CARCINOMA DEL RENE Aspetti epidemiologici e clinici Il Carcinoma renale (CR) è una neoplasia maligna che deriva dalle cellule epiteliali del tubulo renale, tipica degli adulti dove rappresenta il 2-3% di tutte le neoplasie maligne. Il CR è molto raro in età pediatrica dove rappresenta solo lo 0.1% di tutte le neoplasie maligne ed il 2-6% delle neoplasie renali, e si osserva di solito in soggetti di terza infanzia, con un’età media osservata di 9 anni. Nei bambini il CR si può manifestare con caratteristiche diverse rispetto a quanto accade nell’adulto: non esiste una predilezione per il sesso maschile, nella maggior parte dei casi non si manifesta con la classica triade sintomatologica (dolore, ematuria, massa), ma è presente uno solo di questi sintomi. Infine i fenomeni paraneoplastici, comuni nell’adulto, sono di infrequente riscontro in età pediatrica, come è rara una sintomatologia di esordio legata ad un’infezione aspecifica o a metastasi a distanza. Aspetti isto-patologici In base alle caratteristiche cellule il CR viene suddiviso in Carcinoma convenzionale (a cellule chiare), papillare (eosinofilo), cromofobo, del dotto collettore, midollare, a cellule renali, non ulteriormente classificabile. Fattori prognostici La prognosi del RCC in età pediatrica è buona negli stadi localizzati, ma, ancora oggi, sono controversi i risultati nei pazienti con diffusione del tumore ai linfonodi o, ancor peggio, con metastasi a distanza. Il fattore prognostico più importante nei carcinomi renali è lo stadio, seguito dal grado citologico. Stadiazione Ai carcinomi renali in età pediatrica si applica la stadiazione di Robson (localizzato al rene senza o con invasione della capsula renale, dei linfonodi regionali, delle vene renali o della cava, o malattia metastatica). Trattamento Chirurgia La resezione completa della neoplasia al momento dell’intervento chirurgico iniziale, rappresenta l’evenienza più favorevole sotto il profilo prognostico. Pertanto la nefrectomia radicale, cioè l’asportazione in unico blocco del rene, del grasso perirenale e del surrene omolaterale rappresenta sicuramente il trattamento di scelta in tutti casi di CR. Ancora oggi non è chiaro se la nefrectomia, negli stadi localmente più avanzati (stadio 2), debba prevedere anche una linfoadenectomia regionale. E’ comunque opportuno eseguire sempre una campionatura bioptica dei linfonodi regionali anche se macroscopicamente normali e l’asportazione di tutti quelli ingrossati. Chemioterapia Il CR è considerato un tumore resistente ai farmaci chemioterapici standard, con tassi di risposta molto bassi che variano dal 4 al 6%. Radioterapia Il ruolo della radioterapia post-operatoria non è ancora ben chiaro. Nell’adulto l’utilizzo è praticamente limitato alla terapia palliativa delle metastasi Immunoterapia Diversi studi hanno dimostrato, soprattutto nell’adulto, l’attività, nel RCC avanzato, dei modificatori della risposta biologica quali l’Interferone (IFN) (28) o l’Interleukina 2. Non c’è però, a tutt’oggi, un consenso unanime sul loro impiego e poco può essere detto per l’età pediatrica, considerato il limitato numero di pazienti trattati. -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Il PROGETTO T.R.E.P. (Tumori Rari in Età Pediatrica) In Italia esiste un gruppo di esperti che dal 2000 si dedica allo studio dei tumori rari dei bambini e giovani adolescenti registrando le caratteristiche dei pazienti affetti, elaborando raccomandazioni per il trattamento e avviando studi specifici per i diversi tumori. A questo progetto aderiscono i centri di oncologia pediatrica aderenti all’AIEOP (Associazione Italiana di Emato-Oncologia Pediatrica) e i reparti di chirurgia pediatrica aderenti alla SICP (Società Italiana di Chirurgia Pediatrica). I pazienti affetti da Carcinoma del rene rientrano in questo progetto. Per informazioni: tel 049/8218045 email: [email protected] VERSIONE 1.0 FEBBRAIO 2007 A CURA DI: P. INDOLFI DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO: FEBBRAIO 2007