COMUNICATO STAMPA
Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà
Sala conferenze, Corso Valdocco 4/a – Torino
Venerdì 4 novembre 2011, ore 17.00
Convegno
MIGRAZIONI E DIRITTO ALLA SALUTE
Mobilità, malattie e tutele socio-sanitarie in un mondo multiculturale
Intervengono
Gianfranco De Maio, Medici Senza Frontiere
“Le malattie dimenticate”
Angelo Moccia, Emergency
“Il Programma Italia di Emergency e l'intervento socio-sanitario degli ambulatori mobili”
Giuseppe Costa, Università degli Studi di Torino
“I determinanti sociali di salute e di malattia”
Francesca Vallarino Gancia, Mamre
“Migrazioni di popoli, pluralità di cure”
Roberta Ricucci, Università di Torino, Fieri
“Nascere e morire in emigrazione”
Modera Suor Giuliana Galli
Nell’ambito della mostra
Turin-Earth. Città e nuove migrazioni
Fino al 27 novembre 2011
Ingresso libero
PROGRAMMA
ore 17.00: Saluti e introduzione
Modera Suor Giuliana Galli
ore 17.30: Gianfranco De Maio, Le malattie dimenticate
Nel 1977, la prima lista dei medicinali essenziali dell'OMS sanciva l'accesso ai farmaci come strumento
indispensabile per il raggiungimento della salute globale, e tale principio è oggi ritenuto indicatore del diritto
alla salute, ma la realtà sul campo è decisamente molto lontana dall'aspirazione ed è piuttosto caratterizzata
da ciò che è stato definito "squilibrio fatale". Se alcuni progressi sono stati ottenuti negli ultimi anni, a prezzo di
dolorose battaglie, per quanto concerne la lotta a sterminate pandemie quali l'Hiv/Aids e la Malaria, esistono
intere popolazioni di pazienti affetti dalle genericamente definite "malattie dimenticate", per le quali si registra
semplicemente un'assenza di farmaci efficaci determinata dall'assenza di ricerca e sviluppo, di attenzione, di
conoscenza del problema. Tra tutte un accento particolare va posto sull'Aids pediatrico, sulla Tubercolosi e
sulla malattia di Chagas (tripanosomiasi americana).
ore 18.00: Angelo Moccia, “Il Programma Italia di Emergency e l'intervento socio-sanitario degli
ambulatori mobili”
I lavoratori stagionali rappresentano una sottocategoria di migranti in quanto sfuggono alla legislazione, poiché
rimangono estranei a percorsi che permettono l'accesso alla salute e alla continuità assistenziale. Nell’ambito
dell’intervento verranno individuate le aree di criticità: la raggiungibilità dei servizi, la preparazione inadeguata
del personale amministrativo e sanitario che rendono il SSN di difficile accessibilità dal punto di vista fisico,
culturale, linguistico. Per raggiungere questa parte di Italia altrimenti nascosta, Emergency ha attivato nell'ambito del suo Programma Italia - due ambulatori mobili ai quali migranti e persone in stato di disagio
possono rivolgersi per ottenere cure gratuite.
ore 18.30: Migrazioni di popoli, pluralità di cure
Francesca Vallarino Gancia, Mamre
La migrazione è passaggio fra mondi: fra modi di vita, culture, abitudini, pratiche, valori anche radicalmente
diversi fra loro. Occuparsi della salute dei migranti, sia dal punto di vista fisico che da quello psicologico,
significa rendere compatibili mondi lontani: un'opera di mediazione diplomatica che richiede di conoscere tanto
"chi sono loro" quanto "chi siamo noi". In quest’ottica si pone l’impegno del Centro Mamre che da dieci anni
lavora nel campo dell’etnopsichiatria e della prevenzione nelle scuole.
ore 19.00: Giuseppe Costa, I determinanti sociali di salute e di malattia
Le differenze di posizione sociale si traducono in disparità nell’accesso e nel controllo delle risorse, che a loro
volta agiscono direttamente sulla salute attraverso cause più immediate come l’esposizione ai fattori di rischio
fisici, chimici e psico-sociali, i comportamenti a rischio e l’utilizzo dell’assistenza sanitaria. Una sanità pubblica
che riduca le disparità sociali nella salute è anche una politica che promuove le capacità dello sviluppo. Ci
sono molte prove che documentano come il livello di salute e, soprattutto, il livello di equità nella salute di una
comunità sia correlato con la sua capacità di produrre ricchezza e sviluppo.
ore 19.30: Roberta Ricucci, Nascere e morire in emigrazione
L'impatto demografico dell'immigrazione è noto, così come quello sui servizi sanitari di neonatologia e
materno-infantile. Spesso però non si considerano le evoluzioni di tale fenomeno. Di questo si tratterà nella
prima parte dell'intervento; si proseguirà poi con i temi dell'invecchiamento e della morte: come attrezzare i
servizi sanitari di fronte ad una prima generazione di migranti che diventa anziana? Quali le problematiche che
probabilmente si dovranno affrontare?
