Corte dei conti
Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte
RELAZIONE SULLA GESTIONE FINANZIARIA
DEGLI ENTI LOCALI
Esercizio finanziario 2003
(Relazione ai sensi dell’ art. 7 comma 7 legge 5 giugno 2003, n.131)
ANALISI ECONOMICA-FINANZIARIA
SUPPORTO INFORMATICO
II
Federico
SOLA
Maddalena
LOBOSCO
Giorgio
GARELLI
Clara
CARDILLO
Salvatore
LALA
Angela
MELI
Corte dei Conti
SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE
Del. n. 2/EE.LL/05
La Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte, composta dai Magistrati:
Presidente Ivo MONFELI
Presidente
Consigliere Ugo REPPUCCI
Consigliere Delegato
Consigliere Mario BUSCEMI
Consigliere Relatore
Nell’adunanza del 7 giugno 2005
Visto l’art. 100, comma 2, della Costituzione;
Visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con Regio Decreto 12 luglio 1934, n.1214 e
successive modificazioni;
Vista la legge 14 gennaio 1994, n.20, recante disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte
dei conti;
Visto l’articolo 7, comma 7 della legge 5 giugno 2003 n.131 “Disposizioni per l’adeguamento
dell’ordinamento della Repubblica alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n 3”;
Visto il regolamento per l’organizzazione delle funzioni di Controllo della Corte dei conti, deliberato dalle
Sezioni Riunite della Corte stessa in data 16 giugno 2000 n. 14/2000, e successive modificazioni;
Vista la deliberazione n. 3 del 21 gennaio 2004, con la quale è stata programmata l’attività di controllo per
l’anno 2004;
Vista la nota del Magistrato Istruttore, con la quale viene richiesto di deferire all’esame della Sezione il
referto sulla gestione finanziaria degli Enti Locali della Regione Piemonte relativa all’esercizio finanziario 2003;
Vista l’Ordinanza n. 3/EE.LL./05 del 13 maggio 2005, con la quale il Presidente della Sezione Regionale di
Controllo per il Piemonte ha deferito l’esame e la pronuncia sulla relazione in argomento alla Sezione, convocata
per l’adunanza odierna;
Viste le note in data 2 maggio 2005 della Segreteria della Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte,
con le quali copia dell’Ordinanza del Presidente è stata trasmessa ai Presidenti delle Province ed i Presidenti dei
Consigli Provinciali di Asti e Biella ed ai Sindaci ed ai Presidenti dei Consigli Comunali dei Comuni di Chieri,
Fossano, Novara e Tortona, unitamente ad una copia della relazione suddetta;
Udito il relatore, Consigliere Mario BUSCEMI;
Uditi i rappresentanti della Provincia di Biella, Dr. Paolo MARCUZZI Segretario Direttore della Provincia e Dr.
MOSCA Responsabile Servizi Finanziari;
Udito il rappresentante della Provincia di Asti, Dr.ssa Fiorina MONTANERA Direttore Ragioneria della
Provincia;
Udito il rappresentante del Comune di Novara, Dr. Natalino BERTINOTTI Direttore Generale del Comune;
Uditi i rappresentanti del Comune di Tortona, Dr. Davide FARA Direttore Settore Finanziario e Dr.ssa
Stefania COSTA Direttore del Controllo di Gestione del Comune;
Udito il rappresentante del Comune di Chieri, Dr. Vincenzo ACCARDO Direttore Servizio Economico
Finanziario del Comune;
III
Udito il rappresentante del Comune di Fossano, Dr. Massimo TOPPINO Direttore Servizio Economico
Finanziario del Comune;
DELIBERA
di approvare l’unita relazione
ORDINA
che la deliberazione odierna e la relazione vengano trasmesse ai Presidenti delle Province ed i Presidenti dei
Consigli Provinciali di Asti e Biella ed ai Sindaci ed ai Presidenti dei Consigli Comunali dei Comuni di Chieri,
Fossano, Novara e Tortona.
Così deliberato nell’adunanza del 7 giugno 2005.
IL PRESIDENTE
F.to (Prof. Avv. Ivo MONFELI)
IL RELATORE
F.to (Cons. Mario BUSCEMI)
Depositato in Segreteria il:
7 giugno 2005
IL DIRETTORE DELLA SEGRETERIA
F.to Dott.ssa Anna Maria FERRERO
IV
INDICE
INTRODUZIONE
Pag.
4
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
8
8
9
9
9
10
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
10
13
15
16
16
18
19
19
19
20
20
21
21
21
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
23
23
23
23
24
24
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
25
29
31
31
34
35
35
35
36
36
37
37
37
39
COMUNE DI TORTONA
1.
2.
3.
4.
5.
6.
I CONTROLLI INTERNI
a.
Controllo di gestione
b.
Il controllo di regolarità amministrativa contabile
c.
Valutazione dei Dirigenti
d.
Controllo strategico
REGOLARITA’ CONTABILE, FINANZIARIA ED ECONOMICA
GESTIONE. ADEMPIMENTI DELL’ORGANO DI REVISIONE
IL PATTO DI STABILITA’ INTERNO
L’INDEBITAMENTO
IL BILANCIO DI PREVISIONE E GLI ALLEGATI
a.
La relazione previsionale e programmatica
b.
L’equilibrio finanziario
c.
Il Bilancio di previsione
IL RENDICONTO
a.
Entrate e spese: la gestione finanziaria
b.
La gestione dei residui
c.
Risultato di amministrazione
d.
Il conto economico
e.
Il conto del patrimonio
f.
Debiti fuori bilancio
g.
Parametri di deficitarietà strutturale
DELLA
COMUNE DI NOVARA
1.
2.
3.
4.
5.
6.
I CONTROLLI INTERNI
a.
Controllo di Gestione
b.
Il controllo di regolarità amministrativa contabile
c.
Nucleo di Valutazione
d.
Il Controllo Strategico
REGOLARITA’ CONTABILE, FINANZIARIA, ED ECONOMICA DELLA
GESTIONE E GLI ADEMPIMENTI DELL’ORGANO DI REVISIONE
DEL COMUNE DI NOVARA
IL PATTO DI STABILITA’ INTERNO
L’INDEBITAMENTO
BILANCIO DI PREVISIONE ED ALLEGATI
a.
Il Bilancio di previsione e l’equilibrio finanziario
b.
Relazione Previsionale e Programmatica
IL RENDICONTO
a.
Entrate e spese: la gestione finanziaria
b.
Gestione residui
c.
Risultato di amministrazione
d.
Il conto economico
e.
Il conto del patrimonio
f.
Debiti fuori bilancio
g.
Parametri di deficitarietà strutturale
Allegato n.1
COMUNE DI CHIERI
1.
I CONTROLLI INTERNI
a.
Controllo di gestione
b.
Valutazione della dirigenza
Pag. 43
Pag. 43
Pag. 43
1
2.
3.
4.
5.
6.
c.
Controllo strategico
d.
Controllo di regolarità amministrativo-contabile
REGOLARITA’ CONTABILE, FINANZIARIA, ED ECONOMICA DELLA
GESTIONE E GLI ADEMPIMENTI DELL’ORGANO DI REVISIONE
COMUNE DI CHIERI.
IL PATTO DI STABILITA’ INTERNO
L’INDEBITAMENTO
IL BILANCIO DI PREVISIONE ED ALLEGATI
a.
Quadro generale e riassuntivo
b.
Equilibrio finanziario
c.
Bilancio di previsione
d.
Relazione revisionale e programmatica
IL RENDICONTO
a.
Entrate e spese: la gestione finanziaria
b.
Gestione dei residui
c.
Risultato di amministrazione
d.
Il conto economico
e.
Il conto del patrimonio
f.
Debito fuori bilancio
g.
Parametri di deficitarietà strutturale
Pag. 44
Pag. 44
Pag. 45
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
45
46
48
48
49
49
50
51
51
51
52
52
52
52
53
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
54
54
54
54
54
54
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
55
57
58
58
58
60
61
61
61
62
63
63
63
63
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
65
65
65
66
66
67
COMUNE DI FOSSANO
1.
2.
3.
4.
5.
6.
CONTROLLI INTERNI
a.
Controllo di gestione
b.
Controllo di regolarità amministrativa contabile
c.
Nucleo di Valutazione
d.
Controllo strategico
REGOLARITA’ CONTABILE, FINANZIARIA, ED ECONOMICA DELLA
GESTIONE E GLI ADEMPIMENTI DELL’ORGANO DI REVISIONE
DEL COMUNE DI FOSSANO
IL PATTO DI STABILITA’ INTERNO
L’INDEBITAMENTO
BILANCIO DI PREVISIONE ED ALLEGATI
a.
La relazione previsionale e programmatica
b.
L’equilibrio finanziario
c. Il Bilancio di previsione
IL RENDICONTO
a.
Entrate e spese: la gestione finanziaria
b.
La gestione dei residui
c.
Risultato di amministrazione
d.
Il conto economico
c.
Il conto del patrimonio
f.
Debiti fuori bilancio
g.
Parametri di deficitarietà strutturale
LA PROVINCIA DI BIELLA
1.
2.
3.
4.
5.
I CONTROLLI INTERNI
a.
Controllo di Gestione
b.
Valutazione dei Dirigenti
c.
Controllo Strategico
d.
Il controllo di regolarità amministrativa contabile
REGOLARITA’ CONTABILE, FINANZIARIA, ED ECONOMICA DELLA GESTIONE
E GLI ADEMPIMENTI DELL’ORGANO DI REVISIONE
IL PATTO DI STABILITA’ INTERNO
L’INDEBITAMENTO
BILANCIO DI PREVISIONE ED ALLEGATI
2
Pag. 69
Pag. 71
Pag. 74
6.
IL RENDICONTO
a.
Entrate e Spese – La Gestione Finanziaria
b.
La gestione dei residui
c.
Risultato di amministrazione
d.
Il conto economico
e.
Il conto del patrimonio
f.
Debiti fuori bilancio
g.
Parametri di deficitarietà strutturale
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
77
77
78
79
79
79
80
80
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
81
81
81
82
82
82
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
83
86
89
89
90
91
92
92
93
93
93
94
94
94
LA PROVINCIA DI ASTI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
I CONTROLLI INTERNI
a.
Controllo di Gestione
b.
Valutazione dei dirigenti
c.
Controllo Strategico
d.
Controllo di regolarità amministrativa contabile
REGOLARITA’CONTABILE,
FINANZIARIA,
ED
ECONOMICA
GESTIONE E GLI ADEMPIMENTI DELL’ORGANO DI REVISIONE
IL PATTO DI STABILITA’ INTERNO
L’INDEBITAMENTO
BILANCIO DI PREVISIONE ED ALLEGATI
a.
La relazione previsionale e programmatica
b.
L’equilibrio finanziario
c.
Il Bilancio di previsione
IL RENDICONTO
a.
Entrate e spese: la gestione finanziaria
b.
La gestione dei residui
c.
Risultato di amministrazione
d.
Il conto economico
e.
Il conto del patrimonio
f.
Debiti fuori bilancio
g.
Parametri di deficitarietà strutturale
3
DELLA
INTRODUZIONE
Le riforme costituzionali e legislative degli ultimi anni hanno tracciato un disegno, in cui il sistema degli enti locali
acquisisce maggiore autonomia dalla amministrazione centrale dello Stato. Tale maggiore autonomia si declina in
più forme e fa discutere circa la sua effettiva attuazione ed attuabilità: essa , in ogni caso, postula un diverso
sistema dei controlli sulla attività delle autonomie locali.
Con la legge costituzionale n.3 del 18 ottobre 2001 sono stati cancellati i controlli preventivi di legittimità sugli atti
della Regione e su quelli degli Enti Locali, che erano affidati ad organi rappresentanti e rappresentativi della
amministrazione centrale dello Stato : infatti l'articolo 9 della legge cost. 18 ottobre 2001, n.3 ha abrogato il primo
comma dell’art. 125 della costituzione, che disponeva il controllo di legittimita' sugli atti amministrativi della
Regione, da esercitarsi in forma decentrata da parte di un organo dello Stato, nei modi e nei limiti stabiliti da
leggi della Repubblica; il comma 2 dello stesso articolo ha contestualmente abrogato l'art. 130 della Costituzione,
inerente il controllo preventivo di legittimità sugli atti delle Province, dei Comuni e degli altri Enti locali: pertanto, a
partire dal 8 novembre 2001, giorno di entrata in vigore della legge costituzionale in questione, sono formalmente
cessate le funzioni di controllo di legittimità da parte del CORECO.
La legge 5 giugno 2003, n. 131 recante disposizioni per l'adeguamento dell'ordinamento della Repubblica alla legge
costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, delinea, invece, un controllo di carattere successivo sulla gestione
complessiva degli enti locali, un controllo a carattere collaborativo, affidato alla Corte dei conti, che, per tradizione
e collocazione nella attuale architettura costituzionale, offre massime garanzie di indipendenza e un patrimonio
professionale sul controllo di gestione costruito, nel corso degli anni.
In particolare, la legge 5 giugno 2003, n. 131 prescrive che il controllo sia effettuato dalle Sezioni regionali di
Controllo, che possono essere integrate da due componenti nominati dalla Regione territorialmente competente:
tale controllo, così come prescritto dall’art.7 comma 7 della stessa norma, ha lo scopo di verificare , nel quadro del
coordinamento della finanza pubblica, gli equilibri dei bilanci di Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni, ai
fini del rispetto del patto di stabilità interno derivante dai vincoli dell’appartenenza dell’Italia all’Unione europea.
Le Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti verificano, inoltre, il perseguimento degli obiettivi posti dalle
leggi statali o regionali di principio e di programma, secondo la rispettiva competenza, nonché la sana gestione
finanziaria degli enti locali ed il funzionamento dei controlli interni e riferiscono sugli esiti delle verifiche
esclusivamente ai Consigli degli enti controllati.
La Sezione regionale di controllo per il Piemonte ha perciò inserito nel proprio programma annuale, relativo al
2004, il controllo sulla gestione degli enti locali: esso viene effettuato sulla scorta delle indicazioni varate dalle
Sezioni Riunite in sede di Controllo ,con delibera n. 43/contr/prg/03 del 30 ottobre 2003.
Nel rispetto di tali indicazioni , è stato selezionato un campione di Enti da controllare, costituito da quattro comuni
e due province: i comuni di Chieri, Fossano, Tortona e Novara e le province di Asti e Biella. L’ambito temporale
dell’indagine riguarda l’esercizio 2003 con eventuale estensione a serie temporali sino al 2001.
Si tratta di un primo referto a valore sperimentale che, al di là degli obiettivi di controllo degli enti così selezionati,
si pone soprattutto lo scopo di:

approfondire la conoscenza della normativa e della gestione degli enti locali;

implementare un procedimento di controllo sulla base di un programma di massima, individuando
elementi critici;

costruire, sulla base dell’esperienza maturata , una griglia di indicatori quali-quantitativi, da utilizzare a
partire dal 2005 e che consentano di far emergere le criticità, attuando un procedimento “automatico” di
controllo su un numero significativo di enti (in prospettiva tutti), idoneo a dettare l’agenda di successivi
controlli mirati, non più ispirati ad astratti criteri, bensì a concreti e misurabili elementi di fatto: controlli
indirizzati, fra l‘altro, verso specifici obiettivi e idonei pertanto a consentire più puntuali approfondimenti
e, in ultima analisi, una maggiore efficacia della attività svolta.
4
L’impiego degli indicatori consentirà
crescente di enti locali, con l’obiettivo
minimizzare i contatti
di estendere progressivamente il controllo verso un numero
finale di raggiungere il
sempre
100% degli enti stessi. Ciò renderà inevitabile
preliminari, che sarebbero ridotti all’invio di un questionario in forma tabellare: essi si
estenderebbero, viceversa, in fase successiva
ed avrebbero come obiettivo la acquisizione degli inevitabili
chiarimenti relativi ad indicatori di criticità nella gestione, eventualmente emersi dall’esame delle .risposte ai
questionari.
Per quanto connesso con il presente referto, oggetto del controllo, con riferimento ai singoli argomenti individuati
dalla legge n.131/2003, sono stati: relativamente alla verifica del perseguimento degli obiettivi posti da leggi di
principio e programma, l’analisi dei documenti programmatici e dei bilanci degli ee.ll; relativamente alla sana
gestione finanziaria, la verifica del rispetto del patto stabilità interno e l’affidabilità ed attendibilità dei conti
consuntivi; relativamente ai controlli interni, la valutazione del loro reale funzionamento, le metodologie utilizzate e
le analisi svolte.
In armonia con il dettato della legge 5.6.2003, n. 131, la attività svolta ha avuto un carattere collaborativo: in tale
ottica, la fase istruttoria è stata preceduta da colloqui con i responsabili amministrativi degli enti interessati, aventi
lo scopo di informare circa le finalità del controllo avviato da questa Sezione e di instaurare un proficuo scambio
informativo con gli enti stessi.
Il referto elaborato segue lo stesso schema per ogni ente locale esaminato e si articola in paragrafi:
PAR 1 - Analisi dello stato di attuazione dei controlli interni dell’ente locale, come previsti dall’art 147 T.U.E.L e dal
decreto legislativo n.286/1999 (controllo di regolarità amministrativa contabile, controllo di gestione,
valutazione dei dirigenti e controllo strategico),e , in particolare, della
attività svolta dall’ufficio
addetto al controllo di gestione ai sensi degli artt.196, 197 e 198 T.U.E.L.
PAR 2 - Attendibilità dei dati contabili e finanziari, attraverso la lettura delle relazioni dei revisori al bilancio
preventivo ed al rendiconto, e monitoraggio delle attività svolte dal Collegio dei revisori in attuazione
dell’art.239 T.U.E.L art.1 lett.a),b),c),d),e),f).
PAR 3 - Verifica del rispetto dei parametri fissati, per gli enti locali, dalla normativa inerente il Patto interno di
stabilità per l’anno 2003.
In particolare, la legge 27 dicembre 2002, n.289 stabilisce che i comuni con più di 5.000 abitanti
devono determinare il proprio saldo finanziario per l’esercizio 2003 in misura non superiore al
corrispondente saldo dell’esercizio 2001. Il Ministero dell’economia ha chiarito, con la circolare n.7 del
4 febbraio 2003, che ogni ente locale deve ricalcolare il saldo finanziario del 2001 secondo le regole
fissate dall’art.29 della legge n.289/2002. Successivamente, con nota n.29.944 del 19 marzo 2003, la
Ragioneria generale dello stato ha fornito ulteriori indicazioni per il calcolo del saldo programmatico
2003, chiarendo che i trasferimenti erariali o di compartecipazione all’irpef, che i comuni ricevono a
compensazione dei minori introiti derivanti dalla nuova disciplina dell’addizionale sui consumi di
energia elettrica e dalle esenzioni disposte in materia di imposta sulla pubblicità, possano, ai soli fini
del rispetto del patto di stabilità, essere portati in detrazione dai tributi dell’anno 2001, con una
rideterminazione del saldo del 2001.
PAR 4 - Analisi dell’indebitamento sia sotto il profilo qualitativo – volta,cioè, a verificare il rispetto dell’art 119 della
Costituzione, ultimo comma, novellato dalla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n.3, in base al
quale l’indebitamento può essere utilizzato esclusivamente per finanziare spese di investimenti - che
quantitativo - volta cioè a verificare il rispetto dell’art.204 comma 1 T.U.E.L, in base al quale l'ente
5
locale puo' assumere nuovi mutui solo se l'importo annuale degli interessi, sommato a quello dei
mutui precedentemente contratti ed a quello derivante da garanzie prestate, al netto dei contributi
statali e regionali in conto interessi, non supera il 25% delle entrate relative al primi tre titoli delle
entrate del rendiconto del penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l'assunzione dei
mutui.
Tale limite del 25%, ricavato come sopra esposto, appare tuttavia troppo elevato alla luce delle attuali
condizioni di mercato, che prevedono tassi di interesse particolarmente convenienti, tanto da
consentire ad un ente un indebitamento troppo elevato. In tal senso si era sviluppato un dibattito, che
aveva indotto a considerare più aderente ad un criterio di buona gestione adottare quale limite
massimo del rapporto tra le spese per interessi passivi e le entrate correnti il valore del 12%, definito
parametro di deficitarietà: ciò è stato recepito di recente con l’approvazione della legge finanziaria
2005.
Viene, inoltre, verificata la sussistenza delle condizioni preliminari prescritte dall’art. 203 T.U.E.L.,
secondo le quali il ricorso all'indebitamento e' possibile solo se è stato approvato il rendiconto
dell'esercizio del penultimo anno precedente quello in cui si intende deliberare il ricorso a forme di
indebitamento e se è stato deliberato il bilancio annuale nel quale sono incluse le relative previsioni.
Per quanto connesso con la nozione di investimento, unico fine che rende legittimo il ricorso
all’indebitamento da parte degli enti locali, la definizione ritenuta più appropriata, ai fini della verifica
che esegue questa Sezione della Corte dei Conti, è
sembrata essere quella adottata dalla Cassa
Depositi e Prestiti e definita nella circolare n. 1253 del 29 luglio 2003. In base a tale circolare, per
spese di investimento si intendono quelle spese in conto capitale a fronte delle quali si registra un
incremento patrimoniale nel bilancio dell’ente.
Secondo la Cassa Depositi e Prestiti tale criterio risponde all’esigenza di salvaguardare la solidità
patrimoniale degli enti finanziati e appare allineato con la definizione contenuta nel Sistema europeo
dei conti nazionali e regionali nella Comunità ( reg.CE 25.06.1996 n.2223).
Lo stesso nesso tra patrimonio ed investimenti lo si deduce dall’art.119 della Costituzione, che, nel
limitare le spese di investimento, non fa esplicito riferimento alle spese in conto capitale, nell’ambito
delle disposizioni che attribuiscono agli enti un patrimonio proprio, evidenziando con ciò un nesso tra
gli investimenti ed il patrimonio.
PAR 5 - Verifica della avvenuta redazione, da parte dell’ente locale, dei documenti previsti dagli artt.162 T.U.E.L e
seguenti. In particolare: Bilancio di previsione, Piano esecutivo di gestione, Relazione revisionale e
programmatica, Bilancio pluriennale. Inoltre procede alla verifica degli allegati previsti dall’art.172
T.U.E.L quali:

il rendiconto deliberato del penultimo esercizio antecedente quello cui si riferisce il bilancio di
previsione;

le risultanze dei rendiconti o conti consolidati delle unioni di comuni, aziende speciali, consorzi,
istituzioni, societa' di capitali costituite per l'esercizio di servizi pubblici, relativi al penultimo
esercizio antecedente quello cui il bilancio si riferisce;

la deliberazione con la quale i comuni verificano la quantita' e qualita' di aree e fabbricati da
destinarsi alla residenza, alle attivita' produttive e terziarie - ai sensi delle leggi 18 aprile 1962, n.
167, 22 ottobre 1971, n. 865, e 5 agosto 1978, n. 457, che potranno essere ceduti in proprieta'
od in diritto di superficie;

il programma triennale dei lavori pubblici di cui alla legge 11 febbraio 1994, n. 109;

le deliberazioni con le quali sono determinati, per l'esercizio successivo, le tariffe, le aliquote
d'imposta e le eventuali maggiori detrazioni, le variazioni dei limiti di reddito per i tributi locali e
per i servizi locali, nonche', per i servizi a domanda individuale, i tassi di copertura in percentuale
del costo di gestione dei servizi stessi;
6

la tabella relativa ai parametri di riscontro della situazione di deficitarieta' strutturale prevista
dalle disposizioni vigenti in materia.
Analisi degli equilibri del Bilancio, dell’utilizzo del fondo di riserva (art.166 T.U.E.L), delle somme
accantonate ai fini del reinvestimento (art.167 T.U.E.L).
PAR 6 - Analisi finanziaria della gestione con esame del rendiconto di gestione, nella composizione prevista
dall’art.227 T.U.E.L, con particolare riguardo al Conto del bilancio (art.228 T.U.E.L), al Conto
economico, (art.229 T.U.E.L ), al Conto del patrimonio (art.230 T.U.E.L).
Il referto che segue è anche frutto della collaborazione con gli Enti interessati che hanno inviato note e osservazioni
che sono state tutte valutate e riportate nel contesto delle relative relazioni.
Questa Sezione prende atto con compiacimento che in occasione della udienza tutti gli Enti hanno partecipato con
propri rappresentanti, i quali , unanimemente, hanno manifestato apprezzamento per il rapporto collaborativo
instaurato con la Corte dei conti, utile per affrontare le criticità emerse ed esposte nel presente referto, che è
risultato in sostanza pienamente condiviso.
7
COMUNE DI TORTONA
1.
I CONTROLLI INTERNI
La situazione relativa alla attuazione delle previsioni del d.lgs. 286/1999 in materia di controlli interni può essere
considerata soddisfacente, anche se il controllo strategico deve essere ancora effettivamente attivato.
Ciò premesso:
a.
Controllo di gestione
Il Comune di Tortona riferisce che il Controllo di Gestione nasce nel 1994 come struttura inserita nel settore
Finanziario e solo successivamente, nel 1998, diventa un ufficio di staff del Direttore generale ed una unità
organizzativa autonoma.
All’ufficio è assegnata una sola unità di personale, appartenente alla categoria D, e non è previsto l’apporto di alcun
membro esterno all’amministrazione comunale.
Nel corso del 2003 il Controllo di Gestione ha prodotto 10 relazioni, destinate ai vertici politici ed amministrativi
dell’Ente, nonché al Nucleo di Valutazione, con il quale vi è un periodico scambio d’informazioni, così come anche
con il Controllo di regolarità Amministrativa e Contabile.
L’attività di controllo investe l’intera struttura organizzativa dell’Ente senza privilegiare particolari ambiti della
amministrazione e senza uno specifico programma di controllo: non è previsto un regolamento di funzionamento.
Le relazioni vengono stilate sulla base di un flusso informativo che proviene dalla contabilità analitica, dalla
procedura per gli stipendi e dalla attività amministrativa dell’ente.
I report, per i quali sono utilizzati numerosi indicatori, vertono essenzialmente sullo stato di avanzamento degli
obiettivi assegnati (in tal caso sono utilizzati per calibrare la programmazione in corso di esercizio e per meglio
definire la programmazione futura) e sulle performances finanziarie- economiche degli uffici dell’Ente.
L’ufficio svolge attività di supporto alla Direzione generale, in sede di stesura della Relazione Previsionale
e
programmatica, del PEG e del Piano dettagliato degli obiettivi, predisponendo inoltre il budget economico articolato
per centri di costo.
L’attività di controllo e monitoraggio è invece indirizzata alla verifica della attuazione degli obiettivi assegnati ai
dirigenti (due rilevazioni annue oltre ad un report finale), all’andamento della gestione finanziaria (tre report con
cadenza trimestrale), all’andamento della gestione sotto il profilo economico (due report trimestrali ed un
consuntivo analitico contenente, per centri di costo, il risultato d’esercizio accompagnato da valutazioni sulla
efficienza, efficacia ed economicità).
Quanto riferito dal Comune di Tortona indica che esso ha proceduto con grande tempestività alla attuazione del
Controllo di Gestione, immediatamente dopo il varo del D.Lgs. 29/93 e addirittura prima della comparsa del D.Lgs.
77/95,
prima fonte legislativa che fa esplicita menzione al “Controllo di gestione”con riferimento specifico agli
EE.LL.
I dati forniti sembrano, del resto, indicare come la cultura del Controllo di Gestione abbia un solido radicamento nel
Comune di Tortona, con effetti certamente positivi, che hanno condotto alla sua iscrizione nel gruppo delle 35
Amministrazioni italiane depositarie delle migliori esperienze in tema di Controllo di Gestione, a seguito dei risultati
emersi nello sviluppo del progetto “Il Controllo di Gestione – Best practices”, organizzato dal Dipartimento della
Funzione Pubblica”.
Una particolare menzione deve essere fatta nei confronti della attività svolta dal Controllo di Gestione, alla quale è,
peraltro, assegnata una sola persona.
Essa è significativa, innanzitutto, sul piano quantitativo, con la produzione di un numero elevato di report; sotto
l’aspetto qualitativo, poi, da segnalare il consuntivo analitico 2003, che affronta i temi del controllo di gestione
nella loro essenza e formula valutazioni dell’attività dell’Ente e dei risultati raggiunti suddivisi per centri di costo,
espressi in termini di efficienza, efficacia ed economicità, e in base a parametri numerici confrontabili.
8
Nel prendere atto di tale positiva situazione e pur nel quadro della totale autonomia nelle scelte organizzative di
tale materia, che la legge attribuisce agli EE.LL., sembrerebbe appropriato ed in armonia con il dettato dell’art.147comma 1 del TUEL ancorare la attività dell’organismo preposto al controllo di gestione ad un procedimento
normativo atto ad individuarne la composizione, la collocazione, le attribuzioni, gli adempimenti richiesti, le
metodologie di lavoro.
b.
Il controllo di regolarità amministrativa contabile
Viene svolto dal Servizio finanziario dell’Ente e dal Collegio dei Revisori ed ha per oggetto le delibere degli organi
collegiali e le determinazioni dei Dirigenti.
c.
Valutazione dei Dirigenti
A partire dal 2001 il Comune di Tortona ha individuato una apposita struttura per la valutazione dei dirigenti,
che opera separatamente dalle altre tipologie di controlli interni.
Tale struttura, denominata nucleo di valutazione, fa capo al Direttore generale e si configura come una struttura
esterna all’Ente. Essa è costituita da 3 membri: il Direttore generale, un docente universitario ed un dirigente di
una società privata.
Per il suo funzionamento, questa struttura si avvale del supporto di alcuni uffici dell’Ente e, in particolare,
dell’ufficio Gestione risorse umane e organizzazione e dell’ufficio Controllo di gestione, con il quale esistono, inoltre,
periodici scambi informativi.
Il Nucleo di valutazione, che opera sulla base di un regolamento per il funzionamento della valutazione dei
dirigenti, nel corso del 2003 si è riunito 2 volte e le valutazioni effettuate hanno avuto come destinatario
istituzionale il Sindaco del Comune.
I criteri di valutazione dei dirigenti sono legati sia alla realizzazione degli obiettivi specifici del PEG, che a criteri di
contenimento delle spese e/o aumento delle entrate, che, infine, a parametri di valutazione dei comportamenti
organizzativi.
Attualmente le posizioni dirigenziali all’interno del Comune di Tortona sono indifferenziate e, perciò, la retribuzione
di posizione viene erogata in eguale misura a tutti i dirigenti.
Per quanto riguarda la attribuzione della retribuzione di risultato vengono utilizzati 3 indicatori con un differente
peso: risultati organizzativi (20%), attività consolidata (50%) e attività di sviluppo (30%).
In pratica la retribuzione di risultato erogata sino al 2002 risulta pressoché costante per tutte le posizioni
dirigenziali.
d.
Controllo strategico
Pur essendo stato istituito, non è ancora operativo all’interno dell’Ente. E’ comunque previsto che operi in posizione
di staff al Sindaco, con la denominazione di Ufficio controllo partecipazioni in società ed enti e controllo strategico,
che sia composto dal Direttore generale e da una unità di personale di categoria D.
In ultima analisi si può concludere che il sistema dei Controlli interni nel Comune di Tortona è integralmente
organizzato in modo non conflittuale con le disposizioni legislative vigenti.
Esso ha completa operatività nei tre settori del controllo di gestione, della valutazioni dei dirigenti e del controllo di
regolarità amministrativa – contabile, mentre deve ancora essere reso operativo il Controllo Strategico.
9
2.
REGOLARITA’ CONTABILE, FINANZIARIA ED ECONOMICA DELLA GESTIONE.
ADEMPIMENTI DELL’ORGANO DI REVISIONE
Il Collegio dei Revisori dei Conti del Comune di Tortona, composto da tre membri, che nel corso del 2003 si sono
avvicendati ad altri membri in scadenza, ha svolto le funzioni proprie come indicato dall’ art. 239 comma 1
lett.a),b),c),d),e),f) del decreto legislativo n.267/2000.
Relativamente alla attività di collaborazione con l’Ente, di cui al nominato comma 1 lett.a), il Collegio dei revisori
specifica di avere fornito al Sindaco un parere in merito alla gestione del servizio di riscaldamento e di avere,
inoltre, indirizzato allo stesso organo non meglio specificate osservazioni, rilievi e proposte.
Per quanto connesso con i pareri sul bilancio di previsione e sulle variazioni di bilancio, di cui al precitato comma 1
lett.b), il Collegio, in data 14 febbraio 2003, ha espresso parere favorevole sulla proposta di bilancio di previsione
2003, rilevando la congruità, la coerenza e l’attendibilità contabile delle previsioni in esso contenute, dei
programmi e dei progetti.
Il Collegio, nel corso dell’anno 2003, ha inoltre espresso cinque pareri favorevoli alle variazioni di bilancio
presentate alla approvazione della Giunta Comunale.
In merito alla vigilanza sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica della gestione, in relazione alle entrate
ed alle spese, alla attività contrattuale, alla gestione dei beni ed agli adempimenti fiscali, di cui al precitato comma
1, lett. c), il Collegio dei revisori ha effettuato verifiche a campione sulla attività contrattuale e sugli adempimenti
fiscali, constatando casi di mancanza o insufficienza di documentazione, successivamente integrata, a seguito di
richiesta del Collegio medesimo.
La relazione relativa alla proposta di deliberazione del Consiglio comunale del Rendiconto 2003, prevista dal
precitato art.239 comma 1 lett.d) T.U.E.L, è stata approvata il 2 aprile 2004: essa esprime parere favorevole alla
approvazione del Rendiconto 2003, sottolineando la conformità degli obiettivi individuati dalla Giunta comunale nel
bilancio di previsione con quanto deliberato in sede di rendiconto. In particolare, il Collegio dei Revisori attesta, per
l’esercizio 2003:

