Radici della civiltà - Volume 2 Capitolo 13 L`Impero carolingio 1 Lo

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Radici della civiltà – Volume 2
Capitolo 13 L’Impero carolingio
1 Lo Stato della Chiesa si formò
A gradualmente, quando al patrimonio terriero si aggiunse il castello di Sutri e l’Esarcato
B soprattutto grazie alle donazioni che i duchi di Spoleto e Benevento in cambio dell’appoggio nella loro lotta
contro Bisanzio
C al tempo dell’imperatore Costantino che donò alla Chiesa vasti territori che andavano sotto il nome di
Patrimonio di San Pietro
D quando Carlo Magno sconfisse i Longobardi e donò alla Chiesa le terre dell’Esarcato e il castello di Sutri
2 Il papa Gregorio I Magno
A rinsaldò l’alleanza con l’Impero bizantino, contro l’espansionismo dei Longobardi e provvide alle necessità
finanziarie della Chiesa e degli abitanti di Roma
B svolse un’intensa attività diplomatica con i sovrani italiani ed europei, amministrò attentamente le tenute
ecclesiastiche
C diede un forte impulso alla diffusione del cristianesimo e, per sganciare l’autorità pontificia dal controllo
dell’Impero bizantino, strinse un’alleanza con i Longobardi
D condannò come eretica l’iconoclastia, sostenuta dall’imperatore bizantino a cui si oppose anche militarmente
attraverso l’alleanza con i re Franchi
3 Quando Carlo, in seguito alla morte del fratello, rimase il solo re dei Franchi
A tentò di stringere un’alleanza con i Longobardi attraverso il matrimonio con la figlia del re Desiderio
B propose all’imperatrice Irene di sposarlo e al suo rifiuto attaccò i possedimenti bizantini in Italia
C combatté contro gli Avari e i Sassoni, ma attuò una politica di alleanza matrimoniale con i Longobardi
D ripudiò la moglie Ermengarda, figlia del re dei Longobardi e scese in Italia per difendere il papa dal re
Desiderio che sconfisse a Pavia
4 I Sassoni si convertirono al cristianesimo perché
A il loro re, dopo essere stato sconfitto da Carlo, si convertì
B furono costretti a convertirsi con la forza
C il papa Gregorio Magno aveva inviato missioni evangelizzatrici
D la vittoria di Carlo fu vista come un segno della forza del cristianesimo
5 A Roncisvalle, nel 778
A la retroguardia dell’esercito franco fu assalita e sconfitta dai montanari baschi
B i guerrieri franchi, guidati dal conte Rolando, furono sorpresi e decimati dagli Arabi
C l’esercito franco subì una grave sconfitta ad opera degli Arabi, alleati con i Baschi
D a causa del tradimento di un nobile franco, l’esercito fu sconfitto dagli Arabi
6 Nella notte di Natale dell’800, Carlo fu incoronato imperatore alla presenza
A dell’imperatrice di Bisanzio che diede così il suo riconoscimento ufficiale
B dal papa che voleva ricompensare Carlo dell’appoggio datogli contro i nobili romani
C dal papa che vedeva in lui il difensore della cristianità, per le guerre contro Avari, Sassoni e Longobardi
D per acclamazione dal popolo romano, che lo considerava l’unico in grado di riportare Roma all’ antica gloria
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Capitolo 13 L’Impero carolingio
7 Il Sacro romano impero differiva da quello romano
A per l’estensione territoriale
B per il ruolo che aveva la religione nel legittimarne l’esistenza
C per il ruolo assunto dal pontefice nell’incoronazione e per l’estensione territoriale
D perché il suo centro era il regno dei Franchi, mentre a Roma era rimasta solo la funzione religiosa
8 Dopo essere diventato imperatore, Carlo per proteggere i pellegrini che si recavano a Gerusalemme
A cercò di stabilire buoni rapporti diplomatici con i califfi arabi
B progettò una spedizione militare in Palestina
C ottenne dal califfo Harun un protettorato sulla Palestina
D intraprese una spedizione militare contro il califfo Harun
9 I conti erano
A l’aristocrazia feudale a cui Carlo aveva affidato l’amministrazione dei distretti in cui aveva diviso l’Impero
B i capi del suo esercito a cui Carlo aveva affidato l’amministrazione dei territori di confine
C funzionari inviati nelle contee con il compito di sorvegliare l’attività dei governatori
D collaboratori dell’imperatore che si spostavano con lui secondo le necessità
10 I missi dominici erano
A l’aristocrazia feudale a cui Carlo aveva affidato l’amministrazione dei distretti in cui aveva diviso l’impero
