Note in margine ad un Accordo faticoso… Il primo di agosto è stato”firmato” l’Accordo Decentrato dell’Azienda ospedaliera S. Gerardo, cioè si è regolamentata l’applicazione del Contratto Nazionale che, come sappiamo, in varie sue parti, si presta ad interpretazioni diverse che possono essere più o meno favorevoli per i Lavoratori. La trattativa si è protratta per quasi dieci mesi, con centinaia di ore di incontri con l’Amministrazione, altrettante di riunioni della R.S.U. e, per quanto ci riguarda, diverse riunioni serali tra delegati C.U.B. Le difficoltà maggiori incontrate hanno riguardato, da un lato, la necessaria omogeneizzazione degli ordinamenti dei tre enti confluiti nell’attuale Azienda S. Gerardo (Bassini, ex USL, Ospedale S. Gerardo), dall’altro, le novità negative introdotte dal Contratto Nazionale. L’omogeneizzazione dei diversi trattamenti ha evidenziato le differenze anche culturali (dal punto di vista sindacale) che, a nostro avviso, hanno portato, per esempio al Bassini, all’incancrenimento di situazioni dove la rincorsa alla “lira in più” ha penalizzato pesantemente la qualità dell’assistenza (quindi del lavoro) facendo arroccare alcuni settori di Lavoratori a difesa di “diritti” che, in realtà, erano palesi ingiustizie (vedi l’Indennità di disagio assegnata a tutti indipendentemente dal numero di notti lavorate!) oppure la difesa di carichi di lavoro gravati dall’imposizione della reperibilità a tutti gli infermieri dei reparti: tra l’altro utilizzata per sostituire malattie lunghe. Riteniamo simili situazioni il frutto di connivenze tra sindacati confederali ed amministrazione di quell’ospedale al fine di mercificare la fatica (in particolare degli infermieri) alla faccia di qualsiasi normativa vigente. La novità pesantemente negativa introdotta dal Contratto che con questo Accordo abbiamo dovuto affrontare è sicuramente la “Scheda di valutazione permanente personale”. Tra i delegati del CUB-USI la discussione per molto tempo si è concentrata sul dilemma:”…rifiutiamo le schede o le discutiamo cercando di condizionarne l’effetto che rischia di essere dirompente per i Lavoratori?”. Rifiutarle significava uscire dalla trattativa e, come è successo in altre aziende, lasciare a CGIL, CISL e UIL ed Amministrazione, la facoltà di utilizzare questo strumento di divisione dei Lavoratori andando così, di fatto, a frantumare ogni barlume di coesione solidale possibile. Perciò, con il magone in gola, e con dissensi interni, abbiamo deciso di affrontare il problema ponendo condizioni che, alla fine, sono state accetate. Questo dopo aver svuotato l’impianto stesso delle schede proposte dall’Amministrazione, riducendo al minimo la possibilità per i Capi servizio di esprimere giudizi viziati da un eccesso di soggettività. Si è poi imposto che, per la stesura delle graduatorie per la progressione orizzontale, potesse giocare un dignitoso ruolo l’anzianità di servizio, che non si penalizzassero quei dipendenti che avevano subito sanzioni disciplinari (anche perché in Commissione disciplina non ci finiscono mai i Capi, Capetti, Medici e Dirigenti vari nonostante ne combinino di ogni tipo e colore!…), non è stata accettata la possibilità di partecipazione ai passaggi orizzontali di quanti non dovessero conseguire i due giudizi positivi nel biennio di permanenza nella fascia…Insomma, abbiamo perseguito la “Riduzione del danno”. Il giudizio complessivo sull’Accordo sottoscritto, senza facili entusiasmi, e per i limiti dentro i quali ci si è dovuti destreggiare, può essere positivo. Quello che più ci rammarica è che l’attenzione che abbiamo dovuto dedicare a questa trattativa, alle insidie che ha svelato, ai continui attacchi e voltafaccia delle varie “anime” dei sindacati confederali (FIALS e SNATOSS non li consideriamo proprio!), ci ha distolto da molti dei problemi che quotidianamente assediano noi Lavoratori di questa azienda. E’ quindi fondamentale che superate le sacrosante “ferie” tutti quanti rimettiamo al centro …le condizioni di lavoro che, per cause non solo aziendali, stanno degenerando vistosamente. Vi auguriamo buon lavoro e una attenta lettura dell’Accordo: servirà per gli appuntamenti futuri… La Segreteria Monza, agosto 2001 CONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO AZIENDALE 1998-2001 PER IL PERSONALE DEL COMPARTO In data 1 Agosto 2001, alle ore 10,30 presso la sede dell’Azienda Ospedaliera S.Gerardo ha avuto luogo l’incontro per firmare il Contratto integrativo aziendale -1998/2001- per il personale del Comparto, tra: L’AZIENDA nelle persone di Dr. Angelo Carenzi Dr. Gianni Martini Dr.ssa Laura Radice Dr. Mario Messina LE OO.SS. E R.S.U. nelle persone di CGIL FP : Domenico Guerriero CISL FPS : Marco Bulgaron UIL FPL : Gino Brambilla RSU : Snatoss Fapas Sunas : Luigi Carrabba FIALS: RSU Aziendale: Alessandro Balducchi 1 Ospedale S. Gerardo di Monza Azienda Ospedaliera Contratto collettivo integrativo aziendale 1998-2001 per il personale del Comparto 2 SOMMARIO CAPO I - Generalità Art.1 - Campo di applicazione Art.2 - Durata, decorrenza applicazione del contratto Art.3 - Clausola di salvaguardia Pag. 4 e procedure di Pag. 4 Pag. 4 CAPO II - Relazioni sindacali Art. 4 - Sistema delle relazioni sindacali Pag. 5 CAPO III - Servizi pubblici essenziali Art. 5 - Norme di garanzia per i servizi pubblici essenziali Pag. 6 CAPO IV - Sistema di finanziamento Art. 6 - Metodologia del negoziato - quantificazione dei fondi Art. 7Intese preliminari interventi d’omogeneizzazione Art. 8 - Pronta disponibilità anno 2001 Art. 9 - Criteri per il riconoscimento dei compensi della produttività collettiva e del premio per la qualità della prestazione individuale Art.10 - Risorse aggiuntive regionali CAPO V -Classificazione del Personale Art.11 - Obiettivi della classificazione del personale Art.12 - Criteri generali per i punteggi tra categorie Art.13 - Procedure per i passaggi interni tra 3 Pag. 8 Pag. 10 Pag. 14 Pag. 19 Pag. 23 Pag. 24 Pag. 24 categorie Art.14 - Progressione economica orizzontale Pag. 25 Pag. 26 Art.15 - Posizioni organizzative e graduazione delle funzioni Pag. 30 CAPO VI - Criteri e Metodologie di valutazione Art.16 - Valutazione permanente Art.17 - Valutazione del personale con posizione organizzativa Pag. 32 Pag. 35 CAPO VII - Formazione e aggiornamento Art.18 - Formazione ed aggiornamento professionale Pag. 36 CAPO VIII - Sicurezza sui luoghi di lavoro Art.19 - Prevenzione e tutela della salute sui luoghi di lavoro Pag. 39 CAPO IX - Pari opportunità Art.20 - Comitato per le pari opportunità Pag. 41 CAPO X - Norme finali Art.21 - Code contrattuali Art.22 - Disciplina transitoria Art.23 - Entrata in vigore Pag. 42 Pag. 42 Pag. 43 Allegati Dichiarazioni congiunte Dichiarazione a verbale Pag. 44 Pag. 61 Pag. 62 4 CAPO I Generalità Art. 1 - Campo di applicazione Il presente Contratto Collettivo Integrativo si applica a tutto il personale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato o determinato, esclusi i dirigenti, dipendente dall’A.O. S.Gerardo di Monza. Art. 2 -Durata, decorrenza e procedure di applicazione del contratto Il presente Contratto integrativo ha durata quadriennale e riguarda il periodo 1998/2001. Gli effetti decorrono dal giorno successivo alla data di stipula, salva diversa indicazione. E’ stabilita una verifica annuale sui criteri di ripartizione dei fondi e sulla sua applicazione complessiva. In ogni caso, le disposizioni del presente contratto restano in vigore fino all’approvazione del successivo Contratto integrativo aziendale. Art. 3 - Clausola di salvaguardia Se in sede di verifica annuale, una delle parti dovesse evidenziare disfunzioni, debitamente documentate, nell’applicazione di alcuni istituti definiti dal presente contratto integrativo, potrà chiedere l’avvio di uno specifico negoziato. 5 CAPO II - Relazioni sindacali Art. 4 - Sistema delle relazioni sindacali Il sistema delle relazioni sindacali è compiutamente disciplinato dagli artt. 3-11 del C.C.N.L., a cui le Parti si richiamano espressamente. Le materie oggetto di contrattazione integrativa sono regolamentate e definite dalle delegazioni trattanti. Specifiche tematiche, i cui effetti sono circoscritti nell’ambito dei presidi aziendali, possono essere valutate a livello di singolo presidio tra i Direttori dello stesso Presidio e i rappresentanti delle OO.SS. e della R.S.U., che potranno formulare, congiuntamente, adeguate proposte alle delegazioni trattanti. 6 CAPO III - Servizi pubblici essenziali Art. 5 - Norme di garanzia dei servizi pubblici essenziali Nell’ambito dei servizi essenziali, previsti dall’art. 1 delle norme di garanzia dei Servizi Pubblici Essenziali di cui al CCNL 01.09.1995 per il Comparto Sanità, confermati dalla preintesa sui servizi pubblici essenziali e sulle procedure di raffreddamento e conciliazione in caso di sciopero del personale del comparto del servizio sanitario nazionale, stipulata dall’ARAN e dalle OO.SS. maggiormente rappresentative, del 5 luglio 2001, i contingenti di personale esonerato in caso di sciopero, per garantire la continuità delle prestazioni essenziali, sono definiti di comune accordo dalle Parti nell’allegato n. 1 al presente contratto. In particolare le Parti, nel fare espresso riferimento agli artt. da 1 a 6 delle norme di garanzia di cui al CCNL citato, concordano i seguenti criteri organizzativi, in caso di proclamazione dello sciopero da parte delle OO.SS. del personale del comparto e della RSU: 1. Almeno 5 giorni prima dello sciopero il Dirigente di ogni Unità Operativa individua i nominativi dei dipendenti, appartenenti ai profili previsti nei contingenti minimi, utilizzando, volta per volta, il metodo della rotazione del personale appartenente al medesimo profilo ed in relazione alle richieste dei dipendenti interessati. 2. I dirigenti delle suddette Unità Operative comunicano tempestivamente i nominativi individuati alla Direzione Sanitaria aziendale che, a sua volta, comunica per iscritto i nominativi alle OO.SS., alla RSU ed ai singoli dipendenti interessati. 3. Il dipendente, entro 24 ore dal ricevimento della notifica della sua inclusione nel contingente minimo, può comunicare al proprio Dirigente la volontà di adesione allo sciopero. In questo caso, il Dirigente provvede, se possibile, alla sua sostituzione con altro dipendente dello stesso profilo. 4. L’assistenza sanitaria d’urgenza, di cui all’art. 1, lettera a1) del CCNL, è garantita dal personale del ruolo sanitario e tecnico che è normalmente impiegato durante il turno in cui viene effettuato lo sciopero. 5. I contingenti di personale destinati alle altre prestazioni indispensabili, ad eccezione di quelle di cui al punto precedente, 7 sono di norma non superiori a quelli previsti per i giorni festivi, ove si tratti di prestazioni normalmente garantite in tali giorni. 6. Le Parti si impegnano comunque a concordare, per i giorni di sciopero e per specifici settori, eventuali maggiori contingenti, in presenza di particolari circostanze e, comunque, con la possibilità di attivare, per il P.O. Bassini, una seconda sala operatoria. 7. Il personale non individuato nei contingenti non può essere contattato preventivamente dai Responsabili delle rispettive U.O., per conoscere la propria scelta circa l’adesione allo sciopero. 8. Ai dipendenti che riassumono servizio dopo un periodo di ferie, aspettativa o permesso, l’inserimento nei contingenti è comunicato in modo individuale e diretto. 9. L’Azienda informa tempestivamente gli utenti circa i tempi e le modalità dell’azione di sciopero che incide sull’erogazione dei servizi, tenendo anche conto delle esigenze di tutte le associazioni di volontariato all’interno dell’Azienda, senza vanificare l’azione dello sciopero. 10. In caso d’inosservanza delle disposizioni previste dalla legge n. 146/90, così come modificata ed integrata dalla legge 11 Aprile 2000, n. 83, dal CCNL citato in premessa, dalla Preintesa del 5 luglio 2001 e dal presente Accordo, si applicano le sanzioni di cui alla predetta legge. 11. Il contenuto del presente Accordo può subire variazione nell’ipotesi di nuovi assetti organizzativi aziendali, che comportino conseguenti modifiche all’erogazione dei servizi essenziali, previa intesa con le OO.SS. e la RSU. 12. Le predette disposizioni valgono anche per le assemblee indette dalle OO.SS. e dalla RSU. 8 CAPO IV - Sistema di finanziamento Art. 6 - Metodologia del negoziato - Quantificazione dei fondi Le Parti concordano di adottare la metodologia di seguito indicata per la stipulazione del Contratto collettivo integrativo aziendale. In particolare le Parti prendono atto che la discussione e l’approvazione del C.C. integrativo deve avvenire in un’unica sessione di incontri bilaterali, previamente indicati in un apposito calendario, tra la delegazione di parte pubblica e la delegazione sindacale comprendente i delegati designati dalle OO.SS. rappresentative e dalla R.S.U. aziendale. Nel corso del negoziato l’Amministrazione ha chiesto nuovamente e per iscritto alle OO.SS. ed alla RSU la definizione di una delegazione trattante specificando che la comunicazione con i nominativi sarebbe dovuta avvenire entro il 22 dicembre 2000. La delegazione ha piena delega a trattare e non può essere modificata durante il corso delle trattative. Le Parti concordano di procedere ai lavori dei singoli incontri mediante la discussione e l’approvazione delle ipotesi di accordo degli istituti di volta in volta indicati nel calendario concordato. Le Parti ritengono che immediatamente dopo l’approvazione dei fondi, previsti dagli artt. 38 e 39 del C.C.N.L. 1998-2001 (allegati n. 2, 3 e 4), ed al fine di armonizzare le regole che disciplinavano i diversi istituti nei Contratti decentrati degli Enti confluiti nell’Azienda, occorre definire i criteri ed i parametri per: la corresponsione dei compensi per la produttività collettiva per il miglioramento dei servizi e per il premio della qualità delle prestazioni individuali, di cui all’art. 38 del C.C.N.L. citato; la corresponsione delle indennità relative alle particolari condizioni di disagio, pericolo o danno, ex. art. 44 del C.C.N.L. 1.9.1995. 9 Le Parti approvano la quantificazione dei fondi di cui all’art.38 e all’art.39 del CCNL, così come definiti nei prospetti allegati (Allegati n. 2, 3 e 4). Le Parti prendono atto dell’Accordo stipulato tra la Regione e le OO.SS. firmatarie del C.C.N.L., con riferimento alle risorse aggiuntive regionali che implementano i fondi con le seguenti modalità: 1. L. 500.000 pro-capite finalizzate alla progressione orizzontale con effetto 1.1.2000; tale importo viene storicizzato per l’anno 2001; 2. L. 600.000 pro-capite destinate alla produttività collettiva per gli anni 2000 e 2001, da erogare sulla base di specifici progettiobiettivo, che sono stati definiti a fine gennaio 2001. L’Amministrazione si impegna ad erogare acconti, fino a un massimo del 50%, relativamente a tale istituto, in relazione alla metodologia indicata dalla Regione nell’ambito di un accordo complessivo. 10 Art. 7 - Intese preliminari - interventi di omogeneizzazione Le Parti convengono che, ai fini della stipulazione del Contratto Collettivo integrativo, è necessario, preliminarmente, armonizzare le regole che disciplinavano i diversi istituti, nei contratti decentrati integrativi degli Enti di provenienza dei diversi dipendenti confluiti nell’Azienda, ai sensi della L.R. n.31/1997. Si concorda pertanto sui seguenti interventi di omogeneizzazione: 7.1 Indennità per particolari condizioni di lavoro ex art.44 del CCNL 1.9.95. 1. Il fondo è finalizzato alla remunerazione di compiti che comportano oneri, rischi, o disagi particolarmente rilevanti, collegati alla particolare natura dei servizi che richiedono interventi di urgenza. E’, pertanto, destinato alla corresponsione delle indennità di turno, reperibilità, servizio notturno, festivo e festivo-notturno. 2. E’ confermata l’indennità di pronta disponibilità nella misura di L. 40.000 lorde. L’istituto rimane regolato dall’art.18 del DPR 270/87 ed è applicato rigorosamente agli operatori ed alle condizioni ivi indicate. 