la regolarità nella tenuta della contabilità, in relazione alle procedure di entrata e spesa, ed il rispetto del
principio di competenza; le rilevazioni sono eseguite in ordine cronologico;

la regolare esecuzione degli adempimenti fiscali per le registrazioni iva, irap e sostituto d’imposta;

la regolarità dei movimenti di cassa del tesoriere e l’individuazione degli agenti contabili interni;

l’insussistenza di debiti fuori bilancio;

l’esatta corrispondenza del conto e delle risultanze della gestione alle scritture contabili ed al conto del
tesoriere;

la non utilizzazione di alcuna anticipazione di tesoreria;

il rispetto di tutti i parametri di deficitarietà strutturale.
Infine, il Collegio dei Revisori, nel corso della sua attività, non ha avuto modo di riscontrare gravi irregolarità di
gestione e perciò non ha presentato denuncia agli organi giurisdizionali competenti per mancanza dei presupposti.
In ultima analisi, quindi, l’organo di revisione ha ottemperato a tutti gli adempimenti previsti dal TUEL: in
particolare, per le relazioni al bilancio preventivo e consuntivo, che risultano facilmente comprensibili e i cui dati
coincidono con quelli dei documenti contabili ufficiali.
3.
IL PATTO DI STABILITA’ INTERNO
Ai fini del rispetto dei parametri fissati per il Patto di Stabilità Interno, il comune di Tortona, rientrando nella
casistica prevista per i comuni con più di 5.000 abitanti, doveva ottenere, nell’esercizio 2003, un saldo finanziario
non superiore al saldo del 2001, calcolato ai sensi dell’.art 29 legge n.289/2002. Con successiva nota, la Ragioneria
10
Generale dello Stato ha fornito ulteriori criteri per la determinazione del saldo, consentendo, ai soli fini del rispetto
del Patto di stabilità, di escludere dai tributi dell’anno 2001 i minori introiti da addizionale sui consumi di energia
elettrica e dalle esenzioni in materia di imposta sulla pubblicità.
Il saldo finanziario 2001, in termini di cassa, ammontava a –2.070.476 euro ricalcolati,
normativa
sopravvenuta,
in applicazione della
in 2.626.455 euro ai fini della determinazione del saldo programmatico di cassa per il
2003.
Detto saldo programmatico per il 2003 è stato ampiamente rispettato, sia nelle articolazioni trimestrali che nel
saldo finale, con un dato al 31.12.2003 pari a – 1.073.619.
* rilevato tenendo conto dell’andamento storico del dato
E Entrate finali
1° trim.2003
2° trim.2003
3° trim.2003
cassa
cassa
cassa
9.378.705,27
17.029.671,59
26.410.740,47
421.093,68
463.824,72
1.141.257,01
1.676.153,34
-
124.612,39
130.495,29
144.309,58
55.771,00
312.774,55
420.375,06
543.708,33
4.419.383,66
E2 Trasf. Correnti UE
E3 Trasf. Correnti Enti part. Patto
E4 Compartecipazione Irpef
E5 proventi dismissioni
2.209.691,83
4.419.383,66
358.886,92
358.886,92
467.397,92
443.422,92
-
-
2.644,96
3.169.215,86
E6 Trasf. In conto cap. Stato
E7 Trasf. In conto cap. UE
-
-
925.323,98
989.323,98
-
-
-
-
3.014.830,51
E8 Trasf. In conto cap. Enti part. Patto
1.035.646,04
4.919.590,88
9.441.636,22
14.978.900,74
4.548.833,71
7.531.814,64
12.552.494,28
17.951.303,54
* Entrate carattere ecc.tà
S1 Interessi passivi
S2 Spese correnti con vincolo dest. Da UE
24.069,57
44.249,79
959.004,91
1.820.167,15
134.417,32
24.320,02
35.935,30
78.616,37
-
-
-
-
-
-
-
-
* Spese carattere ecc.tà
S3 Spes per calamità naturali
S4 Spese per elezioni amm.ve
Sn Pagamenti netti
S Saldo Finanziario En-Sn RILEVATO
Saldo Finanziario PROGRAMMATICO*
Per quanto riguarda la determinazione del
-1.006.481,47
E9 Riscossione crediti
S Spese correnti
cassa
4.775.906,09
E1 Trasf. Correnti Stato
En Incassi netti
4° trim.2003
-
-
-
-
4.390.346,82
7.463.244,83
11.557.554,07
16.052.520,02
-1.375.516,31
-2.543.653,95
-2.115.917,85
-1.073.619,28
-2.539.668,17
-2.626.455,00
-1.375.516,31
-5.126.918,70
positiva
positiva
positiva
positiva
saldo programmatico 2003 in termini di competenza, il dato al
31.12.2001 di 2.769.000 è stato rettificato in 2.963.000.
Al 31.12.2003 il saldo finanziario rilevato ammontava a 2.079.695 ed ha quindi, rispettato il limite del saldo
programmatico 2003.
11
Accertamenti/impegni 2003
E Entrate finali
25.396.751,13
E1 Trasf. Correnti Stato
1.326.998,86
E2 Trasf. Correnti UE
173.474,85
E3 Trasf. Correnti Enti part. Patto
652.774,87
E4 Compartecipazione Irpef
4.419.383,66
E5 proventi dismissioni
108.511,00
E6 Trasf. In conto cap. Stato
70.473,86
E7 Trasf. In conto cap. UE
-
E8 Trasf. In conto cap. Enti part. Patto
3.716.730,76
E9 Riscossione crediti
* Entrate carattere ecc.tà
En Entrate finali
nette
14.928.403,27
S Spese correnti
18.995.713,52
S1 Interessi passivi
1.814.240,06
S2 Spese correnti con vincolo dest. Da UE
173.374,85
* Spese carattere ecc.tà
-
S3 Spes per calamità naturali
-
S4 Spese per elezioni amm.ve
-
Sn Spese correnti
nette
17.008.098,61
S Saldo Finanziario En-Sn 31/12/2003
-2.079.695,34
Saldo Finanziario annuo di competenza 2003
-2.963.000,00
Valutazione sul rispetto del Patto di Stabilità
positiva
12
4.
L’INDEBITAMENTO
Alla data del 31.12.2003, il debito complessivo residuo del Comune di Tortona ammonta a 41,476 milioni di euro e
consiste esclusivamente di mutui contratti con la Cassa depositi e prestiti e con primari Istituti di credito.
L’importo originario mutuato ammonta, compresi i mutui già stipulati e con decorrenza 2004, 2005 o 2006, a
53,198 milioni di euro, mentre l’onere sostenuto dal Comune nel 2003 ammonta a 3,537 milioni di euro totali di
cui 1,739 milioni di euro ascrivibili alla quota interessi e 1,798 milioni di euro alla quota capitale.
A tale proposito, bisogna notare che risultano rispettati sia i limiti quantitativi dell’indebitamento, sia le condizioni
preliminari prescritte dall’art. 203 TUEL, essendo stato approvato sia il rendiconto 2001 che il bilancio preventivo
2003.
Per quanto concerne i limiti quantitativi dell’indebitamento, la capacità complessiva di indebitamento, come risulta
dalla tabella seguente estrapolata dalla Relazione previsionale
e programmatica del Comune di Tortona per gli
esercizi 2003-2005, ammontava per il 2003 a 2,438 milioni di euro, pari al 25% dell’ammontare complessivo dei
titoli I - II e III dell’entrata, dedotti gli interessi dei mutui in ammortamento dal 2004 e dal 2005 ed aggiunto il
contributo in conto interessi della Regione Piemonte.
Tale importo risulta superiore agli oneri per interessi effettivamente dovuti dal Comune di Tortona nel corso
dell’esercizio 2003, risultando perciò rispettato il limite della capacità di indebitamento previsto dall’art.204 TUEL,
così come risulta rispettato anche il limite del 12% previsto dai parametri per la definizione degli enti
strutturalmente deficitari.
DIMOSTRAZIONE CAPACITA' DI INDEBITAMENTO
dati in euro
art.204, comma 1 TUEL
titolo I entrata
8.471.285,14
titolo II entrata
6.048.745,80
titolo III entrata
3.644.022,79
Totale
18.164.053,73
limite indebitamento 25% totale
4.541.013,43
a dedurre:
interessi mutui in ammortamento da 2004
2.118.873,22
interessi mutui in ammortamento da 2005
138.574,15
a sommare:
contributo regionale in c/interessi
154.937,06
quota disponibile
2.438.503,12
Fonte: Relazione previsionale e programmatica del Comune di Tortona per gli esercizi 2003-2005
13
Nel corso dell’esercizio 2003, come risulta dalla tabella seguente, sono stati stipulati 23 mutui, diciannove dei quali
con la Cassa depositi e prestiti, per un importo totale di 8,415 milioni di euro. Quattro mutui decorrono dal 2004,
dodici dal 2005 e sette dal 2006.
In relazione alla destinazione dei proventi da mutui, si prende atto che tutte le opere oggetto della spesa effettuata
con i proventi dell’indebitamento rappresentano un incremento patrimoniale per l’ente, rispettando così il dettato
costituzionale, che prevede,all’art.119, la possibilità per gli enti locali di indebitarsi esclusivamente a fini di
investimento.
Si manifestano tuttavia delle perplessità circa l’opportunità di finanziare determinate opere, seppure di costo non
elevato, con il ricorso al debito.
ELENCO MUTUI CONTRATTI ANNO 2003
durata
strumento attivato
oggetto
da
Mutuo
Mutuo
Mutuo
Mutuo
Mutuo
C.DD.PP
C.DD.PP
C.DD.PP
C.DD.PP
C.DD.PP
Mutuo C.DD.PP
Mutuo C.DD.PP
Mutuo C.DD.PP
Mutuo C.DD.PP
Mutuo C.DD.PP
Mutuo C.DD.PP
Mutuo C.DD.PP
Mutuo C.DD.PP
Mutuo C.DD.PP
Mutuo C.DD.PP
Mutuo C.DD.PP
Mutuo C.DD.PP
Mutuo C.DD.PP
Mutuo C.DD.PP
Mutuo ICS
Mutuo ICS
Mutuo ICS
Mutuo ICS
a
interventi infrastrutture nelle frazioni
2005 2024
centro servizi Dellepiane - completamento
2005 2024
piano di sicurezza
2005 2024
ampliamento sc. Materna e v.le Kennedy
2005 2024
ristrutturazione spogliatoi e campo Paghisano
2005 2024
nuova strada di collegamento via Toniolo con
strada priv. Ossona
2005 2024
rinnovo portici: rifacimento pavimentazione
manutenzione colonnato, volte e facciate
2005 2024
illuminazione pubblica piano luce
2005 2024
progetto qualificazione urbana
2005 2024
manutenzione straordinaria parco Castello e
completamento voltone
2005 2024
interventi per la protezione e messa in sicurezza
giorini area Silvi
2005 2024
cimiteri
comunali
(urbano
e
frazionali):
manutenzione percorsi pedonali
2005 2024
completamento parcheggio interrato p.zza d'armi
ex caserma Passalacqua
2006 2025
riuso ex chiesa N.S. di Loreto
2006 2025
piano strade e marciapiedi
2006 2025
manutenzione
strade
statali
interne
al
concentrico cittadino - zona sud
2006 2025
sistemazione e manutenzione rete irrigua e canali 2006 2025
collettori fignari: completamento loc. Rivalta Sc.
E Acapitania
2006 2025
palazzina ex Enel: formazione mini alloggi di
prima accoglienza
2006 2025
programma
impiantistica
sportiva:
ristrutturazione spogliatoi ed annessi tennis
2004 2013
programma
impiantistica
sportiva:
ristrutturazione spogliatoi e campo Paghisano
2004 2013
programma
impiantistica
sportiva:
rinnovo
campo calcio Coppi
2004 2013
Palazzetto dello sport U. Camagna:
trasformazione piscina coperta in locale palestra 2004 2013
tasso di importo originario
interesse
4,75
350.000,00
4,67
240.000,00
4,45
470.000,00
4,60
250.000,00
4,24
305.000,00
4,45
250.000,00
4,65
4,65
4,75
200.000,00
400.000,00
700.000,00
4,65
300.000,00
4,75
120.000,00
4,75
200.000,00
4,70
4,65
4,70
800.000,00
120.000,00
900.000,00
4,4
4,7
500.000,00
200.000,00
4,7
1.000.000,00
4,7
309.874,00
4,25
154.937,00
4,25
129.114,00
4,25
103.291,00
4,25
413.166,00
8.415.382,00
Fonte: Comune di Tortona
In relazione alle entrate derivanti da accensioni di mutui passivi, la tabelle seguente mostra il trend degli ultimi
cinque anni, riportando i dati relativi agli accertamenti di competenza dal 2000 al 2004.
14
Entrate da accensione mutui passivi - dati in euro
mutui passiviaccertamenti di
competenza
2000
2001
2002
2003
2004
9.454.942
8.368.443
11.230.734
8.478.702
*7.500.000
Fonte: Relazione previsionale e programmatica del Comune di Tortona per gli esercizi 2003-2005 e Relazione
dei Revisori al Conto Consuntivo generale 2003
*dati presunti
mutui passivi- accertamenti di competenza in euro
12.000.000
10.000.000
8.000.000
6.000.000
4.000.000
2.000.000
0
2000
2001
2002
2003
2004
Si può, quindi, rilevare che il Comune di Tortona ha rispettato i vincoli qualitativi (art.119 della Costituzione) e
quantitativi (art.203 del TUEL) imposti dalla normativa vigente.
I dati rilevati indicano che gli interessi passivi sui mutui costituiscono l’8,78% delle entrate correnti desumibili dai
titoli I-II-III e che il debito complessivo è di 41.476 milioni di Euro e consiste esclusivamente di mutui contratti con
la Cassa depositi e prestiti e con primari Istituti di Credito.
5.
IL BILANCIO DI PREVISIONE E GLI ALLEGATI
Il Bilancio di previsione 2003 del Comune di Tortona è stato approvato dalla Giunta il 13 febbraio 2003 e dal
Consiglio comunale il 3 marzo 2003, con la deliberazione n. 17.
Si verifica, per visione diretta o per enumerazione contenuta nella Relazione dei Revisori, che sono presenti gli
allegati al Bilancio di previsione come previsti dall’art 162 TUEL e seguenti ed in particolare:

bilancio pluriennale 2003-2005

relazione previsionale e programmatica

Piano Esecutivo di Gestione

rendiconto dell’ultimo esercizio chiuso (2001)

programma triennale dei lavori pubblici

delibera di conferma addizionale IRPEF
15

le deliberazioni con le quali sono determinati, per l'esercizio successivo, le tariffe, le aliquote d'imposta e
le eventuali maggiori detrazioni, le variazioni dei limiti di reddito per i tributi locali e per i servizi locali,
nonché per i servizi a domanda individuale, i tassi di copertura in percentuale del costo di gestione dei
servizi stessi
In relazione alla verifica dei documenti previsti dall’art.172 TUEL, l’ente specifica che sono allegati alla
delibera di approvazione del bilancio di previsione 2003:
o
la deliberazione C.C. n. 15 del 3.3.2003 di verifica delle quantità e qualità di aree e fabbricati
da destinarsi alla residenza, alle attività produttive e terziarie e determinazione del prezzo di
cessione;
o
la tabella relativa ai parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale prevista
dalle disposizioni vigenti in materia;
o
a.
i rendiconti relativi all'esercizio 2002 degli enti partecipati dal Comune di Tortona:
1.
Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale,
2.
Azienda Servizi Municipalizzati Tortonesi S.p.A,
3.
Azienda Consortile "Consorzio Bonifica Bacino dello Scrivia",
4.
Azienda Consortile "Consorzio Smaltimento Rifiuti Solidi Ovadese - Valle Scrivia".
La relazione previsionale e programmatica
La Relazione per il periodo 2003-2005 fornisce un ampio quadro delle caratteristiche generali della popolazione, del
territorio e dei servizi dell’ente. Per quanto riguarda le entrate, come previsto dall’art.170 TUEL, individua le risorse
finanziarie e le fonti di finanziamento, evidenziando il trend storico del triennio antecedente.
Per la parte spesa, la relazione è redatta per programmi e la previsione è ripartita con riferimento alla spesa
corrente consolidata, a quella di sviluppo ed a quella di investimento. Per ciascun programma è data specificazione
della finalità che si intende conseguire mentre per le risorse umane e strumentali si fa esplicito rimando al PEG.
La motivazione delle scelte adottate appare in alcuni casi generica; inoltre la Relazione risulta carente circa la
motivata dimostrazione delle variazioni intervenute rispetto all'esercizio precedente.
Per quanto concerne i lavori pubblici programmati nel triennio di competenza della Relazione, viene correttamente
riportato l’elenco degli investimenti previsti, in coerenza con le previsioni di spesa annuali e pluriennali.
b.
L’equilibrio finanziario
Il Bilancio di previsione 2003 pareggia complessivamente, come evidenziato dalla seguente tabella come prevista
dal D.P.R. 31 gennaio 1996 n. 194, a euro 39.096.427.
16
Quadro generale riassuntivo
Entrate
Titolo I:
Titolo II:
Spese
Entrate tributarie
13.314.563,00 Titolo I:
Entrate da contributi e
trasferimenti correnti
dello Stato, della Regione
e di altri enti pubblici
Titolo III: Entrate extratributarie
Titolo IV:
Entrate da alienazioni, da
trasfermenti di capitale e
da riscossioni di crediti
Titolo V:
Entrate derivanti da
accensioni di prestiti
Titolo VI: Entrate da servizi per
19.020.696,00
Spese in conto capitale
12.357.260,00
1.888.826,00
4.236.481,00 Titolo II:
4.401.772,00
12.429.249,00
Titolo III:
2.825.536,00 Titolo IV:
conto di terzi
Totale
Spese correnti
Spese per rimborso di
prestiti
4.892.935,00
Spese per servizi per
conto di terzi
2.825.536,00
39.096.427,00
Avanzo di amministrazione
Totale
39.096.427,00
Totale complessivo spese
39.096.427,00
Disavanzo di amministrazione
Totale complessivo entrate
39.096.427,00
Fonte: Relazione del Collegio dei Revisori del Comune di Tortona al Bilancio di previsione 2003
Per quanto riguarda l’equilibrio di parte corrente, come rileva la seguente tabella prevista dal D.P.R. 31 gennaio
1996 n. 194, si evidenzia che la copertura delle Spese correnti sommate alla quota capitale di ammortamento
mutui è effettuata per una parte significativa, pari al 6,6%, da quote di oneri di urbanizzazione, mentre l’equilibrio
tra Spese finali ed Entrate finali mostra un saldo da finanziare pari a euro 7.536.314.
Risultati differenziali (dati in Euro)
A) Equilibrio economico finanziario
La differenza negativa di
Entrate Titoli I-II-III
(+)
Spese correnti
(-)
1) quote di oneri di
19.020.696,00 urbanizzazione
Differenza
419.174,00
(-)
1.794.194,00
Differenza
-1.375.020,00
(+)
23.841.642,00
(-)
31.377.956,00
(-)
7.536.314,00
Quote di capitale
di ammortamento dei mutui
B) Equilibrio finale
Entrate finali (av. + Titoli I+II+III+IV)
Spese finali (disav. + Titolo I + II)
Finanziare
Fonte: Relazione del Collegio dei Revisori del Comune di Tortona al Bilancio di previsione 2003
17
-1.375.020,00
19.439.870,00 è finanziata con:
1.375.020,00
In relazione alla copertura di spese correnti con oneri di urbanizzazione bisogna notare che tale pratica, del tutto
legittima ai sensi dell’art. 136 comma 2 D.P.R. n.380/2001, incontra dei limiti nella difficoltà di previsione delle
suddette entrate, che hanno la caratteristica di essere fluttuanti nel tempo.
In allegato al Bilancio di Previsione 2003 il Comune di Tortona fornisce un quadro degli oneri di urbanizzazione, che
chiarisce ampiamente le risorse previste e la loro destinazione, che riguarda esclusivamente la manutenzione o
l’acquisto di beni immobili, per spese in conto capitale e per spese correnti. Il totale previsto in entrata, Titolo IV
categoria 5, di euro 1.726.787 è così ripartito: 351.767 euro destinati all’acquisto di immobili o alla manutenzione
straordinaria degli stessi; 1.375.787 euro destinati alla manutenzione ordinaria del patrimonio disponibile e del
Demanio del Comune di Tortona.
A consuntivo si può verificare che la capacità di programmazione dell’ente a riguardo delle entrate per Oneri di
urbanizzazione è stata adeguata, con una capacità di accertamento pari al 97%, ed ha consentito di effettuare la
gestione prevista.
c.
Il Bilancio di previsione
In relazione alla analisi delle spese si rileva che:
le spese correnti - Titolo I subiscono nel triennio 2001-2003 un lieve incremento. In particolare i dati relativi alle
previsioni definitive 2002 e alle previsioni 2003 testimoniano un aumento pari al 2,8%. Tale incremento risulta più
marcato per le Funzioni generali di amministrazione di gestione e di controllo (+7,5% tra il 2002 ed il 2003 in
termini di previsioni), mentre, in relazione alla classificazione per Servizio, si rimarca un forte incremento nel dato
di previsione relativo alla Segreteria generale (+12,8% tra il 2002 ed il 2003 in termini di previsioni).
In particolare per quanto riguarda le Funzioni generali di amministrazione di gestione e di controllo, che impegnano
oltre il 43% delle spese correnti e che riguardano le attività di 8 Servizi, dalla analisi del Bilancio di previsione 2003
si evince come le previsioni per acquisti di beni o materie prime siano in diminuzione, anche in relazione alla
attivazione delle convenzioni Consip e degli stringenti limiti imposti dal rispetto del Patto di Stabilità interno,
mentre risultano in crescita le spese per il personale e per le prestazioni di servizi.
Per quanto concerne la classificazione delle spese correnti in base agli 11 interventi si rileva quanto segue:
-intervento 9 ammortamenti : il Comune di Tortona in base alla facoltà concessa dall’art.167 del TUEL non ha
ritenuto di applicare alcuna quota di ammortamento sui beni utilizzati
-intervento 10 fondo svalutazione crediti : non è stato previsto alcun fondo svalutazione crediti, se non un
importo simbolico per memoria
-intervento 11 fondo di riserva : il fondo di riserva previsto è pari allo 0,91% delle spese correnti e pertanto
rientra nelle previsioni dell’art.166 TUEL che prevede una banda di oscillazione tra lo 0,30 e 2% delle stesse spese
correnti.
In conclusione, l’analisi del bilancio 2003 indica innanzitutto come gli aspetti formali risultino pienamente rispettati
: la approvazione del bilancio medesimo risulta coerente con le previsioni normative e regolamentari vigenti ed
esso è corredato di tutti gli allegati previsti dall’art. 162 e seguenti e dall’art. 172 de TUEL.
Sul piano sostanziale è stato fatto un impiego non secondario delle entrate per oneri di urbanizzazioni per
finanziare la copertura di spesa corrente e della quota di capitale di ammortamento mutui, sostenuto peraltro da
una adeguata capacità di programmazione riguardo a tali entrate ( capacità di accertamento pari al 97%).
Sempre sul piano sostanziale l’analisi del bilancio indica un aumento seppure lieve (+ 2,8% ) delle spese di parte di
corrente, che ha riguardato soprattutto le spese per il personale e per le prestazioni di servizi mentre risultano
diminuite quelle relative all’acquisto di beni e materie prime, effetto, quest’ultimo, da
ascriversi con buona
probabilità alla attivazione delle convenzioni CONSIP.
L’incremento delle spese di parte corrente visto sotto un’ottica organizzativa, ha interessato più marcatamente la
Segreteria Generale, facente parte del Comparto Funzioni Generali di amministrazione di gestione e di controllo,
che, da solo, assorbe il 43% di tali spese.
18
6.
IL RENDICONTO
a.
Entrate e spese: la gestione finanziaria
Il Rendiconto 2003 è stato approvato dal consiglio comunale con delibera n. n. 43 del 28.4.2004 ed è redatto nella
composizione e con le modalità previste dal TUEL in materia.
In base all’esame della relazione illustrativa del rendiconto elaborata ai sensi dell’art.151 e 231 TUEL, si evidenzia
che
per
quanto riguarda la gestione
delle
entrate nel 2003, il grado
di realizzazione
delle
entrate
(accertamenti/previsioni) è stato pari all’87,8%, mentre il rapporto riscossioni/accertamenti è stato pari al 50,6%.
Tale valore è da imputarsi ad una ridottissima percentuale di riscossioni delle entrate per investimenti, che nel
biennio
2002-2003
è
giunta
al
minimo
storico
dell’ultimo
decennio,
con
livelli
intorno
al
7-8%
(riscossioni/accertamenti).
Anche per quanto riguarda le spese, la capacità di impegno nel 2003 (impegni/previsioni) ammonta al 87,7%,
mentre il rapporto pagamenti/impegni ammonta al 53%; l’analisi evidenzia come per il settore delle spese correnti
i valori della capacità di impegno si attestino, nell’ultimo decennio, costantemente al di sopra del 90% (97% nel
2003), con percentuali di pagamento attorno all’80%.
Per quanto riguarda le spese per investimenti la capacità di impegno è sensibilmente migliorata, passando da una
media del 50% circa sino al 2000 ad una media del 90% nel triennio 2001-2003, mentre rimane particolarmente
bassa la percentuale di pagamenti/impegni con un livello pari all’8% nel 2003, in linea con i dati del recente
passato.
Per quanto concerne la capacità di programmazione dell’ente si valuta positivamente la corretta stima delle entrate
di cui al Titolo I- entrate tributarie, che sono state accertate al 99,59% rispetto alla previsione definitiva, poi
incrementata rispetto alla prudenziale previsione iniziale.
Durante l’esercizio 2003 l’ente non ha utilizzato l’anticipazione di cassa richiesta in sede di bilancio di previsione.
Si può quindi, affermare come, sotto l’aspetto formale, l’approvazione del rendiconto sia avvenuta nel pieno
rispetto delle vigenti previsioni normative e regolamentari.
Sul piano sostanziale l’analisi del rendiconto ha posto in evidenza una buona capacità di programmazione delle
entrate da parte dell’Ente, che sono state accertate all’87,8% rispetto ai dati previsionali, con un valore di picco per
titolo I (99,59); meno confortante è, peraltro, il dato relativo al rapporto riscossioni/accertamenti che si è attestato
sul valore del 50,6% risultato, questo da imputarsi soprattutto alle entrate per investimenti, che nel biennio 20022003 si attestano al 7-8%.
Per quanto connesso con le spese, si è registrato un buon risultato gestionale in quanto a capacità d’impegno
(rapporto impegni/previsioni) attestatasi attorno all’81,75, grazie soprattutto ad un netto miglioramento della
situazione relativa alle spese per investimenti, che, con il passaggio da una media del 50%nel 2000 ad una media
del 90% nel triennio 2000/2003, ha sostenuto il dato relativo alle spese di parte corrente, costantemente
attestatosi attorno al 90%.
Meno confortante è, viceversa, la situazione relativa al rapporto pagamenti/impegni che può considerarsi buona nel
settore delle spese correnti (80% circa), mentre è decisamente insoddisfacente in quello delle spese per
investimento, che presenta valori percentuali di pagamento attorno all’8%, in linea, peraltro, con quanto
registratosi negli anni immediatamente precedenti il 2003.
b.
La gestione dei residui
Dall’esame dell’elenco dei residui allegato al consuntivo 2003 si evince che i residui passivi totali al 31.12.2003
ammontavano a 45,396 milioni di euro.
19
Questo dato è stato ottenuto in sede di consuntivo, depurando i residui passivi per un importo di 443.379 euro di
residui non riaccertati. L’importo più consistente, 287.208 euro, di residui eliminati è imputabile all’esercizio 2002,
seguito dall’esercizio 2001 e 2000. Una quota consistente ( 23.738 euro) di residui eliminati risaliva all’esercizio
1989.
Il dato dei residui passivi totali è in lieve decremento rispetto al dato del 31.12 2002, anche se ciò non è sufficiente
per invertire il trend di consistente crescita, che nel triennio 2001 -2003 è stato di oltre il 25%.
Ciò è anche testimoniato dall’aumento subito dal dato relativo all’incidenza dei residui passivi, passato dal 116,28%
del 2001 al 125,98% del 2003.
Per quanto concerne i residui attivi, il valore totale al 31.12.2003 ammonta a 41,408 milioni di euro. Questo dato è
stato ottenuto in sede di consuntivo, depurando i residui attivi da quelli inesigibili (47.555 euro) e da quelli
insussistenti, (149.178 euro), e conteggiando le sopravvenienze attive, pari a 76.696 euro.
Anche per quanto riguarda i residui attivi, pur registrandosi un lieve decremento rispetto al dato del 31.12.2002, il
trend è di consistente crescita, con un incremento nel triennio 2000-2003 di oltre il 25%. Il dato dell’incidenza dei
residui attivi nel triennio 2001-2003 è passato dal 106,56% al 116,76%.
Si può, pertanto, affermare come l’Ente abbia svolto, nel tempo, una meritoria opera di ricognizione dei residui
passivi, il cui risultato rappresenta un sicuro elemento nella valutazione della sana gestione finanziaria dell’Ente,
testimoniato, d’altronde, da un lieve decremento dei residui stessi, registratosi nel 2003, rispetto al dato del 2002.
Ciò trova un risultato anche nei dati relativi ai residui attivi, il cui valore testimonia di un analogo lieve decremento
rispetto agli stessi dati del 2002.
Tutto ciò è indicativo di una volontà di superare una situazione che, però, in una prospettiva triennale, non è molto
confortante: i dati previsti del 2003 non sono infatti sufficienti a compensare quelli negativi del biennio precedente,
che marcano nel loro complesso un trend di crescita nel triennio attorno al 25%, in ambedue i settori, come del
resto testimoniato dai dati dell’incidenza dei residui passivi ed attivi passati dal 116,28% e 106,56%
rispettivamente nel 2001, al 125,98% e 116,76% rispettivamente nel triennio 2001-2003.
c.
Risultato di amministrazione
Il risultato di amministrazione 2003 consiste in un avanzo di 358.413 euro. Di questi, una quota pari a 49.590
euro risulta essere vincolata alla realizzazione di opere pubbliche, mentre i restanti 308.823 costituiscono la quota
di avanzo disponibile.
L’avanzo di amministrazione nel triennio 2001 – 2003 ha avuto il seguente andamento:
AVANZO DI AMMINISTRAZIONE – DATI IN EURO
2001
2002
2003
154.778
11.201
358.413
avanzo di
amministrazione
d.
Il conto economico
Il risultato economico di esercizio ammonta a 807.110 euro per l’esercizio 2003. A tale risultato concorrono il
risultato di gestione pari 2.440.187 euro, gli utili di 50.626 euro, derivanti dalla gestione di aziende speciali
partecipate, detratti gli oneri finanziari e proventi ed oneri straordinari come evidenziato nella seguente tabella:
20
CONTO ECONOMICO 2003
proventi della gestione
20.942.141,00
costi della gestione
18.501.954,00
risultato della gestione
2.440.187,00
proventi ed oneri da aziende speciali
50.626,00
risultato della gestione operativa
2.490.813,00
proventi ed oneri finanziari
-1.680.046,00
proventi ed oneri straordinari
-3.657,00
risultato economico di esercizio
807.110,00
Al conto economico è accluso il prospetto di conciliazione, mediante il quale, a partire dai dati finanziari sono stati
derivati i risultati economici e patrimoniali.
Si dà atto che tanto il Conto economico quanto il prospetto di conciliazione sono stati redatti utilizzando gli appositi
modelli previsti dal d.p.r. 31.1.1996 n.194.
e.
Il conto del patrimonio
Nel conto del patrimonio sono rilevati i risultati della gestione patrimoniale effettuata dall’ente nell’esercizio 2003 e,
in particolare, le variazioni al patrimonio introdotte dalla gestione finanziaria e da quella amministrativa.
Il patrimonio dell’ente, nel corso del 2003, ha subito un incremento di 11.713.736 euro, pari al 9%, passando da
121.520.159 euro del 31.12.2002 a 133.233.895 euro del 31.12.2003.
Si rileva che i beni sono valutati come previsto dall’art. 230 TUEL e con riferimento ai singoli inventari dei beni del
patrimonio dell’ente.
Si rileva l’insussistenza di crediti di dubbia esigibilità nella apposita posta del conto del patrimonio.
Si dà atto che il Conto del Patrimonio è stato redatto utilizzando gli appositi modelli previsti dal d.p.r. 31.1.1996
n.194.
f.
Debiti fuori bilancio
Per quanto concerne l’esercizio 2003 non sussistono debiti fuori bilancio.
g.
Parametri di deficitarietà strutturale
I parametri risultano tutti rispettati come si evince dalla tabella seguente
21
PARAMETRI DI DEFICITARIETA’ STRUTTURALE
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
Disavanzo di amministrazione complessivo superiore al 5 per cento delle spese,
desumibili dai Titoli I e III della spesa, con esclusione del rimborso di anticipazione di
cassa;
Volume dei residui attivi di fine esercizio provenienti dalla gestione di competenza,
con esclusione di quelli relativi all'I.C.I. ed ai trasferimenti erariali, superiori al 21 per
cento delle entrate correnti, desumibili dai Titoli I, II e III;
Volume dei residui passivi di fine esercizio provenienti dalla gestione di competenza
delle spese correnti superiori al 27 per cento delle spese di cui al Titolo I della spesa;
Esistenza di procedimenti di esecuzione forzata nei confronti dell'Ente per i quali non
sia stata proposta opposizione giudiziale nelle forme consentite dalla legge;
Presenza di debiti fuori bilancio riconosciuti ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo
25 febbraio 1995, n. 77, per i quali non siano state reperite le necessarie fonti di
finanziamento;
Volume complessivo delle entrate proprie, desumibili dai Titoli I e III, rapportato al
volume complessivo delle entrate correnti, desumibili dai titoli I, II e III, inferiore al 27
per cento per i comuni sino a 2.999 abitanti, inferiore al 35 per cento per i comuni da
3.000 a 59.000 abitanti, inferiore al 37 per cento per i comuni da 60.000 a 250.000
abitanti, inferiore al 32 per cento per i comuni con oltre 250.000 abitanti.
Volume complessivo delle spese per il personale a qualunque titolo in servizio, con
esclusione di quelle finanziate con entrate a specifica destinazione da parte della
Regione o di altri enti pubblici, rapportato al volume complessivo delle spese correnti,
desumibili dai Titolo I, superiore al 48 per cento per i comuni sino a 2.999 abitanti,
superiore al 46 per cento per i comuni da 3.000 a 59.000 abitanti, superiore al 41 per
cento per i comuni da 60.000 a 250.000 abitanti, superiore al 44 per cento per i
comuni con oltre 250.000 abitanti.
Importo complessivo degli interessi passivi sui mutui superiore al 12 per cento delle
entrate correnti desumibili dai Titoli I, II e III.
22
%
NO
12.13
23,79
NO
NO
66,92
35,01
8,78
COMUNE DI NOVARA
1.
I CONTROLLI INTERNI
La situazione dei Controlli interni, con riferimento alle previsioni del D.Lgs. 289/99 ed al TUEL e sulla base degli
elementi d’informazione forniti dal Comune di Novara, risulta essere la seguente:
a.
Il
Controllo di Gestione
Controllo di Gestione è svolto da personale del Settore Economico- Finanziario: un dirigente,
a tempo
parziale , e due dipendenti appartenenti alla categoria D, di cui uno occupato a tempo pieno ed uno a tempo
parziale.
Si tratta di personale non inquadrato in una struttura organizzativa definita e dedicata esclusivamente al controllo
di gestione, che, seppure così denominato, non svolge ancora una attività indirizzata a rilevare l’economicità,
l’efficienza e l’efficacia della azione amministrativa.
L’ attività svolta nel 2003 e ancora nel 2004, anno dal quale è disponibile un apposito software dedicato al
controllo di gestione, che diventerà operativo nel 2005, consiste in una verifica del rispetto, in itinere, degli
indirizzi e degli obiettivi assegnati ai dirigenti con una attività, sia di tipo finanziario che fattuale, eseguita
utilizzando il software e le informazioni proprie della contabilità finanziaria ed economica, e, a partire dal 2005, il
software cui si è fatto cenno.
Questa attività non si estrinseca in reports o referti ma in stringate comunicazioni rivolte ai dirigenti medesimi ed
al direttore generale.
Il controllo di gestione svolge la propria attività mediante scambi di dati ed informazioni con il controllo strategico,
con il nucleo di valutazione ed il controllo di regolarità amministrativa-contabile. Detti scambi avvengono con
carattere occasionale, anche tramite accesso a banche dati e riunioni.
b.
Il controllo di regolarità amministrativa contabile
Viene svolto dal Servizio finanziario dell’Ente ed ha per oggetto le delibere degli organi collegiali e le determinazioni
dei Dirigenti.
c.
Nucleo di Valutazione
Nel comune di Novara è stato attivato il Nucleo di Valutazione, composto da un membro esterno e da due
interni : la sua attività riguarda le prestazioni dei dirigenti ed i comportamenti adottati da essi nell’utilizzo delle
risorse assegnate.
Il membro esterno è un docente universitario di Economia delle Aziende Amministrative, che non ha altri incarichi
nell’ambito del Comune, e i due membri interni sono il Direttore Generale ed il Segretario Generale.
Sono stati redatti sei verbali delle sedute e nel 2002/2003 è stata effettuata la valutazione dei risultati e del
raggiungimento degli obiettivi assegnati ai dirigenti anche con l’utilizzo delle verifiche di carattere finanziario e di
attuazione degli obiettivi effettuate dal controllo di gestione.
La valutazione è il presupposto per l’attribuzione della indennità di risultato e per l’applicazione di misure in
materia di responsabilità dirigenziale, che possono comportare la revoca dell’incarico o la destinazione ad altro
incarico.
La valutazione delle prestazioni individuali dei dirigenti prende in considerazione due aspetti:
23

I risultati conseguiti, ossia il grado di raggiungimento degli obiettivi concordati tra valutato (dirigente) e
valutatore (Assessore-Direzione Strategica). Sono individuate due differenti tipologie di obiettivi da
valutare con pesi diversi e precisamente: obiettivi operativi ed obiettivi specifici.

