Corte dei conti Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte RELAZIONE SULLA GESTIONE FINANZIARIA DEGLI ENTI LOCALI Esercizio finanziario 2003 (Relazione ai sensi dell’ art. 7 comma 7 legge 5 giugno 2003, n.131) ANALISI ECONOMICA-FINANZIARIA SUPPORTO INFORMATICO II Federico SOLA Maddalena LOBOSCO Giorgio GARELLI Clara CARDILLO Salvatore LALA Angela MELI Corte dei Conti SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE Del. n. 2/EE.LL/05 La Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte, composta dai Magistrati: Presidente Ivo MONFELI Presidente Consigliere Ugo REPPUCCI Consigliere Delegato Consigliere Mario BUSCEMI Consigliere Relatore Nell’adunanza del 7 giugno 2005 Visto l’art. 100, comma 2, della Costituzione; Visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con Regio Decreto 12 luglio 1934, n.1214 e successive modificazioni; Vista la legge 14 gennaio 1994, n.20, recante disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti; Visto l’articolo 7, comma 7 della legge 5 giugno 2003 n.131 “Disposizioni per l’adeguamento dell’ordinamento della Repubblica alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n 3”; Visto il regolamento per l’organizzazione delle funzioni di Controllo della Corte dei conti, deliberato dalle Sezioni Riunite della Corte stessa in data 16 giugno 2000 n. 14/2000, e successive modificazioni; Vista la deliberazione n. 3 del 21 gennaio 2004, con la quale è stata programmata l’attività di controllo per l’anno 2004; Vista la nota del Magistrato Istruttore, con la quale viene richiesto di deferire all’esame della Sezione il referto sulla gestione finanziaria degli Enti Locali della Regione Piemonte relativa all’esercizio finanziario 2003; Vista l’Ordinanza n. 3/EE.LL./05 del 13 maggio 2005, con la quale il Presidente della Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte ha deferito l’esame e la pronuncia sulla relazione in argomento alla Sezione, convocata per l’adunanza odierna; Viste le note in data 2 maggio 2005 della Segreteria della Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte, con le quali copia dell’Ordinanza del Presidente è stata trasmessa ai Presidenti delle Province ed i Presidenti dei Consigli Provinciali di Asti e Biella ed ai Sindaci ed ai Presidenti dei Consigli Comunali dei Comuni di Chieri, Fossano, Novara e Tortona, unitamente ad una copia della relazione suddetta; Udito il relatore, Consigliere Mario BUSCEMI; Uditi i rappresentanti della Provincia di Biella, Dr. Paolo MARCUZZI Segretario Direttore della Provincia e Dr. MOSCA Responsabile Servizi Finanziari; Udito il rappresentante della Provincia di Asti, Dr.ssa Fiorina MONTANERA Direttore Ragioneria della Provincia; Udito il rappresentante del Comune di Novara, Dr. Natalino BERTINOTTI Direttore Generale del Comune; Uditi i rappresentanti del Comune di Tortona, Dr. Davide FARA Direttore Settore Finanziario e Dr.ssa Stefania COSTA Direttore del Controllo di Gestione del Comune; Udito il rappresentante del Comune di Chieri, Dr. Vincenzo ACCARDO Direttore Servizio Economico Finanziario del Comune; III Udito il rappresentante del Comune di Fossano, Dr. Massimo TOPPINO Direttore Servizio Economico Finanziario del Comune; DELIBERA di approvare l’unita relazione ORDINA che la deliberazione odierna e la relazione vengano trasmesse ai Presidenti delle Province ed i Presidenti dei Consigli Provinciali di Asti e Biella ed ai Sindaci ed ai Presidenti dei Consigli Comunali dei Comuni di Chieri, Fossano, Novara e Tortona. Così deliberato nell’adunanza del 7 giugno 2005. IL PRESIDENTE F.to (Prof. Avv. Ivo MONFELI) IL RELATORE F.to (Cons. Mario BUSCEMI) Depositato in Segreteria il: 7 giugno 2005 IL DIRETTORE DELLA SEGRETERIA F.to Dott.ssa Anna Maria FERRERO IV INDICE INTRODUZIONE Pag. 4 Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. 8 8 9 9 9 10 Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. 10 13 15 16 16 18 19 19 19 20 20 21 21 21 Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. 23 23 23 23 24 24 Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. 25 29 31 31 34 35 35 35 36 36 37 37 37 39 COMUNE DI TORTONA 1. 2. 3. 4. 5. 6. I CONTROLLI INTERNI a. Controllo di gestione b. Il controllo di regolarità amministrativa contabile c. Valutazione dei Dirigenti d. Controllo strategico REGOLARITA’ CONTABILE, FINANZIARIA ED ECONOMICA GESTIONE. ADEMPIMENTI DELL’ORGANO DI REVISIONE IL PATTO DI STABILITA’ INTERNO L’INDEBITAMENTO IL BILANCIO DI PREVISIONE E GLI ALLEGATI a. La relazione previsionale e programmatica b. L’equilibrio finanziario c. Il Bilancio di previsione IL RENDICONTO a. Entrate e spese: la gestione finanziaria b. La gestione dei residui c. Risultato di amministrazione d. Il conto economico e. Il conto del patrimonio f. Debiti fuori bilancio g. Parametri di deficitarietà strutturale DELLA COMUNE DI NOVARA 1. 2. 3. 4. 5. 6. I CONTROLLI INTERNI a. Controllo di Gestione b. Il controllo di regolarità amministrativa contabile c. Nucleo di Valutazione d. Il Controllo Strategico REGOLARITA’ CONTABILE, FINANZIARIA, ED ECONOMICA DELLA GESTIONE E GLI ADEMPIMENTI DELL’ORGANO DI REVISIONE DEL COMUNE DI NOVARA IL PATTO DI STABILITA’ INTERNO L’INDEBITAMENTO BILANCIO DI PREVISIONE ED ALLEGATI a. Il Bilancio di previsione e l’equilibrio finanziario b. Relazione Previsionale e Programmatica IL RENDICONTO a. Entrate e spese: la gestione finanziaria b. Gestione residui c. Risultato di amministrazione d. Il conto economico e. Il conto del patrimonio f. Debiti fuori bilancio g. Parametri di deficitarietà strutturale Allegato n.1 COMUNE DI CHIERI 1. I CONTROLLI INTERNI a. Controllo di gestione b. Valutazione della dirigenza Pag. 43 Pag. 43 Pag. 43 1 2. 3. 4. 5. 6. c. Controllo strategico d. Controllo di regolarità amministrativo-contabile REGOLARITA’ CONTABILE, FINANZIARIA, ED ECONOMICA DELLA GESTIONE E GLI ADEMPIMENTI DELL’ORGANO DI REVISIONE COMUNE DI CHIERI. IL PATTO DI STABILITA’ INTERNO L’INDEBITAMENTO IL BILANCIO DI PREVISIONE ED ALLEGATI a. Quadro generale e riassuntivo b. Equilibrio finanziario c. Bilancio di previsione d. Relazione revisionale e programmatica IL RENDICONTO a. Entrate e spese: la gestione finanziaria b. Gestione dei residui c. Risultato di amministrazione d. Il conto economico e. Il conto del patrimonio f. Debito fuori bilancio g. Parametri di deficitarietà strutturale Pag. 44 Pag. 44 Pag. 45 Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. 45 46 48 48 49 49 50 51 51 51 52 52 52 52 53 Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. 54 54 54 54 54 54 Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. 55 57 58 58 58 60 61 61 61 62 63 63 63 63 Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. 65 65 65 66 66 67 COMUNE DI FOSSANO 1. 2. 3. 4. 5. 6. CONTROLLI INTERNI a. Controllo di gestione b. Controllo di regolarità amministrativa contabile c. Nucleo di Valutazione d. Controllo strategico REGOLARITA’ CONTABILE, FINANZIARIA, ED ECONOMICA DELLA GESTIONE E GLI ADEMPIMENTI DELL’ORGANO DI REVISIONE DEL COMUNE DI FOSSANO IL PATTO DI STABILITA’ INTERNO L’INDEBITAMENTO BILANCIO DI PREVISIONE ED ALLEGATI a. La relazione previsionale e programmatica b. L’equilibrio finanziario c. Il Bilancio di previsione IL RENDICONTO a. Entrate e spese: la gestione finanziaria b. La gestione dei residui c. Risultato di amministrazione d. Il conto economico c. Il conto del patrimonio f. Debiti fuori bilancio g. Parametri di deficitarietà strutturale LA PROVINCIA DI BIELLA 1. 2. 3. 4. 5. I CONTROLLI INTERNI a. Controllo di Gestione b. Valutazione dei Dirigenti c. Controllo Strategico d. Il controllo di regolarità amministrativa contabile REGOLARITA’ CONTABILE, FINANZIARIA, ED ECONOMICA DELLA GESTIONE E GLI ADEMPIMENTI DELL’ORGANO DI REVISIONE IL PATTO DI STABILITA’ INTERNO L’INDEBITAMENTO BILANCIO DI PREVISIONE ED ALLEGATI 2 Pag. 69 Pag. 71 Pag. 74 6. IL RENDICONTO a. Entrate e Spese – La Gestione Finanziaria b. La gestione dei residui c. Risultato di amministrazione d. Il conto economico e. Il conto del patrimonio f. Debiti fuori bilancio g. Parametri di deficitarietà strutturale Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. 77 77 78 79 79 79 80 80 Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. 81 81 81 82 82 82 Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. 83 86 89 89 90 91 92 92 93 93 93 94 94 94 LA PROVINCIA DI ASTI 1. 2. 3. 4. 5. 6. I CONTROLLI INTERNI a. Controllo di Gestione b. Valutazione dei dirigenti c. Controllo Strategico d. Controllo di regolarità amministrativa contabile REGOLARITA’CONTABILE, FINANZIARIA, ED ECONOMICA GESTIONE E GLI ADEMPIMENTI DELL’ORGANO DI REVISIONE IL PATTO DI STABILITA’ INTERNO L’INDEBITAMENTO BILANCIO DI PREVISIONE ED ALLEGATI a. La relazione previsionale e programmatica b. L’equilibrio finanziario c. Il Bilancio di previsione IL RENDICONTO a. Entrate e spese: la gestione finanziaria b. La gestione dei residui c. Risultato di amministrazione d. Il conto economico e. Il conto del patrimonio f. Debiti fuori bilancio g. Parametri di deficitarietà strutturale 3 DELLA INTRODUZIONE Le riforme costituzionali e legislative degli ultimi anni hanno tracciato un disegno, in cui il sistema degli enti locali acquisisce maggiore autonomia dalla amministrazione centrale dello Stato. Tale maggiore autonomia si declina in più forme e fa discutere circa la sua effettiva attuazione ed attuabilità: essa , in ogni caso, postula un diverso sistema dei controlli sulla attività delle autonomie locali. Con la legge costituzionale n.3 del 18 ottobre 2001 sono stati cancellati i controlli preventivi di legittimità sugli atti della Regione e su quelli degli Enti Locali, che erano affidati ad organi rappresentanti e rappresentativi della amministrazione centrale dello Stato : infatti l'articolo 9 della legge cost. 18 ottobre 2001, n.3 ha abrogato il primo comma dell’art. 125 della costituzione, che disponeva il controllo di legittimita' sugli atti amministrativi della Regione, da esercitarsi in forma decentrata da parte di un organo dello Stato, nei modi e nei limiti stabiliti da leggi della Repubblica; il comma 2 dello stesso articolo ha contestualmente abrogato l'art. 130 della Costituzione, inerente il controllo preventivo di legittimità sugli atti delle Province, dei Comuni e degli altri Enti locali: pertanto, a partire dal 8 novembre 2001, giorno di entrata in vigore della legge costituzionale in questione, sono formalmente cessate le funzioni di controllo di legittimità da parte del CORECO. La legge 5 giugno 2003, n. 131 recante disposizioni per l'adeguamento dell'ordinamento della Repubblica alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, delinea, invece, un controllo di carattere successivo sulla gestione complessiva degli enti locali, un controllo a carattere collaborativo, affidato alla Corte dei conti, che, per tradizione e collocazione nella attuale architettura costituzionale, offre massime garanzie di indipendenza e un patrimonio professionale sul controllo di gestione costruito, nel corso degli anni. In particolare, la legge 5 giugno 2003, n. 131 prescrive che il controllo sia effettuato dalle Sezioni regionali di Controllo, che possono essere integrate da due componenti nominati dalla Regione territorialmente competente: tale controllo, così come prescritto dall’art.7 comma 7 della stessa norma, ha lo scopo di verificare , nel quadro del coordinamento della finanza pubblica, gli equilibri dei bilanci di Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni, ai fini del rispetto del patto di stabilità interno derivante dai vincoli dell’appartenenza dell’Italia all’Unione europea. Le Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti verificano, inoltre, il perseguimento degli obiettivi posti dalle leggi statali o regionali di principio e di programma, secondo la rispettiva competenza, nonché la sana gestione finanziaria degli enti locali ed il funzionamento dei controlli interni e riferiscono sugli esiti delle verifiche esclusivamente ai Consigli degli enti controllati. La Sezione regionale di controllo per il Piemonte ha perciò inserito nel proprio programma annuale, relativo al 2004, il controllo sulla gestione degli enti locali: esso viene effettuato sulla scorta delle indicazioni varate dalle Sezioni Riunite in sede di Controllo ,con delibera n. 43/contr/prg/03 del 30 ottobre 2003. Nel rispetto di tali indicazioni , è stato selezionato un campione di Enti da controllare, costituito da quattro comuni e due province: i comuni di Chieri, Fossano, Tortona e Novara e le province di Asti e Biella. L’ambito temporale dell’indagine riguarda l’esercizio 2003 con eventuale estensione a serie temporali sino al 2001. Si tratta di un primo referto a valore sperimentale che, al di là degli obiettivi di controllo degli enti così selezionati, si pone soprattutto lo scopo di: approfondire la conoscenza della normativa e della gestione degli enti locali; implementare un procedimento di controllo sulla base di un programma di massima, individuando elementi critici; costruire, sulla base dell’esperienza maturata , una griglia di indicatori quali-quantitativi, da utilizzare a partire dal 2005 e che consentano di far emergere le criticità, attuando un procedimento “automatico” di controllo su un numero significativo di enti (in prospettiva tutti), idoneo a dettare l’agenda di successivi controlli mirati, non più ispirati ad astratti criteri, bensì a concreti e misurabili elementi di fatto: controlli indirizzati, fra l‘altro, verso specifici obiettivi e idonei pertanto a consentire più puntuali approfondimenti e, in ultima analisi, una maggiore efficacia della attività svolta. 4 L’impiego degli indicatori consentirà crescente di enti locali, con l’obiettivo minimizzare i contatti di estendere progressivamente il controllo verso un numero finale di raggiungere il sempre 100% degli enti stessi. Ciò renderà inevitabile preliminari, che sarebbero ridotti all’invio di un questionario in forma tabellare: essi si estenderebbero, viceversa, in fase successiva ed avrebbero come obiettivo la acquisizione degli inevitabili chiarimenti relativi ad indicatori di criticità nella gestione, eventualmente emersi dall’esame delle .risposte ai questionari. Per quanto connesso con il presente referto, oggetto del controllo, con riferimento ai singoli argomenti individuati dalla legge n.131/2003, sono stati: relativamente alla verifica del perseguimento degli obiettivi posti da leggi di principio e programma, l’analisi dei documenti programmatici e dei bilanci degli ee.ll; relativamente alla sana gestione finanziaria, la verifica del rispetto del patto stabilità interno e l’affidabilità ed attendibilità dei conti consuntivi; relativamente ai controlli interni, la valutazione del loro reale funzionamento, le metodologie utilizzate e le analisi svolte. In armonia con il dettato della legge 5.6.2003, n. 131, la attività svolta ha avuto un carattere collaborativo: in tale ottica, la fase istruttoria è stata preceduta da colloqui con i responsabili amministrativi degli enti interessati, aventi lo scopo di informare circa le finalità del controllo avviato da questa Sezione e di instaurare un proficuo scambio informativo con gli enti stessi. Il referto elaborato segue lo stesso schema per ogni ente locale esaminato e si articola in paragrafi: PAR 1 - Analisi dello stato di attuazione dei controlli interni dell’ente locale, come previsti dall’art 147 T.U.E.L e dal decreto legislativo n.286/1999 (controllo di regolarità amministrativa contabile, controllo di gestione, valutazione dei dirigenti e controllo strategico),e , in particolare, della attività svolta dall’ufficio addetto al controllo di gestione ai sensi degli artt.196, 197 e 198 T.U.E.L. PAR 2 - Attendibilità dei dati contabili e finanziari, attraverso la lettura delle relazioni dei revisori al bilancio preventivo ed al rendiconto, e monitoraggio delle attività svolte dal Collegio dei revisori in attuazione dell’art.239 T.U.E.L art.1 lett.a),b),c),d),e),f). PAR 3 - Verifica del rispetto dei parametri fissati, per gli enti locali, dalla normativa inerente il Patto interno di stabilità per l’anno 2003. In particolare, la legge 27 dicembre 2002, n.289 stabilisce che i comuni con più di 5.000 abitanti devono determinare il proprio saldo finanziario per l’esercizio 2003 in misura non superiore al corrispondente saldo dell’esercizio 2001. Il Ministero dell’economia ha chiarito, con la circolare n.7 del 4 febbraio 2003, che ogni ente locale deve ricalcolare il saldo finanziario del 2001 secondo le regole fissate dall’art.29 della legge n.289/2002. Successivamente, con nota n.29.944 del 19 marzo 2003, la Ragioneria generale dello stato ha fornito ulteriori indicazioni per il calcolo del saldo programmatico 2003, chiarendo che i trasferimenti erariali o di compartecipazione all’irpef, che i comuni ricevono a compensazione dei minori introiti derivanti dalla nuova disciplina dell’addizionale sui consumi di energia elettrica e dalle esenzioni disposte in materia di imposta sulla pubblicità, possano, ai soli fini del rispetto del patto di stabilità, essere portati in detrazione dai tributi dell’anno 2001, con una rideterminazione del saldo del 2001. PAR 4 - Analisi dell’indebitamento sia sotto il profilo qualitativo – volta,cioè, a verificare il rispetto dell’art 119 della Costituzione, ultimo comma, novellato dalla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n.3, in base al quale l’indebitamento può essere utilizzato esclusivamente per finanziare spese di investimenti - che quantitativo - volta cioè a verificare il rispetto dell’art.204 comma 1 T.U.E.L, in base al quale l'ente 5 locale puo' assumere nuovi mutui solo se l'importo annuale degli interessi, sommato a quello dei mutui precedentemente contratti ed a quello derivante da garanzie prestate, al netto dei contributi statali e regionali in conto interessi, non supera il 25% delle entrate relative al primi tre titoli delle entrate del rendiconto del penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l'assunzione dei mutui. Tale limite del 25%, ricavato come sopra esposto, appare tuttavia troppo elevato alla luce delle attuali condizioni di mercato, che prevedono tassi di interesse particolarmente convenienti, tanto da consentire ad un ente un indebitamento troppo elevato. In tal senso si era sviluppato un dibattito, che aveva indotto a considerare più aderente ad un criterio di buona gestione adottare quale limite massimo del rapporto tra le spese per interessi passivi e le entrate correnti il valore del 12%, definito parametro di deficitarietà: ciò è stato recepito di recente con l’approvazione della legge finanziaria 2005. Viene, inoltre, verificata la sussistenza delle condizioni preliminari prescritte dall’art. 203 T.U.E.L., secondo le quali il ricorso all'indebitamento e' possibile solo se è stato approvato il rendiconto dell'esercizio del penultimo anno precedente quello in cui si intende deliberare il ricorso a forme di indebitamento e se è stato deliberato il bilancio annuale nel quale sono incluse le relative previsioni. Per quanto connesso con la nozione di investimento, unico fine che rende legittimo il ricorso all’indebitamento da parte degli enti locali, la definizione ritenuta più appropriata, ai fini della verifica che esegue questa Sezione della Corte dei Conti, è sembrata essere quella adottata dalla Cassa Depositi e Prestiti e definita nella circolare n. 1253 del 29 luglio 2003. In base a tale circolare, per spese di investimento si intendono quelle spese in conto capitale a fronte delle quali si registra un incremento patrimoniale nel bilancio dell’ente. Secondo la Cassa Depositi e Prestiti tale criterio risponde all’esigenza di salvaguardare la solidità patrimoniale degli enti finanziati e appare allineato con la definizione contenuta nel Sistema europeo dei conti nazionali e regionali nella Comunità ( reg.CE 25.06.1996 n.2223). Lo stesso nesso tra patrimonio ed investimenti lo si deduce dall’art.119 della Costituzione, che, nel limitare le spese di investimento, non fa esplicito riferimento alle spese in conto capitale, nell’ambito delle disposizioni che attribuiscono agli enti un patrimonio proprio, evidenziando con ciò un nesso tra gli investimenti ed il patrimonio. PAR 5 - Verifica della avvenuta redazione, da parte dell’ente locale, dei documenti previsti dagli artt.162 T.U.E.L e seguenti. In particolare: Bilancio di previsione, Piano esecutivo di gestione, Relazione revisionale e programmatica, Bilancio pluriennale. Inoltre procede alla verifica degli allegati previsti dall’art.172 T.U.E.L quali: il rendiconto deliberato del penultimo esercizio antecedente quello cui si riferisce il bilancio di previsione; le risultanze dei rendiconti o conti consolidati delle unioni di comuni, aziende speciali, consorzi, istituzioni, societa' di capitali costituite per l'esercizio di servizi pubblici, relativi al penultimo esercizio antecedente quello cui il bilancio si riferisce; la deliberazione con la quale i comuni verificano la quantita' e qualita' di aree e fabbricati da destinarsi alla residenza, alle attivita' produttive e terziarie - ai sensi delle leggi 18 aprile 1962, n. 167, 22 ottobre 1971, n. 865, e 5 agosto 1978, n. 457, che potranno essere ceduti in proprieta' od in diritto di superficie; il programma triennale dei lavori pubblici di cui alla legge 11 febbraio 1994, n. 109; le deliberazioni con le quali sono determinati, per l'esercizio successivo, le tariffe, le aliquote d'imposta e le eventuali maggiori detrazioni, le variazioni dei limiti di reddito per i tributi locali e per i servizi locali, nonche', per i servizi a domanda individuale, i tassi di copertura in percentuale del costo di gestione dei servizi stessi; 6 la tabella relativa ai parametri di riscontro della situazione di deficitarieta' strutturale prevista dalle disposizioni vigenti in materia. Analisi degli equilibri del Bilancio, dell’utilizzo del fondo di riserva (art.166 T.U.E.L), delle somme accantonate ai fini del reinvestimento (art.167 T.U.E.L). PAR 6 - Analisi finanziaria della gestione con esame del rendiconto di gestione, nella composizione prevista dall’art.227 T.U.E.L, con particolare riguardo al Conto del bilancio (art.228 T.U.E.L), al Conto economico, (art.229 T.U.E.L ), al Conto del patrimonio (art.230 T.U.E.L). Il referto che segue è anche frutto della collaborazione con gli Enti interessati che hanno inviato note e osservazioni che sono state tutte valutate e riportate nel contesto delle relative relazioni. Questa Sezione prende atto con compiacimento che in occasione della udienza tutti gli Enti hanno partecipato con propri rappresentanti, i quali , unanimemente, hanno manifestato apprezzamento per il rapporto collaborativo instaurato con la Corte dei conti, utile per affrontare le criticità emerse ed esposte nel presente referto, che è risultato in sostanza pienamente condiviso. 7 COMUNE DI TORTONA 1. I CONTROLLI INTERNI La situazione relativa alla attuazione delle previsioni del d.lgs. 286/1999 in materia di controlli interni può essere considerata soddisfacente, anche se il controllo strategico deve essere ancora effettivamente attivato. Ciò premesso: a. Controllo di gestione Il Comune di Tortona riferisce che il Controllo di Gestione nasce nel 1994 come struttura inserita nel settore Finanziario e solo successivamente, nel 1998, diventa un ufficio di staff del Direttore generale ed una unità organizzativa autonoma. All’ufficio è assegnata una sola unità di personale, appartenente alla categoria D, e non è previsto l’apporto di alcun membro esterno all’amministrazione comunale. Nel corso del 2003 il Controllo di Gestione ha prodotto 10 relazioni, destinate ai vertici politici ed amministrativi dell’Ente, nonché al Nucleo di Valutazione, con il quale vi è un periodico scambio d’informazioni, così come anche con il Controllo di regolarità Amministrativa e Contabile. L’attività di controllo investe l’intera struttura organizzativa dell’Ente senza privilegiare particolari ambiti della amministrazione e senza uno specifico programma di controllo: non è previsto un regolamento di funzionamento. Le relazioni vengono stilate sulla base di un flusso informativo che proviene dalla contabilità analitica, dalla procedura per gli stipendi e dalla attività amministrativa dell’ente. I report, per i quali sono utilizzati numerosi indicatori, vertono essenzialmente sullo stato di avanzamento degli obiettivi assegnati (in tal caso sono utilizzati per calibrare la programmazione in corso di esercizio e per meglio definire la programmazione futura) e sulle performances finanziarie- economiche degli uffici dell’Ente. L’ufficio svolge attività di supporto alla Direzione generale, in sede di stesura della Relazione Previsionale e programmatica, del PEG e del Piano dettagliato degli obiettivi, predisponendo inoltre il budget economico articolato per centri di costo. L’attività di controllo e monitoraggio è invece indirizzata alla verifica della attuazione degli obiettivi assegnati ai dirigenti (due rilevazioni annue oltre ad un report finale), all’andamento della gestione finanziaria (tre report con cadenza trimestrale), all’andamento della gestione sotto il profilo economico (due report trimestrali ed un consuntivo analitico contenente, per centri di costo, il risultato d’esercizio accompagnato da valutazioni sulla efficienza, efficacia ed economicità). Quanto riferito dal Comune di Tortona indica che esso ha proceduto con grande tempestività alla attuazione del Controllo di Gestione, immediatamente dopo il varo del D.Lgs. 29/93 e addirittura prima della comparsa del D.Lgs. 77/95, prima fonte legislativa che fa esplicita menzione al “Controllo di gestione”con riferimento specifico agli EE.LL. I dati forniti sembrano, del resto, indicare come la cultura del Controllo di Gestione abbia un solido radicamento nel Comune di Tortona, con effetti certamente positivi, che hanno condotto alla sua iscrizione nel gruppo delle 35 Amministrazioni italiane depositarie delle migliori esperienze in tema di Controllo di Gestione, a seguito dei risultati emersi nello sviluppo del progetto “Il Controllo di Gestione – Best practices”, organizzato dal Dipartimento della Funzione Pubblica”. Una particolare menzione deve essere fatta nei confronti della attività svolta dal Controllo di Gestione, alla quale è, peraltro, assegnata una sola persona. Essa è significativa, innanzitutto, sul piano quantitativo, con la produzione di un numero elevato di report; sotto l’aspetto qualitativo, poi, da segnalare il consuntivo analitico 2003, che affronta i temi del controllo di gestione nella loro essenza e formula valutazioni dell’attività dell’Ente e dei risultati raggiunti suddivisi per centri di costo, espressi in termini di efficienza, efficacia ed economicità, e in base a parametri numerici confrontabili. 8 Nel prendere atto di tale positiva situazione e pur nel quadro della totale autonomia nelle scelte organizzative di tale materia, che la legge attribuisce agli EE.LL., sembrerebbe appropriato ed in armonia con il dettato dell’art.147comma 1 del TUEL ancorare la attività dell’organismo preposto al controllo di gestione ad un procedimento normativo atto ad individuarne la composizione, la collocazione, le attribuzioni, gli adempimenti richiesti, le metodologie di lavoro. b. Il controllo di regolarità amministrativa contabile Viene svolto dal Servizio finanziario dell’Ente e dal Collegio dei Revisori ed ha per oggetto le delibere degli organi collegiali e le determinazioni dei Dirigenti. c. Valutazione dei Dirigenti A partire dal 2001 il Comune di Tortona ha individuato una apposita struttura per la valutazione dei dirigenti, che opera separatamente dalle altre tipologie di controlli interni. Tale struttura, denominata nucleo di valutazione, fa capo al Direttore generale e si configura come una struttura esterna all’Ente. Essa è costituita da 3 membri: il Direttore generale, un docente universitario ed un dirigente di una società privata. Per il suo funzionamento, questa struttura si avvale del supporto di alcuni uffici dell’Ente e, in particolare, dell’ufficio Gestione risorse umane e organizzazione e dell’ufficio Controllo di gestione, con il quale esistono, inoltre, periodici scambi informativi. Il Nucleo di valutazione, che opera sulla base di un regolamento per il funzionamento della valutazione dei dirigenti, nel corso del 2003 si è riunito 2 volte e le valutazioni effettuate hanno avuto come destinatario istituzionale il Sindaco del Comune. I criteri di valutazione dei dirigenti sono legati sia alla realizzazione degli obiettivi specifici del PEG, che a criteri di contenimento delle spese e/o aumento delle entrate, che, infine, a parametri di valutazione dei comportamenti organizzativi. Attualmente le posizioni dirigenziali all’interno del Comune di Tortona sono indifferenziate e, perciò, la retribuzione di posizione viene erogata in eguale misura a tutti i dirigenti. Per quanto riguarda la attribuzione della retribuzione di risultato vengono utilizzati 3 indicatori con un differente peso: risultati organizzativi (20%), attività consolidata (50%) e attività di sviluppo (30%). In pratica la retribuzione di risultato erogata sino al 2002 risulta pressoché costante per tutte le posizioni dirigenziali. d. Controllo strategico Pur essendo stato istituito, non è ancora operativo all’interno dell’Ente. E’ comunque previsto che operi in posizione di staff al Sindaco, con la denominazione di Ufficio controllo partecipazioni in società ed enti e controllo strategico, che sia composto dal Direttore generale e da una unità di personale di categoria D. In ultima analisi si può concludere che il sistema dei Controlli interni nel Comune di Tortona è integralmente organizzato in modo non conflittuale con le disposizioni legislative vigenti. Esso ha completa operatività nei tre settori del controllo di gestione, della valutazioni dei dirigenti e del controllo di regolarità amministrativa – contabile, mentre deve ancora essere reso operativo il Controllo Strategico. 