3. E’ confermata la seguente indennità: Profilassi antitubercolare nella misura fissa ed uguale per tutti di L. 300 giornaliere per il personale operante in reparti o unità operative tisiologiche. 4. Indennità giornaliera di L. 8.700 per il personale dipendente del ruolo sanitario per servizio articolato su 3 turni. Ai sensi dell’art. 44, 3°c. del CCNL 1.9.95, si considera personale turnista il personale che opera in una U.O. che eroga servizio nelle 24 ore e che è inserito nell’articolazione oraria coperta da turni. 11 Nell’ambito dell’attuale assetto organizzativo le Parti riconoscono come sostanzialmente equilibrato un turno mensile, nel quale ciascun dipendente di ogni Unità Operativa effettua non meno di 3 presenze notturne mensili. In tale ipotesi l’indennità spetta per tutti i giorni lavorati nel mese. Le stesse regole vigono per il personale turnista di altri ruoli, purché effettui il medesimo numero di turni. Per coloro che effettuino meno di 3 turni notturni, ogni notte lavorata comporta il riconoscimento di un’indennità di L. 8.700 per un segmento di turno pari a 3 giornate lavorative. Il personale turnista operante nelle U.O. che erogano servizio nelle 24 ore, che, per motivi di salute o per motivi di organizzazione dei turni del reparto, effettua nel mese un’attività di servizio articolata esclusivamente su due turni, ha diritto all’indennità giornaliera di £ 4.000 con le stesse modalità previste al successivo punto 5. Le tre presenze notturne mensili si riducono proporzionalmente in caso di assenza dal servizio dovuta a ferie, malattie, comandi, missioni, permessi retribuiti, maternità, permessi sindacali. L’indennità di L.8.700 non è cumulabile con l’indennità di L.4.000, di cui all’art.44, comma 4, del CCNL 1.9.1995, come modificato dal comma 7 dell’art. 41 del C.C.N.L. 1998-2001. 5. Indennità giornaliera di L. 4.000 per il personale dipendente di tutti i ruoli per servizio articolato su 2 turni. Si considera personale turnista, nell’ambito dell’attuale assetto organizzativo, il personale addetto agli impianti ed ai servizi, che effettua, nell’ambito dei turni mensili, non meno di 3 turni pomeridiani al mese. In tale ipotesi l’indennità spetta per tutti i giorni lavorati nel mese. Per coloro che, per ragioni organizzative, effettuano meno di 3 turni pomeridiani al mese, è riconosciuta l’indennità pari a 3 giornate lavorative per ogni pomeriggio lavorato. Le tre presenze pomeridiane mensili si riducono proporzionalmente per le stesse cause già indicate per le presenze notturne. 12 6. In riferimento all’indennità di cui ai punti 4 e 5, l’organizzazione dei servizi e delle U.O. sarà valutata ed eventualmente modificata, compatibilmente con le esigenze dell’Azienda, a livello delle Direzioni di Presidio, di concerto con le OO.SS.. 7. Ulteriori indennità. Si confermano altresì le restanti indennità per particolari condizioni di lavoro previste dal CCNL 1.9.1995 ed, in particolare le seguenti: al personale infermieristico, per ogni giornata di effettivo servizio nelle terapie intensive e nelle sale operatorie: L.8.000; l’indennità spetta, altresì, al personale tecnico di radiologia per ogni intero turno lavorativo nelle sale operatorie; nelle terapie sub-intensive individuate ai sensi delle disposizioni regionali: £ 4.000, corrispondenti al 50% dell’indennità prevista per la terapia intensiva; nei servizi di malattie infettive: L.10.000. 13 7.2 Lavoro straordinario. Le parti convengono che il contenimento del lavoro straordinario è un obiettivo comune da perseguire utilizzando tutti i mezzi a disposizione dell’Azienda, con particolare riguardo alla riorganizzazione delle modalità operative dei servizi e degli uffici. Secondo questo spirito, si conferma che il lavoro straordinario non può essere utilizzato come fattore ordinario di programmazione del lavoro. Le prestazioni di lavoro straordinario hanno carattere eccezionale, dovendo rispondere ad effettive esigenze di servizio. Le parti confermano quanto convenuto nell’incontro del giorno 17 aprile 2000 e recepito nel protocollo d’intesa allegato in calce al presente contratto (allegato n.5). Data la rilevanza dell’istituto nell’ambito complessivo delle dinamiche contrattuali, le Parti concordano nel sottoporre lo stesso ad una sistematica valutazione attraverso la costituzione di uno specifico Osservatorio, ai sensi dell’art. 6, 2° comma del CCNL 1998-2001. Fanno parte di detto Osservatorio un rappresentante per ciascuna associazione sindacale presente nella RSU e altrettanti rappresentanti dell’Azienda Ospedaliera, secondo la seguente composizione: Per l’AMM.NE OSPEDALIERA Per le OO.SS. COSTANTINO BASILE MARCO BULGARON ORAZIO ELIA MONICA BEVILACQUA SALVATORE LARATTA DOMENICO GUERRIERO MARIO MESSINA ANNAMARIA RAIMONDI BARBARA RUFFINI MAURIZIO SALA GIUSEPPE PATRONELLA MARIA SCANAGATTI L’Osservatorio inizierà i suoi lavori con la sottoscrizione del Contratto collettivo integrativo e svolgerà la sua azione per 6 mesi, proponendo quindi alle Parti le sue valutazioni per le conseguenti determinazioni. Art. 8 - Pronta disponibilita'- anno 2001 14 8.1 Principi generali per l’attivazione sperimentale della pronta disponibilità per l’anno 2001. Nel rispetto dei ruoli delle Parti, quali stabiliti dall’art. 18 del DPR n. 270/87, si fissano i seguenti principi: 1. Il dipendente accede al servizio in pronta disponibilità solo sulla base di una scelta volontaria. 2. Operativamente la pronta disponibilità, di norma, è notturna e festiva. In ogni caso le Direzioni sanitarie dei Presidi potranno valutare l’opportunità dell’articolazione della pronta disponibilità anche secondo modelli particolari - con adeguate motivazioni ed in casi eccezionali -, informate le OO.SS.. 3. La pronta disponibilità non può essere attivata per un periodo superiore alle 12 ore; inoltre, di norma, nell’arco di un mese il dipendente può effettuare un numero massimo di pronte disponibilità pari a 3. Per i Dipartimenti dell’area dei servizi è consentito un numero massimo di pronte disponibilità pari a 6 nell’arco di un mese su proposta motivata del responsabile del Dipartimento in relazione al modello organizzativo adottato. 4. L’istituto viene attivato e gestito dal Servizio Infermieristico di Presidio. 5. La regolamentazione dell’istituto deve garantire la copertura dell’assenza improvvisa nello stesso giorno in cui questa si verifica. 6. Il dipendente può essere chiamato in pronta disponibilità soltanto per quelle necessità improvvise emergenti nell’ambito del proprio Dipartimento. 7. Il Servizio infermieristico, nelle sue articolazioni dipartimentali, è investito della responsabilità di provvedere alla formazione del personale che volontariamente aderisce al sistema di chiamata in pronta disponibilità, affinché sappia rispondere alle esigenze fondamentali dei settori in cui è prestata la sua attività. 15 8. Se nell’ambito di un Dipartimento non si raggiunge almeno un numero minimo di 20 adesioni volontarie non è consentita, nello stesso Dipartimento, l’attivazione dell’istituto; il numero minimo è ridotto a 10 nell’ambito di ciascun Presidio. 9. La reperibilità del dipendente in pronta disponibilità può verificarsi nel periodo compreso tra le ore 19,30 e le ore 7,30 (pronta disponibilità notturna) e nel periodo compreso tra le ore 7,30 e le ore 19,30 (pronta disponibilità diurna); di norma, l’attivazione dell’istituto coincide con un giorno di riposo (e non di “recupero ore”). Per i servizi la pronta disponibilità inizia in relazione all’articolazione dell’orario di servizio già definito. 10. Entro 30 giorni dalla sottoscrizione del presente documento l’Amministrazione s’impegna ad adottare un provvedimento ricognitivo con il quadro complessivo delle pronte disponibilità aziendali, previa informazione alle OO.SS.. 11. Eventuali ulteriori particolari situazioni saranno valutate a livello delle Direzioni di Presidio, sentite le OO.SS.. 16 8.2 Situazione della pronta disponibilità in ciascuna sede. Le Parti concordano come segue la pronta disponibilità nei presidi ospedalieri aziendali. PRESIDIO OSPEDALIERO BASSINI PREMESSA Nell'anno 1999 effettuate n. 7440 giornate di reperibilità su 20 turni di reperibilità pari a 1 reperibilità annua per reparto. Importo pagato L. 297.640.000; personale coinvolto n. 221, con una media di 33 reperibilità annue per dipendente (3 al mese) ma con forti differenziazioni tra le diverse unità operative. PROPOSTA Razionalizzazione della reperibilità, organizzandola a livello dipartimentale per un totale di 15 anziché 20 , con un numero di dipendenti coinvolti nella reperibilità da individuare( squadra )su base volontaria. Pertanto: 15 reperibilità x 365 giorni di reperibilità annue = 5.475 circa reperibilità x L.40.000 = L. 200.000.000 circa. RISPARMIO rispetto al 1999 = L. 100.000.000 circa che per l'anno 1999 avrebbe significato un incremento delle quote della produttività collettiva del Bassini pari a CAT. PAGATO * INCREMENTO COEFF. A B BS C D 2.200.000 2.500.000 2.666.000 3.086.000 3.400.000 200.000 200.000 250.000 250.000 300.000 *con riduzione dell'11% 17 1 1 1,25 1,25 1,5 PRESIDIO OSPEDALIERO SAN GERARDO PROPOSTA Riconoscimento di 1 reperibilità annua per n. 30 turni, di cui 13 tradizionali, con un numero di dipendenti da individuare (squadra) su base volontaria: 17 reperibilità X 365 reperibilità annue = 6.205 reperibilità X L. 40.000 = L250.000.000 circa. CONCLUSIONI A Cinisello si risparmiano A Monza si incrementa la spesa di L. 100.000.000 L. 250.000.000 Maggior utilizzo del fondo disagio L. 150.000.000 Resti fondo disagio 1999: con attuali regole ( 4 notti al mese, ecc.) * San Gerardo * Bassini L. L. 965.000.000 247.000.000 TOTALE L. 1.212.000.000 * Riduzione L. Fondo residuo L. 1.062.000.000 150.000.000 Commenti Bassini Mantenimento del 75% delle reperibilità attualmente attivate (15 su 20): In media i dipendenti attualmente coinvolti effettuano n. 33 reperibilità annue per un importo annuo di L. 1.320.000 Con la presente proposta l’importo medio è pari a con una riduzione del 25%; 18 L. 990.000 differenza pari a L. 330.000 che viene coperta con la distribuzione dell’importo annuo di L. 1.062.000.000 ( fondo residuo sopraindicato) che, in media, permette di corrispondere al personale interessato (cat. C) una quota aggiuntiva media di L. 480.000, riferita alla produttività collettiva, del valore superiore alla suddetta differenza ( quota media base cat. A = L. 333.000). BASSINI S.GERARDO 3 SALE OPERATORIE 1 TERAPIA DOLORE 2 DIPART. MEDICO 2 DIPART. CHIR. 1 DIREZ. SAN. 1 DIPART. LABORATORI 1 DIPART. Psich. + territorio 1 DIPART. FIS. 1 DIPART. RAD. 1 DIALISI 1 DIPART. ANEST.-P.S. 1 CHIR. TORACICA 1 TECNICO NEUROFISIOP. 7 SALE OPERATORIE 1 ENDOSCOPIA 1 TECNICI RADIOT. 1 TECNICI MICROB. 2 DIPART. MEDICO 2 DIPART. CHIR. 2 DIPART. MATERNO-INF. 2 DIPART. ANESTESIA-P.S. 2 DIPART. CARDIOTOR. 2 DIPART. NEUROSC. 1 DIREZIONE SAN. 1 INFERMIERE EMODINAMICA 1 DIPART. LABORATORI 1 DIPART. RAD. 1 DIPART. PSICH.+ TERRITORIO 1 DIPART. FISIATRIA LISSONE 15 REPERIBILITA’ 30 REPERIBILITA’ 19 Art. 9 - Criteri per il riconoscimento dei compensi della produttivita’ collettiva e del premio della qualita’ della prestazione individuale Le parti riconoscono l’urgenza di definire, in via prioritaria, i criteri ed i parametri per la corresponsione dei compensi per la produttività collettiva per il miglioramento dei servizi e per il premio della qualità delle prestazioni individuali (art. 4, II comma, punti I e II del C.C.N.L. ed art.38 del C.C.N.L.). Ciò anche in via transitoria, sino alla completa definizione di tutti gli istituti contrattuali (ex art.5, I c. C.C.N.L.). Le parti prendono atto che il Fondo della produttività collettiva per il miglioramento dei servizi e per il premio della qualità delle prestazioni individuali è costituito dai fondi storici provenienti dalle disciolte USSL 31 e 29 e dall’Ospedale S. Gerardo ed è destinato al pagamento dei relativi compensi a favore di tutti i dipendenti dell’Azienda S. Gerardo appartenenti al Comparto (Cat. A,B,Bs,C,D,Ds). L’ammontare del fondo, pertanto, è costituito dalla somma dei fondi di cui all’art. 46, comma 1, punti 1 e 2 del CCNL 1.9.1995 nell’importo consolidato al 31.12.1997 per un totale complessivo di L 7.323.157.000, cui vanno aggiunti i seguenti importi: L. 54.927.600 per risparmi derivanti dalla trasformazione dei posti da tempo pieno a part-time L. 89.600.000 per incremento della dotazione organica come da conteggi allegati (Allegati n.2,3 e 4). Le parti si riservano, comunque, di incrementare il fondo con eventuali ulteriori risorse previste dalla normativa contrattuale e da altre disposizioni di legge che destinano una parte dei proventi a incentivi del personale, allo stato attuale non quantificabili. Le parti stabiliscono che le risorse assegnate al fondo per il pagamento del lavoro straordinario e del “disagio” che dovessero essere annualmente risparmiate saranno trasferite al fondo per la produttività senza consolidamento per gli anni successivi. Le parti concordano di trasferire dal fondo storico della produttività la somma di £.732.315.000 (pari al 10% del fondo) nel fondo per il finanziamento delle fasce retributive e posizioni organizzative. 20 Conseguentemente, per l’anno 2001, le risorse disponibili che costituiscono il fondo di produttività, pari a L. 6.735.368.900, saranno destinate, per il raggiungimento degli obiettivi aziendali assegnati, sino alla concorrenza di £ 6.521.919.455.= ( 6.735.368.900-213.449.445), il tutto come risulta dai conteggi contenuti nel relativo prospetto (Allegato n.6). La quota da destinare alla produttività collettiva è distribuita mediante assegnazione di budget a ciascuna U.O. con riferimento alla dotazione organica, applicando, per la determinazione dell’entità del budget, i seguenti pesi: categorie A B BS C D DS DS ex VIII bis pesi 1 1,2 1,3 1,6 2 2,5 3 La liquidazione delle quote è effettuata applicando ad ogni categoria il valore dei pesi suddetti, come da proiezione allegata (Allegato n.6). Le parti stabiliscono che per l’anno 2001 le quote relative alla produttività collettiva, già determinate nel prospetto di cui all’allegato 6, dovranno rimanere invariate, pur in presenza di nuovi inquadramenti nella categoria D del personale infermieristico e tecnico sanitario a far tempo dal mese di settembre 2001. Pertanto i nuovi coefficienti dovranno tener conto delle quote già concordate. Il fondo residuo di £ 213.449.445.= è utilizzato per il riconoscimento di particolari situazioni di oggettiva difficoltà operativa in cui si possono trovare dipendenti del comparto e, in particolare, in prima istanza, a favore del personale addetto alla riscossione del ticket presso gli sportelli dell’Azienda, adibito a funzioni di front-office. A tale personale è riconosciuta, a decorrere dall’anno 2001, la corresponsione di una quota aggiuntiva mensile di L.100.000 (per i part-time in proporzione alla percentuale di lavoro) e in funzione dell’effettivo servizio. 