I comportamenti organizzativi, ossia le capacità manageriali dimostrate durante la gestione delle risorse
umane, tecniche e finanziarie affidate ed i provvedimenti adottati per realizzare gli obiettivi del piano
esecutivo di gestione PEG assegnato all’Amministrazione.
d.
Il Controllo Strategico
Il Controllo Strategico valuta le attività svolte onde fornire agli organi d’indirizzo politico elementi idonei a
consentire loro di assumere decisioni ovvero di correggere scelte già operate in sede di programmazione della
attività dell’Ente locale.
L’organo che svolge il Controllo Strategico è denominato Direzione Strategica in posizione di staff al Sindaco ed
è composto dal Direttore generale e da un dipendente di categoria D.
Tale organo elabora informazioni inerenti l’intero flusso delle attività programmate, analizza i risultati conseguiti in
rapporto agli obiettivi, individua le cause dell’eventuale mancato raggiungimento di questi ultimi.
Il controllo strategico, riferisce con cadenza periodica agli organi politici, ed ai dirigenti responsabili,
sull’andamento delle attività, sullo stato di realizzazione degli obiettivi, nelle varie fasi operative previste.
Anche per il controllo strategico, come per il controllo di gestione e di regolarità contabile, si sono registrati scambi
di dati e di informazioni con le altre strutture preposte al controllo interno.
La situazione relativa ai Controlli interni attuati dal Comune di Novara indica come l’organizzazione di tale sistema
sia in evoluzione e presenti ancora taluni carenze, in rapporto alle previsioni del D.Lgs.286/99 e del TUEL.
Il Controllo di gestione dovrebbe entrare a regime nel 2005 e necessita, comunque, di un inquadramento
organizzativo e normativo meglio definito.
Gli elementi d’informazione forniti sembrerebbero indicare un funzionamento di tale tipo di controllo quasi
esclusivamente come elemento stimolatore dell’attività gestionale, non effettuando una valutazione della qualità di
gestione.
Quest’ultima funzione sembrerebbe essere svolta dal Controllo strategico che, anche per la sua articolazione
organizzativa (è diretto dal Direttore Generale, che, a rigore, ne dovrebbe essere l’oggetto), si colloca in posizione
intermedia rispetto al Controllo di gestione : ciò, invero, è in qualche modo comprensibile, trattandosi di due tipi di
controllo fra di loro complementari e, quindi, difficilmente separabili da una ben definita linea di confine, come del
resto emerso anche in altre realtà locali esaminate, in alcune delle quali il Controllo strategico non è neppure stato
attivato.
2.
REGOLARITA’ CONTABILE, FINANZIARIA, ED ECONOMICA DELLA GESTIONE
E GLI ADEMPIMENTI DELL’ORGANO DI REVISIONE DEL COMUNE DI NOVARA
Nel corso del 2003 presso il Comune di Novara si sono succeduti due collegi dei revisori.
Al fine di svolgere le proprie funzioni di cui all’art.239 comma 1 T.U.E.L, il su indicato Organo ha effettuato nell’arco
del 2003 ben 31 riunioni.
Il Collegio dei revisori per quanto riguarda l’attività prevista dal comma 1 lett.a), ha emesso pareri su alcuni
argomenti tra i quali:

Modifica del Regolamento Comunale dell’ICI

Modifica Regolamento Comunale della TOSAP

Modifica del Regolamento Comunale della TRSUI.
24
Per i pareri di cui al comma 1 lett.b), l’Organo di Revisione, esaminati gli atti, ha verificato che il bilancio di
previsione è stato redatto nell’osservanza delle norme di legge, dello statuto dell’Ente e del regolamento di
contabilità, rilevandone la congruità, la coerenza e l’attendibilità contabile.
Per quanto connesso con i compiti di vigilanza di cui al comma 1, lettera c), il Collegio dei revisori ha svolto le
seguenti attività:

controllo del rispetto del Patto di Stabilità, con verifica dei dati trimestrali e di quelli finali;

verifica del rispetto della prescrizione di procedere agli acquisti avvalendosi della CONSIP;

verifica della predisposizione dell’elenco dei collaboratori esterni a compenso, di cui alla legge 662/96;

verifica del piano di assunzione del personale per l’esercizio 2003, con monitoraggio delle relative spese,

verifica dell’aggiornamento dell’albo dei beneficiari di provvidenze di natura economica,

verifica dell’avvenuta trasmissione al competente Ministero delle schede relative al conto annuale 2002.
In merito alle previsioni di cui comma 1 lett.d) dell’art.239 del TUEL, il Collegio dei Revisori, eseguite le verifiche
preliminari, ha espresso parere positivo sulla relazione al rendiconto 2003, dichiarando che essa è stata redatta
conformemente a quanto previsto dall’art.231 TUEL e che l’azione condotta dall’Ente è risultata efficace ai fini del
raggiungimento degli obiettivi stabiliti dai programmi e del rispetto dei relativi costi.
Il collegio non ha mancato però di rilevare e segnalare alcune anomalie, quali:

La tardività del tesoriere nella presentazione del rendiconto.

La mancata presentazione del conto da parte di alcuni servizi.

La mancata valutazione e segnalazione della sussistenza della ragione di
credito di ogni
residuo attivo; inoltre, non sempre è apparsa garantita per ciascun credito l’attivazione delle
azioni conservative.
E’stata rilevata, inoltre, la cronica inesigibilità dei crediti per affitti e locazioni di alloggi ed impianti sportivi,
risalenti addirittura al 1985.
Alla luce delle suesposte osservazioni, l’organo dei revisori ha raccomandato al Comune di Novara di verificare le
modalità con le quali avvengono i riscontri e gli scambi di dati tra servizio finanziario e tesoriere, al fine di
consentire a quest’ultimo di rispettare i termini di legge e di contratto per la presentazione del conto.
Altra raccomandazione rivolta all’Ente è stata quella di provvedere alla formale nomina degli agenti contabili che
maneggiano il denaro o che comunque sono depositari di beni dello stesso Ente.
Infine, in ordine ai residui attivi e passivi il Collegio dei revisori ha raccomandato di monitorare detti residui,
instaurando una idonea procedura interna al fine di perseguire sia la chiarezza e la verità del bilancio, che la tutela
del patrimonio, eliminando l’incertezza implicita dei valori rappresentati.
In merito all’attività di cui al comma 1 lett.e), il Collegio ha dichiarato che non sono state accertate irregolarità, che
potessero comportare la stesura di Referti agli organi consiliari. Relativamente alle previsioni di cui al comma 1
lett.f), il Collegio dei revisori ha eseguito le verifiche di cassa con periodicità trimestrale, sia sul conto del tesoriere
che sulla cassa economale.
3.
IL PATTO DI STABILITA’ INTERNO
La legge 27-12-2002, n.289 (legge finanziaria 2003) ha disposto per le Regioni a statuto ordinario, per le Province
e per i Comuni con popolazione superiore a 5000 abitanti l’adesione al Patto di stabilità e crescita per il triennio
2003-2005.
Per l’anno 2003 il Patto di stabilità è stato anche oggetto della circolare del Ministero dell’economia e delle finanze
del 4-2-2003, n.7, e del successivo D.M. 24-6-2003.
Quest’ultimo, ai fini del monitoraggio del Patto da parte del Ministero dell’economia e delle finanze, ha stabilito le
modalità e definito i prospetti che le Regioni a statuto ordinario, le Province e i Comuni con popolazione superiore a
60.000 abitanti devono adottare per il monitoraggio stesso.
25
Il Comune di Novara, ai fini della gestione del Patto di stabilità interno, ha rideterminato, per l’esercizio 2001 , i
saldi trimestrali finanziari, di cassa e di competenza mentre ha determinato l’obiettivo del saldo programmatico
2003 con l’analisi dei flussi di cassa, degli impegni di spesa e degli accertamenti di entrata relativi agli esercizi
2001 e 2002.
L’Ente ha attuato, nell’esercizio 2003, una verifica della gestione dei Centri di responsabilità e un monitoraggio
delle riscossioni e dei pagamenti, degli accertamenti di entrata e degli impegni di spesa, al fine del rispetto degli
obiettivi programmatici dei saldi finanziari.
Il Comune ha formalizzato i controlli dimostrativi del Patto di stabilità nei prospetti di cui al D.M. 24-6-2003, qui
trasmessi, con dati provvisori, nel mese di marzo 2004 e successivamente integrati , dopo l’approvazione del Conto
Consuntivo, con i seguenti prospetti relativi ai dati trimestrali cumulativi:
26
SALDO PROGRAMMATICO DI CASSA
DATI TRIMESTRALI CUMULATI PER GLI ANNI 2001 e 2003
CODICI
DESCRIZIONE
ENTRATA
2001
2003
(importi migliaia di euro)
INCASSI
TITOLO 1: Entrate Tributarie
E01
ICI
19.047
E02
ADDIZIONALE IRPEF
6.142
E03
COMPARTECIPAZIONE IRPEF
E04
TARSU
E05
ALTRE ENTRATE TRIBUTARIE
E06
E07
23.688
7.115
19.247
11.987
12.738
5.102
4.190
Totale TITOLO 1
42.278
66.978
Totale TITOLO 1 (al netto della compartecipazione IRPEF) E06 - E03
42.278
47.731
31.153
30.085
22.841
19988
TITOLO 2: Entrate da contributi e Trasferimenti Correnti
E08
Totale TITOLO 2
a detrarre E09 TRASFERIMENTI CORRENTI DA STATO
E10 TRASFERIMENTI CORRENTI DA U.E.
3
E11 TRASFERIMENTI CORRENTI DAGLI ALTRI ENTI PARTECIPANTI AL PATTO
E12 Entrate TITOLO 2 (E08-E09-E10-E11)
423
8.241
9.619
68
55
13.810
17483
15.830
15.135
TITOLO 3: Entrate extra tributarie
E13
Totale TITOLO 3
TITOLO 4: Alienazioni, trasferimenti di capitali, Riscossione di crediti
E14
Totale TITOLO 4
a detrarre E15 PROVENTI DELLA DISMISSIONE DI BENI IMMOBILIARI
381
774
380
1.236
E16 PROVENTI DELLA DISMISSIONE DI ATTIVITA' FINANZIARIE
E17 TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE DALLO STATO
E18 TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE DALLA U.E.
E19 TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALEDAGLI ALTRI ENTI PARTECIPANTI AL PATTO
5.003
448
E20 RISCOSSIONE E CREDITI
4.223
8.558
E21
Entrate TITOLO 4 (E14-E15-E16-E17-E18-E19-E20)
En cs
Entrate NETTE utili ai fini del saldo finanziario (E07+E12+E13+E21)
SPESA
5.843
4.119
61.999
69.388
PAGAMENTI
TITOLO 1: Spese correnti
S
Totale TITOLO 1
a detrarre S1 INTERESSI PASSIVI
89.891
95.698
3.845
4.341
S2 SPESE CORRENTI SOSTENUTE SULLA BASE DI TRASFERIMENTI CON VINCOLO DI
DESTINAZIONE DELLA U.E.
S3 SPESE PER CALAMITA' NATURALI
S4 SPESE PER ELEZIONI AMMINISTRATIVE
S5
144
68
339
SPESE CORRENTI PER I RIMBORSI ESEGUITI DALLO STATO
S6 SPESE DI PERSONALE ( INCREMENTO RETRIBUTIVO 0,99% E PRATICHE CONDONO)
Sn cs SPESE CORRENTI NETTE utili ai fini del saldo finanziario (S-S1-S2-S3-S4-S5-S6)
Sf 03 cs
Sfp 03 cs
SALDO FINANZIARIO Trimestrale (En cs) - (Sn cs)
SALDO FINANZIARIO PROGRAMMATICO 2003 (trimestrale)
27
85.707
91.145
-23.708
-21757
-23708
SALDO PROGRAMMATICO DI COMPETENZA
DATI TRIMESTRALI CUMULATI PER GLI ANNI 2001 e 2003
CODICI
DESCRIZIONE
ENTRATA
2001
2003
(importi migliaia di euro)
ACCERTAMENTI
TITOLO 1: Entrate Tributarie
E01
ICI
E02
ADDIZIONALE IRPEF
E03
COMPARTECIPAZIONE IRPEF
E04
TARSU
E05
ALTRE ENTRATE TRIBUTARIE
E06
E07
17.560
21.316
5.061
7.395
19.247
12.793
12.773
5.398
4.051
Totale TITOLO 1
40.812
64.782
Totale TITOLO 1 (al netto della compartecipazione IRPEF) E06 - E03
40.812
45.535
34.101
19.727
24.434
7.707
TITOLO 2: Entrate da contributi e Trasferimenti Correnti
E08
Totale TITOLO 2
a detrarre E09 TRASFERIMENTI CORRENTI DA STATO
E10 TRASFERIMENTI CORRENTI DA U.E.
E11
591
TRASFERIMENTI CORRENTI DAGLI ALTRI ENTI PARTECIPANTI AL PATTO
E12 Entrate TITOLO 2 (E08-E09-E10-E11)
9.643
11.368
24
61
14.061
16.521
21698
26.314
TITOLO 3: Entrate extra tributarie
E13
Totale TITOLO 3
TITOLO 4: Alienazioni, trasferimenti di capitali, Riscossione di crediti
E14
Totale TITOLO 4
a detrarre E15 PROVENTI DELLA DISMISSIONE DI BENI IMMOBILIARI
129
1.091
E16 PROVENTI DELLA DISMISSIONE DI ATTIVITA' FINANZIARIE
E17 TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE DALLO STATO
466
87
E18 TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE DALLA U.E.
E19
TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALEDAGLI ALTRI ENTI PARTECIPANTI AL PATTO
E20 RISCOSSIONE E CREDITI
E21
4.595
16.448
10.719
Entrate TITOLO 4 (E14-E15-E16-E17-E18-E19-E20)
En Cp
358
Entrate NETTE utili ai fini del saldo finanziario (E07+E12+E13+E21)
SPESA
2.982
5.789
5.348
60.686
67.465
IMPEGNI
TITOLO 1: Spese correnti
S
Totale TITOLO 1
a detrarre S1 INTERESSI PASSIVI
94.993
98.761
3.845
4.243
SPESE CORRENTI SOSTENUTE SULLA BASE DI TRASFERIMENTI CON VINCOLO DI
S2
DESTINAZIONE DELLA U.E.
591
S3 SPESE PER CALAMITA' NATURALI
68
S4 SPESE PER ELEZIONI AMMINISTRATIVE
339
SPESE CONNESSE PER I RIMBORSI ESEGUITI DALLO STATO
S5
S6 SPESE DI PERSONALE( INCREMENTO RETRIBUTIVO 0,99% E PRATICHE CONDONO)
Sn cp
Sf 03 cp
285
SPESE CORRENTI NETTE utili ai fini del saldo finanziario (S-S1-S2-S3-S4-S5-S6)
SALDO FINANZIARIO Trimestrale (En cp) - (Sn cp)
28
90.809
93.574
-30123
-26109
Da tali prospetti e da quelli ulteriormente acquisiti in data 21-1-2005 e sottoscritti dal dirigente del Servizio
Bilancio, si rileva che il saldo programmatico di cassa 2003
ammonta a € -23.708.000
a fronte di un saldo
finanziario, in termini di cassa, di € –21.757.000.
In termini di competenza, si rileva un saldo programmatico di € -30.123.000
a fronte di un saldo finanziario di € -26.109.000.
Il Comune di Novara ha pertanto
mantenuto entro i limiti programmatici i saldi finanziari 2003 e quindi ha
rispettato i limiti stabiliti dall’art. 29 della legge 289/2002.
Tale
verifica è stata effettuata anche dal Collegio dei Revisori
che, nella relazione al Conto consuntivo 2003,
anche se con riferimento ai dati provvisori, attesta l’osservanza delle regole del Patto di stabilità.
4.
L’INDEBITAMENTO
Al 31/12/2003 il debito complessivo residuo del Comune di Novara per mutui in ammortamento ammonta ad €
121.845.047.
Tale situazione ha comportato, nel corso dell’anno in esame, un onere totale di € 10.405.675 così distinti: €
4.240.512 a titolo d’interessi passivi ed € 6.165.163 a titolo di rimborso quote capitale.
Nel corso dell’anno 2003 l’Ente ha stipulato 27 mutui, di cui 25 con l’Istituto DEXIA CREDIOP, uno con la cassa
depositi e prestiti ed uno con l’Istituto Credito Sportivo, per un ammontare complessivo di € 23.427.263: la tabella
che segue fornisce un quadro sintetico di tali mutui.
29
MUTUI 2003
N.
Istituto
1 Dexia Crediop
2 Dexia Crediop
3 Dexia Crediop
4 Dexia Crediop
5 Dexia Crediop
6 Dexia Crediop
7 Dexia Crediop
8 Dexia Crediop
9 Dexia Crediop
10 Dexia Crediop
11 Dexia Crediop
12 Dexia Crediop
13 Dexia Crediop
14 Dexia Crediop
15 Dexia Crediop
16 Dexia Crediop
17 Dexia Crediop
18 Dexia Crediop
19 Dexia Crediop
20 Dexia Crediop
21 Dexia Crediop
22 Dexia Crediop
23 Dexia Crediop
24 Dexia Crediop
25 Dexia Crediop
26 Dexia Crediop
27 Istituto Credito Sportivo
Finalità
importo €
Manutenzione straordinaria edifici di proprietà
comunale in gestione ATC
Manutenzione varie pavimentazioni, marciapiedi,
caditoie e manufatti stradali
Manutenzione straordinaria strade comunali
Fornitura e posa parcheggio modulare Via
Marconi
Adeguamento sistema telefonico e trasmissione
dati
Posa secondo anello fibra ottica
Acquisizione apparecchiature per funzionamento
rete
Acquisizione secondo lotto telecamere
Mantenimento funzionale strutture scolastiche
(1° stralcio sc. F.lli di Dio)
Mantenimento funzionale strutture scolastiche
(2° stralcio sc. Bottacci e sc. mMaterna Veveri)
Realizzazione e rifacimento impianti pubblica
illuminazione
Adeguamento scuola elementare Pier Lombardo 1° stralcio
Qualificazione Piazza Torrion Quartara
Eliminazione Roggia Cunetta e sistemazione rete
fognaria e stradale
Qualificazione Piazza Pernate
Raggiungimento Standard sicurezza edifici
scolastici
Adeguamento sicurezza luoghi di lavoro
Adeguamento scuola elementare Lumellogno
Interventi funzionalità edifici pubblici
Sistemazione mercato rionale Vela
Smaltimento fibre Amiantose
Adeguamento normativo stadio V.le Kennedy curva nord
Adeguamento normativo stadio V.le Kennedy
Adeguamento tribune campo atletica A. Gorla
Adeguamento scuola elementare Thouar
Manutenzione straordinaria palasport Stefano
Dal Lago - 1° e 2° stralcio
Realizzazione nuovo Palasport Terdoppio cofinaziamento
TOTALE*
* Non sono state effettuate obbligazioni nel corso del 2003
Non sono state effettuate operazioni di cartolarizzazione nel corso del 2003
30
€ 390.000,00
€ 420.000,00
€ 780.000,00
€ 660.000,00
€ 175.166,00
€ 600.000,00
€ 100.000,00
€ 250.000,00
€ 530.000,00
€ 520.000,00
€ 200.000,00
€ 310.000,00
€ 310.000,00
€ 2.010.000,00
€ 314.000,00
€ 400.000,00
€ 260.000,00
€ 310.000,00
€ 200.000,00
€ 399.000,00
€ 520.000,00
€ 900.000,00
€ 1.490.000,00
€ 300.000,00
€ 535.000,00
€ 707.545,95
€ 9.836.551,80
€ 23.427.263,75
L’ammontare dei mutui deliberati e contratti dal Comune di Novara risulta in linea con il limite di capacità
d’indebitamento previsto dall’Art. 204 TUEL, che deve essere pari al 25% delle entrate relative ai primi tre titoli
delle entrate del rendiconto del penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l’assunzione di mutui,
dedotti gli interessi passivi su mutui in ammortamento. Infatti, dalla seguente tabella si evince che il titolo degli
interessi passivi sui mutui ha un’incidenza percentuale sulle entrate correnti del 5,13% (Relazione dei Revisori dei
Conti sul bilancio prev. 2003).
CAPACITA’ DI INDEBITAMENTO
Entrate correnti (Titoli I, II e III ) Rendiconto 2001
€ 88.974.649,23
Limite di impegno di spesa per interessi passivi (25%)
€ 22.243.662,31
Interessi passivi sui mutui in ammortamento e altri debiti
Incidenza percentuale sulle entrate correnti
€ 4.566.160,00
5,13%
Importo impegnabile per interessi su nuovi mutui
€ 17.677.502,31
Sotto l’aspetto formale sono stati rispettati gli adempimenti di legge previsti per poter ricorrere all’accensione dei
mutui, e cioè l’avvenuta approvazione
del Rendiconto relativo all’ultimo esercizio chiuso, quello del 2001, e del
bilancio di previsione per l’anno 2003.
Sotto l’aspetto sostanziale, nel confermare l’avvenuto rispetto dei limiti quantitativi all’indebitamento previsti dalla
legge, si osserva come gli elementi forniti non consentano di formulare una completa valutazione in ordine
all’oggettivo rispetto dei vincoli posti per il ricorso al debito, legittimato solo per finanziare spese destinate agli
investimenti: s’ intende riferirsi in particolare, ad una serie di manutenzioni straordinarie, la cui collocazione fra le
spese per investimento dovrebbe essere più compiutamente circostanziata.
5.
BILANCIO DI PREVISIONE ED ALLEGATI
a.
Il Bilancio di previsione e l’equilibrio finanziario
Il Consiglio Comunale ha approvato il bilancio relativo dell’esercizio finanziario 2003 nella seduta del 24-3-2003,
con deliberazione n.26.
Contestualmente sono stati approvati il Bilancio Pluriennale 2003-2005, la Relazione Previsionale e Programmatica
e gli allegati previsti dall’art. 172 del D.Lgs. 267/2000.
Nella stessa delibera è stato dato atto che la Giunta ha provveduto all’approvazione degli atti di propria
competenza in materia di imposte, tariffe e servizi a domanda individuale ed è stata verificata la qualità e la
quantità delle aree edificabili nonchè il relativo prezzo di cessione.
Infine , nella medesima delibera è stato dato atto che gli oneri derivanti dalla sottoscrizione dei mutui inseriti nel
programma degli investimenti sono coerenti con i vincoli di legge all’uopo previsti e che, pertanto, il Comune non
si trova in situazione di deficitarietà strutturale.
Sul bilancio di previsione 2003 è stato acquisito il parere del Dirigente del Servizio Ragioneria.
L’Organo di revisione ha rilevato la congruità, la coerenza e l’attendibilità contabile delle previsioni, dei programmi
e dei progetti ed ha espresso parere favorevole.
Tale parere, di fatto, è stato espresso sulla proposta di bilancio approvata dalla Giunta e,successivamente, dopo gli
emendamenti proposti dalla Giunta come accoglibili, sulle nuove risultanze di bilancio.
31
Non sembrerebbe essere stato acquisito il parere dei Revisori sul bilancio, così come approvato dal Consiglio,
constatato che il Consiglio stesso ha respinto gli emendamenti accoglibili proposti dalla Giunta e non sembra aver
votato l’emendamento contraddistinto con numero di protocollo n. 12176, recepito, viceversa, nel testo finale del
bilancio di previsione.
Conseguentemente la relazione dei Revisori non risulta più attendibile, in quanto essa riporta le analisi e i quadri
esplicativi della prima proposta di bilancio.
In merito a questa e ad altre osservazioni che seguiranno, la Corte ha avanzato una richiesta di chiarimenti, evasa
dal Comune di Novara e alla quale si farà cenno successivamente.
Il bilancio del Comune di Novara pareggia in € 201.558.977,00 nei seguenti complessivi importi:
Quadro generale riassuntivo
Entrate
Spese
Titolo I: Entrate tributarie
Titolo II: Entrate da contributi
e
trasferimenti
correnti dello Stato,
della Regione e di altri
enti pubblici
Titolo III: Entrate extratributarie
Titolo IV: Entrate da alienazioni,
da trasfermenti di
capitale
e
da
riscossioni di crediti
Titolo V:
Entrate derivanti da
accensioni di prestiti
Titolo VI: Entrate da servizi per
65.044.359,00
96.873.731,00
Titolo II: Spese in conto capitale
15.581.465,00
65.046.746,00
37.230.414,00
Titolo III:
52.204.379,00
13.810.000,00
Spese per rimborso di
prestiti
Titolo IV: Spese per servizi per
conto di terzi
201.558.977,00
Avanzo di amministrazione
Totale complessivo entrate
Spese correnti
17.688.360,00
conto di terzi
Totale
Titolo I:
Totale
25.828.500,00
13.810.000,00
201.558.977,00
0,00 Disavanzo di amministrazione
201.558.977,00 Totale complessivo spese
0,00
201.558.977,00
In ordine ai dati complessivi riportati nella precedente tabella si osserva, innanzitutto, che non è stato applicato
l’avanzo di amministrazione.
Oltre a ciò si rilevano variazioni nei Titoli delle Entrate e della spesa, rispetto alle previsioni definitive dell’esercizio
2002, come di seguito indicato:
-per quanto riguarda le Entrate risultano previsioni in aumento relativamente ai titoli delle entrate tributarie (+
12,06% ), delle entrate extratributarie (+ 10,50% ),delle entrate derivanti da accensione di prestiti (+ 4,98% ) e
di quelle derivanti da servizi per conto di terzi (+ 5,27% ).
Di contro sono previste minori entrate nel Titolo II ( - 24,58%) e nel Titolo IV (- 15,66% ).
-per quanto riguarda la Spesa vengono ridotte le spese
in conto capitale ( - 13,53%, cui corrisponde uno
stanziamento definitivo di € 65.046.746,00) mentre subiscono un incremento
23,63% ), le spese per servizi per conto terzi
le spese per rimborso prestiti (+
e le spese correnti ( +1,77%
), che così presentano uno
stanziamento definitivo ammontante a € 96.873.731,00 .
L’equilibrio economico finanziario del bilancio di previsione 2003 è riportato nel prospetto che segue:
32
Risultati differenziali (dati in Euro)
A) Equilibrio economico finanziario
La differenza negativa di
Entrate Titoli I-II-III
(+)
Spese correnti
98.314.184,00 è finanziata con:
quote di oneri di
96.873.731,00 urbanizzazione
Proventi concessione loculi
1.440.453,00 Ad amm.to mutuo
Mutuo contratto servizio
SUN
Proventi concessione
5.828.500,00 Parcheggi ad invest.
(-)
Differenza
Quote di capitale
di ammortamento dei mutui
(-)
Differenza
B) Equilibrio finale
Entrate finali (av. + Titoli
I+II+III+IV)
- 4.388.047,00
+ 2.934.288,00
+
356.356,00
+ 1.142.403,00
-
45.000,00
-4.388.047,00
(+) 135.544.598,00
Spese finali (disav. + Titolo I + II)
(-) 161.920.477,00
Finanziare
(-)
26.375.879,00
Dal certificato relativo al bilancio di previsione 2003 si rileva che la stessa situazione economica negativa di €
4.388.047,00 viene finanziata, in parte, con quote di oneri di urbanizzazione per € 3.245.644,00 e in parte
mediante assunzione di mutuo di € 1.142.403,00 per disavanzo di Azienda Speciale. In merito questa Corte ha
formulato le seguenti osservazioni al Comune di Novara:

apparente inopportunità del finanziamento di spese di parte corrente con i proventi derivanti dalla
concessione di loculi, tanto più se la destinazione è l’ammortamento di mutui, dovendo questi ultimi
trovare finanziamento esclusivamente nei primi tre titoli delle entrate;

