testo e regia di Cesare Lievi come già il titolo - Crystal

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Teatro Crystal di Lovere - Stagione 2015-2016
SABATO 21 novembre 2015 ore 20.45
DOMENICA 22 novembre 2015 ore 16.00
La bisbetica domata
di William Shakespeare
regia di Cristina Pezzoli
con Nancy Brilli
Ineguagliato capolavoro di Shakespeare, La bisbetica domata è una rappresentazione travolgente, colorata da elementi popolari
e da echi della commedia dell’arte. La vicenda della “bisbetica” Caterina che, a differenza della mansueta sorella Bianca, fatica
a trovare pretendenti, si snoda attraverso un frizzante crogiuolo di equivoci e di travestimenti, con una verve comica che
guiderà in modo parallelo i destini degli attori della compagnia e dei personaggi della commedia.
Un doppio spettacolo in cui ciascuno sarà sia attore della compagnia che personaggio di Shakespeare: una commedia nella
commedia, ricca di colpi di scena e che, col sorriso, porta a riflettere sui rapporti uomo-donna. Senza tradire mai l’originale di
Shakespeare si dà vita a una rivisitazione in grado di affascinare lo spettatore, restituendo la contemporaneità di questo autore
senza tempo.
SABATO 19 dicembre 2015 ore 20.45
DOMENICA 20 dicembre 2015 ore 16.00
Tre donne in cerca di guai
da Les Amazones di Jean Marie Chevret
regia di Nicasio Anzelmo
con Corinne Clery, Barbara Bouchet e Iva Zanicchi
Una commedia divertente, dove sono vincitrici le donne con la loro forza e determinazione. Donne che trovano nel loro passato
di delusioni e sconfitte il vigore per costruire un nuovo giorno, un nuovo progetto. Il substrato di Tre donne in cerca di guai sta
tutto nel problema della solitudine, dell’essere single alla soglia dei quarant’anni: ci si costruisce un proprio guscio, ci si rifugia
dietro falsi alibi o pretesti, ci si auto-inganna; ma prima o poi la verità viene a galla ed allora tutto diventa più difficile da
sopportare. Soprattutto quando qualcosa o qualcuno interviene inaspettatamente a incrinare un già precario equilibrio: in
questo caso rappresentato da Guillaume, che presto diventerà l’ambita “preda”.
Tutto viene narrato con umorismo e il piacere della seduzione è raccontato con ironia, giocato sempre con gusto ed eleganza.
Una commedia, in scena in Francia da ben cinque anni, sapientemente gestita da una serie di delicati e comici equilibri, nella
quale i protagonisti sono continuamente sotto pressione fino al sorprendente finale. La risata è assicurata!
SABATO 23 gennaio 2016 ore 20.45
DOMENICA 24 gennaio 2016 ore 16.00
Brundibár- Il suonatore d’organetto
di Hans Krása
direttore Mario Mora
con I Piccoli Musici
Brundibár fu scritta per un concorso organizzato nel 1939 dal Ministero della Cultura e dell’Educazione della Cecoslovacchia,
ma fu eseguita solo nel settembre del 1943, nel campo di concentramento di Therezìn, due anni dopo l’arresto del suo autore
Hans Krása. Lo straordinario messaggio di questo lavoro teatrale sta nella visione di speranza che permea la vicenda,
apparentemente fanciullesca ed intuitiva. Il protagonista Brundibár, un suonatore d’organetto, che oggi è identificato nella
figura hitleriana, viene alla fine sconfitto dai bambini del paese, che nella scena finale intonano un canto di vittoria e di
speranza per un futuro migliore. Solo superficialmente l’opera rappresenta una bella favola per bambini: l’ambiente storico in
cui è stata scritta, il drammatico messaggio e l’intensa simbologia raccontano una parabola in cui l’iniziale senso d’impotenza
si tramuta nel riscatto finale.
Ridare vita alle opere composte nei lager dai musicisti Ebrei vittime della Shoah è il modo più efficace per dimostrare non solo
la funzione eternatrice della musica nella Memoria, ma anche per tener desto l’interesse su un tema come l’Olocausto, dramma
epocale cui nessuno può sentirsi estraneo.