21 Il personale predetto deve garantire l’apertura giornaliera degli sportelli senza interruzione a metà giornata, nell’ambito degli orari d’ufficio, salvi casi eccezionali. La predetta quota sostituisce quella già percepita per la medesima attività in forza dei pregressi accordi sindacali con la disciolta USSL 31 di Cinisello. Ci si riserva di individuare congiuntamente, successivamente, ulteriori situazioni che meritino il riconoscimento di quote particolari di fondo, concordandone i relativi criteri. Ove non si ravvisino ulteriori situazioni, le quote non assegnate per l’anno 2001 restano nella disponibilità del fondo, da utilizzare secondo le intese intercorse tra le OO.SS., la R.S.U. e l’Amministrazione. L’Amministrazione corrisponde mensilmente un acconto pari in media al 90% della quota riferita al fondo per la produttività collettiva. La percentuale di abbattimento del fondo assegnato con budget conseguente al mancato raggiungimento degli obiettivi dell’U.O. è applicata sulla quota destinata alla produttività collettiva. In particolare la liquidazione della quota annua complessiva di incentivo si effettua secondo le seguenti percentuali: Risultati: fino al 80% degli obiettivi assegnati da 81 al 100% erogazione pari al 80% erogazione in percentuale di pari proporzione in rapporto al livello di raggiungimento degli obiettivi. Le parti valuteranno le cause dell’eventuale mancato raggiungimento degli obiettivi assegnati alle Unità produttive e determineranno i criteri per l’assegnazione, nello stesso anno di riferimento, delle quote non riconoscibili, in modo tale che possa essere salvaguardato, su un piano di equità sostanziale l’apporto degli operatori al conseguimento degli obiettivi stessi. Le parti stabiliscono che, a parità di profilo e di apporto all’attività dell’U.O., le quote individuali devono essere corrisposte con omogeneità. A decorrere dall’anno 2002 la Direzione Aziendale terrà conto, nella 22 ripartizione del fondo di produttività, dei seguenti parametri, previa concertazione con le OO.SS.: posizione strategica della singola Unità Operativa, rimessa alla esclusiva valutazione della Direzione Generale; previsione di carichi di lavoro eccezionali o di carenze di organico per il periodo considerato; altri parametri. Ha diritto alla corresponsione delle quote incentivanti il personale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e che abbia prestato servizio per almeno 2 mesi. Al personale a part time è corrisposta la quota in proporzione alla percentuale del rapporto di lavoro. La corresponsione dell’incentivo è regolamentata secondo la seguente tabella: TIPO DI ASSENZA COMPENSO INCENTIVO Ferie + festività soppresse si Permessi retribuiti si Malattie fino a 30 gg. si Malattie oltre il 30° giorno no Infortunio si Astensione obbligatoria maternità (5 mesi) si (quota fissa non parametrata) Astensione facoltativa post partum Sospensioni dal servizio per procedimento disciplinare Sospensione cautelare per procedimento penale Assenze ingiustificate Aspettative senza assegni Permessi sindacali no no no no no si Come già concordato nel verbale di preintesa dell’ 11-01-2001, per l’anno 2000 restano ferme le regole già in atto per la liquidazione dei resti del fondo delle condizioni di lavoro e delle ore straordinarie. Art. 10 - Risorse aggiuntive regionali 2001 23 In relazione a quanto deliberato dall’Azienda con provvedimento del 30.01.2001, n.63, si prende atto dell’avanzato stato di avvio dei progetti da finanziarsi con le risorse regionali, il cui raggiungimento consente l’erogazione dell’incentivo di L.1.200.000= pro capite per ogni dipendente coinvolto. Si concorda pertanto nell’erogare -al personale presente nel mese di aprile 2001 ed assunto a tempo indeterminato-, un acconto di L.400.000= con gli emolumenti di aprile, con l’intesa che un ulteriore acconto di L.200.000= è riconosciuto, alle medesime condizioni, nel mese di giugno 2001, previa acquisizione, da parte dei referenti di ciascun progetto, della attestazione circa la prosecuzione del coinvolgimento diretto dei dipendenti interessati nella realizzazione dei progetti. Si conferma pertanto che le predette erogazioni saranno effettuate a puro titolo di acconto, salva e impregiudicata la misura del conguaglio, da erogarsi dopo la formale certificazione dell’effettivo raggiungimento degli obiettivi in parola ed in proporzione del grado di conseguimento, nonché degli apporti, anche individuali, di ciascun addetto, da valutarsi sulla base di criteri previamente concordati. 24 CAPO V - Classificazione del personale ART. 11 - Obiettivi della classificazione del personale Il C.C.N.L, con le norme sulla classificazione del personale, ha superato definitivamente il precedente sistema di inquadramento del personale del Servizio Sanitario Nazionale basato sulle posizioni funzionali di cui al D.P.R. 761/1979 e del D.P.R 384/1990, mediante l’introduzione di un nuovo sistema che valorizzi, nell’ambito dell’autonomia organizzativa delle aziende ed enti, le esigenze di sviluppo professionale dei dipendenti tenendo conto dei vincoli di bilancio e delle risorse contrattualmente definite. Ai sensi dell’art. 12 del C.C.N.L., la classificazione del personale dovrà consentire il raggiungimento dell’obiettivo del miglioramento della funzionalità dei servizi sanitari, dell’accrescimento dell’efficacia e dell’efficienza dell’attività, della gestione delle risorse nonché la razionalizzazione dell’organizzazione del lavoro, favorendo il recupero della motivazione del personale attraverso il riconoscimento della professionalità e della qualità della prestazione individuale. Le parti condividono che la realizzazione dei principi sopra enunciati implica, con riferimento ai diversi istituti, l’adozione di metodologie di valutazione del personale basate sulla valorizzazione della professionalità, dell’esperienza, delle competenze, dei risultati conseguiti e dell’impegno profuso. Art. 12 - Criteri generali per i passaggi tra categorie (art. 15 e 16 C.C.N.L.) Il presente articolo disciplina le selezioni interne per i passaggi a una categoria superiore. Il contingente di posti da destinare alle selezioni interne, in conformità a quanto stabilito dall’ipotesi di Regolamento ministeriale sulla disciplina concorsuale del personale del Comparto è provvisoriamente determinata nel 30% dei posti disponibili per ciascuna categoria. Con il regolamento interno (allegato n. 7) le parti disciplinano: 25 - requisiti di accesso, al riguardo ricorrendo alla disciplina indicata nell’allegato n. 1 al C.C.N.L.; - procedure di diffusione dell’Avviso di selezione; - composizione delle commissioni esaminatrici; - prove d'esame, titoli valutabili e punteggi a disposizione; - validità delle graduatorie; Art. 13 -Procedure per i passaggi interni tra categorie 1. Le parti concordano la seguente disciplina relativa alla progressione interna nel sistema classificatorio per le ipotesi di cui all’art. 15 e all’art. 16 del C.C.N.L.: A) Procedura per accesso alla categoria A. Avviso, da pubblicare come da regolamento allegato, con indicazione dei posti, per passaggio dei dipendenti di pari categoria di diverso profilo, requisiti, prove, periodo di validità della graduatoria; esame domande, selezione dei candidati, esiti; Chiamata dall’Ufficio Provinciale del Lavoro, limitatamente ai posti ancora disponibili dopo le operazioni di cui ai punti precedenti. B) Procedura ordinaria di accesso alle categorie e ai livelli iniziali (di norma per l’accesso ai profili delle categorie B e C dei ruoli amministrativo e tecnico): Avviso da pubblicare come da regolamento allegato con indicazione dei posti, per passaggio dei dipendenti di pari categoria di diverso profilo, requisiti, prove d’esame, periodo di validità della graduatoria; Esame domande, selezione dei candidati, esiti; C) Procedura per accesso ai profili del livello iniziale della categoria D. Avviso con indicazione dei posti di ciascun profilo, per permettere ai dipendenti di ruolo inquadrati in altro profilo della categoria, in possesso dei requisiti di accesso, di modificare il proprio inquadramento; in questi casi, in presenza di domande di personale in possesso dei requisiti, si procederà alla verifica dell'idoneità secondo le procedure di regolamento; 26 Effettuazione delle selezioni, utilizzo delle graduatorie nei termini di validità e secondo i contingenti fissati. D) Procedura per accesso ai profili delle categorie B e C ed ai profili dei livelli Bs e Ds Avviso con indicazione dei posti di ciascun profilo, per permettere ai dipendenti di ruolo inquadrati in altro profilo della categoria, ovvero di categoria inferiore, in possesso dei requisiti di accesso, intenzionati a modificare il proprio inquadramento giuridico, di transitare in categoria superiore; in questi casi, in presenza di domande di personale in possesso dei requisiti, si procederà alla verifica dell'idoneità secondo le procedure del regolamento; Effettuazione delle selezioni, utilizzo delle graduatorie nei termini di validità e secondo i contingenti fissati.dipendente con maggior anzianità di lavoro; in caso di ulteriore parità prevale la posizione del dipendente con maggiore anzianità presso l’Azienda Art. 14 - Progressione economica orizzontale ( art. 35 C.C.N.L..) Le parti concordano sull’opportunità di individuare criteri di selezione che siano in sintonia con le indicazioni contenute nell’art.35 del C.C.N.L. e che consentano a tutto il personale la possibilità di sviluppare l'intera progressione economica orizzontale nell’arco della vita lavorativa. Si individuano i seguenti criteri procedurali: la quota del fondo di cui all’art. 39 C.C.N.L., al netto della quota destinata al pagamento delle indennità contrattuali, come quantificata nel relativo conteggio (Allegato n. 4) nonché al netto della quota vincolata alle posizioni organizzative, è pari a L. 3.428.917.000.= Sulla base del finanziamento come sopra quantificato, l’Azienda annualmente individua, in accordo con le OO.SS. e la RSU aziendale, il numero di nuove fasce da assegnare, assicurando equilibrio sostanziale dei passaggi di fascia tra i diversi ruoli, profili e categorie. Annualmente viene effettuata una graduatoria in base alla procedura di valutazione, per attribuire ai dipendenti collocati in 27 posizione utile, nel limite del contingente definito, la fascia ulteriore rispetto a quella in godimento al 31.12. dell'anno precedente; a parità di punteggio numerico complessivo prevale il personale con il maggior numero di anni di anzianità nella categoria (A,B,Bs,C,D,Ds). In caso di ulteriore parità, prevale il personale con il maggior numero di anni utili di anzianità acquisita presso l’Azienda S. Gerardo. La graduatoria si riferisce all'attività svolta in ciascun anno, viene redatta al termine di questo e determina il riconoscimento economico con effetto a partire dall’ 1.1. dell’anno interessato alla valutazione, a prescindere dal momento temporale di conclusione delle operazioni di valutazione. Entro il 30 gennaio di ogni anno è quantificato il fondo e con il mese di maggio viene corrisposta al personale, come sopra individuato, la fascia economica superiore, con effetto 1 gennaio dello stesso anno. Il beneficio viene riconosciuto solamente al personale dipendente al momento dell’applicazione della valutazione, che abbia effettuato almeno 6 mesi di servizio nell’anno di riferimento della valutazione. Lo scorrimento della graduatoria è possibile solo in caso di cessazione dal servizio nel corso dell’anno oggetto di valutazione di unità di personale compresa nel contingente interessato al riconoscimento; la valutazione interessa tutto il personale, ma ha effetto, ai fini della progressione orizzontale, solo per quello di ruolo; è possibile un solo passaggio di fascia per anno; Per accedere alla progressione orizzontale occorre possedere il requisito minimo di due anni d’anzianità di servizio nella fascia retributiva di appartenenza. Occorre, inoltre, conseguire una valutazione positiva per tutto il periodo di permanenza nella fascia di inquadramento economico. L’anzianità nella fascia, richiesta per il passaggio a quella superiore, viene elevata di un numero di anni pari al numero delle valutazioni negative. Tuttavia, se il dipendente consegue nel biennio di riferimento un giudizio medio complessivo di sufficienza ha diritto comunque a partecipare alla selezione. In ogni caso deve essere positivo il giudizio del 2° anno. 28 Qualora sussista una contestazione sulla valutazione effettuata dal responsabile, il dipendente interessato può contestare per iscritto l’esito; a detto fine l’interessato può essere assistito da rappresentante sindacale o altra persona di propria fiducia. In caso di ulteriore conferma del giudizio negativo, si costituirà, nelle more dell’attivazione del Collegio arbitrale, un’apposita Commissione formata da tre componenti di cui: - un rappresentante di fiducia del lavoratore; - il valutatore; - un terzo scelto di comune accordo tra le Parti. La prima applicazione dell’istituto decorre dall’1.1.2000 e riguarda il personale a tempo indeterminato, ad esclusione di quello appartenente alla fascia iniziale assunto dall’1.1.99 e di quello che ha ottenuto un nuovo inquadramento in categoria superiore dall’1.1.98. Sono altresì esclusi i dipendenti che abbiano subìto una sanzione disciplinare negli ultimi due anni anteriori all’1.1.2000. Tuttavia, limitatamente alle sanzioni minori, se non risultano agli atti valutazioni negative o ulteriori segnalazioni successive alla sanzione disciplinare, si potrà non tenere conto della sanzione ai fini della prima applicazione della progressione orizzontale. In sede di prima applicazione, la certificazione del Nucleo di valutazione circa i risultati conseguiti per il raggiungimento degli obiettivi aziendali di uno degli anni 1998 e/o 1999 sostituisce la valutazione positiva del singolo dipendente. Per il personale assunto dall’1.1.99 al 31.12.1999, la decorrenza dell’istituto ha effetto dall’1.1.2001, nel rispetto delle predette condizioni, nei limiti della disponibilità del fondo, con riferimento alla certificazione del Nucleo di Valutazione per l’anno 2000. I resti del fondo dell’art. 39 del CCNL verranno utilizzati nel fondo per la produttività collettiva, ai sensi del comma 7 dell’articolo suddetto. Il sistema di valutazione permanente decorre dall’1.1.2001 e riverbera i suoi effetti a far tempo dall’1.1.2002. Pertanto ai fini della progressione economica orizzontale per l’anno 2002, la valutazione per l’anno 2000 sarà sostituita dalla certificazione del Nucleo di valutazione. 29 Art. 15 -Posizioni organizzative e graduazioni delle funzioni L’Azienda, sulla base della propria articolazione organizzativa e delle esigenze di servizio, definisce, previa concertazione, i criteri per la istituzione delle posizioni organizzative che implicano lo svolgimento di funzioni con assunzione diretta di elevata responsabilità, quali la direzione di servizi, uffici o unità organizzative di particolare complessità, anche dipartimentali, caratterizzate da un elevato grado di esperienza e autonomia gestionale ed organizzativa o lo svolgimento di attività con contenuti di alta professionalità e specializzazione oppure lo svolgimento di attività di staff e/o studio, di ricerca, ispettive di vigilanza e controllo, di coordinamento di attività didattica. L'azienda procederà quindi, alla graduazione delle posizioni di cui al comma precedente, utilizzando al riguardo i seguenti elementi, che si prestano a forme di graduazione, e comprendono al loro interno i “criteri e parametri di massima” indicati dai riferimenti contrattuali (art. 20, c. 3 del C.C.N.L.), qui riportati: a) livello di autonomia e responsabilità della posizione, anche in relazione alla effettiva presenza di posizioni dirigenziali sovraordinate; b) grado di specializzazione richiesta dai compiti affidati; c) complessità delle competenze attribuite; d) entità delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche e strumentali direttamente gestite; e) valenza strategica della posizione rispetto agli obiettivi aziendali. Le posizioni da graduare riguarderanno funzioni ricopribili da personale appartenente di norma alla categoria D compreso il livello super; sarà possibile l'assegnazione di funzioni al personale di categoria C del ruolo sanitario. La graduazione delle posizioni comporta il riconoscimento da parte dell'azienda di un valore economico annuo, sulla base della quota del fondo disponibile destinata allo specifico istituto, pari a L.250.000.000=. Detto valore costituirà l’indennità di funzione prevista dall’art.36 del C.C.N.L., da attribuire per la durata dell’incarico, con assorbimento di ogni compenso per lavoro straordinario. L'azienda renderà noto il contingente delle posizioni che intende conferire, i requisiti culturali e professionali necessari e la graduazione assegnata, al fine di consentire a coloro che sono in possesso dei requisiti di presentare la propria candidatura; la 30 valutazione sarà effettuata dal responsabile dell’U.O. interessata, coadiuvato da un esperto designato dall’Azienda, attraverso un colloquio attitudinale e tecnico in rapporto alle funzioni richieste per la posizione. La proposta conclusiva del responsabile dovrà essere motivata per iscritto. Il conferimento degli incarichi sarà disposto con provvedimento scritto e motivato sulla base delle proposte del responsabile dell’U.O. di pertinenza. In fase di prima applicazione, la decorrenza è fissata alla data dell’1.1.2000, limitatamente alle posizioni organizzative già individuate in base agli assetti organizzativi già consolidati; A regime, la durata dell’incarico è fissata in 1 anno, rinnovabile alla scadenza salvo quanto previsto ai successivi commi. La valutazione dell'attività dell'incaricato è effettuata periodicamente con cadenza annuale; in caso di esito positivo dà titolo alla corresponsione della retribuzione di risultato. L’esito negativo determina la revoca dell’incarico con le relative conseguenze sulla ulteriore liquidazione della connessa indennità di funzione. L’esito della valutazione annuale è acquisito agli atti. Di esso si tiene conto ai fini dell’affidamento di altri incarichi e della quantificazione del saldo da liquidare a titolo di retribuzione legata al risultato. Il personale cui è conferito l’incarico previsto al presente articolo non è soggetto alla valutazione con le modalità previste per la progressione orizzontale. La retribuzione connessa alla posizione si aggiunge al valore delle fasce in godimento al momento del conferimento dell'incarico. 