9 2. REGOLARITA’ CONTABILE, FINANZIARIA ED ECONOMICA DELLA GESTIONE. ADEMPIMENTI DELL’ORGANO DI REVISIONE Il Collegio dei Revisori dei Conti del Comune di Tortona, composto da tre membri, che nel corso del 2003 si sono avvicendati ad altri membri in scadenza, ha svolto le funzioni proprie come indicato dall’ art. 239 comma 1 lett.a),b),c),d),e),f) del decreto legislativo n.267/2000. Relativamente alla attività di collaborazione con l’Ente, di cui al nominato comma 1 lett.a), il Collegio dei revisori specifica di avere fornito al Sindaco un parere in merito alla gestione del servizio di riscaldamento e di avere, inoltre, indirizzato allo stesso organo non meglio specificate osservazioni, rilievi e proposte. Per quanto connesso con i pareri sul bilancio di previsione e sulle variazioni di bilancio, di cui al precitato comma 1 lett.b), il Collegio, in data 14 febbraio 2003, ha espresso parere favorevole sulla proposta di bilancio di previsione 2003, rilevando la congruità, la coerenza e l’attendibilità contabile delle previsioni in esso contenute, dei programmi e dei progetti. Il Collegio, nel corso dell’anno 2003, ha inoltre espresso cinque pareri favorevoli alle variazioni di bilancio presentate alla approvazione della Giunta Comunale. In merito alla vigilanza sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica della gestione, in relazione alle entrate ed alle spese, alla attività contrattuale, alla gestione dei beni ed agli adempimenti fiscali, di cui al precitato comma 1, lett. c), il Collegio dei revisori ha effettuato verifiche a campione sulla attività contrattuale e sugli adempimenti fiscali, constatando casi di mancanza o insufficienza di documentazione, successivamente integrata, a seguito di richiesta del Collegio medesimo. La relazione relativa alla proposta di deliberazione del Consiglio comunale del Rendiconto 2003, prevista dal precitato art.239 comma 1 lett.d) T.U.E.L, è stata approvata il 2 aprile 2004: essa esprime parere favorevole alla approvazione del Rendiconto 2003, sottolineando la conformità degli obiettivi individuati dalla Giunta comunale nel bilancio di previsione con quanto deliberato in sede di rendiconto. In particolare, il Collegio dei Revisori attesta, per l’esercizio 2003: la regolarità nella tenuta della contabilità, in relazione alle procedure di entrata e spesa, ed il rispetto del principio di competenza; le rilevazioni sono eseguite in ordine cronologico; la regolare esecuzione degli adempimenti fiscali per le registrazioni iva, irap e sostituto d’imposta; la regolarità dei movimenti di cassa del tesoriere e l’individuazione degli agenti contabili interni; l’insussistenza di debiti fuori bilancio; l’esatta corrispondenza del conto e delle risultanze della gestione alle scritture contabili ed al conto del tesoriere; la non utilizzazione di alcuna anticipazione di tesoreria; il rispetto di tutti i parametri di deficitarietà strutturale. Infine, il Collegio dei Revisori, nel corso della sua attività, non ha avuto modo di riscontrare gravi irregolarità di gestione e perciò non ha presentato denuncia agli organi giurisdizionali competenti per mancanza dei presupposti. In ultima analisi, quindi, l’organo di revisione ha ottemperato a tutti gli adempimenti previsti dal TUEL: in particolare, per le relazioni al bilancio preventivo e consuntivo, che risultano facilmente comprensibili e i cui dati coincidono con quelli dei documenti contabili ufficiali. 3. IL PATTO DI STABILITA’ INTERNO Ai fini del rispetto dei parametri fissati per il Patto di Stabilità Interno, il comune di Tortona, rientrando nella casistica prevista per i comuni con più di 5.000 abitanti, doveva ottenere, nell’esercizio 2003, un saldo finanziario non superiore al saldo del 2001, calcolato ai sensi dell’.art 29 legge n.289/2002. Con successiva nota, la Ragioneria 10 Generale dello Stato ha fornito ulteriori criteri per la determinazione del saldo, consentendo, ai soli fini del rispetto del Patto di stabilità, di escludere dai tributi dell’anno 2001 i minori introiti da addizionale sui consumi di energia elettrica e dalle esenzioni in materia di imposta sulla pubblicità. Il saldo finanziario 2001, in termini di cassa, ammontava a –2.070.476 euro ricalcolati, normativa sopravvenuta, in applicazione della in 2.626.455 euro ai fini della determinazione del saldo programmatico di cassa per il 2003. Detto saldo programmatico per il 2003 è stato ampiamente rispettato, sia nelle articolazioni trimestrali che nel saldo finale, con un dato al 31.12.2003 pari a – 1.073.619. * rilevato tenendo conto dell’andamento storico del dato E Entrate finali 1° trim.2003 2° trim.2003 3° trim.2003 cassa cassa cassa 9.378.705,27 17.029.671,59 26.410.740,47 421.093,68 463.824,72 1.141.257,01 1.676.153,34 - 124.612,39 130.495,29 144.309,58 55.771,00 312.774,55 420.375,06 543.708,33 4.419.383,66 E2 Trasf. Correnti UE E3 Trasf. Correnti Enti part. Patto E4 Compartecipazione Irpef E5 proventi dismissioni 2.209.691,83 4.419.383,66 358.886,92 358.886,92 467.397,92 443.422,92 - - 2.644,96 3.169.215,86 E6 Trasf. In conto cap. Stato E7 Trasf. In conto cap. UE - - 925.323,98 989.323,98 - - - - 3.014.830,51 E8 Trasf. In conto cap. Enti part. Patto 1.035.646,04 4.919.590,88 9.441.636,22 14.978.900,74 4.548.833,71 7.531.814,64 12.552.494,28 17.951.303,54 * Entrate carattere ecc.tà S1 Interessi passivi S2 Spese correnti con vincolo dest. Da UE 24.069,57 44.249,79 959.004,91 1.820.167,15 134.417,32 24.320,02 35.935,30 78.616,37 - - - - - - - - * Spese carattere ecc.tà S3 Spes per calamità naturali S4 Spese per elezioni amm.ve Sn Pagamenti netti S Saldo Finanziario En-Sn RILEVATO Saldo Finanziario PROGRAMMATICO* Per quanto riguarda la determinazione del -1.006.481,47 E9 Riscossione crediti S Spese correnti cassa 4.775.906,09 E1 Trasf. Correnti Stato En Incassi netti 4° trim.2003 - - - - 4.390.346,82 7.463.244,83 11.557.554,07 16.052.520,02 -1.375.516,31 -2.543.653,95 -2.115.917,85 -1.073.619,28 -2.539.668,17 -2.626.455,00 -1.375.516,31 -5.126.918,70 positiva positiva positiva positiva saldo programmatico 2003 in termini di competenza, il dato al 31.12.2001 di 2.769.000 è stato rettificato in 2.963.000. Al 31.12.2003 il saldo finanziario rilevato ammontava a 2.079.695 ed ha quindi, rispettato il limite del saldo programmatico 2003. 11 Accertamenti/impegni 2003 E Entrate finali 25.396.751,13 E1 Trasf. Correnti Stato 1.326.998,86 E2 Trasf. Correnti UE 173.474,85 E3 Trasf. Correnti Enti part. Patto 652.774,87 E4 Compartecipazione Irpef 4.419.383,66 E5 proventi dismissioni 108.511,00 E6 Trasf. In conto cap. Stato 70.473,86 E7 Trasf. In conto cap. UE - E8 Trasf. In conto cap. Enti part. Patto 3.716.730,76 E9 Riscossione crediti * Entrate carattere ecc.tà En Entrate finali nette 14.928.403,27 S Spese correnti 18.995.713,52 S1 Interessi passivi 1.814.240,06 S2 Spese correnti con vincolo dest. Da UE 173.374,85 * Spese carattere ecc.tà - S3 Spes per calamità naturali - S4 Spese per elezioni amm.ve - Sn Spese correnti nette 17.008.098,61 S Saldo Finanziario En-Sn 31/12/2003 -2.079.695,34 Saldo Finanziario annuo di competenza 2003 -2.963.000,00 Valutazione sul rispetto del Patto di Stabilità positiva 12 4. L’INDEBITAMENTO Alla data del 31.12.2003, il debito complessivo residuo del Comune di Tortona ammonta a 41,476 milioni di euro e consiste esclusivamente di mutui contratti con la Cassa depositi e prestiti e con primari Istituti di credito. L’importo originario mutuato ammonta, compresi i mutui già stipulati e con decorrenza 2004, 2005 o 2006, a 53,198 milioni di euro, mentre l’onere sostenuto dal Comune nel 2003 ammonta a 3,537 milioni di euro totali di cui 1,739 milioni di euro ascrivibili alla quota interessi e 1,798 milioni di euro alla quota capitale. A tale proposito, bisogna notare che risultano rispettati sia i limiti quantitativi dell’indebitamento, sia le condizioni preliminari prescritte dall’art. 203 TUEL, essendo stato approvato sia il rendiconto 2001 che il bilancio preventivo 2003. Per quanto concerne i limiti quantitativi dell’indebitamento, la capacità complessiva di indebitamento, come risulta dalla tabella seguente estrapolata dalla Relazione previsionale e programmatica del Comune di Tortona per gli esercizi 2003-2005, ammontava per il 2003 a 2,438 milioni di euro, pari al 25% dell’ammontare complessivo dei titoli I - II e III dell’entrata, dedotti gli interessi dei mutui in ammortamento dal 2004 e dal 2005 ed aggiunto il contributo in conto interessi della Regione Piemonte. Tale importo risulta superiore agli oneri per interessi effettivamente dovuti dal Comune di Tortona nel corso dell’esercizio 2003, risultando perciò rispettato il limite della capacità di indebitamento previsto dall’art.204 TUEL, così come risulta rispettato anche il limite del 12% previsto dai parametri per la definizione degli enti strutturalmente deficitari. DIMOSTRAZIONE CAPACITA' DI INDEBITAMENTO dati in euro art.204, comma 1 TUEL titolo I entrata 8.471.285,14 titolo II entrata 6.048.745,80 titolo III entrata 3.644.022,79 Totale 18.164.053,73 limite indebitamento 25% totale 4.541.013,43 a dedurre: interessi mutui in ammortamento da 2004 2.118.873,22 interessi mutui in ammortamento da 2005 138.574,15 a sommare: contributo regionale in c/interessi 154.937,06 quota disponibile 2.438.503,12 Fonte: Relazione previsionale e programmatica del Comune di Tortona per gli esercizi 2003-2005 13 Nel corso dell’esercizio 2003, come risulta dalla tabella seguente, sono stati stipulati 23 mutui, diciannove dei quali con la Cassa depositi e prestiti, per un importo totale di 8,415 milioni di euro. Quattro mutui decorrono dal 2004, dodici dal 2005 e sette dal 2006. In relazione alla destinazione dei proventi da mutui, si prende atto che tutte le opere oggetto della spesa effettuata con i proventi dell’indebitamento rappresentano un incremento patrimoniale per l’ente, rispettando così il dettato costituzionale, che prevede,all’art.119, la possibilità per gli enti locali di indebitarsi esclusivamente a fini di investimento. Si manifestano tuttavia delle perplessità circa l’opportunità di finanziare determinate opere, seppure di costo non elevato, con il ricorso al debito. ELENCO MUTUI CONTRATTI ANNO 2003 durata strumento attivato oggetto da Mutuo Mutuo Mutuo Mutuo Mutuo C.DD.PP C.DD.PP C.DD.PP C.DD.PP C.DD.PP Mutuo C.DD.PP Mutuo C.DD.PP Mutuo C.DD.PP Mutuo C.DD.PP Mutuo C.DD.PP Mutuo C.DD.PP Mutuo C.DD.PP Mutuo C.DD.PP Mutuo C.DD.PP Mutuo C.DD.PP Mutuo C.DD.PP Mutuo C.DD.PP Mutuo C.DD.PP Mutuo C.DD.PP Mutuo ICS Mutuo ICS Mutuo ICS Mutuo ICS a interventi infrastrutture nelle frazioni 2005 2024 centro servizi Dellepiane - completamento 2005 2024 piano di sicurezza 2005 2024 ampliamento sc. Materna e v.le Kennedy 2005 2024 ristrutturazione spogliatoi e campo Paghisano 2005 2024 nuova strada di collegamento via Toniolo con strada priv. Ossona 2005 2024 rinnovo portici: rifacimento pavimentazione manutenzione colonnato, volte e facciate 2005 2024 illuminazione pubblica piano luce 2005 2024 progetto qualificazione urbana 2005 2024 manutenzione straordinaria parco Castello e completamento voltone 2005 2024 interventi per la protezione e messa in sicurezza giorini area Silvi 2005 2024 cimiteri comunali (urbano e frazionali): manutenzione percorsi pedonali 2005 2024 completamento parcheggio interrato p.zza d'armi ex caserma Passalacqua 2006 2025 riuso ex chiesa N.S. di Loreto 2006 2025 piano strade e marciapiedi 2006 2025 manutenzione strade statali interne al concentrico cittadino - zona sud 2006 2025 sistemazione e manutenzione rete irrigua e canali 2006 2025 collettori fignari: completamento loc. Rivalta Sc. E Acapitania 2006 2025 palazzina ex Enel: formazione mini alloggi di prima accoglienza 2006 2025 programma impiantistica sportiva: ristrutturazione spogliatoi ed annessi tennis 2004 2013 programma impiantistica sportiva: ristrutturazione spogliatoi e campo Paghisano 2004 2013 programma impiantistica sportiva: rinnovo campo calcio Coppi 2004 2013 Palazzetto dello sport U. Camagna: trasformazione piscina coperta in locale palestra 2004 2013 tasso di importo originario interesse 4,75 350.000,00 4,67 240.000,00 4,45 470.000,00 4,60 250.000,00 4,24 305.000,00 4,45 250.000,00 4,65 4,65 4,75 200.000,00 400.000,00 700.000,00 4,65 300.000,00 4,75 120.000,00 4,75 200.000,00 4,70 4,65 4,70 800.000,00 120.000,00 900.000,00 4,4 4,7 500.000,00 200.000,00 4,7 1.000.000,00 4,7 309.874,00 4,25 154.937,00 4,25 129.114,00 4,25 103.291,00 4,25 413.166,00 8.415.382,00 Fonte: Comune di Tortona In relazione alle entrate derivanti da accensioni di mutui passivi, la tabelle seguente mostra il trend degli ultimi cinque anni, riportando i dati relativi agli accertamenti di competenza dal 2000 al 2004. 14 Entrate da accensione mutui passivi - dati in euro mutui passiviaccertamenti di competenza 2000 2001 2002 2003 2004 9.454.942 8.368.443 11.230.734 8.478.702 *7.500.000 Fonte: Relazione previsionale e programmatica del Comune di Tortona per gli esercizi 2003-2005 e Relazione dei Revisori al Conto Consuntivo generale 2003 *dati presunti mutui passivi- accertamenti di competenza in euro 12.000.000 10.000.000 8.000.000 6.000.000 4.000.000 2.000.000 0 2000 2001 2002 2003 2004 Si può, quindi, rilevare che il Comune di Tortona ha rispettato i vincoli qualitativi (art.119 della Costituzione) e quantitativi (art.203 del TUEL) imposti dalla normativa vigente. I dati rilevati indicano che gli interessi passivi sui mutui costituiscono l’8,78% delle entrate correnti desumibili dai titoli I-II-III e che il debito complessivo è di 41.476 milioni di Euro e consiste esclusivamente di mutui contratti con la Cassa depositi e prestiti e con primari Istituti di Credito. 5. IL BILANCIO DI PREVISIONE E GLI ALLEGATI Il Bilancio di previsione 2003 del Comune di Tortona è stato approvato dalla Giunta il 13 febbraio 2003 e dal Consiglio comunale il 3 marzo 2003, con la deliberazione n. 17. Si verifica, per visione diretta o per enumerazione contenuta nella Relazione dei Revisori, che sono presenti gli allegati al Bilancio di previsione come previsti dall’art 162 TUEL e seguenti ed in particolare: bilancio pluriennale 2003-2005 relazione previsionale e programmatica Piano Esecutivo di Gestione rendiconto dell’ultimo esercizio chiuso (2001) programma triennale dei lavori pubblici delibera di conferma addizionale IRPEF 15 le deliberazioni con le quali sono determinati, per l'esercizio successivo, le tariffe, le aliquote d'imposta e le eventuali maggiori detrazioni, le variazioni dei limiti di reddito per i tributi locali e per i servizi locali, nonché per i servizi a domanda individuale, i tassi di copertura in percentuale del costo di gestione dei servizi stessi In relazione alla verifica dei documenti previsti dall’art.172 TUEL, l’ente specifica che sono allegati alla delibera di approvazione del bilancio di previsione 2003: o la deliberazione C.C. n. 15 del 3.3.2003 di verifica delle quantità e qualità di aree e fabbricati da destinarsi alla residenza, alle attività produttive e terziarie e determinazione del prezzo di cessione; o la tabella relativa ai parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale prevista dalle disposizioni vigenti in materia; o a. i rendiconti relativi all'esercizio 2002 degli enti partecipati dal Comune di Tortona: 1. Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale, 2. Azienda Servizi Municipalizzati Tortonesi S.p.A, 3. Azienda Consortile "Consorzio Bonifica Bacino dello Scrivia", 4. Azienda Consortile "Consorzio Smaltimento Rifiuti Solidi Ovadese - Valle Scrivia". La relazione previsionale e programmatica La Relazione per il periodo 2003-2005 fornisce un ampio quadro delle caratteristiche generali della popolazione, del territorio e dei servizi dell’ente. Per quanto riguarda le entrate, come previsto dall’art.170 TUEL, individua le risorse finanziarie e le fonti di finanziamento, evidenziando il trend storico del triennio antecedente. Per la parte spesa, la relazione è redatta per programmi e la previsione è ripartita con riferimento alla spesa corrente consolidata, a quella di sviluppo ed a quella di investimento. Per ciascun programma è data specificazione della finalità che si intende conseguire mentre per le risorse umane e strumentali si fa esplicito rimando al PEG. La motivazione delle scelte adottate appare in alcuni casi generica; inoltre la Relazione risulta carente circa la motivata dimostrazione delle variazioni intervenute rispetto all'esercizio precedente. Per quanto concerne i lavori pubblici programmati nel triennio di competenza della Relazione, viene correttamente riportato l’elenco degli investimenti previsti, in coerenza con le previsioni di spesa annuali e pluriennali. b. L’equilibrio finanziario Il Bilancio di previsione 2003 pareggia complessivamente, come evidenziato dalla seguente tabella come prevista dal D.P.R. 31 gennaio 1996 n. 194, a euro 39.096.427. 16 Quadro generale riassuntivo Entrate Titolo I: Titolo II: Spese Entrate tributarie 13.314.563,00 Titolo I: Entrate da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della Regione e di altri enti pubblici Titolo III: Entrate extratributarie Titolo IV: Entrate da alienazioni, da trasfermenti di capitale e da riscossioni di crediti Titolo V: Entrate derivanti da accensioni di prestiti Titolo VI: Entrate da servizi per 19.020.696,00 Spese in conto capitale 12.357.260,00 1.888.826,00 4.236.481,00 Titolo II: 4.401.772,00 12.429.249,00 Titolo III: 2.825.536,00 Titolo IV: conto di terzi Totale Spese correnti Spese per rimborso di prestiti 4.892.935,00 Spese per servizi per conto di terzi 2.825.536,00 39.096.427,00 Avanzo di amministrazione Totale 39.096.427,00 Totale complessivo spese 39.096.427,00 Disavanzo di amministrazione Totale complessivo entrate 39.096.427,00 Fonte: Relazione del Collegio dei Revisori del Comune di Tortona al Bilancio di previsione 2003 Per quanto riguarda l’equilibrio di parte corrente, come rileva la seguente tabella prevista dal D.P.R. 31 gennaio 1996 n. 194, si evidenzia che la copertura delle Spese correnti sommate alla quota capitale di ammortamento mutui è effettuata per una parte significativa, pari al 6,6%, da quote di oneri di urbanizzazione, mentre l’equilibrio tra Spese finali ed Entrate finali mostra un saldo da finanziare pari a euro 7.536.314. Risultati differenziali (dati in Euro) A) Equilibrio economico finanziario La differenza negativa di Entrate Titoli I-II-III (+) Spese correnti (-) 1) quote di oneri di 19.020.696,00 urbanizzazione Differenza 419.174,00 (-) 1.794.194,00 Differenza -1.375.020,00 (+) 23.841.642,00 (-) 31.377.956,00 (-) 7.536.314,00 Quote di capitale di ammortamento dei mutui B) Equilibrio finale Entrate finali (av. + Titoli I+II+III+IV) Spese finali (disav. + Titolo I + II) Finanziare Fonte: Relazione del Collegio dei Revisori del Comune di Tortona al Bilancio di previsione 2003 17 -1.375.020,00 19.439.870,00 è finanziata con: 1.375.020,00 In relazione alla copertura di spese correnti con oneri di urbanizzazione bisogna notare che tale pratica, del tutto legittima ai sensi dell’art. 136 comma 2 D.P.R. n.380/2001, incontra dei limiti nella difficoltà di previsione delle suddette entrate, che hanno la caratteristica di essere fluttuanti nel tempo. In allegato al Bilancio di Previsione 2003 il Comune di Tortona fornisce un quadro degli oneri di urbanizzazione, che chiarisce ampiamente le risorse previste e la loro destinazione, che riguarda esclusivamente la manutenzione o l’acquisto di beni immobili, per spese in conto capitale e per spese correnti. Il totale previsto in entrata, Titolo IV categoria 5, di euro 1.726.787 è così ripartito: 351.767 euro destinati all’acquisto di immobili o alla manutenzione straordinaria degli stessi; 1.375.787 euro destinati alla manutenzione ordinaria del patrimonio disponibile e del Demanio del Comune di Tortona. A consuntivo si può verificare che la capacità di programmazione dell’ente a riguardo delle entrate per Oneri di urbanizzazione è stata adeguata, con una capacità di accertamento pari al 97%, ed ha consentito di effettuare la gestione prevista. c. Il Bilancio di previsione In relazione alla analisi delle spese si rileva che: le spese correnti - Titolo I subiscono nel triennio 2001-2003 un lieve incremento. In particolare i dati relativi alle previsioni definitive 2002 e alle previsioni 2003 testimoniano un aumento pari al 2,8%. Tale incremento risulta più marcato per le Funzioni generali di amministrazione di gestione e di controllo (+7,5% tra il 2002 ed il 2003 in termini di previsioni), mentre, in relazione alla classificazione per Servizio, si rimarca un forte incremento nel dato di previsione relativo alla Segreteria generale (+12,8% tra il 2002 ed il 2003 in termini di previsioni). In particolare per quanto riguarda le Funzioni generali di amministrazione di gestione e di controllo, che impegnano oltre il 43% delle spese correnti e che riguardano le attività di 8 Servizi, dalla analisi del Bilancio di previsione 2003 si evince come le previsioni per acquisti di beni o materie prime siano in diminuzione, anche in relazione alla attivazione delle convenzioni Consip e degli stringenti limiti imposti dal rispetto del Patto di Stabilità interno, mentre risultano in crescita le spese per il personale e per le prestazioni di servizi. Per quanto concerne la classificazione delle spese correnti in base agli 11 interventi si rileva quanto segue: -intervento 9 ammortamenti : il Comune di Tortona in base alla facoltà concessa dall’art.167 del TUEL non ha ritenuto di applicare alcuna quota di ammortamento sui beni utilizzati -intervento 10 fondo svalutazione crediti : non è stato previsto alcun fondo svalutazione crediti, se non un importo simbolico per memoria -intervento 11 fondo di riserva : il fondo di riserva previsto è pari allo 0,91% delle spese correnti e pertanto rientra nelle previsioni dell’art.166 TUEL che prevede una banda di oscillazione tra lo 0,30 e 2% delle stesse spese correnti. In conclusione, l’analisi del bilancio 2003 indica innanzitutto come gli aspetti formali risultino pienamente rispettati : la approvazione del bilancio medesimo risulta coerente con le previsioni normative e regolamentari vigenti ed esso è corredato di tutti gli allegati previsti dall’art. 162 e seguenti e dall’art. 172 de TUEL. Sul piano sostanziale è stato fatto un impiego non secondario delle entrate per oneri di urbanizzazioni per finanziare la copertura di spesa corrente e della quota di capitale di ammortamento mutui, sostenuto peraltro da una adeguata capacità di programmazione riguardo a tali entrate ( capacità di accertamento pari al 97%). Sempre sul piano sostanziale l’analisi del bilancio indica un aumento seppure lieve (+ 2,8% ) delle spese di parte di corrente, che ha riguardato soprattutto le spese per il personale e per le prestazioni di servizi mentre risultano diminuite quelle relative all’acquisto di beni e materie prime, effetto, quest’ultimo, da ascriversi con buona probabilità alla attivazione delle convenzioni CONSIP. L’incremento delle spese di parte corrente visto sotto un’ottica organizzativa, ha interessato più marcatamente la Segreteria Generale, facente parte del Comparto Funzioni Generali di amministrazione di gestione e di controllo, che, da solo, assorbe il 43% di tali spese. 18 6. IL RENDICONTO a. Entrate e spese: la gestione finanziaria Il Rendiconto 2003 è stato approvato dal consiglio comunale con delibera n. n. 43 del 28.4.2004 ed è redatto nella composizione e con le modalità previste dal TUEL in materia. In base all’esame della relazione illustrativa del rendiconto elaborata ai sensi dell’art.151 e 231 TUEL, si evidenzia che per quanto riguarda la gestione delle entrate nel 2003, il grado di realizzazione delle entrate (accertamenti/previsioni) è stato pari all’87,8%, mentre il rapporto riscossioni/accertamenti è stato pari al 50,6%. Tale valore è da imputarsi ad una ridottissima percentuale di riscossioni delle entrate per investimenti, che nel biennio 2002-2003 è giunta al minimo storico dell’ultimo decennio, con livelli intorno al 7-8% (riscossioni/accertamenti). Anche per quanto riguarda le spese, la capacità di impegno nel 2003 (impegni/previsioni) ammonta al 87,7%, mentre il rapporto pagamenti/impegni ammonta al 53%; l’analisi evidenzia come per il settore delle spese correnti i valori della capacità di impegno si attestino, nell’ultimo decennio, costantemente al di sopra del 90% (97% nel 2003), con percentuali di pagamento attorno all’80%. Per quanto riguarda le spese per investimenti la capacità di impegno è sensibilmente migliorata, passando da una media del 50% circa sino al 2000 ad una media del 90% nel triennio 2001-2003, mentre rimane particolarmente bassa la percentuale di pagamenti/impegni con un livello pari all’8% nel 2003, in linea con i dati del recente passato. Per quanto concerne la capacità di programmazione dell’ente si valuta positivamente la corretta stima delle entrate di cui al Titolo I- entrate tributarie, che sono state accertate al 99,59% rispetto alla previsione definitiva, poi incrementata rispetto alla prudenziale previsione iniziale. Durante l’esercizio 2003 l’ente non ha utilizzato l’anticipazione di cassa richiesta in sede di bilancio di previsione. Si può quindi, affermare come, sotto l’aspetto formale, l’approvazione del rendiconto sia avvenuta nel pieno rispetto delle vigenti previsioni normative e regolamentari. Sul piano sostanziale l’analisi del rendiconto ha posto in evidenza una buona capacità di programmazione delle entrate da parte dell’Ente, che sono state accertate all’87,8% rispetto ai dati previsionali, con un valore di picco per titolo I (99,59); meno confortante è, peraltro, il dato relativo al rapporto riscossioni/accertamenti che si è attestato sul valore del 50,6% risultato, questo da imputarsi soprattutto alle entrate per investimenti, che nel biennio 20022003 si attestano al 7-8%. Per quanto connesso con le spese, si è registrato un buon risultato gestionale in quanto a capacità d’impegno (rapporto impegni/previsioni) attestatasi attorno all’81,75, grazie soprattutto ad un netto miglioramento della situazione relativa alle spese per investimenti, che, con il passaggio da una media del 50%nel 2000 ad una media del 90% nel triennio 2000/2003, ha sostenuto il dato relativo alle spese di parte corrente, costantemente attestatosi attorno al 90%. Meno confortante è, viceversa, la situazione relativa al rapporto pagamenti/impegni che può considerarsi buona nel settore delle spese correnti (80% circa), mentre è decisamente insoddisfacente in quello delle spese per investimento, che presenta valori percentuali di pagamento attorno all’8%, in linea, peraltro, con quanto registratosi negli anni immediatamente precedenti il 2003. b. La gestione dei residui Dall’esame dell’elenco dei residui allegato al consuntivo 2003 si evince che i residui passivi totali al 31.12.2003 ammontavano a 45,396 milioni di euro. 19 Questo dato è stato ottenuto in sede di consuntivo, depurando i residui passivi per un importo di 443.379 euro di residui non riaccertati. L’importo più consistente, 287.208 euro, di residui eliminati è imputabile all’esercizio 2002, seguito dall’esercizio 2001 e 2000. Una quota consistente ( 23.738 euro) di residui eliminati risaliva all’esercizio 1989. Il dato dei residui passivi totali è in lieve decremento rispetto al dato del 31.12 2002, anche se ciò non è sufficiente per invertire il trend di consistente crescita, che nel triennio 2001 -2003 è stato di oltre il 25%. Ciò è anche testimoniato dall’aumento subito dal dato relativo all’incidenza dei residui passivi, passato dal 116,28% del 2001 al 125,98% del 2003. Per quanto concerne i residui attivi, il valore totale al 31.12.2003 ammonta a 41,408 milioni di euro. Questo dato è stato ottenuto in sede di consuntivo, depurando i residui attivi da quelli inesigibili (47.555 euro) e da quelli insussistenti, (149.178 euro), e conteggiando le sopravvenienze attive, pari a 76.696 euro. Anche per quanto riguarda i residui attivi, pur registrandosi un lieve decremento rispetto al dato del 31.12.2002, il trend è di consistente crescita, con un incremento nel triennio 2000-2003 di oltre il 25%. Il dato dell’incidenza dei residui attivi nel triennio 2001-2003 è passato dal 106,56% al 116,76%. Si può, pertanto, affermare come l’Ente abbia svolto, nel tempo, una meritoria opera di ricognizione dei residui passivi, il cui risultato rappresenta un sicuro elemento nella valutazione della sana gestione finanziaria dell’Ente, testimoniato, d’altronde, da un lieve decremento dei residui stessi, registratosi nel 2003, rispetto al dato del 2002. Ciò trova un risultato anche nei dati relativi ai residui attivi, il cui valore testimonia di un analogo lieve decremento rispetto agli stessi dati del 2002. Tutto ciò è indicativo di una volontà di superare una situazione che, però, in una prospettiva triennale, non è molto confortante: i dati previsti del 2003 non sono infatti sufficienti a compensare quelli negativi del biennio precedente, che marcano nel loro complesso un trend di crescita nel triennio attorno al 25%, in ambedue i settori, come del resto testimoniato dai dati dell’incidenza dei residui passivi ed attivi passati dal 116,28% e 106,56% rispettivamente nel 2001, al 125,98% e 116,76% rispettivamente nel triennio 2001-2003. c. Risultato di amministrazione Il risultato di amministrazione 2003 consiste in un avanzo di 358.413 euro. Di questi, una quota pari a 49.590 euro risulta essere vincolata alla realizzazione di opere pubbliche, mentre i restanti 308.823 costituiscono la quota di avanzo disponibile. L’avanzo di amministrazione nel triennio 2001 – 2003 ha avuto il seguente andamento: AVANZO DI AMMINISTRAZIONE – DATI IN EURO 2001 2002 2003 154.778 11.201 358.413 avanzo di amministrazione d. Il conto economico Il risultato economico di esercizio ammonta a 807.110 euro per l’esercizio 2003. A tale risultato concorrono il risultato di gestione pari 2.440.187 euro, gli utili di 50.626 euro, derivanti dalla gestione di aziende speciali partecipate, detratti gli oneri finanziari e proventi ed oneri straordinari come evidenziato nella seguente tabella: 20 CONTO ECONOMICO 2003 proventi della gestione 20.942.141,00 costi della gestione 18.501.954,00 risultato della gestione 2.440.187,00 proventi ed oneri da aziende speciali 50.626,00 risultato della gestione operativa 2.490.813,00 proventi ed oneri finanziari -1.680.046,00 proventi ed oneri straordinari -3.657,00 risultato economico di esercizio 807.110,00 Al conto economico è accluso il prospetto di conciliazione, mediante il quale, a partire dai dati finanziari sono stati derivati i risultati economici e patrimoniali. Si dà atto che tanto il Conto economico quanto il prospetto di conciliazione sono stati redatti utilizzando gli appositi modelli previsti dal d.p.r. 31.1.1996 n.194. e. Il conto del patrimonio Nel conto del patrimonio sono rilevati i risultati della gestione patrimoniale effettuata dall’ente nell’esercizio 2003 e, in particolare, le variazioni al patrimonio introdotte dalla gestione finanziaria e da quella amministrativa. Il patrimonio dell’ente, nel corso del 2003, ha subito un incremento di 11.713.736 euro, pari al 9%, passando da 121.520.159 euro del 31.12.2002 a 133.233.895 euro