Preghiera

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ISTITUTO DELLE SUORE MAESTRE DI S. DOROTEA
PREGHIERA
“Come il Padre ha amato me,
anch’io ho amato voi.
Rimanete nel mio amore”
(Gv 15,9)
In preparazione alla Professione religiosa di suor Lisa
Trentin
6 settembre 2015
“Il fianco dello sposo fu trafitto e da essa usci la sposa”
S. Giacomo di Sarug
G. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
T. Amen!
G. INVOCHIAMO LO SPIRITO PERCHÈ:
- apra il nostro cuore all’ascolto e all’accoglienza della Parola,
- sostenga il nostro desiderio di ‘dimorare’ in essa
- ravvivi in noi il gusto di assaporarla in un silenzioso dialogo
d’amore.
Abbiamo ricevuto lo Spirito di figli,
- per mezzo di Lui gridiamo: «Padre»
R. Vieni Spirito Santo!
Tu sei lo Spirito alitato sul volto di Adamo:
l’uomo è diventato un essere vivente. R.
Tu sei lo Spirito nuovo infuso in noi:
il nostro cuore di pietra diventa un cuore di carne. R.
Tu sei lo Spirito di grazia e di consolazione:
noi volgiamo lo sguardo a colui che è trafitto. R.
Tu sei lo Spirito alitato dal Risorto:
i nostri peccati ci sono rimessi. R.
Tu sei lo Spirito disceso a Pentecoste:
il Vangelo è compreso da tutte le genti. R.
Tu sei lo Spirito che desta la nostra preghiera:
noi siamo custoditi nella carità di Dio. R.
Tu sei lo Spirito di Dio soffiato sui morti:
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si apriranno le tombe e i morti risorgeranno. R.
Tu sei lo Spirito che ci fa figli nel Figlio: in te e con te suor
Laurence e suor Lisa vivono la comunione trinitaria. R.
LA MEMORIA DELL’AMORE…
- dal Cantico dei Cantici 8,5-7
«Chi è colei che sale dal deserto
appoggiata all'amico suo?
Io ti ho svegliata sotto il melo,
dove tua madre ti ha partorito,
dove quella che ti ha partorito si è sgravata di te.
Mettimi come un sigillo sul tuo cuore,
come un sigillo sul tuo braccio;
perché l'amore è forte come la morte,
la gelosia è dura come il soggiorno dei morti.
I suoi ardori sono ardori di fuoco,
fiamma potente.
Le grandi acque non potrebbero spegnere l'amore,
i fiumi non potrebbero sommergerlo.
Se uno desse tutti i beni di casa sua in cambio dell'amore,
sarebbe del tutto disprezzato».
L’INVITO DELL’AMORE…
- dal salmo 44
Ant. Tutta la gloria della figlia del Re
è nel suo intimo (LXX)
«Ascolta figlia, guarda e porgi l’orecchio
dimentica la tua gente e la casa di tuo padre:
il Re Messia si è invaghito della tua bellezza.
Egli è il tuo Signore, inchinati a lui
e i grandi del popolo, o figlia di Tiro
cercheranno i doni del tuo sorriso».
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Ecco la figlia del re entrare nella sua gloria
il suo vestito è tessuto di oro
ormai pronta è condotta al Re Messia.
Le ragazze sue compagne dietro a lei fanno corteo
condotte a te nel canto e nella gioia
entrano con festa nella dimora regale.
«Ai tuoi padri succederanno i tuoi figli
li stabilirai come primi su tutta la terra
farò ricordare il tuo nome di età in età
le genti ti celebreranno per sempre, in eterno».
Gloria al Padre…
Ant. Tutta la gloria della figlia del Re
è nel suo intimo (LXX)
DENTRO LA GRATUITÀ DELL’AMORE
- dal vangelo di Giovanni 15,9-15
«Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel
mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio
amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e
rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia
sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io
ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la
sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi
comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che
fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho
udito dal Padre mio l'ho fatto conoscere a voi».
RESISTERE NELL’AMORE
Al cuore dell’insegnamento di Gesù, sprigiona un canto d'amore, una
poesia dolcissima e profonda, ritmata sul lessico degli amanti:
amare, amore, gioia, pienezza, frutti…. È il canto della nostra fede.
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“Come il Padre ha amato me, io ho amato voi”… L’amore ci viene
donato. solo per questo esso può sgorgare da noi verso i fratelli.
Siamo letti di un fiume che Dio trasforma in sorgente.
“Rimanete nel mio amore”. Nell’amore che viene dal Padre, si entra
e si dimora. Il rapporto di amore che il Figlio vive con il Padre,
diventa rapporto di amore fra Lui e noi. La vocazione cristiana è
respirare e vivere di quest’ossigeno e di quest’aria.
“Questo vi ho detto perché la vostra gioia sia piena”. Ci è chiesto
entrare nel flusso dell’amore di Cristo, di dimorare in Lui che si è
fatto canale dell'amore del Padre per riversarlo senza misura su
ciascuno di noi.