31 CAPO VI - Criteri e metodologie di valutazione Art. 16 -Valutazione permanente Le parti concordano sulla necessità di adottare un sistema di valutazione permanente delle prestazioni e dei risultati dei singoli dipendenti, che abbia la caratteristica della obiettività, semplicità e coerenza con i ruoli organizzativi e le singole professionalità operanti nell’Azienda. Il sistema di valutazione con la caratteristica di essere accettato dai valutati, deve consentire di far emergere i comportamenti ritenuti meritevoli di riconoscimento anche economico e deve permettere di analizzare i fabbisogni di formazione legati alle esigenze dei dipendenti e dell’Azienda. Il sistema di valutazione permanente è adottato quale metodologia per le selezioni; tale sistema costituisce, dopo la fase di prima applicazione, lo strumento fondamentale per attuare a regime il sistema della progressione orizzontale. La scheda di valutazione è sottoscritta dal compilatore tenendo conto delle seguenti tipologie: VALUTATORE VALUTATI CAPO SALA INFERMIERI - AUSILIARI CAPO TECNICO O CAPO TECNICI – INFERMIERI ADDETTI SALA ALLO SPECIFICO SETTORE RESPONSABILE U.O. o AMMINISTRATIVI - OPERAI suo delegato COORDINATORE CAPI SALA INFERMIERISTICO DI CAPI TECNICI DIPARTIMENTO E DIRETTORE DI U.O. NUCLEO DI PERSONALE CON POSIZIONE VALUTAZIONE O ORGANIZZATIVA ORGANISMO EQUIPOLLENTE Per eventuali particolari situazioni saranno preventivamente individuate e rese note dalle Direzioni di Presidio le figure preposte 32 alla valutazione. Analogamente si procederà nell’ipotesi di conferimento di delega alla valutazione. Le parti stabiliscono la seguente procedura per la compilazione delle schede di valutazione: dopo la definitiva approvazione del presente C.C integrativo aziendale, l’Azienda informa tutti i dipendenti del Comparto, mediante incontri specifici promossi dai singoli Responsabili delle Unità operative o loro delegati, circa i criteri di valutazione permanente da applicare annualmente in sede di compilazione delle schede. I dipendenti sono informati, in particolare, del contenuto delle singole schede, predisposte per gruppi omogenei di professionalità (Infermieri, tecnici, ecc.), con riguardo al significato delle voci analitiche di valutazione, al punteggio da assegnare sulla base di specifici parametri numerici ponderati, al giudizio complessivo articolato in insufficiente, sufficiente, buono, ottimo. I valutatori sono preventivamente formati sulla metodologia di valutazione ( che si esplicita con la compilazione manuale delle singole schede),al fine di garantire un sistema di valutazione uniforme in relazione all’uso appropriato dei parametri indicati nelle schede. La scheda, compilata in tutte le sue parti e recante il giudizio finale, espresso da un punteggio complessivo cui corrisponde la valutazione di insufficiente, sufficiente, buono e ottimo, deve essere illustrata dal valutatore al singolo dipendente che, a sua volta, è tenuto ad apporre la firma sulla scheda per presa visione. Il valutato, fatto salvo il principio della insindacabilità della valutazione, può proporre eventuali osservazioni da allegare alla scheda, nella ipotesi di dissenso sul giudizio finale. Ove il giudizio sia comunque confermato dal valutatore, il dipendente può avvalersi della procedura prevista dall’art. 14 La scheda di valutazione è annualmente trasmessa, entro il mese di dicembre, all’U.O. Gestione del Personale, in quanto rappresenta 33 lo strumento indispensabile per i passaggi di fascia a partire dall’anno 2002. Le parti, pertanto, approvano le schede di valutazione, predisposte per gruppi omogenei di classificazione del personale dipendente (allegato n. 8). 34 ART. 17 -Valutazione del personale con posizione organizzativa La verifica dell’attività dei dipendenti titolari di posizione organizzativa viene effettuata dal servizio di controllo interno (Nucleo di Valutazione o da altro analogo organismo) come previsto dall’art. 21 del C.C.N.L. 1998-2001. I criteri che devono essere applicati nella fase di valutazione predetta sono quelli indicati nell’apposita scheda allegata al presente contratto. Il personale che ottiene una valutazione positiva pari ad almeno 2/3 del punteggio massimo viene confermato nell’incarico già conferito. La valutazione positiva retribuzione di risultato. dà titolo alla 35 corresponsione della CAPO VII – Formazione e aggiornamento Art. 18 -Formazione ed aggiornamento professionale Le parti, nel rispetto di quanto previsto dall’art. 29 del C.C.N.L., riconoscono valore strategico alla formazione continua, intesa come momento di valorizzazione delle risorse umane. La formazione consente l’acquisizione di una maggiore professionalità agli operatori dell’Azienda e rappresenta un elemento fondamentale per l’attuazione del processo di aziendalizzazione avviato con la riforma del D.Lgs. 502/92. L’attività formativa si realizza attraverso programmi annuali e pluriennali. Le attività di formazione e aggiornamento riguardano tutto il personale dell’Azienda, compresi i dipendenti neoassunti. Tutto il personale entro il termine dell’anno 2002 dovrà partecipare ad almeno un corso di formazione. I programmi di formazione devono comprendere: iniziative obbligatorie (aggiornamento obbligatorio); iniziative facoltative (aggiornamento facoltativo). La gestione dell’aggiornamento obbligatorio è di competenza dell’U.O. Gestione del Personale e dell’Ufficio Formazione Aziendale. Annualmente l’Azienda definisce il Piano di Aggiornamento Aziendale per l’anno successivo, considerando le linee generali di indirizzo discusse con le OO.SS. e le indicazioni fornite dai Direttori dei Dipartimenti e/o Unità Operative, tenendo conto della spesa complessiva prevista dall’apposito provvedimento e delle relative modalità di copertura. Lo svolgimento delle attività di aggiornamento obbligatorio ha priorità rispetto alle attività formative facoltative. L’aggiornamento obbligatorio comprende, di regola: le attività obbligatorie organizzate all’interno o all’esterno dell’Azienda; 36 l’uso di testi, riviste, materiale bibliografico ed audiovisivo. L’attività di formazione obbligatoria si conclude con l’attribuzione di un apposito attestato al termine dei corsi, prevedendo possibilmente specifiche verifiche al fine di poter riconoscere eventuali forme di credito formativo. A tal proposito gli Uffici competenti si attivano per ottenere il preventivo accreditamento del corso. Il personale che partecipa alle attività di formazione obbligatoria, organizzate dall’Azienda, è considerato in servizio a tutti gli effetti. Qualora i corsi si svolgano fuori dalla sede di servizio, la partecipazione ad essi comporta, sussistendone i presupposti, il trattamento di missione ed il rimborso delle spese di viaggio. Per garantire le attività formative di cui al presente articolo, l’Azienda s’impegna, ricorrendone i presupposti, ad implementare la consistenza del relativo fondo. L’aggiornamento facoltativo comprende documentate iniziative, selezionate dal personale interessato, ed effettuate al di fuori dell’orario di lavoro, anche se svolte in ambito aziendale. Qualora l’Azienda ritenga l’aggiornamento facoltativo coerente con i programmi di formazione del personale può riconoscere il rimborso delle spese sostenute dal dipendente in relazione alla disponibilità del fondo e con informazione preventiva. Il Dirigente responsabile, nel formulare la proposta di aggiornamento, tiene conto delle priorità connesse agli obiettivi assegnati alla struttura da lui diretta, e garantisce a tutti, a rotazione, l’opportunità di partecipare ai programmi di aggiornamento, nel rispetto di quanto previsto dall’art. 61 del D.lgs. n. 29 del 1993. La partecipazione del personale all’attività didattica si realizza con: corsi di insegnamento previsti dall’art. 6 del D.lgs. 30.12.1992 n. 502; corsi di aggiornamento professionale obbligatorio del personale, organizzati dal Servizio Sanitario Nazionale; Il personale è autorizzato alla didattica, privilegiando la competenza specifica nelle materie di insegnamento. L’attività didattica, se svolta fuori orario di lavoro, è remunerata in via forfetaria con un compenso orario di £.50.000 lorde, comprensivo dell’impegno per la preparazione delle lezioni e della correzione degli elaborati nonché per la partecipazione alle attività 37 degli organi didattici. Se l’attività didattica è svolta durante l’orario di lavoro, il compenso di cui sopra spetta nella misura del 20% per l’impegno, effettuato fuori orario di lavoro, nella preparazione delle lezioni e correzione degli elaborati. 38 CAPO VIII - Sicurezza sui luoghi di lavoro Art.19 - Prevenzione e tutela della salute sui luoghi di lavoro Particolare rilevanza è data alla sicurezza ed alla salute dei lavoratori all’interno delle strutture aziendali, sia in ragione della diversità e molteplicità dei fattori di rischio presenti, sia perché essi possono riguardare tanto i lavoratori dipendenti, quanto gli utenti dei servizi. Pertanto rientra fra gli obiettivi prioritari delle Parti la concreta e piena applicazione del complesso di norme contenute nel D.L.vo 19 settembre 1994, n.626 e successive modificazioni ed integrazioni, nonché l’adozione di idonee iniziative atte a sviluppare all’interno dell’Azienda la cultura della prevenzione. In relazione al numero dei dipendenti dell’Azienda, alla complessità organizzativa e all’articolazione nel territorio dei luoghi di lavoro i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza dell’Area Comparto sono stabiliti in numero non inferiore a 9. Le modalità di nomina e la durata in carica dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza sono quelle previste dalla normativa vigente., nonché dallo specifico regolamento interno (deliberazione 28.06.1996, n.652). L’Azienda conferma l’impegno ad assicurare l’effettivo esercizio delle attribuzioni, previste, per i rappresentanti per la sicurezza, dall’art.19 del D.L.vo 626/94, in particolare per quanto attiene l’accesso ai luoghi di lavoro. A tal fine è previsto un monte ore annuale individuale di n.40 ore. La consultazione dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, nei casi previsti dalla legge, deve essere effettiva e tempestiva in modo da consentire agli stessi di esercitare la facoltà di formulare proprie proposte e osservazioni che devono essere verbalizzate e sottoscritte dal responsabile del Servizio Protezione e prevenzione. Le riunioni periodiche previste dall’art.11 del D.L.vo 626/94 sono convocate con almeno 5 giorni lavorativi di preavviso e con ordine del giorno scritto. I Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza possono richiedere la convocazione della riunione periodica in presenza di gravi e motivate situazioni di rischio o di significative 39 modifiche delle condizioni lavorative. Delle riunioni viene redatto apposito verbale. Le notizie, le informazioni e la documentazione in possesso dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza dovranno essere dagli stessi utilizzate esclusivamente per le finalità connesse con la propria funzione. Ai Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza viene garantita una formazione particolare, relativamente alla normativa in materia di salute e sicurezza oltreché dei rischi esistenti nel proprio ambito di rappresentanza, tale da fornire adeguate nozioni sulle principali tecniche di controllo e prevenzione dei rischi medesimi. Tale formazione prevede aggiornamenti annuali o iniziative specifiche fra situazioni contingenti. L’Azienda provvede ad organizzare, anche su proposta dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, le attività formative rivolte agli operatori in materia di sicurezza e di salute sul posto di lavoro. Il servizio di prevenzione e protezione, con l’ausilio dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, esprime altresì parere sugli acquisti che coinvolgono problemi di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro. 40 CAPO IX – Pari opportunità Art. 20 - Comitato per le pari opportunità Le parti si impegnano a costituire un comitato per le pari opportunità, con i compiti di cui all’art.7 del C.C.N.L. e con la seguente composizione: - presidente: un rappresentante dell’Azienda; - componenti: - 1 per ogni organizzazione sindacale rappresentata nella RSU; - un altrettanto numero di componenti designati dalla Direzione Aziendale. Per ogni componente effettivo occorre segnalare un supplente. Il Comitato elabora, sulla base di un proprio regolamento, specifiche proposte dirette a favorire e migliorare la parità nelle condizioni di lavoro e nello sviluppo professionale dei dipendenti, tenendo conto anche delle posizioni delle lavoratrici in seno alla famiglia, secondo i criteri e le modalità indicati nel richiamato art.7 del C.C.N.L. e tenendo conto della più recente disciplina della materia (in particolare: D.L.vo 26 marzo 2001, n. 151 e Circolare del Ministero del Lavoro – Coordinamento ispezioni del Lavoro – div. II – 26 marzo 2001, n. 31). 41 CAPO X – Norme finali Art. 21 -Code contrattuali Per i seguenti istituti: Permessi retribuiti, Congedi parentali, Part-time Disciplina sperimentale, le Parti demandano all'U.O. Gestione del Personale la predisposizione di specifici protocolli con valenza regolamentare, da sottoporre alla concertazione tra le Parti. Gli istituti predetti dovranno contenere le prescrizioni definite in sede di contrattazione nazionale, che attualmente è in corso, nell'ambito della definizione delle cosiddette code contrattuali. Art. 22 - Disciplina transitoria (per la produttività collettiva) Per l’anno 2000 si confermano le regole già applicate nell’anno precedente per la corresponsione, a saldo, del fondo della produttività collettiva, con l’integrazione dei resti provenienti dal fondo delle condizioni di lavoro e delle ore straordinarie. A tal fine si utilizzano i “pesi” già riconosciuti negli accordi precedenti, che sono stati utilizzati per la corresponsione degli acconti per l’anno suddetto. I “resti” provenienti dal fondo delle condizioni di lavoro e delle ore straordinarie sono suddivisi per gruppi di provenienza, rimandando all’anno 2001 l’unificazione delle relative quote spettanti a seguito dell’applicazione di regole identiche per tutto il personale. 42 Art. 23 -Entrata in vigore Il presente contratto entra in vigore dalla data della sua sottoscrizione definitiva, ferma restando la data di decorrenza per l’applicazione di singoli istituti, prevista nelle norme precedenti. 