Storia Specializzando dott. Franco De Fabiis Unità Didattica LA RIVOLUZIONE DEL NEOLITICO Classe di riferimento: Prima superiore Istituto Tecnico. Riferimento programmazione annuale: Primo modulo. Disciplina di riferimento: STORIA. Discipline trasversali: Geografia, Linguistica, Antropologia fisica e culturale. Prerequisiti: Conoscenza minima del linguaggio storiografico. Saper comprendere e consultare il manuale di storia. Saper prendere appunti ed organizzarli. Saper leggere carte geostoriche, tematiche, tabelle cronologiche. Conoscenza a grandi linee della evoluzione dell'uomo dal Paleolitico superiore (circa due milioni anni a. C) al Neolitico (10.000 a. C. circa). OBIETTIVI GENERALI: Conoscenza degli eventi storici: A) Riconoscere e ricordare fatti e fenomeni. B) Collocarli nel tempo e nello spazio. C) Coglierne le caratteristiche significative. - Capacità di stabilire relazioni tra fatti storici e la cultura materiale che li sottende. - Acquisizione di una terminologia specifica disciplinare.(Nello specifico Rivoluzione, Storia e Preistoria, raccoglitori, divisione del lavoro..) - Saper indagare e spiegare le concause che condizionano i fatti storici. (Nello Specifico: sviluppo dell'agricoltura, sedentarizzazione, villaggio>città. Divisione del lavoro e stratificazione sociale) - Saper interpretare i documenti particolari dell'epoca( Nello specifico uso e funzione di materiali archeologici: litici, ossei, metallici, grafici..etc. - Cogliere il concetto di relatività del tempo in Storia. - Cogliere l'importanza delle categorie storiografiche quali: Lunga, media breve durata/rivoluzione(Nello specifico neolitico = rivoluzione). Rivoluzione come concetto e come fatto storico: Cipolla: le due rivoluzioni; Engels sulla rivoluzione matriarcato/patriarcato; momenti di crisi rivoluzionaria, in Marx; rivoluzione in astrofisica e rerum novarum in latino rivoluzione francese e russa. Relativizzazione del concetto di tempo Braudeliano. - Saper cogliere i mutamenti e le persistenze sociali e materiali nelle civiltà o culture(Nello specifico: Ancor oggi popolazioni o nostre attività risalgono a questo periodo storico). - Saper cogliere dalla storia locale i fenomeni e relazionarli e collocarli nel flusso generale della storia . - OBIETTIVI METACOGNITIVI: - Sviluppare le capacità di progettazione e risoluzione dei problemi, sia individualmente sia nel lavoro di gruppo. - Sviluppare il piacere allo studio, rinforzandone la motivazione e la curiosità intellettuale, mediante il "fare storia". - CONTENUTI - Il periodo storico del Neolitico, visto come anello di congiunzione fra Paleolitico "preistoria" e l'Eneolitico "storia". - Conoscenze fatti e fenomeni quali: L'addomesticamento di animali e piante, come concausa del processo di sedentarizzazione umana, nascita del Villaggio. - Comparsa della divisione del lavoro e dell'ineguale appropriazione della ricchezza sociale prodotta. - Stratigrafia sociale e politica: sacerdoti, re, scribi, artigiani, contadini, liberi e schiavi. - METODOLOGIA: - Lezione partecipata e lavori di gruppo anche attraverso brainstorming. - STRUMENTI: - A) Manuale. - B) Fotocopie sull'apparato fonatorio e sistemi di scrittura: pittogrammi, ideogrammi, monosillabici, alfabetici, cuneiformi. - C) Dizionari storici e dell'uso. - D) Atlanti geostorici. - ORGANIZZAZIONE: Quattro fasi. 1) Fase visita guidata a Monte Arci alle "officine" d'ossidiana; al ritorno si visiterà il museo archeologico di Villanovaforru, se c'è tempo anche il complesso Nuragico di Genna Maria. Qui vengono illustrate le tecniche innovative di lavorazione dei microliti geometrici rispetto alla pietra "scheggiata" e comparazioni con la pietra "levigata". Cenni sulle tecniche di lavorazione dei nuclei d'ossidiana. Bulini, raschiatoi, lame, coltelli, cuspidi etc. verranno visti e spiegati deiticamente. Si chiederà agli allievi una relazione scritta sulla visita e di riprendere i punti principali delle osservazioni fatte nella visita. Primo accertamento con questa relazione del livello di conoscenze pregresse e del linguaggio disciplinare degli allievi. 2) SECONDA FASE: Durata un'ora e mezza. 50 minuti lezione frontale centrata sugli obiettivi specifici prima elencati. 40 minuti per la divisione in gruppi (non più di quattro)e la scelta libera o "contrattata" degli argomenti da sviluppare e da presentare oralmente alla classe e per iscritto al docente. TERZA FASE: durata un'ora e mezza. Socializzazione e discussione incrociata fra i gruppi dei lavori svolti. QARTA FASE Durata un'ora. Approfondimenti ulteriori o/e recupero. Accertamenti: Costruzione di grafici a scansione temporale e mappe concettuali. Questionari a risposta breve. Valutazione: formativa e sommativa che terrà conto anche dell'interesse, dell'impegno mostrato dagli allievi e della loro capacità di lavorare in gruppo.