“Voi siete miei amici”. Non più servi, ma amici! Una parola carica di
tenerezza per il nostro cuore. Essere amici di Gesù significa
consegnarsi allo stesso modo con Lui, Figlio, si è consegnato al
Padre. Questa consegna non avviene una volta per sempre. Deve
essere fatta attimo per attimo, momento per momento. In forza di
questa amicizia Lui vive in noi e per noi salva il mondo.
Perché portiate frutto e il vostro frutto rimanga… Il frutto è
qualcosa che lo Spirito semina in noi e accompagna nella crescita
fino alla maturazione. È “l’amore che Dio ha effuso nei nostri cuori
mediante lo Spirito Santo che ci è stato dato” (Rm 5,5).
CONTEMPLIAMO NEL SILENZIO…
RIMANENDO NELL’AMORE
RINGRAZIAMO IL PADRE PER IL DONO DELL’AMORE . SUOR LISA
L’HA ACCOLTO NELLA SUA VITA E OGGI CE LO “RACCONTA”,
DIMORANDO IN LUI…
Salmo 84: Beato chi abita la tua dimora
Ant. Per me il vivere è Cristo
e il morire un guadagno (Fil. 1,21)
Quanto sono amabili le tue dimore
Signore dell'universo!
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l'anima mia anela e desidera
di essere con il Signore il mio cuore e la mia carne esultano
per il Dio vivente.
Anche il passero trova una casa, o Signore
la rondine un suo nido
dove porre i suoi piccoli, mio Re e mio Dio
vicino ai tuoi altari.
Beato chi abita la tua dimora
potrà sempre lodarti
beato chi trova in te la sua forza
e i tuoi sentieri nel suo cuore.
Passando nella valle della sete
fa sgorgare una sorgente,
la copre con le sue benedizioni
come piogge primaverili
camminerà con rinnovato vigore
per stare in Sion davanti a Dio.
Signore, Dio dell'universo
porgi l'orecchio ascolta la mia preghiera
Dio di Giacobbe
o Dio, guarda colui che è il nostro scudo
guarda il volto del tuo Messia.
È meglio un solo giorno alla tua presenza
che mille nella mia casa,
preferisco restare sulla soglia
della dimora del mio Dio
piuttosto di essere ospitato
nelle tende dei malvagi.
II Signore Dio è sole e scudo
dà grazia e gloria,
il Signore non rifiuta il bene
a chi cammina nell'integrità:
beato chi ha fede in te
Signore dell'universo!
Gloria al Padre e al Figlio…
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Ant. Per me il vivere è Cristo
e il morire un guadagno (Fil. 1,21)
INTERCESSIONI
Tutto io posso in colui che mi dà forza.
Quando sono debole, allora sono forte in Colui che mi dà forza.
Sostenuti da questa certezza invochiamo.
Hai perdonato la donna peccatrice perché aveva molto amato:
- perdona anche noi che abbiamo molto peccato. R.
Hai chiamato a seguirti uomini e donne perché annunciassero la tua
morte e resurrezione:
- fa’ che la nostra vita ‘racconti’ a tutti, in particolare ai giovani, che tu
sei vivente. R.
Hai chiamato Suor Lisa e noi tutte con lei, a vivere la ‘carità spirituale’
servendo i fratelli nell’Opera di S. Dorotea:
- fa’ che nei piccoli e nei poveri vediamo sempre il tuo volto. R.
Ci hai chiamate ad essere, insieme ai Cooperatori, sale della terra, luce
del mondo e città sul posta sul monte:
- fa’ che camminiamo nella santità in compagnia dei nostri amici santi. R.
Hai chiamato fratello, sorella e madre chi ascolta la tua parola e la
mette in pratica:
- conforma le nostre parole e le nostre azioni alla tua volontà. R.
Ci rinnovi ogni giorno l’invito a ‘rimanere nel tuo amore’ per vivere da
figlie nel Figlio:
- aiutaci a scoprire tutta la bellezza della Vita Nuova che tu stesso ci hai
donato nel Battesimo. R.
Ci chiamati ad amarci gli uni gli altri perché il mondo riconosca che
siamo tuoi discepoli:
- sostiene le nostre comunità nel passaggio dalla ‘vita in comune’ alla
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‘comunione di vita’. R.
Ogni chiamata alla vita consacrata viene da te come dono alla Chiesa e
alla sua missione:
- ascolta la preghiera che con fede ti rivolgiamo chiedendoti il dono di
nuove vocazioni. R.
Padre nostro…
PREGHIERA
Gloria a colui che mai
è stato bisognoso dei nostri rendimenti
di grazie,
ma bisognoso perché ci ama,
e assetato perché ci vuol bene,
e ci ha domandato di dare a lui,
perché lui potesse dare a noi molto di più.
Il suo frutto si è unito
alla nostra umanità,
affinché mediante esso fossimo attratti
verso colui
che si è piegato verso di noi.
Mediante il frutto della radice
egli ci innesterà nel suo albero.
(Efrem il Siro - Nat III, 17, p. 157)
Canto del Magnificat
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