Emigrazione: radio Emiliaromagna compie due anni (NoveColonne ATG) Bologna - RadioEmiliaRomagna.it, la prima radio sul web di una Regione italiana che utilizza la tecnologia podcasting, spegne due candeline. Nata il 1° marzo 2006 per parlare agli emiliano-romagnoli nel mondo, è arrivata con le sue 14 rubriche settimanali alla puntata n° 100, che sarà on line da lunedì 17 marzo 2008. Per l'occasione la radio si rinnova nell'immagine e nei contenuti. D'ora in avanti l'aggiornamento non sarà più settimanale ma quotidiano, e si aggiungeranno nuove rubriche - come quella dedicata all'università e al mondo della ricerca, realizzata in collaborazione con Radio Città del Capo - e nuove sezioni, come quelle rivolte ai consumatori e alle iniziative sociali e di cooperazione internazionale realizzate dall'EmiliaRomagna nel mondo. Dal punto di vista grafico, la home page si presenta più leggibile con tutte le rubriche in evidenza e correlate da immagini, grazie a un restyling che prevede anche un nuovo logo, il tutto per rendere il sito sempre più accattivante e di utilizzo immediato. Un'altra novità è la newsletter settimanale che informa costantemente sugli aggiornamenti presenti nel palinsesto. La rivisitazione del sito è opera dell'Agenzia Tracce di Modena. In questi due anni di attività la radio ha totalizzato 1.504 servizi declinati nelle 14 rubriche, chiamando a sé 79.000 visitatori, con circa un milione di pagine cliccate e più di 12.800 visitatori fidelizzati. Un risultato che ha coinvolto tanti paesi ma in particolare l'Italia, con circa il 50 per cento di adesioni al download, segno che la radio parla anche al territorio e non solo del territorio. Significativi anche gli ascolti negli Stati Uniti (10 per cento dei download), seguiti da Uruguay (7 %), Brasile (4 %), Argentina (3,2 %), Regno Unito (2,8 %), Francia (2,2%). Le informazioni prodotte dalla redazione di Bologna, che si avvale di collaboratori in varie parti del mondo, riguardano diversi settori, dall'informazione alla cultura, dall'economia alle tradizioni enogastronomiche del territorio, fino allo sport. Una parte significativa è dedicata alla "informazione di ritorno" proveniente dalle associazioni degli emiliano-romagnoli all'estero, che contribuiscono con i racconti delle loro esperienze al carattere internazionale dell'emittente regionale. A ciò si aggiunge la rubrica sui personaggi emiliano-romagnoli che hanno lasciato una traccia importante nel mondo. Filo conduttore rimane in ogni caso la musica, di tutti i generi, prodotta e diffusa sul territorio attraverso rassegne, festival e concerti, e il lavoro di singoli e band che rende l'Emilia-Romagna forse la regione più "musicale" d'Italia. La musica è anche alla base di un racconto poetico tracciato nella rubrica Il Paesaggio dell'Anima, ed è inoltre presente nella hit parade realizzata da Radio Bruno e nella selezione di brani dei gruppi musicali indipendenti curata dal MEI (Meeting delle Etichette Indipendenti) di Faenza. Uno spazio è dedicato agli esordienti, che inviano brani musicali alla radio, ascoltabili nello spazio Scelto per Voi, all'interno della rubrica Musica. La redazione si avvale inoltre della collaborazione dell'Istituto per i Beni Culturali per raccontare i musei e la cultura del territorio. Per chi ama la lettura, infine, ci sono i racconti, di scrittori emiliano-romagnoli o di autori che parlano di questa terra. Una delle caratteristiche della radio è la pubblicazione sul sito dei testi di molte rubriche, al fine di facilitare la comprensione a chi segue dall'estero: dunque un valido aiuto per lo studio della lingua italiana. La radio sul web trova poi spazio sull'etere, grazie a convenzioni realizzate dalla Regione con alcune emittenti che trasmettono in italiano all'estero: attualmente quattro, localizzate in Argentina e Brasile. RadioEmiliaRomagna.it ha ottenuto in questi due anni di trasmissione tre riconoscimenti prestigiosi. Il primo è stato il "Best Cross Media Project", assegnato dal Bardi Web Award 2006 per la "rilevanza sociale della radio, che consente di rinforzare i legami con gli emiliano-romagnoli e gli italiani nel mondo in un'ottica di comunicazione nuova ('cross-mediale') in grado di raccontare la realtà utilizzando diversi mezzi". Nel 2007 la Regione Emilia-Romagna ha vinto il "Premio Speciale Assorel", decima edizione, "per il miglior utilizzo dei new media nel mix di comunicazione", nonché il "Premio Pubblica Amministrazione" fra quelli di categoria. L'Assorel è l'Associazione italiana delle agenzie di relazioni pubbliche fondata nel 1982 che raggruppa 51 tra i maggiori operatori del settore in Italia e aderisce a Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, ICCO (Organizzazione internazionale che riunisce le Associazioni di pubbliche relazioni di 29 paesi del mondo) e Pubblicità Progresso. Lazio: le opportunità di investimento presentate a Cannes (NoveColonne ATG) Cannes - Si è svolto al Mipim di Cannes (Mercato internazionale proprietà immobiliare) presso il Padiglione "Greater Rome and Lazio Region" un workshop dal titolo: "Lazio. Growth at work. The region and its opportunities". L'appuntamento, che ha visto la partecipazione di numerosi operatori internazionali, è stato organizzato per illustrare le opportunità d'investimento presenti sul territorio