43 ALLEGATI Sono allegati al presente contratto collettivo integrativo, quali parti integranti e sostanziali, i seguenti documenti: Allegato n. 1 - Contingenti nei servizi pubblici essenziali; Allegato n. 2 - Quantificazione del fondo ex art.38, 1° comma C.C.N.L. (“lavoro straordinario e disagio”); Allegato n. 3 - Quantificazione del fondo ex art.38, 3° comma C.C.N.L. (“produttività collettiva e premio per la qualità della prestazione individuale”); Allegato n. 4 - Quantificazione del fondo ex art.39 (“fasce retributive e posizioni organizzative”); Allegato n. 5 - Protocollo d’intesa del 17.04.2000; Allegato n. 6 - Sviluppo del fondo della produttività collettiva e misure degli acconti; Allegato n. 7 - Regolamento per la disciplina delle selezioni interne e per il passaggio tra categorie; Allegato n. 8 - Schede della valutazione permanente. 44 ALLEGATO n.1 SERVIZI ECONOMALI CONTINGENTI MINIMI IN CASO DI SCIOPERO OSPEDALE NUOVO SERVIZI: Centralino Lavanderia / Guardaroba Magazzino Centro stampa Servizio amministrativo OSPEDALE VECCHIO SERVIZI: Servizi vari Lavanderia / Guardaroba Servizio amministrativo OSPEDALE BASSINI SERVIZI: Magazzino Guardaroba Portineria Servizio amministrativo Ai servizi precedentemente elencati, nel giorno in cui si svolgerà lo sciopero, sono destinati dei contingenti di 45 personale, di norma, non superiori a quelli previsti per i giorni festivi, ai fini dell’effettuazione di prestazioni normalmente garantite in tali giorni. SERVIZI AMMINISTRATIVI E C.U.P. Personale delle Unità Operative amministrative, compreso il C.U.P. Di norma, in tali servizi non è previsto alcun contingente di personale in caso di sciopero, fatta salva l’applicazione dell’art. 2, lettera f), della Preintesa, del 5 luglio 2001, sui servizi pubblici essenziali. SERVIZI TECNICI CONTINGENTI MINIMI IN CASO DI SCIOPERO UFFICIO TECNICO DELL’OSPEDALE NUOVO Personale del ruolo tecnico / amministrativo Elettromeccanico Idraulico Elettricista Fabbro Falegname Assistente tecnico / amministrativo UFFICIO TECNICO DELL’OSPEDALE VECCHIO Personale del ruolo tecnico / amministrativo Elettricista Idraulico Falegname Assistente tecnico / amministrativo 46 UFFICIO TECNICO DELL’OSPEDALE BASSINI Personale del ruolo tecnico / amministrativo Elettricista Idraulico Falegname Assistente tecnico / amministrativo Ai servizi precedentemente elencati, nel giorno in cui si svolgerà lo sciopero, sono destinati dei contingenti di personale, di norma, non superiori a quelli previsti per i giorni festivi, ai fini dell’effettuazione di prestazioni normalmente garantite in tali giorni. AZIENDA OSPEDALIERA S.GERARDO MONZA PRESIDIO " E.BASSINI" Contingenti minimi del personale del comparto in caso di sciopero Ore 7-14 Cardiologia 1 IP Chirurgia 1a - ORL 2IP Chirurgia 2a - ORL 2IP Chirurgia Vascolare 2IP Geriatria 2IP Ginecologia 2IP Medicina 2IP Medicina Riabilitativa 2IP Nefrologia-Neurologia 2IP Oculistica 1IP + 1 OTA/ASS Ortopedia 2IP Pediatria 2IP Pronto Soccorso 3IP + 2 OTA/ASS Psichiatria 3IP U.T.I.C.- Rianimazione* 3IP Urologia 2IP Ore 7-14 Laboratorio 2TL Ore 7-14 1IP 2IP 2IP 2IP 2IP 2IP 2IP 2IP 2IP 1IP + 1 OTA/ASS 2IP 2IP 3IP + 2 OTA/ASS 3IP 3IP 2IP Ore 14-21 2TL Ore 22-7 1IP 2IP 2IP 2IP 2IP 2IP 2IP 2IP 2IP 1IP + 1 OTA/ASS 2IP 2IP 2IP + OTA/ASS 3IP 2IP 2IP Ore 21-7 1TL Radiologia Ore 8-15,42 2TR Ore 14-21 2TR Ore 21-8 1TR Emodialisi Ore 7-14,42 5IP Ore 12-19,42 5IP Ore 8-15,42 3IP + 1 OTA/ASS Ore 13-20,12 3IP + 1 OTA/ASS Sala Operatoria** 47 * Le presenze minime possono variare se variano i posti letto ** In riferimento al punto 6 dell'art. 5 del presente CCIA ed in presenza di particolari circostanze per il P.O. Bassini si ha la possibilità di attivare una seconda Sala Operatoria. Ambulatorio Oculistico Ambulatorio Personale Archivio Clinico Centro Trasfusionale D.H. Uro-Gin-Ort Dietiste E.E.G. Endoscopia Digestiva Esami Esterni Farmacia Fisoterapia Ortofoniste Poliambulatorio Sterilizzazione Terapia del dolore Ore 8-15,42 0 0 0 1 TL 0 0 0 1 IP 1 IG/ASS 0 0 0 0 2 IP + 1 OTA/ASS 0 Accettazione Ricoveri Ore 7,30-16 2 AMMIN Direzione Amministrativa Ore 8-17 1 AMMIN Direzione Sanitaria Ore 9-17 1 AMMIN Servizio Infermieristico Ore 7-17 1 CS/IP 48 ALLEGATO n.2 AZIENDA OSPEDALIERA SAN GERARDO DI MONZA PERSONALE DEL COMPARTO FONDO ART.38 - comma 1 - CCNL 7.4.1999 - "FONDO PER I COMPENSI PER LAVORO STRAORDINARIO E PER LA REMUNERAZIONE DI PARTICOLARI CONDIZIONI DI DISAGIO, PERICOLO E DANNO" FONDO STORICO AZIENDALE PER IL LAVORO STRAORDINARIO 2 888 588 000 FONDO STORICO AZIENDALE PER LE CONDIZIONI DI LAVORO 8 449 958 000 AUMENTO 0,06% DEL MONTE SALARI 1997 - Decorrenza 31.12.1999 AUMENTO 0,06% DEL MONTE SALARI 1997 - Decorrenza 1.1.2000 TOTALE FONDO 191 824 69 056 756 11 407 794 580 DECURTAZIONE DI 65h STRAORDINARIE PRO-CAPITE PER N° 30 DIPENDENTI CON POSIZIONE ORGANIZZATIVA TOTALE FONDO 48 750 000 11 359 044 580 AUMENTO DEL FONDO PER INCREMENTO DI DOTAZIONE ORGANICA (n°32 x £ 5.500.000 annue mediamente) TOTALE FONDO DISPONIBILE 176 000 000 11 535 044 580 49 ALLEGATO n.3 AZIENDA OSPEDALIERA SAN GERARDO DI MONZA PERSONALE DEL COMPARTO FONDO ART.38 - comma 3 - CCNL 7.4.1999 - "FONDO PER LA PRODUTTIVITA' COLLETTIVA PER IL MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI E PER IL PREMIO DELLA QUALITA' DELLA PRESTAZIONE INDIVIDUALE" FONDO STORICO AZIENDALE PER LA PRODUTTIVITA' COLLETTIVA FONDO STORICO AZIENDALE PER LA QUALITA' DELLA PRESTAZIONE INDIVIDUALE TOTALE 7 030 291 000 292 866 000 7 323 157 000 DECURTAZIONE MINIMA DEL 10% DA TRASFERIRE AL FONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLA PROGRESSIONE ORIZZONTALE e/o PER LE POSIZIONI ORGANIZZATIVE - ART.39, comma 4, lett. a 703 029 000 6 620 128 000 RISPARMI DERIVANTI DALLA TRASFORMAZIONE DEI POSTI DA TEMPO PIENO A PART-TIME 54 927 600 AUMENTO DEL FONDO PER INCREMENTO DOTAZIONE ORGANICA (n°32 x £ 2.800.000 annue mediamente) 89 600 000 TOTALE FONDO DISPONIBILE 6 764 655 600 50 ALLEGATO n.4 AZIENDA OSPEDALIERA SAN GERARDO DI MONZA PERSONALE DEL COMPARTO FONDO ART.39 CCNL 7.4.1999 differenza di fascia assegnata al personale in servizio all'1'1.1998 6 541 217 000 36 296 000 assegni ad personam indennità professionale specifica (art.30) x 12 mens. residuo art.43 ccnl 1994/97 (maggiorazione art.45) TOTALE fondo 1998 1 364 652 000 147 331 000 8 089 496 000 DETERMINAZIONE FONDO PER L'ANNO 1999 8 089 496 000 Fondo consolidato anno 1998 Aumento del fondo per incremento dotazione organica, salvo rideterminazione a consuntivo anno 2000 (n° 32 x £ 2.640.000 annue mediamente) 84 480 000 Aumento dello 0,81% del monte salari 1997 (£ 115.094.593.000) Decorrenza 31.12.1999 - (art.39-4°comma, lett. c) 25 896 000 TOTALE fondo 1999 8 199 872 000 DETERMINAZIONE FONDO PER L'ANNO 2000 8 199 872 000 Fondo consolidato anno 1999 Aumento dello 0,81% del monte salari 1997 (£ 115.094.593.000) Decorrenza 31.12.1999 - (art.39-4°comma, lett. c) 932 266 000 Trasferimento del 10% del fondo della produttività collettiva 703 029 000 Quota parte fondo ore straordinarie di n° 30 posizioni organizzative 48 750 000 Maggiorazione ex ind.infermieristica che sarebbe maturata dopo il 31.12.1999 (86 dip.con decorrenze diverse) 40 000 000 Valorizzazione fasce economiche personale dimesso AL 31.12.1999 79 663 000 Accordo Regionale (£ 500.000 x n° 3010 dipendenti) TOTALE FONDO DISPONIBILE anno 2000 1 505 000 000 11 508 580 000 somma già impegnata per pagare il personale in servizio per l'anno in corso 51 7 750 000 000 differenza annua da assegnare alla progressione orizzontale e alle posizioni organizzative ALLEGATO n.5 52 3 758 580 000 53 54 ALLEGATO n.6 TOTALE FONDO ART.38-comma 3 (già decurtato del 10% da trasferire al fondo art.39) 6 735 368 900 il 5% del fondo disponibile ammonta a £ 336 768 445 l'importo occorrente per riaccreditare il 5% alle cat. A - B - Bs ammonta a £ 123 319 000 Residuo fondo (prelevato dalle quote spettanti alle cat. C-D-Ds) da riutilizzare 213 449 445 cat n° medio dipendenti (senza decurtaz. coeff. proposti per ratei di presenza nell'anno) quota mensile risultante dalla distribuzione dell'intero fondo quota mensile distribuita sul fondo decurtato del 5% riassegnazione del 5% alle sole cat. A/B/Bs coeff. attuali attuale acconto mensile nuovo acconto mensile A 430 1 150 000 145 000 150 000 1 140 000 145 000 B 410 1.2 175 000 165 000 175 000 1.1 155 000 165 000 BS 245 1.3 190 000 180 000 190 000 1.2 170 000 180 000 C 1667 1.6 230 000 220 000 1.35 185 000 200 000 D 204 2 290 000 280 000 1.55 220 000 250 000 DS 6 2.5 365 000 345 000 1.75 250 000 310 000 DS(ex 8bis) 1 3 440 000 420 000 2 290 000 375 000 ALLEGATO n.7 AZIENDA OSPEDALIERA S. GERARDO DI MONZA Regolamento recante la disciplina delle selezioni interne per il passaggio da una categoria a quella immediatamente superiore o, all’interno di una categoria, per il passaggio tra profili di diverso livello economico o per il passaggio orizzontale tra profili diversi dello stesso livello del personale del comparto Sanità. IL DIRETTORE GENERALE -Visto l’art. 36 del D.Lgs. 3 febbraio 1993, n. 29 e successive modificazioni; -Visto il C.C.N.L. 7 aprile 1999 relativo al personale del Comparto Sanità e, in particolare, l’art. 16, comma 4, secondo il quale le aziende sanitarie, con atti regolamentari improntati a principi di imparzialità, trasparenza, tempestività, economicità e celerità di espletamento ai sensi di quanto previsto dall’art. 36, comma 3 del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, devono preventivamente individuare le procedure relative alle modalità di svolgimento delle selezioni interne per il passaggio dei dipendenti da una categoria all’altra immediatamente superiore; -Visto l’art. 17, comma 2, del medesimo C.C.N.L. 7 aprile 1999 con il quale si dispone che il regolamento di cui all’art. 16, comma 4, definisca anche i criteri per le selezioni finalizzate al passaggio dei dipendenti tra profili di diverso livello economico nell’ambito della stessa categoria e che detti criteri siano utilizzati anche per i passaggi all’interno della medesima categoria tra profili diversi dello stesso livello ove sia richiesto il possesso di requisiti abilitativi prescritti da disposizioni legislative o in caso di domande in numero superiore ai posti da conferire; -Visto l’art. 4 del medesimo C.C.N.L. 7 aprile 1999, secondo il quale i criteri generali per la definizione delle procedure per le selezioni per i passaggi all’interno di ciascuna categoria, di cui all’art. 17, sono oggetto di contrattazione collettiva integrativa; -Visto il verbale dell’incontro con le OO.SS e la RSU, del 24 aprile 2001, ADOTTA Il seguente regolamento: Art. 1 -Oggetto del regolamento Il presente regolamento individua, con riferimento alle diverse categorie e profili previsti per il personale del comparto Sanità, le procedure da osservare ai fini della copertura dei posti mediante accesso dall’interno. TITOLO I SELEZIONI PER IL PASSAGGIO DA UNA CATEGORIA ALL’ALTRA IMMEDIATAMENTE SUPERIORE O PER IL PASSAGGIO NELL’AMBITO DELLA STESSA CATEGORIA, TRA PROFILI DI DIVERSO LIVELLO ECONOMICO. Capo I Norme Generali Art. 2 -Posti da conferire Per la quantificazione del numero dei posti da ricoprire mediante selezione interna, rispetto al numero complessivo di assunzioni da effettuare, si applicano le misure previste dal D.M. di prossima pubblicazione pari al 30% dei posti da ricoprire con arrotondamento all’unità superiore. In caso di un unico posto vacante si attua la riserva a favore del candidato interno. Ai sensi dell’art. 15, comma 2, del C.C.N.L. 7 aprile 1999, i posti delle categorie B livello super e D livello super sono conferiti prioritariamente mediante selezione interna, sempre nei limiti della percentuale del 30%; i relativi concorsi per esterni possono essere disposti solo ove le procedure interne non abbiano dato esito. Sono conteggiati nel contingente di posti da riservare agli interni quelli assegnati per passaggi nell’ambito della stessa categoria e livello ai sensi del successivo titolo II. Art. 3 -Requisiti di ammissione Alle selezioni interne disciplinate dal presente titolo, possono partecipare i dipendenti in servizio di ruolo alla data di scadenza del termine per la 2 presentazione delle domande in possesso, alla data predetta, dei requisiti culturali e professionali previsti per l’accesso al profilo cui si riferisce la selezione stessa. I requisiti culturali e professionali richiesti per l’ammissione alle selezioni interne sono quelli indicati – per ciascun profilo professionale – nella “declaratoria delle categorie e profili” di cui all’allegato 1 del C.C.N.L. 7 aprile 1999. Art. 4 -Bando di selezione interna Il bando di selezione interna deve indicare: la categoria, il profilo professionale e, ove necessario, il livello dei posti che si intende coprire nonché il relativo trattamento economico; i requisiti di ammissione; il termine e le modalità di presentazione delle domande di partecipazione e della relativa documentazione; l’oggetto delle prove di esame; i titoli valutabili; i titoli che, a parità di merito, danno luogo a preferenza. Il bando di selezione va pubblicato all’albo dell’Azienda. L’Azienda si impegna a dare al bando la massima diffusione. A tale fine copia del bando viene affissa, nella stessa data., negli appositi spazi individuati in ciascuna articolazione dell’Azienda e viene altresì inviata alla R.S.U. ed alle organizzazioni sindacali di categoria firmatarie del C.C.N.L. del comparto presenti in ambito aziendale. Il termine per la presentazione della domanda di partecipazione alle selezioni scade il trentesimo giorno successivo a quello di pubblicazione del bando all’albo dell’Azienda. Si considerano utilmente prodotte le domande spedite a mezzo posta entro il termine di scadenza. Art. 5 -Domande di ammissione alle selezioni Per l’ammissione alle selezioni gli aspiranti devono presentare domanda redatta in carta semplice secondo lo schema esemplificativo che verrà allegato al relativo bando. I titoli possono essere prodotti in originale o in copia autenticata nei modi di legge ovvero autocertificati o dichiarati nei casi e nei limiti previsti dalla normativa vigente, come nel dettaglio previsto nel bando. Alla domanda di 3 partecipazione gli aspiranti possono inoltre allegare un curriculum formativo e professionale debitamente datato e firmato. La documentazione del servizio prestato presso l’Azienda e gli enti confluiti, nonché la valutazione delle prestazioni vengono acquisite d’ufficio. Art. 6 -Ammissione dei candidati L’ammissione dei candidati alle selezioni è deliberata dal Direttore Generale – o dirigente delegato - previa verifica dello status di dipendente di ruolo dell’Azienda nella categoria o livello retributivo immediatamente inferiori al momento della scadenza del bando nonché del possesso dei requisiti culturali e/o professionali richiesti per la partecipazione alle selezioni stesse. L’esclusione è deliberata, previa verifica dei requisiti da parte della Commissione costituita per la selezione, con provvedimento motivato, da notificarsi agli interessati entro trenta giorni dall’esecutività della relativa decisione. Il candidato ha diritto a proporre, entro 10 giorni dalla notifica, ricorso all’Azienda contro l’esclusione . A tale proposito il candidato ha la facoltà di farsi assistere da un rappresentante sindacale o di sua fiducia, mentre l’Amministrazione nominerà un proprio rappresentante con poteri di verifica; le decisioni di tale collegio saranno sottoposte al Direttore Generale per le eventuali rettifiche del provvedimento. Art. 7 -Commissioni Esaminatrici La Commissione Esaminatrice è nominata dal Direttore Generale, o dirigente delegato, ed è così composta: Presidente: - un dirigente del ruolo nel cui ambito è collocato il profilo professionale dei posti messi a selezione; Componenti: - un esperto nelle materie oggetto della selezione, scelto tra il personale appartenente ai profili non dirigenziali nell’ambito dell’Azienda, di profilo non inferiore a quello a selezione ed appartenente allo stesso Ruolo; - un esperto di provata competenza in materia di gestione delle risorse umane o di ricerca di personale o di psicologia del lavoro; Segretario: - un dipendente amministrativo dell’Azienda di categoria non inferiore alla C. 4 Tutti i componenti sono scelti dall’Azienda sulla base di valutazioni autonome e motivate. Si applicano alle procedure oggetto del presente regolamento le disposizioni previste dall’art. 36, comma 3 del D.Lgs. 29/1993. Art. 8 -Compensi I componenti delle Commissioni svolgono il proprio compito durante il normale orario di lavoro; ad essi non spetta alcun compenso. 