Art. Bruxismo

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Il BRUXISMO
Siamo in presenza del Dr Paglioli al quale rivolgiamo alcune domande circa la natura di un disturbo abbastanza comune: il bruxismo
D: Cosa è il bruxismo?
R: Si tratta di una parafunzione, ovvero di qualcosa che non rientra nelle funzioni della bocca. Interessa fra il 5 e il 20% della
popolazione a seconda degli studi statistici e consiste nel “digrignamento” o nel serramento dei denti. Talvolta le due condizioni si
verificano contemporaneamente.
Il bruxismo si manifesta soprattutto nelle ore notturne, durante il sonno. Quando dormiamo infatti, viene meno lo stato di coscienza e
quindi i sistemi inibitori di controllo. In numerosi casi tuttavia, si manifesta anche nelle ore diurne senza che l’interessato possa
rendersene conto.
D: Cosa provoca il bruxismo?
R: Ciò che risulta più evidente è di sicuro l’usura delle superfici dentali. Si possono anche verificare delle fratture dei denti o delle
protesi. Le sollecitazioni procurate dal bruxismo sui denti si trasmettono alle strutture di supporto, cioè alle ossa mascellari e alle
gengive e, a lungo andare, i denti possono diventare mobili. Un ulteriore problema è dato dal notevole affaticamento della muscolatura
masticatoria che è eccessivamente sollecitata. Questa condizione può avere effetto negativo sui muscoli del collo e delle spalle dando
luogo a forme di mal di testa o a disturbi muscolo-tensivi. Infine non dobbiamo dimenticare l’anomalo lavoro cui è costretta
l’articolazione temporo-mandibolare che pertanto talvolta è affetta da infiammazioni più o meno dolenti.
D: Quali sono le cause e cosa si può fare?
R: Le cause non sono note, vi sono diverse teorie. Senza dubbio digrignare e serrare i denti può avere una origine psicologica, ma
sicuramente non si tratta dell’unica causa.
Ovviamente dovrà essere lo specialista odontoiatra a dover diagnosticare ed inquadrare il problema. Una “presa di coscienza” del
problema induce in primis il paziente a cercare di controllare la parafunzione nelle ore diurne. Di notte invece è possibile adottare l’uso
di un bite personalizzato. Si tratta di una “placca” in resina spessa alcuni millimetri che interposta fra i denti ne impedisce il contatto.
Così facendo i denti non si usureranno e la muscolatura risulterà meno contratta.
Il Dr Paglioli Massimo riceve in via Don Minzoni, 58 a Sesto San Giovanni (Mi).
www.mp-dental.com.
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