B i capi del suo esercito a cui Carlo aveva affidato l’amministrazione dei territori di confine
C funzionari inviati nelle contee con il compito di sorvegliare l’attività dei governatori
D collaboratori dell’imperatore che si spostavano con lui secondo le necessità
11 I capitolari erano
A le parti in cui era stato diviso l’Impero
B le tenute in cui si suddividevano le terre dell’imperatore
C le riunioni annuali tra l’imperatore e i suoi funzionari
D le leggi emanate dell’imperatore
12 Le immunità erano
A le nuove monete coniate da Carlo
B i privilegi concessi a conti e marchesi
C le leggi che proteggevano i deboli dai potenti
D il privilegio dell’inviolabilità per i missi dominici
13 Nel Sacro romano impero
A il commercio aveva ancora un ruolo importante per l’economia, perciò il ceto medio aveva un ruolo importante
B la mobilità sociale era legata esclusivamente alle capacità militari
C i nobili erano al vertice della società, sotto di loro c’erano i funzionari
D tutti gli uomini erano liberi, come voleva il cristianesimo, ma i contadini erano legati alla terra da lunghissimi
contratti
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14 La scuola palatina aveva il compito di
A offrire un’educazione di base ai giovani aristocratici
B dare un’istruzione a chi ricopriva cariche importanti
C fornire solide basi teologiche ai religiosi
D conservare e difendere la cultura classica
15 In base alla concezione patrimoniale, l’Impero carolingio
A era di proprietà del sovrano e doveva essere diviso tra tutti gli eredi legittimi
B era patrimonio dell’imperatore che sceglieva il suo erede e successore
C apparteneva a Dio che lo aveva affidato all’imperatore e ai suoi eredi
D era patrimonio del popolo franco che ne affidava il governo all’imperatore
16 Alla morte dell’imperatore Ludovico il Pio, figlio di Carlo Magno
A ci furono tensioni, causate dalla mancanza di un erede diretto, che indebolirono l’Impero e portarono alla sua
divisione
B l’impero fu diviso in tre parti, quanti erano i suoi figli, ma il titolo di imperatore andò al primogenito
C l’Impero rimase formalmente unito sotto la guida di Lotario, ma egli non riuscì a esercitare un effettivo potere
D Lotario ebbe il titolo di imperatore, ma la ribellione dei suoi fratelli portò alla divisione dell’impero in tre regni
17 Il giuramento di Strasburgo è importante perché
A Lotario riconobbe la divisione dell’Impero in tre regni distinti
B segna la prima apparizione ufficiale delle lingue tedesca e francese
C l’aristocrazia ecclesiastica si impegnava a liberare i servi nelle sue proprietà
D è il primo documento scritto in cui si usa la lingua francese
18 Il re di Germania, Ottone I di Sassonia
A per poter restaurare l’autorità imperiale, sposò la figlia dell’imperatore d’Oriente Teofano che gli portò in dote
i domini dell’Italia meridionale
B costrinse Adelaide, vedova dell’ultimo re d’Italia, a sposarlo per far rinascere l’Impero, proclamandosi
imperatore
C dopo aver detronizzato l’ultimo re d’Italia,si fece proclamare imperatore del Sacro romano impero della
nazione germanica
D intraprese la renovatio imperii ottenendo l’appoggio del papa
19 Il privilegio di Ottone era
A il diritto al titolo di re d’Italia, appartenuto al defunto marito della sua sposa, Adelaide
B il documento con cui il papa riconosceva che Ottone I era l’imperatore del Sacro romano impero della nazione
germanica
C il consenso papale allo scioglimento del matrimonio tra Ottone I e Adelaide, per permettere all’imperatore di
sposare Teofano
D il documento in cui l’imperatore stabiliva che il pontefice, prima di essere consacrato, doveva prestare
giuramento davanti a un rappresentante imperiale
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Capitolo 13 L’Impero carolingio
20 Il progetto di rinascita dell’Impero di Ottone III
A fallì a causa della diffidenza dei principi tedeschi e di un’insurrezione dei Romani
B ebbe il sostegno di Costantinopoli, ma non dei Romani che cacciarono il giovane imperatore
C aveva il sostegno di Roma e di Costantinopoli, ma fu interrotto dalla morte dell’ imperatore
D si rivelò un fallimento a causa della natura violenta dell’imperatore che provocò la rivolta dei Romani
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