Teatro Crystal di Lovere - Stagione 2015-2016
SABATO 20 febbraio 2016 ore 20.45
DOMENICA 21 febbraio 2016 ore 16.00
I suoceri albanesi
di Gianni Clementi
regia di Claudio Boccaccini
con Francesco Pannofino e Emanuela Rossi
Una famiglia borghese: Lucio consigliere comunale progressista, Ginevra chef in carriera con un passato fatto di lotte politiche
e rivolte generazionali. Un’esistenza improntata al politically correct, cercando di trasmettere alla figlia Camilla 16enne questo
loro stile di vita, pregno di valori importanti: quelli della politica, della solidarietà, della fratellanza. Ogni occasione è buona
per ribadire simili concetti. La rottura di una tubazione del bagno, che rischia di allagare l’appartamento sottostante occupato
da un eccentrico Tenente Colonnello, obbliga i coniugi a chiamare una ditta per la riparazione. Si presentano Igli e Lushan,
albanesi con una storia alle spalle di quelle che si leggono tutti i giorni sui quotidiani: viaggi su barconi fatiscenti, periodi di
clandestinità, infine l’agognato permesso di soggiorno e ora una ditta con tanto di Partita Iva e lavoro in quantità. Un esempio
da seguire per Camilla e i giovani come lei, abituati al contrario a situazioni agiate e iperprotettive. È questo che Lucio e
Ginevra pensano, guardando a quei due ragazzi, pieni di vitalità e di voglia di fare come solo chi ha davvero conosciuto la
fame può ancora avere. Ma un giorno Lucio torna a casa ad un orario imprevisto e le certezze sue e di Ginevra crollano come
un castello di carte. E chi predica bene…
SABATO 2 aprile 2016 ore 20.45
DOMENICA 3 aprile 2016 ore 16.00
La scena
di Cristina Comencini
regia di Cristina Comencini
con Angela Finocchiaro e Maria Amelia Monti
Due amiche s’incontrano una domenica mattina: Lucia, attrice, ripete aiutata da Maria un monologo che reciterà l’indomani.
Dalla lettura che ognuna dà del medesimo brano s’intuisce subito come siano diversi, addirittura opposti i loro caratteri: Lucia
è realizzata nel teatro, conserva le sue sensibilità e vulnerabilità, ha ormai rinunciato all’amore, accontentandosi degli incontri
che vive sulla scena, attraverso i personaggi cui dà vita. Maria, due figli, separata, ai vertici d’una carriera in banca, sente il
bisogno invece di movimentare la propria vita con qualche allegro “terremoto erotico”. L’ultimo è avvenuto proprio la notte
precedente: dell’uomo di cui non ricorda volto e nome, ma che forse era proprio “quello giusto”, al risveglio non ha trovato più
traccia. Ma a sorpresa questi si presenta: un bel ragazzo in mutande che per non sentire russare, ha dormito nella stanza dei
bambini. La sua apparizione induce le donne a intraprendere un gioco di scambi d’identità. In un desiderio di amore e di
libertà, che alla fine li accomuna tutti, sullo sfondo di un mondo sempre più confuso e mutante.
SABATO 23 aprile 2016 ore 20.45
DOMENICA 24 aprile 2016 ore 16.00
La scuola
di Domenico Starnone
regia di Daniele Luchetti
con Silvio Orlando e Marina Massironi
È tempo di scrutini in un malandato Istituto Tecnico alla periferia di Roma. La sala insegnanti è inagibile e ai docenti tocca
riunirsi in palestra, a discutere i destini di un gruppo di alunni non proprio diligenti. A polarizzare la discussione è l’allievo
Cardini, che manifesta la sua sofferenza adolescenziale attraverso un ostinato mutismo, rotto solo dal ronzío di mosca che sa
imitare alla perfezione. Sul suo caso si scontrano le opposte visioni del ruolo educativo: da un lato il prof. Cozzolino,
insegnante di lettere idealista e appassionato, e la professoressa Baccalauro, sempre dalla parte dei ragazzi; dall’altro il
reazionario prof. Mortillaro, convinto che “c’è chi è nato per zappare”, e il doppiolavorista Cirotta, interessato solo a
corteggiare le ragazze. Fra una diatriba didattica e l’altra, si insinua la vita, con le sue frustrazioni quotidiane e amori che
nascono e muoiono secondo il ciclo dell’anno scolastico e dell’orario di lezione. A distanza di vent’anni, Silvio Orlando riporta
in scena quello che lui stesso definisce “lo spettacolo più importante della mia carriera”.
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