S. Maria Maddalena in Monte Polo. Visita anche: http://www.regione.abruzzo.it/xCultura Costume di Valle Castellana Il costume femminile di Valle Castellana poteva presentarsi in almeno due tipologie, come testimoniano le stampe presenti nei volumi “Costumi popolari d’Abruzzo” e “Napoli - Firenze e ritorno”. La prima tipologia era caratterizzata da una lunga gonna in panno di lana vermiglio, con l’orlo inferiore decorato da cinque fasce color oro. Visita anche: http://www.regione.abruzzo.it/xCultura Informazioni: Municipio tel. 0861-93130 VALLE CASTELLANA