CURRICULA
Giuseppe Costa è docente di Igiene presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Torino. Si
occupa di epidemiologia occupazionale e ambientale e di disuguaglianze nella salute. È coordinatore
scientifico di programmi di ricerca e di promozione di interventi di contrasto delle disuguaglianze
nell’assistenza sanitaria a livello nazionale, per la Regione Piemonte e la Città di Torino. È rappresentante dei
progetti di ricerca europei di comparazione delle disuguaglianze nella salute tra i paesi europei.
Gianfranco De Maio è un medico italiano, specialista in neurologia e medicina tropicale. È responsabile
medico di Medici Senza Frontiere. Ha lavorato in Repubblica Democratica del Congo, in Costa d’Avorio, ad
Haiti, in Brasile.
Suor Giuliana Galli, dopo aver preso i voti si è laureata in sociologia e ha frequentato un Master in Scienze
del comportamento a Miami. Ha coordinato il volontariato femminile del Cottolengo. Impegnata nella ricerca,
nel 2001, ha creato Mamre insieme a Francesca Vallarino Gancia. Nel 2008 è entrata nel Consiglio di
amministrazione della Compagnia di San Paolo e dal 2010 ne è vicepresidente.
Francesca Vallarino Gancia, psicologa, psicoterapeuta, presidente del centro MAMRE
Angelo Moccia si occupa di antropologia medica e di antropologia delle migrazioni. Collabora con riviste di
settore e tiene corsi di formazione per personale sanitario sui temi delle migrazioni e della salute. È
coordinatore di progetto dell'ambulatorio mobile di Emergency nel foggiano.
Roberta Ricucci, ricercatrice dell’Università di Torino e collaboratrice del Forum Internazionale ed Europeo di
Ricerche sull’Immigrazione (Fieri), si occupa dello studio delle migrazioni internazionali, con particolare
attenzione alle seconde generazioni.
ENTI
EMERGENCY è un'associazione italiana indipendente e neutrale, nata per offrire cure medico-chirurgiche
gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà. Emergency
promuove una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani; Costruisce e gestisce ospedali dedicati
alle vittime di guerra e alle emergenze chirurgiche, centri per la riabilitazione fisica e sociale delle vittime delle
mine antiuomo e di altri traumi di guerra, posti di primo soccorso per il trattamento immediato dei feriti, centri
sanitari per l'assistenza medica di base, centri pediatrici.
FIERI (Forum Internazionale ed Europeo di Ricerche sull’Emigrazione) è un centro studi sulle migrazioni
che vuole creare un ponte tra le attività di ricerca, da una parte, e i decisori politici, gli operatori del sociale, i
media e l'opinione pubblica, dall'altra.
L'oggetto principale di ricerca sono i fenomeni migratori e l'inclusione delle comunità di origine immigrata.
Decisioni efficaci richiedono un valido supporto di conoscenze basate su ricerche comparate.
MAMRE è un'associazione laica, apolitica, apartitica, contro ogni discriminazione di genere, religione,
provenienza ed appartenenza. Principale progetto dell'Associazione è il Centro Mamre che si occupa di salute
mentale e immigrazione. L'equipe del Centro si rivolge alla popolazione immigrata, minori e adulti, regolari e
irregolari, attraverso interventi di tipo psicosociale, sostegno psicologico, psicoterapia, consulenze
etnopsichiatriche, mediazione etnoclinica e mediazione scuola-famiglia.
MSF (Medici Senza Frontiere), nata nel 1971, è la più grande organizzazione medico-umanitaria
indipendente al mondo. Nel 1999 è stata insignita del Premio Nobel per la Pace. Opera in oltre 60 paesi
portando assistenza alle vittime di guerre, catastrofi ed epidemie. La sezione italiana di MSF è stata fondata
nel 1993, con sedi a Roma e Milano, e dal 2004 ha gestito direttamente programmi sanitari in Italia, Iraq, Haiti,
Colombia, Brasile, Etiopia, Niger ed Ucraina. I fondi raccolti da MSF in Italia derivano pressoché totalmente da
donazioni private.
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