del 31.12.2003. Si rileva che i beni sono valutati come previsto dall’art. 230 TUEL e con riferimento ai singoli inventari dei beni del patrimonio dell’ente. Si rileva l’insussistenza di crediti di dubbia esigibilità nella apposita posta del conto del patrimonio. Si dà atto che il Conto del Patrimonio è stato redatto utilizzando gli appositi modelli previsti dal d.p.r. 31.1.1996 n.194. f. Debiti fuori bilancio Per quanto concerne l’esercizio 2003 non sussistono debiti fuori bilancio. g. Parametri di deficitarietà strutturale I parametri risultano tutti rispettati come si evince dalla tabella seguente 21 PARAMETRI DI DEFICITARIETA’ STRUTTURALE 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) Disavanzo di amministrazione complessivo superiore al 5 per cento delle spese, desumibili dai Titoli I e III della spesa, con esclusione del rimborso di anticipazione di cassa; Volume dei residui attivi di fine esercizio provenienti dalla gestione di competenza, con esclusione di quelli relativi all'I.C.I. ed ai trasferimenti erariali, superiori al 21 per cento delle entrate correnti, desumibili dai Titoli I, II e III; Volume dei residui passivi di fine esercizio provenienti dalla gestione di competenza delle spese correnti superiori al 27 per cento delle spese di cui al Titolo I della spesa; Esistenza di procedimenti di esecuzione forzata nei confronti dell'Ente per i quali non sia stata proposta opposizione giudiziale nelle forme consentite dalla legge; Presenza di debiti fuori bilancio riconosciuti ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 25 febbraio 1995, n. 77, per i quali non siano state reperite le necessarie fonti di finanziamento; Volume complessivo delle entrate proprie, desumibili dai Titoli I e III, rapportato al volume complessivo delle entrate correnti, desumibili dai titoli I, II e III, inferiore al 27 per cento per i comuni sino a 2.999 abitanti, inferiore al 35 per cento per i comuni da 3.000 a 59.000 abitanti, inferiore al 37 per cento per i comuni da 60.000 a 250.000 abitanti, inferiore al 32 per cento per i comuni con oltre 250.000 abitanti. Volume complessivo delle spese per il personale a qualunque titolo in servizio, con esclusione di quelle finanziate con entrate a specifica destinazione da parte della Regione o di altri enti pubblici, rapportato al volume complessivo delle spese correnti, desumibili dai Titolo I, superiore al 48 per cento per i comuni sino a 2.999 abitanti, superiore al 46 per cento per i comuni da 3.000 a 59.000 abitanti, superiore al 41 per cento per i comuni da 60.000 a 250.000 abitanti, superiore al 44 per cento per i comuni con oltre 250.000 abitanti. Importo complessivo degli interessi passivi sui mutui superiore al 12 per cento delle entrate correnti desumibili dai Titoli I, II e III. 22 % NO 12.13 23,79 NO NO 66,92 35,01 8,78 COMUNE DI NOVARA 1. I CONTROLLI INTERNI La situazione dei Controlli interni, con riferimento alle previsioni del D.Lgs. 289/99 ed al TUEL e sulla base degli elementi d’informazione forniti dal Comune di Novara, risulta essere la seguente: a. Il Controllo di Gestione Controllo di Gestione è svolto da personale del Settore Economico- Finanziario: un dirigente, a tempo parziale , e due dipendenti appartenenti alla categoria D, di cui uno occupato a tempo pieno ed uno a tempo parziale. Si tratta di personale non inquadrato in una struttura organizzativa definita e dedicata esclusivamente al controllo di gestione, che, seppure così denominato, non svolge ancora una attività indirizzata a rilevare l’economicità, l’efficienza e l’efficacia della azione amministrativa. L’ attività svolta nel 2003 e ancora nel 2004, anno dal quale è disponibile un apposito software dedicato al controllo di gestione, che diventerà operativo nel 2005, consiste in una verifica del rispetto, in itinere, degli indirizzi e degli obiettivi assegnati ai dirigenti con una attività, sia di tipo finanziario che fattuale, eseguita utilizzando il software e le informazioni proprie della contabilità finanziaria ed economica, e, a partire dal 2005, il software cui si è fatto cenno. Questa attività non si estrinseca in reports o referti ma in stringate comunicazioni rivolte ai dirigenti medesimi ed al direttore generale. Il controllo di gestione svolge la propria attività mediante scambi di dati ed informazioni con il controllo strategico, con il nucleo di valutazione ed il controllo di regolarità amministrativa-contabile. Detti scambi avvengono con carattere occasionale, anche tramite accesso a banche dati e riunioni. b. Il controllo di regolarità amministrativa contabile Viene svolto dal Servizio finanziario dell’Ente ed ha per oggetto le delibere degli organi collegiali e le determinazioni dei Dirigenti. c. Nucleo di Valutazione Nel comune di Novara è stato attivato il Nucleo di Valutazione, composto da un membro esterno e da due interni : la sua attività riguarda le prestazioni dei dirigenti ed i comportamenti adottati da essi nell’utilizzo delle risorse assegnate. Il membro esterno è un docente universitario di Economia delle Aziende Amministrative, che non ha altri incarichi nell’ambito del Comune, e i due membri interni sono il Direttore Generale ed il Segretario Generale. Sono stati redatti sei verbali delle sedute e nel 2002/2003 è stata effettuata la valutazione dei risultati e del raggiungimento degli obiettivi assegnati ai dirigenti anche con l’utilizzo delle verifiche di carattere finanziario e di attuazione degli obiettivi effettuate dal controllo di gestione. La valutazione è il presupposto per l’attribuzione della indennità di risultato e per l’applicazione di misure in materia di responsabilità dirigenziale, che possono comportare la revoca dell’incarico o la destinazione ad altro incarico. La valutazione delle prestazioni individuali dei dirigenti prende in considerazione due aspetti: 23 I risultati conseguiti, ossia il grado di raggiungimento degli obiettivi concordati tra valutato (dirigente) e valutatore (Assessore-Direzione Strategica). Sono individuate due differenti tipologie di obiettivi da valutare con pesi diversi e precisamente: obiettivi operativi ed obiettivi specifici. I comportamenti organizzativi, ossia le capacità manageriali dimostrate durante la gestione delle risorse umane, tecniche e finanziarie affidate ed i provvedimenti adottati per realizzare gli obiettivi del piano esecutivo di gestione PEG assegnato all’Amministrazione. d. Il Controllo Strategico Il Controllo Strategico valuta le attività svolte onde fornire agli organi d’indirizzo politico elementi idonei a consentire loro di assumere decisioni ovvero di correggere scelte già operate in sede di programmazione della attività dell’Ente locale. L’organo che svolge il Controllo Strategico è denominato Direzione Strategica in posizione di staff al Sindaco ed è composto dal Direttore generale e da un dipendente di categoria D. Tale organo elabora informazioni inerenti l’intero flusso delle attività programmate, analizza i risultati conseguiti in rapporto agli obiettivi, individua le cause dell’eventuale mancato raggiungimento di questi ultimi. Il controllo strategico, riferisce con cadenza periodica agli organi politici, ed ai dirigenti responsabili, sull’andamento delle attività, sullo stato di realizzazione degli obiettivi, nelle varie fasi operative previste. Anche per il controllo strategico, come per il controllo di gestione e di regolarità contabile, si sono registrati scambi di dati e di informazioni con le altre strutture preposte al controllo interno. La situazione relativa ai Controlli interni attuati dal Comune di Novara indica come l’organizzazione di tale sistema sia in evoluzione e presenti ancora taluni carenze, in rapporto alle previsioni del D.Lgs.286/99 e del TUEL. Il Controllo di gestione dovrebbe entrare a regime nel 2005 e necessita, comunque, di un inquadramento organizzativo e normativo meglio definito. Gli elementi d’informazione forniti sembrerebbero indicare un funzionamento di tale tipo di controllo quasi esclusivamente come elemento stimolatore dell’attività gestionale, non effettuando una valutazione della qualità di gestione. Quest’ultima funzione sembrerebbe essere svolta dal Controllo strategico che, anche per la sua articolazione organizzativa (è diretto dal Direttore Generale, che, a rigore, ne dovrebbe essere l’oggetto), si colloca in posizione intermedia rispetto al Controllo di gestione : ciò, invero, è in qualche modo comprensibile, trattandosi di due tipi di controllo fra di loro complementari e, quindi, difficilmente separabili da una ben definita linea di confine, come del resto emerso anche in altre realtà locali esaminate, in alcune delle quali il Controllo strategico non è neppure stato attivato. 2. REGOLARITA’ CONTABILE, FINANZIARIA, ED ECONOMICA DELLA GESTIONE E GLI ADEMPIMENTI DELL’ORGANO DI REVISIONE DEL COMUNE DI NOVARA Nel corso del 2003 presso il Comune di Novara si sono succeduti due collegi dei revisori. Al fine di svolgere le proprie funzioni di cui all’art.239 comma 1 T.U.E.L, il su indicato Organo ha effettuato nell’arco del 2003 ben 31 riunioni. Il Collegio dei revisori per quanto riguarda l’attività prevista dal comma 1 lett.a), ha emesso pareri su alcuni argomenti tra i quali: Modifica del Regolamento Comunale dell’ICI Modifica Regolamento Comunale della TOSAP Modifica del Regolamento Comunale della TRSUI. 24 Per i pareri di cui al comma 1 lett.b), l’Organo di Revisione, esaminati gli atti, ha verificato che il bilancio di previsione è stato redatto nell’osservanza delle norme di legge, dello statuto dell’Ente e del regolamento di contabilità, rilevandone la congruità, la coerenza e l’attendibilità contabile. Per quanto connesso con i compiti di vigilanza di cui al comma 1, lettera c), il Collegio dei revisori ha svolto le seguenti attività: controllo del rispetto del Patto di Stabilità, con verifica dei dati trimestrali e di quelli finali; verifica del rispetto della prescrizione di procedere agli acquisti avvalendosi della CONSIP; verifica della predisposizione dell’elenco dei collaboratori esterni a compenso, di cui alla legge 662/96; verifica del piano di assunzione del personale per l’esercizio 2003, con monitoraggio delle relative spese, verifica dell’aggiornamento dell’albo dei beneficiari di provvidenze di natura economica, verifica dell’avvenuta trasmissione al competente Ministero delle schede relative al conto annuale 2002. In merito alle previsioni di cui comma 1 lett.d) dell’art.239 del TUEL, il Collegio dei Revisori, eseguite le verifiche preliminari, ha espresso parere positivo sulla relazione al rendiconto 2003, dichiarando che essa è stata redatta conformemente a quanto previsto dall’art.231 TUEL e che l’azione condotta dall’Ente è risultata efficace ai fini del raggiungimento degli obiettivi stabiliti dai programmi e del rispetto dei relativi costi. Il collegio non ha mancato però di rilevare e segnalare alcune anomalie, quali: La tardività del tesoriere nella presentazione del rendiconto. La mancata presentazione del conto da parte di alcuni servizi. La mancata valutazione e segnalazione della sussistenza della ragione di credito di ogni residuo attivo; inoltre, non sempre è apparsa garantita per ciascun credito l’attivazione delle azioni conservative. E’stata rilevata, inoltre, la cronica inesigibilità dei crediti per affitti e locazioni di alloggi ed impianti sportivi, risalenti addirittura al 1985. Alla luce delle suesposte osservazioni, l’organo dei revisori ha raccomandato al Comune di Novara di verificare le modalità con le quali avvengono i riscontri e gli scambi di dati tra servizio finanziario e tesoriere, al fine di consentire a quest’ultimo di rispettare i termini di legge e di contratto per la presentazione del conto. Altra raccomandazione rivolta all’Ente è stata quella di provvedere alla formale nomina degli agenti contabili che maneggiano il denaro o che comunque sono depositari di beni dello stesso Ente. Infine, in ordine ai residui attivi e passivi il Collegio dei revisori ha raccomandato di monitorare detti residui, instaurando una idonea procedura interna al fine di perseguire sia la chiarezza e la verità del bilancio, che la tutela del patrimonio, eliminando l’incertezza implicita dei valori rappresentati. In merito all’attività di cui al comma 1 lett.e), il Collegio ha dichiarato che non sono state accertate irregolarità, che potessero comportare la stesura di Referti agli organi consiliari. Relativamente alle previsioni di cui al comma 1 lett.f), il Collegio dei revisori ha eseguito le verifiche di cassa con periodicità trimestrale, sia sul conto del tesoriere che sulla cassa economale. 3. IL PATTO DI STABILITA’ INTERNO La legge 27-12-2002, n.289 (legge finanziaria 2003) ha disposto per le Regioni a statuto ordinario, per le Province e per i Comuni con popolazione superiore a 5000 abitanti l’adesione al Patto di stabilità e crescita per il triennio 2003-2005. Per l’anno 2003 il Patto di stabilità è stato anche oggetto della circolare del Ministero dell’economia e delle finanze del 4-2-2003, n.7, e del successivo D.M. 24-6-2003. Quest’ultimo, ai fini del monitoraggio del Patto da parte del Ministero dell’economia e delle finanze, ha stabilito le modalità e definito i prospetti che le Regioni a statuto ordinario, le Province e i Comuni con popolazione superiore a 60.000 abitanti devono adottare per il monitoraggio stesso. 25 Il Comune di Novara, ai fini della gestione del Patto di stabilità interno, ha rideterminato, per l’esercizio 2001 , i saldi trimestrali finanziari, di cassa e di competenza mentre ha determinato l’obiettivo del saldo programmatico 2003 con l’analisi dei flussi di cassa, degli impegni di spesa e degli accertamenti di entrata relativi agli esercizi 2001 e 2002. L’Ente ha attuato, nell’esercizio 2003, una verifica della gestione dei Centri di responsabilità e un monitoraggio delle riscossioni e dei pagamenti, degli accertamenti di entrata e degli impegni di spesa, al fine del rispetto degli obiettivi programmatici dei saldi finanziari. Il Comune ha formalizzato i controlli dimostrativi del Patto di stabilità nei prospetti di cui al D.M. 24-6-2003, qui trasmessi, con dati provvisori, nel mese di marzo 2004 e successivamente integrati , dopo l’approvazione del Conto Consuntivo, con i seguenti prospetti relativi ai dati trimestrali cumulativi: 26 SALDO PROGRAMMATICO DI CASSA DATI TRIMESTRALI CUMULATI PER GLI ANNI 2001 e 2003 CODICI DESCRIZIONE ENTRATA 2001 2003 (importi migliaia di euro) INCASSI TITOLO 1: Entrate Tributarie E01 ICI 19.047 E02 ADDIZIONALE IRPEF 6.142 E03 COMPARTECIPAZIONE IRPEF E04 TARSU E05 ALTRE ENTRATE TRIBUTARIE E06 E07 23.688 7.115 19.247 11.987 12.738 5.102 4.190 Totale TITOLO 1 42.278 66.978 Totale TITOLO 1 (al netto della compartecipazione IRPEF) E06 - E03 42.278 47.731 31.153 30.085 22.841 19988 TITOLO 2: Entrate da contributi e Trasferimenti Correnti E08 Totale TITOLO 2 a detrarre E09 TRASFERIMENTI CORRENTI DA STATO E10 TRASFERIMENTI CORRENTI DA U.E. 3 E11 TRASFERIMENTI CORRENTI DAGLI ALTRI ENTI PARTECIPANTI AL PATTO E12 Entrate TITOLO 2 (E08-E09-E10-E11) 423 8.241 9.619 68 55 13.810 17483 15.830 15.135 TITOLO 3: Entrate extra tributarie E13 Totale TITOLO 3 TITOLO 4: Alienazioni, trasferimenti di capitali, Riscossione di crediti E14 Totale TITOLO 4 a detrarre E15 PROVENTI DELLA DISMISSIONE DI BENI IMMOBILIARI 381 774 380 1.236 E16 PROVENTI DELLA DISMISSIONE DI ATTIVITA' FINANZIARIE E17 TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE DALLO STATO E18 TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE DALLA U.E. E19 TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALEDAGLI ALTRI ENTI PARTECIPANTI AL PATTO 5.003 448 E20 RISCOSSIONE E CREDITI 4.223 8.558 E21 Entrate TITOLO 4 (E14-E15-E16-E17-E18-E19-E20) En cs Entrate NETTE utili ai fini del saldo finanziario (E07+E12+E13+E21) SPESA 5.843 4.119 61.999 69.388 PAGAMENTI TITOLO 1: Spese correnti S Totale TITOLO 1 a detrarre S1 INTERESSI PASSIVI 89.891 95.698 3.845 4.341 S2 SPESE CORRENTI SOSTENUTE SULLA BASE DI TRASFERIMENTI CON VINCOLO DI DESTINAZIONE DELLA U.E. S3 SPESE PER CALAMITA' NATURALI S4 SPESE PER ELEZIONI AMMINISTRATIVE S5 144 68 339 SPESE CORRENTI PER I RIMBORSI ESEGUITI DALLO STATO S6 SPESE DI PERSONALE ( INCREMENTO RETRIBUTIVO 0,99% E PRATICHE CONDONO) Sn cs SPESE CORRENTI NETTE utili ai fini del saldo finanziario (S-S1-S2-S3-S4-S5-S6) Sf 03 cs Sfp 03 cs SALDO FINANZIARIO Trimestrale (En cs) - (Sn cs) SALDO FINANZIARIO PROGRAMMATICO 2003 (trimestrale) 27 85.707 91.145 -23.708 -21757 -23708 SALDO PROGRAMMATICO DI COMPETENZA DATI TRIMESTRALI CUMULATI PER GLI ANNI 2001 e 2003 CODICI DESCRIZIONE ENTRATA 2001 2003 (importi migliaia di euro) ACCERTAMENTI TITOLO 1: Entrate Tributarie E01 ICI E02 ADDIZIONALE IRPEF E03 COMPARTECIPAZIONE IRPEF E04 TARSU E05 ALTRE ENTRATE TRIBUTARIE E06 E07 17.560 21.316 5.061 7.395 19.247 12.793 12.773 5.398 4.051 Totale TITOLO 1 40.812 64.782 Totale TITOLO 1 (al netto della compartecipazione IRPEF) E06 - E03 40.812 45.535 34.101 19.727 24.434 7.707 TITOLO 2: Entrate da contributi e Trasferimenti Correnti E08 Totale TITOLO 2 a detrarre E09 TRASFERIMENTI CORRENTI DA STATO E10 TRASFERIMENTI CORRENTI DA U.E. E11 591 TRASFERIMENTI CORRENTI DAGLI ALTRI ENTI PARTECIPANTI AL PATTO E12 Entrate TITOLO 2 (E08-E09-E10-E11) 9.643 11.368 24 61 14.061 16.521 21698 26.314 TITOLO 3: Entrate extra tributarie E13 Totale TITOLO 3 TITOLO 4: Alienazioni, trasferimenti di capitali, Riscossione di crediti E14 Totale TITOLO 4 a detrarre E15 PROVENTI DELLA DISMISSIONE DI BENI IMMOBILIARI 129 1.091 E16 PROVENTI DELLA DISMISSIONE DI ATTIVITA' FINANZIARIE E17 TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE DALLO STATO 466 87 E18 TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE DALLA U.E. E19 TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALEDAGLI ALTRI ENTI PARTECIPANTI AL PATTO E20 RISCOSSIONE E CREDITI E21 4.595 16.448 10.719 Entrate TITOLO 4 (E14-E15-E16-E17-E18-E19-E20) En Cp 358 Entrate NETTE utili ai fini del saldo finanziario (E07+E12+E13+E21) SPESA 2.982 5.789 5.348 60.686 67.465 IMPEGNI TITOLO 1: Spese correnti S Totale TITOLO 1 a detrarre S1 INTERESSI PASSIVI 94.993 98.761 3.845 4.243 SPESE CORRENTI SOSTENUTE SULLA BASE DI TRASFERIMENTI CON VINCOLO DI S2 DESTINAZIONE DELLA U.E. 591 S3 SPESE PER CALAMITA' NATURALI 68 S4 SPESE PER ELEZIONI AMMINISTRATIVE 339 SPESE CONNESSE PER I RIMBORSI ESEGUITI DALLO STATO S5 S6 SPESE DI PERSONALE( INCREMENTO RETRIBUTIVO 0,99% E PRATICHE CONDONO) Sn cp Sf 03 cp 285 SPESE CORRENTI NETTE utili ai fini del saldo finanziario (S-S1-S2-S3-S4-S5-S6) SALDO FINANZIARIO Trimestrale (En cp) - (Sn cp) 28 90.809 93.574 -30123 -26109 Da tali prospetti e da quelli ulteriormente acquisiti in data 21-1-2005 e sottoscritti dal dirigente del Servizio Bilancio, si rileva che il saldo programmatico di cassa 2003 ammonta a € -23.708.000 a fronte di un saldo finanziario, in termini di cassa, di € –21.757.000. In termini di competenza, si rileva un saldo programmatico di € -30.123.000 a fronte di un saldo finanziario di € -26.109.000. Il Comune di Novara ha pertanto mantenuto entro i limiti programmatici i saldi finanziari 2003 e quindi ha rispettato i limiti stabiliti dall’art. 29 della legge 289/2002. Tale verifica è stata effettuata anche dal Collegio dei Revisori che, nella relazione al Conto consuntivo 2003, anche se con riferimento ai dati provvisori, attesta l’osservanza delle regole del Patto di stabilità. 4. L’INDEBITAMENTO Al 31/12/2003 il debito complessivo residuo del Comune di Novara per mutui in ammortamento ammonta ad € 121.845.047. Tale situazione ha comportato, nel corso dell’anno in esame, un onere totale di € 10.405.675 così distinti: € 4.240.512 a titolo d’interessi passivi ed € 6.165.163 a titolo di rimborso quote capitale. Nel corso dell’anno 2003 l’Ente ha stipulato 27 mutui, di cui 25 con l’Istituto DEXIA CREDIOP, uno con la cassa depositi e prestiti ed uno con l’Istituto Credito Sportivo, per un ammontare complessivo di € 23.427.263: la tabella che segue fornisce un quadro sintetico di tali mutui. 29 MUTUI 2003 N. Istituto 1 Dexia Crediop 2 Dexia Crediop 3 Dexia Crediop 4 Dexia Crediop 5 Dexia Crediop 6 Dexia Crediop 7 Dexia Crediop 8 Dexia Crediop 9 Dexia Crediop 10 Dexia Crediop 11 Dexia Crediop 12 Dexia Crediop 13 Dexia Crediop 14 Dexia Crediop 15 Dexia Crediop 16 Dexia Crediop 17 Dexia Crediop 18 Dexia Crediop 19 Dexia Crediop 20 Dexia Crediop 21 Dexia Crediop 22 Dexia Crediop 23 Dexia Crediop 24 Dexia Crediop 25 Dexia Crediop 26 Dexia Crediop 27 Istituto Credito Sportivo Finalità importo € Manutenzione straordinaria edifici di proprietà comunale in gestione ATC Manutenzione varie pavimentazioni, marciapiedi, caditoie e manufatti stradali Manutenzione straordinaria strade comunali Fornitura e posa parcheggio modulare Via Marconi Adeguamento sistema telefonico e trasmissione dati Posa secondo anello fibra ottica Acquisizione apparecchiature per funzionamento rete Acquisizione secondo lotto telecamere Mantenimento funzionale strutture scolastiche (1° stralcio sc. F.lli di Dio) Mantenimento funzionale strutture scolastiche (2° stralcio sc. Bottacci e sc. mMaterna Veveri) Realizzazione e rifacimento impianti pubblica illuminazione Adeguamento scuola elementare Pier Lombardo 1° stralcio Qualificazione Piazza Torrion Quartara Eliminazione Roggia Cunetta e sistemazione rete fognaria e stradale Qualificazione Piazza Pernate Raggiungimento Standard sicurezza edifici scolastici Adeguamento sicurezza luoghi di lavoro Adeguamento scuola elementare Lumellogno Interventi funzionalità edifici pubblici Sistemazione mercato rionale Vela Smaltimento fibre Amiantose Adeguamento normativo stadio V.le Kennedy curva nord Adeguamento normativo stadio V.le Kennedy Adeguamento tribune campo atletica A. Gorla Adeguamento scuola elementare Thouar Manutenzione straordinaria palasport Stefano Dal Lago - 1° e 2° stralcio Realizzazione nuovo Palasport Terdoppio cofinaziamento TOTALE* * Non sono state effettuate obbligazioni nel corso del 2003 Non sono state effettuate operazioni di cartolarizzazione nel corso del 2003 30 € 390.000,00 € 420.000,00 € 780.000,00 € 660.000,00 € 175.166,00 € 600.000,00 € 100.000,00 € 250.000,00 € 530.000,00 € 520.000,00 € 200.000,00 € 310.000,00 € 310.000,00 € 2.010.000,00 € 314.000,00 € 400.000,00 € 260.000,00 € 310.000,00 € 200.000,00 € 399.000,00 € 520.000,00 € 900.000,00 € 1.490.000,00 € 300.000,00 € 535.000,00 € 707.545,95 € 9.836.551,80 € 23.427.263,75 L’ammontare dei mutui deliberati e contratti dal Comune di Novara risulta in linea con il limite di capacità d’indebitamento previsto dall’Art. 204 TUEL, che deve essere pari al 25% delle entrate relative ai primi tre titoli delle entrate del rendiconto del penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l’assunzione di mutui, dedotti gli interessi passivi su mutui in ammortamento. Infatti, dalla seguente tabella si evince che il titolo degli interessi passivi sui mutui ha un’incidenza percentuale sulle entrate correnti del 5,13% (Relazione dei Revisori dei Conti sul bilancio prev. 2003). CAPACITA’ DI INDEBITAMENTO Entrate correnti (Titoli I, II e III ) Rendiconto 2001 € 88.974.649,23 Limite di impegno di spesa per interessi passivi (25%) € 22.243.662,31 Interessi passivi sui mutui in ammortamento e altri debiti Incidenza percentuale sulle entrate correnti € 4.566.160,00 5,13% Importo impegnabile per interessi su nuovi mutui € 17.677.502,31 Sotto l’aspetto formale sono stati rispettati gli adempimenti di legge previsti per poter ricorrere all’accensione dei mutui, e cioè l’avvenuta approvazione del Rendiconto relativo all’ultimo esercizio chiuso, quello del 2001, e del bilancio di previsione per l’anno 2003. Sotto l’aspetto sostanziale, nel confermare l’avvenuto rispetto dei limiti quantitativi all’indebitamento previsti dalla legge, si osserva come gli elementi forniti non consentano di formulare una completa valutazione in ordine all’oggettivo rispetto dei vincoli posti per il ricorso al debito, legittimato solo per finanziare spese destinate agli investimenti: s’ intende riferirsi in particolare, ad una serie di manutenzioni straordinarie, la cui collocazione fra le spese per investimento dovrebbe essere più compiutamente circostanziata. 5. BILANCIO DI PREVISIONE ED ALLEGATI a. Il Bilancio di previsione e l’equilibrio finanziario Il Consiglio Comunale ha approvato il bilancio relativo dell’esercizio finanziario 2003 nella seduta del 24-3-2003, con deliberazione n.26. Contestualmente sono stati approvati il Bilancio Pluriennale 2003-2005, la Relazione Previsionale e Programmatica e gli allegati previsti dall’art. 172 del D.Lgs. 267/2000. Nella stessa delibera è stato dato atto che la Giunta ha provveduto all’approvazione degli atti di propria competenza in materia di imposte, tariffe e servizi a domanda individuale ed è stata verificata la qualità e la quantità delle aree edificabili nonchè il relativo prezzo di cessione. Infine , nella medesima delibera è stato dato atto che gli oneri derivanti dalla sottoscrizione dei mutui inseriti nel programma degli investimenti sono coerenti con i vincoli di legge all’uopo previsti e che, pertanto, il Comune non si trova in situazione di deficitarietà strutturale. Sul bilancio di previsione 2003 è stato acquisito il parere del Dirigente del Servizio Ragioneria. L’Organo di revisione ha rilevato la congruità, la coerenza e l’attendibilità contabile delle previsioni, dei programmi e dei progetti ed ha espresso parere favorevole. Tale parere, di fatto, è stato espresso sulla proposta di bilancio approvata dalla Giunta e,successivamente, dopo gli emendamenti proposti dalla Giunta come accoglibili, sulle nuove risultanze di bilancio. 31 Non sembrerebbe essere stato acquisito il parere dei Revisori sul bilancio, così come approvato dal Consiglio, constatato che il Consiglio stesso ha respinto gli emendamenti accoglibili proposti dalla Giunta e non sembra aver votato l’emendamento contraddistinto con numero di protocollo n. 12176, recepito, viceversa, nel testo finale del bilancio di previsione. Conseguentemente la relazione dei Revisori non risulta più attendibile, in quanto essa riporta le analisi e i quadri esplicativi della prima proposta di bilancio. In merito a questa e ad altre osservazioni che seguiranno, la Corte ha avanzato una richiesta di chiarimenti, evasa dal Comune di Novara e alla quale si farà cenno successivamente. Il bilancio del Comune di Novara pareggia in € 201.558.977,00 nei seguenti complessivi importi: Quadro generale riassuntivo Entrate Spese Titolo I: Entrate tributarie Titolo II: Entrate da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della Regione e di altri enti pubblici Titolo III: Entrate extratributarie Titolo IV: Entrate da alienazioni, da trasfermenti di capitale e da riscossioni di crediti Titolo V: Entrate derivanti da accensioni di prestiti Titolo VI: Entrate da servizi per 65.044.359,00 96.873.731,00 Titolo II: Spese in conto capitale 15.581.465,00 65.046.746,00 37.230.414,00 Titolo III: 52.204.379,00 13.810.000,00 Spese per rimborso di prestiti Titolo IV: Spese per servizi per conto di terzi 201.558.977,00 Avanzo di amministrazione Totale complessivo entrate Spese correnti 17.688.360,00 conto di terzi Totale Titolo I: Totale 25.828.500,00 13.810.000,00 201.558.977,00 0,00 Disavanzo di amministrazione 201.558.977,00 Totale complessivo spese 0,00 201.558.977,00 In ordine ai dati complessivi riportati nella precedente tabella si osserva, innanzitutto, che non è stato applicato l’avanzo di amministrazione. Oltre a ciò si rilevano variazioni nei Titoli delle Entrate e della spesa, rispetto alle previsioni definitive dell’esercizio 2002, come di seguito indicato: -per quanto riguarda le Entrate risultano previsioni in aumento relativamente ai titoli delle entrate tributarie (+ 12,06% ), delle entrate extratributarie (+ 10,50% ),delle entrate derivanti da accensione di prestiti (+ 4,98% ) e di quelle derivanti da servizi per conto di terzi (+ 5,27% ). Di contro sono previste minori entrate nel Titolo II ( - 24,58%) e nel Titolo IV (- 15,66% ). -per quanto riguarda la Spesa vengono ridotte le spese in conto capitale ( - 13,53%, cui corrisponde uno stanziamento definitivo di € 65.046.746,00) mentre subiscono un incremento 23,63% ), le spese per servizi per conto terzi le spese per rimborso prestiti (+ e le spese correnti ( +1,77% ), che così presentano uno stanziamento definitivo ammontante a € 96.873.731,00 . L’equilibrio economico finanziario del bilancio di previsione 2003 è riportato nel prospetto che segue: 32 Risultati differenziali (dati in Euro) A) Equilibrio economico finanziario La differenza negativa di Entrate Titoli I-II-III (+) Spese correnti 98.314.184,00 è finanziata con: quote di oneri di 96.873.731,00 urbanizzazione Proventi concessione loculi 1.440.453,00 Ad amm.to mutuo Mutuo contratto servizio SUN Proventi concessione 5.828.500,00 Parcheggi ad invest. (-) Differenza Quote di capitale di ammortamento dei mutui (-) Differenza B) Equilibrio finale Entrate finali (av. + Titoli I+II+III+IV) - 4.388.047,00 + 2.934.288,00 + 356.356,00 + 1.142.403,00 - 45.000,00 -4.388.047,00 (+) 135.544.598,00 Spese finali (disav. + Titolo I + II) (-) 161.920.477,00 Finanziare (-) 26.375.879,00 Dal certificato relativo al bilancio di previsione 2003 si rileva che la stessa situazione economica negativa di € 4.388.047,00 viene finanziata, in parte, con quote di oneri di urbanizzazione per € 3.245.644,00 e in parte mediante assunzione di mutuo di € 1.142.403,00 per disavanzo di Azienda Speciale. In merito questa Corte ha formulato le seguenti osservazioni al Comune di Novara: apparente inopportunità del finanziamento di spese di parte corrente con i proventi derivanti dalla concessione di loculi, tanto più se la destinazione è l’ammortamento di mutui, dovendo questi ultimi trovare finanziamento esclusivamente nei primi tre titoli delle entrate; apparente non corrispondenza tra i dati relativi al risultato d’esercizio 2001 dell’ Azienda Speciale SUN ( dalla deliberazione di approvazione del bilancio sembra che questo abbia portato una perdita ammontante a € 725.920,00 ricapitalizzata per € 89.463,52 con delibera C.C. n.66/2002) e l’ammontare del mutuo inserito nel bilancio di previsione 2003 ( € 1.142.403,00) per sanare tale disavanzo. In merito alle precedenti osservazioni e a quella relativa al procedimento di approvazione del bilancio, il Comune di Novara, con nota prot. N. 158/RAG in data 18.02.05, ha specificato quanto segue: - per quanto riguarda l’emendamento non votato lo stesso risulterebbe implicitamente accolto dal Consiglio nella votazione conclusiva del bilancio; - sull’utilizzo dei proventi di concessioni cimiteriali per ammortamento mutuo si ipotizza, per tali proventi, la natura di entrata ordinaria, che dovrebbe trovare collocazione nel Titolo III dell’entrata e che invece trova allocazione nel Titolo IV,in quanto non può essere modificata l’impostazione dello schema di bilancio approvato con D.P.R. 326/98; - in merito al disavanzo dell’Azienda Speciale, si precisa che il mutuo è previsto per il ripiano del disavanzo presunto relativo all’esercizio finanziario 2003. Da ultimo il Comune di Novara a seguito del rituale invio della bozza finale del presente referto, ha ulteriormente precisato (vedere allegato n.1), che il mutuo previsto in sede di bilancio di previsione era necessario per il finanziamento del contratto di servizio e non per la copertura del disavanzo SUN come appunto erroneamente comunicato in precedenza. Tale obbligo sarebbe derivato dal contratto di servizio tra Comune e SUN s.p.a. che prevede l’erogazione di risorse aggiuntive rispetto a quelle fornite dalla Regione Piemonte per l’esercizio del trasporto pubblico: il suddetto contratto di servizio, stipulato nel luglio 2001, prevedeva l’attivazione di un mutuo per l’erogazione delle suddette risorse aggiuntive. Conseguentemente nel 2003 il Comune di Novara ha previsto a tal fine di stipulare un mutuo, che non è 33 stato poi attivato, poiché le risorse necessarie sono state individuate attraverso economie di spesa corrente. In merito a queste ultime precisazioni fornite dal Comune di Novara, corre l’obbligo di rilevare che a seguito della riforma del titolo V della costituzione, Legge cost. 18 ottobre 2001, n.3, il novellato art.119 cost. consente il ricorso all’indebitamento esclusivamente per spese di investimento, mentre le summenzionate precisazioni del Comune di Novara (“Il contratto di servizio ha previsto, in coerenza alla legislazione vigente all’atto della sua stipula, il finanziamento della spesa a carico del comune mediante contrazione di un mutuo passivo da erogare entro 45 giorni dall'assunzione dello stesso.”) sembrerebbe far pensare che i finanziamenti in argomento fossero finalizzati a spese correnti; in tal senso visto il palese contrasto tra il contratto di servizio ed il novellato art. 119 cost., bene ha fatto il comune di Novara a reperire i necessari finanziamenti attraverso economie di spese correnti sanando in tal modo un evidente errore tecnico del bilancio di previsione. A completamento dei chiarimenti forniti dal Comune di Novara, corre, infine, l’obbligo di ricordare che, in ogni caso, il Collegio dei Revisori ha espresso parere favorevole sul complesso delle modifiche apportate al bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2003. b. Relazione Previsionale e Programmatica La Relazione Previsionale e Programmatica, predisposta ai sensi dell’art. 170 del D.Lgs. 267/2000, mette in rilievo le caratteristiche generali della gestione del Comune. Vengono analizzate le risorse umane, strumentali e tecnologiche disponibili e previste in rapporto ai programmi ed ai progetti individuati. Per quanto riguarda l’analisi delle risorse, sono state individuate le fonti di entrata piu’ significative e ne è stato analizzato l’andamento storico. In tema di spesa la Relazione prende in esame i singoli settori di intervento, individuando le funzioni caratterizzanti e i mezzi strumentali da utilizzare. La Relazione Previsionale e Programmatica, infine, analizza i risultati ottenuti nell’esercizio finanziario 2002, in rapporto ai programmi stabiliti ed esprime una valutazione globalmente positiva, risultando essere stati raggiunti tutti gli obiettivi fissati. 