5 Capo II Svolgimento delle procedure selettive Art. 9 -Punteggio a disposizione Il punteggio complessivo a disposizione delle Commissioni è di 100 punti così ripartiti: Selezione per posti afferenti alla categoria B livello iniziale : per la valutazione del curriculum: punti 60 di cui 40 riservati alla valutazione dell’anzianità, 10 titoli culturali, 10 per aggiornamento ; per la valutazione della prova teorico-pratica : punti 40; Selezione per posti afferenti alla categoria Bs : per la valutazione del curriculum: punti 60 di cui 40 riservati alla valutazione dell’anzianità, 10 titoli culturale, 10 per aggiornamento; per la valutazione della prova teorico-pratica: punti 40; Selezione per posti afferenti alla categoria C: per la valutazione del curriculum: punti 40 di cui 10 riservati alla valutazione dell’anzianità, 15 titoli culturali, 15 per aggiornamento; per la valutazione della prova teorico-pratica comprensiva di colloquio attitudinale: punti 60 – di cui 10 riservati al colloquio attitudinale -; Selezione per posti afferenti alla categoria D livello iniziale: per la valutazione del curriculum: punti 30 di cui 5 riservati alla valutazione dell’anzianità,15 titoli culturali, 10 per aggiornamento; per la valutazione della prova teorico-pratica comprensiva di colloquio attitudinale: punti 70 - di cui 10 riservati al colloquio attitudinale -; Selezione per posti afferenti alla categoria D super: per la valutazione del curriculum: punti 20 di cui 10 titoli culturali, 10 per aggiornamento; per la valutazione della prova teorico-pratica comprensiva di colloquio attitudinale: punti 80 - di cui 10 riservati al colloquio attitudinale -; Per l’attribuzione del punteggio di anzianità si farà riferimento alle disposizioni previste per i singoli profili dalla normativa nazionale in vigore 6 al momento dell’apertura della selezione. Art. 10 -Adempimenti preliminari Prima dell’inizio della prova la Commissione esaminatrice determina: a) i criteri generali per la valutazione comparata dei curricula prodotti dai concorrenti; b) i criteri di effettuazione e le modalità di valutazione della prova d’esame per l’assegnazione del relativo punteggio. I componenti della Commissione, presa visione dell’elenco dei partecipanti alla selezione, sottoscrivono la dichiarazione che tra essi ed i concorrenti stessi non sussistono situazioni di incompatibilità ai sensi degli articoli 51 e 52 del codice di procedura civile in quanto applicabili. Art. 11 -Valutazione comparata dei curricula La valutazione comparata dei curricula è effettuata prima dello svolgimento della prova. Oltre agli elementi indicati nell’art. 16, comma 2, sub b) del C.C.N.L. 7 aprile 1999, nella valutazione dei curricula si deve dare adeguata ponderazione ai seguenti ulteriori elementi: - conferimento di posizioni organizzative o altri tipi di incarico di carattere ispettivo, professionale, di studio, ricerca o coordinamento; - valutazione delle prestazioni tenuto conto della metodologia adottata dall’Azienda per la valutazione permanente a termini dell’art. 35, comma 3, del C.C.N.L. 7 aprile 1999. Gli elementi di valutazione vanno tra di loro diversamente combinati e ponderati in relazione alle peculiarità professionali proprie della categoria e del profilo cui si riferisce la singola selezione. Il punteggio complessivo attribuito per il curriculum deve essere motivato con specifico riferimento agli elementi che lo costituiscono ai sensi del precedente comma 2. Non sono valutabili i titoli che costituiscono requisito di ammissione alla selezione. Il punteggio assegnato ai titoli viene reso noto prima della effettuazione della prova. 7 Capo III Prova d’esame Art. 12 -Prova d’esame Nelle selezioni interne per l’accesso ai profili afferenti alla categoria B livelli iniziale e super, la prova pratica d’esame è finalizzata alla verifica delle conoscenze teoriche di base e delle capacità manuali e tecniche relative al profilo da ricoprire; nella prova verrà altresì valutato il grado di autonomia e responsabilità posseduto. Per la categoria B super – Coordinatore, verrà valutata anche la capacità di coordinamento di altri lavoratori. Nelle selezioni interne per l’accesso ai profili afferenti alla categoria C, la prova d’esame teorico – pratica è finalizzata alla verifica delle conoscenze teoriche specialistiche di base e delle capacità tecniche relative al profilo da ricoprire ; essa comprende colloquio finalizzato alla verifica del grado di autonomia e responsabilità . Nelle selezioni interne per l’accesso ai profili afferenti alla categoria D, la prova d’esame teorico – pratica è finalizzata alla verifica delle conoscenze teoriche specialistiche e/o gestionali relative al profilo; essa comprende colloquio finalizzato alla verifica del grado di autonomia e responsabilità posseduto, delle capacità organizzative di coordinamento e gestionali, nonché di svolgere funzioni che implichino l’esercizio di poteri discrezionali riferiti al loro profilo. Per la categoria D super, il colloquio, oltre a quanto previsto nel capoverso precedente, deve verificare le capacità di programmazione e proposta. Art. 13 -Svolgimento La data della prova d’esame va comunicata ai candidati con raccomandata con avviso di ricevimento non meno di quindici giorni prima dell’inizio delle prove stesse. Le prove d’esame non possono aver luogo nei giorni festivi e nei giorni di festività religiose ebraiche o valdesi. I candidati presenti alle prove hanno diritto al permesso retribuito per tutta la durata della selezione. 8 Art. 14 -Valutazione Il superamento della prova prevista dal bando di selezione è subordinato al raggiungimento di una valutazione di sufficienza secondo le disposizioni previste dalla normativa vigente al momento dell’indizione della selezione per le procedure di accesso dall’esterno per il personale del comparto Sanità. In ogni caso il punteggio minimo per il superamento della prova teoricopratica non può essere inferiore alla metà + 1 del punteggio previsto per la prova stessa. Art. 15 -Prova pratica e teorico – pratica Nel giorno fissato per lo svolgimento della prova ed immediatamente prima dell’inizio della stessa la Commissione al completo ne determina i contenuti e le modalità di esecuzione che, in ogni caso, devono comportare pari difficoltà ed uguale impegno tecnico per tutti i concorrenti. La Commissione può stabilire di far svolgere a tutti i candidati la medesima prova. In tal caso, si applicano le disposizioni di cui al Regolamento concorsuale vigente. 9 Art. 16 -Colloquio Il colloquio si svolge nel rispetto dei criteri e delle modalità fissati dalla Commissione all’atto dell’insediamento, alla presenza dell’intera Commissione ed in sala aperta al pubblico. Il colloquio costituisce parte integrante della prova. Al termine di ogni seduta la Commissione rende noto, mediante affissione nella sala di esame, il punteggio attribuito nel corso della giornata ai candidati sottoposti alla prova. Capo IV Graduatoria e suo utilizzo – conferimento dei posti Art. 17 -Graduatoria Al termine delle prove di esame la Commissione formula la graduatoria di merito sulla base del punteggio complessivo conseguito da ciascun candidato. E’ escluso dalla graduatoria il candidato che non abbia conseguito nella prova d’esame la prevista valutazione di sufficienza a termini dell’art. 14. Il punteggio complessivo è dato dalla somma del punteggio attribuito quale valutazione del curriculum e dal punteggio conseguito nella prova d’esame. A parità di merito la preferenza è data, nell’ordine, a chi vanti maggior punteggio nella prova, la maggiore anzianità nel profilo rivestito al momento dell’ammissione se requisito di accesso, la maggiore anzianità complessiva, il maggior carico familiare e, infine, la maggiore età. Art. 18 -Verbali Di ogni seduta della Commissione il segretario redige processo verbale dal quale devono risultare descritte le operazioni seguite e le decisioni adottate. La Commissione espleta i propri lavori alla presenza di tutti i componenti ad eccezione dello svolgimento delle prova scritta, durante la quale è sufficiente la presenza di un componente e del segretario. 10 I punteggi relativi alla prova di esame sono attribuiti con voti palesi. In caso di differenti valutazioni il punteggio da attribuire è quello risultante dalla media aritmetica dei voti espressi da ciascun commissario. Fermo restando l’obbligo della firma dei verbali, ciascun commissario può far inserire nei medesimi, controfirmandole, tutte le osservazioni in merito a presunte irregolarità nello svolgimento della selezione ed il proprio eventuale dissenso circa le decisioni adottate a maggioranza dalla Commissione. Eventuali osservazioni dei candidati inerenti allo svolgimento della procedura vanno formulate con esposto sottoscritto dagli interessati da allegare al verbale previa menzione nello stesso. Al termine dei lavori i verbali, unitamente ad ogni altro atto, sono rimessi all’organo competente dell’Azienda per le conseguenti determinazioni. Art. 19 -Conferimento dei posti Il Direttore Generale o suo delegato, accertata la regolarità della procedura, approva i relativi atti e dichiara vincitori, nei limiti dei posti messi a selezione, i candidati utilmente collocati nella graduatoria di merito. Ai candidati dichiarati vincitori l’Azienda comunica per iscritto il nuovo inquadramento conseguito e la relativa decorrenza nonché le eventuali modifiche del rapporto di lavoro ad esso correlate. La graduatoria di merito rimane valida per il periodo di tempo previsto per la validità delle graduatorie dei concorsi per esterni ( 24 mesi). Il personale assunto in esito alle selezioni di cui al precedente titolo non è soggetto al periodo di prova salvo il caso di cambiamento di Ruolo. 11 Art. 20 -Accesso agli atti L’accesso agli atti della selezione con le procedure di cui agli artt. 22 e seguenti della Legge n. 241/1990 è consentito, limitatamente ai candidati aventi titolo, al termine della selezione e comunque non prima dell’approvazione della graduatoria di merito definita dalla Commissione esaminatrice. 12 TITOLO II PASSAGGIO ORIZZONTALE TRA PROFILI DIVERSI DELLO STESSO LIVELLO Capo I Norme Generali Art. 21 -Priorità dei procedimenti Le procedure di cui al presente titolo hanno carattere prioritario rispetto a quelle del titolo I e di accesso dall’esterno . Art. 22 -Posti da conferire L’Amministrazione periodicamente indica, distintamente per le diverse categorie, i posti cui è possibile accedere da parte del personale di diverso profilo appartenente alla stessa categoria. L’Amministrazione indica i requisiti di accesso, i termini e le modalità di presentazione delle domande, l’oggetto della prova d’esame, i titoli valutabili e ogni altra notizia ritenuta utile per informazione degli aspiranti. In tutti i casi l’Azienda procede alla verifica dell’idoneità dei candidati. Nel caso in cui le domande siano in numero superiore ai posti da conferire si procede all’effettuazione di selezione con conseguente formulazione di graduatoria con le stesse procedure previste ai capi II e III del precedente Titolo I; negli altri casi si farà luogo alla sola verifica dell’idoneità. Art. 23 -Presentazione domande Possono presentare domanda i dipendenti di ruolo inquadrati in profilo diverso della stessa categoria e livello dei posti da coprire in possesso dei requisiti per l’accesso dall’esterno al profilo previsti dall’allegato n. 1 al C.C.N.L. 07.04.1999. 13 Art. 24 -Modalità di svolgimento Per l’ammissione o esclusione dei candidati, la composizione e nomina delle commissioni esaminatrici, le prove e, ove richiesta a termini del precedente art. 22, comma 3, la valutazione dei curricula, la verbalizzazione e l’accesso agli atti, si applicano le corrispondenti disposizioni del Titolo I. La validità della graduatoria è fissata in 24 mesi dalla data dell’Avviso.. 14 TITOLO III NORME PARTICOLARI, TRANSITORIE E FINALI Art. 25 -Norme particolari Il personale della categoria C cui sia stato conferito incarico di funzione organizzativa svolto per un periodo di almeno sei mesi, prorogabile ad un anno, con valutazione positiva, partecipa alla selezione interna di cui al titolo I sulla base di colloquio con precedenza di passaggio in caso di idoneità. Art. 26 -Norme transitorie L’Amministrazione Ospedaliera si impegna ad effettuare una ricognizione sulla esistenza di eventuali posizioni che presentino un inquadramento differente, pur essendo assegnate al medesimo servizio. In tal caso l’Amministrazione si impegna a concordare con le OO.SS. le modalità di selezione per ovviare a tali differenze, mediante le procedure della progressione verticale, utilizzando, quale norma di primo inquadramento, selezioni per soli titoli e colloquio riservate a tale personale, secondo le norme vigenti. Tali procedure verranno avviate con l’entrata in vigore del presente contratto. Successivamente alla sottoscrizione del C.C.I.A. vengono portati a compimento i concorsi in atto secondo le regole preesistenti. Art. 27 -Norme finali Dalla data di entrata in vigore del regolamento concorsuale per il personale del Comparto Sanità, di cui all’art. 18 del D.Lgs n. 502/1992 e successive modificazioni, si applicheranno le corrispondenti norme del regolamento stesso, salva la possibilità di deroghe di cui l’Amministrazione darà informativa alle OO.SS. Il presente regolamento entra in vigore il trentesimo giorno dalla sottoscrizione del contratto integrativo. 15 Art. 28 -Eventuali modifiche del Regolamento Le parti, di concerto, possono promuovere la revisione o la modifica del presente Regolamento qualora ne ravvisino la necessità. 16 ALLEGATO n.8 SCHEDA DI VALUTAZIONE PERMANENTE PERSONALE DI SUPPORTO (AUSILIARIO /OTA) Sig._____________________________ Qual._____________ Matr.