apparente non corrispondenza tra i dati relativi al risultato d’esercizio 2001 dell’ Azienda Speciale SUN (
dalla deliberazione di approvazione del bilancio sembra che questo abbia portato una perdita ammontante
a € 725.920,00 ricapitalizzata per € 89.463,52 con delibera C.C. n.66/2002) e l’ammontare del mutuo
inserito nel bilancio di previsione 2003 ( € 1.142.403,00) per sanare tale disavanzo.
In merito alle precedenti osservazioni e a quella relativa al procedimento di approvazione del bilancio, il Comune di
Novara, con nota prot. N. 158/RAG in data 18.02.05, ha specificato quanto segue:
- per quanto riguarda l’emendamento non votato lo stesso risulterebbe implicitamente accolto dal Consiglio nella
votazione conclusiva del bilancio;
-
sull’utilizzo dei proventi di concessioni cimiteriali per ammortamento mutuo si ipotizza, per tali proventi, la
natura di entrata ordinaria, che dovrebbe trovare collocazione nel Titolo III dell’entrata e che invece trova
allocazione nel Titolo IV,in quanto non può essere modificata l’impostazione dello schema di bilancio approvato con
D.P.R. 326/98;
-
in merito al disavanzo dell’Azienda Speciale, si precisa che il mutuo è previsto per il ripiano del disavanzo
presunto relativo all’esercizio finanziario 2003.
Da ultimo il Comune di Novara a seguito del rituale invio della bozza finale del presente referto, ha
ulteriormente precisato (vedere allegato n.1), che il mutuo previsto in sede di bilancio di previsione era
necessario per il finanziamento del contratto di servizio e non per la copertura del disavanzo SUN come
appunto erroneamente comunicato in precedenza. Tale obbligo sarebbe derivato dal contratto di servizio
tra Comune e SUN s.p.a. che prevede l’erogazione di risorse aggiuntive rispetto a quelle fornite dalla
Regione Piemonte per l’esercizio del trasporto pubblico: il suddetto contratto di servizio, stipulato nel luglio
2001, prevedeva l’attivazione
di un mutuo
per
l’erogazione delle
suddette
risorse
aggiuntive.
Conseguentemente nel 2003 il Comune di Novara ha previsto a tal fine di stipulare un mutuo, che non è
33
stato poi attivato, poiché le risorse necessarie sono state individuate attraverso economie di spesa
corrente.
In merito a queste ultime precisazioni fornite dal Comune di Novara, corre l’obbligo di rilevare che a
seguito della riforma del titolo V della costituzione, Legge cost. 18 ottobre 2001, n.3, il novellato art.119
cost. consente il ricorso all’indebitamento esclusivamente per spese di investimento, mentre le
summenzionate precisazioni del Comune di Novara (“Il contratto di servizio ha previsto, in coerenza alla
legislazione vigente all’atto della sua stipula, il finanziamento della spesa a carico del comune mediante
contrazione di un mutuo passivo da erogare entro 45 giorni dall'assunzione dello stesso.”) sembrerebbe
far pensare che i finanziamenti in argomento fossero finalizzati a spese correnti; in tal senso visto il palese
contrasto tra il contratto di servizio ed il novellato art. 119 cost., bene ha fatto il comune di Novara a
reperire i necessari finanziamenti attraverso economie di spese correnti sanando in tal modo un evidente
errore tecnico del bilancio di previsione.
A completamento dei chiarimenti forniti dal Comune di Novara, corre, infine, l’obbligo di ricordare che, in ogni
caso, il Collegio dei Revisori ha espresso parere favorevole sul complesso delle modifiche apportate al bilancio di
previsione dell’esercizio finanziario 2003.
b.
Relazione Previsionale e Programmatica
La Relazione Previsionale e Programmatica, predisposta ai sensi dell’art. 170 del D.Lgs. 267/2000, mette in rilievo
le caratteristiche generali della gestione del Comune.
Vengono analizzate le risorse umane, strumentali e tecnologiche disponibili e previste in rapporto ai programmi ed
ai progetti individuati.
Per quanto riguarda l’analisi delle risorse, sono state individuate le fonti di entrata piu’ significative e ne è stato
analizzato l’andamento storico.
In tema di spesa la Relazione
prende in esame i singoli settori di intervento, individuando le funzioni
caratterizzanti e i mezzi strumentali da utilizzare.
La Relazione Previsionale e Programmatica, infine, analizza i risultati ottenuti nell’esercizio
finanziario 2002, in
rapporto ai programmi stabiliti ed esprime una valutazione globalmente positiva, risultando essere stati raggiunti
tutti gli obiettivi fissati.
34
6.
RENDICONTO
a.
Entrate e spese: la gestione finanziaria
Il Consiglio comunale ha approvato con la Delibera n. 41 del 10.06.2004 il rendiconto per l’esercizio
finanziario 2003, che è stato redatto nella composizione e con le modalità previste dal TUEL in materia.
La relazione illustrativa al rendiconto indica che, nel settore delle entrate, il Comune di Novara ha
dimostrato
una
buona
capacità
accertamenti/previsioni è pari
di
programmazione:
il
valore
complessivo
del
rapporto
al 83,28%, e raggiunge i valori più elevati nei settori delle entrate
tributarie (99,09 %) e delle entrate extra tributarie (100,84%).
Non altrettanto si può dire relativamente al grado di realizzazione delle entrate stesse, caratterizzato da
un rapporto riscossioni/accertamenti pari al 56,46%, anche se nel settore delle entrate tributarie tale
valore sale al 72,88% : nel settore delle entrate extra tributarie il rapporto riscossione/accertamenti è,
viceversa, del 58,37%.
Per quanto riguarda le spese, la capacità d’impegno nel 2003 rileva un grado dell’83,44%, inferiore di
2,45 punti percentuali rispetto
alla media relativa al periodo 1999/2003, mentre il rapporto tra
pagamenti ed impegni è pari al 57,55%.
Dall’analisi dei dati si evidenzia come, per il settore delle spese correnti, i valori della capacità d’impegno
si attestino al di sopra del 90% e precisamente al 97,77%, rilevando un sostanziale consolidamento di
tali spese nel periodo 99/2003.
Per quanto riguarda le spese sostenute per investimenti in conto capitale, esse si attestano ad €
46.969.780 a consolidamento della propensione agli investimenti rispetto al triennio 2001/2003.
La capacità d’impegno del comune di Novara per gli investimenti è del 59,60%: si rileva, inoltre, una
bassissima percentuale del rapporto pagamenti/impegni, che è appena dell’1,51%.
Per quanto riguarda le spese relative al rimborso prestiti, la capacità d’impegno rispetto alle previsioni è
del 99,89%.
Infine, dalla relazione dell’organo di revisione, si rileva che la gestione di cassa chiude al 31/12/03 con
un saldo attivo di € 14.435.932,46; il suindicato fondo cassa unitamente ai residui attivi e passivi
concorre a determinare l’avanzo di amministrazione di € 9.740.899.
b.
Gestione residui
La gestione dei residui appare deficitaria, così come si può rilevare dalle osservazioni del Collegio dei
Revisori nella Relazione al rendiconto 2003. Infatti:

non vi è stata attenta valutazione della sussistenza di ciascuna ragione di credito;

non appare sempre garantita l’attivazione delle opportune azioni conservative per
ciascun credito;

non esiste allo stato attuale una procedura per monitorare l’andamento dei residui.
Tali omissioni portano a formare un bilancio che potrebbe non rispettare i principi fondamentali che ne
presiedono la redazione.
Sotto l’aspetto quantitativo, sulla base dell’elenco trasmesso dal Comune di Novara, risulta che i residui
passivi totali al 31/12/2003 ammontano ad € 193.565.256, di cui 75.226.103 dalla competenza 2003,
mentre i residui attivi risultano essere € 188.870.224, di cui 74.192.498 dalla competenza 2003.
L’ente ha provveduto al riaccertamento dei residui attivi e passivi alla suindicata data, come previsto dal
D.lgv. 267/2000.
35
La verifica dei residui attivi ha comportato un minore accertamento complessivo per 144.904 euro,
mentre per i residui passivi si è provveduto a minori riaccertamenti per 5.950.584 euro.
In particolare, per quanto riguarda i residui attivi si è avuto un maggiore accertamento, + 1.073.705,
sui Titolo I,II,III ed un minore accertamento per 1.218.500 euro sui titoli IV,V,VI.
Per i minori residui passivi si rinvengono nel Titolo I, -3.255.324 euro, e nel Titolo II – 2.695.260 euro.
Per quanto concerne la gestione dei residui nel corso dell’esercizio 2003, si rileva un miglioramento nel
grado di riscossione dei residui attivi con riferimento alle entrate tributarie ( 84,57% nel 2003 rispetto a
82,39% nel 2002), alle entrate derivanti da trasferimenti correnti ( 88,13% nel 2003 rispetto al 41,68%
nel 2002).
Permane un basso tasso di riscossione delle entrate extra-tributarie ( 50,49% nel 2003), che è da
attribuire alla inesigibilità dei crediti relativi ai canoni di locazione: esso segna, comunque, un
miglioramento rispetto a quanto rilevato nel 2002 (45,08 %).
c.
Risultato di amministrazione
L’esercizio finanziario 2003 chiude con un avanzo di € 9.740.899,83, così composto:
Composizione avanzo 2003 - in euro
fondi vincolati
urbanizzazioni
5.661.044,39
svalutazione crediti
534.264,94
crediti di dubbia esigibilità
2.334.434,13
transazione contenzionso servizio mensa scolastica
160.417,03
totale fondi vincolati
8.690.160,49
fondi liberi
1.050.739,34
Fonte: Relazione illustrativa dati consuntivo anno 2003
Del suindicato avanzo una quota pari ad € 8.690.160,49 risulta vincolata, mentre la quota restante di €
1.050.739,34 costituisce l’avanzo disponibile.
Per quanto riguarda l’applicazione della quota di avanzo non vincolata, essa dovrà tener conto, come si
evince dalla Relazione del Collegio dei Revisori, dell’esito del monitoraggio dei crediti indicati tra i residui
attivi.
d.
Il conto economico
Nel conto economico della gestione sono rilevati i componenti positivi e negativi, secondo criteri di
competenza economica.
Il risultato economico della gestione operativa dell’anno 2003 evidenzia un utile di € 7.429.186,39 in
miglioramento rispetto al risultato d’esercizio 2002, che era di € 3.784.409,00.
Il risultato economico complessivo, o di esercizio, evidenzia un utile di € 5.511.325,31.
Al conto economico è unito il prospetto di conciliazione, mediante il quale a partire dai dati finanziari
sono stati derivati i risultati economici e patrimoniali.
36
e.
Il conto del patrimonio
Nel conto del Patrimonio sono rilevati gli elementi dell’attivo e del passivo, nonché le variazioni che gli
elementi patrimoniali hanno subito per effetto della gestione. Il totale dell’attivo e del passivo
pareggiano a 469,84 milioni di euro rispetto ai 438,52 milioni di euro del 31.12.2002
I beni immobili e mobili iscritti nel conto del patrimonio sono stati valutati in base ai criteri indicati
dall’art.230 del T.U.E.L. Il Collegio dei revisori rileva che l’inventario dei beni suddetti non è aggiornato.
f.
Debiti fuori bilancio
Dalla Relazione del Collegio dei Revisori si rileva che l’ente, con apposita delibera, ha riconosciuto debiti
fuori bilancio per € 636.922,12, necessari a ripianare le perdite della SUN S.p.A, e per € 68,584,22 per
la “ transazione mense”: la medesima Relazione del collegio dei Revisori al Rendiconto 2003 non riporta
alcuna ulteriore notazione in merito.
g.
Parametri di deficitarietà strutturale
Dalla tabella allegata al Rendiconto economico patrimoniale del Comune di Novara, sotto riportata, si
può notare che due dei parametri indicativi di deficitarietà strutturale non sono rispettati.
Essi riguardano in particolare il livello dei residui, sia attivi che passivi, entrambi superati.
Per quanto riguarda lo squilibrio nei residui attivi esso è dovuto, come riferisce l’ente, al ritardo del
versamento della addizionale IRPEF da parte dello Stato.
Per quanto concerne il volume dei residui passivi, la massa dei medesimi ha superato la soglia prevista,
anche se solo dello 0,04% come riferisce l’ente, a seguito della strategia perseguita per rispettare i
vincoli del patto di stabilità.
In concreto il rispetto del vincolo fissato per il rispetto del Patto di Stabilità viene rispettato posticipando
i pagamenti nei limiti consentiti dall’ordinamento: una procedura che dovrebbe essere per quanto
possibile contenuta anche per alimentare un circolo vizioso non conforme ai principi di una sana gestione
contabile.
Si rileva inoltre che la tabella con i parametri di deficitarietà strutturale non è riportata nella Relazione
del collegio dei Revisori al Rendiconto 2003, così come non vi si trova alcun cenno, notazione o
raccomandazione relativa allo specifico superamento del volume dei residui.
37
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
Disavanzo di amministrazione complessivo superiore al 5 per cento delle spese,
desumibili dai Titoli I e III della spesa, con esclusione del rimborso di anticipazione di
cassa;
Volume dei residui attivi di fine esercizio provenienti dalla gestione di competenza, con
esclusione di quelli relativi all'I.C.I. ed ai trasferimenti erariali, superiori al 21 per cento
delle entrate correnti, desumibili dai Titoli I, II e III;
Volume dei residui passivi di fine esercizio provenienti dalla gestione di competenza
delle spese correnti superiori al 27 per cento delle spese di cui al Titolo I della spesa;
Esistenza di procedimenti di esecuzione forzata nei confronti dell'Ente per i quali non sia
stata proposta opposizione giudiziale nelle forme consentite dalla legge;
Presenza di debiti fuori bilancio riconosciuti ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 25
febbraio 1995, n. 77, per i quali non siano state reperite le necessarie fonti di
finanziamento;
Volume complessivo delle entrate proprie, desumibili dai Titoli I e III, rapportato al
volume complessivo delle entrate correnti, desumibili dai titoli I, II e III, inferiore al 27
per cento per i comuni sino a 2.999 abitanti, inferiore al 35 per cento per i comuni da
3.000 a 59.000 abitanti, inferiore al 37 per cento per i comuni da 60.000 a 250.000
abitanti, inferiore al 32 per cento per i comuni con oltre 250.000 abitanti.
Volume complessivo delle spese per il personale a qualunque titolo in servizio, con
esclusione di quelle finanziate con entrate a specifica destinazione da parte della
Regione o di altri enti pubblici, rapportato al volume complessivo delle spese correnti,
desumibili dai Titolo I, superiore al 48 per cento per i comuni sino a 2.999 abitanti,
superiore al 46 per cento per i comuni da 3.000 a 59.000 abitanti, superiore al 41 per
cento per i comuni da 60.000 a 250.000 abitanti, superiore al 44 per cento per i comuni
con oltre 250.000 abitanti.
Importo complessivo degli interessi passivi sui mutui superiore al 12 per cento delle
entrate correnti desumibili dai Titoli I, II e III.
38
NO
SI
SI
NO
NO
NO
NO
NO
Allegato n.1
ALLA SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO
CORTE DEI CONTI
Via Roma 305
Torino
Oggetto: Bozza della Relazione sulla gestione finanziaria degli Enti Locali –
Esercizio 2003 –
Con riferimento alla nota del 2 maggio 2005 prot n 126 si forniscono le seguenti
osservazioni sulla Bozza di Relazione inviata:
Controllo di Gestione
L’attività di controllo interno per la gestione è stato attivato nell’ambito delle linee di
indirizzo definite con la delibera della Giunta Comunale n 12 del 15 gennaio 2003.
L’introduzione dell’attività di controllo interno ha richiesto l’individuazione dei soggetti da
CONTROLLI INTERNI
incaricare per gli adempimenti previsti, che è avvenuta con l’approvazione della
macrostruttura organizzativa dei servizi comunali.
I soggetti individuati, pur dipendenti di unità in staff ai dirigenti del Servizio Bilancio e
Politiche di Finanziamento e del Servizio Progetti Speciali Legale e Personale, operano nella
struttura organizzativa “ Controllo Interno – Decreto Legislativo 286/1999” inquadrata nella
Direzione Strategica in coordinamento funzionale della Direzione Generale.
Tale modello organizzativo è ritenuto adeguato alle finalità del controllo interno in quanto
ha evitato la costituzione di una struttura operativa ad hoc, che avrebbe comportato una
diversa e più ampia dotazione di risorse umane con conseguenti maggiori spese, e ha
permesso di integrare funzionalmente l’attività dei dipendenti deputati con quella dei servizi
di riferimento, per attinenza di materia.
Le modalità operative del controllo interno, nelle loro diverse fasi, sono state configurate
avendo presente l’opportunità di realizzare il circuito dinamico degli eventi di gestione (
pag 6 della Relazione Preliminare “ Il Controllo di gestione – dicembre 2002 – ).
Le modalità introdotte portano in corso di esercizio ad evidenziare eventuali scostamenti
negli obiettivi programmati al fine di permettere interventi di rimodulazione degli stessi.
In fase attuativa si è ritenuto di introdurre un modello relazionale fondato sulla immediata
comunicazione ai dirigenti e assessori, anche non formalizzato , sulle criticità rilevate.
Il modello si ritiene che abbia dimostrato la sua efficacia operativa nel contesto dell’ente e
favorito la realizzazione degli obiettivi con contestuale ottimizzazione nell’utilizzo delle
risorse dedicate.
Il modello introdotto è ritenuto da questo Ente più agile avendo sostituito con una
informazione dinamica la ponderosa elaborazione di “ report” che spesso sono privi di
applicazione pratica.
Il modello relazionale introdotto, seppur informale, ha permesso di raggiungere nel corso
del 2003 alcuni significativi risultati nell’utilizzo delle risorse.
In particolare è da evidenziare nel rendiconto della gestione il riaccertamento dei residui
passivi dal conto 2002, che ha evidenziato per l’introduzione delle nuove tecniche di
rilevazione dei fatti gestionali (impegni e liquidazione) economie per € 3.255.324,00
39
L’attività del 2003 è stata operata senza supporto di un software di base .
La metodologia utilizzata è stata implementata nel 2004 utilizzano un software descrittivo,
predisposto dal Servizio Informatico, che ha permesso la predisposizione di un report finale
sull’attuazione degli obiettivi che sarà allegato al rendiconto della gestione 2004. Tale
report, nelle more dell’approvazione del competente Organo Consiliare, è allegato in copia.
Oltre al suddetto documento di natura relazionale è in corso di predisposizione report di
natura contabile che, ferma restando , la tradizionale relazione finanziaria allegata al
rendiconto, opererà una analisi della spesa impegnata in relazione ai diversi fattori
produttivi utilizzati, analizzando i risultati delle gestioni degli impegni 2002/2003/2004, di
diretta gestione e imputazione dei centri di responsabilità.
Analizzandogli scostamenti, il controllo interno potrà elaborare anche indicatori quantitativi
per confrontare la spesa impegnata annualmente nel periodo.
Il conto economico viene elaborato rettificando le risultanze finanziarie con le tecniche della
contabilità aziendale al fine di determinare la consistenza economica dei fattori produttivi
utilizzati nell’esercizio, considerando quale momento di imputazione la registrazione della
fattura del fornitore per l’acquisto di beni di consumo e servizi .
Per operare una rendicontazione economica-analitica per centri di responsabilità è allo
studio l’implementazione nel software applicativo di gestione della contabilità di codici di
riferimento che permettano l’elaborazione di conti economici di dettaglio.
L’esigenza di rendere conto dei risultati raggiunti ha, altresì, reso necessario sviluppare
strumenti alternativi atti a realizzare una forte connessione tra le strategie, la pianificazione
e la gestione
Il Bilancio Sociale è stato considerato lo strumento in grado di rendicontare valorizzando
nel miglior modo possibile il contenuto delle scelte politiche e del programma di mandato.
Il Comune di Novara ha iniziato nel 2003 operando l’analisi delle politiche sociali a favore
degli anziani e delle possibili dinamiche della popolazione anziana residente nel prossimo
decennio.
La suddetta analisi non è stata episodica e per il 2004 è stato mantenuto l’impegno di
implementare tale strumento prevedendo la rendicontazione relativa a cinque aree
(
Istruzione, Cultura, Sport, Musei, Verde Pubblico) che sono da sempre oggetto
di
attenzione, non solo da coloro che ne utilizzano i servizi ma anche dal resto dei cittadini.
L’ analisi operata per la predisposizione del Bilancio Sociale per le aree suddette ha
prodotto due impatti: uno interno che ha aiutato a definire nel circuito degli eventi i futuri
obiettivi e relative modalità di attuazione anche organizzative ed uno esterno che ha
rafforzato l’immagine e la legittimazione dell’organizzazione anche attraverso l’attivazione di
specifici focus group relativi al contesto su cui si è operato.
Con il Bilancio Sociale si è realizzato l’obiettivo di produrre una sintesi tra:
 preventivo, con riguardo agli obiettivi strategici e alle risorse allocate
 consuntivo, con riguardo ai risultati ottenuti sia in termini di confronto con gli
obiettivi sia alla prova del giudizio dei cittadini
Le informazioni raccolte, elaborate ed interpretate dall’interno, sono state utilizzate per
controllare, verificare e valutare, per pianificare e programmare, per stabilire obiettivi
compatibili con la mission dell’Ente in sintonia con gli strumenti di controllo strategico e di
gestione.
Altro processo intrapreso dal Comune di Novara, nell’ambito degli obiettivi specifici
assegnati ai dirigenti, con impatto per la qualità dei servizi resi è stata l’attivazione di un
modello organizzativo definito Sistema di Qualità con certificazione da parte di un ente
ufficialmente riconosciuto a livello europeo per il pieno controllo dei processi che hanno un
impatto sulla qualità del servizio.
Nel corso del 2004 sono stati certificati i Servizi relativi alle Vigilanza Urbana
Nel mese di mese di giugno 2005 saranno certificati i seguenti servizi : Asili Nido, Scuole
Materne, Biblioteca e URP.
40
Bilancio di previsione e l’equilibrio finanziario
In merito alla considerazione espressa ( pag 17 della bozza della Relazione sulla gestione
finanziaria – esercizio 2003 - primo capoverso ) sull’apparente non concordanza tra i dati
relativi al risultato di esercizio 2001 dell’Azienda SUN e l’ammontare del mutuo inserito nel
bilancio di previsione ( € 1.142.403,00) a copertura del disavanzo si rileva che il mutuo è
stato previsto in sede di bilancio di previsione per il finanziamento del contratto di servizio e
non per la copertura del disavanzo SUN come erroneamente precisato anche dalla nostra
nota prot. 158/RAG in data 18/2/2005.
L'art. 4 punto 6. del contratto di servizio stipulato tra il Comune di Novara e SUN S.p.A. con
atto rep. n. 16877 del 27/07/2001 prevede l’erogazione di risorse aggiuntive al contributo
regionale, da parte del Comune di Novara per l'esercizio del Trasporto pubblico conurbato
alla SUN spa totalmente partecipata dal Comune.
Il contratto di servizio ha previsto, in coerenza alla legislazione vigente all’atto della sua
stipula, il finanziamento della spesa a carico del comune mediante contrazione di un mutuo
passivo da erogare entro 45 giorni dall'assunzione dello stesso.
Per il 2003 il Comune non ha, comunque, attivato il ricorso all’indebitamento, pur previsto
in sede di previsione, in quanto si è garantita la copertura finanziaria dell’importo suddetto
con mezzi ordinari di bilancio dal momento che nella gestione di competenza a consuntivo,
anche attraverso l’attenta gestione che si è potuta realizzare con le implementate tecniche
di controllo , è stata garantita la sua copertura con economia di spesa corrente.( pag 26 e
pag 34 della Relazione Illustrativa dei dati consuntivi”
Parametri dificitarietà strutturale
In merito a quanto segnalato nell’ultimo capoverso ( pag 23) si osserva quanto segue:
Il parametro in argomento fa registrare le seguenti risultanze nel periodo 2000/2003
2000
26,51
2001
27,41
2002
27,63
2003
27,04
Lo scostamento dal limite del 27% è centesimale ( 0,04).
L’affermazione “strategia perseguita per il rispetto dei vincoli del patto di stabilità” è da
chiarirsi con riferimento all’avvenuta attivazione di una attenta gestione dei flussi finanziari
tanto in entrata ( ad esempio: con il miglioramento della tempistica di riscossione dei
tributi) quanto in spesa.
Il pagamento delle spese è avvenuto nel rispetto delle condizioni contrattuali regolanti il
rapporto con i fornitori di beni e servizi ( ne è prova il fatto che al Comune non sono
pervenute richieste di interessi moratori per ritardato pagamento ).
Il saldo programmatico 2003 è stato rispettato con un margine di € 1.951.000,00
In valore assoluto lo scostamento, oltre il 27% ammonta ad € 40.663,87.
La massa dei residui passivi alla fine dell’esercizio € 33.858.423,71 è inferiore a quella
all’inizio dell’esercizio € 34.051.090,64 in presenza di un livello di impegni di parte corrente
per il 2003 di € 98.760819,67 superiore a quello del 2002 ammontante ad
€
92.557.202,11.
La formazione della massa dei residui di parte corrente trova, quindi, origine e motivazione
in una generale attenzione ai flussi finanziari finalizzata ad un miglior utilizzo delle
disponibilità liquide, nel rispetto delle condizioni contrattuali nonché della normativa in
materia di patto di stabilità.
41
In concreto per il rispetto di tale vincolo non si è attivato un posticipo dei pagamenti non
conforme ai principi, di una sana gestione contabile , ma una puntuale regolazione dei flussi
finanziari di spesa.
Nel confidare di aver portato ulteriori elementi integrativi e di analisi utili al Vostro riesame
e rimanendo a disposizione per una eventuale richiesta di audizione, si porgono distinti
saluti
IL DIRIGENTE DEL SERVZIO BILANCIO
f.to( rag Roberto Buschini)
Visto
IL DIRETTORE GENERALE
f.to ( dott Natalino Bertinotti)
42
COMUNE DI CHIERI
1.
I CONTROLLI INTERNI
La situazione relativa al sistema dei controlli interni, sulla base degli elementi di informazione forniti dal Comune di
Chieri, risulta essere la seguente:
a.
Controllo di gestione
Il controllo di gestione, è stato attivato nell’ambito del “Servizio Programmazione, Controllo di Gestione,
organizzazione”, in posizione di Staff alla Direzione Generale: esso viene svolto da un dipendente appartenente
alla categoria D, occupato a tempo pieno.
L’istituzione del controllo di gestione è prevista dal Progetto di razionalizzazione della struttura organizzativa
dell’ente (Delibera G.C. n.3 del 11/01/2001).
Il controllo si svolge sulla base di un programma di controllo generale, che investe tutte le attività dell’Ente, e degli
indicatori di attività e di risultato adottati nel PEG, non è stato ancora emanato un regolamento di funzionamento.
Il lavoro svolto confluisce in relazioni annuali (nel corso del 2003 ne sono state presentate 4), destinate ai vertici
politici e amministrativi dell’Ente e al nucleo di valutazione.
Per l’esercizio del controllo di gestione non vengono utilizzati appositi software informatici e neppure i moduli già
previsti e predisposti nel programma informatico della gestione del bilancio.
Le risorse finanziarie destinate al controllo di gestione trovano collocazione in un apposito capitolo di bilancio, al
quale, però, nel corso degli esercizi 2001-2002-2003-2004 non sono state assegnate risorse finanziarie né per la
necessità effettiva del controllo di gestione, né per la predisposizione delle necessarie risorse per l’informatica.
Il controllo si svolge sulla base di relazioni predisposte dai dirigenti per il monitoraggio degli obiettivi e dei progetti
e monitorando gli atti di gestione dell’intero ente.
A tali elementi informativi vengono applicati degli indicatori quantitativi, con costruzione di serie storiche, che
permettono di effettuare una analisi di efficacia e di efficienza.
Le analisi svolte non sono supportate dalla presenza della contabilità analitico-economica, non ancora sviluppata
dall’ente.
La attività del Controllo di gestione si svolge in un quadro di sinergia con le altre attività, confluenti nel più vasto
contesto dei Controlli interni: in tal senso, con frequenza periodica si attivano scambi di informazioni e di dati tra il
Controllo di gestione, il Controllo strategico e le strutture preposte alla valutazione.
b.
Valutazione della dirigenza
Ai fini della valutazione della dirigenza, è stato istituito un nucleo apposito con Delibera di Giunta comunale n.282
del 26/10/2000 che individua anche una metodologia di valutazione, pur in assenza di un apposito regolamento di
funzionamento. Il Nucleo di
Valutazione, collocato in posizione di Staff al Sindaco, è composto dal Direttore
generale e da due esperti esterni, un docente universitario di organizzazione aziendale e un libero professionista
consulente in enti pubblici, che non hanno altri incarichi nell’ambito dell’ente.
La struttura preposta alla valutazione si è riunita sei volte nel corso del 2003 ma non sono stati redatti i verbali
delle sedute.
Essa si avvale del supporto dell’ufficio che svolge il Controllo di gestione interno all’ente.
Sia nel 2002 che nel 2003 è stata effettuata la valutazione dei risultati ottenuti e del raggiungimento degli obiettivi
specifici individuati dal P.E.G.: tale valutazione riguarda ogni dirigente, ed è basata sul raggiungimento degli
obiettivi e sulle competenze organizzative e gestionali.
43
Per quanto riguarda il raggiungimento degli obiettivi, la valutazione avviene sulla base di 7 obiettivi gestionali,
aventi diverso peso, e di una relazione di monitoraggio.
I due parametri utilizzati per la valutazione di risultato hanno la seguente incidenza nella valutazione globale:
-
Raggiungimento degli obiettivi: 70%.
-
Competenze organizzative e prestazioni: 30%.
Per quanto riguarda le posizioni organizzative, esse sono state graduate sulla base di due macro-fattori: la
complessità organizzativa (intensità relazioni interne-esterne, intensità relazioni istituzionali, consistenza risorse
umane affidate, competenza specialistico professionale) e l’autonomia gestionale (dimensionamento risorse
finanziarie gestite, responsabilità istituzionale della funzione, responsabilità progetti speciali, gruppi di lavoro,
complessità di procedimenti).
Il valore economico della posizione dirigenziale massima e della posizione dirigenziale minima (suddivisi tra
posizione e risultato) riferiti all’anno 2003 testimoniano una scarsa modulazione, in termini economici,
delle
posizioni organizzative ed addirittura la coincidenza tra la valutazione del risultato minima e massima.
c.
Controllo strategico
Il controllo strategico è stato attivato dall’ente con la stessa struttura “Servizio programmazione, controllo di
gestione, organizzazione” che svolge il controllo di gestione, collocata in posizione di staff alla Direzione generale.
Il controllo strategico ha il compito, all’interno del Comune di Chieri,
di
realizzare una efficace azione di
monitoraggio e una attività sistematica di reporting, quale strumento strategico per la verifica dell’andamento
gestionale e della realizzazione degli indirizzi formulati dall’Amministrazione.
Al momento della compilazione del questionario le attività svolte dal controllo strategico sono le seguenti:
1)
Bilancio di mandato attestato a giugno 2002;
2)
Linee strategiche 2003-2004;
3)
Bilancio di mandato attestato a giugno 2003;
4)
Bilancio di fine mandato (febbraio-marzo).
L’ente non ha adottato la contabilità analitico-economica.
d.
Controllo di regolarità amministrativo-contabile
In relazione al controllo di regolarità amministrativa-contabile l’ufficio di ragioneria effettua i controlli come
previsto dal T.U.E.L. sulle delibere e sugli atti dei dirigenti, mentre non esiste un controllo accentrato sulla
regolarità amministrativa degli stessi atti.
In conclusione, il Comune di Chieri ha impostato la struttura del sistema dei Controlli interni in modo non
completamente aderente al dettato del D.Lgs. 286/89 e del T.U.E.L. Pur in assenza di un regolamento specifico
che ne detti le indicazioni di funzionamento, il Controllo di gestione e la valutazione della dirigenza appaiono
organizzate in modo adeguato alle esigenze; la coincidenza sostanziale della struttura preposta al controllo
strategico con quella dedicata al Controllo di gestione, tradisce la esistenza di una commistione, non solo
organizzativa
ma anche
operativa fra le due attività,
che rende difficile percepirne la differenza in termini
sostanziali. Auspicabile è la realizzazione di una struttura dedicata al Controllo di regolarità amministrativa e
contabile.
44
2.
REGOLARITA’ CONTABILE, FINANZIARIA, ED ECONOMICA DELLA
GESTIONE E GLI ADEMPIMENTI DELL’ORGANO DI REVISIONE
COMUNE DI CHIERI.
Gli elementi di informazione forniti dal Comune di Chieri indicano che nel corso dell’esercizio finanziario 2003 il
Collegio dei Revisori ha regolarmente posto in essere gli adempimenti previsti dall’art.239 comma 1 lettera a, b,
c, d, e, f, del T.U.E.L. (D.Lgs. n. 267/2000).
Per quanto connesso con le prescrizioni di cui al comma 1 lett.a), il Collegio dei Revisori ha sempre partecipato, su
invito del Consiglio Comunale, alle commissioni consiliari, sia in occasione della presentazione del bilancio di
previsione annuale e pluriennale, che dell’illustrazione del rendiconto d’esercizio.
In merito alle funzioni previste dal comma 1 lett.b), il Collegio ha fornito motivati pareri sulla proposta di bilancio
annuale e pluriennale e annessa manovra programmatica, verificando il rispetto dei principi di coerenza,
attendibilità e veridicità, nonché il rispetto della normativa in materia.
Tali pareri sono sempre stati resi nei termini previsti sia dalla norma che dai regolamenti.
Per quanto riguarda la vigilanza sull’attività finanziaria, contabile ed economica della gestione del Comune di Chieri,
di cui al comma 1lett.c) il Collegio dei Revisori ha operato in varie direzioni.
In particolare, il Collegio ha svolto una serie d’incontri cognitivi con i responsabili del servizio in ordine alla raccolta
delle risorse e, più precisamente, in materia di oneri di urbanizzazione e proventi derivanti da infrazioni stradali.
Ha inoltre valutato positivamente uno studio predisposto dall’area economico-finanziaria sull’analisi e valutazione
della situazione economico patrimoniale delle farmacie comunali e dei conti economici di Asili Nido, Mense
Scolastiche e Farmacie Comunali, oltre alla predisposizione di un conto economico-analitico.
Ha effettuato la propria attività di vigilanza con controlli a campione sulla contabilità, sull’attività contrattuale, sulle
erogazioni stipendiali, nel rispetto degli accordi contrattuali integrativi del Patto di Stabilità.
Per quanto, poi, connesso con gli adempimenti di cui al comma 1 lett.d) del T.U.E.L., il Collegio dei Revisori ha
approvato il rendiconto di gestione ed ha verificato la correttezza della gestione finanziaria.
Per quanto al comma 1 lettera e), non sono stati prodotti referti all’organo consiliare su irregolarità nella gestione e
neanche denunce agli organi competenti giurisdizionali per ipotesi di responsabilità, non essendo stato riscontrato
nulla in merito.
In riferimento alle funzioni indicate dal comma 1 lettera f) l’organo dei Revisori ha eseguito le periodiche verifiche
di cassa ed ha effettuato accertamenti riguardanti il corretto adempimento degli obblighi fiscali e la compilazione
dei modelli di rito.
Il Collegio dei Revisori ha vigilato sull’attività del servizio di tesoreria esterno, che si è svolto secondo le normative
citate, e sul regolamento di contabilità dell’ente.
3.
IL PATTO DI STABILITA’ INTERNO
I dati pervenuti indicano che il Comune di Chieri ha pienamente rispettato i vincoli del rispetto del patto di stabilità
interno, stabiliti dall’articolo 29 della Legge 289/2002, in materia di monitoraggio contabile di cassa e di
competenza.
Per quanto connesso con la cassa, il saldo programmatico, ottenuto attraverso la applicazione delle previsioni di
legge, è stato definito in
- 1.975.000 euro: a fronte di tale valore, il saldo finanziario di cassa al 31/12/03 è
risultato essere di – 781.000 euro e presenta, pertanto, uno scostamento positivo di € 1.194.000 rispetto al dato
programmatico. Ad analoghe condizioni
si perviene
per quanto connesso con la competenza, dato che ad un
saldo programmatico definito in - 766.000 euro ha corrisposto un saldo effettivo di -366.000 euro, con uno
scostamento di 466.000 euro
45
SALDO
PROGRAMMATICO
1^ TRIMESTRE
CASSA
2^ TRIMESTRE
-1.875
3^ TRIMESTRE
-3.550
-2.140
COMPETENZA
1^ TRIMESTRE
SALDO FINANZIARIO
CASSA
2^ TRIMESTRE
-1.273
4^ TRIMESTRE
3^ TRIMESTRE
-2.925
-1.975
-766
4^ TRIMESTRE
-1.852
-781
COMPETENZA
4.
-380
L’INDEBITAMENTO
Il debito residuo per mutui in ammortamento, alla data del 31/12/2003, ammonta ad € 28.743.700.
L’onere sostenuto dall’Ente nell’anno 2003 ammonta a € 2.174.881 di cui € 1.412.808 in conto interessi ed €
762.073 in conto capitale, oltre ad € 772.200 a titolo di rimborso prestiti obbligazionari.
Ai fini dell’indebitamento, risultano rispettati sia i limiti quantitativi, sia le condizioni preliminari prescritte dall’art.
203 del TUEL, essendo stato approvato sia il rendiconto dell’anno 2001, che il bilancio preventivo dell’esercizio
2003.
In relazione ai limiti quantitativi dell’indebitamento, al 2003 il Comune di Chieri aveva una capacità complessiva di
€ 5.627.086 calcolata secondo quanto previsto dall’art.204 del TUEL, ampiamente superiore all’ammontare degli
interessi corrisposti nel corso del medesimo esercizio. (€ 1.412.828,23 per mutui ed € 772.073,67 per rimborso
prestiti).
Nel corso dell’anno in esame, il Comune ha contratto otto mutui, tutti con la Cassa Depositi e Prestiti, per un totale
di € 1.435.400,00 ed ha emesso obbligazioni (Crediop) per un importo di € 4.135.000,00.
TABELLA MUTUI E OBBLIGAZIONI 2003
Tab. 1
MUTUI E CONTRATTI 2003
ISTITUTO MUTUANTE
OGGETTO
IMPORTO
DURATA
TASSO FISSO
Cassa Depositi e Prestiti
Adeguamento edifici scolastici - 1°
stralcio
433.705,43 20 ANNI
4,60%
Cassa Depositi e Prestiti
Adeguamento edifici scolastici - 2°
stralcio
71.843,08 20 ANNI
4,60%
Cassa Depositi e Prestiti
Adeguamento edifici scolastici - 3°
stralcio
119.585,39 20 ANNI
4,60%
Cassa Depositi e Prestiti
Adeguamento edifici scolastici - 4°
stralcio
64.679,03 20 ANNI
4,60%
Cassa Depositi e Prestiti
Adeguamento edifici scolastici - 5°
stralcio
116.473,82 20 ANNI
4,60%
Cassa Depositi e Prestiti
Adeguamento edifici scolastici - 6°
stralcio - centrali termiche
120.813,25 20 ANNI
4,75%
Cassa Depositi e Prestiti
Adeguamento scuola materna Regione
Maddalena
250.000,00 20 ANNI
4,60%
Cassa Depositi e Prestiti
Interventi P.G.T.U.
258.300,00 20 ANNI
4,65%
TOTALE
1.435.400,00
46
EMISSIONI E OBBLIGAZIONI EFFETTUATE NEL 2003
ISTITUTO MUTUANTE
OGGETTO
CREDIOP
Fornitura ed allestimento arredi
nuova Biblioteca - attrezzature
hardware e sofware uffici comunali -
CREDIOP
CREDIOP
IMPORTO
1.274.000,00 20 ANNI
Adeguamento e messa in sicurezza
locali piano terra e piano interrato
palazzo comunale - Potenziamento e
adeguamento impianti illuminazione
pubblica - messa in sicurezza strada
Valle Pasana - Riqualificazione vie e
piazze
1.761.000,00 20 ANNI
Lavori di messa in sicurezza Rio
Tepice - tratto da Viale Fasano a Via
Monti - 2° lotto.
TOTALE
DURATA
1.100.000,00 20 ANNI
TASSO FISSO
Euribor a sei
mesi maggiorato
di 0,1985 punti
percentuali
Euribor a sei
mesi maggiorato
di 0,1985 punti
percentuali
Euribor a sei
mesi maggiorato
di 0,1985 punti
percentuali
4.135.000,00
La tabella di seguito riportata illustra il trend delle entrate derivanti da accensioni di mutui passivi nonché dalla
emissione di prestiti obbligazionari negli ultimi cinque anni dal 2001 al 2005.
ANALISI DELLE RISORSE
Accensione di Prestiti
Tab. 3
TREND STORICO
ENTRATE
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
Esercizio 2001
Esercizio 2002
Esercizio 2003
1
2
3
1° anno
2° anno successivo
successivo 2004*
2005*
4
5
Assunzione di mutui e
prestiti
1.578.808,74
2.225.400,00
1.693.700,00
1.405.000,00
1.535.000,00
Emissione di prestiti
obbligazionari
4.804.389,60
3.023.900,00
4.135.000,00
6.110.100,00
2.835.900,00
6.383.198,34
5.249.300,00
5.828.700,00
7.515.100,00
4.370.900,00
TOTALE
* Dati previsionali
Infine, si rileva che nel corso dell’esercizio finanziario 2003, il Comune di Chieri ha rinegoziato alcuni mutui
contratti con la Cassa Depositi e Prestiti, ottenendo sia la riduzione del tasso d’interesse dal 6,50% al 5,50% che
l’allungamento del periodo d’ammortamento.
47
5.
IL BILANCIO DI PREVISIONE ED ALLEGATI
Il Comune di Chieri ha approvato il bilancio di previsione 2003 con la Deliberazione n.11 del 28 Gennaio
2003, su proposta della Giunta Comunale, che, in data 23 Dicembre 2002, con propria deliberazione
n.352, ha approvato il progetto di bilancio 2003.
Il bilancio di previsione inviato dal Comune di Chieri è corredato dai seguenti allegati:

Bilancio pluriennale;

Relazione Previsionale e Programmatica;

Piano esecutivo di Gestione;

Parere dei Revisori;
Per quanto riguarda tutti gli ulteriori atti di cui all’art. 172 del TUEL, si prende atto che il Comune di
Chieri ha dichiarato che i medesimi sono allegati all’originale deliberazione di approvazione.
a.
Quadro generale e riassuntivo
Dalla deliberazione di approvazione si rileva che il bilancio di previsione pareggia in € 68.221.900,00,
come si evidenzia nella seguente tabella prevista dal D.P.R. 31 gennaio 1996 n.194.
48
Quadro generale riassuntivo
Entrate
Spese
Titolo I: Entrate tributarie
Titolo II: Entrate da contributi
e
trasferimenti
correnti dello Stato,
della Regione e di altri
enti pubblici
13.626.200,00
21.201.000,00
1.494.700,00
8.221.500,00 Titolo II: Spese in conto capitale
Titolo III: Entrate extratributarie
Titolo IV: Entrate da alienazioni,
da trasfermenti di
capitale
e
da
riscossioni di crediti
Titolo V:
Entrate derivanti da
accensioni di prestiti
Titolo VI: Entrate da servizi per
38.227.900,00
29.196.600,00
Titolo III:
Spese per rimborso di
prestiti
5.956.300,00
2.836.700,00 Titolo IV: Spese per servizi per
conto di terzi
2.836.700,00
12.772.200,00
conto di terzi
Avanzo di amministrazione
74.000,00 Disavanzo di amministrazione
Totale complessivo entrate
b.
Titolo I: Spese correnti
0,00
68.221.900,00 Totale complessivo spese
68.221.900 ,00
Equilibrio finanziario
Dal prospetto dei dati differenziali, che qui di seguito si riporta, si evince che la copertura della situazione
economica negativa è effettuata
con quote di oneri d’urbanizzazione per € 772.700 e per la restante parte da
avanzo di amministrazione
Risultati differenziali (dati in Euro)
A) Equilibrio economico finanziario
Entrate Titoli I-II-III
La differenza negativa di
-
814.900,00
(+) 23.342.400,00 è finanziata con:
quote di oneri di
(-) 21.201.000,00 urbanizzazione
Spese correnti
Differenza
2.141.400,00 Avanzo di Amm.ne presunto
Quote di capitale
Entr.Corr. destinate a inves.
di ammortamento dei mutui
(-)
2.956.300,00
Differenza
-814.900,00
+
772.700,00
+
74.000,00
-
31.800,00
La copertura del Risultato Economico Negativo con oneri d’urbanizzazione, del tutto legittima ai sensi dell’art. 136
c.2 del D.P.R. n.380/2001, impone un costante ed approfondito monitoraggio dei flussi finanziari connessi a tale
voce di bilancio, nel senso che le procedure di spesa possono essere avviate solo dopo aver accertato l’entrata
vincolata corrispondente, nella misura preventivamente stimata.
c.
Bilancio di previsione
Per quanto concerne le entrate nel triennio 2001 – 2003, si registra un trend lievemente crescente (circa + 4%)
delle previsioni delle entrate correnti, con un andamento, peraltro, non uniforme per le singole voci.
49
Nelle entrate tributarie, Titolo I, si rileva un leggero incremento rispetto all’anno precedente,
mentre in quelle derivanti da contributi e trasferimenti correnti, Titolo II, si nota come da una previsione definitiva
nel 2002 di € 2.140.800,00 si è passati ad una previsione approvata per l’esercizio 2003 di € 1.494.700,00, con
una contrazione pari al 30,18%.
Per quanto riguarda le entrate extra tributarie – Titolo III - si registra un notevole aumento, attribuibile al settore
dei servizi pubblici, per € 1.367.100, a quello dei proventi diversi (derivante dal fondo rotativo per la
progettazione) per € 851.100, e alle nuove tariffe applicate agli asili nido e mense scolastiche.
Anche le entrate da alienazioni ecc. - Titolo IV - registrano un notevole incremento rispetto alla previsione
definitiva 2002 (+ 63%).
Tra le risorse che si prevede di utilizzare il comune di Chieri individua una anticipazione di cassa per 3 milioni di
euro.
Passando all’analisi delle spese, si rileva che lo stanziamento previsto per il Titolo I, relativo alle Spese correnti, è
di € 21.201.000, inferiore, pertanto, all’assestato relativo all’anno 2002, che ammontava al € 21.519.35.
Nello specifico, si evidenzia un modesto incremento della spesa del Personale, che da sola impegna il 27,73% della
spesa corrente.
Si evidenzia, invece, una contrazione rispetto al 2002 (-5%) della spesa inerente l’acquisto di materie prime/beni
di consumo, nei trasferimenti e nella prestazione dei servizi, che comunque è la voce più consistente, con uno
stanziamento di € 8.112.700 pari al 38,26% della spesa corrente totale.
Un notevole aumento, rispetto ai dati dell’assestamento 2002, si riscontra nel Titolo II, relativo alle spese in conto
capitale, che presentano uno stanziamento definitivo di € 38.227.900,00, con un incremento di oltre il 50% rispetto
al dato del 2002. Tale incremento è motivato da maggiori stanziamenti rispetto agli anni pregressi per le funzioni
relative al Settore sportivo e ricreativo, al settore cultura e beni culturali e per funzioni relative allo sviluppo
economico.
Per quanto concerne la classificazione delle spese correnti in base agli 11 interventi si rileva quanto segue:
-intervento 9 ammortamenti : il Comune di Chieri in base alla facoltà concessa dall’art.167 del TUEL non ha
ritenuto di applicare alcuna quota di ammortamento sui beni utilizzati
-intervento 10 fondo svalutazione crediti : non è stato previsto alcun fondo svalutazione crediti, se non un
importo simbolico per memoria
-intervento 11 fondo di riserva : il fondo di riserva previsto, di 100.000 euro, è pari allo 0,47% delle spese
correnti e pertanto rientra nelle previsioni dell’art.166 TUEL che prevede una banda di oscillazione tra lo 0,30 e 2%
delle stesse spese correnti.
d.
Relazione revisionale e programmatica
La Relazione costituisce il Piano strategico dell’Ente e fissa le linee guida fondamentali dell’azione amministrativa.
Nella sua compilazione sono contenuti gli elementi richiesti dal TUEL: nella prima parte essa illustra le
caratteristiche generali del Comune di Chieri in tema di popolazione, territorio, servizi ed economia insediata.
Analizza, poi, le risorse finanziarie previste, evidenziandone l’andamento storico; descrive le scelte sull’utilizzo delle
risorse nel triennio, distinte per programmi e progetti; riporta lo stato di attuazione dei programmi deliberati negli
anni precedenti; rileva, infine, i dati analitici di cassa per il consolidamento dei conti pubblici e riporta le
considerazioni finali.
50
6.
IL RENDICONTO
a.
Entrate e spese: la gestione finanziaria
Il rendiconto 2003 è stato approvato dal Consiglio Comunale con delibera n: 37 del 26/04/2004 ed è stato redatto
nella composizione e con le modalità previste dal T.U.E.L in materia.
Dall’esame del conto del bilancio 2003 si evidenzia che, per quanto riguarda la gestione delle Entrate, nell’anno in
esame il grado di realizzazione delle medesime, cioè il rapporto accertamenti/previsioni è stato del 63,02%, mentre
il rapporto tra riscossioni/accertamenti è stato pari al 55,20% : in particolare, per le Entrate Tributarie e per quelle
extra tributarie, le riscossioni arrivano rispettivamente al 78,58% ed al 78,13% rispetto agli accertamenti.
Per il Tit. VI tale percentuale scende al 54,88%.
Per quanto riguarda le spese, la capacità d’impegno nel 2003, cioè il rapporto impegni/previsioni ammonta al
65,33%, mentre il rapporto pagamenti/impegni è pari al 54,50%; l’analisi evidenzia come per il settore delle spese
correnti i valori della capacità d’impegno si attestino al di sopra del 90% (92,21%) e la percentuale di pagamento
sia pari al 78,45%.
In merito alle spese per investimenti, la capacità d’impegno è pari al 75,47%; rimane bassa la percentuale di
pagamenti/impegni che è pari al 24,04%.
Relativamente alle spese per rimborso prestiti si rileva una capacità d’impegno in rapporto alle previsioni di solo
25,98% .
Riguardo alla capacità di programmazione dell’Ente si valuta positivamente la stima delle entrate di cui al Titolo I –
entrate tributarie -, che sono state accertate al 97,83%, rispetto alla previsione definitiva incrementata rispetto alla
previsione iniziale.
Durante l’esercizio 2003 l’Ente non ha utilizzato l’anticipazione di cassa stanziata in sede di bilancio di previsione.
Infine, dalla relazione dell’organo di revisione, si evince che la gestione di cassa chiude con un saldo attivo al
31/12/2003
di € 2.756.371; detto fondo cassa concorre con i residui attivi e passivi a determinare l’avanzo di
amministrazione di € 1.678.833.
b.
Gestione dei residui
Dall’esame dell’elenco dei residui allegato al consuntivo 2003 si evince che i residui passivi totali al 31.12.2003
ammontavano a 37,079 milioni di euro di cui 19,086 milioni di euro formatisi nella gestione di competenza 2003 e
16,914 milioni di euro risalenti agli esercizi pregressi.
Questo dato è stato ottenuto in sede di consuntivo, depurando i residui passivi per un importo di 1.193.720 euro di
residui non riaccertati.
Il dato dei residui passivi totali è in aumento di oltre il 10% rispetto al dato del 2002, a sua volta in diminuzione del
3,7% rispetto ai dati del 2001.
Lo stesso andamento è seguito dai residui di competenza che ammontano a 20,09 milioni di euro nel 2003 (+36%
sul 2002) rispetto ai 14,631 milioni di euro del 2002 (-18% sul 2001) ed ai 17,971 milioni di euro del 2001.
L’incidenza dei residui passivi è passata dal 70,39% del 2001 all’83,96% del 2003.
Per quanto concerne i residui attivi, il valore totale al 31.12.2003 ammonta a 36 milioni di euro. Questo dato è
stato ottenuto in sede di consuntivo, depurando i residui attivi da minori entrate per 446.541 euro e conteggiando
le sopravvenienze attive, pari a 245.317 euro.
I residui attivi totali sono in aumento di oltre il 20% rispetto al dato del 2002, a sua volta sostanzialmente stabile
rispetto al dato del 2001.
Per quanto concerne i dati relativi ai residui attivi formatisi nella gestione di competenza si evidenzia un incremento
del 2003 rispetto al 2002 di oltre il 5% ed una diminuzione del 2002 rispetto al 2001del 18%.
L’incidenza dei residui attivi è passata dal 66,32% del 2001 all’84,5% del 2003.
51
Come evidenziato dai dati sopra riportati nel triennio 2001-2003 il peso dei residui è cresciuto in modo consistente
sul totale delle risorse gestite dal Comune di Chieri. Si rileva che tanto i documenti allegati al bilancio ed al
rendiconto, quanto le relazioni dei revisori non riportano alcuna analisi dell’andamento dei residui, ne adeguate
spiegazioni sulla situazione dei medesimi nell’esercizio di riferimento e neppure una adeguata sintesi dei principali
dati in argomento.
Per quanto concerne gli elenchi dei residui si evidenzia l’ambiguità della esposizione che ne ostacola una lettura
facile ed univoca, tanto che i dati sopra esposti sono stati forniti direttamente dagli uffici competenti, seppure con
difficoltà e dopo numerosi solleciti a testimonianza di difficoltà nel reperimento e nel trattamento dei dati.
c.
Risultato di amministrazione
Il risultato di amministrazione 2003 consiste in un avanzo di € 1.678.833,05, che, detratti gli importi vincolati in
fondi vari, ammonta ad € 763.305,59, quale quota di avanzo disponibile.
I Fondi vincolati sono elencati nel prospetto che segue:
Fondi vincolati Avanzo di Amministrazione
d.
Fondi vincolati alienazione IVA area Tabasso
Fondi vincolati investimenti – minori spese mutui
Cassa Depositi e Prestiti rinegoziati
Fondi vincolati investimenti da oneri di
urbanizzazione
190.727,90
Fondi vincolati investimenti
424.430,39
6.390,57
35.519,08
Il conto economico
Il risultato economico della gestione ammonta ad € 569.653 per l’esercizio 2003.
Tale risultato è formato dal risultato di gestione di € 1.466.724 e dagli utili gli utili di €159.766 d’interessi attivi,
detratti gli oneri finanziari, proventi ed oneri straordinari.
Al conto economico è accluso il prospetto di conciliazione, mediante il quale, a partire dai dati finanziari, sono stati
derivati i risultati economici e patrimoniali.
e.
Il conto del patrimonio
Nel conto del patrimonio sono rilevati i risultati della gestione patrimoniale effettuata dall’Ente nell’esercizio 2003
ed, in particolare, le variazioni causate al patrimonio dalla gestione finanziaria e da quella amministrativa.
Il patrimonio netto dell’Ente, nel corso dell’anno in esame, ha registrato un aumento ed è passato da €
48.598.378,72 a € 54.712.922,33: tale aumento è dovuto a rettifiche inventariali.
f.
Debito fuori bilancio
Nella deliberazione di approvazione del Rendiconto 2003 viene dato atto che non sussistono debiti fuori
bilancio, non riconosciuti, ai sensi dell’art. 194 del D.Lgs.267/2000.
52
g.
Parametri di deficitarietà strutturale
I parametri obiettivi delle condizioni di ente strutturalmente deficitario hanno evidenziato che l’Ente
rispetta tutti i parametri e non si trova in condizioni strutturalmente deficitarie.
Nella propria relazione, l’Organo di revisione, rileva in particolare :

Un carico di interessi passivi per acquisto di capitali sul mercato a lungo termine del 6,50% e inferiore di
0,1 punti percentuali rispetto al 2002.

Una spesa di personale del 29,50% con un aumento di circa 4 punti percentuali rispetto al 2002 .

Il valore dei residui passivi di parte corrente, pari al 21,55% e in diminuzione di 0,16 punti percentuali
rispetto al 2002.
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
Disavanzo di amministrazione complessivo superiore al 5 per cento delle spese,
desumibili dai Titoli I e III della spesa, con esclusione del rimborso di anticipazione di
cassa;
Volume dei residui attivi di fine esercizio provenienti dalla gestione di competenza, con
esclusione di quelli relativi all'I.C.I. ed ai trasferimenti erariali, superiori al 21 per cento
delle entrate correnti, desumibili dai Titoli I, II e III;
Volume dei residui passivi di fine esercizio provenienti dalla gestione di competenza
delle spese correnti superiori al 27 per cento delle spese di cui al Titolo I della spesa;
Esistenza di procedimenti di esecuzione forzata nei confronti dell'Ente per i quali non sia
stata proposta opposizione giudiziale nelle forme consentite dalla legge;
Presenza di debiti fuori bilancio riconosciuti ai sensi dell'art. 37 del decreto legislativo 25
febbraio 1995, n. 77, per i quali non siano state reperite le necessarie fonti di
finanziamento;
Volume complessivo delle entrate proprie, desumibili dai Titoli I e III, rapportato al
volume complessivo delle entrate correnti, desumibili dai titoli I, II e III, inferiore al 27
per cento per i comuni sino a 2.999 abitanti, inferiore al 35 per cento per i comuni da
3.000 a 59.000 abitanti, inferiore al 37 per cento per i comuni da 60.000 a 250.000
abitanti, inferiore al 32 per cento per i comuni con oltre 250.000 abitanti.
Volume complessivo delle spese per il personale a qualunque titolo in servizio, con
esclusione di quelle finanziate con entrate a specifica destinazione da parte della
Regione o di altri enti pubblici, rapportato al volume complessivo delle spese correnti,
desumibili dai Titolo I, superiore al 48 per cento per i comuni sino a 2.999 abitanti,
superiore al 46 per cento per i comuni da 3.000 a 59.000 abitanti, superiore al 41 per
cento per i comuni da 60.000 a 250.000 abitanti, superiore al 44 per cento per i comuni
con oltre 250.000 abitanti.
Importo complessivo degli interessi passivi sui mutui superiore al 12 per cento delle
entrate correnti desumibili dai Titoli I, II e III.
53
NO
16,33
21,55
NO
NO
93,34
29,50
6,50
COMUNE DI FOSSANO
1.
CONTROLLI INTERNI
Dagli elementi informativi forniti dal Comune di Fossano, la situazione relativa alla istituzione di un sistema di
controlli interni come previsti dall’art.1 del DLGS. 286/99 ed art. 147 TUEL, risulta essere la seguente:
a.
Controllo di gestione
Non è stato attivato il controllo di gestione.
b.
Controllo di regolarità amministrativa contabile
Non è presente un controllo di regolarità amministrativa contabile se non limitato al ruolo previsto dal TUEL per
l’Ufficio di Ragioneria e per il suo Responsabile.
c.
Nucleo di Valutazione
Per quanto riguarda la valutazione dei Dirigenti il Nucleo di Valutazione è stato nominato nel 2000, e soltanto nel
corso del 2004 è stato attivato e sta procedendo alla valutazione per gli anni 2002 e 2003.
La struttura di valutazione è interna, ed è composta da un Presidente, che è il Segretario Generale del Comune, e
da due membri esterni esperti del settore, che non ricoprono altri incarichi all’interno dell’ente.
d.
Controllo strategico
Il Controllo strategico presso il Comune di Fossano è stato attivato solo formalmente, ma al momento attuale
non è stato mai effettuato.
Il Comune di Fossano, per quanto concerne l’ambito temporale di questo referto, non ha di fatto istituito alcuno dei
controlli interni previsti dalla normativa vigente: soltanto il Nucleo per la valutazione dei dirigenti risulta essere
stato nominato nel 2000, ma apparentemente non ha svolto alcuna azione successiva se, come comunicato nel
corso del 2004 sta procedendo ad adempimenti pregressi relativi agli anni 2002 e 2003. Le motivazioni di tale
mancato adempimento, comunicate dal Comune di Fossano, sono da far risalire alla mancanza di risorse, sia
umane che finanziarie. Per quanto connesso con le prime, in effetti, l’esame dei dati relativi al personale in servizio
rispetto al personale previsto in pianta organica evidenzia una carenza generale ed in particolare di personale
dell’area D, che per caratteristiche professionali è deputato a costituire l’elemento centrale del sistema dei controlli
interni.
2.
REGOLARITA’ CONTABILE, FINANZIARIA, ED ECONOMICA DELLA
GESTIONE E GLI ADEMPIMENTI DELL’ORGANO DI REVISIONE DEL
COMUNE DI FOSSANO
Il Collegio dei Revisori del Comune di Fossano, con riferimento all’attività di cui al comma 1 lett.a) dall’art. 239
TUEL, ha precisato di non aver effettuato attività di collaborazione in quanto non richiesta dall’ organo consiliare.
Per quanto riguarda i pareri di cui al comma 1 lett. b), dopo aver verificato il rispetto di tutte le prescrizioni di
carattere legislativo, dei principi di redazione e tenuto conto del parere espresso dal responsabile del servizio
54
finanziario ai sensi dell’art. 153 T.U.E.L., il Collegio ha espresso un globale giudizio favorevole di congruità,
coerenza ed attendibilità sul bilancio di previsione 2003 e sul bilancio pluriennale 2003 – 2005 del Comune di
Fossano.
Nel corso dell’anno finanziario 2003, ha inoltre espresso cinque pareri favorevoli relativi a variazioni di bilancio.
In merito all’attività prevista dal comma 1 lett. c), l’Organo di Revisione, oltre alle ordinarie attività di verifica, non
ha attivato specifiche iniziative di vigilanza.
La relazione relativa alla proposta di deliberazione del Consiglio comunale del Rendiconto 2003, prevista dal
precitato art. 239 comma 1 lett.d) T.U.E.L, è stata approvata il 24 giugno 2004: essa esprime parere favorevole
alla approvazione del Rendiconto 2003, sottolineando la regolarità della gestione e degli adempimenti sotto il
profilo fiscale e contabile.
Il Collegio non ha redatto alcun referto all’organo consiliare, ai sensi del comma 1 lett.e), in quanto non sono state
riscontrate gravi irregolarità di gestione.
Relativamente all’attività di cui al comma 1 lett. f), ha effettuato trimestralmente le verifiche di cassa, di cui all’art.
223 T.U.E.L., riscontrando la corrispondenza della consistenza di cassa con le scritture del Tesoriere.
Infine, a seguito della nuova normativa sul Patto di Stabilità introdotta dalla legge 27/12/2002 n. 289 ( Finanziaria
2003), il Presidente del Collegio dei Revisori, congiuntamente al Dirigente del Dipartimento Finanziario, ha
provveduto con cadenza trimestrale ed entro i termini prescritti a verificare il rispetto degli obiettivi programmatici
trimestrali e annuale in termini di cassa del Comune di Fossano. Successivamente l’Organo di Revisione ha curato,
con cadenza trimestrale ed entro i termini prescritti, di verificare il rispetto degli obiettivi programmatici.
3.
IL PATTO DI STABILITA’ INTERNO
Il Comune di Fossano, con deliberazione del Consiglio comunale n. 25 del 26 marzo 2003, ha definito gli obiettivi
programmatici di cassa e di competenza per l’esercizio 2003.
Nell’anno in esame l’Ente non ha ritenuto di procedere alla ridefinizione migliorativa degli obiettivi programmatici
in base alle nuove disposizioni diffuse in corso di esercizio dal Ministero delle Finanze, in quanto non necessarie per
il raggiungimento degli obiettivi fissati dal patto di stabilità.
55
CALCOLO DEI SALDI FINANZIARI PROGRAMMATICI IN TERMINI DI COMPETENZA E DI CASSA
PER L'ANNO 2003
(migliaia di euro
CODICI
E
ENTRATE
Accertamenti
Riscossioni
Entrati finali (titoli 1°, 2°,3° e 4°)
15.414
16.092
3.394
2.371
921
944
407
142
16
12
5
191
10.671
12.432
a detrarre:
E1
Trasferimenti correnti da Stato
E2
Trasferimenti correnti da U.E.
E3
Trasferimenti correnti dagli enti partecipazione p.s.i.
E4
Compartecipazione all'irpef
E5
Proventi della dismissione di beni immobili e finanziari
E6
Trasferimenti in c/capitale dello Stato
E7
Trasferimenti in c/capitale della U.E.
E8
Trasferimenti in c/cap. dagli enti partecipanti al p.s.i.
E9
Riscossione di crediti
En
Entrate finali nette
CODICI
SPESE
Impegni 2001 Pagamenti 2001
S
Spese correnti (titolo 1°)
15.500
15.426
556
556
14.944
14.870
a detrarre:
S1
Spese per interessi passivi
S2
spese correnti sostenute sulla base di trasferimenti con
vincolo di destinazione dalla U.E.
S3
spese per calamità naturali
S4
spese per elezioni amministrative
Sn
Spese correnti nette
DI COMPETENZA
DI CASSA
Sf 01
SALDI FINANZIARI 2001
-4.273
-2.438
Sf 03
SALDI FINANZIARI 2003 PROGRAMMATICI
rideterminati in sede di assestamento
-4.273
-2.438
-1.672
100
SALDI FINANZIARI 2003
Fonte: I dati sono stati forniti dal Comune di Fossano
Il Comune di Fossano per il 2003, come riportato nella tabella precedente, ha definito il saldo programmatico di
cassa in euro – 2.430.000 e di competenza in euro – 4.273.000.
Entrambi i vincoli sono stati rispettati, con il raggiungimento di un saldo di cassa di euro +100.000 e, in termini di
competenza, di un saldo di euro –1.672.000 .
Anche per quanto concerne gli obiettivi programmatici dei saldi finanziari trimestrali in termini di cassa i revisori
attestano il pieno rispetto dei vincoli ( obiettivo cumulato di cassa al 31.12.2003 pari a euro –1.707.000, saldo pari
a euro + 100.300).
56
4.
L’INDEBITAMENTO
Dall’esame degli atti inviati dal Comune di Fossano ed in particolare dalla Relazione Previsionale e Programmatica
per gli esercizi 2003/2005, si evince come l’Ente abbia fatto ricorso, anche nei precedenti esercizi, al credito
bancario ed a quello della Cassa Depositi e Prestiti per finanziare l’acquisizione di beni durevoli.
Al 31/12/2003 il residuo debito per mutui in ammortamento ammonta a 12,974 milioni di euro; l’Ente nel
medesimo anno ha rimborsato quote in conto capitale per € 705.140 ed ha pagato interessi per € 569.374.
Nel corso del 2003, alcune entrate straordinarie hanno consentito di estinguere i debiti residui con l’INPDAP, per un
importo di € 102.440, alleggerendo così il peso sugli esercizi futuri, tenuto conto dell’alto tasso d’interessi da
corrispondere.
Sempre nel corso del 2003, il comune di Fossano ha deliberato e contratto sei mutui, riportati nella tabella
sottostante, per un importo complessivo di € 668.737,77 e tutti con la Cassa Depositi e Prestiti, come risulta dal
conto del bilancio 2003.
Descrizione intervento
importo
tasso
durata
scadenza
istituto
Illuminazione del centro storico
103.291,00
4,80
20
31/12/2023
DD.PP
Ristrutturazione immobile via Lanciano
100.000,00
4,75
20
31/12/2023
DD.PP
Loculi Cimitero urbano
310.000,00
4,75
20
31/12/2023
DD.PP
35.000,00
4,75
20
31/12/2023
DD.PP
20.000,00
4,75
20
31/12/2023
DD.PP
100.446,77
4,75
20
31/12/2023
DD.PP
Loculi cimitero Murazzo
Loculi cimitero San Sebastiano
Viabilità esterna
TOTALE
668.737,77
Il ricorso all’indebitamento da parte del Comune di Fossano è stato attivato nel rispetto sia dei limiti quantitativi
che delle condizioni preliminari, di cui all’art.203 comma 1 del TUEL, essendo stato approvato il rendiconto
dell’esercizio finanziario 2001 ed il bilancio di previsione 2003.
Per quanto riguarda i limiti quantitativi dell’indebitamento, il carico degli interessi passivi per i mutui risulta pari al
3,53% del totale delle entrate correnti del rendiconto del 2001, al disotto quindi del 25% dell’ammontare
complessivo dei titoli I, II, III delle Entrate, dedotto l’ammontare degli interessi dei mutui in ammortamento.
Infatti la capacità d’indebitamento dell’ente in esame si attesta su 3.577.993 euro, come risulta dalla seguente
tabella, estrapolata dalla relazione del collegio dei revisori.
Entrate correnti da consuntivo 2001 (Titoli I
II III)
Limite d’impegno di spesa per interessi
passivi(25%)
Interessi
passivi
per
mutui
in
ammortamento
Importo impegnabile per interessi sui nuovi
mutui
€
16.611.602,00
€
4.227.900,00
€
649.907,00
€
3.577.993,00
Il Comune di Fossano non ha attivato emissioni obbligazionarie né operazioni di rinegoziazione del debito
esistente.
57
5.
BILANCIO DI PREVISIONE ED ALLEGATI
Il Bilancio di previsione del 2003 del Comune di Fossano è stato approvato dal consiglio comunale con la
deliberazione n. 25 del 26 Marzo 2003.
Si verifica che sono allegati al bilancio di previsione i seguenti documenti, come previsto dall’art.162 e seguenti del
T.U.E.L :