34 6. RENDICONTO a. Entrate e spese: la gestione finanziaria Il Consiglio comunale ha approvato con la Delibera n. 41 del 10.06.2004 il rendiconto per l’esercizio finanziario 2003, che è stato redatto nella composizione e con le modalità previste dal TUEL in materia. La relazione illustrativa al rendiconto indica che, nel settore delle entrate, il Comune di Novara ha dimostrato una buona capacità accertamenti/previsioni è pari di programmazione: il valore complessivo del rapporto al 83,28%, e raggiunge i valori più elevati nei settori delle entrate tributarie (99,09 %) e delle entrate extra tributarie (100,84%). Non altrettanto si può dire relativamente al grado di realizzazione delle entrate stesse, caratterizzato da un rapporto riscossioni/accertamenti pari al 56,46%, anche se nel settore delle entrate tributarie tale valore sale al 72,88% : nel settore delle entrate extra tributarie il rapporto riscossione/accertamenti è, viceversa, del 58,37%. Per quanto riguarda le spese, la capacità d’impegno nel 2003 rileva un grado dell’83,44%, inferiore di 2,45 punti percentuali rispetto alla media relativa al periodo 1999/2003, mentre il rapporto tra pagamenti ed impegni è pari al 57,55%. Dall’analisi dei dati si evidenzia come, per il settore delle spese correnti, i valori della capacità d’impegno si attestino al di sopra del 90% e precisamente al 97,77%, rilevando un sostanziale consolidamento di tali spese nel periodo 99/2003. Per quanto riguarda le spese sostenute per investimenti in conto capitale, esse si attestano ad € 46.969.780 a consolidamento della propensione agli investimenti rispetto al triennio 2001/2003. La capacità d’impegno del comune di Novara per gli investimenti è del 59,60%: si rileva, inoltre, una bassissima percentuale del rapporto pagamenti/impegni, che è appena dell’1,51%. Per quanto riguarda le spese relative al rimborso prestiti, la capacità d’impegno rispetto alle previsioni è del 99,89%. Infine, dalla relazione dell’organo di revisione, si rileva che la gestione di cassa chiude al 31/12/03 con un saldo attivo di € 14.435.932,46; il suindicato fondo cassa unitamente ai residui attivi e passivi concorre a determinare l’avanzo di amministrazione di € 9.740.899. b. Gestione residui La gestione dei residui appare deficitaria, così come si può rilevare dalle osservazioni del Collegio dei Revisori nella Relazione al rendiconto 2003. Infatti: non vi è stata attenta valutazione della sussistenza di ciascuna ragione di credito; non appare sempre garantita l’attivazione delle opportune azioni conservative per ciascun credito; non esiste allo stato attuale una procedura per monitorare l’andamento dei residui. Tali omissioni portano a formare un bilancio che potrebbe non rispettare i principi fondamentali che ne presiedono la redazione. Sotto l’aspetto quantitativo, sulla base dell’elenco trasmesso dal Comune di Novara, risulta che i residui passivi totali al 31/12/2003 ammontano ad € 193.565.256, di cui 75.226.103 dalla competenza 2003, mentre i residui attivi risultano essere € 188.870.224, di cui 74.192.498 dalla competenza 2003. L’ente ha provveduto al riaccertamento dei residui attivi e passivi alla suindicata data, come previsto dal D.lgv. 267/2000. 35 La verifica dei residui attivi ha comportato un minore accertamento complessivo per 144.904 euro, mentre per i residui passivi si è provveduto a minori riaccertamenti per 5.950.584 euro. In particolare, per quanto riguarda i residui attivi si è avuto un maggiore accertamento, + 1.073.705, sui Titolo I,II,III ed un minore accertamento per 1.218.500 euro sui titoli IV,V,VI. Per i minori residui passivi si rinvengono nel Titolo I, -3.255.324 euro, e nel Titolo II – 2.695.260 euro. Per quanto concerne la gestione dei residui nel corso dell’esercizio 2003, si rileva un miglioramento nel grado di riscossione dei residui attivi con riferimento alle entrate tributarie ( 84,57% nel 2003 rispetto a 82,39% nel 2002), alle entrate derivanti da trasferimenti correnti ( 88,13% nel 2003 rispetto al 41,68% nel 2002). Permane un basso tasso di riscossione delle entrate extra-tributarie ( 50,49% nel 2003), che è da attribuire alla inesigibilità dei crediti relativi ai canoni di locazione: esso segna, comunque, un miglioramento rispetto a quanto rilevato nel 2002 (45,08 %). c. Risultato di amministrazione L’esercizio finanziario 2003 chiude con un avanzo di € 9.740.899,83, così composto: Composizione avanzo 2003 - in euro fondi vincolati urbanizzazioni 5.661.044,39 svalutazione crediti 534.264,94 crediti di dubbia esigibilità 2.334.434,13 transazione contenzionso servizio mensa scolastica 160.417,03 totale fondi vincolati 8.690.160,49 fondi liberi 1.050.739,34 Fonte: Relazione illustrativa dati consuntivo anno 2003 Del suindicato avanzo una quota pari ad € 8.690.160,49 risulta vincolata, mentre la quota restante di € 1.050.739,34 costituisce l’avanzo disponibile. Per quanto riguarda l’applicazione della quota di avanzo non vincolata, essa dovrà tener conto, come si evince dalla Relazione del Collegio dei Revisori, dell’esito del monitoraggio dei crediti indicati tra i residui attivi. d. Il conto economico Nel conto economico della gestione sono rilevati i componenti positivi e negativi, secondo criteri di competenza economica. Il risultato economico della gestione operativa dell’anno 2003 evidenzia un utile di € 7.429.186,39 in miglioramento rispetto al risultato d’esercizio 2002, che era di € 3.784.409,00. Il risultato economico complessivo, o di esercizio, evidenzia un utile di € 5.511.325,31. Al conto economico è unito il prospetto di conciliazione, mediante il quale a partire dai dati finanziari sono stati derivati i risultati economici e patrimoniali. 36 e. Il conto del patrimonio Nel conto del Patrimonio sono rilevati gli elementi dell’attivo e del passivo, nonché le variazioni che gli elementi patrimoniali hanno subito per effetto della gestione. Il totale dell’attivo e del passivo pareggiano a 469,84 milioni di euro rispetto ai 438,52 milioni di euro del 31.12.2002 I beni immobili e mobili iscritti nel conto del patrimonio sono stati valutati in base ai criteri indicati dall’art.230 del T.U.E.L. Il Collegio dei revisori rileva che l’inventario dei beni suddetti non è aggiornato. f. Debiti fuori bilancio Dalla Relazione del Collegio dei Revisori si rileva che l’ente, con apposita delibera, ha riconosciuto debiti fuori bilancio per € 636.922,12, necessari a ripianare le perdite della SUN S.p.A, e per € 68,584,22 per la “ transazione mense”: la medesima Relazione del collegio dei Revisori al Rendiconto 2003 non riporta alcuna ulteriore notazione in merito. g. Parametri di deficitarietà strutturale Dalla tabella allegata al Rendiconto economico patrimoniale del Comune di Novara, sotto riportata, si può notare che due dei parametri indicativi di deficitarietà strutturale non sono rispettati. Essi riguardano in particolare il livello dei residui, sia attivi che passivi, entrambi superati. Per quanto riguarda lo squilibrio nei residui attivi esso è dovuto, come riferisce l’ente, al ritardo del versamento della addizionale IRPEF da parte dello Stato. Per quanto concerne il volume dei residui passivi, la massa dei medesimi ha superato la soglia prevista, anche se solo dello 0,04% come riferisce l’ente, a seguito della strategia perseguita per rispettare i vincoli del patto di stabilità. In concreto il rispetto del vincolo fissato per il rispetto del Patto di Stabilità viene rispettato posticipando i pagamenti nei limiti consentiti dall’ordinamento: una procedura che dovrebbe essere per quanto possibile contenuta anche per alimentare un circolo vizioso non conforme ai principi di una sana gestione contabile. Si rileva inoltre che la tabella con i parametri di deficitarietà strutturale non è riportata nella Relazione del collegio dei Revisori al Rendiconto 2003, così come non vi si trova alcun cenno, notazione o raccomandazione relativa allo specifico superamento del volume dei residui. 37 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) Disavanzo di amministrazione complessivo superiore al 5 per cento delle spese, desumibili dai Titoli I e III della spesa, con esclusione del rimborso di anticipazione di cassa; Volume dei residui attivi di fine esercizio provenienti dalla gestione di competenza, con esclusione di quelli relativi all'I.C.I. ed ai trasferimenti erariali, superiori al 21 per cento delle entrate correnti, desumibili dai Titoli I, II e III; Volume dei residui passivi di fine esercizio provenienti dalla gestione di competenza delle spese correnti superiori al 27 per cento delle spese di cui al Titolo I della spesa; Esistenza di procedimenti di esecuzione forzata nei confronti dell'Ente per i quali non sia stata proposta opposizione giudiziale nelle forme consentite dalla legge; Presenza di debiti fuori bilancio riconosciuti ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 25 febbraio 1995, n. 77, per i quali non siano state reperite le necessarie fonti di finanziamento; Volume complessivo delle entrate proprie, desumibili dai Titoli I e III, rapportato al volume complessivo delle entrate correnti, desumibili dai titoli I, II e III, inferiore al 27 per cento per i comuni sino a 2.999 abitanti, inferiore al 35 per cento per i comuni da 3.000 a 59.000 abitanti, inferiore al 37 per cento per i comuni da 60.000 a 250.000 abitanti, inferiore al 32 per cento per i comuni con oltre 250.000 abitanti. Volume complessivo delle spese per il personale a qualunque titolo in servizio, con esclusione di quelle finanziate con entrate a specifica destinazione da parte della Regione o di altri enti pubblici, rapportato al volume complessivo delle spese correnti, desumibili dai Titolo I, superiore al 48 per cento per i comuni sino a 2.999 abitanti, superiore al 46 per cento per i comuni da 3.000 a 59.000 abitanti, superiore al 41 per cento per i comuni da 60.000 a 250.000 abitanti, superiore al 44 per cento per i comuni con oltre 250.000 abitanti. Importo complessivo degli interessi passivi sui mutui superiore al 12 per cento delle entrate correnti desumibili dai Titoli I, II e III. 38 NO SI SI NO NO NO NO NO Allegato n.1 ALLA SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO CORTE DEI CONTI Via Roma 305 Torino Oggetto: Bozza della Relazione sulla gestione finanziaria degli Enti Locali – Esercizio 2003 – Con riferimento alla nota del 2 maggio 2005 prot n 126 si forniscono le seguenti osservazioni sulla Bozza di Relazione inviata: Controllo di Gestione L’attività di controllo interno per la gestione è stato attivato nell’ambito delle linee di indirizzo definite con la delibera della Giunta Comunale n 12 del 15 gennaio 2003. L’introduzione dell’attività di controllo interno ha richiesto l’individuazione dei soggetti da CONTROLLI INTERNI incaricare per gli adempimenti previsti, che è avvenuta con l’approvazione della macrostruttura organizzativa dei servizi comunali. I soggetti individuati, pur dipendenti di unità in staff ai dirigenti del Servizio Bilancio e Politiche di Finanziamento e del Servizio Progetti Speciali Legale e Personale, operano nella struttura organizzativa “ Controllo Interno – Decreto Legislativo 286/1999” inquadrata nella Direzione Strategica in coordinamento funzionale della Direzione Generale. Tale modello organizzativo è ritenuto adeguato alle finalità del controllo interno in quanto ha evitato la costituzione di una struttura operativa ad hoc, che avrebbe comportato una diversa e più ampia dotazione di risorse umane con conseguenti maggiori spese, e ha permesso di integrare funzionalmente l’attività dei dipendenti deputati con quella dei servizi di riferimento, per attinenza di materia. Le modalità operative del controllo interno, nelle loro diverse fasi, sono state configurate avendo presente l’opportunità di realizzare il circuito dinamico degli eventi di gestione ( pag 6 della Relazione Preliminare “ Il Controllo di gestione – dicembre 2002 – ). Le modalità introdotte portano in corso di esercizio ad evidenziare eventuali scostamenti negli obiettivi programmati al fine di permettere interventi di rimodulazione degli stessi. In fase attuativa si è ritenuto di introdurre un modello relazionale fondato sulla immediata comunicazione ai dirigenti e assessori, anche non formalizzato , sulle criticità rilevate. Il modello si ritiene che abbia dimostrato la sua efficacia operativa nel contesto dell’ente e favorito la realizzazione degli obiettivi con contestuale ottimizzazione nell’utilizzo delle risorse dedicate. Il modello introdotto è ritenuto da questo Ente più agile avendo sostituito con una informazione dinamica la ponderosa elaborazione di “ report” che spesso sono privi di applicazione pratica. Il modello relazionale introdotto, seppur informale, ha permesso di raggiungere nel corso del 2003 alcuni significativi risultati nell’utilizzo delle risorse. In particolare è da evidenziare nel rendiconto della gestione il riaccertamento dei residui passivi dal conto 2002, che ha evidenziato per l’introduzione delle nuove tecniche di rilevazione dei fatti gestionali (impegni e liquidazione) economie per € 3.255.324,00 39 L’attività del 2003 è stata operata senza supporto di un software di base . La metodologia utilizzata è stata implementata nel 2004 utilizzano un software descrittivo, predisposto dal Servizio Informatico, che ha permesso la predisposizione di un report finale sull’attuazione degli obiettivi che sarà allegato al rendiconto della gestione 2004. Tale report, nelle more dell’approvazione del competente Organo Consiliare, è allegato in copia. Oltre al suddetto documento di natura relazionale è in corso di predisposizione report di natura contabile che, ferma restando , la tradizionale relazione finanziaria allegata al rendiconto, opererà una analisi della spesa impegnata in relazione ai diversi fattori produttivi utilizzati, analizzando i risultati delle gestioni degli impegni 2002/2003/2004, di diretta gestione e imputazione dei centri di responsabilità. Analizzandogli scostamenti, il controllo interno potrà elaborare anche indicatori quantitativi per confrontare la spesa impegnata annualmente nel periodo. Il conto economico viene elaborato rettificando le risultanze finanziarie con le tecniche della contabilità aziendale al fine di determinare la consistenza economica dei fattori produttivi utilizzati nell’esercizio, considerando quale momento di imputazione la registrazione della fattura del fornitore per l’acquisto di beni di consumo e servizi . Per operare una rendicontazione economica-analitica per centri di responsabilità è allo studio l’implementazione nel software applicativo di gestione della contabilità di codici di riferimento che permettano l’elaborazione di conti economici di dettaglio. L’esigenza di rendere conto dei risultati raggiunti ha, altresì, reso necessario sviluppare strumenti alternativi atti a realizzare una forte connessione tra le strategie, la pianificazione e la gestione Il Bilancio Sociale è stato considerato lo strumento in grado di rendicontare valorizzando nel miglior modo possibile il contenuto delle scelte politiche e del programma di mandato. Il Comune di Novara ha iniziato nel 2003 operando l’analisi delle politiche sociali a favore degli anziani e delle possibili dinamiche della popolazione anziana residente nel prossimo decennio. La suddetta analisi non è stata episodica e per il 2004 è stato mantenuto l’impegno di implementare tale strumento prevedendo la rendicontazione relativa a cinque aree ( Istruzione, Cultura, Sport, Musei, Verde Pubblico) che sono da sempre oggetto di attenzione, non solo da coloro che ne utilizzano i servizi ma anche dal resto dei cittadini. L’ analisi operata per la predisposizione del Bilancio Sociale per le aree suddette ha prodotto due impatti: uno interno che ha aiutato a definire nel circuito degli eventi i futuri obiettivi e relative modalità di attuazione anche organizzative ed uno esterno che ha rafforzato l’immagine e la legittimazione dell’organizzazione anche attraverso l’attivazione di specifici focus group relativi al contesto su cui si è operato. Con il Bilancio Sociale si è realizzato l’obiettivo di produrre una sintesi tra: preventivo, con riguardo agli obiettivi strategici e alle risorse allocate consuntivo, con riguardo ai risultati ottenuti sia in termini di confronto con gli obiettivi sia alla prova del giudizio dei cittadini Le informazioni raccolte, elaborate ed interpretate dall’interno, sono state utilizzate per controllare, verificare e valutare, per pianificare e programmare, per stabilire obiettivi compatibili con la mission dell’Ente in sintonia con gli strumenti di controllo strategico e di gestione. Altro processo intrapreso dal Comune di Novara, nell’ambito degli obiettivi specifici assegnati ai dirigenti, con impatto per la qualità dei servizi resi è stata l’attivazione di un modello organizzativo definito Sistema di Qualità con certificazione da parte di un ente ufficialmente riconosciuto a livello europeo per il pieno controllo dei processi che hanno un impatto sulla qualità del servizio. Nel corso del 2004 sono stati certificati i Servizi relativi alle Vigilanza Urbana Nel mese di mese di giugno 2005 saranno certificati i seguenti servizi : Asili Nido, Scuole Materne, Biblioteca e URP. 40 Bilancio di previsione e l’equilibrio finanziario In merito alla considerazione espressa ( pag 17 della bozza della Relazione sulla gestione finanziaria – esercizio 2003 - primo capoverso ) sull’apparente non concordanza tra i dati relativi al risultato di esercizio 2001 dell’Azienda SUN e l’ammontare del mutuo inserito nel bilancio di previsione ( € 1.142.403,00) a copertura del disavanzo si rileva che il mutuo è stato previsto in sede di bilancio di previsione per il finanziamento del contratto di servizio e non per la copertura del disavanzo SUN come erroneamente precisato anche dalla nostra nota prot. 158/RAG in data 18/2/2005. L'art. 4 punto 6. del contratto di servizio stipulato tra il Comune di Novara e SUN S.p.A. con atto rep. n. 16877 del 27/07/2001 prevede l’erogazione di risorse aggiuntive al contributo regionale, da parte del Comune di Novara per l'esercizio del Trasporto pubblico conurbato alla SUN spa totalmente partecipata dal Comune. Il contratto di servizio ha previsto, in coerenza alla legislazione vigente all’atto della sua stipula, il finanziamento della spesa a carico del comune mediante contrazione di un mutuo passivo da erogare entro 45 giorni dall'assunzione dello stesso. Per il 2003 il Comune non ha, comunque, attivato il ricorso all’indebitamento, pur previsto in sede di previsione, in quanto si è garantita la copertura finanziaria dell’importo suddetto con mezzi ordinari di bilancio dal momento che nella gestione di competenza a consuntivo, anche attraverso l’attenta gestione che si è potuta realizzare con le implementate tecniche di controllo , è stata garantita la sua copertura con economia di spesa corrente.( pag 26 e pag 34 della Relazione Illustrativa dei dati consuntivi” Parametri dificitarietà strutturale In merito a quanto segnalato nell’ultimo capoverso ( pag 23) si osserva quanto segue: Il parametro in argomento fa registrare le seguenti risultanze nel periodo 2000/2003 2000 26,51 2001 27,41 2002 27,63 2003 27,04 Lo scostamento dal limite del 27% è centesimale ( 0,04). L’affermazione “strategia perseguita per il rispetto dei vincoli del patto di stabilità” è da chiarirsi con riferimento all’avvenuta attivazione di una attenta gestione dei flussi finanziari tanto in entrata ( ad esempio: con il miglioramento della tempistica di riscossione dei tributi) quanto in spesa. Il pagamento delle spese è avvenuto nel rispetto delle condizioni contrattuali regolanti il rapporto con i fornitori di beni e servizi ( ne è prova il fatto che al Comune non sono pervenute richieste di interessi moratori per ritardato pagamento ). Il saldo programmatico 2003 è stato rispettato con un margine di € 1.951.000,00 In valore assoluto lo scostamento, oltre il 27% ammonta ad € 40.663,87. La massa dei residui passivi alla fine dell’esercizio € 33.858.423,71 è inferiore a quella all’inizio dell’esercizio € 34.051.090,64 in presenza di un livello di impegni di parte corrente per il 2003 di € 98.760819,67 superiore a quello del 2002 ammontante ad € 92.557.202,11. La formazione della massa dei residui di parte corrente trova, quindi, origine e motivazione in una generale attenzione ai flussi finanziari finalizzata ad un miglior utilizzo delle disponibilità liquide, nel rispetto delle condizioni contrattuali nonché della normativa in materia di patto di stabilità. 41 In concreto per il rispetto di tale vincolo non si è attivato un posticipo dei pagamenti non conforme ai principi, di una sana gestione contabile , ma una puntuale regolazione dei flussi finanziari di spesa. Nel confidare di aver portato ulteriori elementi integrativi e di analisi utili al Vostro riesame e rimanendo a disposizione per una eventuale richiesta di audizione, si porgono distinti saluti IL DIRIGENTE DEL SERVZIO BILANCIO f.to( rag Roberto Buschini) Visto IL DIRETTORE GENERALE f.to ( dott Natalino Bertinotti) 42 COMUNE DI CHIERI 1. I CONTROLLI INTERNI La situazione relativa al sistema dei controlli interni, sulla base degli elementi di informazione forniti dal Comune di Chieri, risulta essere la seguente: a. Controllo di gestione Il controllo di gestione, è stato attivato nell’ambito del “Servizio Programmazione, Controllo di Gestione, organizzazione”, in posizione di Staff alla Direzione Generale: esso viene svolto da un dipendente appartenente alla categoria D, occupato a tempo pieno. L’istituzione del controllo di gestione è prevista dal Progetto di razionalizzazione della struttura organizzativa dell’ente (Delibera G.C. n.3 del 11/01/2001). Il controllo si svolge sulla base di un programma di controllo generale, che investe tutte le attività dell’Ente, e degli indicatori di attività e di risultato adottati nel PEG, non è stato ancora emanato un regolamento di funzionamento. Il lavoro svolto confluisce in relazioni annuali (nel corso del 2003 ne sono state presentate 4), destinate ai vertici politici e amministrativi dell’Ente e al nucleo di valutazione. Per l’esercizio del controllo di gestione non vengono utilizzati appositi software informatici e neppure i moduli già previsti e predisposti nel programma informatico della gestione del bilancio. Le risorse finanziarie destinate al controllo di gestione trovano collocazione in un apposito capitolo di bilancio, al quale, però, nel corso degli esercizi 2001-2002-2003-2004 non sono state assegnate risorse finanziarie né per la necessità effettiva del controllo di gestione, né per la predisposizione delle necessarie risorse per l’informatica. Il controllo si svolge sulla base di relazioni predisposte dai dirigenti per il monitoraggio degli obiettivi e dei progetti e monitorando gli atti di gestione dell’intero ente. A tali elementi informativi vengono applicati degli indicatori quantitativi, con costruzione di serie storiche, che permettono di effettuare una analisi di efficacia e di efficienza. Le analisi svolte non sono supportate dalla presenza della contabilità analitico-economica, non ancora sviluppata dall’ente. La attività del Controllo di gestione si svolge in un quadro di sinergia con le altre attività, confluenti nel più vasto contesto dei Controlli interni: in tal senso, con frequenza periodica si attivano scambi di informazioni e di dati tra il Controllo di gestione, il Controllo strategico e le strutture preposte alla valutazione. b. Valutazione della dirigenza Ai fini della valutazione della dirigenza, è stato istituito un nucleo apposito con Delibera di Giunta comunale n.282 del 26/10/2000 che individua anche una metodologia di valutazione, pur in assenza di un apposito regolamento di funzionamento. Il Nucleo di Valutazione, collocato in posizione di Staff al Sindaco, è composto dal Direttore generale e da due esperti esterni, un docente universitario di organizzazione aziendale e un libero professionista consulente in enti pubblici, che non hanno altri incarichi nell’ambito dell’ente. La struttura preposta alla valutazione si è riunita sei volte nel corso del 2003 ma non sono stati redatti i verbali delle sedute. Essa si avvale del supporto dell’ufficio che svolge il Controllo di gestione interno all’ente. Sia nel 2002 che nel 2003 è stata effettuata la valutazione dei risultati ottenuti e del raggiungimento degli obiettivi specifici individuati dal P.E.G.: tale valutazione riguarda ogni dirigente, ed è basata sul raggiungimento degli obiettivi e sulle competenze organizzative e gestionali. 43 Per quanto riguarda il raggiungimento degli obiettivi, la valutazione avviene sulla base di 7 obiettivi gestionali, aventi diverso peso, e di una relazione di monitoraggio. I due parametri utilizzati per la valutazione di risultato hanno la seguente incidenza nella valutazione globale: - Raggiungimento degli obiettivi: 70%. - Competenze organizzative e prestazioni: 30%. Per quanto riguarda le posizioni organizzative, esse sono state graduate sulla base di due macro-fattori: la complessità organizzativa (intensità relazioni interne-esterne, intensità relazioni istituzionali, consistenza risorse umane affidate, competenza specialistico professionale) e l’autonomia gestionale (dimensionamento risorse finanziarie gestite, responsabilità istituzionale della funzione, responsabilità progetti speciali, gruppi di lavoro, complessità di procedimenti). Il valore economico della posizione dirigenziale massima e della posizione dirigenziale minima (suddivisi tra posizione e risultato) riferiti all’anno 2003 testimoniano una scarsa modulazione, in termini economici, delle posizioni organizzative ed addirittura la coincidenza tra la valutazione del risultato minima e massima. c. Controllo strategico Il controllo strategico è stato attivato dall’ente con la stessa struttura “Servizio programmazione, controllo di gestione, organizzazione” che svolge il controllo di gestione, collocata in posizione di staff alla Direzione generale. Il controllo strategico ha il compito, all’interno del Comune di Chieri, di realizzare una efficace azione di monitoraggio e una attività sistematica di reporting, quale strumento strategico per la verifica dell’andamento gestionale e della realizzazione degli indirizzi formulati dall’Amministrazione. Al momento della compilazione del questionario le attività svolte dal controllo strategico sono le seguenti: 1) Bilancio di mandato attestato a giugno 2002; 2) Linee strategiche 2003-2004; 3) Bilancio di mandato attestato a giugno 2003; 4) Bilancio di fine mandato (febbraio-marzo). L’ente non ha adottato la contabilità analitico-economica. d. Controllo di regolarità amministrativo-contabile In relazione al controllo di regolarità amministrativa-contabile l’ufficio di ragioneria effettua i controlli come previsto dal T.U.E.L. sulle delibere e sugli atti dei dirigenti, mentre non esiste un controllo accentrato sulla regolarità amministrativa degli stessi atti. In conclusione, il Comune di Chieri ha impostato la struttura del sistema dei Controlli interni in modo non completamente aderente al dettato del D.Lgs. 286/89 e del T.U.E.L. Pur in assenza di un regolamento specifico che ne detti le indicazioni di funzionamento, il Controllo di gestione e la valutazione della dirigenza appaiono organizzate in modo adeguato alle esigenze; la coincidenza sostanziale della struttura preposta al controllo strategico con quella dedicata al Controllo di gestione, tradisce la esistenza di una commistione, non solo organizzativa ma anche operativa fra le due attività, che rende difficile percepirne la differenza in termini sostanziali. Auspicabile è la realizzazione di una struttura dedicata al Controllo di regolarità amministrativa e contabile. 