____________ Unità Operativa_____________________ Insuffic. Suff. Buono Ottimo Insuffic. Suff. Buono Ottimo RISULTATI DELLE PRESTAZIONI 35% Qualita' del lavoro. Consistenza del lavoro. Comunicazione. METODO DI LAVORO 45% Corretto uso degli strumenti di lavoro ( dove previsti ). Collaborazione con l'equipe. Capacita ' di organizzare il proprio lavoro. Capacità di adeguare il proprio intervento a una situazione non prevista. Capacità di relazione QUALITA' PERSONALI 20% Rispetto delle norme comportamentali e del proprio ruolo. Adattamento a nuove soluzioni organizzative. DATA FIRMA DEL DIPENDENTE _________________________________________________________ FIRMA DEL RESPONSABILE UNITA' OPERATIVA________________________________________________________ FIRMA DEL RESPONSABILE SERVIZIO INFERMIERISTICO________________________________________________ Linee guida per la compilazione della scheda di valutazione personale di supporto La scheda di valutazione deve essere compilata in ogni sua parte ed è sottoscritta dal compilatore, che, di norma, coincide con il Responsabile dell’U.O. in cui lavora il valutato (per il personale infermieristico ed ausiliario il valutatore è il Capo Sala). La stessa scheda deve essere vistata dal valutato. La scheda di valutazione sarà annualmente trasmessa, entro il mese di dicembre, all’U.O. Gestione del Personale. RISULTATI DELLE PRESTAZIONI Qualità del lavoro: s’intende l’esecuzione delle prestazioni in termini di ordine, precisione e accuratezza capacità di riconoscere e rispettare la dimensione privata, anche in riferimento al segreto d’ufficio e alla Legge sulla privacy Consistenza del lavoro: s’intende la misura delle prestazioni svolte in relazione all’organizzazione del lavoro secondo gli standard definiti nell’ambito dell’U.O. Comunicazione : s’intende trasmettere informazioni orali e scritte, laddove previste: s’intende la capacità di comunicare notizie e informazioni, relative alle proprie competenze, in modo corretto ed esaustivo, al giusto destinatario METODO DI LAVORO Corretto uso degli strumenti di lavoro : s’intende la capacità di utilizzare guanti, mascherine, visiere, paraspruzzi e camici in modo appropriato e in tutte le occasioni che lo richiedono Collaborazione con l’equipe: S’intende il contributo che l’operatore apporta in termini esecutivi e/o propositivi all’equipe, per il raggiungimento degli obiettivi posti dall’Unità Operativa Capacità di organizzare il proprio lavoro : s’intende la capacità di predisporre con ordine logico le attività, in modo da raggiungere l’obiettivo, rimettendo il materiale utilizzato nelle condizioni originarie come da ceck-list, linee guida e reintegrando ciò che manca. Capacità di adeguare il proprio intervento a una situazione non prevista : s’intende l’essere in grado di individuare le priorità di intervento nei limiti delle proprie competenze, relativamente ai programmi delle attività di routine, e rendersi disponibile e collaborante con le figure dell’equipe. Capacità di relazione: s’intende la capacità di rapportarsi con i membri dell’equipe e col paziente, cioè saper utilizzare un linguaggio adeguato, in maniera educata manifestando capacità di ascolto la capacità di favorire l’inserimento del personale nuovo all’Unità Operativa, s’intenda l’abilità nell’agevolare l’integrazione dei nuovi arrivati appartenenti alla stessa categoria affiancandoli nello svolgimento delle mansioni assegnate, secondo il piano di lavoro stabilito. QUALITA’ PERSONALI Rispetto delle norme comportamentali e del proprio ruolo: s’intende la cura della propria persona e decoro della divisa: pulizia personale, divisa in ordine e completa con cartellino a vista essere in grado di identificare i propri compiti e funzioni nell’ambito del posto ricoperto nell’Azienda capacità di rispettare gli orari del rispettivo profilo orario. Adattamento a nuove soluzioni organizzative: attitudine ad adattarsi ai cambiamenti iniziativa nel suggerire risoluzioni organizzative nell’ambito delle proprie competenze. 1 e SCHEDA DI VALUTAZIONE PERMANENTE PERSONALE AMMINISTRATIVO COADIUTORI E OPERATORI TECNICI Sig._____________________________ Qual._____________ Matr.____________ Unità Operativa_____________________ Insuffic. Suff. Buono Ottimo Insuffic. Suff. Buono Ottimo RISULTATI DELLE PRESTAZIONI 35% Qualita' delle prestazioni. Consistenza delle prestazioni. Comunicazione METODO DI LAVORO 45% Corretto uso degli strumenti di lavoro ( dove previsti ). Collaborazione con l'equipe. Capacita ' di organizzare il proprio lavoro. Capacità di adeguare il proprio intervento a una situazione non prevista. Capacità di relazione QUALITA' PERSONALI 20% Rispetto delle norme comportamentali e del proprio ruolo. Adattamento a nuove soluzioni organizzative. FIRMA DEL DIPENDENTE _________________________________________________________ FIRMA DEL RESPONSABILE UNITA' OPERATIVA________________________________________________________ DATA Linee guida per la compilazione della scheda di valutazione personale Amministrativo Coadiutori e Operatori Tecnici La scheda di valutazione deve essere compilata in ogni sua parte ed è sottoscritta dal compilatore, che, di norma, coincide con il Responsabile dell’U.O. in cui lavora il valutato . La stessa scheda deve essere vistata dal valutato. La scheda di valutazione sarà annualmente trasmessa, entro il mese di dicembre, all’U.O. Gestione del Personale. RISULTATI DELLE PRESTAZIONI Qualità delle prestazioni: s’intende l’esecuzione delle prestazioni in termini di ordine, precisione e accuratezza capacità di riconoscere e rispettare la dimensione privata, anche in riferimento al segreto d’ufficio e alla Legge sulla privacy Consistenza delle prestazioni: s’intende la misura delle prestazioni svolte in relazione all’organizzazione del lavoro secondo gli standard definiti nell’ambito dell’ Unità Operativa. Comunicazione: s’intende trasmettere informazioni orali e scritte, laddove previste: s’intende la capacità di comunicare notizie e informazioni, relative alle proprie competenze, in modo corretto ed esaustivo, al giusto destinatario METODO DI LAVORO Corretto uso degli strumenti di lavoro : s’intende la capacità di utilizzare guanti, mascherine, visiere, paraspruzzi e camici in modo appropriato e in tutte le occasioni che lo richiedono Collaborazione con l’equipe: S’intende il contributo che l’operatore apporta in termini esecutivi e/o propositivi all’equipe, per il raggiungimento degli obiettivi posti dall’Unità Operativa Capacità di organizzare il proprio lavoro : s’intende la capacità di predisporre con ordine logico le attività, in modo da raggiungere l’obiettivo, rimettendo il materiale utilizzato nelle condizioni originarie come da ceck-list, linee guida e reintegrando ciò che manca. Capacità di adeguare il proprio intervento a una situazione non prevista : s’intende l’essere in grado di individuare le priorità di intervento nei limiti delle proprie competenze, relativamente ai programmi delle attività di routine, e rendersi disponibile e collaborante con le figure dell’equipe. Capacità di relazione: s’intende la capacità di rapportarsi con i membri dell’equipe e col paziente, cioè saper utilizzare un linguaggio adeguato, in maniera educata manifestando capacità di ascolto la capacità di favorire l’inserimento del personale nuovo all’Unità Operativa, s’intenda l’abilità nell’agevolare l’integrazione dei nuovi arrivati appartenenti alla stessa categoria affiancandoli nello svolgimento delle mansioni assegnate, secondo il piano di lavoro stabilito. QUALITA’ PERSONALI Rispetto delle norme comportamentali e del proprio ruolo: s’intende la cura della propria persona e decoro della divisa: pulizia personale, divisa in ordine e completa con cartellino a vista essere in grado di identificare i propri compiti e funzioni nell’ambito del posto ricoperto nell’Azienda capacità di rispettare gli orari del rispettivo profilo orario. Adattamento a nuove soluzioni organizzative: attitudine ad adattarsi ai cambiamenti e iniziativa nel suggerire risoluzioni organizzative nell’ambito delle proprie competenze. 1 SCHEDA DI VALUTAZIONE PERMANENTE PERSONALE TECNICO SANITARIO Sig._____________________________ Qual._____________ Matr.____________ Unità Operativa_____________________ Insuffic. Suff. Buono Ottimo Insuffic. Suff. Buono Ottimo RISULTATI DELLE PRESTAZIONI 30% Consistenza delle prestazioni. Qualita' delle prestazioni. METODO DI LAVORO 50% Organizzazione del proprio lavoro. Comunicazione Collaborazione attiva con i colleghi i superiori e con l'utente Capacità di gestire situazioni impreviste o critiche. QUALITA' PERSONALI 20% Rispetto delle norme comportamentali e del proprio ruolo Capacita' di apprendimento e di insegnamento. Capacità di innovazione DATA FIRMA DEL DIPENDENTE _________________________________________________________ FIRMA DEL RESPONSABILE UNITA' OPERATIVA________________________________________________________ FIRMA DEL RESPONSABILE SERVIZIO INFERMIERISTICO________________________________________________ Linee guida per la compilazione della scheda di valutazione personale tecnico La scheda di valutazione deve essere compilata in ogni sua parte ed è sottoscritta dal compilatore, che, di norma, coincide con il Responsabile dell’U.O. in cui lavora il valutato. La stessa scheda deve essere vistata dal valutato. La scheda di valutazione sarà annualmente trasmessa, entro il mese di dicembre, all’U.O. Gestione del Personale. RISULTATI DELLE PRESTAZIONI Consistenza delle prestazioni: s’intende la misura delle prestazioni svolte secondo gli standard di produzione, entro i tempi previsti. Qualità delle prestazioni: s’intende la caratteristica del prodotto finale, secondo gli standards qualitativi previsti dall’attività svolta la capacità di eseguire la prestazione con precisione, diligenza e attenzione. capacità di far fronte ad eventuali problemi delle apparecchiature utilizzate nei limiti delle proprie funzioni che il professionista maneggi con cura le attrezzature, si preoccupi della loro manutenzione e ne segnali eventuali guasti o anomalie. METODO DI LAVORO Organizzazione del proprio lavoro: s’intende capacità di predisporre le attività per il raggiungimento del risultato capacità di applicare il protocollo in ogni sua fase, seguendo l’ordine prestabilito e valutando il risultato della prestazione Comunicazione :s’intende capacità di comunicare nei tempi e nei modi prestabiliti le informazioni concernenti l’attività. Collaborazione attiva con i colleghi con i superiori e con l’utente: s’intende capacità di contribuire con gli altri componenti del gruppo alla realizzazione dei progetti previsti, utili al raggiungimento degli obiettivi dell’Unità Operativa, anche nel caso di una non totale condivisione degli stessi rispetto verso i colleghi ovvero collaborazione e condivisione dei carichi di lavoro e messa in pratica delle indicazioni dei colleghi in un clima di rapporti costruttivi capacità di confronto in modo costruttivo con i superiori verso l’utente e i familiari ovvero sapersi rapportare con il paziente nella sua integrità di individuo, coinvolgendolo e con i familiari mettendo in atto un rapporto finalizzato alla soluzione dei problemi. Capacità di gestire situazioni impreviste o critiche: s’intende l’attitudine a riconoscere e valutare le criticità ( situazioni tecniche ), dare un ordine sequenziale in base all’importanza alle attività da svolgere e saper affrontare l’emergenza. Per fronteggiare tale situazione si richiede: la conoscenza delle prime manovre da attuare, sapere come e chi chiamare per avere soccorso. QUALITA’ PERSONALI Rispetto delle norme comportamentali e del proprio ruolo: s’intende rispetto dell’orario individuato dal profilo corrispondente pulizia personale e utilizzo di una divisa completa e pulita con cartellino a vista disponibilità all’aggiornamento propensione ad adeguare le proprie conoscenze a livelli di ricerca più recenti Capacità di apprendimento e attitudine all’insegnamento: s’intende l’essere in grado di recepire, elaborare e mettere in atto correttamente nuove tecniche e procedure nei tempi stabiliti dai piani di addestramento attitudine all’insegnamento, ovvero l’attitudine a trasmettere le proprie conoscenze teorico-pratiche agli altri, in modo chiaro, preciso e successiva valutazione dell’apprendimento. Capacità di innovazione: s’intende propensione alla piena accettazione di modifiche migliorative nelle modalità di operato, nell’organizzazione e negli spostamenti capacità di proporre nuove soluzioni operative ovvero essere innovativi e dimostrare iniziativa nel proporre soluzioni a problemi organizzativi. 2 SCHEDA DI VALUTAZIONE PERMANENTE PERSONALE INFERMIERISTICO Sig._____________________________ Qual._____________ Matr.____________ Unità Operativa_____________________ Insuffic. Suff. Buono Ottimo RISULTATI DELLE PRESTAZIONI 30% Qualita' della prestazione. Consistenza delle prestazioni. METODO DI LAVORO 50% Capacita' di osservazione. Capacita' di applicare protocolli, procedure e linee guida. Capacita' di individuare le priorita'. Adattamento a nuove soluzioni organizzative Capacità di utilizzare i flussi informativi. Insuffic. Suff. CARATTERISTICHE INDIVIDUALI 20% Rispetto delle norme comportamentali e del proprio ruolo. Comunicazione Capacità di innovazione. Capacita' di apprendimento e attitudine all' insegnamento. DATA FIRMA DEL DIPENDENTE _________________________________________________________ FIRMA DEL RESPONSABILE UNITA' OPERATIVA________________________________________________________ FIRMA DEL RESPONSABILE SERVIZIO INFERMIERISTICO________________________________________________ Buono Ottimo Linee guida per la compilazione della scheda di valutazione personale infermieristico La scheda di valutazione deve essere compilata in ogni sua parte ed è sottoscritta dal compilatore, che, di norma, coincide con il Responsabile dell’U.O. in cui lavora il valutato (per il personale infermieristico ed ausiliario il valutatore è il Capo Sala, mentre, per quest’ultima figura, il valutatore è costituito dal Direttore dell’U.O. e il Coordinatore di Dipartimento Infermieristico). La stessa scheda deve essere vistata dal valutato. La scheda di valutazione sarà annualmente trasmessa, entro il mese di dicembre, all’U.O. Gestione del Personale. RISULTATI DELLE PRESTAZIONI Qualità della prestazione: s’intende la caratteristica della prestazione in termini di ordine, precisione e accuratezza atta a produrre l’effetto desiderato (efficacia). Consistenza delle prestazioni: s’intende il volume del lavoro svolto atto ad ottenere un buon rendimento per produrre l’effetto desiderato ( efficienza) nei tempi previsti dal programma delle attività. METODO DI LAVORO Capacità di osservazione: s’intende l’attenzione posta nel rilevare i dati di interesse infermieristico e individuata nella capacità di compilare la scheda infermieristica con accuratezza e precisione la capacità di pianificare l’assistenza, la capacità cioè di dare consequenzialità alle azioni programmate per il raggiungimento degli obiettivi prefissati la capacità di rispondere in modo appropriato ai bisogni: s’intende la modalità di azione scelta dal professionista per far fronte alla richiesta di assistenza la capacità di valutazione : s’intende l’essere in grado di esprimere giudizi in termini di efficacia e di efficienza sul risultato delle prestazioni svolte dal professionista stesso, dai colleghi e/o dal personale di supporto Capacità di applicare protocolli, procedure e linee guida : s’intende l’applicazione di tutte le fasi degli stessi nel rispetto di tempi e modalità Capacità di individuare le priorità : s’intende la capacità di organizzare il lavoro cioè l’abilità con la quale il professionista predispone le attività, ottimizzando le risorse, al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati in rapporto: all’equipe al proprio lavoro con il personale di supporto rispettando le linee generali dettate dall’Unità Operativa e Azienda ( es. mobilità ) in situazioni non legate alla routine Adattamento a nuove soluzioni organizzative: s’intende l’essere in grado di accettare ed adeguarsi a nuove situazioni organizzative, collaborando attivamente al conseguimento degli obiettivi dell’U.O. 1 Capacità di utilizzare i flussi informativi: s’intende modulistica adeguata compilata in ogni sua parte scheda infermieristica compilata con accuratezza e precisione sempre documentata da riferimenti temporali e firmata informazioni verbali, cioè trasmissione di informazioni chiare, complete, con linguaggio adeguato al giusto destinatario CARATTERISTICHE INDIVIDUALI Rispetto delle norme comportamentali e del proprio ruolo: s’intende la cura della propria persona e decoro della divisa: pulizia personale, divisa in ordine e completa con cartellino a vista disponibilità all’aggiornamento l’attitudine cioè ad apprendere nuove cognizioni necessarie alla professione, attraverso la documentazione e l’informazione continua nonché la partecipazione a corsi o iniziative di aggiornamento Comunicazione: s’intende: capacità di confrontarsi con il gruppo, l’essere in grado cioè di rapportarsi con gli altri componenti dell’equipe capacità di instaurare rapporti di stime e fiducia l’attitudine cioè a creare buoni rapporti atti a suscitare rispetto nelle persone con le quali si opera Capacità di innovazione: s’intende la capacità di essere innovativo e di mostrare spirito di iniziativa nel proporre soluzioni a problemi assistenziali e/o organizzativi Capacità di apprendimento e attitudine all’insegnamento: s’intende cioè capacità di apprendimento l’essere in grado di recepire, elaborare e mettere in atto correttamente nuove procedure assistenziali e organizzative nel periodo di riferimento attitudine all’insegnamento s’intende la capacità di trasmettere ad altri le cognizioni o abilità in modo efficace, chiaro, semplice stimolando l’interesse e valutando i risultati dell’apprendimento 2 SCHEDA DI VALUTAZIONE PERMANENTE PERSONALE AMMINISTRATIVO - TECNICO CATEGORIA C Sig._____________________________ Qual._____________ Matr.