NON CHI DICE SIGNORE, SIGNORE, ENTRERÀ NEL REGNO, MA

Monastero “S. Maria del Monte Carmelo” – Concenedo di Barzio (LC)
NON CHI DICE SIGNORE,
SIGNORE, ENTRERÀ NEL
REGNO, MA COLUI CHE FA
LA VOLONTÀ DEL PADRE
MIO CHE È NEI CIELI
Non facciamo fatica, Signore, stamattina a sentirci
anche noi tra i tanti stupiti per le tue parole, perché
in queste quattro settimane, tappa dopo tappa, con
il discorso della montagna, ci hai parlato con
autorità. E abbiamo sentito questo come cibo e
nutrimento, come sostegno al cammino della fede,
anche quest'ultimo scorcio, il vangelo di questa
mattina, che ammonisce anzitutto a non
moltiplicare, pretendendo, parole: “Non chi dice
Signore , Signore entrerà nel Regno, ma colui che
fa la volontà del Padre mio che è nei cieli”. E
questo è un invito ad un cuore che si consegna a
Dio e alla sua Parola e da questa Parola si lascia
illuminare e condurre, non pretende e non si affida all'esteriorità per esigere, piuttosto percorre sentieri
che purificano dall'interno il cuore. Questa sì, allora, diventa una casa fondata sulla roccia (Mt 7, 21-29),
possono venire i venti, le tempeste, le bufere, le piogge, ma rimane, stabile, solida, come è solida la
Parola sulla quale si edifica, come solida è la fedeltà di Colui che questa Parola ci dona. Ed è questa
immagine conclusiva a convincerci definitivamente che il sentiero per essere discepoli e per vivere da
discepoli è proprio quello che tappa dopo tappa abbiamo accolto e pregato dal Signore, come nutrimento
vero della vita, del cammino della fede. Questa mattina, congedandoci dal discorso della montagna,
dovremmo davvero metterci con umiltà, ma anche con gioia e convinzione, tra coloro che fanno la
volontà del Padre che è nei cieli. A costoro è dato il premio del Regno.
don Franco Brovelli, omelia al Carmelo di Concenedo, 26 marzo ’09