44 2. REGOLARITA’ CONTABILE, FINANZIARIA, ED ECONOMICA DELLA GESTIONE E GLI ADEMPIMENTI DELL’ORGANO DI REVISIONE COMUNE DI CHIERI. Gli elementi di informazione forniti dal Comune di Chieri indicano che nel corso dell’esercizio finanziario 2003 il Collegio dei Revisori ha regolarmente posto in essere gli adempimenti previsti dall’art.239 comma 1 lettera a, b, c, d, e, f, del T.U.E.L. (D.Lgs. n. 267/2000). Per quanto connesso con le prescrizioni di cui al comma 1 lett.a), il Collegio dei Revisori ha sempre partecipato, su invito del Consiglio Comunale, alle commissioni consiliari, sia in occasione della presentazione del bilancio di previsione annuale e pluriennale, che dell’illustrazione del rendiconto d’esercizio. In merito alle funzioni previste dal comma 1 lett.b), il Collegio ha fornito motivati pareri sulla proposta di bilancio annuale e pluriennale e annessa manovra programmatica, verificando il rispetto dei principi di coerenza, attendibilità e veridicità, nonché il rispetto della normativa in materia. Tali pareri sono sempre stati resi nei termini previsti sia dalla norma che dai regolamenti. Per quanto riguarda la vigilanza sull’attività finanziaria, contabile ed economica della gestione del Comune di Chieri, di cui al comma 1lett.c) il Collegio dei Revisori ha operato in varie direzioni. In particolare, il Collegio ha svolto una serie d’incontri cognitivi con i responsabili del servizio in ordine alla raccolta delle risorse e, più precisamente, in materia di oneri di urbanizzazione e proventi derivanti da infrazioni stradali. Ha inoltre valutato positivamente uno studio predisposto dall’area economico-finanziaria sull’analisi e valutazione della situazione economico patrimoniale delle farmacie comunali e dei conti economici di Asili Nido, Mense Scolastiche e Farmacie Comunali, oltre alla predisposizione di un conto economico-analitico. Ha effettuato la propria attività di vigilanza con controlli a campione sulla contabilità, sull’attività contrattuale, sulle erogazioni stipendiali, nel rispetto degli accordi contrattuali integrativi del Patto di Stabilità. Per quanto, poi, connesso con gli adempimenti di cui al comma 1 lett.d) del T.U.E.L., il Collegio dei Revisori ha approvato il rendiconto di gestione ed ha verificato la correttezza della gestione finanziaria. Per quanto al comma 1 lettera e), non sono stati prodotti referti all’organo consiliare su irregolarità nella gestione e neanche denunce agli organi competenti giurisdizionali per ipotesi di responsabilità, non essendo stato riscontrato nulla in merito. In riferimento alle funzioni indicate dal comma 1 lettera f) l’organo dei Revisori ha eseguito le periodiche verifiche di cassa ed ha effettuato accertamenti riguardanti il corretto adempimento degli obblighi fiscali e la compilazione dei modelli di rito. Il Collegio dei Revisori ha vigilato sull’attività del servizio di tesoreria esterno, che si è svolto secondo le normative citate, e sul regolamento di contabilità dell’ente. 3. IL PATTO DI STABILITA’ INTERNO I dati pervenuti indicano che il Comune di Chieri ha pienamente rispettato i vincoli del rispetto del patto di stabilità interno, stabiliti dall’articolo 29 della Legge 289/2002, in materia di monitoraggio contabile di cassa e di competenza. Per quanto connesso con la cassa, il saldo programmatico, ottenuto attraverso la applicazione delle previsioni di legge, è stato definito in - 1.975.000 euro: a fronte di tale valore, il saldo finanziario di cassa al 31/12/03 è risultato essere di – 781.000 euro e presenta, pertanto, uno scostamento positivo di € 1.194.000 rispetto al dato programmatico. Ad analoghe condizioni si perviene per quanto connesso con la competenza, dato che ad un saldo programmatico definito in - 766.000 euro ha corrisposto un saldo effettivo di -366.000 euro, con uno scostamento di 466.000 euro 45 SALDO PROGRAMMATICO 1^ TRIMESTRE CASSA 2^ TRIMESTRE -1.875 3^ TRIMESTRE -3.550 -2.140 COMPETENZA 1^ TRIMESTRE SALDO FINANZIARIO CASSA 2^ TRIMESTRE -1.273 4^ TRIMESTRE 3^ TRIMESTRE -2.925 -1.975 -766 4^ TRIMESTRE -1.852 -781 COMPETENZA 4. -380 L’INDEBITAMENTO Il debito residuo per mutui in ammortamento, alla data del 31/12/2003, ammonta ad € 28.743.700. L’onere sostenuto dall’Ente nell’anno 2003 ammonta a € 2.174.881 di cui € 1.412.808 in conto interessi ed € 762.073 in conto capitale, oltre ad € 772.200 a titolo di rimborso prestiti obbligazionari. Ai fini dell’indebitamento, risultano rispettati sia i limiti quantitativi, sia le condizioni preliminari prescritte dall’art. 203 del TUEL, essendo stato approvato sia il rendiconto dell’anno 2001, che il bilancio preventivo dell’esercizio 2003. In relazione ai limiti quantitativi dell’indebitamento, al 2003 il Comune di Chieri aveva una capacità complessiva di € 5.627.086 calcolata secondo quanto previsto dall’art.204 del TUEL, ampiamente superiore all’ammontare degli interessi corrisposti nel corso del medesimo esercizio. (€ 1.412.828,23 per mutui ed € 772.073,67 per rimborso prestiti). Nel corso dell’anno in esame, il Comune ha contratto otto mutui, tutti con la Cassa Depositi e Prestiti, per un totale di € 1.435.400,00 ed ha emesso obbligazioni (Crediop) per un importo di € 4.135.000,00. TABELLA MUTUI E OBBLIGAZIONI 2003 Tab. 1 MUTUI E CONTRATTI 2003 ISTITUTO MUTUANTE OGGETTO IMPORTO DURATA TASSO FISSO Cassa Depositi e Prestiti Adeguamento edifici scolastici - 1° stralcio 433.705,43 20 ANNI 4,60% Cassa Depositi e Prestiti Adeguamento edifici scolastici - 2° stralcio 71.843,08 20 ANNI 4,60% Cassa Depositi e Prestiti Adeguamento edifici scolastici - 3° stralcio 119.585,39 20 ANNI 4,60% Cassa Depositi e Prestiti Adeguamento edifici scolastici - 4° stralcio 64.679,03 20 ANNI 4,60% Cassa Depositi e Prestiti Adeguamento edifici scolastici - 5° stralcio 116.473,82 20 ANNI 4,60% Cassa Depositi e Prestiti Adeguamento edifici scolastici - 6° stralcio - centrali termiche 120.813,25 20 ANNI 4,75% Cassa Depositi e Prestiti Adeguamento scuola materna Regione Maddalena 250.000,00 20 ANNI 4,60% Cassa Depositi e Prestiti Interventi P.G.T.U. 258.300,00 20 ANNI 4,65% TOTALE 1.435.400,00 46 EMISSIONI E OBBLIGAZIONI EFFETTUATE NEL 2003 ISTITUTO MUTUANTE OGGETTO CREDIOP Fornitura ed allestimento arredi nuova Biblioteca - attrezzature hardware e sofware uffici comunali - CREDIOP CREDIOP IMPORTO 1.274.000,00 20 ANNI Adeguamento e messa in sicurezza locali piano terra e piano interrato palazzo comunale - Potenziamento e adeguamento impianti illuminazione pubblica - messa in sicurezza strada Valle Pasana - Riqualificazione vie e piazze 1.761.000,00 20 ANNI Lavori di messa in sicurezza Rio Tepice - tratto da Viale Fasano a Via Monti - 2° lotto. TOTALE DURATA 1.100.000,00 20 ANNI TASSO FISSO Euribor a sei mesi maggiorato di 0,1985 punti percentuali Euribor a sei mesi maggiorato di 0,1985 punti percentuali Euribor a sei mesi maggiorato di 0,1985 punti percentuali 4.135.000,00 La tabella di seguito riportata illustra il trend delle entrate derivanti da accensioni di mutui passivi nonché dalla emissione di prestiti obbligazionari negli ultimi cinque anni dal 2001 al 2005. ANALISI DELLE RISORSE Accensione di Prestiti Tab. 3 TREND STORICO ENTRATE PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE Esercizio 2001 Esercizio 2002 Esercizio 2003 1 2 3 1° anno 2° anno successivo successivo 2004* 2005* 4 5 Assunzione di mutui e prestiti 1.578.808,74 2.225.400,00 1.693.700,00 1.405.000,00 1.535.000,00 Emissione di prestiti obbligazionari 4.804.389,60 3.023.900,00 4.135.000,00 6.110.100,00 2.835.900,00 6.383.198,34 5.249.300,00 5.828.700,00 7.515.100,00 4.370.900,00 TOTALE * Dati previsionali Infine, si rileva che nel corso dell’esercizio finanziario 2003, il Comune di Chieri ha rinegoziato alcuni mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti, ottenendo sia la riduzione del tasso d’interesse dal 6,50% al 5,50% che l’allungamento del periodo d’ammortamento. 47 5. IL BILANCIO DI PREVISIONE ED ALLEGATI Il Comune di Chieri ha approvato il bilancio di previsione 2003 con la Deliberazione n.11 del 28 Gennaio 2003, su proposta della Giunta Comunale, che, in data 23 Dicembre 2002, con propria deliberazione n.352, ha approvato il progetto di bilancio 2003. Il bilancio di previsione inviato dal Comune di Chieri è corredato dai seguenti allegati: Bilancio pluriennale; Relazione Previsionale e Programmatica; Piano esecutivo di Gestione; Parere dei Revisori; Per quanto riguarda tutti gli ulteriori atti di cui all’art. 172 del TUEL, si prende atto che il Comune di Chieri ha dichiarato che i medesimi sono allegati all’originale deliberazione di approvazione. a. Quadro generale e riassuntivo Dalla deliberazione di approvazione si rileva che il bilancio di previsione pareggia in € 68.221.900,00, come si evidenzia nella seguente tabella prevista dal D.P.R. 31 gennaio 1996 n.194. 48 Quadro generale riassuntivo Entrate Spese Titolo I: Entrate tributarie Titolo II: Entrate da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della Regione e di altri enti pubblici 13.626.200,00 21.201.000,00 1.494.700,00 8.221.500,00 Titolo II: Spese in conto capitale Titolo III: Entrate extratributarie Titolo IV: Entrate da alienazioni, da trasfermenti di capitale e da riscossioni di crediti Titolo V: Entrate derivanti da accensioni di prestiti Titolo VI: Entrate da servizi per 38.227.900,00 29.196.600,00 Titolo III: Spese per rimborso di prestiti 5.956.300,00 2.836.700,00 Titolo IV: Spese per servizi per conto di terzi 2.836.700,00 12.772.200,00 conto di terzi Avanzo di amministrazione 74.000,00 Disavanzo di amministrazione Totale complessivo entrate b. Titolo I: Spese correnti 0,00 68.221.900,00 Totale complessivo spese 68.221.900 ,00 Equilibrio finanziario Dal prospetto dei dati differenziali, che qui di seguito si riporta, si evince che la copertura della situazione economica negativa è effettuata con quote di oneri d’urbanizzazione per € 772.700 e per la restante parte da avanzo di amministrazione Risultati differenziali (dati in Euro) A) Equilibrio economico finanziario Entrate Titoli I-II-III La differenza negativa di - 814.900,00 (+) 23.342.400,00 è finanziata con: quote di oneri di (-) 21.201.000,00 urbanizzazione Spese correnti Differenza 2.141.400,00 Avanzo di Amm.ne presunto Quote di capitale Entr.Corr. destinate a inves. di ammortamento dei mutui (-) 2.956.300,00 Differenza -814.900,00 + 772.700,00 + 74.000,00 - 31.800,00 La copertura del Risultato Economico Negativo con oneri d’urbanizzazione, del tutto legittima ai sensi dell’art. 136 c.2 del D.P.R. n.380/2001, impone un costante ed approfondito monitoraggio dei flussi finanziari connessi a tale voce di bilancio, nel senso che le procedure di spesa possono essere avviate solo dopo aver accertato l’entrata vincolata corrispondente, nella misura preventivamente stimata. c. Bilancio di previsione Per quanto concerne le entrate nel triennio 2001 – 2003, si registra un trend lievemente crescente (circa + 4%) delle previsioni delle entrate correnti, con un andamento, peraltro, non uniforme per le singole voci. 49 Nelle entrate tributarie, Titolo I, si rileva un leggero incremento rispetto all’anno precedente, mentre in quelle derivanti da contributi e trasferimenti correnti, Titolo II, si nota come da una previsione definitiva nel 2002 di € 2.140.800,00 si è passati ad una previsione approvata per l’esercizio 2003 di € 1.494.700,00, con una contrazione pari al 30,18%. Per quanto riguarda le entrate extra tributarie – Titolo III - si registra un notevole aumento, attribuibile al settore dei servizi pubblici, per € 1.367.100, a quello dei proventi diversi (derivante dal fondo rotativo per la progettazione) per € 851.100, e alle nuove tariffe applicate agli asili nido e mense scolastiche. Anche le entrate da alienazioni ecc. - Titolo IV - registrano un notevole incremento rispetto alla previsione definitiva 2002 (+ 63%). Tra le risorse che si prevede di utilizzare il comune di Chieri individua una anticipazione di cassa per 3 milioni di euro. Passando all’analisi delle spese, si rileva che lo stanziamento previsto per il Titolo I, relativo alle Spese correnti, è di € 21.201.000, inferiore, pertanto, all’assestato relativo all’anno 2002, che ammontava al € 21.519.35. Nello specifico, si evidenzia un modesto incremento della spesa del Personale, che da sola impegna il 27,73% della spesa corrente. Si evidenzia, invece, una contrazione rispetto al 2002 (-5%) della spesa inerente l’acquisto di materie prime/beni di consumo, nei trasferimenti e nella prestazione dei servizi, che comunque è la voce più consistente, con uno stanziamento di € 8.112.700 pari al 38,26% della spesa corrente totale. Un notevole aumento, rispetto ai dati dell’assestamento 2002, si riscontra nel Titolo II, relativo alle spese in conto capitale, che presentano uno stanziamento definitivo di € 38.227.900,00, con un incremento di oltre il 50% rispetto al dato del 2002. Tale incremento è motivato da maggiori stanziamenti rispetto agli anni pregressi per le funzioni relative al Settore sportivo e ricreativo, al settore cultura e beni culturali e per funzioni relative allo sviluppo economico. Per quanto concerne la classificazione delle spese correnti in base agli 11 interventi si rileva quanto segue: -intervento 9 ammortamenti : il Comune di Chieri in base alla facoltà concessa dall’art.167 del TUEL non ha ritenuto di applicare alcuna quota di ammortamento sui beni utilizzati -intervento 10 fondo svalutazione crediti : non è stato previsto alcun fondo svalutazione crediti, se non un importo simbolico per memoria -intervento 11 fondo di riserva : il fondo di riserva previsto, di 100.000 euro, è pari allo 0,47% delle spese correnti e pertanto rientra nelle previsioni dell’art.166 TUEL che prevede una banda di oscillazione tra lo 0,30 e 2% delle stesse spese correnti. d. Relazione revisionale e programmatica La Relazione costituisce il Piano strategico dell’Ente e fissa le linee guida fondamentali dell’azione amministrativa. Nella sua compilazione sono contenuti gli elementi richiesti dal TUEL: nella prima parte essa illustra le caratteristiche generali del Comune di Chieri in tema di popolazione, territorio, servizi ed economia insediata. Analizza, poi, le risorse finanziarie previste, evidenziandone l’andamento storico; descrive le scelte sull’utilizzo delle risorse nel triennio, distinte per programmi e progetti; riporta lo stato di attuazione dei programmi deliberati negli anni precedenti; rileva, infine, i dati analitici di cassa per il consolidamento dei conti pubblici e riporta le considerazioni finali. 50 6. IL RENDICONTO a. Entrate e spese: la gestione finanziaria Il rendiconto 2003 è stato approvato dal Consiglio Comunale con delibera n: 37 del 26/04/2004 ed è stato redatto nella composizione e con le modalità previste dal T.U.E.L in materia. Dall’esame del conto del bilancio 2003 si evidenzia che, per quanto riguarda la gestione delle Entrate, nell’anno in esame il grado di realizzazione delle medesime, cioè il rapporto accertamenti/previsioni è stato del 63,02%, mentre il rapporto tra riscossioni/accertamenti è stato pari al 55,20% : in particolare, per le Entrate Tributarie e per quelle extra tributarie, le riscossioni arrivano rispettivamente al 78,58% ed al 78,13% rispetto agli accertamenti. Per il Tit. VI tale percentuale scende al 54,88%. Per quanto riguarda le spese, la capacità d’impegno nel 2003, cioè il rapporto impegni/previsioni ammonta al 65,33%, mentre il rapporto pagamenti/impegni è pari al 54,50%; l’analisi evidenzia come per il settore delle spese correnti i valori della capacità d’impegno si attestino al di sopra del 90% (92,21%) e la percentuale di pagamento sia pari al 78,45%. In merito alle spese per investimenti, la capacità d’impegno è pari al 75,47%; rimane bassa la percentuale di pagamenti/impegni che è pari al 24,04%. Relativamente alle spese per rimborso prestiti si rileva una capacità d’impegno in rapporto alle previsioni di solo 25,98% . Riguardo alla capacità di programmazione dell’Ente si valuta positivamente la stima delle entrate di cui al Titolo I – entrate tributarie -, che sono state accertate al 97,83%, rispetto alla previsione definitiva incrementata rispetto alla previsione iniziale. Durante l’esercizio 2003 l’Ente non ha utilizzato l’anticipazione di cassa stanziata in sede di bilancio di previsione. Infine, dalla relazione dell’organo di revisione, si evince che la gestione di cassa chiude con un saldo attivo al 31/12/2003 di € 2.756.371; detto fondo cassa concorre con i residui attivi e passivi a determinare l’avanzo di amministrazione di € 1.678.833. b. Gestione dei residui Dall’esame dell’elenco dei residui allegato al consuntivo 2003 si evince che i residui passivi totali al 31.12.2003 ammontavano a 37,079 milioni di euro di cui 19,086 milioni di euro formatisi nella gestione di competenza 2003 e 16,914 milioni di euro risalenti agli esercizi pregressi. Questo dato è stato ottenuto in sede di consuntivo, depurando i residui passivi per un importo di 1.193.720 euro di residui non riaccertati. Il dato dei residui passivi totali è in aumento di oltre il 10% rispetto al dato del 2002, a sua volta in diminuzione del 3,7% rispetto ai dati del 2001. Lo stesso andamento è seguito dai residui di competenza che ammontano a 20,09 milioni di euro nel 2003 (+36% sul 2002) rispetto ai 14,631 milioni di euro del 2002 (-18% sul 2001) ed ai 17,971 milioni di euro del 2001. L’incidenza dei residui passivi è passata dal 70,39% del 2001 all’83,96% del 2003. Per quanto concerne i residui attivi, il valore totale al 31.12.2003 ammonta a 36 milioni di euro. Questo dato è stato ottenuto in sede di consuntivo, depurando i residui attivi da minori entrate per 446.541 euro e conteggiando le sopravvenienze attive, pari a 245.317 euro. I residui attivi totali sono in aumento di oltre il 20% rispetto al dato del 2002, a sua volta sostanzialmente stabile rispetto al dato del 2001. Per quanto concerne i dati relativi ai residui attivi formatisi nella gestione di competenza si evidenzia un incremento del 2003 rispetto al 2002 di oltre il 5% ed una diminuzione del 2002 rispetto al 2001del 18%. L’incidenza dei residui attivi è passata dal 66,32% del 2001 all’84,5% del 2003. 51 Come evidenziato dai dati sopra riportati nel triennio 2001-2003 il peso dei residui è cresciuto in modo consistente sul totale delle risorse gestite dal Comune di Chieri. Si rileva che tanto i documenti allegati al bilancio ed al rendiconto, quanto le relazioni dei revisori non riportano alcuna analisi dell’andamento dei residui, ne adeguate spiegazioni sulla situazione dei medesimi nell’esercizio di riferimento e neppure una adeguata sintesi dei principali dati in argomento. Per quanto concerne gli elenchi dei residui si evidenzia l’ambiguità della esposizione che ne ostacola una lettura facile ed univoca, tanto che i dati sopra esposti sono stati forniti direttamente dagli uffici competenti, seppure con difficoltà e dopo numerosi solleciti a testimonianza di difficoltà nel reperimento e nel trattamento dei dati. c. Risultato di amministrazione Il risultato di amministrazione 2003 consiste in un avanzo di € 1.678.833,05, che, detratti gli importi vincolati in fondi vari, ammonta ad € 763.305,59, quale quota di avanzo disponibile. I Fondi vincolati sono elencati nel prospetto che segue: Fondi vincolati Avanzo di Amministrazione d. Fondi vincolati alienazione IVA area Tabasso Fondi vincolati investimenti – minori spese mutui Cassa Depositi e Prestiti rinegoziati Fondi vincolati investimenti da oneri di urbanizzazione 190.727,90 Fondi vincolati investimenti 424.430,39 6.390,57 35.519,08 Il conto economico Il risultato economico della gestione ammonta ad € 569.653 per l’esercizio 2003. Tale risultato è formato dal risultato di gestione di € 1.466.724 e dagli utili gli utili di €159.766 d’interessi attivi, detratti gli oneri finanziari, proventi ed oneri straordinari. Al conto economico è accluso il prospetto di conciliazione, mediante il quale, a partire dai dati finanziari, sono stati derivati i risultati economici e patrimoniali. e. Il conto del patrimonio Nel conto del patrimonio sono rilevati i risultati della gestione patrimoniale effettuata dall’Ente nell’esercizio 2003 ed, in particolare, le variazioni causate al patrimonio dalla gestione finanziaria e da quella amministrativa. Il patrimonio netto dell’Ente, nel corso dell’anno in esame, ha registrato un aumento ed è passato da € 48.598.378,72 a € 54.712.922,33: tale aumento è dovuto a rettifiche inventariali. f. Debito fuori bilancio Nella deliberazione di approvazione del Rendiconto 2003 viene dato atto che non sussistono debiti fuori bilancio, non riconosciuti, ai sensi dell’art. 194 del D.Lgs.267/2000. 52 g. Parametri di deficitarietà strutturale I parametri obiettivi delle condizioni di ente strutturalmente deficitario hanno evidenziato che l’Ente rispetta tutti i parametri e non si trova in condizioni strutturalmente deficitarie. Nella propria relazione, l’Organo di revisione, rileva in particolare : Un carico di interessi passivi per acquisto di capitali sul mercato a lungo termine del 6,50% e inferiore di 0,1 punti percentuali rispetto al 2002. Una spesa di personale del 29,50% con un aumento di circa 4 punti percentuali rispetto al 2002 . Il valore dei residui passivi di parte corrente, pari al 21,55% e in diminuzione di 0,16 punti percentuali rispetto al 2002. 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) Disavanzo di amministrazione complessivo superiore al 5 per cento delle spese, desumibili dai Titoli I e III della spesa, con esclusione del rimborso di anticipazione di cassa; Volume dei residui attivi di fine esercizio provenienti dalla gestione di competenza, con esclusione di quelli relativi all'I.C.I. ed ai trasferimenti erariali, superiori al 21 per cento delle entrate correnti, desumibili dai Titoli I, II e III; Volume dei residui passivi di fine esercizio provenienti dalla gestione di competenza delle spese correnti superiori al 27 per cento delle spese di cui al Titolo I della spesa; Esistenza di procedimenti di esecuzione forzata nei confronti dell'Ente per i quali non sia stata proposta opposizione giudiziale nelle forme consentite dalla legge; Presenza di debiti fuori bilancio riconosciuti ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 25 febbraio 1995, n. 77, per i quali non siano state reperite le necessarie fonti di finanziamento; Volume complessivo delle entrate proprie, desumibili dai Titoli I e III, rapportato al volume complessivo delle entrate correnti, desumibili dai titoli I, II e III, inferiore al 27 per cento per i comuni sino a 2.999 abitanti, inferiore al 35 per cento per i comuni da 3.000 a 59.000 abitanti, inferiore al 37 per cento per i comuni da 60.000 a 250.000 abitanti, inferiore al 32 per cento per i comuni con oltre 250.000 abitanti. Volume complessivo delle spese per il personale a qualunque titolo in servizio, con esclusione di quelle finanziate con entrate a specifica destinazione da parte della Regione o di altri enti pubblici, rapportato al volume complessivo delle spese correnti, desumibili dai Titolo I, superiore al 48 per cento per i comuni sino a 2.999 abitanti, superiore al 46 per cento per i comuni da 3.000 a 59.000 abitanti, superiore al 41 per cento per i comuni da 60.000 a 250.000 abitanti, superiore al 44 per cento per i comuni con oltre 250.000 abitanti. Importo complessivo degli interessi passivi sui mutui superiore al 12 per cento delle entrate correnti desumibili dai Titoli I, II e III. 53 NO 16,33 21,55 NO NO 93,34 29,50 6,50 COMUNE DI FOSSANO 1. CONTROLLI INTERNI Dagli elementi informativi forniti dal Comune di Fossano, la situazione relativa alla istituzione di un sistema di controlli interni come previsti dall’art.1 del DLGS. 286/99 ed art. 147 TUEL, risulta essere la seguente: a. Controllo di gestione Non è stato attivato il controllo di gestione. b. Controllo di regolarità amministrativa contabile Non è presente un controllo di regolarità amministrativa contabile se non limitato al ruolo previsto dal TUEL per l’Ufficio di Ragioneria e per il suo Responsabile. c. Nucleo di Valutazione Per quanto riguarda la valutazione dei Dirigenti il Nucleo di Valutazione è stato nominato nel 2000, e soltanto nel corso del 2004 è stato attivato e sta procedendo alla valutazione per gli anni 2002 e 2003. La struttura di valutazione è interna, ed è composta da un Presidente, che è il Segretario Generale del Comune, e da due membri esterni esperti del settore, che non ricoprono altri incarichi all’interno dell’ente. d. Controllo strategico Il Controllo strategico presso il Comune di Fossano è stato attivato solo formalmente, ma al momento attuale non è stato mai effettuato. Il Comune di Fossano, per quanto concerne l’ambito temporale di questo referto, non ha di fatto istituito alcuno dei controlli interni previsti dalla normativa vigente: soltanto il Nucleo per la valutazione dei dirigenti risulta essere stato nominato nel 2000, ma apparentemente non ha svolto alcuna azione successiva se, come comunicato nel corso del 2004 sta procedendo ad adempimenti pregressi relativi agli anni 2002 e 2003. Le motivazioni di tale mancato adempimento, comunicate dal Comune di Fossano, sono da far risalire alla mancanza di risorse, sia umane che finanziarie. Per quanto connesso con le prime, in effetti, l’esame dei dati relativi al personale in servizio rispetto al personale previsto in pianta organica evidenzia una carenza generale ed in particolare di personale dell’area D, che per caratteristiche professionali è deputato a costituire l’elemento centrale del sistema dei controlli interni. 2. REGOLARITA’ CONTABILE, FINANZIARIA, ED ECONOMICA DELLA GESTIONE E GLI ADEMPIMENTI DELL’ORGANO DI REVISIONE DEL COMUNE DI FOSSANO Il Collegio dei Revisori del Comune di Fossano, con riferimento all’attività di cui al comma 1 lett.a) dall’art. 239 TUEL, ha precisato di non aver effettuato attività di collaborazione in quanto non richiesta dall’ organo consiliare. Per quanto riguarda i pareri di cui al comma 1 lett. b), dopo aver verificato il rispetto di tutte le prescrizioni di carattere legislativo, dei principi di redazione e tenuto conto del parere espresso dal responsabile del servizio 54 finanziario ai sensi dell’art. 153 T.U.E.L., il Collegio ha espresso un globale giudizio favorevole di congruità, coerenza ed attendibilità sul bilancio di previsione 2003 e sul bilancio pluriennale 2003 – 2005 del Comune di Fossano. Nel corso dell’anno finanziario 2003, ha inoltre espresso cinque pareri favorevoli relativi a variazioni di bilancio. In merito all’attività prevista dal comma 1 lett. c), l’Organo di Revisione, oltre alle ordinarie attività di verifica, non ha attivato specifiche iniziative di vigilanza. La relazione relativa alla proposta di deliberazione del Consiglio comunale del Rendiconto 2003, prevista dal precitato art. 239 comma 1 lett.d) T.U.E.L, è stata approvata il 24 giugno 2004: essa esprime parere favorevole alla approvazione del Rendiconto 2003, sottolineando la regolarità della gestione e degli adempimenti sotto il profilo fiscale e contabile. Il Collegio non ha redatto alcun referto all’organo consiliare, ai sensi del comma 1 lett.e), in quanto non sono state riscontrate gravi irregolarità di gestione. Relativamente all’attività di cui al comma 1 lett. f), ha effettuato trimestralmente le verifiche di cassa, di cui all’art. 223 T.U.E.L., riscontrando la corrispondenza della consistenza di cassa con le scritture del Tesoriere. Infine, a seguito della nuova normativa sul Patto di Stabilità introdotta dalla legge 27/12/2002 n. 289 ( Finanziaria 2003), il Presidente del Collegio dei Revisori, congiuntamente al Dirigente del Dipartimento Finanziario, ha provveduto con cadenza trimestrale ed entro i termini prescritti a verificare il rispetto degli obiettivi programmatici trimestrali e annuale in termini di cassa del Comune di Fossano. Successivamente l’Organo di Revisione ha curato, con cadenza trimestrale ed entro i termini prescritti, di verificare il rispetto degli obiettivi programmatici. 3. IL PATTO DI STABILITA’ INTERNO Il Comune di Fossano, con deliberazione del Consiglio comunale n. 25 del 26 marzo 2003, ha definito gli obiettivi programmatici di cassa e di competenza per l’esercizio 2003. Nell’anno in esame l’Ente non ha ritenuto di procedere alla ridefinizione migliorativa degli obiettivi programmatici in base alle nuove disposizioni diffuse in corso di esercizio dal Ministero delle Finanze, in quanto non necessarie per il raggiungimento degli obiettivi fissati dal patto di stabilità. 55 CALCOLO DEI SALDI FINANZIARI PROGRAMMATICI IN TERMINI DI COMPETENZA E DI CASSA PER L'ANNO 2003 (migliaia di euro CODICI E ENTRATE Accertamenti Riscossioni Entrati finali (titoli 1°, 2°,3° e 4°) 15.414 16.092 3.394 2.371 921 944 407 142 16 12 5 191 10.671 12.432 a detrarre: E1 Trasferimenti correnti da Stato E2 Trasferimenti correnti da U.E. E3 Trasferimenti correnti dagli enti partecipazione p.s.i. E4 Compartecipazione all'irpef E5 Proventi della dismissione di beni immobili e finanziari E6 Trasferimenti in c/capitale dello Stato E7 Trasferimenti in c/capitale della U.E. E8 Trasferimenti in c/cap. dagli enti partecipanti al p.s.i. E9 Riscossione di crediti En Entrate finali nette CODICI SPESE Impegni 2001 Pagamenti 2001 S Spese correnti (titolo 1°) 15.500 15.426 556 556 14.944 14.870 a detrarre: S1 Spese per interessi passivi S2 spese correnti sostenute sulla base di trasferimenti con vincolo di destinazione dalla U.E. S3 spese per calamità naturali S4 spese per elezioni amministrative Sn Spese correnti nette DI COMPETENZA DI CASSA Sf 01 SALDI FINANZIARI 2001 -4.273 -2.438 Sf 03 SALDI FINANZIARI 2003 PROGRAMMATICI rideterminati in sede di assestamento -4.273 -2.438 -1.672 100 SALDI FINANZIARI 2003 Fonte: I dati sono stati forniti dal Comune di Fossano Il Comune di Fossano per il 2003, come riportato nella tabella precedente, ha definito il saldo programmatico di cassa in euro – 2.430.000 e di competenza in euro – 4.273.000. Entrambi i vincoli sono stati rispettati, con il raggiungimento di un saldo di cassa di euro +100.000 e, in termini di competenza, di un saldo di euro –1.672.000 . Anche per quanto concerne gli obiettivi programmatici dei saldi finanziari trimestrali in termini di cassa i revisori attestano il pieno rispetto dei vincoli ( obiettivo cumulato di cassa al 31.12.2003 pari a euro –1.707.000, saldo pari a euro + 100.300). 