Approfondimenti - "E. Fermi"

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MARTE
Mosaico di un emisfero marziano. Le regioni
chiare della parte sud sono coperte di anidride
carbonica ghiacciata. Al centro si nota il
cratere d'impatto Schiaparelli, del diametro di
450 Km. (USGS)
Marte e' il quarto pianeta del Sistema Solare.
E' detto anche "pianeta rosso"per il suo
caratteristico colore, dovuto all'ossido di ferro
che abbonda sulla sua superficie.
Il pianeta, visibile anche ad occhio nudo, e'
noto fin dall'antichita' e prende il nome dal
dio romano della guerra, forse a causa del suo
colore acceso.
Marte e' stato sempre indicato come il piu'
probabile candidato ad accogliere la vita sulla
sua superficie, perche' le sue condizioni
ambientali sono quelle che piu' si avvicinano
a quelle terrestri, tra tutti i pianeti del Sistema
Solare.
Nel secolo scorso vennero osservate sulla superficie di Marte delle striature scure, dette canali,
nonche' delle macchie scure alla loro intersezione. Inoltre, si scopri' una variazione stagionali
nell'aspetto delle macchie. Alcuni sostenevano che i canali fossero il letto di fiumi circondati da una
fitta vegetazione, quindi che su Marte fosse presente la vita. Ben presto questa credenza dette
origine ad un interesse molto acceso per il pianeta rosso, che e' all'origine del mito dei marziani.
In realta', le striature non sono altro che un effetto ottico e le variazioni stagionali nell'aspetto delle
macchie sono dovute al deposito e allo spostamento di sabbia sotto l'azione dei forti venti marziani.
La "Faccia su Marte", che alcuni hanno
interpretato fantasiosamente come
prova di vita intelligente sul pianeta, e'
probabilmente una collina erosa dai
forti venti marziani. (Calvin J.
Gli esperimenti di carattere chimico-biologico
compiuti dalle sonde Viking, le prime a posarsi sulla
superficie marziana, hanno dato esiti contrastanti,
ma in nessun caso hanno rivelato l'esistenza di
alcuna forma di vita macroscopica sul pianeta.
Nell'agosto del 1996, e' stata annunciata la scoperta
di componenti organiche in un meteorite caduto sulla
Terra e certamente proveniente da Marte. Queste
potrebbero indicare l'esistenza di microorganismi su
Marte nel passato. Tuttavia e' troppo presto per dire
se questo fatto implica l'esistenza di vita
extraterrestre.
Hamilton)
Il meteorite marziano ALH84001.
(NASA- Johnson Space Center)
Il pianeta rosso e' stato esplorato per la prima volta nel 1965 dalla sonda Mariner 4, che ha
trasmesso le prime fotografie della superficie marziana. Nel 1971, la sonda Mariner 9 ha permesso
di costruire la sua cartografia completa. Nel 1976 le sonde americane Viking 1 e Viking 2 sono
riuscite a scendere sul suolo di Marte e hanno trasmesso a terra molti dati, tra cui quelli sulla
composizione e temperatura atmosferica.
Per il futuro, e' prevista l'esplorazione di Marte da parte del Mars GlobalSurveyor e del Mars
Pathfinder.
Il diametro di Marte e' di 6.794 Km, esso e' il settimo pianeta del Sistema Solare in ordine di
grandezza.
La massa e' pari a 6,4219 x 1023 Kg, cioe' 64 miliardi di miliardi di tonnellate.
Marte ruota attorno al Sole ad una distanza media di 227 milioni e 940 mila Km, pari a 1,52 U.A.;
la distanza all'afelio e' di 249,23 milioni di chilometri, al perielio di 206,65 milioni di chilometri.
L'eccentricita' dell'orbita marziana e' dunque abbastanza alta: 0,093.