Bilancio Pluriennale

Relazione previsionale e programmatica

Piano esecutivo di gestione

Parere del Collegio dei revisori.
Per quanto riguarda tutti gli ulteriori allegati di cui all’art. 172 del T.U.E.L il Comune dichiara che i medesimi sono
allegati alla originale deliberazione di approvazione.
a.
La relazione previsionale e programmatica
La Relazione per il periodo 2003-2005 fornisce un quadro significativo delle scelte che l’amministrazione comunale
intende intraprendere nel triennio.
E’ divisa in due parti distinte: la prima, di carattere generale, fornisce una visione d’insieme delle scelte di
programmazione attuate dal Comune nell’arco del triennio.
La seconda segue il modello ufficiale di relazione previsionale e programmatica adottato dal legislatore e reso
obbligatorio per tutti gli Enti locali.
Nella Relazione sono riportate le informazioni obbligatorie su popolazione esistente, territorio gestito, personale
impiegato, strutture attivate e sull’economia insediata.
La relazione individua i principali cespiti, che costituiscono il budget finanziario a disposizione dell’Amministrazione,
ed espone tutte le indicazioni analitiche circa la composizione di ogni singolo programma, le finalità da conseguire
nell’arco triennale e le risorse strumentali ed umane impiegate per essa, inoltre, relativamente al comparto delle
opere pubbliche, riporta il grado di attuazione di ogni intervento in conto capitale, finanziato nel corso dei
precedenti esercizi.
Nelle considerazioni finali della Relazione previsionale e programmatica vengono riportate le valutazioni
dell’Amministrazione sulla coerenza dei programmi adottati rispetto ai piani regionali di sviluppo, ai piani regionali
di settore o agli atti programmatici della Regione di appartenenza.
b.
L’equilibrio finanziario
Il Bilancio di Previsione 2003 pareggia ad € 32.058.449,00, come si evidenzia dalla seguente tabella prevista dal
D.P.R. 31 gennaio 1996 n.194.
58
Quadro generale riassuntivo
Entrate
Titolo I:
Titolo II:
Spese
Entrate tributarie
11.340.215,00 Titolo I:
Entrate da contributi e
trasferimenti correnti dello Stato,
della Regione e di altri enti
pubblici
Entrate da alienazioni, da
trasfermenti di capitale e da
riscossioni di crediti
Titolo V:
Titolo VI:
15.811.219,00
Spese in conto capitale
11.702.156,00
2.355.164,00
2.692.840,00 Titolo II:
Titolo III: Entrate extratributarie
Titolo IV:
Spese correnti
2.326.734,00
Entrate derivanti da accensioni di
prestiti
Entrate da servizi per conto di
terzi
Totale
Titolo III:
8.715.501,00
3.814.074,00 Titolo IV:
Spese per rimborso di prestiti
731.000,00
Spese per servizi per conto di
terzi
3.814.074,00
31.244.528,00
Avanzo di amministrazione
Totale 32.058.449,00
813921 Disavanzo di amministrazione
Totale complessivo entrate
32.058.449,00 Totale complessivo spese
32.058.449,00
Per quanto riguarda l’equilibrio di parte corrente, si nota che la copertura delle Spese correnti, sommate alla quota
capitale di ammortamento mutui, è
effettuata per una parte significativa, pari al 22% con quote d’oneri
d’urbanizzazione, mentre l’equilibrio tra Spese finali ed Entrate finali mostra un saldo da finanziare pari ad €
7.984.501,00.
Risultati differenziali - euro
A) Equilibrio economico finanziario
Entrate titolo I-II-III
Spese correnti
+
16.388.219,00
-
15.811.219,00
Differenza +
577.000,00
-
731.000,00
Differenza -
154.000,00
+
19.528.874,00
Spese finali (disav. + titoli I e II)
-
27.513.375,00
Finanziare
-
7.984.501,00
+
0
quota di capitale amm.to
La differenza di 154.000 è
finanziata con
1)
quota
di
oneri
urbanizzazione (22%)
=
di
2) mutuo per debiti fuori
bilancio
3) avanzo di amministrazione
per debiti fuori bilancio
154.000,00
=
0
B) Equilibrio finale
Entrate finali (av. + titoli I)
Saldo netto da impiegare
In relazione alla copertura di spese correnti con oneri d’urbanizzazione, si rileva che tale pratica, prevista
dall’art.136 del comma 2 D.P.R. n. 380/2001, deve essere utilizzata con cautela, perché le suddette entrate hanno
la caratteristica di essere fluttuanti.
A consuntivo si può verificare che la capacità di programmazione dell’Ente riguardo alle Entrate per oneri di
urbanizzazione è stata adeguata con una capacità di accertamento di oltre il 78%.
59
Nel complesso i revisori hanno comunque attestato la veridicità delle previsioni di entrate e spese per il 2003
mediante raffronto comparativo con le previsioni del 2001 e del 2002.
c.
Il Bilancio di previsione
L’ analisi delle entrate e delle spese pone in evidenza che, rispetto al 2002, a causa della esternalizzazione ad una
società multiservizi delle funzioni relativi a servizi produttivi (Farmacie comunali, asili, etc.), risalente al maggio
2002, è avvenuto un riequilibrio del bilancio del Comune su livelli più bassi, in quanto sia le risorse in entrata che le
spese relative alla funzione indicata non transitano più nel bilancio comunale.
In particolare, il contratto di servizio tra il Comune e l’azienda multiservizi prevede il passaggio a quest’ultima dei
contributi regionali e provinciali ricevuti per i servizi di interesse; tra il 2002 ed il 2003 si rilevano, in termini di
previsioni, le variazioni nelle entrate e nelle spese riportate nella tabella sottostante:
Movimenti relativi all’attivazione
dell’AZIENDA SPECIALE MULTISERVIZI
ENTRATE CORRENTI
Titolo
Dizione
Previsione 2002 Previsione 2003
3
Asilo Nido
3
Istituto Musicale
113.431,00
3
Proventi da Servizio Farmaceutico
0,00
55.886,00
TOTALE
0,00
2.274.624,91
2.443.941.91
0,00
0,00
SPESE CORRENTI
Funzione
Previsioni 2002
Previsioni 2003
Istituto Musicale
TOTALE ISTITUTO MUSICALE
92.675,00
0,00
Asilo Nido
TOTALE ASILO NIDO
181.757,00
0,00
Farmacie Comunali
TOTALE FARMACIE
1.540.247,00
Per quanto riguarda le spese di investimento, nel 2003 esse risultano inferi
0,00
ori di circa 6,6 milioni di euro rispetto
alla previsione 2002, in quanto sono presenti minori entrate alla voce “trasferimenti finalizzati” per un importo
analogo e, come noto, in base a un principio di prudenza, le entrate per spese in conto capitale sono prevedibili
solo se stanziate nel bilancio degli enti contribuenti.
Si rileva inoltre che:
Le entrate tributarie, Titolo I, subiscono un incremento del 31,4% rispetto al 2002: ciò è dovuto al fatto che nel
2003 sono ricomprese in esso anche le entrate della compartecipazione IRPEF, che nel 2002 erano allocate nel
Titolo II.
Le entrate extra tributarie Titolo III subiscono un decremento di oltre il 49% rispetto al precedente esercizio,
dovuto alla diminuzione di proventi da pubblici servizi, che sono passati in gestione alla Azienda Speciale
Multiservizi.
Per quanto attiene alle entrate del Titolo III, i revisori rilevano che quelle derivanti dai canoni per le locazioni ad
uso abitativo risultano sperequate, anche all’interno della stessa categoria, rispetto a quelle derivanti dalle locazioni
commerciali.
le spese correnti - Titolo I subiscono nel 2003 un decremento dell’11% rispetto al 2002, dovuto, come si è visto,
all’azzeramento delle spese per funzioni relative a servizi produttivi (Farmacie comunali, asili, etc.), che sono stati
60
esternalizzati. Al netto della predetta funzione, nel triennio 2001-2003 le spese correnti hanno subito un
incremento complessivo di circa il 6%
Tale incremento risulta più marcato per le Funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo (+17%
tra il 2001 ed il 2003 in termini di previsioni).
Dal parere rilasciato dal Collegio dei Revisori si evince, inoltre, che il fondo di riserva previsto è pari allo 0,73%
delle spese correnti e rientra, quindi, nei limiti di legge previsti dall’art. 176 del TUEL, che prevede una banda di
oscillazione tra lo 0,30 e il 2% delle spese correnti.
il Comune di Fossano, in base alla facoltà concessa dall’art.167 del TUEL, non ha ritenuto di applicare alcuna quota
di ammortamento sui beni utilizzati e non ha previsto alcun fondo svalutazione crediti.
6.
IL RENDICONTO
a.
Entrate e spese: la gestione finanziaria
Il Rendiconto della gestione finanziaria 2003 è stato approvato dal Consiglio Comunale della Città di Fossano con
deliberazione n. 82 del15 Luglio 2004:
precedentemente la Giunta, con proprio atto n. 143/2004, aveva a sua volta approvato la proposta del Rendiconto
2003, corredata da Relazione illustrativa.
Sull’atto consiliare di approvazione è stato acquisito il parere favorevole del Dirigente del Dipartimento Finanze in
ordine alla regolarità tecnico e contabile; il Collegio dei Revisori dei Conti ha certificato la conformità dei dati del
rendiconto 2003 con quelli delle scritture contabili dell’Ente e con quelli del Conto del Tesoriere ed ha espresso
parere favorevole alla sua approvazione.
Il Rendiconto, corredato dagli allegati, è stato redatto seguendo la classificazione prevista dalle vigenti norme
dell’ordinamento finanziario e contabile.
L’esame della relazione illustrativa del rendiconto, elaborata ai sensi dell’art.151 e 231 TUEL, evidenzia che, per
quanto riguarda la gestione delle entrate nel 2003, il grado di realizzazione (accertamenti/previsioni) è stato pari al
62%, mentre il rapporto riscossioni/accertamenti è stato pari al 68,49 %.
Per quanto riferito ai vari titoli, sulle previsioni definitive delle entrate finali (Tit. I - II - III - IV )
sono state
effettuate riscossioni per Euro 12.344.741, pari al 69,97 % del totale accertato: lo spaccato indica che
per le
entrate tributarie e per quelle extratributarie le riscossioni arrivano rispettivamente al 71,48% e al 55,39%.
Per quanto connesso con il Titolo V, il rapporto riscossioni/accertamenti scende all’8,60%, con accertamenti per
Euro 668.737 e riscossioni per Euro 57.542.
Per quanto riguarda le spese, la capacità di impegno nel 2003 (impegni/previsioni) ammonta al 66%, mentre il
rapporto pagamenti/impegni ammonta al 71,56% .
Per quanto riguarda le Spese Correnti il rapporto pagamenti/impegni ammonta al 77,47%, mentre è del 33,94%
per quelle in Conto Capitale.
Per quanto concerne la capacità di programmazione dell’ente si valuta positivamente la corretta stima delle entrate
di cui al Titolo I- entrate tributarie - che sono state accertate al 97,8% rispetto alla previsione definitiva, poi
incrementata rispetto alla prudenziale previsione iniziale.
Durante l’esercizio 2003 l’ente non ha utilizzato anticipazione di cassa.
b.
La gestione dei residui
La gestione dei residui, come risulta anche a seguito della operazione di riaccertamento disposta con
Determinazione del Dipartimento Finanze n. 123 in data 31-5-2004, è improntata ad un apprezzabile principio di
61
prudenza: sono stati conservati i residui attivi solo concretamente realizzabili ed i residui passivi necessari per
fronteggiare le spese future, con particolare riguardo alla necessità di evitare debiti fuori bilancio.
I residui passivi totali ammontano a 14.067.310 euro, di cui 7.991.903 euro riaccertati dagli esercizi precedenti e
6.145.406 euro derivanti dalla gestione di competenza dell’esercizio 2003.
I residui passivi
eliminati a seguito del riaccertamento ammontano ad euro 8.909 di cui euro 817 relativi alle
Spese Correnti ed Euro 2.826 relatvi alle Spese in Conto Capitale.
I residui totali attivi ammontano a Euro 14.168.181,
di cui 7.745.724 derivanti dalla gestione precedente e
6.422.456 dalla gestione di competenza dell’esercizio 2003.
A seguito del riaccertamento si sono verificate insussistenze dell’attivo pari a 131.514 euro, 0,92% del totale dei
residui attivi, compensate dalla realizzazione di entrate non previste pari a 128.473 euro.
c.
Risultato di amministrazione
Il Fondo di cassa iniziale, sommato alle riscossioni effettuate in conto residui ed in conto competenza e a fronte dei
pagamenti complessivi, determina un Fondo di Cassa al 31-12-2002 pari a Euro 902.578, che concorre, con i
residui attivi e passivi, a determinare un avanzo di amministrazione dell’esercizio finanziario 2003
di Euro
1.003.448.
La composizione dell’avanzo si articola in fondi vincolati per Euro 5.268, fondi per il finanziamento di spese in
conto capitale per Euro 18.328 e fondi non vincolati ammontanti ad Euro 979.851.
L’avanzo di amministrazione nel triennio 2001 – 2003 ha avuto il seguente andamento:
AVANZO DI AMMINISTRAZIONE – DATI IN EURO
avanzo di
amministrazione
2001
2002
2003
2.370.021
2.228.106
1.003.448
62
d.
Conto economico
Il Conto economico per l’esercizio finanziario 2003, ai sensi dell’art.228 del D.Lgs. n. 267/2000, evidenzia i
componenti positivi e negativi dell’attività dell’Ente secondo criteri di competenza economica.
L’Amministrazione, avvalendosi della facoltà concessa dal TUEL di utilizzare il sistema di contabilità ritenuto più
idoneo, ha scelto di utilizzare il metodo della partita doppia, ai fini di una maggiore attendibilità delle rilevazioni
contabili.
Il Conto economico è organizzato secondo lo schema civilistico a struttura scalare, con le voci classificate secondo
la loro natura e con la rilevazione di risultati parziali e del risultato economico finale.
Il totale dei proventi della gestione ammonta ad Euro 15.914.962
a fronte di un valore totale dei costi
ammontante ad Euro 13.156.285: il conseguente risultato della gestione ammonta ad Euro 2.758.676.
Con i proventi e gli oneri finanziari e straordinari infine si rileva il risultato economico dell’esercizio pari ad Euro
2.130.055.
Nel Conto Economico sono stati inseriti gli ammortamenti relativi al patrimonio immobiliare, il cui importo è
notevolmente aumentato rispetto all’esercizio precedente, passando da 160.000 euro a 547.000 euro, a causa
della revisione degli inventari dei beni mobili ed immobili, che ha evidenziato un maggior valore dei beni medesimi.
L’amministrazione ha scelto, invece, di non iscrivere gli ammortamenti
nei conti finanziari dell’esercizio 2003,
come previsto dalla deroga contenuta nella legge finanziaria per il 2002.
L’ente ha inoltre compilato il prospetto di conciliazione secondo i modelli previsti dal D.P.R.n. 194/96.
e.
Il conto del patrimonio
Il conto del patrimonio, predisposto in conformità a quanto disposto dall’art. 230 del D.Lgs. 267/2000, rileva i
risultati della gestione patrimoniale ed evidenzia un totale delle attività e delle passività al 31.12.2003 a 33,091
milioni di euro rispetto a 30,78 milioni di euro del 2002.
Nel corso del 2003 i valori patrimoniali sono stati rettificati al fine di allineare i dati derivanti dal sistema degli
inventari con quelli dello Stato Patrimoniale.
Tale rettifica si è risolta in una generale diminuizione dei valori patrimoniali, che, per i fabbricati, è stata di oltre 2
milioni di euro su un totale di 2,7 milioni di euro, e, per il complesso dei beni mobili, di oltre 471.000 euro su circa
1,3 milioni di euro: ciò allo scopo di allineare i dati derivanti dal sistema degli inventari con quelli dello Stato
Patrimoniale.
Questa Sezione fa proprie le notazioni del Collegio dei revisori, riportate in sede di relazione al Rendiconto 2003,
che esortano ad una più attenta conservazione del Patrimonio dell’ente.
f.
Debiti fuori bilancio
Nella deliberazione di approvazione del Rendiconto è stato dato atto che non esistono debiti fuori bilancio alla data
del 31/12/2003, come da dichiarazione dei Responsabili dei servizi.
g.
Parametri di deficitarietà strutturale
Ai sensi dell’art. 228 comma 5 del D.Lgs. 267/2000 e sulla base del nuovo modello previsto con Decreto Ministero
dell’Interno n. 217 del 10 Giugno 2003, al conto del bilancio è annessa la tabella dei parametri di riscontro della
situazione di deficitarietà strutturale, di seguito riportata:
63
1)
Disavanzo di amministrazione complessivo superiore al 5 per cento delle spese, desumibili
dai Titoli I e III della spesa, con esclusione del rimborso di anticipazioni di cassa;
2)
Volume dei residui attivi di fine esercizio provenienti dalla gestione di competenza, con
esclusione di quelli relativi all’ICI ed ai trasferimenti erariali, superiori al 21 per cento delle
entrate correnti, desumibili dai Titoli I, II, e III;
RESIDUI ATTIVI DI FINE ESERCIZIO
RESIDUI ATTIVI I.C.I.
RESIDUI ATTIVI TRASFERIMENTI ERARIALI
TOTALE
ENTRATE CORRENTI
PERCENTUALE
3)
Volume dei residui passivi di fine esercizio provenienti dalla gestione di competenza delle
spese correnti superiori al 27 per cento delle spese di cui al titolo I della spesa;
RESIDUI PASSIVI DI FINE ESERCIZIO
SPESE CORRENTI
PERCENTUALE
4)
Esistenza di procedimenti di esecuzione forzata nei confronti dell’ente per i quali non sia
stata proposta opposizione giudiziale nelle forme consentite dalla legge;
5)
Presenza di debiti fuori bilancio riconosciuti ai sensi dell’articolo 194 del T.U. delle Leggi
sull’ordinamento degli enti locali, approvato con D.Lgs. 18/08/2000 n. 267, per i quali non
siano state reperite le necessarie fonti di finanziamento.
6)
Volume complessivo delle entrate proprie, desumibili dai Titoli I e III, rapportato al volume
complessivo delle entrate correnti, desumibili dai Titoli I, II e III, inferiore al 35 per cento
(per i Comuni da 3000 a 59999 abitanti)
ENTRATE PROPRIE
ENTRATE CORRENTI
PERCENTUALE
7)
Volume complessivo delle spese per il personale a qualunque titolo in servizio, con
esclusione di quelle finanziate con entrate a specifica destinazione da parte della Regione o
di altri enti pubblici, rapportato al volume complessivo delle spese correnti, desumibili dal
Titolo I, superiore al 46% (per i Comuni da 3000 a 59999 abitanti)
SPESE PER IL PERSONALE
SPESE CORRENTI
PERCENTUALE
8)
Importo complessivo degli interessi passivi sui mutui superiori al 12 per cento delle entrate
correnti desumibili dai Titoli I, II e III.
INTERESSI PASSIVI
ENTRATE CORRENTI
PERCENTUALE
NEGATIVO
NEGATIVO
4.706.708,53
1.309.982,47
51.691,54
3.345.034,52
16.125.070,79
20,74%
NEGATIVO
3.374.480,32
14.974.490,16
22,53%
NEGATIVO
NEGATIVO
NEGATIVO
14.821.092,95
16.125.070,79
91,91%
NEGATIVO
4.949.342,06
14.974.490,16
33,05%
NEGATIVO
569.374,75
16.125.070,79
3,53%
Dalla verifica dei risultati di cui sopra si rileva che l’Ente non si trova in condizioni di deficitarietà strutturale.
64
LA PROVINCIA DI BIELLA
1.
I CONTROLLI INTERNI
Sulla base delle risposte fornite dalla Provincia di Biella circa le modalità di attuazione dei controlli interni, come
previsti dall’ art.1 D.lgs.286/1999 ed art. 147 del TUEL, si rileva che:
a.
Controllo di Gestione
Il controllo di gestione non è attuato da una struttura specifica, impiegata a tempo pieno in tale tipo di attività.
Esso è demandato alla persona del Direttore Generale, che si avvale del Settore Economico Finanziario, ed in
particolare del Dirigente di tale settore e di tre dipendenti di categoria “D”.
Tale struttura ha provveduto, essenzialmente, ad elaborare il Piano degli obiettivi, caratterizzato dalla componente
finanziaria e da quella gestionale (tempi di attuazione, quantità e qualità del personale dedicato, grado d’impiego di
detto personale). A tale scopo la struttura preposta al controllo ha effettuato stime di fattibilità temporale e di
costo per la realizzazione di ogni singolo programma anche con l’ausilio di un sistema di contabilità analitica per
centro di responsabilità adottato dall’ente.
Le rilevazioni periodiche sono demandate in parte al servizio di controllo ed in parte ai singoli centri di
responsabilità, utilizzando appositi software con moduli già previsti e predisposti nel programma informatico della
gestione del bilancio ( definizione ed attribuzione del budget-definizione ed attribuzione degli obiettivi – reporting ).
Tali rilevazioni si basano su indicatori specifici, che utilizzano elementi informativi ricavati dalla contabilità analitica
nonchè dai dati relativi all’attività svolta e, in particolare, ai tempi ed al personale impiegato per ciascun progetto.
Nel corso del 2003 il controllo di gestione ha presentato quattro report trimestrali, destinati ai vari dirigenti ed al
nucleo di valutazione.
Il servizio di controllo della gestione interagisce in modo occasionale con il controllo strategico e con quello di
regolarità amministrativa e contabile, mentre ha rapporti di natura periodica con il nucleo preposto alla valutazione
dei Dirigenti.
Gli scambi informativi avvengono mediante accesso ad una banca dati comune e/o scambio di documenti cartacei.
b.
Valutazione dei Dirigenti
Per quanto connesso con la valutazione dei dirigenti la Provincia di Biella ha attivato un Nucleo di Valutazione a
caratterizzazione mista, composto da due membri interni, appartenenti al Settore Organizzazione, e da due membri
esterni : i membri interni sono un Dirigente e un funzionario di categoria D entrambi a tempo parziale, mentre
quelli esterni sono un libero professionista ed un dirigente a riposo del CO.RE.CO.
I membri esterni non hanno altri incarichi nell'ambito dell'Ente.
Nel 2002 e nel 2003 è stata effettuata la valutazione dei risultati e del raggiungimento degli obiettivi assegnati ai
dirigenti, al quale è allegato un sistema d’incentivazione dei dirigenti stessi.
I criteri utilizzati per evidenziare il collegamento tra l'attribuzione degli incentivi ed il raggiungimento degli obiettivi
sono i seguenti:

rilevazione del grado di raggiungimento degli obiettivi dal piano dettagliato degli obiettivi;

valutazione e raggiungimento degli obiettivi strategici;

valutazione delle qualità personali.
Tali valutazioni si traducono in un punteggio percentuale, che corrisponderà alla percentuale d'indennità di risultato
percepita rispetto alla massima assegnazione (100%).
Il Nucleo di Valutazione della dirigenza si è avvalso di report finanziari sullo stato di realizzazione dei programmi,
integrati con valutazioni comportamentali di ogni dirigente.
I criteri utilizzati per valutare la graduazione delle posizioni organizzative sono i seguenti:
65
 linee di attività ed obiettivi attribuiti;
 variabilità, funzioni, impegni e reperibilità;
 peso e responsabilità sostanziale;
 responsabilità organizzativa;
 rilevanza esterna del servizio;
 integrazione interna dei servizi.
Dall'anno 2002 il Nucleo di Valutazione si è avvalso dei report trimestrali resi dal servizio di controllo di gestione.
c.
Controllo Strategico
Di fatto non esiste una struttura ad hoc adibita
al Controllo Strategico che, secondo quanto riferito dalla
Provincia di Biella, sarebbe svolto dal Direttore Generale, coadiuvato da un collaboratore di categoria D del Settore
Economico Finanziario.
Sempre secondo quanto riferito dalla Provincia di Biella, tale controllo strategico è volto al controllo dell'effettiva
attuazione delle scelte contenute nella relazione previsionale e programmatica, verificando il raggiungimento degli
obiettivi ed il riallineamento degli stessi.
d.
Il controllo di regolarità amministrativa contabile
Viene svolto dal Servizio finanziario dell’Ente e dal Collegio dei Revisori ed ha per oggetto le delibere degli organi
collegiali e le determinazioni dei Dirigenti.
In mancanza di una disciplina regolamentare dell’attività di Controllo Strategico, l'analisi ex ante (coerenza della
pianificazione con le risorse del PEG) ed ex post (coerenza tra programmazione e gestione), sono effettuate
indirettamente dal Direttore Generale con l'assegnazione ed attribuzione, condivisa dalla Dirigenza, delle risorse di
PEG in coerenza ai programmi ed ai progetti della relazione revisionale e programmatica, e con il monitoraggio
trimestrale di avanzamento del Piano Dettagliato degli Obiettivi.
A conclusione di quanto più sopra riportato in ordine alla realizzazione del sistema dei controlli interni da parte
della Provincia di Biella, sembra potersi rilevare che il sistema presenta alcuni elementi che si prestano ad
osservazioni.
In generale e pur nel quadro della totale autonomia degli EE.LL. nella realizzazione di tale sistema, esso sembra
essere, con la eccezione della valutazione dei dirigenti, un ibrido nel quale il controllo è il risultato di una
interazione fra controllante e controllore, che si concentra in un sistema di rilevazione affidato in parte ai centri di
responsabilità, cioè ai controllati, nel controllo di gestione e che trova la sua espressione più emblematica nel
controllo strategico, affidato in toto alla responsabilità del Direttore Generale, che è l’oggetto fondamentale di tale
controllo.
Le modalità con le quali quest’ultima forma di controllo viene eseguito, richiamano, inoltre, il controllo di gestione
più che il Controllo Strategico. Sembra, pertanto, poter valutare necessario un riesame della struttura dei controlli
interni da parte della Provincia di Biella.
66
2.
REGOLARITA’ CONTABILE, FINANZIARIA, ED ECONOMICA DELLA
GESTIONE E GLI ADEMPIMENTI DELL’ORGANO DI REVISIONE
Il Collegio dei Revisori dei Conti della Provincia di Biella ha regolarmente svolto nell’esercizio 2003 i propri compiti
istituzionali, così come individuati dal comma 1 dell’art. 239 del D.Lgs. 267/2000.
L’attività di cui al comma 1 lett.a), dell’art.239-D.Lgs. 267/2000 è stata svolta partecipando a tutte le riunioni del
Consiglio provinciale e fornendo in tempo reale tutte le forme di collaborazione richieste.
Quanto agli adempimenti di cui al comma1lett.b), l’Organo di revisione ha approvato nei termini prescritti sia la
relazione al bilancio di previsione 2003, che il bilancio pluriennale 2003/2005, esprimendo inoltre il proprio parere
su tutte le variazioni di bilancio apportate nel corso dell’anno.
Il Collegio dei Revisori ha inoltre controllato regolarmente, come previsto dal comma 1 lett. c), la regolarità della
contabilità finanziaria e di quella economica della gestione dell’Ente, in tutti i settori previsti : in particolare,
l’attività contrattuale è stata oggetto di vigilanza mediante esame a campione di alcuni contratti delle diverse
tipologie. Il Collegio ha inoltre supportato l’Ente in relazione al chiarimento di alcuni adempimenti fiscali, nonché
con pareri sulla applicazione di normative.
La funzione prevista al comma 1 lett.d) del T.U.E.L. è
stata svolta con la presentazione della relazione sulla
proposta di deliberazione consiliare, nei tempi e modi di legge, contenente l’attestazione della corrispondenza del
rendiconto alle risultanze della gestione.
Il Collegio dei Revisori non ha mai riscontrato irregolarità di gestione e pertanto non ha mai avuto necessità
d’inoltrare denuncia ai competenti organi giurisdizionali, come previsto al comma 1 lett.e).
Le verifiche di cassa previste dal comma 1 lett.f), sono state puntualmente effettuate con scadenze trimestrali
presso la Tesoreria dell’Ente, riscontrando la perfetta corrispondenza con i dati contabili forniti dall’Ente stesso.
3.
IL PATTO DI STABILITA’ INTERNO
Gli elementi forniti dalla Provincia di Biella indicano che i saldi programmatici di cassa e competenza, relativi al
2003, così come definiti in applicazione delle vigenti norme di legge, erano rispettivamente di Euro 208.000
e di
Euro 569.000 .
A fronte di tali vincoli programmatici i saldi effettivi di cassa e di competenza, al 31.12.2003, sono risultati essere
rispettivamente di Euro 496.000 e di Euro 1.100.000 .
Ai fini di tale computo comparativo sono stati considerati:

i trasferimenti in conto capitale e parte corrente dallo Stato e dalla U.E.;

le entrate derivanti dalla compartecipazione all’IRPEF;

le entrate derivanti da dismissione di bene immobili e finanziari;

le spese per interessi passivi, quelle sostenute sulla base di trasformazioni con vincolo di destinazione
dall’U.E., quelle derivanti dal verificarsi di calamità naturali e per lo svolgimento elezioni amministrative;