56 4. L’INDEBITAMENTO Dall’esame degli atti inviati dal Comune di Fossano ed in particolare dalla Relazione Previsionale e Programmatica per gli esercizi 2003/2005, si evince come l’Ente abbia fatto ricorso, anche nei precedenti esercizi, al credito bancario ed a quello della Cassa Depositi e Prestiti per finanziare l’acquisizione di beni durevoli. Al 31/12/2003 il residuo debito per mutui in ammortamento ammonta a 12,974 milioni di euro; l’Ente nel medesimo anno ha rimborsato quote in conto capitale per € 705.140 ed ha pagato interessi per € 569.374. Nel corso del 2003, alcune entrate straordinarie hanno consentito di estinguere i debiti residui con l’INPDAP, per un importo di € 102.440, alleggerendo così il peso sugli esercizi futuri, tenuto conto dell’alto tasso d’interessi da corrispondere. Sempre nel corso del 2003, il comune di Fossano ha deliberato e contratto sei mutui, riportati nella tabella sottostante, per un importo complessivo di € 668.737,77 e tutti con la Cassa Depositi e Prestiti, come risulta dal conto del bilancio 2003. Descrizione intervento importo tasso durata scadenza istituto Illuminazione del centro storico 103.291,00 4,80 20 31/12/2023 DD.PP Ristrutturazione immobile via Lanciano 100.000,00 4,75 20 31/12/2023 DD.PP Loculi Cimitero urbano 310.000,00 4,75 20 31/12/2023 DD.PP 35.000,00 4,75 20 31/12/2023 DD.PP 20.000,00 4,75 20 31/12/2023 DD.PP 100.446,77 4,75 20 31/12/2023 DD.PP Loculi cimitero Murazzo Loculi cimitero San Sebastiano Viabilità esterna TOTALE 668.737,77 Il ricorso all’indebitamento da parte del Comune di Fossano è stato attivato nel rispetto sia dei limiti quantitativi che delle condizioni preliminari, di cui all’art.203 comma 1 del TUEL, essendo stato approvato il rendiconto dell’esercizio finanziario 2001 ed il bilancio di previsione 2003. Per quanto riguarda i limiti quantitativi dell’indebitamento, il carico degli interessi passivi per i mutui risulta pari al 3,53% del totale delle entrate correnti del rendiconto del 2001, al disotto quindi del 25% dell’ammontare complessivo dei titoli I, II, III delle Entrate, dedotto l’ammontare degli interessi dei mutui in ammortamento. Infatti la capacità d’indebitamento dell’ente in esame si attesta su 3.577.993 euro, come risulta dalla seguente tabella, estrapolata dalla relazione del collegio dei revisori. Entrate correnti da consuntivo 2001 (Titoli I II III) Limite d’impegno di spesa per interessi passivi(25%) Interessi passivi per mutui in ammortamento Importo impegnabile per interessi sui nuovi mutui € 16.611.602,00 € 4.227.900,00 € 649.907,00 € 3.577.993,00 Il Comune di Fossano non ha attivato emissioni obbligazionarie né operazioni di rinegoziazione del debito esistente. 57 5. BILANCIO DI PREVISIONE ED ALLEGATI Il Bilancio di previsione del 2003 del Comune di Fossano è stato approvato dal consiglio comunale con la deliberazione n. 25 del 26 Marzo 2003. Si verifica che sono allegati al bilancio di previsione i seguenti documenti, come previsto dall’art.162 e seguenti del T.U.E.L : Bilancio Pluriennale Relazione previsionale e programmatica Piano esecutivo di gestione Parere del Collegio dei revisori. Per quanto riguarda tutti gli ulteriori allegati di cui all’art. 172 del T.U.E.L il Comune dichiara che i medesimi sono allegati alla originale deliberazione di approvazione. a. La relazione previsionale e programmatica La Relazione per il periodo 2003-2005 fornisce un quadro significativo delle scelte che l’amministrazione comunale intende intraprendere nel triennio. E’ divisa in due parti distinte: la prima, di carattere generale, fornisce una visione d’insieme delle scelte di programmazione attuate dal Comune nell’arco del triennio. La seconda segue il modello ufficiale di relazione previsionale e programmatica adottato dal legislatore e reso obbligatorio per tutti gli Enti locali. Nella Relazione sono riportate le informazioni obbligatorie su popolazione esistente, territorio gestito, personale impiegato, strutture attivate e sull’economia insediata. La relazione individua i principali cespiti, che costituiscono il budget finanziario a disposizione dell’Amministrazione, ed espone tutte le indicazioni analitiche circa la composizione di ogni singolo programma, le finalità da conseguire nell’arco triennale e le risorse strumentali ed umane impiegate per essa, inoltre, relativamente al comparto delle opere pubbliche, riporta il grado di attuazione di ogni intervento in conto capitale, finanziato nel corso dei precedenti esercizi. Nelle considerazioni finali della Relazione previsionale e programmatica vengono riportate le valutazioni dell’Amministrazione sulla coerenza dei programmi adottati rispetto ai piani regionali di sviluppo, ai piani regionali di settore o agli atti programmatici della Regione di appartenenza. b. L’equilibrio finanziario Il Bilancio di Previsione 2003 pareggia ad € 32.058.449,00, come si evidenzia dalla seguente tabella prevista dal D.P.R. 31 gennaio 1996 n.194. 58 Quadro generale riassuntivo Entrate Titolo I: Titolo II: Spese Entrate tributarie 11.340.215,00 Titolo I: Entrate da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della Regione e di altri enti pubblici Entrate da alienazioni, da trasfermenti di capitale e da riscossioni di crediti Titolo V: Titolo VI: 15.811.219,00 Spese in conto capitale 11.702.156,00 2.355.164,00 2.692.840,00 Titolo II: Titolo III: Entrate extratributarie Titolo IV: Spese correnti 2.326.734,00 Entrate derivanti da accensioni di prestiti Entrate da servizi per conto di terzi Totale Titolo III: 8.715.501,00 3.814.074,00 Titolo IV: Spese per rimborso di prestiti 731.000,00 Spese per servizi per conto di terzi 3.814.074,00 31.244.528,00 Avanzo di amministrazione Totale 32.058.449,00 813921 Disavanzo di amministrazione Totale complessivo entrate 32.058.449,00 Totale complessivo spese 32.058.449,00 Per quanto riguarda l’equilibrio di parte corrente, si nota che la copertura delle Spese correnti, sommate alla quota capitale di ammortamento mutui, è effettuata per una parte significativa, pari al 22% con quote d’oneri d’urbanizzazione, mentre l’equilibrio tra Spese finali ed Entrate finali mostra un saldo da finanziare pari ad € 7.984.501,00. Risultati differenziali - euro A) Equilibrio economico finanziario Entrate titolo I-II-III Spese correnti + 16.388.219,00 - 15.811.219,00 Differenza + 577.000,00 - 731.000,00 Differenza - 154.000,00 + 19.528.874,00 Spese finali (disav. + titoli I e II) - 27.513.375,00 Finanziare - 7.984.501,00 + 0 quota di capitale amm.to La differenza di 154.000 è finanziata con 1) quota di oneri urbanizzazione (22%) = di 2) mutuo per debiti fuori bilancio 3) avanzo di amministrazione per debiti fuori bilancio 154.000,00 = 0 B) Equilibrio finale Entrate finali (av. + titoli I) Saldo netto da impiegare In relazione alla copertura di spese correnti con oneri d’urbanizzazione, si rileva che tale pratica, prevista dall’art.136 del comma 2 D.P.R. n. 380/2001, deve essere utilizzata con cautela, perché le suddette entrate hanno la caratteristica di essere fluttuanti. A consuntivo si può verificare che la capacità di programmazione dell’Ente riguardo alle Entrate per oneri di urbanizzazione è stata adeguata con una capacità di accertamento di oltre il 78%. 59 Nel complesso i revisori hanno comunque attestato la veridicità delle previsioni di entrate e spese per il 2003 mediante raffronto comparativo con le previsioni del 2001 e del 2002. c. Il Bilancio di previsione L’ analisi delle entrate e delle spese pone in evidenza che, rispetto al 2002, a causa della esternalizzazione ad una società multiservizi delle funzioni relativi a servizi produttivi (Farmacie comunali, asili, etc.), risalente al maggio 2002, è avvenuto un riequilibrio del bilancio del Comune su livelli più bassi, in quanto sia le risorse in entrata che le spese relative alla funzione indicata non transitano più nel bilancio comunale. In particolare, il contratto di servizio tra il Comune e l’azienda multiservizi prevede il passaggio a quest’ultima dei contributi regionali e provinciali ricevuti per i servizi di interesse; tra il 2002 ed il 2003 si rilevano, in termini di previsioni, le variazioni nelle entrate e nelle spese riportate nella tabella sottostante: Movimenti relativi all’attivazione dell’AZIENDA SPECIALE MULTISERVIZI ENTRATE CORRENTI Titolo Dizione Previsione 2002 Previsione 2003 3 Asilo Nido 3 Istituto Musicale 113.431,00 3 Proventi da Servizio Farmaceutico 0,00 55.886,00 TOTALE 0,00 2.274.624,91 2.443.941.91 0,00 0,00 SPESE CORRENTI Funzione Previsioni 2002 Previsioni 2003 Istituto Musicale TOTALE ISTITUTO MUSICALE 92.675,00 0,00 Asilo Nido TOTALE ASILO NIDO 181.757,00 0,00 Farmacie Comunali TOTALE FARMACIE 1.540.247,00 Per quanto riguarda le spese di investimento, nel 2003 esse risultano inferi 0,00 ori di circa 6,6 milioni di euro rispetto alla previsione 2002, in quanto sono presenti minori entrate alla voce “trasferimenti finalizzati” per un importo analogo e, come noto, in base a un principio di prudenza, le entrate per spese in conto capitale sono prevedibili solo se stanziate nel bilancio degli enti contribuenti. Si rileva inoltre che: Le entrate tributarie, Titolo I, subiscono un incremento del 31,4% rispetto al 2002: ciò è dovuto al fatto che nel 2003 sono ricomprese in esso anche le entrate della compartecipazione IRPEF, che nel 2002 erano allocate nel Titolo II. Le entrate extra tributarie Titolo III subiscono un decremento di oltre il 49% rispetto al precedente esercizio, dovuto alla diminuzione di proventi da pubblici servizi, che sono passati in gestione alla Azienda Speciale Multiservizi. Per quanto attiene alle entrate del Titolo III, i revisori rilevano che quelle derivanti dai canoni per le locazioni ad uso abitativo risultano sperequate, anche all’interno della stessa categoria, rispetto a quelle derivanti dalle locazioni commerciali. le spese correnti - Titolo I subiscono nel 2003 un decremento dell’11% rispetto al 2002, dovuto, come si è visto, all’azzeramento delle spese per funzioni relative a servizi produttivi (Farmacie comunali, asili, etc.), che sono stati 60 esternalizzati. Al netto della predetta funzione, nel triennio 2001-2003 le spese correnti hanno subito un incremento complessivo di circa il 6% Tale incremento risulta più marcato per le Funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo (+17% tra il 2001 ed il 2003 in termini di previsioni). Dal parere rilasciato dal Collegio dei Revisori si evince, inoltre, che il fondo di riserva previsto è pari allo 0,73% delle spese correnti e rientra, quindi, nei limiti di legge previsti dall’art. 176 del TUEL, che prevede una banda di oscillazione tra lo 0,30 e il 2% delle spese correnti. il Comune di Fossano, in base alla facoltà concessa dall’art.167 del TUEL, non ha ritenuto di applicare alcuna quota di ammortamento sui beni utilizzati e non ha previsto alcun fondo svalutazione crediti. 6. IL RENDICONTO a. Entrate e spese: la gestione finanziaria Il Rendiconto della gestione finanziaria 2003 è stato approvato dal Consiglio Comunale della Città di Fossano con deliberazione n. 82 del15 Luglio 2004: precedentemente la Giunta, con proprio atto n. 143/2004, aveva a sua volta approvato la proposta del Rendiconto 2003, corredata da Relazione illustrativa. Sull’atto consiliare di approvazione è stato acquisito il parere favorevole del Dirigente del Dipartimento Finanze in ordine alla regolarità tecnico e contabile; il Collegio dei Revisori dei Conti ha certificato la conformità dei dati del rendiconto 2003 con quelli delle scritture contabili dell’Ente e con quelli del Conto del Tesoriere ed ha espresso parere favorevole alla sua approvazione. Il Rendiconto, corredato dagli allegati, è stato redatto seguendo la classificazione prevista dalle vigenti norme dell’ordinamento finanziario e contabile. L’esame della relazione illustrativa del rendiconto, elaborata ai sensi dell’art.151 e 231 TUEL, evidenzia che, per quanto riguarda la gestione delle entrate nel 2003, il grado di realizzazione (accertamenti/previsioni) è stato pari al 62%, mentre il rapporto riscossioni/accertamenti è stato pari al 68,49 %. Per quanto riferito ai vari titoli, sulle previsioni definitive delle entrate finali (Tit. I - II - III - IV ) sono state effettuate riscossioni per Euro 12.344.741, pari al 69,97 % del totale accertato: lo spaccato indica che per le entrate tributarie e per quelle extratributarie le riscossioni arrivano rispettivamente al 71,48% e al 55,39%. Per quanto connesso con il Titolo V, il rapporto riscossioni/accertamenti scende all’8,60%, con accertamenti per Euro 668.737 e riscossioni per Euro 57.542. Per quanto riguarda le spese, la capacità di impegno nel 2003 (impegni/previsioni) ammonta al 66%, mentre il rapporto pagamenti/impegni ammonta al 71,56% . Per quanto riguarda le Spese Correnti il rapporto pagamenti/impegni ammonta al 77,47%, mentre è del 33,94% per quelle in Conto Capitale. Per quanto concerne la capacità di programmazione dell’ente si valuta positivamente la corretta stima delle entrate di cui al Titolo I- entrate tributarie - che sono state accertate al 97,8% rispetto alla previsione definitiva, poi incrementata rispetto alla prudenziale previsione iniziale. Durante l’esercizio 2003 l’ente non ha utilizzato anticipazione di cassa. b. La gestione dei residui La gestione dei residui, come risulta anche a seguito della operazione di riaccertamento disposta con Determinazione del Dipartimento Finanze n. 123 in data 31-5-2004, è improntata ad un apprezzabile principio di 61 prudenza: sono stati conservati i residui attivi solo concretamente realizzabili ed i residui passivi necessari per fronteggiare le spese future, con particolare riguardo alla necessità di evitare debiti fuori bilancio. I residui passivi totali ammontano a 14.067.310 euro, di cui 7.991.903 euro riaccertati dagli esercizi precedenti e 6.145.406 euro derivanti dalla gestione di competenza dell’esercizio 2003. I residui passivi eliminati a seguito del riaccertamento ammontano ad euro 8.909 di cui euro 817 relativi alle Spese Correnti ed Euro 2.826 relatvi alle Spese in Conto Capitale. I residui totali attivi ammontano a Euro 14.168.181, di cui 7.745.724 derivanti dalla gestione precedente e 6.422.456 dalla gestione di competenza dell’esercizio 2003. A seguito del riaccertamento si sono verificate insussistenze dell’attivo pari a 131.514 euro, 0,92% del totale dei residui attivi, compensate dalla realizzazione di entrate non previste pari a 128.473 euro. c. Risultato di amministrazione Il Fondo di cassa iniziale, sommato alle riscossioni effettuate in conto residui ed in conto competenza e a fronte dei pagamenti complessivi, determina un Fondo di Cassa al 31-12-2002 pari a Euro 902.578, che concorre, con i residui attivi e passivi, a determinare un avanzo di amministrazione dell’esercizio finanziario 2003 di Euro 1.003.448. La composizione dell’avanzo si articola in fondi vincolati per Euro 5.268, fondi per il finanziamento di spese in conto capitale per Euro 18.328 e fondi non vincolati ammontanti ad Euro 979.851. L’avanzo di amministrazione nel triennio 2001 – 2003 ha avuto il seguente andamento: AVANZO DI AMMINISTRAZIONE – DATI IN EURO avanzo di amministrazione 2001 2002 2003 2.370.021 2.228.106 1.003.448 62 d. Conto economico Il Conto economico per l’esercizio finanziario 2003, ai sensi dell’art.228 del D.Lgs. n. 267/2000, evidenzia i componenti positivi e negativi dell’attività dell’Ente secondo criteri di competenza economica. L’Amministrazione, avvalendosi della facoltà concessa dal TUEL di utilizzare il sistema di contabilità ritenuto più idoneo, ha scelto di utilizzare il metodo della partita doppia, ai fini di una maggiore attendibilità delle rilevazioni contabili. Il Conto economico è organizzato secondo lo schema civilistico a struttura scalare, con le voci classificate secondo la loro natura e con la rilevazione di risultati parziali e del risultato economico finale. Il totale dei proventi della gestione ammonta ad Euro 15.914.962 a fronte di un valore totale dei costi ammontante ad Euro 13.156.285: il conseguente risultato della gestione ammonta ad Euro 2.758.676. Con i proventi e gli oneri finanziari e straordinari infine si rileva il risultato economico dell’esercizio pari ad Euro 2.130.055. Nel Conto Economico sono stati inseriti gli ammortamenti relativi al patrimonio immobiliare, il cui importo è notevolmente aumentato rispetto all’esercizio precedente, passando da 160.000 euro a 547.000 euro, a causa della revisione degli inventari dei beni mobili ed immobili, che ha evidenziato un maggior valore dei beni medesimi. L’amministrazione ha scelto, invece, di non iscrivere gli ammortamenti nei conti finanziari dell’esercizio 2003, come previsto dalla deroga contenuta nella legge finanziaria per il 2002. L’ente ha inoltre compilato il prospetto di conciliazione secondo i modelli previsti dal D.P.R.n. 194/96. e. Il conto del patrimonio Il conto del patrimonio, predisposto in conformità a quanto disposto dall’art. 230 del D.Lgs. 267/2000, rileva i risultati della gestione patrimoniale ed evidenzia un totale delle attività e delle passività al 31.12.2003 a 33,091 milioni di euro rispetto a 30,78 milioni di euro del 2002. Nel corso del 2003 i valori patrimoniali sono stati rettificati al fine di allineare i dati derivanti dal sistema degli inventari con quelli dello Stato Patrimoniale. Tale rettifica si è risolta in una generale diminuizione dei valori patrimoniali, che, per i fabbricati, è stata di oltre 2 milioni di euro su un totale di 2,7 milioni di euro, e, per il complesso dei beni mobili, di oltre 471.000 euro su circa 1,3 milioni di euro: ciò allo scopo di allineare i dati derivanti dal sistema degli inventari con quelli dello Stato Patrimoniale. Questa Sezione fa proprie le notazioni del Collegio dei revisori, riportate in sede di relazione al Rendiconto 2003, che esortano ad una più attenta conservazione del Patrimonio dell’ente. f. Debiti fuori bilancio Nella deliberazione di approvazione del Rendiconto è stato dato atto che non esistono debiti fuori bilancio alla data del 31/12/2003, come da dichiarazione dei Responsabili dei servizi. g. Parametri di deficitarietà strutturale Ai sensi dell’art. 228 comma 5 del D.Lgs. 267/2000 e sulla base del nuovo modello previsto con Decreto Ministero dell’Interno n. 217 del 10 Giugno 2003, al conto del bilancio è annessa la tabella dei parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale, di seguito riportata: 63 1) Disavanzo di amministrazione complessivo superiore al 5 per cento delle spese, desumibili dai Titoli I e III della spesa, con esclusione del rimborso di anticipazioni di cassa; 2) Volume dei residui attivi di fine esercizio provenienti dalla gestione di competenza, con esclusione di quelli relativi all’ICI ed ai trasferimenti erariali, superiori al 21 per cento delle entrate correnti, desumibili dai Titoli I, II, e III; RESIDUI ATTIVI DI FINE ESERCIZIO RESIDUI ATTIVI I.C.I. RESIDUI ATTIVI TRASFERIMENTI ERARIALI TOTALE ENTRATE CORRENTI PERCENTUALE 3) Volume dei residui passivi di fine esercizio provenienti dalla gestione di competenza delle spese correnti superiori al 27 per cento delle spese di cui al titolo I della spesa; RESIDUI PASSIVI DI FINE ESERCIZIO SPESE CORRENTI PERCENTUALE 4) Esistenza di procedimenti di esecuzione forzata nei confronti dell’ente per i quali non sia stata proposta opposizione giudiziale nelle forme consentite dalla legge; 5) Presenza di debiti fuori bilancio riconosciuti ai sensi dell’articolo 194 del T.U. delle Leggi sull’ordinamento degli enti locali, approvato con D.Lgs. 18/08/2000 n. 267, per i quali non siano state reperite le necessarie fonti di finanziamento. 6) Volume complessivo delle entrate proprie, desumibili dai Titoli I e III, rapportato al volume complessivo delle entrate correnti, desumibili dai Titoli I, II e III, inferiore al 35 per cento (per i Comuni da 3000 a 59999 abitanti) ENTRATE PROPRIE ENTRATE CORRENTI PERCENTUALE 7) Volume complessivo delle spese per il personale a qualunque titolo in servizio, con esclusione di quelle finanziate con entrate a specifica destinazione da parte della Regione o di altri enti pubblici, rapportato al volume complessivo delle spese correnti, desumibili dal Titolo I, superiore al 46% (per i Comuni da 3000 a 59999 abitanti) SPESE PER IL PERSONALE SPESE CORRENTI PERCENTUALE 8) Importo complessivo degli interessi passivi sui mutui superiori al 12 per cento delle entrate correnti desumibili dai Titoli I, II e III. INTERESSI PASSIVI ENTRATE CORRENTI PERCENTUALE NEGATIVO NEGATIVO 4.706.708,53 1.309.982,47 51.691,54 3.345.034,52 16.125.070,79 20,74% NEGATIVO 3.374.480,32 14.974.490,16 22,53% NEGATIVO NEGATIVO NEGATIVO 14.821.092,95 16.125.070,79 91,91% NEGATIVO 4.949.342,06 14.974.490,16 33,05% NEGATIVO 569.374,75 16.125.070,79 3,53% Dalla verifica dei risultati di cui sopra si rileva che l’Ente non si trova in condizioni di deficitarietà strutturale. 64 LA PROVINCIA DI BIELLA 1. I CONTROLLI INTERNI Sulla base delle risposte fornite dalla Provincia di Biella circa le modalità di attuazione dei controlli interni, come previsti dall’ art.1 D.lgs.286/1999 ed art. 147 del TUEL, si rileva che: a. Controllo di Gestione Il controllo di gestione non è attuato da una struttura specifica, impiegata a tempo pieno in tale tipo di attività. Esso è demandato alla persona del Direttore Generale, che si avvale del Settore Economico Finanziario, ed in particolare del Dirigente di tale settore e di tre dipendenti di categoria “D”. Tale struttura ha provveduto, essenzialmente, ad elaborare il Piano degli obiettivi, caratterizzato dalla componente finanziaria e da quella gestionale (tempi di attuazione, quantità e qualità del personale dedicato, grado d’impiego di detto personale). A tale scopo la struttura preposta al controllo ha effettuato stime di fattibilità temporale e di costo per la realizzazione di ogni singolo programma anche con l’ausilio di un sistema di contabilità analitica per centro di responsabilità adottato dall’ente. Le rilevazioni periodiche sono demandate in parte al servizio di controllo ed in parte ai singoli centri di responsabilità, utilizzando appositi software con moduli già previsti e predisposti nel programma informatico della gestione del bilancio ( definizione ed attribuzione del budget-definizione ed attribuzione degli obiettivi – reporting ). Tali rilevazioni si basano su indicatori specifici, che utilizzano elementi informativi ricavati dalla contabilità analitica nonchè dai dati relativi all’attività svolta e, in particolare, ai tempi ed al personale impiegato per ciascun progetto. Nel corso del 2003 il controllo di gestione ha presentato quattro report trimestrali, destinati ai vari dirigenti ed al nucleo di valutazione. Il servizio di controllo della gestione interagisce in modo occasionale con il controllo strategico e con quello di regolarità amministrativa e contabile, mentre ha rapporti di natura periodica con il nucleo preposto alla valutazione dei Dirigenti. Gli scambi informativi avvengono mediante accesso ad una banca dati comune e/o scambio di documenti cartacei. b. Valutazione dei Dirigenti Per quanto connesso con la valutazione dei dirigenti la Provincia di Biella ha attivato un Nucleo di Valutazione a caratterizzazione mista, composto da due membri interni, appartenenti al Settore Organizzazione, e da due membri esterni : i membri interni sono un Dirigente e un funzionario di categoria D entrambi a tempo parziale, mentre quelli esterni sono un libero professionista ed un dirigente a riposo del CO.RE.CO. I membri esterni non hanno altri incarichi nell'ambito dell'Ente. Nel 2002 e nel 2003 è stata effettuata la valutazione dei risultati e del raggiungimento degli obiettivi assegnati ai dirigenti, al quale è allegato un sistema d’incentivazione dei dirigenti stessi. I criteri utilizzati per evidenziare il collegamento tra l'attribuzione degli incentivi ed il raggiungimento degli obiettivi sono i seguenti: rilevazione del grado di raggiungimento degli obiettivi dal piano dettagliato degli obiettivi; valutazione e raggiungimento degli obiettivi strategici; valutazione delle qualità personali. Tali valutazioni si traducono in un punteggio percentuale, che corrisponderà alla percentuale d'indennità di risultato percepita rispetto alla massima assegnazione (100%). Il Nucleo di Valutazione della dirigenza si è avvalso di report finanziari sullo stato di realizzazione dei programmi, integrati con valutazioni comportamentali di ogni dirigente. I criteri utilizzati per valutare la graduazione delle posizioni organizzative sono i seguenti: 65 linee di attività ed obiettivi attribuiti; variabilità, funzioni, impegni e reperibilità; peso e responsabilità sostanziale; responsabilità organizzativa; rilevanza esterna del servizio; integrazione interna dei servizi. Dall'anno 2002 il Nucleo di Valutazione si è avvalso dei report trimestrali resi dal servizio di controllo di gestione. c. Controllo Strategico Di fatto non esiste una struttura ad hoc adibita al Controllo Strategico che, secondo quanto riferito dalla Provincia di Biella, sarebbe svolto dal Direttore Generale, coadiuvato da un collaboratore di categoria D del Settore Economico Finanziario. Sempre secondo quanto riferito dalla Provincia di Biella, tale controllo strategico è volto al controllo dell'effettiva attuazione delle scelte contenute nella relazione previsionale e programmatica, verificando il raggiungimento degli obiettivi ed il riallineamento degli stessi. d. Il controllo di regolarità amministrativa contabile Viene svolto dal Servizio finanziario dell’Ente e dal Collegio dei Revisori ed ha per oggetto le delibere degli organi collegiali e le determinazioni dei Dirigenti. In mancanza di una disciplina regolamentare dell’attività di Controllo Strategico, l'analisi ex ante (coerenza della pianificazione con le risorse del PEG) ed ex post (coerenza tra programmazione e gestione), sono effettuate indirettamente dal Direttore Generale con l'assegnazione ed attribuzione, condivisa dalla Dirigenza, delle risorse di PEG in coerenza ai programmi ed ai progetti della relazione revisionale e programmatica, e con il monitoraggio trimestrale di avanzamento del Piano Dettagliato degli Obiettivi. A conclusione di quanto più sopra riportato in ordine alla realizzazione del sistema dei controlli interni da parte della Provincia di Biella, sembra potersi rilevare che il sistema presenta alcuni elementi che si prestano ad osservazioni. In generale e pur nel quadro della totale autonomia degli EE.LL. nella realizzazione di tale sistema, esso sembra essere, con la eccezione della valutazione dei dirigenti, un ibrido nel quale il controllo è il risultato di una interazione fra controllante e controllore, che si concentra in un sistema di rilevazione affidato in parte ai centri di responsabilità, cioè ai controllati, nel controllo di gestione e che trova la sua espressione più emblematica nel controllo strategico, affidato in toto alla responsabilità del Direttore Generale, che è l’oggetto fondamentale di tale controllo. Le modalità con le quali quest’ultima forma di controllo viene eseguito, richiamano, inoltre, il controllo di gestione più che il Controllo Strategico. Sembra, pertanto, poter valutare necessario un riesame della struttura dei controlli interni da parte della Provincia di Biella. 66 2. REGOLARITA’ CONTABILE, FINANZIARIA, ED ECONOMICA DELLA GESTIONE E GLI ADEMPIMENTI DELL’ORGANO DI REVISIONE Il Collegio dei Revisori dei Conti della Provincia di Biella ha regolarmente svolto nell’esercizio 2003 i propri compiti istituzionali, così come individuati dal comma 1 dell’art. 239 del D.Lgs. 267/2000. L’attività di cui al comma 1 lett.a), dell’art.239-D.Lgs. 267/2000 è stata svolta partecipando a tutte le riunioni del Consiglio provinciale e fornendo in tempo reale tutte le forme di collaborazione richieste. Quanto agli adempimenti di cui al comma1lett.b), l’Organo di revisione ha approvato nei termini prescritti sia la relazione al bilancio di previsione 2003, che il bilancio pluriennale 2003/2005, esprimendo inoltre il proprio parere su tutte le variazioni di bilancio apportate nel corso dell’anno. Il Collegio dei Revisori ha inoltre controllato regolarmente, come previsto dal comma 1 lett. c), la regolarità della contabilità finanziaria e di quella economica della gestione dell’Ente, in tutti i settori previsti : in particolare, l’attività contrattuale è stata oggetto di vigilanza mediante esame a campione di alcuni contratti delle diverse tipologie. Il Collegio ha inoltre supportato l’Ente in relazione al chiarimento di alcuni adempimenti fiscali, nonché con pareri sulla applicazione di normative. La funzione prevista al comma 1 lett.d) del T.U.E.L. è stata svolta con la presentazione della relazione sulla proposta di deliberazione consiliare, nei tempi e modi di legge, contenente l’attestazione della corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione. Il Collegio dei Revisori non ha mai riscontrato irregolarità di gestione e pertanto non ha mai avuto necessità d’inoltrare denuncia ai competenti organi giurisdizionali, come previsto al comma 1 lett.e). Le verifiche di cassa previste dal comma 1 lett.f), sono state puntualmente effettuate con scadenze trimestrali presso la Tesoreria dell’Ente, riscontrando la perfetta corrispondenza con i dati contabili forniti dall’Ente stesso. 3. IL PATTO DI STABILITA’ INTERNO Gli elementi forniti dalla Provincia di Biella indicano che i saldi programmatici di cassa e competenza, relativi al 2003, così come definiti in applicazione delle vigenti norme di legge, erano rispettivamente di Euro 208.000 e di Euro 569.000 . A fronte di tali vincoli programmatici i saldi effettivi di cassa e di competenza, al 31.12.2003, sono risultati essere rispettivamente di Euro 496.000 e di Euro 1.100.000 . Ai fini di tale computo comparativo sono stati considerati: i trasferimenti in conto capitale e parte corrente dallo Stato e dalla U.E.; le entrate derivanti dalla compartecipazione all’IRPEF; le entrate derivanti da dismissione di bene immobili e finanziari; le spese per interessi passivi, quelle sostenute sulla base di trasformazioni con vincolo di destinazione dall’U.E., quelle derivanti dal verificarsi di calamità naturali e per lo svolgimento elezioni amministrative; le spese connesse all’esercizio di funzioni statali e regionali trasformate o delegate. Le tabelle che seguono riportano i dati relativi ai precitati saldi. 