Tre immagini di Marte in
opposizione, prese dal
Telescopio Spaziale Hubble
da una distanza di 103 milioni
di Km. Si distinguono le tre grandi
regioni Tharsis, Vallis Marineris
e Syrtis Major. (HST)
Il pianeta ha due piccoli satelliti, Deimos e Phobos.
Deimos in un'immagine del Viking, del 1977.
(NSSDC/NASA)
Phobos fotografato dalla navicella Viking nel
1977. (NASA)
Marte possiede, come tutti i pianeti tellurici, un denso nucleo ferroso del raggio di 1.700 Km,
circondato da un mantello di roccia.
La densita' del pianeta (3,96) e' piu' bassa rispetto a quella degli altri pianeti dello stesso tipo e
questo indica che il nucleo e' composto da elementi piu' leggeri: esso contiene probabilmente una
larga frazione di solfuro di ferro.
Inoltre, l'assenza di campo magnetico indica che questo nucleo puo' essere solido. Un nucleo fluido
produrrebbe infatti un sia pur tenue campo magnetico per effetto dinamo, a causa della rotazione
differenziale del pianeta e del suo nulceo.
Mappa sinusoidale di Marte.
(Calvin J. Hamilton)
La crosta e' piu' spessa di quella terrestre, puo'raggiungere in alcuni punti i 150 Km di spessore. La
sua composizione e' simile a quella della crosta terrestre, ma contiene due volte meno silicio e tre
volte piu' ferro; da cio' deriva il suo colore rosso.
Frana nella Vallis Marineris.
(Calvin J. Hamilton)
La superficie marziana ha una grande varieta' morfologica: vi si trovano monti, vallate, crateri,
bacini e vulcani.
Dal punto di vista morfologico, Marte si puo' suddividere in due grandi regioni. L'emisfero sud e'
geologicamente piu' vecchio, caratterizzato da altopiani e crateri a fondo piatto. L'emisfero nord e'
piu' giovane e dominato dalla regionedel massiccio di Tharsis, ricca di vulcani.
Alcuni tipi di dune nella
regione polare nord del
pianeta. (Calvin J. Hamilton)
Si pensa che tra tutti i pianeti, Marte sia quello il cui interno si
e' raffreddato piu' lentamente e questo abbia permesso la
formazione di strutture superficiali fino ad epoche molto
recenti.
Anche questo pianeta, come Mercurio, non presenta il moto
orizzontale delle zolle che caratterizza la superficie terrestre e
la formazione di catene montuose per corrugamento del suolo.
Al contrario, i monti di Marte sono di origine vulcanica, anche
se i vulcani sono attualmente inattivi.
Mosaico di immagini di Marte. Al centro, la
regione dei canyons nella Vallis Marineris.
Ad ovest, le tre macchie rosso scuro sono i
vulcani di Tharsis. (USGS)
I crateri marziani sono stati in parte erosi
dall'atmosfera, anche se ce ne sono di giovani:
Marte viene tuttora bombardato da una certa
quantita' di meteoriti. Alcuni crateri sembrano
invece di origine vulcanica.
I bacini hanno dimensioni fino a 2.000 Km.I
vulcani di Marte si raggruppano in due regioni
principali, l'altopiano di Tharsis, largo 4.000 Km
e alto 10, e Arsia Silva.
La faglia piu' importante, nota come Vallis
Marineris, e' in realta' un enorme sistema di
canyons, lungo 4.500 Km, largo fino a 120 e
profondo fino a 7.
Il suolo di Marte e' ricoperto da una moltitudine
di rocce e da uno strato di sabbia profondo
qualche centimetro.
Un'altra importante caratteristica di Marte sono le sue
calotte polari: esse sono depositi stratificati di anidride
carbonica e sabbia alternate, che ricoprono i poli del
pianeta. Le dimensioni delle due calotte sono diverse e
variano nel corso delle stagioni marziane.
Durante l'estate dell'emisfero nord, l'anidride carbonica
sublima a causa dell'insolazione, cioe' passa direttamente
dallo stato solido a quello gassoso, e la calotta scompare
Primavera sull'emisfero nord di
Marte: il ghiaccio della calotta
polare e' sublimato ed essa si e'
ritirata. (HST)
lasciando un residuo di ghiaccio d'acqua.
