ScuolaEuropa/Correlazione tra aumento ore lezione e
risultati
Eurydice: la durata dell’ orario di lezione non incide sui risultati
da Tuttoscuola – 03 febbraio 2015
“ Il tempo è la cosa di maggior valore che un uomo può spendere” . Inizia con questa citazione
di Teofrasto la nota che l’ ultima newsletter della rete europea Eurydice dedica a una questione a
lungo e tuttora dibattuta: se esista una correlazione positiva tra l’ aumento delle ore di lezione e
il miglioramento dei risultati ottenuti dagli studenti.
A questo quesito viene data una risposta sostanzialmente negativa analizzando il caso della
matematica. La nota mette a confronto il tempo dedicato in Europa all’ insegnamento di questa
disciplina nella fascia dell’ istruzione obbligatoria, rilevato da Eurydice
nell’ indagine Recommended annual taught time in full-time compulsory education (2011) con i
risultati in matematica di PISA (Programme for International Student Assessment) edizioni 2009
e 2012.
La media delle ore di matematica fatte dagli studenti di 15 anni nel loro percorso scolastico è di
circa 1072. Tra i Paesi che ottengono i migliori risultati ci sono il Liechtenstein, l’ Estonia e la
Finlandia, ma mentre nel Liechtenstein gli studenti fanno molte più ore (tra 1285 e 1314), in
Estonia e Finlandia ne fanno nettamente di meno: rispettivamente 944 e 912. La Francia (1584
ore) e il Lussemburgo (1412), con le loro molte ore riservate alla matematica, ottengono
mediocri risultati, collocandosi a metà classifica.
E se è vero che Paesi che dedicano poche ore alla matematica come Cipro (937) e la Bulgaria
(759) stanno in fondo alla classifica, ce ne sono altri che con poche ore in più fanno molto
meglio (Slovenia 988 e Repubblica Ceca 999), collocandosi rispettivamente al 10° e 12° posto
(su 27).
A dispetto di Teofrasto, dunque, in questo caso la variabile tempo non è “ la cosa di maggior
valore” : ad incidere di più sui risultati sono altri fattori come la preparazione degli insegnanti, la
varietà e l’ efficacia delle metodologie utilizzate in classe, l’ organizzazione, il prestigio della
disciplina. Tutti fattori che sfuggono a un’ analisi meramente statistica.
A proposito della quale la nota di Eurydice News si conclude con un’ altra citazione, una battuta
attribuita a Disraeli: “ Ci sono tre tipi di bugie: le bugie, le dannate bugie e le statistiche” .
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