le spese connesse all’esercizio di funzioni statali e regionali trasformate o delegate.
Le tabelle che seguono riportano i dati relativi ai precitati saldi.
67
SALDO PROGRAMMATICO DI CASSA
DATI TRIMESTRALI CUMULATI PER GLI ANNI 2001 e 2003
2001
DESCRIZIONE
2003
(importi migliaia di euro)
ENTRATA
INCASSI
TITOLO 1: Entrate Tributarie
ADDIZIONALE CONSUMO ENERGIA ELETTRICA
3.357
COMPARTECIPAZIONE IRPEF
3.134
4.475
IMPOSTA PROVINCIALE DI TRASCRIZIONE
4.855
4.569
IMPOSTA SULLE ASSICURAZIONI R.C. AUTO
5.852
6.403
ALTRE ENTRATE TRIBUTARIE
2.341
1.541
Totale TITOLO 1
16.405
20.122
Totale TITOLO 1 (al netto della compartecipazione IRPEF) E06 - E02
16.405
15.647
12.396
17.706
1.528
3.381
10.407
14.232
461
93
902
1.834
2.200
5.503
TITOLO 2: Entrate da contributi e Trasferimenti Correnti
Totale TITOLO 2
TRASFERIMENTI CORRENTI DA STATO
TRASFERIMENTI CORRENTI DA U.E.
TRASFERIMENTI CORRENTI DAGLI ALTRI ENTI PARTECIPANTI AL PATTO
Entrate TITOLO 2 (E08-E09-E10-E11)
TITOLO 3: Entrate extra tributarie
Totale TITOLO 3
TITOLO 4: Alienazioni, trasferimenti di capitali, Riscossione di crediti
Totale TITOLO 4
PROVENTI DELLA DISMISSIONE DI BENI IMMOBILIARI
51
PROVENTI DELLA DISMISSIONE DI ATTIVITA' FINANZIARIE
TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE DALLO STATO
546
787
1.577
4.509
TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE DALLA U.E.
TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALEDAGLI ALTRI ENTI PARTECIPANTI AL PATTO
RISCOSSIONE E CREDITI
Entrate TITOLO 4 (E14-E15-E16-E17-E18-E19-E20)
Entrate NETTE utili ai fini del saldo finanziario (E07+E12+E13+E21)
SPESA
4
73
22
134
17.790
17.708
PAGAMENTI
TITOLO 1: Spese correnti
Totale TITOLO 1
INTERESSI PASSIVI
24.879
34.678
1.962
2.099
5.321
15.367
17.596
17.212
194
496
SPESE CORRENTI SOSTENUTE SULLA BASE DI TRASFERIMENTI CON VINCOLO DI
DESTINAZIONE DELLA U.E.
SPESE PER CALAMITA' NATURALI
SPESE PER ELEZIONI AMMINISTRATIVE
SPESE CONNESSE A FUNZIONI STATALI REGIONALI TRASFERITE O DELEGATE
SPESE CORRENTE PER RIMBORSI SEGUITI ALLO STATO
SPESE CORRENTI NETTE utili ai fini del saldo finanziario (S-S1-S2-S3-S4-S5S6)
SALDO FINANZIARIO Trimestrale (En es) - (Sn es)
SALDO FINANZIARIO PROGRAMMATICO 2003 (trimestrale)
68
208
SALDO PROGRAMMATICO DI COMPETENZA
DATI TRIMESTRALI CUMULATI PER GLI ANNI 2001 e 2003
2001
DESCRIZIONE
2003
(importi migliaia di euro)
ENTRATA
ACCERTAMENTI
TITOLO 1: Entrate Tributarie
ADDIZIONALE CONSUMO ENERGIA ELETTRICA
3.303
COMPARTECIPAZIONE IRPEF
3.134
4.475
IMPOSTA PROVINCIALE DI TRASCRIZIONE
4.837
4.758
IMPOSTA SULLE ASSICURAZIONI R.C. AUTO
5.906
6.873
ALTRE ENTRATE TRIBUTARIE
2.091
1.520
Totale TITOLO 1
16.137
20.760
Totale TITOLO 1 (al netto della compartecipazione IRPEF) E06 - E02
16.137
16.285
16.516
21.561
6.984
2.928
9.022
18.568
510
65
1.000
2.195
4.837
9.384
TITOLO 2: Entrate da contributi e Trasferimenti Correnti
Totale TITOLO 2
TRASFERIMENTI CORRENTI DA STATO
TRASFERIMENTI CORRENTI DA U.E.
TRASFERIMENTI CORRENTI DAGLI ALTRI ENTI PARTECIPANTI AL PATTO
Entrate TITOLO 2 (E08-E09-E10-E11)
TITOLO 3: Entrate extra tributarie
Totale TITOLO 3
TITOLO 4: Alienazioni, trasferimenti di capitali, Riscossione di crediti
Totale TITOLO 4
PROVENTI DELLA DISMISSIONE DI BENI IMMOBILIARI
7
PROVENTI DELLA DISMISSIONE DI ATTIVITA' FINANZIARIE
TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE DALLO STATO
TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE DALLA U.E.
TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALEDAGLI ALTRI ENTI PARTECIPANTI AL PATTO
839
777
3.991
8.500
RISCOSSIONE E CREDITI
35
Entrate TITOLO 4 (E14-E15-E16-E17-E18-E19-E20)
Entrate NETTE utili ai fini del saldo finanziario (E07+E12+E13+E21)
SPESA
0
72
17.647
18.617
IMPEGNI
TITOLO 1: Spese correnti
Totale TITOLO 1
INTERESSI PASSIVI
27.949
39.380
2.020
2.024
8.814
19.839
17.115
17.517
532
1.100
SPESE CORRENTI SOSTENUTE SULLA BASE DI TRASFERIMENTI CON VINCOLO DI
DESTINAZIONE DELLA U.E.
SPESE PER CALAMITA' NATURALI
SPESE PER ELEZIONI AMMINISTRATIVE
SPESE CONNESSE A FUNZIONI STATALI REGIONALI TRASFERITE O DELEGATE
SPESE CORRENTE PER RIMBORSI SEGUITI ALLO STATO
SPESE CORRENTI NETTE utili ai fini del saldo finanziario (S-S1-S2-S3S4-S5-S6)
SALDO FINANZIARIO Trimestrale (En ep) - (Sn ep)
69
L’ Amministrazione provinciale biellese ha, pertanto, rispettato le previsioni del patto di stabilità interno.
Gli ulteriori elementi forniti indicano che tale risultato, per quanto specificatamente connesso alle competenze, è
stato reso possibile grazie alla verifica della compatibilità tra stanziamenti e raggiungimento degli obiettivi, fatto
successivamente ad ogni variazione di bilancio.
Per quanto, viceversa, connesso con il saldo di cassa, il rispetto del Patto di Stabilità sarebbe stato raggiunto
attraverso un continuo monitoraggio delle voci di bilancio ed il “blocco” di una serie di determinazioni di liquidazioni
di spese, portate all’esercizio finanziario 2004: si tratta, invero, di un escamotage finanziario che sostanzialmente
ribalta, nei fatti, i dati programmatici relativi al saldo di cassa per il 2003 e che, al di là di aspetti connessi con il
rispetto dei tempi per i pagamenti previsti da norme di legge(nei quali non si è in grado di formulare valutazioni
per mancanza di elementi) è indicativo della esistenza di problemi non secondari di programmazione e di gestione.
70
4.
L’INDEBITAMENTO
Alla data del 31/12/2003 il debito complessivo residuo della Provincia di Biella ammonta a 58.037.491 euro e
consiste in mutui contratti principalmente con la Cassa Depositi e Prestiti e con primari Istituti di Credito.
L’importo originario mutuato ammonta, compresi i mutui già stipulati con decorrenza 2004, a 68.678.122 euro,
mentre l’onere sostenuto dalla Provincia nel 2003 ammonta a 5.735.355,28 euro totali di cui 2.023.190 euro
(Relaz. Coll. Revisori ) ascrivibili alla quota interessi e 3.712.165,28 (Conto bilancio 2003) euro alla quota capitale.
Nel corso dell’anno 2003 le entrate derivanti da accensioni di mutui ammontano ad €10.138.120,65.
Nota: nella tabella che segue sono elencati i mutui assunti nell’anno 2003 per un totale complessivo di Euro
14.446.284,60.
71
Opera finanziata
Istituto
mutuante
Mutui assunti nell'anno 2003
Capitale
Durata
mutuato
Ammortamento
tipo di tasso Condizioni
Cassa DD.PP.
Lavori di sistemazione Tracciolino Oropa-Andrate SP 512
516.456,00
1/01/04-31/12/18
FISSO
F-4,10%
Cassa DD.PP.
Lavori di sistemazione Torino-Svizzera SP 315
411.818,60
1/01/04-31/12/18
FISSO
F-4,27%
Cassa DD.PP.
Zona OVEST
351.000,00
1/01/04-31/12/18
FISSO
F-3,920%
Cassa DD.PP.
Zona NORD-OVEST
270.000,00
1/01/04-31/12/18
FISSO
F-3,920%
Cassa DD.PP.
Zona NORD-EST
273.000,00
1/01/04-31/12/18
FISSO
F-3,920%
Cassa DD.PP.
Zona SUD-OVEST
332.000,00
1/01/04-31/12/18
FISSO
F-3,920%
Cassa DD.PP.
Zona CENTRO
247.000,00
1/01/04-31/12/18
FISSO
F-3,920%
Cassa DD.PP.
Zona NORD
327.000,00
1/01/04-31/12/18
FISSO
F-3,920%
Cassa DD.PP.
Strada SP 411 nel Comune di Zubiena
102.596,00
1/01/04-31/12/18
FISSO
F-4,150%
Cassa DD.PP.
Rotatoria nel Comune di Salussola
143.576,00
1/01/04-31/12/18
FISSO
F-4,150%
Cassa DD.PP.
Segnaletica orizzontale
533.000,00
1/01/04-31/12/18
FISSO
F-4,150%
Cassa DD.PP.
Piani viabili lungo le strade affidate alla Provincia
650.000,00
1/01/04-31/12/18
FISSO
F-4,150%
Cassa DD.PP.
Interventi su pareti rocciose e scarpate
500.000,00
1/01/04-31/12/18
FISSO
F-4,150%
Cassa DD.PP.
Istallazione di barriere di sicurezza
500.000,00
1/01/04-31/12/18
FISSO
F-4,150%
Cassa DD.PP.
SP 500 Valle Elvo nel Comune di Netro
305.000,00
1/01/04-31/12/18
FISSO
F-4,350%
Cassa DD.PP.
SP 115 panoramica Zegna ed SP 200 Biella Valsesia
413.165,00
1/01/04-31/12/18
FISSO
F-4,350%
Cassa DD.PP.
SP 513 Rasazza-San Giovanni-Oropa
550.000,00
1/01/04-31/12/18
FISSO
F-4,350%
Cassa DD.PP.
SP 512 Oropa-Andrate "Traccino" LOTTO 2
464.900,00
1/01/04-31/12/18
FISSO
F-4,350%
Cassa DD.PP.
sp Biella-Mongrando MAGHETTO
5.938.007,00
1/01/04-31/12/18
FISSO
F-4,350%
Cassa DD.PP.
Rotondo Comune di Viverone
159.228,00
1/01/04-31/12/18
FISSO
F-4,350%
Manutenzione opere d'arte e manufatti lungo SSPP e lungo SSRR
Cassa DD.PP.
affidate alla Provincia
350.000,00
1/01/04-31/12/18
FISSO
F-4,50%
Cassa DD.PP.
Segnaletica orizzontale
155.000,00
1/01/04-31/12/18
FISSO
F-4,50%
Cassa DD.PP.
Centrale termica "Sede"
111.038,00
1/01/04-31/12/18
FISSO
F-4,50%
Cassa DD.PP.
Centrale termica "Rubens"
80.287,00
1/01/04-31/12/18
FISSO
F-4,50%
Cassa DD.PP.
Torino-Svizzera
630.000,00
1/01/04-31/12/18
FISSO
F-4,50%
Cassa DD.PP.
Rotatoria destra Sessera
132.213,00
1/01/04-31/12/18
FISSO
F-4,50%
TOTALE ANNO 2003
14.446.284,60
72
L’ammontare dei mutui contratti dalla provincia di Biella nell’esercizio finanziario in esame risulta in linea con il
limite di capacità d’indebitamento previsto dall’art. 204 TUEL che impone, per le spese in conto interessi, il limite
del 25% della somma dei primi tre titoli delle entrate del rendiconto del penultimo anno precedente quello in cui
viene prevista l’assunzione dei mutui, dedotti gli interessi passivi dei mutui in ammortamento, come dal bilancio
preventivo.
Tale importo risulta superiore agli oneri per interessi effettivamente dovuti dalla Provincia di Biella nel corso
dell’esercizio 2003.
CAPACITA' DI INDEBITAMENTO
Art. 204, c. 1 T.U.
CONTI BILANCIO 2001
IN EURO
TOTALE DELLE ENTRATE DEI PRIMI TRE TITOLI
LIMITE DI IMPEGNO PER INTERESSI PASSIVI
33.652.762)
33.652.762,79
(25% di €
8.413.190,07
INTERESSI PASSIVI SUI MUTUI IN AMMORTAMENTO COME DA BILANCIO
PREVENTIVO
IMPORTO MASSIMO IMPEGNABILE PER INTERESSI
2.595.500,00
5.817.690,07
Risulta anche approvato il rendiconto 2001 ed il bilancio preventivo 2003 ai sensi dell’art.203 del TUEL.
In relazione alle entrate derivanti da accensione di mutui passivi la tabella seguente mostra il trend degli ultimi
cinque anni, riportando i dati relativi agli accertamenti di competenza dal 2002 al 2004.
ACCENSIONI PRESTITI
Tab. 3
ENTRATE
Assunzione di mutui e prestiti
CONSUNTIVO
2002
PREVISIONI
2003
2004*
10.098.510,00
10.138.120,65
18.825.092,00
0,00
0,00
0,00
10.098.510,00
10.138.120,65
18.825.092,00
Emissione di prestiti obbligazionari
TOTALE TITOLO V
*Dati previsionali.
PREVENTIVO
73
5.
BILANCIO DI PREVISIONE ED ALLEGATI
Con delibera n. 11 in data 16/12/2003 il Consiglio Provinciale ha approvato il bilancio di previsione dell’esercizio
finanziario 2003, la relazione previsionale, e programmatica e il bilancio pluriennale per il triennio 2001/2003.
Ai sensi dell’art. 172 del D.Lgs. 267/2000 sono stati allegati alla delibera il rendiconto dell’esercizio finanziario
2001, la tabella relativa ai parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale e il programma
triennale dei lavori pubblici.
Sono state allegate anche le deliberazioni con le quali la Giunta ha adottato le proprie determinazioni in materia di
imposte e tariffe.
Sul bilancio sono stati acquisiti i pareri favorevoli del Dirigente del Settore Finanza e Bilancio in ordine alla
regolarità tecnica e contabile e l’Organo di revisione ha rilevato sul bilancio la congruità, la coerenza e l’attendibilità
contabile delle previsioni dei programmi e dei progetti ed ha espresso parere favorevole sulla proposta di bilancio
2003 e sul bilancio pluriennale 2003 – 2005.
Il bilancio pareggia in Euro 67.481.127 nelle risultanze complessive elencate nel prospetto che segue:
ENTRATA
Competenza
Titolo I – Entrate tributarie
Titolo II – Entr. Deriv. Da
contributi e trasfer. Correnti
stato, della regione e di altri
enti pubblici
Titolo III – Entrate extra
tributarie
Titolo IV – Entrate derivanti
da alienazioni, da trasfer. di
capitale e da riscossioni di
credito
TOTALE SPESE FINALI
Titolo V – Entrate derivanti
da accensioni di prestiti
Titolo VI – Entrate da
servizi per conto terzi
TOTALE
Avanzo di Amministrazione
TOTALE COMPLESSIVO
ENTRATA
SPESA
Competenza
16.271.700,00 Titolo I – spese correnti
25.330.844,00
Titolo II – spese in conto capitale
40.492.190,00
20.423.437,00
2.962.958,00
3.763.296,00
____________________
__________________
48.328.798,00 TOTALE SPESE FINALI
____________________
16.297.329,00 Titolo III – spese per rimborso di
prestiti
2.855.000,00 Titolo IV – spese per servizi per
____________________ conto terzi
60.915.627,00
__________________
3.710.500,00
67.481.127,00
TOTALE
0,00 Disavanzo di Amministrazione
67.481.127,00 TOTALE COMPLESSIVO SPESA
74
2.855.000,00
__________________
67.481.127,00
0,00
67.481.127,00
L’eccedenza dei primi tre titoli dell’entrata sulle spese correnti sommate alle quote di capitale per l’ammortamento
dei mutui determina una eccedenza di entrate
(situazione economica positiva ) di Euro 362.812,00 come si rileva
dal seguente prospetto:
RISULTATI DIFFERENZIALI
Competenza
NOTE SUGLI EQUILIBRI
A) Equilibrio economico
finanziario
Competenza
* La differenza di
è finanziata con
Entrate titoli I – II – III
(+)
0,00
44.565.502,00
40.492.190,00
Spese Correnti
(-
)
4.073.312,00 1) mutuo per debiti fuori
bilancio
Differenza
3.710.500,00 2) avanzo di amministrazione
per debiti fuori bilancio
Quote di capitale per
l’ammortamento dei mutui
(-)
362.812,00
Differenza*
B) Equilibrio finale
48.328.798,00
Entrate finali (avanzo + titoli I –
II – III – IV)
60.915.627,00
(+)
Spese finali (disavanzo + titoli
I – II)
12.586.829,00
(-)
Finanziare (-)
Saldo netto da
Impiegare (+)
Sul bilancio di previsione 2003 non è stato applicato avanzo di amministrazione a fronte di una previsione
definitiva, nell’esercizio 2002, ammontante a Euro 3.313.092,00.
Le entrate complessive previste presentano un decremento del 4,6% sul preventivo assestato 2002.
Nel Titolo I dell’entrata (entrate tributarie) le imposte rappresentano quasi il 32,11% delle entrate correnti mentre,
nel 2002, tale percentuale ammontava a 42,3%.
Nel Titolo II (entrate derivanti da contributi e trasferimenti) l’incremento sull’assestato 2002 è del 14,1%. Nei
trasferimenti statali i fondi sono sostituiti dal gettito della compartecipazione all’addizionale IRPEF mentre per i
trasferimenti regionali si rileva, nella categoria 3, un incremento del 752,4%.
Anche il Titolo III (entrate extra tributarie) presenta un incremento rispetto ai dati del 2002, contrariamente al
Titolo IV, che, invece, ha una variazione percentuale negativa
75
del 23,9%.
I dati relativi al Titolo V, riferiti unicamente a mutui e non ad anticipazioni di cassa, ammontano a Euro
16.297.329,00 con un incremento del 31,6% rispetto al 2002.
Sul fronte della spesa gli investimenti ammontano a
Euro 20.423.437,00 e trovano finanziamento nell’avanzo
economico per Euro 362.812,00, nelle entrate per alienazione e trasferimento di capitale per Euro 3.763.296,00 e
nelle entrate per accensione di prestiti per Euro 16.297.329,00.
Lo stanziamento delle spese correnti presenta un aumento percentuale del 10,4% sull’assestato dell’esercizio
finanziario 2002 dovuto principalmente agli adeguamenti dell’organico e delle spese per servizi connessi alle più
ampie funzioni delegate e ai maggiori interessi passivi.
Le spese per rimborso prestiti presentano un incremento del 17,1% e, nel prospetto che segue, l’Organo di
revisione effettua l’analisi del peso complessivo del rimborso dei mutui nel triennio 2003-2005 sulla spesa totale:
Esercizio
quota capitale
quota
interessi
totale rate
spesa totale
% incidenza
3.710.500
2.595.500
6.306.000
64.626.127
9,75%
4.313.500
3.499.500
7.813.000
74.136.130
10,54%
4.851.500
3.819.500
8.671.000
50.132.745
17,30%
2003
2004
2005
Il predetto organo rileva, altresì, il rispetto del limite di indebitamento con la determinazione di un importo
massimo impegnabile per interessi di Euro 5.817.690,07 con un importo capitale teoricamente mutuabile pari a
Euro 125.111.613,00 a fronte di una previsione di accensione di mutui ammontante a Euro 16.297.329,00.
Tale calcolo ha tenuto conto di un tasso annuo del 4.65% per mutui di durata decennale.
Nel bilancio è prevista l’iscrizione di un fondo di riserva nei limiti di legge, mentre non è avvenuta l’iscrizione degli
ammortamenti finanziari, ai sensi dell’art. 27 della legge 448/2001.
La Relazione Previsionale e Programmatica è stata redatta in base agli schemi approvati con il DPR n. 326/99 ed in
conformità a quanto stabilito dall’art. 170 del D.Lgs. n. 267/2000.
Sono stati presi in esame la ricognizione dei dati fisici e l’illustrazione delle caratteristiche generali della
popolazione e del territorio, l’esposizione dei programmi di spesa e dei relativi progetti, l’analisi della risorse umane
e la valutazione generale dei mezzi finanziari.
I programmi si raccordano ai settori di riferimento e ai mezzi strumentali da utilizzare, individuando anche il
funzionario responsabile.
E’ stato analizzato anche lo stato di attuazione dei programmi degli anni precedenti, con considerazioni finali sulla
coerenza dei nuovi programmi rispetto ai piani regionali di sviluppo, ai piani regionali di settore e agli atti
programmatici della Regione.
76
6.
IL RENDICONTO
a.
Entrate e Spese – La Gestione Finanziaria
Il Consiglio Provinciale di Biella ha approvato il Rendiconto dell’esercizio finanziario 2003 con deliberazione n. 31
adottata il 26/04/2004.
Viene attestata l’osservanza dei principi del D.Lgs. n. 267/2000 e viene, altresì, dato atto che il prospetto di
conciliazione, i parametri obiettivi per l’accertamento delle condizioni deficitarie, gli indicatori finanziari ed
economici generali e gli altri indicatori dei servizi pubblici costituiscono tabelle annesse e quindi facenti parte del
rendiconto, come previsto dai modelli approvati con il D.P.R. 194/96.Sulla deliberazione è stato acquisito il parere
del Dirigente del Settore Finanze e Bilancio in ordine alla regolarità tecnica e contabile, e un ulteriore parere di
legittimità, espresso dal Segretario Generale ai sensi dell’art. 35 dello Statuto provinciale.
Il Collegio dei Revisori, nella sua relazione, certifica la conformità dei dati del rendiconto con quello delle scritture
contabili e, in via generale, la regolarità contabile e finanziaria della gestione; esprime parere favorevole
sull’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2003 ma esprimono anche una riserva sulla gestione delle
procedure di rendicontazione e rimborso delle spese di missione sostenute dagli Amministratori che, anche se di
entità non rilevante, impediscono all’Organo di revisione di formulare con assoluta certezza un parere in ordine alla
congruità e alla inerenza di tale tipologia di spese.
Dai quadri generali riassuntivi del Conto Consuntivo 2003 si rileva che sul totale delle previsioni definitive delle
entrate finali (Tit. I – II – III – IV ) la percentuale degli accertamenti si attesta sul 96,66%
mentre per il totale
complessivo delle entrate tale percentuale si assesta sull’83,53 %.
In particolare, per le entrate tributarie e per quelle extratributarie gli accertamenti sulle previsioni definitive si
attestano rispettivamente al 97,26% e al 78,97% .
Per quanto riguarda le riscossioni, le entrate tributarie ,le entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti e
le entrate extratributarie hanno avuto una percentuale di realizzazione sugli accertamenti rispettivamente del
90,57%, del 65,57% e del 66,95%.
Per il Titolo IV tale percentuale si fissa sul 45,17% mentre per il Titolo V la percentuale scende al 16,20%.
Sul fronte della Spesa, il rapporto tra il totale degli impegni e quello delle previsioni definitive si fissa su una
percentuale del
84,76 %.
Per le spese correnti e per le spese in conto capitale tale rapporto è rispettivamente del
95,59% e del 69,43
%.
Rispetto al totale degli impegni di Spesa, i pagamenti sono stati pari al 46,72% e, in particolare, la percentuale di
realizzazione è stata per le spese correnti del 60,61% e per le spese in conto capitale del l’11,23%.
Le riscossioni sono state di Euro
14.269.792,25 dai residui e Euro 42.454.622,81 dalla competenza, mentre i
pagamenti sono pari a Euro 26.080.718,37 sui residui e Euro 31.301.060,90 sulla competenza.
Il fondo cassa al 31-12-2003 di Euro 12.379.778,18 sommato al totale dei residui attivi pari a Euro 55.907.941,34
meno
il totale dei residui passivi di Euro 65.362.195,90 concorrono
alla formazione dell’avanzo di
amministrazione quantificato in Euro 2.925.523,62 .
Le differenze riscontrabili tra le previsioni definitive e le risultanze del rendiconto vedono
che, a fronte di una
previsione definitiva totale di Euro 79.046.356,00 nelle Entrate e nella Spesa, si rileva una minore entrata di Euro
13.013.795,00 e una minore spesa di Euro 12.044.644,00.
Le spese di investimento sono state impegnate per la somma totale di Euro 21.720.617,73 e finanziate con
assunzioni di mutui per Euro 10.138.120,65, Entrate del Titolo IV per Euro 9.232.658,57 e con avanzo di
amministrazione per la restante parte di Euro 2.349.838,51.
77
b.
La gestione dei residui
L’analisi dei residui evidenzia che i residui
attivi derivanti da esercizi precedenti ammontano ad Euro
32.330.003,96 mentre i residui passivi a Euro 29.659.474,13.
I residui attivi e passivi formatisi nell’esercizio 2002 ammontano rispettivamente ad Euro 23.577.937,38
ed a
Euro 35.702.721,77.
Per quanto riguarda il riaccertamento e lo stato dei residui, sono stati cancellati residui attivi per Euro
1.250.305,26 e residui passivi per Euro 2.204.456,79, così determinando una consistenza finale dei residui di Euro
55.907.941,34 per gli attivi e di Euro 65.360.125,95 per i passivi.
Dalle seguenti tabelle si rileva la suddivisione dei residui per Titoli :
in migliaia di euro
Percentuale
Titolo Entrata
Importo residuo
I
1.947
3,50%
II
18.379
32,90%
III
851
1,50%
IV
10.584
18,90%
V
24.063
43,00%
VI
84
0,20%
Totale
55.908
100%
I residui del Titolo V sono i più alti e sono conseguenza degli investimenti avviati dalla Provincia negli ultimi anni
con un elevato ricorso all’indebitamento .
Particolarmente alto è anche l’importo dei residui da trasferimenti, imputabili a trasferimenti statali pregressi e a
trasferimenti regionali.
in migliaia di euro
Percentuale
Titolo Spesa
Importo residuo
I
20.322
31,10%
II
43.927
67,20%
III
547
0,80%
IV
564
0,90%
Totale
65.360
100%
78
L’entità dei residui relativi alle spese in conto capitale è legata ai tempi di realizzazione delle opere pubbliche, che
sono spesso piuttosto lunghi, mentre per le spese correnti vengono elencate una serie di cause, che hanno portato
alla formazione consistente di residui passivi,
quali, ad esempio, le attività collegate alle nuove deleghe,
produttività, retribuzione di risultato e risorse accantonate per i rinnovi contrattuali,pagamento fatture dell’ultimo
trimestre.
c.
Risultato di amministrazione
Il conto del bilancio evidenzia un avanzo di amministrazione di Euro 2.925.523,62, suddiviso in Fondi vincolati per
Euro 98.348,61, Fondi per finanziamento spese per Euro 5.804,92 e Fondi non vincolati per Euro 2.821.370,09.
Le cause negative che hanno influenzato l’avanzo di amministrazione sono state i minori introiti di residui attivi
dell’esercizio 2003 e precedenti per Euro 245.084,53 e i minori accertamenti di entrate di competenza per Euro
10.933.150,81.
d.
Il conto economico
Nella tabella che segue sono riassunti
i dati sintetici del conto economico predisposto dalla provincia di Biella,
messi a confronto con gli ultimi due anni (2001 e 2002).
dati in euro
ANNO 2001
%
ANNO 2002
%
ANNO 2003
%
A) PROVENTI GESTIONE
€ 33.413.163
100
€ 40.123.964
100
€ 44.621.507,46
100
B) COSTI GESTIONE
€ 26.098.670
78,11
€ 32.985.413
82,21
€ 34.990.667,18
78,41
0
0
0
0
0
0
€ 7.314.493
21,89
€ 7.138.550
17,79
€ 9.630.840,28
21,58
(€ 1.768.212)
5,29
(€ 1.914.963)
4,77
(€1.953.114,07)
4,38
E) PROVENTI/ONERI STRAORD.
€ 2.155.904
6,45
(€ 546.127)
1,36
(€13.586,91)
0,00
A+B+C+D+E) RIS. ESERCIZIO
€ 7.702.186
23,05
€ 4.677.459
11,66
€ 7.664.139,30
17,18
C) PROVENTI PARTECIPATE
A+B+C) RISULTATO OPERATIVO
D) PROVENTI/ONERI FINAZ.
e.
Il conto del patrimonio
Il conto del patrimonio evidenzia una consistenza finale del patrimonio netto di Euro 45.075.951,89 alla data del
31/12/2002 e di Euro 52.740.091,19 alla data del 31/12/2003.
Tali consistenze, determinate secondo i criteri dell’art. 230 del D.Lgs. 267/2000, vedono invariati gli immobilizzi
immateriali e le rimanenze, mentre si registra l’incremento degli immobilizzi materiali per acquisizione di nuovi beni
e di manutenzioni straordinarie.
79
f.
Debiti fuori bilancio
Nella deliberazione di approvazione del Rendiconto è stato dato atto che non esistono debiti fuori bilancio alla data
del 31/12/2003, come da dichiarazione del responsabile del servizio finanziario.
g.
Parametri di deficitarietà strutturale
I parametri obiettivi delle condizioni di ente strutturalmente deficitario hanno evidenziato l’assenza di situazioni
strutturalmente deficitarie. Come si evince dalla tabella che segue, l’unico parametro del quale viene attestato il
mancato rispetto riguarda il volume dei residui attivi; il Collegio dei revisori non rileva nulla in merito.
1)
Disavanzo di amministrazione complessivo superiore al 5 per cento
delle spese, desumibili datai Titoli I e III della spesa, con esclusione
del rimborso di anticipazioni di cassa;
NO
2)
Volume dei residui attivi di fine esercizio provenienti dalla gestione
di competenza, con esclusione di quelli relativi ai trasferimenti
erariali, superiori al 15 per cento delle entrate correnti, desumibili
dai Titoli I, II, e III;
SI
3)
Volume dei residui passivi di fine esercizio provenienti dalla gestione
di competenza delle spese correnti superiori al 37 per cento delle
spese di cui al titolo I della spesa;
NO
4)
Esistenza di procedimenti di esecuzione forzata nei confronti
dell’ente per i quali non sia stata proposta opposizione giudiziale
nelle forme consentite dalla legge;
NO
5)
Presenza di debiti fuori bilancio riconosciuti ai sensi dell’articolo 37
del decreto legislativo 25 febbraio 1995, n. 77, per i quali non siano
state reperite le necessarie fonti di finanziamento;
NO
6)
Volume complessivo delle spese per il personale a qualunque titolo
in servizio, con esclusione di quelle finanziate con entrata a specifica
destinazione da parte della Regione o di altri enti pubblici,
rapportato al volume complessivo delle spese correnti desumibili dal
Titolo I, superiore al 45 per cento;
NO
7)
Importo complessivo degli interessi passivi sui mutui superiore al 13
per cento delle entrate correnti desumibili dai Titoli I, II e III.
NO
80
LA PROVINCIA DI ASTI
1.
I CONTROLLI INTERNI
La struttura dei Controlli Interni nella Provincia di Asti è articolata come segue:
a.
Controllo di Gestione
Il controllo di gestione, attivato nel 1998, è svolto dall’Ufficio omonimo in posizione di Staff al Presidente e
nell’ambito della Direzione generale, ha carattere permanente ed è composto da un dipendente dell’ente di
categoria D.
L’attività del Controllo di gestione si basa su di un programma a carattere generale, che investe tutte le attività
dell’Ente, e su un programma selettivo, indirizzato, per il 2003, all’attività di monitoraggio nell’ambito del Servizio
Viabilità .
A questo proposito occorre rilevare che l’Ente ha adottato la contabilità economica patrimoniale e la contabilità
analitica per centri di costo per tutti i servizi nei quali esso è articolato ed ha adottato il piano degli obiettivi, poi
recepiti nel PEG.
Nel corso del 2003 l’ufficio ha prodotto sei relazioni indirizzate agli amministratori ed ai dirigenti. In particolare,
vengono rilevati dal Controllo di gestione i costi ed i proventi, con rilevazioni per destinazione sulla base del piano
dei Centri di costo elaborato. Sono state redatte le seguenti relazioni:

Report annuale sullo stato di attuazione degli obiettivi, dei cronoprogrammi;

Reports periodici di carattere finanziario, andamento impegni/ previsioni, per centri di responsabilità;

Reports con analisi di efficienza ed efficacia del centro di costo Scuole e dei centri di costo relativi alla
Viabilità;

Report relativo alla analisi dell’utilizzo del parco autovetture in dotazione alla Provincia di Asti.
Per quanto concerne i rapporti con gli altri controlli interni, Il Controllo di gestione ha attivato uno scambio
periodico di informazioni con il Nucleo di valutazione.
b.
Valutazione dei dirigenti
Gli elementi d’informazione forniti indicano che la valutazione dei dirigenti è affidata ad una apposita struttura,
composta da 3 membri, dei quali uno interno ( il Direttore Generale/ Segretario Generale), che ne è responsabile, e
due esterni: questi ultimi sono un libero professionista e un consulente, che non hanno altri incarichi nell’ambito
dell’Ente.
La struttura preposta alla valutazione si è riunita una volta nel corso del 2003, con la redazione di un verbale, i cui
destinatari sono stati il Direttore Generale/ Segretario Generale, il Presidente ed i Dirigenti.
Sia per il 2002 che per il 2003 è stata effettuata la valutazione delle posizioni organizzative, con riferimento al
Regolamento degli Uffici e dei servizi del personale provinciale (DGP 18946/2001), secondo i seguenti criteri:

la competenza;

l’aggiornamento professionale;

le risorse assegnate;

il raggiungimento degli obiettivi predefiniti in sede di P.E.G.
Peso degli obiettivi: 60 % - Peso dei comportamenti: 20 % - Peso delle competenze e capacità: 20 % Il valore economico della posizione dirigenziale minima è di € 17662,83 (posizione) – 3532,57(risultato) ; massima
è di € 32381,85 (posizione) – 6476,37 (risultato).
La valutazione dei dirigenti è finalizzata all’attribuzione della retribuzione di risultato ed a fornire al Presidente della
Provincia elementi di supporto per l’assegnazione o revoca degli incarichi.
81
c.
Controllo Strategico
Le informazioni fornite indicano che non è stato attivato il controllo strategico e perciò non esiste una apposita
struttura all’uopo preposta. Ai fini del Controllo Strategico viene riportato che il Nucleo di Valutazione offre alla
Giunta elementi di verifica sullo stato di realizzazione delle indicazioni programmatiche e, a richiesta, proposte e
indicazioni per le scelte da effettuare.
d.
controllo di regolarità amministrativa contabile
Viene svolto dal Servizio finanziario dell’Ente e dal Collegio dei Revisori: ha per oggetto le delibere degli organi
collegiali e le determinazioni dei Dirigenti e concerne principalmente le attestazioni di copertura finanziaria come
previsto dal TUEL e dal regolamento di contabilità dell’ente.
A conclusione si può osservare come gli elementi d’informazione forniti indichino che il sistema dei controlli interni
non sia stato idoneamente organizzato ed attivato. Non sembra esistere, innanzitutto, un regolamento istitutivo di
tale sistema, che ne individui la struttura organizzativa, i compiti e le attribuzioni dei vari organismi e le modalità di
espletamento dei compiti stessi.
Il controllo di gestione è incentrato su una persona e sembra aver svolto un meritorio lavoro, peraltro in modo
parziale.
E’ stata attivata la struttura per la valutazione dei
dirigenti, che, peraltro, si è riunita una sola volta nel
corso del 2003.
Dall’esame delle informazioni fornite dalla Provincia di Asti emerge che il Controllo Strategico non è stato attivato,
come già precisato.
2.
REGOLARITA’CONTABILE, FINANZIARIA, ED ECONOMICA DELLA GESTIONE
E GLI ADEMPIMENTI DELL’ORGANO DI REVISIONE
Dall’esame delle informazioni fornite dalla Provincia di Asti emerge che Collegio dei Revisori, composto dal
presidente e da due membri, ha svolto la propria attività nel corso dell’anno 2003 come previsto dall’art.239 TUEL.
Le funzioni di cui al comma 1 lettera a) del su indicato articolo, si sono sviluppate secondo canoni ben consolidati,
con una fattiva collaborazione con l’organo consiliare, mediante la partecipazione a tutte le riunioni, che sono state
n.5, attinenti le fasi dell’approvazione del bilancio e del rendiconto, oltre ad altre, per le quali è stata richiesta
attiva partecipazione.
Per quanto connesso con gli adempimenti di cui al comma 1 lett.b), nel corso dell’esercizio finanziario 2003 il
Collegio dei Revisori ha espresso
pareri su n.12 variazioni di bilancio; ha giudicato il bilancio di previsione annuale
e pluriennale coerente con gli atti fondamentali della gestione, esprimendo parere favorevole alla sua
approvazione.
L’attività di vigilanza di cui al comma 1 lett.c) è stata svolta con tecniche di campionamento casuale,
prevalentemente in occasione delle verifiche di cassa e delle sedute convocate per il rilascio dei pareri circa le
variazioni di bilancio.
Sono state effettuate anche verifiche fiscali, nel corso delle quali è stata constatata la completezza della contabilità
separata tenuta ai fini dell’IVA.
La relazione predisposta dalla Giunta sul rendiconto 2003 è stata approvata dal Collegio dei Revisori come previsto
dall’art. 239 comma 1 lett. d) T.U.E.L.
Al fine di conseguire maggiore efficienza, produttività ed economicità della gestione, il Collegio dei Revisori ha
invitato l’Amministrazione Provinciale ad attuare le seguenti proposte:

Monitorare costantemente il raggiungimento degli obbiettivi assegnati agli organi gestionali dell’Ente e la
puntuale realizzazione dei programmi.
82

Promuovere presso i cittadini ed assicurare agli organi di partecipazione la conoscenza dei contenuti più
importanti e le caratteristiche del rendiconto.