67 SALDO PROGRAMMATICO DI CASSA DATI TRIMESTRALI CUMULATI PER GLI ANNI 2001 e 2003 2001 DESCRIZIONE 2003 (importi migliaia di euro) ENTRATA INCASSI TITOLO 1: Entrate Tributarie ADDIZIONALE CONSUMO ENERGIA ELETTRICA 3.357 COMPARTECIPAZIONE IRPEF 3.134 4.475 IMPOSTA PROVINCIALE DI TRASCRIZIONE 4.855 4.569 IMPOSTA SULLE ASSICURAZIONI R.C. AUTO 5.852 6.403 ALTRE ENTRATE TRIBUTARIE 2.341 1.541 Totale TITOLO 1 16.405 20.122 Totale TITOLO 1 (al netto della compartecipazione IRPEF) E06 - E02 16.405 15.647 12.396 17.706 1.528 3.381 10.407 14.232 461 93 902 1.834 2.200 5.503 TITOLO 2: Entrate da contributi e Trasferimenti Correnti Totale TITOLO 2 TRASFERIMENTI CORRENTI DA STATO TRASFERIMENTI CORRENTI DA U.E. TRASFERIMENTI CORRENTI DAGLI ALTRI ENTI PARTECIPANTI AL PATTO Entrate TITOLO 2 (E08-E09-E10-E11) TITOLO 3: Entrate extra tributarie Totale TITOLO 3 TITOLO 4: Alienazioni, trasferimenti di capitali, Riscossione di crediti Totale TITOLO 4 PROVENTI DELLA DISMISSIONE DI BENI IMMOBILIARI 51 PROVENTI DELLA DISMISSIONE DI ATTIVITA' FINANZIARIE TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE DALLO STATO 546 787 1.577 4.509 TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE DALLA U.E. TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALEDAGLI ALTRI ENTI PARTECIPANTI AL PATTO RISCOSSIONE E CREDITI Entrate TITOLO 4 (E14-E15-E16-E17-E18-E19-E20) Entrate NETTE utili ai fini del saldo finanziario (E07+E12+E13+E21) SPESA 4 73 22 134 17.790 17.708 PAGAMENTI TITOLO 1: Spese correnti Totale TITOLO 1 INTERESSI PASSIVI 24.879 34.678 1.962 2.099 5.321 15.367 17.596 17.212 194 496 SPESE CORRENTI SOSTENUTE SULLA BASE DI TRASFERIMENTI CON VINCOLO DI DESTINAZIONE DELLA U.E. SPESE PER CALAMITA' NATURALI SPESE PER ELEZIONI AMMINISTRATIVE SPESE CONNESSE A FUNZIONI STATALI REGIONALI TRASFERITE O DELEGATE SPESE CORRENTE PER RIMBORSI SEGUITI ALLO STATO SPESE CORRENTI NETTE utili ai fini del saldo finanziario (S-S1-S2-S3-S4-S5S6) SALDO FINANZIARIO Trimestrale (En es) - (Sn es) SALDO FINANZIARIO PROGRAMMATICO 2003 (trimestrale) 68 208 SALDO PROGRAMMATICO DI COMPETENZA DATI TRIMESTRALI CUMULATI PER GLI ANNI 2001 e 2003 2001 DESCRIZIONE 2003 (importi migliaia di euro) ENTRATA ACCERTAMENTI TITOLO 1: Entrate Tributarie ADDIZIONALE CONSUMO ENERGIA ELETTRICA 3.303 COMPARTECIPAZIONE IRPEF 3.134 4.475 IMPOSTA PROVINCIALE DI TRASCRIZIONE 4.837 4.758 IMPOSTA SULLE ASSICURAZIONI R.C. AUTO 5.906 6.873 ALTRE ENTRATE TRIBUTARIE 2.091 1.520 Totale TITOLO 1 16.137 20.760 Totale TITOLO 1 (al netto della compartecipazione IRPEF) E06 - E02 16.137 16.285 16.516 21.561 6.984 2.928 9.022 18.568 510 65 1.000 2.195 4.837 9.384 TITOLO 2: Entrate da contributi e Trasferimenti Correnti Totale TITOLO 2 TRASFERIMENTI CORRENTI DA STATO TRASFERIMENTI CORRENTI DA U.E. TRASFERIMENTI CORRENTI DAGLI ALTRI ENTI PARTECIPANTI AL PATTO Entrate TITOLO 2 (E08-E09-E10-E11) TITOLO 3: Entrate extra tributarie Totale TITOLO 3 TITOLO 4: Alienazioni, trasferimenti di capitali, Riscossione di crediti Totale TITOLO 4 PROVENTI DELLA DISMISSIONE DI BENI IMMOBILIARI 7 PROVENTI DELLA DISMISSIONE DI ATTIVITA' FINANZIARIE TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE DALLO STATO TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE DALLA U.E. TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALEDAGLI ALTRI ENTI PARTECIPANTI AL PATTO 839 777 3.991 8.500 RISCOSSIONE E CREDITI 35 Entrate TITOLO 4 (E14-E15-E16-E17-E18-E19-E20) Entrate NETTE utili ai fini del saldo finanziario (E07+E12+E13+E21) SPESA 0 72 17.647 18.617 IMPEGNI TITOLO 1: Spese correnti Totale TITOLO 1 INTERESSI PASSIVI 27.949 39.380 2.020 2.024 8.814 19.839 17.115 17.517 532 1.100 SPESE CORRENTI SOSTENUTE SULLA BASE DI TRASFERIMENTI CON VINCOLO DI DESTINAZIONE DELLA U.E. SPESE PER CALAMITA' NATURALI SPESE PER ELEZIONI AMMINISTRATIVE SPESE CONNESSE A FUNZIONI STATALI REGIONALI TRASFERITE O DELEGATE SPESE CORRENTE PER RIMBORSI SEGUITI ALLO STATO SPESE CORRENTI NETTE utili ai fini del saldo finanziario (S-S1-S2-S3S4-S5-S6) SALDO FINANZIARIO Trimestrale (En ep) - (Sn ep) 69 L’ Amministrazione provinciale biellese ha, pertanto, rispettato le previsioni del patto di stabilità interno. Gli ulteriori elementi forniti indicano che tale risultato, per quanto specificatamente connesso alle competenze, è stato reso possibile grazie alla verifica della compatibilità tra stanziamenti e raggiungimento degli obiettivi, fatto successivamente ad ogni variazione di bilancio. Per quanto, viceversa, connesso con il saldo di cassa, il rispetto del Patto di Stabilità sarebbe stato raggiunto attraverso un continuo monitoraggio delle voci di bilancio ed il “blocco” di una serie di determinazioni di liquidazioni di spese, portate all’esercizio finanziario 2004: si tratta, invero, di un escamotage finanziario che sostanzialmente ribalta, nei fatti, i dati programmatici relativi al saldo di cassa per il 2003 e che, al di là di aspetti connessi con il rispetto dei tempi per i pagamenti previsti da norme di legge(nei quali non si è in grado di formulare valutazioni per mancanza di elementi) è indicativo della esistenza di problemi non secondari di programmazione e di gestione. 70 4. L’INDEBITAMENTO Alla data del 31/12/2003 il debito complessivo residuo della Provincia di Biella ammonta a 58.037.491 euro e consiste in mutui contratti principalmente con la Cassa Depositi e Prestiti e con primari Istituti di Credito. L’importo originario mutuato ammonta, compresi i mutui già stipulati con decorrenza 2004, a 68.678.122 euro, mentre l’onere sostenuto dalla Provincia nel 2003 ammonta a 5.735.355,28 euro totali di cui 2.023.190 euro (Relaz. Coll. Revisori ) ascrivibili alla quota interessi e 3.712.165,28 (Conto bilancio 2003) euro alla quota capitale. Nel corso dell’anno 2003 le entrate derivanti da accensioni di mutui ammontano ad €10.138.120,65. Nota: nella tabella che segue sono elencati i mutui assunti nell’anno 2003 per un totale complessivo di Euro 14.446.284,60. 71 Opera finanziata Istituto mutuante Mutui assunti nell'anno 2003 Capitale Durata mutuato Ammortamento tipo di tasso Condizioni Cassa DD.PP. Lavori di sistemazione Tracciolino Oropa-Andrate SP 512 516.456,00 1/01/04-31/12/18 FISSO F-4,10% Cassa DD.PP. Lavori di sistemazione Torino-Svizzera SP 315 411.818,60 1/01/04-31/12/18 FISSO F-4,27% Cassa DD.PP. Zona OVEST 351.000,00 1/01/04-31/12/18 FISSO F-3,920% Cassa DD.PP. Zona NORD-OVEST 270.000,00 1/01/04-31/12/18 FISSO F-3,920% Cassa DD.PP. Zona NORD-EST 273.000,00 1/01/04-31/12/18 FISSO F-3,920% Cassa DD.PP. Zona SUD-OVEST 332.000,00 1/01/04-31/12/18 FISSO F-3,920% Cassa DD.PP. Zona CENTRO 247.000,00 1/01/04-31/12/18 FISSO F-3,920% Cassa DD.PP. Zona NORD 327.000,00 1/01/04-31/12/18 FISSO F-3,920% Cassa DD.PP. Strada SP 411 nel Comune di Zubiena 102.596,00 1/01/04-31/12/18 FISSO F-4,150% Cassa DD.PP. Rotatoria nel Comune di Salussola 143.576,00 1/01/04-31/12/18 FISSO F-4,150% Cassa DD.PP. Segnaletica orizzontale 533.000,00 1/01/04-31/12/18 FISSO F-4,150% Cassa DD.PP. Piani viabili lungo le strade affidate alla Provincia 650.000,00 1/01/04-31/12/18 FISSO F-4,150% Cassa DD.PP. Interventi su pareti rocciose e scarpate 500.000,00 1/01/04-31/12/18 FISSO F-4,150% Cassa DD.PP. Istallazione di barriere di sicurezza 500.000,00 1/01/04-31/12/18 FISSO F-4,150% Cassa DD.PP. SP 500 Valle Elvo nel Comune di Netro 305.000,00 1/01/04-31/12/18 FISSO F-4,350% Cassa DD.PP. SP 115 panoramica Zegna ed SP 200 Biella Valsesia 413.165,00 1/01/04-31/12/18 FISSO F-4,350% Cassa DD.PP. SP 513 Rasazza-San Giovanni-Oropa 550.000,00 1/01/04-31/12/18 FISSO F-4,350% Cassa DD.PP. SP 512 Oropa-Andrate "Traccino" LOTTO 2 464.900,00 1/01/04-31/12/18 FISSO F-4,350% Cassa DD.PP. sp Biella-Mongrando MAGHETTO 5.938.007,00 1/01/04-31/12/18 FISSO F-4,350% Cassa DD.PP. Rotondo Comune di Viverone 159.228,00 1/01/04-31/12/18 FISSO F-4,350% Manutenzione opere d'arte e manufatti lungo SSPP e lungo SSRR Cassa DD.PP. affidate alla Provincia 350.000,00 1/01/04-31/12/18 FISSO F-4,50% Cassa DD.PP. Segnaletica orizzontale 155.000,00 1/01/04-31/12/18 FISSO F-4,50% Cassa DD.PP. Centrale termica "Sede" 111.038,00 1/01/04-31/12/18 FISSO F-4,50% Cassa DD.PP. Centrale termica "Rubens" 80.287,00 1/01/04-31/12/18 FISSO F-4,50% Cassa DD.PP. Torino-Svizzera 630.000,00 1/01/04-31/12/18 FISSO F-4,50% Cassa DD.PP. Rotatoria destra Sessera 132.213,00 1/01/04-31/12/18 FISSO F-4,50% TOTALE ANNO 2003 14.446.284,60 72 L’ammontare dei mutui contratti dalla provincia di Biella nell’esercizio finanziario in esame risulta in linea con il limite di capacità d’indebitamento previsto dall’art. 204 TUEL che impone, per le spese in conto interessi, il limite del 25% della somma dei primi tre titoli delle entrate del rendiconto del penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l’assunzione dei mutui, dedotti gli interessi passivi dei mutui in ammortamento, come dal bilancio preventivo. Tale importo risulta superiore agli oneri per interessi effettivamente dovuti dalla Provincia di Biella nel corso dell’esercizio 2003. CAPACITA' DI INDEBITAMENTO Art. 204, c. 1 T.U. CONTI BILANCIO 2001 IN EURO TOTALE DELLE ENTRATE DEI PRIMI TRE TITOLI LIMITE DI IMPEGNO PER INTERESSI PASSIVI 33.652.762) 33.652.762,79 (25% di € 8.413.190,07 INTERESSI PASSIVI SUI MUTUI IN AMMORTAMENTO COME DA BILANCIO PREVENTIVO IMPORTO MASSIMO IMPEGNABILE PER INTERESSI 2.595.500,00 5.817.690,07 Risulta anche approvato il rendiconto 2001 ed il bilancio preventivo 2003 ai sensi dell’art.203 del TUEL. In relazione alle entrate derivanti da accensione di mutui passivi la tabella seguente mostra il trend degli ultimi cinque anni, riportando i dati relativi agli accertamenti di competenza dal 2002 al 2004. ACCENSIONI PRESTITI Tab. 3 ENTRATE Assunzione di mutui e prestiti CONSUNTIVO 2002 PREVISIONI 2003 2004* 10.098.510,00 10.138.120,65 18.825.092,00 0,00 0,00 0,00 10.098.510,00 10.138.120,65 18.825.092,00 Emissione di prestiti obbligazionari TOTALE TITOLO V *Dati previsionali. PREVENTIVO 73 5. BILANCIO DI PREVISIONE ED ALLEGATI Con delibera n. 11 in data 16/12/2003 il Consiglio Provinciale ha approvato il bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2003, la relazione previsionale, e programmatica e il bilancio pluriennale per il triennio 2001/2003. Ai sensi dell’art. 172 del D.Lgs. 267/2000 sono stati allegati alla delibera il rendiconto dell’esercizio finanziario 2001, la tabella relativa ai parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale e il programma triennale dei lavori pubblici. Sono state allegate anche le deliberazioni con le quali la Giunta ha adottato le proprie determinazioni in materia di imposte e tariffe. Sul bilancio sono stati acquisiti i pareri favorevoli del Dirigente del Settore Finanza e Bilancio in ordine alla regolarità tecnica e contabile e l’Organo di revisione ha rilevato sul bilancio la congruità, la coerenza e l’attendibilità contabile delle previsioni dei programmi e dei progetti ed ha espresso parere favorevole sulla proposta di bilancio 2003 e sul bilancio pluriennale 2003 – 2005. Il bilancio pareggia in Euro 67.481.127 nelle risultanze complessive elencate nel prospetto che segue: ENTRATA Competenza Titolo I – Entrate tributarie Titolo II – Entr. Deriv. Da contributi e trasfer. Correnti stato, della regione e di altri enti pubblici Titolo III – Entrate extra tributarie Titolo IV – Entrate derivanti da alienazioni, da trasfer. di capitale e da riscossioni di credito TOTALE SPESE FINALI Titolo V – Entrate derivanti da accensioni di prestiti Titolo VI – Entrate da servizi per conto terzi TOTALE Avanzo di Amministrazione TOTALE COMPLESSIVO ENTRATA SPESA Competenza 16.271.700,00 Titolo I – spese correnti 25.330.844,00 Titolo II – spese in conto capitale 40.492.190,00 20.423.437,00 2.962.958,00 3.763.296,00 ____________________ __________________ 48.328.798,00 TOTALE SPESE FINALI ____________________ 16.297.329,00 Titolo III – spese per rimborso di prestiti 2.855.000,00 Titolo IV – spese per servizi per ____________________ conto terzi 60.915.627,00 __________________ 3.710.500,00 67.481.127,00 TOTALE 0,00 Disavanzo di Amministrazione 67.481.127,00 TOTALE COMPLESSIVO SPESA 74 2.855.000,00 __________________ 67.481.127,00 0,00 67.481.127,00 L’eccedenza dei primi tre titoli dell’entrata sulle spese correnti sommate alle quote di capitale per l’ammortamento dei mutui determina una eccedenza di entrate (situazione economica positiva ) di Euro 362.812,00 come si rileva dal seguente prospetto: RISULTATI DIFFERENZIALI Competenza NOTE SUGLI EQUILIBRI A) Equilibrio economico finanziario Competenza * La differenza di è finanziata con Entrate titoli I – II – III (+) 0,00 44.565.502,00 40.492.190,00 Spese Correnti (- ) 4.073.312,00 1) mutuo per debiti fuori bilancio Differenza 3.710.500,00 2) avanzo di amministrazione per debiti fuori bilancio Quote di capitale per l’ammortamento dei mutui (-) 362.812,00 Differenza* B) Equilibrio finale 48.328.798,00 Entrate finali (avanzo + titoli I – II – III – IV) 60.915.627,00 (+) Spese finali (disavanzo + titoli I – II) 12.586.829,00 (-) Finanziare (-) Saldo netto da Impiegare (+) Sul bilancio di previsione 2003 non è stato applicato avanzo di amministrazione a fronte di una previsione definitiva, nell’esercizio 2002, ammontante a Euro 3.313.092,00. Le entrate complessive previste presentano un decremento del 4,6% sul preventivo assestato 2002. Nel Titolo I dell’entrata (entrate tributarie) le imposte rappresentano quasi il 32,11% delle entrate correnti mentre, nel 2002, tale percentuale ammontava a 42,3%. Nel Titolo II (entrate derivanti da contributi e trasferimenti) l’incremento sull’assestato 2002 è del 14,1%. Nei trasferimenti statali i fondi sono sostituiti dal gettito della compartecipazione all’addizionale IRPEF mentre per i trasferimenti regionali si rileva, nella categoria 3, un incremento del 752,4%. Anche il Titolo III (entrate extra tributarie) presenta un incremento rispetto ai dati del 2002, contrariamente al Titolo IV, che, invece, ha una variazione percentuale negativa 75 del 23,9%. I dati relativi al Titolo V, riferiti unicamente a mutui e non ad anticipazioni di cassa, ammontano a Euro 16.297.329,00 con un incremento del 31,6% rispetto al 2002. Sul fronte della spesa gli investimenti ammontano a Euro 20.423.437,00 e trovano finanziamento nell’avanzo economico per Euro 362.812,00, nelle entrate per alienazione e trasferimento di capitale per Euro 3.763.296,00 e nelle entrate per accensione di prestiti per Euro 16.297.329,00. Lo stanziamento delle spese correnti presenta un aumento percentuale del 10,4% sull’assestato dell’esercizio finanziario 2002 dovuto principalmente agli adeguamenti dell’organico e delle spese per servizi connessi alle più ampie funzioni delegate e ai maggiori interessi passivi. Le spese per rimborso prestiti presentano un incremento del 17,1% e, nel prospetto che segue, l’Organo di revisione effettua l’analisi del peso complessivo del rimborso dei mutui nel triennio 2003-2005 sulla spesa totale: Esercizio quota capitale quota interessi totale rate spesa totale % incidenza 3.710.500 2.595.500 6.306.000 64.626.127 9,75% 4.313.500 3.499.500 7.813.000 74.136.130 10,54% 4.851.500 3.819.500 8.671.000 50.132.745 17,30% 2003 2004 2005 Il predetto organo rileva, altresì, il rispetto del limite di indebitamento con la determinazione di un importo massimo impegnabile per interessi di Euro 5.817.690,07 con un importo capitale teoricamente mutuabile pari a Euro 125.111.613,00 a fronte di una previsione di accensione di mutui ammontante a Euro 16.297.329,00. Tale calcolo ha tenuto conto di un tasso annuo del 4.65% per mutui di durata decennale. Nel bilancio è prevista l’iscrizione di un fondo di riserva nei limiti di legge, mentre non è avvenuta l’iscrizione degli ammortamenti finanziari, ai sensi dell’art. 27 della legge 448/2001. La Relazione Previsionale e Programmatica è stata redatta in base agli schemi approvati con il DPR n. 326/99 ed in conformità a quanto stabilito dall’art. 170 del D.Lgs. n. 267/2000. Sono stati presi in esame la ricognizione dei dati fisici e l’illustrazione delle caratteristiche generali della popolazione e del territorio, l’esposizione dei programmi di spesa e dei relativi progetti, l’analisi della risorse umane e la valutazione generale dei mezzi finanziari. I programmi si raccordano ai settori di riferimento e ai mezzi strumentali da utilizzare, individuando anche il funzionario responsabile. E’ stato analizzato anche lo stato di attuazione dei programmi degli anni precedenti, con considerazioni finali sulla coerenza dei nuovi programmi rispetto ai piani regionali di sviluppo, ai piani regionali di settore e agli atti programmatici della Regione. 76 6. IL RENDICONTO a. Entrate e Spese – La Gestione Finanziaria Il Consiglio Provinciale di Biella ha approvato il Rendiconto dell’esercizio finanziario 2003 con deliberazione n. 31 adottata il 26/04/2004. Viene attestata l’osservanza dei principi del D.Lgs. n. 267/2000 e viene, altresì, dato atto che il prospetto di conciliazione, i parametri obiettivi per l’accertamento delle condizioni deficitarie, gli indicatori finanziari ed economici generali e gli altri indicatori dei servizi pubblici costituiscono tabelle annesse e quindi facenti parte del rendiconto, come previsto dai modelli approvati con il D.P.R. 194/96.Sulla deliberazione è stato acquisito il parere del Dirigente del Settore Finanze e Bilancio in ordine alla regolarità tecnica e contabile, e un ulteriore parere di legittimità, espresso dal Segretario Generale ai sensi dell’art. 35 dello Statuto provinciale. Il Collegio dei Revisori, nella sua relazione, certifica la conformità dei dati del rendiconto con quello delle scritture contabili e, in via generale, la regolarità contabile e finanziaria della gestione; esprime parere favorevole sull’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2003 ma esprimono anche una riserva sulla gestione delle procedure di rendicontazione e rimborso delle spese di missione sostenute dagli Amministratori che, anche se di entità non rilevante, impediscono all’Organo di revisione di formulare con assoluta certezza un parere in ordine alla congruità e alla inerenza di tale tipologia di spese. Dai quadri generali riassuntivi del Conto Consuntivo 2003 si rileva che sul totale delle previsioni definitive delle entrate finali (Tit. I – II – III – IV ) la percentuale degli accertamenti si attesta sul 96,66% mentre per il totale complessivo delle entrate tale percentuale si assesta sull’83,53 %. In particolare, per le entrate tributarie e per quelle extratributarie gli accertamenti sulle previsioni definitive si attestano rispettivamente al 97,26% e al 78,97% . Per quanto riguarda le riscossioni, le entrate tributarie ,le entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti e le entrate extratributarie hanno avuto una percentuale di realizzazione sugli accertamenti rispettivamente del 90,57%, del 65,57% e del 66,95%. Per il Titolo IV tale percentuale si fissa sul 45,17% mentre per il Titolo V la percentuale scende al 16,20%. Sul fronte della Spesa, il rapporto tra il totale degli impegni e quello delle previsioni definitive si fissa su una percentuale del 84,76 %. Per le spese correnti e per le spese in conto capitale tale rapporto è rispettivamente del 95,59% e del 69,43 %. Rispetto al totale degli impegni di Spesa, i pagamenti sono stati pari al 46,72% e, in particolare, la percentuale di realizzazione è stata per le spese correnti del 60,61% e per le spese in conto capitale del l’11,23%. Le riscossioni sono state di Euro 14.269.792,25 dai residui e Euro 42.454.622,81 dalla competenza, mentre i pagamenti sono pari a Euro 26.080.718,37 sui residui e Euro 31.301.060,90 sulla competenza. Il fondo cassa al 31-12-2003 di Euro 12.379.778,18 sommato al totale dei residui attivi pari a Euro 55.907.941,34 meno il totale dei residui passivi di Euro 65.362.195,90 concorrono alla formazione dell’avanzo di amministrazione quantificato in Euro 2.925.523,62 . Le differenze riscontrabili tra le previsioni definitive e le risultanze del rendiconto vedono che, a fronte di una previsione definitiva totale di Euro 79.046.356,00 nelle Entrate e nella Spesa, si rileva una minore entrata di Euro 13.013.795,00 e una minore spesa di Euro 12.044.644,00. Le spese di investimento sono state impegnate per la somma totale di Euro 21.720.617,73 e finanziate con assunzioni di mutui per Euro 10.138.120,65, Entrate del Titolo IV per Euro 9.232.658,57 e con avanzo di amministrazione per la restante parte di Euro 2.349.838,51. 77 b. La gestione dei residui L’analisi dei residui evidenzia che i residui attivi derivanti da esercizi precedenti ammontano ad Euro 32.330.003,96 mentre i residui passivi a Euro 29.659.474,13. I residui attivi e passivi formatisi nell’esercizio 2002 ammontano rispettivamente ad Euro 23.577.937,38 ed a Euro 35.702.721,77. Per quanto riguarda il riaccertamento e lo stato dei residui, sono stati cancellati residui attivi per Euro 1.250.305,26 e residui passivi per Euro 2.204.456,79, così determinando una consistenza finale dei residui di Euro 55.907.941,34 per gli attivi e di Euro 65.360.125,95 per i passivi. Dalle seguenti tabelle si rileva la suddivisione dei residui per Titoli : in migliaia di euro Percentuale Titolo Entrata Importo residuo I 1.947 3,50% II 18.379 32,90% III 851 1,50% IV 10.584 18,90% V 24.063 43,00% VI 84 0,20% Totale 55.908 100% I residui del Titolo V sono i più alti e sono conseguenza degli investimenti avviati dalla Provincia negli ultimi anni con un elevato ricorso all’indebitamento . Particolarmente alto è anche l’importo dei residui da trasferimenti, imputabili a trasferimenti statali pregressi e a trasferimenti regionali. in migliaia di euro Percentuale Titolo Spesa Importo residuo I 20.322 31,10% II 43.927 67,20% III 547 0,80% IV 564 0,90% Totale 65.360 100% 78 L’entità dei residui relativi alle spese in conto capitale è legata ai tempi di realizzazione delle opere pubbliche, che sono spesso piuttosto lunghi, mentre per le spese correnti vengono elencate una serie di cause, che hanno portato alla formazione consistente di residui passivi, quali, ad esempio, le attività collegate alle nuove deleghe, produttività, retribuzione di risultato e risorse accantonate per i rinnovi contrattuali,pagamento fatture dell’ultimo trimestre. c. Risultato di amministrazione Il conto del bilancio evidenzia un avanzo di amministrazione di Euro 2.925.523,62, suddiviso in Fondi vincolati per Euro 98.348,61, Fondi per finanziamento spese per Euro 5.804,92 e Fondi non vincolati per Euro 2.821.370,09. Le cause negative che hanno influenzato l’avanzo di amministrazione sono state i minori introiti di residui attivi dell’esercizio 2003 e precedenti per Euro 245.084,53 e i minori accertamenti di entrate di competenza per Euro 10.933.150,81. d. Il conto economico Nella tabella che segue sono riassunti i dati sintetici del conto economico predisposto dalla provincia di Biella, messi a confronto con gli ultimi due anni (2001 e 2002). dati in euro ANNO 2001 % ANNO 2002 % ANNO 2003 % A) PROVENTI GESTIONE € 33.413.163 100 € 40.123.964 100 € 44.621.507,46 100 B) COSTI GESTIONE € 26.098.670 78,11 € 32.985.413 82,21 € 34.990.667,18 78,41 0 0 0 0 0 0 € 7.314.493 21,89 € 7.138.550 17,79 € 9.630.840,28 21,58 (€ 1.768.212) 5,29 (€ 1.914.963) 4,77 (€1.953.114,07) 4,38 E) PROVENTI/ONERI STRAORD. € 2.155.904 6,45 (€ 546.127) 1,36 (€13.586,91) 0,00 A+B+C+D+E) RIS. ESERCIZIO € 7.702.186 23,05 € 4.677.459 11,66 € 7.664.139,30 17,18 C) PROVENTI PARTECIPATE A+B+C) RISULTATO OPERATIVO D) PROVENTI/ONERI FINAZ. e. Il conto del patrimonio Il conto del patrimonio evidenzia una consistenza finale del patrimonio netto di Euro 45.075.951,89 alla data del 31/12/2002 e di Euro 52.740.091,19 alla data del 31/12/2003. Tali consistenze, determinate secondo i criteri dell’art. 230 del D.Lgs. 267/2000, vedono invariati gli immobilizzi immateriali e le rimanenze, mentre si registra l’incremento degli immobilizzi materiali per acquisizione di nuovi beni e di manutenzioni straordinarie. 79 f. Debiti fuori bilancio Nella deliberazione di approvazione del Rendiconto è stato dato atto che non esistono debiti fuori bilancio alla data del 31/12/2003, come da dichiarazione del responsabile del servizio finanziario. g. Parametri di deficitarietà strutturale I parametri obiettivi delle condizioni di ente strutturalmente deficitario hanno evidenziato l’assenza di situazioni strutturalmente deficitarie. Come si evince dalla tabella che segue, l’unico parametro del quale viene attestato il mancato rispetto riguarda il volume dei residui attivi; il Collegio dei revisori non rileva nulla in merito. 1) Disavanzo di amministrazione complessivo superiore al 5 per cento delle spese, desumibili datai Titoli I e III della spesa, con esclusione del rimborso di anticipazioni di cassa; NO 2) Volume dei residui attivi di fine esercizio provenienti dalla gestione di competenza, con esclusione di quelli relativi ai trasferimenti erariali, superiori al 15 per cento delle entrate correnti, desumibili dai Titoli I, II, e III; SI 3) Volume dei residui passivi di fine esercizio provenienti dalla gestione di competenza delle spese correnti superiori al 37 per cento delle spese di cui al titolo I della spesa; NO 4) Esistenza di procedimenti di esecuzione forzata nei confronti dell’ente per i quali non sia stata proposta opposizione giudiziale nelle forme consentite dalla legge; NO 5) Presenza di debiti fuori bilancio riconosciuti ai sensi dell’articolo 37 del decreto legislativo 25 febbraio 1995, n. 77, per i quali non siano state reperite le necessarie fonti di finanziamento; NO 6) Volume complessivo delle spese per il personale a qualunque titolo in servizio, con esclusione di quelle finanziate con entrata a specifica destinazione da parte della Regione o di altri enti pubblici, rapportato al volume complessivo delle spese correnti desumibili dal Titolo I, superiore al 45 per cento; NO 7) Importo complessivo degli interessi passivi sui mutui superiore al 13 per cento delle entrate correnti desumibili dai Titoli I, II e III. NO 80 LA PROVINCIA DI ASTI 1. I CONTROLLI INTERNI La struttura dei Controlli Interni nella Provincia di Asti è articolata come segue: a. Controllo di Gestione Il controllo di gestione, attivato nel 1998, è svolto dall’Ufficio omonimo in posizione di Staff al Presidente e nell’ambito della Direzione generale, ha carattere permanente ed è composto da un dipendente dell’ente di categoria D. L’attività del Controllo di gestione si basa su di un programma a carattere generale, che investe tutte le attività dell’Ente, e su un programma selettivo, indirizzato, per il 2003, all’attività di monitoraggio nell’ambito del Servizio Viabilità . A questo proposito occorre rilevare che l’Ente ha adottato la contabilità economica patrimoniale e la contabilità analitica per centri di costo per tutti i servizi nei quali esso è articolato ed ha adottato il piano degli obiettivi, poi recepiti nel PEG. Nel corso del 2003 l’ufficio ha prodotto sei relazioni indirizzate agli amministratori ed ai dirigenti. In particolare, vengono rilevati dal Controllo di gestione i costi ed i proventi, con rilevazioni per destinazione sulla base del piano dei Centri di costo elaborato. Sono state redatte le seguenti relazioni: Report annuale sullo stato di attuazione degli obiettivi, dei cronoprogrammi; Reports periodici di carattere finanziario, andamento impegni/ previsioni, per centri di responsabilità; Reports con analisi di efficienza ed efficacia del centro di costo Scuole e dei centri di costo relativi alla Viabilità; Report relativo alla analisi dell’utilizzo del parco autovetture in dotazione alla Provincia di Asti. Per quanto concerne i rapporti con gli altri controlli interni, Il Controllo di gestione ha attivato uno scambio periodico di informazioni con il Nucleo di valutazione. b. Valutazione dei dirigenti Gli elementi d’informazione forniti indicano che la valutazione dei dirigenti è affidata ad una apposita struttura, composta da 3 membri, dei quali uno interno ( il Direttore Generale/ Segretario Generale), che ne è responsabile, e due esterni: questi ultimi sono un libero professionista e un consulente, che non hanno altri incarichi nell’ambito dell’Ente. La struttura preposta alla valutazione si è riunita una volta nel corso del 2003, con la redazione di un verbale, i cui destinatari sono stati il Direttore Generale/ Segretario Generale, il Presidente ed i Dirigenti. Sia per il 2002 che per il 2003 è stata effettuata la valutazione delle posizioni organizzative, con riferimento al Regolamento degli Uffici e dei servizi del personale provinciale (DGP 18946/2001), secondo i seguenti criteri: la competenza; l’aggiornamento professionale; le risorse assegnate; il raggiungimento degli obiettivi predefiniti in sede di P.E.G. Peso degli obiettivi: 60 % - Peso dei comportamenti: 20 % - Peso delle competenze e capacità: 20 % Il valore economico della posizione dirigenziale minima è di € 17662,83 (posizione) – 3532,57(risultato) ; massima è di € 32381,85 (posizione) – 6476,37 (risultato). La valutazione dei dirigenti è finalizzata all’attribuzione della retribuzione di risultato ed a fornire al Presidente della Provincia elementi di supporto per l’assegnazione o revoca degli incarichi. 81 c. Controllo Strategico Le informazioni fornite indicano che non è stato attivato il controllo strategico e perciò non esiste una apposita struttura all’uopo preposta. Ai fini del Controllo Strategico viene riportato che il Nucleo di Valutazione offre alla Giunta elementi di verifica sullo stato di realizzazione delle indicazioni programmatiche e, a richiesta, proposte e indicazioni per le scelte da effettuare. d. controllo di regolarità amministrativa contabile Viene svolto dal Servizio finanziario dell’Ente e dal Collegio dei Revisori: ha per oggetto le delibere degli organi collegiali e le determinazioni dei Dirigenti e concerne principalmente le attestazioni di copertura finanziaria come previsto dal TUEL e dal regolamento di contabilità dell’ente. A conclusione si può osservare come gli elementi d’informazione forniti indichino che il sistema dei controlli interni non sia stato idoneamente organizzato ed attivato. Non sembra esistere, innanzitutto, un regolamento istitutivo di tale sistema, che ne individui la struttura organizzativa, i compiti e le attribuzioni dei vari organismi e le modalità di espletamento dei compiti stessi. Il controllo di gestione è incentrato su una persona e sembra aver svolto un meritorio lavoro, peraltro in modo parziale. E’ stata attivata la struttura per la valutazione dei dirigenti, che, peraltro, si è riunita una sola volta nel corso del 2003. Dall’esame delle informazioni fornite dalla Provincia di Asti emerge che il Controllo Strategico non è stato attivato, come già precisato. 