____________ Unità Operativa_____________________ Insuffic. Suff. Buono Ottimo RISULTATI DELLE PRESTAZIONI 30% Quantita' del lavoro. Qualita' del lavoro. Capacità di risolvere i problemi tecnici e di usare in modo appropriato gli strumenti di lavoro. METODO DI LAVORO 50% Organizzazione del proprio lavoro. Capacita' di comunicare e di coordinare Collaborazione attiva con i colleghi i superiori e con l'utente Capacità di gestire situazioni impreviste o critiche. Insuffic. Suff. QUALITA' PERSONALI 20% Rispetto delle norme comportamentali e del proprio ruolo Capacita' di apprendimento e di insegnamento. Capacità di innovazione DATA FIRMA DEL DIPENDENTE _________________________________________________________ FIRMA DEL RESPONSABILE UNITA' OPERATIVA________________________________________________________ 3 Buono Ottimo Linee guida per la compilazione della scheda di valutazione personale Amministrativo e Tecnico cat. C La scheda di valutazione deve essere compilata in ogni sua parte ed è sottoscritta dal compilatore, che, di norma, coincide con il Responsabile dell’U.O. in cui lavora il valutato. La stessa scheda deve essere vistata dal valutato. La scheda di valutazione sarà annualmente trasmessa, entro il mese di dicembre, all’U.O. Gestione del Personale. RISULTATI DELLE PRESTAZIONI Qualità del lavoro: s’intende la caratteristica del prodotto finale, secondo gli standards qualitativi previsti dall’attività svolta la capacità di eseguire la prestazione con precisione, diligenza e attenzione. Consistenza del lavoro: s’intende la misura delle prestazioni svolte secondo gli standard di produzione, entro i tempi previsti. Capacità di risolvere i problemi tecnici e di usare in modo appropriato gli strumenti di lavoro: s’intende capacità di far fronte ad eventuali problemi degli strumenti informatici e delle apparecchiature utilizzate nei limiti delle proprie funzioni che il professionista maneggi con cura gli strumenti e le attrezzature, si preoccupi della loro manutenzione e ne segnali eventuali guasti o anomalie. METODO DI LAVORO Organizzazione del proprio lavoro: s’intende capacità di predisporre le attività per il raggiungimento del risultato capacità di applicare il protocollo in ogni sua fase, seguendo l’ordine prestabilito e valutando il risultato della prestazione Capacità di comunicare e coordinare: s’intende capacità di comunicare nei tempi e nei modi prestabiliti le informazioni concernenti l’attività. Collaborazione attiva con i colleghi con i superiori e con l’utente: s’intende capacità di contribuire con gli altri componenti del gruppo alla realizzazione dei progetti previsti, utili al raggiungimento degli obiettivi dell’Unità Operativa, anche nel caso di una non totale condivisione degli stessi rispetto verso i colleghi ovvero collaborazione e condivisione dei carichi di lavoro e messa in pratica delle indicazioni dei colleghi in un clima di rapporti costruttivi capacità di confronto in modo costruttivo con i superiori. 4 Capacità di gestire situazioni impreviste o critiche: s’intende l’attitudine a riconoscere e valutare le criticità ( situazioni tecniche ), dare un ordine sequenziale in base all’importanza alle attività da svolgere e saper affrontare l’emergenza. QUALITA’ PERSONALI Rispetto delle norme comportamentali e del proprio ruolo: s’intende rispetto dell’orario individuato dal profilo corrispondente disponibilità all’aggiornamento propensione ad adeguare le proprie conoscenze a livelli di ricerca più recenti Capacità di apprendimento e attitudine all’insegnamento: s’intende l’essere in grado di recepire, elaborare e mettere in atto correttamente nuove tecniche e procedure nei tempi stabiliti dai piani di addestramento attitudine all’insegnamento, ovvero l’attitudine a trasmettere le proprie conoscenze teorico-pratiche agli altri, in modo chiaro, preciso e successiva valutazione dell’apprendimento. Capacità di innovazione: s’intende propensione alla piena accettazione di modifiche migliorative nelle modalità di operato, nell’organizzazione e negli spostamenti capacità di proporre nuove soluzioni operative ovvero essere innovativi e dimostrare iniziativa nel proporre soluzioni a problemi organizzativi. 5 SCHEDA DI VALUTAZIONE PERMANENTE PERSONALE SANITARIO, TECNICO E AMMINISTRATIVO COORDINATORE - CAPI SALA Sig._____________________________ Qual._____________ Matr.____________ Unità Operativa_____________________ Insuffic. Suff. Buono Ottimo Insuffic. Suff. Buono Ottimo RISULTATI DELLE PRESTAZIONI 30% Consistenza delle prestazioni Qualita' delle prestazioni. METODO DI LAVORO 55% Capacità di coordinamento. Comunicazione Collaborazione attiva con i colleghi i superiori e con l'utente Capacità di gestire situazioni impreviste o critiche. Capacità di innovazione QUALITA' PERSONALI 15% Capacita' di apprendimento. Capacita' di insegnamento. FIRMA DEL DIPENDENTE _________________________________________________________ FIRMA DEL RESPONSABILE DI COMPETENZA________________________________________________________ FIRMA DEL DIRETTORE DI U.O.______________________________________________________________________ FIRMA DEL RESPONSABILE SERVIZIO INFERMIERISTICO________________________________________________ 6 DATA Linee guida per la compilazione della scheda di valutazione personale sanitario, tecnico e amministrativo coordinatore – capi sala La scheda di valutazione deve essere compilata in ogni sua parte ed è sottoscritta dal compilatore. La stessa scheda deve essere vistata dal valutato. La scheda di valutazione sarà annualmente trasmessa, entro il mese di dicembre, all’U.O. Gestione del Personale. RISULTATI DELLE PRESTAZIONI Consistenza delle prestazioni: s’intende la misura delle prestazioni svolte secondo gli standard di produzione, entro i tempi previsti. Qualità delle prestazioni: s’intende la caratteristica del prodotto finale, secondo gli standards qualitativi previsti dall’attività svolta la capacità di eseguire la prestazione con precisione, diligenza e attenzione. METODO DI LAVORO Capacità di coordinamento: s’intende capacità di predisporre le attività per il raggiungimento del risultato Comunicazione : s’intende capacità di trasmettere nei tempi e nei modi prestabiliti le informazioni concernenti l’attività con utilizzo di flussi informativi adeguati. Collaborazione attiva con i colleghi con i superiori e con l’utente: s’intende capacità di contribuire con gli altri componenti del gruppo alla realizzazione dei progetti previsti, utili al raggiungimento degli obiettivi dell’Unità Operativa, anche nel caso di una non totale condivisione degli stessi rispetto verso i colleghi ovvero condivisione degli obiettivi Dipartimentali e Aziendali e collaborazione con i colleghi in un clima di rapporti costruttivi capacità di confronto in modo costruttivo con i superiori verso l’utente e i familiari ovvero sapersi rapportare con il paziente nella sua integrità di individuo, coinvolgendolo e con i familiari mettendo in atto un rapporto finalizzato alla soluzione dei problemi. Capacità di gestire situazioni impreviste o critiche: s’intende l’attitudine a riconoscere e valutare le criticità, dare un ordine sequenziale in base all’importanza alle attività da svolgere e saper affrontare e risolvere l’emergenza. Capacità di innovazione: s’intende propensione alla piena accettazione di modifiche migliorative nelle modalità di operato, nell’organizzazione e negli spostamenti capacità di proporre nuove soluzioni operative ovvero dimostrare iniziativa nel proporre soluzioni a problemi organizzativi. 7 QUALITA’ PERSONALI Capacità di apprendimento: s’intende l’essere in grado di recepire, elaborare e mettere in atto correttamente nuove tecniche e procedure nei tempi stabiliti dai piani di addestramento Capacità di insegnamento: s’intende attitudine all’insegnamento, ovvero l’attitudine a trasmettere le proprie conoscenze teorico-pratiche agli altri, in modo chiaro, preciso e successiva valutazione dell’apprendimento. 8 SCHEDA DI VALUTAZIONE PERMANENTE PERSONALE CON POSIZIONE ORGANIZZATIVA Sig._____________________________ Qual._____________ Matr.____________ Unità Operativa_____________________ 1 2 Livello di autonomia Grado di specializzazione Complessità delle competenze Entità risorse umane, finanziarie, tecnologiche e strumentali gestite Valenza strategica punteggio: apporre una x nella cella corrispondente al giudizio da assegnare tenendo presente che 1 vale punti 1 2 vale punti 5 3 vale punti 10 4 vale punti 15 5 vale punti 20 la verifica è positiva se il dipendente consegue un punteggio di almeno 66 pari a 2/3 del punteggio massimo DATA FIRMA DEL DIPENDENTE _________________________________________________________ FIRMA DEL RESPONSABILE UNITA' OPERATIVA________________________________________________________ 9 3 4 5 SCHEDA DI VALUTAZIONE PERMANENTE PERSONALE INFERMIERISTICO Sig._____________________________ Qual._____________ Matr.____________ Unità Operativa_____________________ Insuffic. Suff. Buono Ottimo RISULTATI DELLE PRESTAZIONI 30% Qualita' della prestazione. 0 6 10 15 Consistenza delle prestazioni. 0 6 10 15 Capacita' di osservazione. 0 8 12 15 Capacita' di applicare protocolli, procedure e linee guida. 0 7 9 10 Capacita' di individuare le priorita'. 0 7 10 12 Adattamento ai cambiamenti organizzativi. 1 5 6 7 Capacità di utilizzare i flussi informativi. 1 3 4 6 METODO DI LAVORO 50% Insuffic. Suff. Buono Ottimo CARATTERISTICHE INDIVIDUALI 20% Rispetto delle norme comportamentali e del proprio ruolo. Capacita' di comunicare. 1 3 4 5 1 3 5 6 Capacità di innovazione. 0 3 4 5 1 2 3 4 Capacita' di apprendimento e insegnamento. DATA FIRMA DEL DIPENDENTE _________________________________________________________ FIRMA DEL RESPONSABILE UNITA' OPERATIVA________________________________________________________ FIRMA DEL RESPONSABILE SERVIZIO INFERMIERISTICO________________________________________________ 10 SCHEDA DI VALUTAZIONE PERMANENTE PERSONALE SANITARIO, TECNICO e AMMINISTRATIVO COORDINATORE - CAPI SALA Sig._____________________________ Qual._____________ Matr.____________ Unità Operativa_____________________ Insuffic. Suff. Buono Ottimo RISULTATI DELLE PRESTAZIONI 30% Consistenza delle prestazioni. Qualita' delle prestazioni. 0 0 7 7 11 11 15 15 0 0 0 0 0 7 6 6 6 6 11 9 9 9 9 15 10 10 10 10 METODO DI LAVORO 55% Capacità di coordinamento Capacita' di comunicare Collaborazione attiva con i colleghi i superiori e con l'utente Capacità di gestire situazioni impreviste o critiche. Capacità di innovazione Insuffic. Suff. Buono Ottimo QUALITA' PERSONALI 15% Capacita' di apprendimento 1 1 Capacità di insegnamento 3 3 DATA FIRMA DEL DIPENDENTE _________________________________________________________ FIRMA DEL RESPONSABILE UNITA' OPERATIVA________________________________________________________ FIRMA DEL RESPONSABILE SERVIZIO INFERMIERISTICO________________________________________________ 11 4 4 8 7 SCHEDA DI VALUTAZIONE PERMANENTE PERSONALE TECNICO SANITARIO Sig._____________________________ Qual._____________ Matr.____________ Unità Operativa_____________________ Insuffic. Consistenza delle prestazioni. Suff. Buono Ottimo 0 0 6 6 10 10 15 15 Organizzazione del proprio lavoro. 0 8 12 15 Capacita' di comunicare utilizzando i flussi informativi 1 6 7 8 Collaborazione attiva con i colleghi i superiori e con l'utente 0 0 7 8 10 12 12 15 Qualita' delle prestazioni. METODO DI LAVORO 50% Capacità di gestire situazioni impreviste o critiche. Insuffic. Suff. Buono Ottimo QUALITA' PERSONALI 20% Rispetto delle norme comportamentali e del proprio ruolo 1 1 1 Capacita' di apprendimento e di insegnamento. Capacità di innovazione FIRMA DEL DIPENDENTE _________________________________________________________ FIRMA DEL RESPONSABILE UNITA' OPERATIVA________________________________________________________ FIRMA DEL RESPONSABILE SERVIZIO INFERMIERISTICO________________________________________________ 12 6 3 3 DATA 8 4 4 10 5 5 SCHEDA DI VALUTAZIONE PERMANENTE PERSONALE DI SUPPORTO (AUSILIARIO /OTA) COADIUTORI AMMINISTRATIVI- OPERATORI TECNICI Sig._____________________________ Qual._____________ Matr.____________ Unità Operativa_____________________ Insuffic. Suff. Buono Ottimo RISULTATI DELLE PRESTAZIONI 35% Qualita' di lavoro. Consistenza del lavoro. Capacità di comunicare. 0 0 1 7 7 3 10 10 10 15 15 15 1 0 1 0 0 3 5 4 5 5 5 8 6 8 8 7 10 8 10 10 METODO DI LAVORO 45% Corretto uso degli strumenti di lavoro ( dove previsti ). Collaborazione con l'equipe. Capacita ' di organizzare il proprio lavoro. Capacità di adeguare il proprio intervento a una situazione non prevista. Capacità di relazione Insuffic. QUALITA' PERSONALI Suff. Buono Ottimo 20% Rispetto delle norme comportamentali e del proprio ruolo. 0 0 Adattamento a nuove soluzioni organizzative. DATA FIRMA DEL DIPENDENTE _________________________________________________________ FIRMA DEL RESPONSABILE UNITA' OPERATIVA________________________________________________________ FIRMA DEL RESPONSABILE SERVIZIO INFERMIERISTICO________________________________________________ 13 5 5 8 8 10 10 SCHEDA DI VALUTAZIONE PERMANENTE PERSONALE AMMINISTRATIVO - TECNICO CATEGORIA C Sig._____________________________ Qual._____________ Matr.____________ Unità Operativa_____________________ Insuffic. Suff. Buono Ottimo RISULTATI DELLE PRESTAZIONI 30% Quantita' del lavoro. 0 6 8 10 Qualita' del lavoro. 0 6 8 10 Capacità di risolvere i problemi tecnici e di usare in modo appropriato gli strumenti di lavoro. 0 6 8 10 Organizzazione del proprio lavoro. 0 6 9 13 Capacita' di comunicare e di coordinare 0 6 8 12 Collaborazione attiva con i colleghi i superiori e con l'utente 0 6 9 13 METODO DI LAVORO 50% Capacità di gestire situazioni impreviste o critiche. 0 Insuffic. 6 Suff. 8 Buono 12 Ottimo QUALITA' PERSONALI 20% Rispetto delle norme comportamentali e del proprio ruolo 0 4 5 7 Capacita' di apprendimento e di insegnamento. Capacità di innovazione 0 4 5 7 0 4 5 6 DATA FIRMA DEL DIPENDENTE _________________________________________________________ FIRMA DEL RESPONSABILE UNITA' OPERATIVA________________________________________________________ 14 PUNTEGGIO VALUTAZIONE O - 45 INSUFFICENTE 46 - 70 SUFFICIENTE 71 - 85 BUONO 86 - 100 OTTIMO 15 DICHIARAZIONI CONGIUNTE DICHIARAZIONE CONGIUNTA N.1 L’applicazione della progressione economica orizzontale, con decorrenza 1.1.2000 e 1.1.2001, si applica al personale dipendente (ad eccezione del personale collocato a riposo) che non abbia subito sanzioni disciplinari e che non abbia beneficiato dell’inquadramento in categoria superiore, rispettivamente, negli anni 1998/1999 e 1999/2000; il tutto secondo quanto disciplinato dall’art.14. DICHIARAZIONE CONGIUNTA N.2 Le parti si riservano di riesaminare, prima della sua applicazione, gli effetti delle norme di inquadramento previste dall’ipotesi di CCNL 2° biennio con riferimento ai pesi e alle relative quote riferite alla produttività collettiva. DICHIARAZIONE A VERBALE L’Amministrazione si impegna ad attivare la progressione verticale al fine anche di riequilibrare le posizioni economiche dei dipendenti che, a parità di funzioni, sono attualmente collocati in differenti Categorie. L’Amministrazione si impegna, altresì, a riconoscere all’Osservatorio sul lavoro straordinario, di cui all’art. 7.2, un ruolo propositivo e incisivo nella formulazione di indicazioni utili a contenere il ricorso a tale istituto. Contestualmente, le Parti danno atto che il saldo del lavoro straordinario, effettuato nell’anno 2000, sarà corrisposto mediante utilizzo dei resti dei fondi di cui all’art. 38 del CCNL dell’anno 2000, nel rispetto della soglia individuale di 250 ore.