Perseguire con particolare attenzione il contenimento delle spese correnti, al fine di rispettare i vincoli
posti dal Patto Interno di Stabilità.

Tenere sotto costante controllo il livello d’indebitamento dell’Ente.
In merito alle funzioni previste dal comma 1 lett.e), il Consiglio non ha riscontrato nessuna grave irregolarità di
gestione e, pertanto, non ha inoltrato alcuna denuncia ai competenti organi giurisdizionali.
Inoltre, come previsto dal comma 1 lettera f), il Collegio ha provveduto a svolgere n.4 verifiche di cassa presso il
Tesoriere e n. 4 presso l’Economo Provinciale, senza riscontrare irregolarità.
3.
IL PATTO DI STABILITA’ INTERNO
La Legge Finanziaria del 2003 ha modificato la precedente normativa relativa al Patto di Stabilità interno, con
criteri differenziati di calcolo per comuni e province.
In particolar modo, per le Province è stato posto il vincolo di migliorare il saldo dell’esercizio 2003 del 7% rispetto
al 2001.
In armonia con tali disposizioni di legge, la Provincia di Asti ha ridefinito l’importo dell’obiettivo programmatico per
l’intero anno 2003, effettuando le previsioni trimestrali cumulate in coerenza con l’obiettivo annuale.
Con la deliberazione di Giunta n. 30.512 del 24 aprile 2003, la Provincia di Asti ha posto come obiettivo del saldo
programmatico del 2003 in termini di cassa euro – 1.881.000 e in termini di competenza euro - 2.409.000.
Tali valori programmatici risultano essere stati rispettati , in quanto i saldi finanziari di competenza e di cassa,
relativi al 2003, sono stati rispettivamente di € - 397.000 e di € - 623.000.
83
DATI TRIMESTRALI CUMULATI PER GLI ANNI 2001 - 2003 DATI DI CASSA
CODICI
DESCRIZIONE
ENTRATA
2001
2003
(importi migliaia di euro)
INCASSI
TITOLO 1: Entrate Tributarie
E01
ADDIZIONALE CONSUMO ENERGIA ELETTRICA
2.574
2.976
E02
COMPARTECIPAZIONE IRPEF
E03
IMPOSTA PROVINCIALE DI TRASCRIZIONE
4.540
4.564
E04
IMPOSTA SULLE ASSICURAZIONI R.C. AUTO
6.394
7.590
E05
ALTRE ENTRATE TRIBUTARIE
666
349
E06
Totale TITOLO 1
14.174
19.681
E07
Totale TITOLO 1 (al netto della compartecipazione IRPEF) E06 - E02
14.174
15.479
16.416
22.803
2.404
4.008
4.202
TITOLO 2: Entrate da contributi e Trasferimenti Correnti
E08
Totale TITOLO 2
a detrarre E09 TRASFERIMENTI CORRENTI DA STATO
E10 TRASFERIMENTI CORRENTI DA U.E.
TRASFERIMENTI CORRENTI DAGLI ALTRI ENTI PARTECIPANTI AL PATTO
E11
E12 Entrate TITOLO 2 (E08-E09-E10-E11)
153
13.937
18.530
75
112
2.004
2.592
8.305
9.596
TITOLO 3: Entrate extra tributarie
E13
Totale TITOLO 3
TITOLO 4: Alienazioni, trasferimenti di capitali, Riscossione di crediti
E14
Totale TITOLO 4
a detrarre E15 PROVENTI DELLA DISMISSIONE DI BENI IMMOBILIARI
E16 PROVENTI DELLA DISMISSIONE DI ATTIVITA' FINANZIARIE
E17 TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE DALLO STATO
E18 TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE DALLA U.E.
TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE DAGLI ALTRI ENTI PARTECIPANTI AL
E19 PATTO
E20 RISCOSSIONE E CREDITI
E21
Entrate TITOLO 4 (E14-E15-E16-E17-E18-E19-E20)
En es
Entrate NETTE utili ai fini del saldo finanziario (E07+E12+E13+E21)
SPESA
3
3.728
15
1.525
4.210
7.626
218
107
134
335
16.387
18.518
PAGAMENTI
TITOLO 1: Spese correnti
S
Totale TITOLO 1
a detrarre S1 INTERESSI PASSIVI
S2
SPESE CORRENTI SOSTENUTE SULLA BASE DI TRASFERIMENTI CON
VINCOLO DI DESTINAZIONE DELLA U.E.
S3 SPESE PER CALAMITA' NATURALI
S4 SPESE PER ELEZIONI AMMINISTRATIVE
SPESE CONNESSE A FUNZIONI STATALI REGIONALI TRASFERITE O
S5 DELEGATE
S6 SPESE CORRENTE PER RIMBORSI SEGUITI ALLO STATO
SPESE CORRENTI NETTE utili ai fini del saldo finanziario (S-S1-S2Sn es
S3-S4-S5-S6)
Sf 03 es
Sfp 03 es
SALDO FINANZIARIO Trimestrale (En es) - (Sn es)
SALDO FINANZIARIO PROGRAMMATICO 2003 (trimestrale)
84
32.988
43.254
1.404
1.449
35
153
162
242
12.977
22.269
18.410
19.141
-2.023
-623
-1.881
DATI TRIMESTRALI CUMULATI PER GLI ANNI 2001 - 2003 DATI DI COMPETENZA
CODICI
DESCRIZIONE
ENTRATA
2001
2003
(importi migliaia di euro)
ACCERTAMENTI
TITOLO 1: Entrate Tributarie
E01
ADDIZIONALE CONSUMO ENERGIA ELETTRICA
E02
COMPARTECIPAZIONE IRPEF
2.740
2.860
0
E03
4.202
IMPOSTA PROVINCIALE DI TRASCRIZIONE
4.548
4.590
E04
IMPOSTA SULLE ASSICURAZIONI R.C. AUTO
6.458
7.475
E05
ALTRE ENTRATE TRIBUTARIE
E06
E07
568
340
Totale TITOLO 1
14.314
19.467
Totale TITOLO 1 (al netto della compartecipazione IRPEF) E06 - E02
14.314
15.265
21.664
28.686
10.188
5.684
TITOLO 2: Entrate da contributi e Trasferimenti Correnti
E08
Totale TITOLO 2
a detrarre E09 TRASFERIMENTI CORRENTI DA STATO
E10 TRASFERIMENTI CORRENTI DA U.E.
E11 TRASFERIMENTI CORRENTI DAGLI ALTRI ENTI PARTECIPANTI AL PATTO
E12 Entrate TITOLO 2 (E08-E09-E10-E11)
126
468
11.305
22.420
45
114
1.859
3.685
13.704
22.870
TITOLO 3: Entrate extra tributarie
E13
Totale TITOLO 3
TITOLO 4: Alienazioni, trasferimenti di capitali, Riscossione di crediti
E14
Totale TITOLO 4
a detrarre E15 PROVENTI DELLA DISMISSIONE DI BENI IMMOBILIARI
E16 PROVENTI DELLA DISMISSIONE DI ATTIVITA' FINANZIARIE
E17 TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE DALLO STATO
E18 TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE DALLA U.E.
TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALEDAGLI ALTRI ENTI PARTECIPANTI AL
E19
PATTO
E20 RISCOSSIONE E CREDITI
E21
En ep
Entrate TITOLO 4 (E14-E15-E16-E17-E18-E19-E20)
Entrate NETTE utili ai fini del saldo finanziario (E07+E12+E13+E21)
SPESA
3.728
20
9.708
3.033
140
19.254
4
108
579
16.326
19.643
IMPEGNI
TITOLO 1: Spese correnti
S
Totale TITOLO 1
a detrarre S1 INTERESSI PASSIVI
SPESE CORRENTI SOSTENUTE SULLA BASE DI TRASFERIMENTI CON
S2
VINCOLO DI DESTINAZIONE DELLA U.E.
32.779
48.578
1.437
1.458
112
269
S3 SPESE PER CALAMITA' NATURALI
486
S4 SPESE PER ELEZIONI AMMINISTRATIVE
SPESE CONNESSE A FUNZIONI STATALI REGIONALI TRASFERITE O
S5 DELEGATE
S6 SPESE CORRENTE PER RIMBORSI SEGUITI ALLO STATO
SPESE CORRENTI NETTE utili ai fini del saldo finanziario (S-S1-S2Sn ep
S3-S4-S5-S6)
Sf 03 ep
SALDO FINANZIARIO Trimestrale (En ep) - (Sn ep)
85
12.228
26.325
19.002
20.040
-2.676
-397
4.
L’INDEBITAMENTO
Alla data del 31/12/2003, il debito complessivo residuo della Provincia di Asti ammonta ad € 36.567.390, e
consiste esclusivamente di mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti.
L’importo originario mutuato ammonta ad € 48.196.506; nel corso dell’anno in esame la Provincia ha sostenuto un
onere di € 3.122.484 di cui € 1.448.913 a titolo quote interessi ed €1.673.571 ascrivibili alla quota capitale.
L’impegno assunto dalla Provincia di Asti a titolo di mutuo passivo risulta comunque in linea con il limite di
capacità d’indebitamento previsto dall’art.204 del D.lgvo n.267/2000, pari al 25% dell’ammontare complessivo dei
titoli I,II,III dell’entrata, dedotti gli interessi in ammortamenti al 31/12/2002, come risulta dalla seguente tabella, i
cui dati sono stati ricavati dalla Relazione Previsionale e Programmatica 2003/2005.
Tab. 1
DIMOSTRAZIONE CAPACITA' DI INDEBITAMENTO
Art. 204, c. 1 T.U.
CONTI BILANCIO 2001
IN EURO
Titolo I, II e III ENTRATA
37.837.082,02
LIMITE INDEBITAMENTO 25%
9.459.270,51
a dedurre: INTERESSI MUTUI AL 31/12/2002
1.793.321,55
QUOTA DISPONIBILE
7.665.948,96
Nel corso del 2003 la provincia di Asti ha stipulato 15 mutui, tutti con la Cassa Depositi e Prestiti, per un importo
complessivo del debito sottoscritto di € 4.516.652.
Un
ulteriore mutuo per € 1.453.464, è stato contratto con oneri d’ammortamento a carico dello Stato.
La tabella che segue fornisce alcuni sintetici elementi d’informazione su tali mutui.
86
CREDITORE
C.DD.PP.
C.DD.PP.
C.DD.PP.
C.DD.PP.
C.DD.PP.
C.DD.PP.
C.DD.PP.
C.DD.PP.
C.DD.PP.
C.DD.PP.
C.DD.PP.
C.DD.PP.
C.DD.PP.
C.DD.PP.
C.DD.PP.
C.DD.PP.
DESCRIZIONE LAVORI
IMPORTO
Realizzazione pista ciclabile a Villanova d'Asti
Lavori di manutenzione straordinaria S.P. 10 Aramengocisterna e S.P. 22 di Valle Versa l. 67/88
Lavori di manutenzione straordinaria S.P. 10 Aramengocisterna e S.P. 22 di Valle Versa l. 67/89
Lavori di rifacimento impianti presso il palazzo prov.le
(adeguamento norme vigenti)
Lavori di manutenzione straordinaria lungo le SS.PP. 2-1822/c-25 e 34 del 2° e 5° reparto
Acquisto pozione di immobile quale sede succursale Istit.
Tecn. Gioberti di Asti
Realizzazione nuova rotatoria Comune di Castell'AlferoFraz.ne Callianetto s.p. 36 Cardona-Asti per Tongo, s.p. 53
Montechiaro- Asti per Callianetto
Recupero e riqualificazione complesso "La Mercantile" per
XX Giochi Olimpici Torino 2006
TASSO
DURATA
406.743,72
4,53%
2004/2018
161.496,08
4,67%
2004/2023
179.440,00
4,67%
2,488% VAR.
2005/2024
258.228,00
217.000,00
2005/2024
2005/2024
2,488% VAR.
619.748,27
2005/2024
77.468,53 2,488% VAR.
630.000,00
Lavori di potenziamento assi e collegamenti viari strategici
sulle ss.pp. 16 e 32 varianti di Buttigliera d'Asti e
Castelnuovo D.B.
351.590,90
S.P. 5 Mombercelli-Castelnuovo Calcea rifacimento piano
viabile nel Comune di Mombercelli
187.000,00
S.P. 28 di Valle Belbo Sostituzione barriere dal Km 16+417
al Km 17+790 in Comune di Bruno
154.937,07
Lavori di rifacimento del piano viabile nel Comune di
Vigliano - s.p. 3 di Valtiglione
93.000,00
Lavori di rifacimento del piano viabile nel Comune di
Montegrosso d'Asti - s.p. 3 di Valtiglione
180.000,00
Interventi di adeguamento delle geometrie di strettoie e
curve su s.p. 16 e 16/f nel territorio della comunità del
Pianalto Astigiano
500.000,00
Interventi di adeguamento delle geometrie di strettoie e
curve su s.p. 6 e 25 nel territorio della comunità Val
Bormida Astigiana
500.000,00
TOTALE
4.516.652,57
Lavori di manutenzione straordinaria S.P. 10 Aramengocisterna e S.P. 22 di Valle Versa l. 67/88
1.453.464,72
87
2,488% VAR.
2005/2024
2,488% VAR.
2005/2024
2,488% VAR.
2005/2024
2,488% VAR.
2005/2024
2,488% VAR.
2005/2024
2,488% VAR.
2005/2024
2,488% VAR.
2005/2024
2,488% VAR.
2005/2024
2,488% VAR.
2005/2024
4,67%
2004/2023
Gli elementi di informazione forniti non consentono di formulare una compiuta valutazione in ordine all’effettivo
rispetto dei vincoli imposti per il ricorso al debito, legittimato solo per finanziare spese destinate ad investimenti.
Si intende riferirsi ad una serie di manutenzioni straordinarie e di rifacimenti, la cui collocazione fra le spese di
investimento dovrebbe essere più compiutamente circostanziata.
Al fine d’illustrare l’andamento del livello d’indebitamento della provincia di Asti, si riportano di seguito i dati relativi
agli accertamenti di competenza dal 2000 al 2005.
ENTRATE
Assunzione di mutui e
prestiti
TREND STORICO
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
2000
2001
2002
2003
2004*
2005*
1
2
3
4
5
6
6.285.346
7.355.092
7.685.886
*Dati presunti.
Fonte: Relazione Previsionale e Programmatica 2003-2005.
88
5.970.117
16.781.954*
12.598.056*
5.
BILANCIO DI PREVISIONE ED ALLEGATI
Il Consiglio Provinciale ha approvato il bilancio di previsione 2003 nella seduta del 30-12-2002 con atto n. 25/56,
su proposta della Giunta Provinciale, che, in data 3-12-2002 con propria deliberazione n.84559, ha approvato il
progetto di bilancio 2003.
Dalla deliberazione di approvazione si rileva che Il bilancio di previsione pareggia in €. 117.387.753 e che lo stesso
è corredato da tutti gli allegati previsti dall’art.162 e seguenti e dall’art.172 del TUEL.
In sede di approvazione di bilancio è stato dato atto che, in tema di Patto di Stabilità, sarebbero stati adottati
successivi eventuali provvedimenti dopo l’emanazione della legge finanziaria 2003.
Per la certificazione del bilancio, in assenza dello specifico provvedimento per il 2003, è stato utilizzato il modello
predisposto per l’esercizio 2002, ma è stato dato atto che, ad avvenuta approvazione del nuovo modello,
l’Amministrazione avrebbe provveduto alla compilazione del nuovo modello e all’invio dello stesso agli organismi
competenti.
a.
La relazione previsionale e programmatica
Il bilancio è corredato dalla Relazione Previsionale e Programmatica che illustra le caratteristiche generali della
Provincia di Asti in tema di popolazione, territorio, servizi ed economia insediata.
L’analisi delle risorse evidenzia gli scostamenti rispetto all’esercizio 2002.
Un dato significativo, nella programmazione triennale, è costituito dallo stanziamento zero per quanto riguarda
l’utilizzo di avanzo di amministrazione applicato per il finanziamento delle spese correnti.
La sezione relativa ai programmi ed ai progetti aggiunge alle considerazioni generali la motivata dimostrazione
delle variazioni rispetto all’esercizio precedente; elenca gli obiettivi degli organismi gestionali dell’ente, con un
quadro generale degli impieghi per ciascun programma.
La Relazione Previsionale e Programmatica, infine, analizza la programmazione effettuata nell’ esercizio finanziario
2002, concludendo con una valutazione positiva in merito allo stato di attuazione dei programmi.
89
b.
L’equilibrio finanziario
Il pareggio del Bilancio 2003 in €.117.387.753,73 è evidenziato nella seguente tabella :
Quadro generale riassuntivo
Entrate
Spese
Titolo I: Entrate tributarie
Titolo II:
14.747.450,00 Titolo I:
Spese correnti
57.367.918 ,34
41.300.508 ,84
Entrate da contributi e trasferimenti
correnti dello Stato, della Regione e
di altri enti pubblici
Titolo III: Entrate extratributarie
Titolo IV:
3.396.565,04
Entrate da alienazioni, da
trasfermenti di capitale e da
riscossioni di crediti
Titolo II:
Spese in conto capitale
40.931.693,94
Spese per rimborso di
prestiti
11.279.913 ,00
32.412.187,02
Titolo V:
Titolo III:
Entrate derivanti da accensioni di
prestiti
17.722.814 ,38
Titolo VI:
7.808.228 ,45 Titolo IV:
Spese per servizi per
conto di terzi
Entrate da servizi per conto di terzi
Totale
117.387.753,73
Avanzo di amministrazione
Totale
7.808.228 ,45
117.387.753 ,73
0,00 Disavanzo di amministrazione
Totale complessivo entrate
117.387.753,73
Totale complessivo spese
0,00
117.387.753,73
Non è prevista applicazione di avanzo di amministrazione a fronte di un utilizzo, nell’esercizio 2002, ammontante a
€. 2.288.839.
Il prospetto dei risultati differenziali, che segue, presenta , per quanto riguarda l’equilibrio economico finanziario,
una situazione economica positiva ammontante a €. 246.692, quale differenza tra l’importo dei primi tre titoli
dell’entrata e quello delle spese correnti, sommato alla quota di capitale delle rate di ammortamento mutui.
Risultati differenziali (dati in Euro)
A) Equilibrio economico finanziario
Entrate Titoli I-II-III
La differenza negativa di
(+)
Spese correnti
(-)
59.444.523,88 è finanziata con:
1) quote di oneri di
57.367.918,34 urbanizzazione
Differenza
2.076.605,54
Quote di capitale
di ammortamento dei mutui
(-)
1.829.913,00
Differenza
246.692,54
(+)
91.856.710,90
Spese finali (disav. + Titolo I + II)
(-)
98.299.612,28
Finanziare
(-)
-6.442.901,38
B) Equilibrio finale
Entrate finali (av. + Titoli
I+II+III+IV)
90
----------------------------------
c.
Il Bilancio di previsione
Nelle entrate tributarie, Titolo I, e in quelle derivanti da contributi e trasferimenti correnti, Titolo II, non si rilevano
particolari scostamenti rispetto all’esercizio precedente.
Nel Titolo III, relativo alle entrate extratributarie, i maggiori incrementi si riscontrano nei proventi dei servizi
pubblici e nei proventi diversi, che portano ad un aumento complessivo di oltre il 50%.
Nel Titolo IV, i trasferimenti di capitale dalla Regione subiscono un notevole incremento, passando da 4,18 milioni
di euro del 2002 ad oltre 26 milioni del 2003, derivanti principalmente (20,6 milioni di euro) da un contributo per la
costruzione di una variante stradale all’attraversamento del centro di Nizza Monferrato.
Sul fronte spesa, il Titolo I presenta uno stanziamento di €.57.367.918, in lieve aumento (+3,4%) rispetto al 2002.
Gli incrementi più significativi delle spese correnti si trovano negli interventi per prestazione di servizi ( +22%
rispetto al 2002), che hanno una incidenza percentuale del 47,14% (con uno stanziamento di €.27.045.267) sul
totale delle spese correnti.
Le spese di personale per stipendi, straordinario, contributi e missioni con uno stanziamento di €.13.020.823 e
un’incidenza percentuale del 22,70% sono aumentate del 2% rispetto al 2002, mentre gli interventi per
trasferimenti, che hanno una incidenza sugli stanziamenti totali delle spese correnti del 21,19%, sono diminuiti del
20%.
Una notevole variazione si riscontra anche nel Titolo II relativo alle spese in conto capitale, che incrementano gli
stanziamenti definitivi del 2002 di oltre l’81%, con
uno stanziamento complessivo finale dell’esercizio 2003
ammontante a €. 40.931.693.
Nel Titolo III viene previsto il rimborso dell’anticipazione di cassa e una previsione per rimborso di quote di capitale
di mutui e prestiti ammontante a €. 1.829.913.
Sul bilancio è stato acquisito il parere del Collegio dei Revisori dei Conti da cui si rilevano i seguenti dati
significativi:

i contributi e i trasferimenti correnti della Regione sono in sensibile aumento (le entrate del titolo IV sono
prevalentemente originate da trasferimenti dalla Regione);

l’ammontare dei mutui risulta compatibile con il limite della capacità di indebitamento, così come la
previsione dell’anticipazione di cassa prevista in bilancio rispetta il limite del 25% delle entrate correnti;

nel bilancio non sono stati iscritti gli ammortamenti finanziari ai sensi dell’art. 27 della legge 448/2001;

il fondo di riserva previsto è pari allo 0,48% delle spese correnti e, pertanto, rientra nelle previsioni
dell’art.166 TUEL, che prevede una banda di oscillazione tra lo 0,30 e 2% delle stesse spese correnti.

non è stato previsto alcun fondo svalutazioni e crediti
I Revisori, nel rilevare la congruità, la coerenza, l’attendibilità contabile delle previsioni di bilancio e dei programmi
e progetti, hanno espresso parere favorevole sulla proposta di bilancio di previsione 2003.
91
6.
IL RENDICONTO
a.
Entrate e spese: la gestione finanziaria
Il Rendiconto dell’esercizio finanziario 2003 è stato approvato dal Consiglio Provinciale con deliberazione n. 5/18,
adottata in data 7 giugno 2004 . Viene dato atto che il Rendiconto è stato compilato utilizzando i modelli previsti
dal D.P.R. 194/96 e che allo stesso sono state allegate la relazione dell’Organo Esecutivo, quella dei Revisori dei
Conti e l’elenco dei residui attivi e passivi, distinti per anno di provenienza. Sulla deliberazione è stato acquisito il
parere tecnico-contabile favorevole espresso ai sensi dell’art. 49 del D.Lgs. 267/2000 e un ulteriore parere della
Commissione Consiliare competente. Anche i Revisori dei conti concludono la loro relazione esprimendo parere
favorevole all’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2003
In base all’esame della relazione illustrativa del rendiconto elaborata ai sensi dell’art.151 e 231 TUEL, si evidenzia
che,
per
quanto
riguarda
la
gestione
delle
entrate
nel
2003,
il grado
di realizzazione
delle
entrate
(accertamenti/previsioni) è stato pari al 62,8%, mentre il rapporto tra riscossioni/accertamenti è pari al 59,5%
In particolare, per quanto riguarda il rapporto tra previsioni definitive e accertamenti, si rileva uno scostamento
negativo nelle entrate del Titolo II (-5,35%), del Titolo IV (-58,06%) , del Titolo V ( –66,66%) e del Titolo VI (46,77%).
Le entrate tributarie e quelle extratributarie, attestando il rispetto del principio di prudenza nella redazione del
bilancio preventivo, sono state accertate per somme superiori alle previsioni rispettivamente dell’’ 1,37% e sul
5,21%.
Anche per quanto riguarda le spese, la capacità di impegno nel 2003 (impegni/previsioni) ammonta circa al 62%,
mentre il rapporto pagamenti/impegni ammonta al 42,9%.
Sempre sul fronte delle Spese, gli scostamenti tra previsioni definitive e impegni sono tutti negativi, con la
percentuale maggiore per il Titolo III (-84,96%) seguito dal Titolo II (-52,94%) , dal Titolo IV ( -46,77%) e dalle
Spese Correnti (-5,22%).
L’analisi evidenzia, infatti come per il settore delle spese correnti i valori della capacità di impegno si attestino
intorno al 94%, con percentuali di pagamento piuttosto basse attorno al 58%.
Il dato complessivo del rapporto pagamenti/impegni
al 42,9% è fortemente influenzato dal basso grado di
realizzazione degli impegni per quanto concerne le spese di investimento (8,8%) e da un tasso di realizzazione
altrettanto ridotto (39,2%) per quanto riguarda l’intero aggregato delle spese finali, che pesa per oltre il 92% sul
totale degli impegni effettuati nel corso del 2003.
Per quanto concerne la capacità di programmazione dell’ente si valuta positivamente la corretta stima delle entrate
di cui al Titolo I- entrate tributarie, che sono state accertate al 101,37% rispetto alla previsione definitiva, già
incrementata rispetto alla prudenziale previsione iniziale.
Durante l’esercizio 2003 l’ente non ha utilizzato l’anticipazione di cassa richiesta in sede di bilancio di previsione.
Si può quindi, affermare come, sotto l’aspetto formale, l’approvazione del rendiconto sia avvenuta nel pieno
rispetto delle vigenti previsioni normative e regolamentari.
Sul piano sostanziale l’analisi del rendiconto ha posto in evidenza una media capacità di programmazione delle
entrate da parte dell’Ente, che sono state accertate al 62,8% rispetto ai dati previsionali; così come, peraltro, il
dato relativo al rapporto riscossioni/accertamenti, che si è attestato sul valore del 50,6% .
Per quanto connesso con le spese, si è registrato un
risultato gestionale non eccelso in quanto a capacità
d’impegno (rapporto impegni/previsioni) attestatasi attorno al 62%, e ancora meno confortante è la situazione
relativa al rapporto pagamenti/impegni, che può considerarsi appena soddisfacente nel settore delle spese correnti
92
(58% circa), mentre è decisamente insoddisfacente in quello delle spese per investimento, che presenta valori
percentuali di pagamento attorno all’8%.
Nella deliberazione di approvazione del Rendiconto, il Consiglio ha dato atto che sono stati regolarmente
riscontrati ed approvati i conti degli agenti contabili dell’Ente, le cui risultanze sono state regolarmente
riprese nel Rendiconto 2003.
L’Ente, nell’anno 2003, come si rileva dalla relazione dell’Organo di Revisione, ha rispettato i limiti
stabiliti in tema di Patto di Stabilità interno e, ai fini del monitoraggio del Patto, ha trasmesso
trimestralmente al competente Ministero le informazioni sulle gestioni di competenza e cassa.
b.
La gestione dei residui
I residui attivi ammontano, al 31.12.2003, ad un totale di 72.747.700 euro, di cui 52.574.118 euro derivanti dagli
esercizi precedenti al 2003; i residui passivi ammontano a 92.609.337 euro, di cui 70.573.941 euro derivanti dagli
esercizi precedenti al 2003.
L’Ente ha provveduto al riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31-12-2003,come previsto
dall’art.228 del D.Lgs.267/2000.
Il risultati di tale verifica individuano minori residui attivi ammontanti ad Euro 2.743.647,78 e minori
residui passivi per Euro 3.794.823,66.
Nella gestione dei residui attivi
si rileva che, a fronte di residui iniziali ammontanti ad Euro
55.317.766,74, sono stati riscossi residui per Euro 14.170.082,31 mentre, per quelli passivi , a fronte di
residui iniziali ammontanti ad Euro 47.368.765,43 sono stati pagati residui per Euro 26.457.177,01.
Il residuo attivo più rilevante deriva dall’esercizio finanziario 2002 e riguarda un mutuo per la
manutenzione SS.PP. (euro 2.082.918,90), mentre quello passivo più rilevante deriva
anch’esso
dall’esercizio finanziario 2002 e riguarda il finanziamento di materiale rotabile del trasporto pubblico di
linea (euro 858.561,46).
c.
Risultato di amministrazione
Il conto del bilancio evidenzia un avanzo di amministrazione di Euro 3.748.207,44, derivante dalla
somma algebrica del fondo cassa al 31-12-2003 (Euro 23.609.844,25)
con i residui attivi (Euro
72.747.700,74), detratti i residui passivi ( Euro 92.609.337,55).
L’avanzo è suddiviso in Fondi per finanziamento spese in conto capitale, per Euro 341.160,47, Fondi non
vincolati per Euro 2.085.030,47 e Fondi vincolati per Euro 1.322.016,50.
Questi ultimi comprendono quote derivanti da trasferimenti statali e regionali e dall’applicazione delle
sanzioni di cui ai DD.Lgs. n. 22/97 e n.152/99.
d.
Il conto economico
Nell’esercizio finanziario 2003 Il risultato economico di esercizio ammonta a Euro 25.448,54.
Risultano rispettati i principi di competenza economica e le disposizioni previste dal D.Lgs. 267/2000.
Nel Conto Economico della gestione sono rilevati i componenti positivi e negativi secondo criteri di competenza
economica, così come riportati nel seguente prospetto:
93
dati in euro
A) PROVENTI GESTIONE
B) COSTI GESTIONE
ANNO 2002
ANNO 2003
53.046.498,51
51.468.755,17
50.287.611,20
50.495.245,67
0
0
2.758.887,31
973.509,50
-1.291.957,25
-1.181.130,18
622.226,72
233.069,22
2.089.156,78
25.448,54
C)PROVENTIPARTECIPATE
A+B+C)RISULTATO OPERATIVO
D) PROVENTI/ONERI FINAZ.
E)PROVENTI/ONERI STRAORD.
RIS. ESERCIZIO
L’Organo di revisione , in relazione ai risultati economici conseguiti nel 2003, rileva un peggioramento del risultato
della gestione operativa rispetto al 2002, motivato dalla riduzione dei proventi a fronte di una sostanziale stabilità
dei costi gestionali dell’Ente.
e.
Il conto del patrimonio
Il conto del patrimonio evidenzia il confronto tra lo stato patrimoniale di inizio esercizio e quello di fine
esercizio.
ll conto del patrimonio evidenzia una consistenza finale del patrimonio netto di Euro 46.627.343,64 alla
data del 31/12/2002 e di Euro 62.290.738,26 alla data del 31/12/2003.
Per quanto riguarda le valutazioni economico-patrimoniali dei dati riportati nel conto patrimoniale ,come
si rileva dalla relazione della Giunta, si evidenzia che le modalità di rilevazione sono state
effettuate
sulla base delle disposizioni del D.Lgs. 267/2000, del Codice Civile e del Regolamento di Contabilità.
f.
Debiti fuori bilancio
Nella deliberazione di approvazione del Rendiconto è stato dato atto che non esistono debiti fuori bilancio
alla data del 31/12/2003.
g.
Parametri di deficitarietà strutturale
I parametri obiettivi delle condizioni di ente strutturalmente deficitario hanno evidenziato che l’Ente non
si trova in condizioni strutturalmente deficitarie, pur presentando due parametri con segno positivo.
Essi riguardano, in particolare, il livello dei residui, sia attivi che passivi, entrambi superati.
94
Si rileva inoltre che la tabella con i parametri di deficitarietà strutturale riportata nella Relazione del
collegio dei Revisori al Rendiconto 2003,
non è accompagnata da alcun cenno, notazione o
raccomandazione relativa allo specifico superamento del volume dei residui.
1)
Disavanzo di amministrazione complessivo superiore al 5 per cento delle spese,
desumibili datai Titoli I e III della spesa, con esclusione del rimborso di
anticipazioni di cassa;
NO
2)
Volume dei residui attivi di fine esercizio provenienti dalla gestione di competenza,
con esclusione di quelli relativi ai trasferimenti erariali, superiori al 15 per cento
delle entrate correnti, desumibili dai Titoli I, II, e III;
SI
3)
Volume dei residui passivi di fine esercizio provenienti dalla gestione di competenza
delle spese correnti superiori al 37 per cento delle spese di cui al titolo I della
spesa;
SI
4)
5)
6)
7)
Esistenza di procedimenti di esecuzione forzata nei confronti dell’ente per i quali
non sia stata proposta opposizione giudiziale nelle forme consentite dalla legge;
Presenza di debiti fuori bilancio riconosciuti ai sensi dell’articolo 37 del decreto
legislativo 25 febbraio 1995, n. 77, per i quali non siano state reperite le
necessarie fonti di finanziamento;
Volume complessivo delle spese per il personale a qualunque titolo in servizio, con
esclusione di quelle finanziate con entrata a specifica destinazione da parte della
Regione o di altri enti pubblici, rapportato al volume complessivo delle spese
correnti desumibili dal Titolo I, superiore al 45 per cento;
Importo complessivo degli interessi passivi sui mutui superiore al 13 per cento
delle entrate correnti desumibili dai Titoli I, II e III.
95
NO
NO
NO
NO