La calotta meridionale, invece, si restringe ma non
scompare mai del tutto.
Immagine del Polo Sud al minimo della sua estensione (circa 400
Km di diametro). Il ghiaccio appare rossiccio a causa della
sabbia che vi e' incorporata. (NASA)
Il Polo Nord marziano.
(Calvin J. Hamilton)
Ci sono su Marte alcuni antichi letti fluviali disseccati con evidenti segni di erosione: la loro eta' e'
circa 4 miliardi di anni. In passato, quindi, l'acqua sembra essere esistita in quantita' piuttosto
abbondanti sul pianeta. Attualmente non esiste invece acqua in forma liquida sulla sua superficie:
alla pressione media di 6 millibar l'acqua evapora a 0 gradi centigradi, cioe' sublima. Probabilmente,
se su Marte c'e' acqua, e' intrappolata nel sottosuolo gelato del pianeta sotto forma di permafrost,
cioe' di terreno gelato.
Sistema di "fiumi" e "canali" acsiutti che
sembrano pero' essere stati erosi lentamente
da acqua. Essa esisteva probabilmente su
Marte, in un lontano passato. (Calvin J.
Hamilton)
Isole nel terreno marziano, probabilmente
formate per erosione dell'acuqa. I crateri che
si vedono hanno diametri di 8-10 Km, la
scarpata un'altezza di circa 500 metri. (Calvin
J. Hamilton)
Porzione del canale Ravi Vallis. Come molti altri canali, fa parte di una
regione in cui il terreno e' molto frastagliato e caotico, cioe' quello dei
piu' vecchi altipiani di Marte. La struttura dei canali indica che un tempo
dovevano contenere acqua in rapido flusso. (Calvin J. Hamilton)
L'atmosfera marziana e' molto tenue: la pressione sul pianeta varia da un massimo di 9 millibar sul
fondo delle depressioni, fino ad un minimo di 1,5 sulla sommita' dei monti, con una media di 6,1
millibar.
Malgrado la scarsissima densita' atmosferica, Marte e' spazzato da fortissimi venti, che provocano
delle vere e proprie tempeste di sabbia in grado di oscurarne anche per mesi la superficie.
In questa atmosfera si muovono delle nubi di colore giallastro, che sono in realta' vortici di sabbia
sollevati dai venti. Esse possono arrivare fino ad altezze di 50 Km e nascondere l'intera superficie
del pianeta. Inoltre si trovano nubi di colore blu, localizzate tra 10 e 20 Km di altezza dal suolo,
composte di cristalli di ghiaccio.
Una tempesta di sabbia su Marte.
(Calvin J. Hamilton)
Un'atmosfera cosi' rarefatta ha una piccolissima inerzia termica, cioe' una bassa capacita' di
trattenere il calore: questo fa si'che la temperatura vari con grande rapidita' e ampiezza sul pianeta.
L'escursione termica giornaliera e' quindi elevata: circa 60 gradi.
Le temperature rivelate dalle sonde variano da -123 a + 22 oC a seconda delle zone del pianeta e
delle stagioni.
L'anidride carbonica e' il costituente principale dell'atmosfera marziana (95,3%); gli altri gas
presenti sono l'azoto (2,7 %), l'argon (1,6 %), l'ossigeno e altri gas (0,4 %), mentre il vapore acqueo
ne costituisce meno dello 0.04 %.
Malgrado l'abbondanza di anidride carbonica, l'effetto serra che essa produce e' in grado di
aumentare la temperatura del pianeta di soli 5 gradi.
ANIMAZIONI
La valle Marineris, AVI, 1.5 Mb (NASA/JPL)
I poli marziani, AVI, 1.4 Mb (NASA)
Il Monte Olimpo, AVI, 3.5 Mb (NASA)
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