2. REGOLARITA’CONTABILE, FINANZIARIA, ED ECONOMICA DELLA GESTIONE E GLI ADEMPIMENTI DELL’ORGANO DI REVISIONE Dall’esame delle informazioni fornite dalla Provincia di Asti emerge che Collegio dei Revisori, composto dal presidente e da due membri, ha svolto la propria attività nel corso dell’anno 2003 come previsto dall’art.239 TUEL. Le funzioni di cui al comma 1 lettera a) del su indicato articolo, si sono sviluppate secondo canoni ben consolidati, con una fattiva collaborazione con l’organo consiliare, mediante la partecipazione a tutte le riunioni, che sono state n.5, attinenti le fasi dell’approvazione del bilancio e del rendiconto, oltre ad altre, per le quali è stata richiesta attiva partecipazione. Per quanto connesso con gli adempimenti di cui al comma 1 lett.b), nel corso dell’esercizio finanziario 2003 il Collegio dei Revisori ha espresso pareri su n.12 variazioni di bilancio; ha giudicato il bilancio di previsione annuale e pluriennale coerente con gli atti fondamentali della gestione, esprimendo parere favorevole alla sua approvazione. L’attività di vigilanza di cui al comma 1 lett.c) è stata svolta con tecniche di campionamento casuale, prevalentemente in occasione delle verifiche di cassa e delle sedute convocate per il rilascio dei pareri circa le variazioni di bilancio. Sono state effettuate anche verifiche fiscali, nel corso delle quali è stata constatata la completezza della contabilità separata tenuta ai fini dell’IVA. La relazione predisposta dalla Giunta sul rendiconto 2003 è stata approvata dal Collegio dei Revisori come previsto dall’art. 239 comma 1 lett. d) T.U.E.L. Al fine di conseguire maggiore efficienza, produttività ed economicità della gestione, il Collegio dei Revisori ha invitato l’Amministrazione Provinciale ad attuare le seguenti proposte: Monitorare costantemente il raggiungimento degli obbiettivi assegnati agli organi gestionali dell’Ente e la puntuale realizzazione dei programmi. 82 Promuovere presso i cittadini ed assicurare agli organi di partecipazione la conoscenza dei contenuti più importanti e le caratteristiche del rendiconto. Perseguire con particolare attenzione il contenimento delle spese correnti, al fine di rispettare i vincoli posti dal Patto Interno di Stabilità. Tenere sotto costante controllo il livello d’indebitamento dell’Ente. In merito alle funzioni previste dal comma 1 lett.e), il Consiglio non ha riscontrato nessuna grave irregolarità di gestione e, pertanto, non ha inoltrato alcuna denuncia ai competenti organi giurisdizionali. Inoltre, come previsto dal comma 1 lettera f), il Collegio ha provveduto a svolgere n.4 verifiche di cassa presso il Tesoriere e n. 4 presso l’Economo Provinciale, senza riscontrare irregolarità. 3. IL PATTO DI STABILITA’ INTERNO La Legge Finanziaria del 2003 ha modificato la precedente normativa relativa al Patto di Stabilità interno, con criteri differenziati di calcolo per comuni e province. In particolar modo, per le Province è stato posto il vincolo di migliorare il saldo dell’esercizio 2003 del 7% rispetto al 2001. In armonia con tali disposizioni di legge, la Provincia di Asti ha ridefinito l’importo dell’obiettivo programmatico per l’intero anno 2003, effettuando le previsioni trimestrali cumulate in coerenza con l’obiettivo annuale. Con la deliberazione di Giunta n. 30.512 del 24 aprile 2003, la Provincia di Asti ha posto come obiettivo del saldo programmatico del 2003 in termini di cassa euro – 1.881.000 e in termini di competenza euro - 2.409.000. Tali valori programmatici risultano essere stati rispettati , in quanto i saldi finanziari di competenza e di cassa, relativi al 2003, sono stati rispettivamente di € - 397.000 e di € - 623.000. 83 DATI TRIMESTRALI CUMULATI PER GLI ANNI 2001 - 2003 DATI DI CASSA CODICI DESCRIZIONE ENTRATA 2001 2003 (importi migliaia di euro) INCASSI TITOLO 1: Entrate Tributarie E01 ADDIZIONALE CONSUMO ENERGIA ELETTRICA 2.574 2.976 E02 COMPARTECIPAZIONE IRPEF E03 IMPOSTA PROVINCIALE DI TRASCRIZIONE 4.540 4.564 E04 IMPOSTA SULLE ASSICURAZIONI R.C. AUTO 6.394 7.590 E05 ALTRE ENTRATE TRIBUTARIE 666 349 E06 Totale TITOLO 1 14.174 19.681 E07 Totale TITOLO 1 (al netto della compartecipazione IRPEF) E06 - E02 14.174 15.479 16.416 22.803 2.404 4.008 4.202 TITOLO 2: Entrate da contributi e Trasferimenti Correnti E08 Totale TITOLO 2 a detrarre E09 TRASFERIMENTI CORRENTI DA STATO E10 TRASFERIMENTI CORRENTI DA U.E. TRASFERIMENTI CORRENTI DAGLI ALTRI ENTI PARTECIPANTI AL PATTO E11 E12 Entrate TITOLO 2 (E08-E09-E10-E11) 153 13.937 18.530 75 112 2.004 2.592 8.305 9.596 TITOLO 3: Entrate extra tributarie E13 Totale TITOLO 3 TITOLO 4: Alienazioni, trasferimenti di capitali, Riscossione di crediti E14 Totale TITOLO 4 a detrarre E15 PROVENTI DELLA DISMISSIONE DI BENI IMMOBILIARI E16 PROVENTI DELLA DISMISSIONE DI ATTIVITA' FINANZIARIE E17 TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE DALLO STATO E18 TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE DALLA U.E. TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE DAGLI ALTRI ENTI PARTECIPANTI AL E19 PATTO E20 RISCOSSIONE E CREDITI E21 Entrate TITOLO 4 (E14-E15-E16-E17-E18-E19-E20) En es Entrate NETTE utili ai fini del saldo finanziario (E07+E12+E13+E21) SPESA 3 3.728 15 1.525 4.210 7.626 218 107 134 335 16.387 18.518 PAGAMENTI TITOLO 1: Spese correnti S Totale TITOLO 1 a detrarre S1 INTERESSI PASSIVI S2 SPESE CORRENTI SOSTENUTE SULLA BASE DI TRASFERIMENTI CON VINCOLO DI DESTINAZIONE DELLA U.E. S3 SPESE PER CALAMITA' NATURALI S4 SPESE PER ELEZIONI AMMINISTRATIVE SPESE CONNESSE A FUNZIONI STATALI REGIONALI TRASFERITE O S5 DELEGATE S6 SPESE CORRENTE PER RIMBORSI SEGUITI ALLO STATO SPESE CORRENTI NETTE utili ai fini del saldo finanziario (S-S1-S2Sn es S3-S4-S5-S6) Sf 03 es Sfp 03 es SALDO FINANZIARIO Trimestrale (En es) - (Sn es) SALDO FINANZIARIO PROGRAMMATICO 2003 (trimestrale) 84 32.988 43.254 1.404 1.449 35 153 162 242 12.977 22.269 18.410 19.141 -2.023 -623 -1.881 DATI TRIMESTRALI CUMULATI PER GLI ANNI 2001 - 2003 DATI DI COMPETENZA CODICI DESCRIZIONE ENTRATA 2001 2003 (importi migliaia di euro) ACCERTAMENTI TITOLO 1: Entrate Tributarie E01 ADDIZIONALE CONSUMO ENERGIA ELETTRICA E02 COMPARTECIPAZIONE IRPEF 2.740 2.860 0 E03 4.202 IMPOSTA PROVINCIALE DI TRASCRIZIONE 4.548 4.590 E04 IMPOSTA SULLE ASSICURAZIONI R.C. AUTO 6.458 7.475 E05 ALTRE ENTRATE TRIBUTARIE E06 E07 568 340 Totale TITOLO 1 14.314 19.467 Totale TITOLO 1 (al netto della compartecipazione IRPEF) E06 - E02 14.314 15.265 21.664 28.686 10.188 5.684 TITOLO 2: Entrate da contributi e Trasferimenti Correnti E08 Totale TITOLO 2 a detrarre E09 TRASFERIMENTI CORRENTI DA STATO E10 TRASFERIMENTI CORRENTI DA U.E. E11 TRASFERIMENTI CORRENTI DAGLI ALTRI ENTI PARTECIPANTI AL PATTO E12 Entrate TITOLO 2 (E08-E09-E10-E11) 126 468 11.305 22.420 45 114 1.859 3.685 13.704 22.870 TITOLO 3: Entrate extra tributarie E13 Totale TITOLO 3 TITOLO 4: Alienazioni, trasferimenti di capitali, Riscossione di crediti E14 Totale TITOLO 4 a detrarre E15 PROVENTI DELLA DISMISSIONE DI BENI IMMOBILIARI E16 PROVENTI DELLA DISMISSIONE DI ATTIVITA' FINANZIARIE E17 TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE DALLO STATO E18 TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE DALLA U.E. TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALEDAGLI ALTRI ENTI PARTECIPANTI AL E19 PATTO E20 RISCOSSIONE E CREDITI E21 En ep Entrate TITOLO 4 (E14-E15-E16-E17-E18-E19-E20) Entrate NETTE utili ai fini del saldo finanziario (E07+E12+E13+E21) SPESA 3.728 20 9.708 3.033 140 19.254 4 108 579 16.326 19.643 IMPEGNI TITOLO 1: Spese correnti S Totale TITOLO 1 a detrarre S1 INTERESSI PASSIVI SPESE CORRENTI SOSTENUTE SULLA BASE DI TRASFERIMENTI CON S2 VINCOLO DI DESTINAZIONE DELLA U.E. 32.779 48.578 1.437 1.458 112 269 S3 SPESE PER CALAMITA' NATURALI 486 S4 SPESE PER ELEZIONI AMMINISTRATIVE SPESE CONNESSE A FUNZIONI STATALI REGIONALI TRASFERITE O S5 DELEGATE S6 SPESE CORRENTE PER RIMBORSI SEGUITI ALLO STATO SPESE CORRENTI NETTE utili ai fini del saldo finanziario (S-S1-S2Sn ep S3-S4-S5-S6) Sf 03 ep SALDO FINANZIARIO Trimestrale (En ep) - (Sn ep) 85 12.228 26.325 19.002 20.040 -2.676 -397 4. L’INDEBITAMENTO Alla data del 31/12/2003, il debito complessivo residuo della Provincia di Asti ammonta ad € 36.567.390, e consiste esclusivamente di mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti. L’importo originario mutuato ammonta ad € 48.196.506; nel corso dell’anno in esame la Provincia ha sostenuto un onere di € 3.122.484 di cui € 1.448.913 a titolo quote interessi ed €1.673.571 ascrivibili alla quota capitale. L’impegno assunto dalla Provincia di Asti a titolo di mutuo passivo risulta comunque in linea con il limite di capacità d’indebitamento previsto dall’art.204 del D.lgvo n.267/2000, pari al 25% dell’ammontare complessivo dei titoli I,II,III dell’entrata, dedotti gli interessi in ammortamenti al 31/12/2002, come risulta dalla seguente tabella, i cui dati sono stati ricavati dalla Relazione Previsionale e Programmatica 2003/2005. Tab. 1 DIMOSTRAZIONE CAPACITA' DI INDEBITAMENTO Art. 204, c. 1 T.U. CONTI BILANCIO 2001 IN EURO Titolo I, II e III ENTRATA 37.837.082,02 LIMITE INDEBITAMENTO 25% 9.459.270,51 a dedurre: INTERESSI MUTUI AL 31/12/2002 1.793.321,55 QUOTA DISPONIBILE 7.665.948,96 Nel corso del 2003 la provincia di Asti ha stipulato 15 mutui, tutti con la Cassa Depositi e Prestiti, per un importo complessivo del debito sottoscritto di € 4.516.652. Un ulteriore mutuo per € 1.453.464, è stato contratto con oneri d’ammortamento a carico dello Stato. La tabella che segue fornisce alcuni sintetici elementi d’informazione su tali mutui. 86 CREDITORE C.DD.PP. C.DD.PP. C.DD.PP. C.DD.PP. C.DD.PP. C.DD.PP. C.DD.PP. C.DD.PP. C.DD.PP. C.DD.PP. C.DD.PP. C.DD.PP. C.DD.PP. C.DD.PP. C.DD.PP. C.DD.PP. DESCRIZIONE LAVORI IMPORTO Realizzazione pista ciclabile a Villanova d'Asti Lavori di manutenzione straordinaria S.P. 10 Aramengocisterna e S.P. 22 di Valle Versa l. 67/88 Lavori di manutenzione straordinaria S.P. 10 Aramengocisterna e S.P. 22 di Valle Versa l. 67/89 Lavori di rifacimento impianti presso il palazzo prov.le (adeguamento norme vigenti) Lavori di manutenzione straordinaria lungo le SS.PP. 2-1822/c-25 e 34 del 2° e 5° reparto Acquisto pozione di immobile quale sede succursale Istit. Tecn. Gioberti di Asti Realizzazione nuova rotatoria Comune di Castell'AlferoFraz.ne Callianetto s.p. 36 Cardona-Asti per Tongo, s.p. 53 Montechiaro- Asti per Callianetto Recupero e riqualificazione complesso "La Mercantile" per XX Giochi Olimpici Torino 2006 TASSO DURATA 406.743,72 4,53% 2004/2018 161.496,08 4,67% 2004/2023 179.440,00 4,67% 2,488% VAR. 2005/2024 258.228,00 217.000,00 2005/2024 2005/2024 2,488% VAR. 619.748,27 2005/2024 77.468,53 2,488% VAR. 630.000,00 Lavori di potenziamento assi e collegamenti viari strategici sulle ss.pp. 16 e 32 varianti di Buttigliera d'Asti e Castelnuovo D.B. 351.590,90 S.P. 5 Mombercelli-Castelnuovo Calcea rifacimento piano viabile nel Comune di Mombercelli 187.000,00 S.P. 28 di Valle Belbo Sostituzione barriere dal Km 16+417 al Km 17+790 in Comune di Bruno 154.937,07 Lavori di rifacimento del piano viabile nel Comune di Vigliano - s.p. 3 di Valtiglione 93.000,00 Lavori di rifacimento del piano viabile nel Comune di Montegrosso d'Asti - s.p. 3 di Valtiglione 180.000,00 Interventi di adeguamento delle geometrie di strettoie e curve su s.p. 16 e 16/f nel territorio della comunità del Pianalto Astigiano 500.000,00 Interventi di adeguamento delle geometrie di strettoie e curve su s.p. 6 e 25 nel territorio della comunità Val Bormida Astigiana 500.000,00 TOTALE 4.516.652,57 Lavori di manutenzione straordinaria S.P. 10 Aramengocisterna e S.P. 22 di Valle Versa l. 67/88 1.453.464,72 87 2,488% VAR. 2005/2024 2,488% VAR. 2005/2024 2,488% VAR. 2005/2024 2,488% VAR. 2005/2024 2,488% VAR. 2005/2024 2,488% VAR. 2005/2024 2,488% VAR. 2005/2024 2,488% VAR. 2005/2024 2,488% VAR. 2005/2024 4,67% 2004/2023 Gli elementi di informazione forniti non consentono di formulare una compiuta valutazione in ordine all’effettivo rispetto dei vincoli imposti per il ricorso al debito, legittimato solo per finanziare spese destinate ad investimenti. Si intende riferirsi ad una serie di manutenzioni straordinarie e di rifacimenti, la cui collocazione fra le spese di investimento dovrebbe essere più compiutamente circostanziata. Al fine d’illustrare l’andamento del livello d’indebitamento della provincia di Asti, si riportano di seguito i dati relativi agli accertamenti di competenza dal 2000 al 2005. ENTRATE Assunzione di mutui e prestiti TREND STORICO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE 2000 2001 2002 2003 2004* 2005* 1 2 3 4 5 6 6.285.346 7.355.092 7.685.886 *Dati presunti. Fonte: Relazione Previsionale e Programmatica 2003-2005. 88 5.970.117 16.781.954* 12.598.056* 5. BILANCIO DI PREVISIONE ED ALLEGATI Il Consiglio Provinciale ha approvato il bilancio di previsione 2003 nella seduta del 30-12-2002 con atto n. 25/56, su proposta della Giunta Provinciale, che, in data 3-12-2002 con propria deliberazione n.84559, ha approvato il progetto di bilancio 2003. Dalla deliberazione di approvazione si rileva che Il bilancio di previsione pareggia in €. 117.387.753 e che lo stesso è corredato da tutti gli allegati previsti dall’art.162 e seguenti e dall’art.172 del TUEL. In sede di approvazione di bilancio è stato dato atto che, in tema di Patto di Stabilità, sarebbero stati adottati successivi eventuali provvedimenti dopo l’emanazione della legge finanziaria 2003. Per la certificazione del bilancio, in assenza dello specifico provvedimento per il 2003, è stato utilizzato il modello predisposto per l’esercizio 2002, ma è stato dato atto che, ad avvenuta approvazione del nuovo modello, l’Amministrazione avrebbe provveduto alla compilazione del nuovo modello e all’invio dello stesso agli organismi competenti. a. La relazione previsionale e programmatica Il bilancio è corredato dalla Relazione Previsionale e Programmatica che illustra le caratteristiche generali della Provincia di Asti in tema di popolazione, territorio, servizi ed economia insediata. L’analisi delle risorse evidenzia gli scostamenti rispetto all’esercizio 2002. Un dato significativo, nella programmazione triennale, è costituito dallo stanziamento zero per quanto riguarda l’utilizzo di avanzo di amministrazione applicato per il finanziamento delle spese correnti. La sezione relativa ai programmi ed ai progetti aggiunge alle considerazioni generali la motivata dimostrazione delle variazioni rispetto all’esercizio precedente; elenca gli obiettivi degli organismi gestionali dell’ente, con un quadro generale degli impieghi per ciascun programma. La Relazione Previsionale e Programmatica, infine, analizza la programmazione effettuata nell’ esercizio finanziario 2002, concludendo con una valutazione positiva in merito allo stato di attuazione dei programmi. 89 b. L’equilibrio finanziario Il pareggio del Bilancio 2003 in €.117.387.753,73 è evidenziato nella seguente tabella : Quadro generale riassuntivo Entrate Spese Titolo I: Entrate tributarie Titolo II: 14.747.450,00 Titolo I: Spese correnti 57.367.918 ,34 41.300.508 ,84 Entrate da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della Regione e di altri enti pubblici Titolo III: Entrate extratributarie Titolo IV: 3.396.565,04 Entrate da alienazioni, da trasfermenti di capitale e da riscossioni di crediti Titolo II: Spese in conto capitale 40.931.693,94 Spese per rimborso di prestiti 11.279.913 ,00 32.412.187,02 Titolo V: Titolo III: Entrate derivanti da accensioni di prestiti 17.722.814 ,38 Titolo VI: 7.808.228 ,45 Titolo IV: Spese per servizi per conto di terzi Entrate da servizi per conto di terzi Totale 117.387.753,73 Avanzo di amministrazione Totale 7.808.228 ,45 117.387.753 ,73 0,00 Disavanzo di amministrazione Totale complessivo entrate 117.387.753,73 Totale complessivo spese 0,00 117.387.753,73 Non è prevista applicazione di avanzo di amministrazione a fronte di un utilizzo, nell’esercizio 2002, ammontante a €. 2.288.839. Il prospetto dei risultati differenziali, che segue, presenta , per quanto riguarda l’equilibrio economico finanziario, una situazione economica positiva ammontante a €. 246.692, quale differenza tra l’importo dei primi tre titoli dell’entrata e quello delle spese correnti, sommato alla quota di capitale delle rate di ammortamento mutui. Risultati differenziali (dati in Euro) A) Equilibrio economico finanziario Entrate Titoli I-II-III La differenza negativa di (+) Spese correnti (-) 59.444.523,88 è finanziata con: 1) quote di oneri di 57.367.918,34 urbanizzazione Differenza 2.076.605,54 Quote di capitale di ammortamento dei mutui (-) 1.829.913,00 Differenza 246.692,54 (+) 91.856.710,90 Spese finali (disav. + Titolo I + II) (-) 98.299.612,28 Finanziare (-) -6.442.901,38 B) Equilibrio finale Entrate finali (av. + Titoli I+II+III+IV) 90 ---------------------------------- c. Il Bilancio di previsione Nelle entrate tributarie, Titolo I, e in quelle derivanti da contributi e trasferimenti correnti, Titolo II, non si rilevano particolari scostamenti rispetto all’esercizio precedente. Nel Titolo III, relativo alle entrate extratributarie, i maggiori incrementi si riscontrano nei proventi dei servizi pubblici e nei proventi diversi, che portano ad un aumento complessivo di oltre il 50%. Nel Titolo IV, i trasferimenti di capitale dalla Regione subiscono un notevole incremento, passando da 4,18 milioni di euro del 2002 ad oltre 26 milioni del 2003, derivanti principalmente (20,6 milioni di euro) da un contributo per la costruzione di una variante stradale all’attraversamento del centro di Nizza Monferrato. Sul fronte spesa, il Titolo I presenta uno stanziamento di €.57.367.918, in lieve aumento (+3,4%) rispetto al 2002. Gli incrementi più significativi delle spese correnti si trovano negli interventi per prestazione di servizi ( +22% rispetto al 2002), che hanno una incidenza percentuale del 47,14% (con uno stanziamento di €.27.045.267) sul totale delle spese correnti. Le spese di personale per stipendi, straordinario, contributi e missioni con uno stanziamento di €.13.020.823 e un’incidenza percentuale del 22,70% sono aumentate del 2% rispetto al 2002, mentre gli interventi per trasferimenti, che hanno una incidenza sugli stanziamenti totali delle spese correnti del 21,19%, sono diminuiti del 20%. Una notevole variazione si riscontra anche nel Titolo II relativo alle spese in conto capitale, che incrementano gli stanziamenti definitivi del 2002 di oltre l’81%, con uno stanziamento complessivo finale dell’esercizio 2003 ammontante a €. 40.931.693. Nel Titolo III viene previsto il rimborso dell’anticipazione di cassa e una previsione per rimborso di quote di capitale di mutui e prestiti ammontante a €. 1.829.913. Sul bilancio è stato acquisito il parere del Collegio dei Revisori dei Conti da cui si rilevano i seguenti dati significativi: i contributi e i trasferimenti correnti della Regione sono in sensibile aumento (le entrate del titolo IV sono prevalentemente originate da trasferimenti dalla Regione); l’ammontare dei mutui risulta compatibile con il limite della capacità di indebitamento, così come la previsione dell’anticipazione di cassa prevista in bilancio rispetta il limite del 25% delle entrate correnti; nel bilancio non sono stati iscritti gli ammortamenti finanziari ai sensi dell’art. 27 della legge 448/2001; il fondo di riserva previsto è pari allo 0,48% delle spese correnti e, pertanto, rientra nelle previsioni dell’art.166 TUEL, che prevede una banda di oscillazione tra lo 0,30 e 2% delle stesse spese correnti. non è stato previsto alcun fondo svalutazioni e crediti I Revisori, nel rilevare la congruità, la coerenza, l’attendibilità contabile delle previsioni di bilancio e dei programmi e progetti, hanno espresso parere favorevole sulla proposta di bilancio di previsione 2003. 91 6. IL RENDICONTO a. Entrate e spese: la gestione finanziaria Il Rendiconto dell’esercizio finanziario 2003 è stato approvato dal Consiglio Provinciale con deliberazione n. 5/18, adottata in data 7 giugno 2004 . Viene dato atto che il Rendiconto è stato compilato utilizzando i modelli previsti dal D.P.R. 194/96 e che allo stesso sono state allegate la relazione dell’Organo Esecutivo, quella dei Revisori dei Conti e l’elenco dei residui attivi e passivi, distinti per anno di provenienza. Sulla deliberazione è stato acquisito il parere tecnico-contabile favorevole espresso ai sensi dell’art. 49 del D.Lgs. 267/2000 e un ulteriore parere della Commissione Consiliare competente. Anche i Revisori dei conti concludono la loro relazione esprimendo parere favorevole all’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2003 In base all’esame della relazione illustrativa del rendiconto elaborata ai sensi dell’art.151 e 231 TUEL, si evidenzia che, per quanto riguarda la gestione delle entrate nel 2003, il grado di realizzazione delle entrate (accertamenti/previsioni) è stato pari al 62,8%, mentre il rapporto tra riscossioni/accertamenti è pari al 59,5% In particolare, per quanto riguarda il rapporto tra previsioni definitive e accertamenti, si rileva uno scostamento negativo nelle entrate del Titolo II (-5,35%), del Titolo IV (-58,06%) , del Titolo V ( –66,66%) e del Titolo VI (46,77%). Le entrate tributarie e quelle extratributarie, attestando il rispetto del principio di prudenza nella redazione del bilancio preventivo, sono state accertate per somme superiori alle previsioni rispettivamente dell’’ 1,37% e sul 5,21%. Anche per quanto riguarda le spese, la capacità di impegno nel 2003 (impegni/previsioni) ammonta circa al 62%, mentre il rapporto pagamenti/impegni ammonta al 42,9%. Sempre sul fronte delle Spese, gli scostamenti tra previsioni definitive e impegni sono tutti negativi, con la percentuale maggiore per il Titolo III (-84,96%) seguito dal Titolo II (-52,94%) , dal Titolo IV ( -46,77%) e dalle Spese Correnti (-5,22%). L’analisi evidenzia, infatti come per il settore delle spese correnti i valori della capacità di impegno si attestino intorno al 94%, con percentuali di pagamento piuttosto basse attorno al 58%. Il dato complessivo del rapporto pagamenti/impegni al 42,9% è fortemente influenzato dal basso grado di realizzazione degli impegni per quanto concerne le spese di investimento (8,8%) e da un tasso di realizzazione altrettanto ridotto (39,2%) per quanto riguarda l’intero aggregato delle spese finali, che pesa per oltre il 92% sul totale degli impegni effettuati nel corso del 2003. Per quanto concerne la capacità di programmazione dell’ente si valuta positivamente la corretta stima delle entrate di cui al Titolo I- entrate tributarie, che sono state accertate al 101,37% rispetto alla previsione definitiva, già incrementata rispetto alla prudenziale previsione iniziale. Durante l’esercizio 2003 l’ente non ha utilizzato l’anticipazione di cassa richiesta in sede di bilancio di previsione. Si può quindi, affermare come, sotto l’aspetto formale, l’approvazione del rendiconto sia avvenuta nel pieno rispetto delle vigenti previsioni normative e regolamentari. Sul piano sostanziale l’analisi del rendiconto ha posto in evidenza una media capacità di programmazione delle entrate da parte dell’Ente, che sono state accertate al 62,8% rispetto ai dati previsionali; così come, peraltro, il dato relativo al rapporto riscossioni/accertamenti, che si è attestato sul valore del 50,6% . Per quanto connesso con le spese, si è registrato un risultato gestionale non eccelso in quanto a capacità d’impegno (rapporto impegni/previsioni) attestatasi attorno al 62%, e ancora meno confortante è la situazione relativa al rapporto pagamenti/impegni, che può considerarsi appena soddisfacente nel settore delle spese correnti 92 (58% circa), mentre è decisamente insoddisfacente in quello delle spese per investimento, che presenta valori percentuali di pagamento attorno all’8%. Nella deliberazione di approvazione del Rendiconto, il Consiglio ha dato atto che sono stati regolarmente riscontrati ed approvati i conti degli agenti contabili dell’Ente, le cui risultanze sono state regolarmente riprese nel Rendiconto 2003. L’Ente, nell’anno 2003, come si rileva dalla relazione dell’Organo di Revisione, ha rispettato i limiti stabiliti in tema di Patto di Stabilità interno e, ai fini del monitoraggio del Patto, ha trasmesso trimestralmente al competente Ministero le informazioni sulle gestioni di competenza e cassa. b. La gestione dei residui I residui attivi ammontano, al 31.12.2003, ad un totale di 72.747.700 euro, di cui 52.574.118 euro derivanti dagli esercizi precedenti al 2003; i residui passivi ammontano a 92.609.337 euro, di cui 70.573.941 euro derivanti dagli esercizi precedenti al 2003. L’Ente ha provveduto al riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31-12-2003,come previsto dall’art.228 del D.Lgs.267/2000. Il risultati di tale verifica individuano minori residui attivi ammontanti ad Euro 2.743.647,78 e minori residui passivi per Euro 3.794.823,66. Nella gestione dei residui attivi si rileva che, a fronte di residui iniziali ammontanti ad Euro 55.317.766,74, sono stati riscossi residui per Euro 14.170.082,31 mentre, per quelli passivi , a fronte di residui iniziali ammontanti ad Euro 47.368.765,43 sono stati pagati residui per Euro 26.457.177,01. Il residuo attivo più rilevante deriva dall’esercizio finanziario 2002 e riguarda un mutuo per la manutenzione SS.PP. (euro 2.082.918,90), mentre quello passivo più rilevante deriva anch’esso dall’esercizio finanziario 2002 e riguarda il finanziamento di materiale rotabile del trasporto pubblico di linea (euro 858.561,46). c. Risultato di amministrazione Il conto del bilancio evidenzia un avanzo di amministrazione di Euro 3.748.207,44, derivante dalla somma algebrica del fondo cassa al 31-12-2003 (Euro 23.609.844,25) con i residui attivi (Euro 72.747.700,74), detratti i residui passivi ( Euro 92.609.337,55). L’avanzo è suddiviso in Fondi per finanziamento spese in conto capitale, per Euro 341.160,47, Fondi non vincolati per Euro 2.085.030,47 e Fondi vincolati per Euro 1.322.016,50. Questi ultimi comprendono quote derivanti da trasferimenti statali e regionali e dall’applicazione delle sanzioni di cui ai DD.Lgs. n. 22/97 e n.152/99. d. Il conto economico Nell’esercizio finanziario 2003 Il risultato economico di esercizio ammonta a Euro 25.448,54. Risultano rispettati i principi di competenza economica e le disposizioni previste dal D.Lgs. 267/2000. Nel Conto Economico della gestione sono rilevati i componenti positivi e negativi secondo criteri di competenza economica, così come riportati nel seguente prospetto: 93 dati in euro A) PROVENTI GESTIONE B) COSTI GESTIONE ANNO 2002 ANNO 2003 53.046.498,51 51.468.755,17 50.287.611,20 50.495.245,67 0 0 2.758.887,31 973.509,50 -1.291.957,25 -1.181.130,18 622.226,72 233.069,22 2.089.156,78 25.448,54 C)PROVENTIPARTECIPATE A+B+C)RISULTATO OPERATIVO D) PROVENTI/ONERI FINAZ. E)PROVENTI/ONERI STRAORD. RIS. ESERCIZIO L’Organo di revisione , in relazione ai risultati economici conseguiti nel 2003, rileva un peggioramento del risultato della gestione operativa rispetto al 2002, motivato dalla riduzione dei proventi a fronte di una sostanziale stabilità dei costi gestionali dell’Ente. e. Il conto del patrimonio Il conto del patrimonio evidenzia il confronto tra lo stato patrimoniale di inizio esercizio e quello di fine esercizio. ll conto del patrimonio evidenzia una consistenza finale del patrimonio netto di Euro 46.627.343,64 alla data del 31/12/2002 e di Euro 62.290.738,26 alla data del 31/12/2003. Per quanto riguarda le valutazioni economico-patrimoniali dei dati riportati nel conto patrimoniale ,come si rileva dalla relazione della Giunta, si evidenzia che le modalità di rilevazione sono state effettuate sulla base delle disposizioni del D.Lgs. 267/2000, del Codice Civile e del Regolamento di Contabilità. f. Debiti fuori bilancio Nella deliberazione di approvazione del Rendiconto è stato dato atto che non esistono debiti fuori bilancio alla data del 31/12/2003. g. Parametri di deficitarietà strutturale I parametri obiettivi delle condizioni di ente strutturalmente deficitario hanno evidenziato che l’Ente non si trova in condizioni strutturalmente deficitarie, pur presentando due parametri con segno positivo. Essi riguardano, in particolare, il livello dei residui, sia attivi che passivi, entrambi superati. 94 Si rileva inoltre che la tabella con i parametri di deficitarietà strutturale riportata nella Relazione del collegio dei Revisori al Rendiconto 2003, non è accompagnata da alcun cenno, notazione o raccomandazione relativa allo specifico superamento del volume dei residui. 1) Disavanzo di amministrazione complessivo superiore al 5 per cento delle spese, desumibili datai Titoli I e III della spesa, con esclusione del rimborso di anticipazioni di cassa; NO 2) Volume dei residui attivi di fine esercizio provenienti dalla gestione di competenza, con esclusione di quelli relativi ai trasferimenti erariali, superiori al 15 per cento delle entrate correnti, desumibili dai Titoli I, II, e III; SI 3) Volume dei residui passivi di fine esercizio provenienti dalla gestione di competenza delle spese correnti superiori al 37 per cento delle spese di cui al titolo I della spesa; SI 4) 5) 6) 7) Esistenza di procedimenti di esecuzione forzata nei confronti dell’ente per i quali non sia stata proposta opposizione giudiziale nelle forme consentite dalla legge; Presenza di debiti fuori bilancio riconosciuti ai sensi dell’articolo 37 del decreto legislativo 25 febbraio 1995, n. 77, per i quali non siano state reperite le necessarie fonti di finanziamento; Volume complessivo delle spese per il personale a qualunque titolo in servizio, con esclusione di quelle finanziate con entrata a specifica destinazione da parte della Regione o di altri enti pubblici, rapportato al volume complessivo delle spese correnti desumibili dal Titolo I, superiore al 45 per cento; Importo complessivo degli interessi passivi sui mutui superiore al 13 per cento delle entrate correnti desumibili dai Titoli I, II e III. 95 NO NO NO NO