laziale. Sono intervenuti Gianluca Lo Presti, direttore generale di Sviluppo Lazio; Giulio Bugarini, dell'assessorato Sviluppo Economico, Ricerca, Innovazione e Turismo della Regione; Massimiliano Meriggioli, vice presidente Asp-Colline Romane. Nel suo intervento Lo Presti ha sottolineato il ruolo dell'agenzia che "rappresenta l'ideale punto di riferimento per quanti intendano sviluppare il proprio business nel territorio regionale". "Il Lazio ha detto - ha dimostrato di essere una delle economie più dinamiche a livello nazionale: basta solo considerare il Pil registrato nel periodo 2001-2006, che si attesta sul 7.9%, altissimo rispetto alla media nazionale pari a 3.7%. Dispone di una forza lavoro altamente qualificata, ad esempio nel settori dell'aerospazio e del chimico-farmaceutico: il Lazio è il secondo polo farmaceutico in Italia e il terzo in Europa. Nella regione si trovano anche, oltre a 13 università tra pubbliche e private, la maggior parte dei centri ricerca pubblici e privati del territorio nazionale. Non è un caso quindi - ha concluso - che più di 600 multinazionali siano presenti nel territorio laziale con impianti produttivi, uffici o headquarter. Dati che ne fanno una delle mete più interessanti per investitori stranieri". Emilia-Romagna: con “un pozzo di scienza” studenti a scuola di ambiente (NoveColonne ATG) Bologna - Oltre 190 i laboratori didattici proposti, 26 incontri scientifici, una decina di spettacoli dedicati al Teatro Scienza, 9 tappe sul territorio ed un unico filo conduttore: diffondere la cultura scientifica e l'educazione ambientale. E' la seconda edizione del progetto "Un pozzo di scienza" promosso e sostenuto dal Gruppo Hera, in collaborazione con Fondazione Marino Golinelli. L'iniziativa, che avrà anche quest'anno carattere regionale, è stata illustrata oggi dal presidente del Gruppo Hera Tomaso Tommasi di Vignano, da Marino Golinelli, presidente dell'omonima Fondazione, dall'assessore regionale all'Ambiente Lino Zanichelli e da Luigi Catalano, direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale. L'impegno di Hera e Fondazione Golinelli sarà, infatti, sostenuto da nomi illustri come Antonio Navarra, climatologo di fama internazionale dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Vincenzo Balzani, docente di chimica inorganica all'Università di Bologna, esperto ricercatore nel campo delle energie "alternative", Mario Cucinella, architetto ideatore della casa Ecosostenibile, Vittorio Prodi, eurodeputato e membro della Commissione Ambiente dell'Ue sulle politiche energetiche europee, Alessandro Giannì, responsabile della campagna mare di Greenpeace. Il programma, visto nel suo insieme, è uno spaccato a trecentosessanta gradi sui temi che compongono il complesso quadro delle problematiche legate alla tutela dell'ambiente e che impongono cambiamenti nel modo di vivere quotidiano. Nel corso di oltre un mese (dal 12 marzo al 30 aprile 2008) nelle principali città del territorio servito da Hera saranno organizzate attività didattiche itineranti. Agli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado sono dedicati oltre 190 laboratori e animazioni per sviluppare i temi dei rifiuti, energia, acqua, sostenibilità ambientale, gestione delle risorse disponibili nei luoghi suggestivi e storici delle città di Bologna, Modena, Cesena, Ravenna, Lugo, Ferrara, Imola, Faenza e Rimini. L'assessore Zanichelli, nel dare il suo saluto istituzionale all'iniziativa, ha dichiarato che "l'educazione ambientale rappresenta un tema essenziale ed è importante che realtà come Hera, che coniuga strategie ambientali con politiche industriali, e la Fondazione Golinelli, con il suo impegno culturale e sociale, affianchino le istituzioni in questa attività. Dal 1996, anno di nascita della legge regionale in materia - la prima in Italia - la Regione Emilia-Romagna ha investito 10 milioni di euro in progetti educativi realizzati con le scuole e il territorio. Credo che la sfida della sostenibilità si vinca con questo tipo di cooperazione". Emilia-Romagna: quando l’impresa nasce dalla ricerca (NoveColonne ATG) Bologna - 83 nuove imprese nate dalla ricerca pubblica tra il 1997 e il 2007, con un fatturato complessivo di circa 17 milioni di euro, 145 persone assunte a tempo indeterminato e 265 collaboratori, 18 brevetti registrati, 309 prodotti immessi sul mercato e 300 nuovi servizi offerti. Sono alcuni dei dati contenuti nel primo rapporto annuale dell'Osservatorio sugli Spin Off della ricerca dell'Emilia-Romagna (OSiRidE), un progetto nato nel 2006 e curato dal Dipartimento di Scienze Aziendali dell'Università di Bologna e da Aster. L'obiettivo dell'Osservatorio è la raccolta sistematica di dati longitudinali relativi alle imprese di nuova creazione nei settori ad alta tecnologia della regione Il cuore dell'Osservatorio è costituito da un database degli spin off derivanti dalla ricerca pubblica - quelli cioè che annoverano tra i soci di capitali l'Università o gli Enti di Ricerca Pubblici, e tra i soci fondatori loro ricercatori o collaboratori - in continuo aggiornamento e rappresenta uno strumento informativo rivolto agli attori istituzionali e ai soggetti interessati alla creazione di impresa. Il censimento coinvolge le aziende ad alta tecnologia in campo farmaceutico, aerospaziale, degli strumenti medicali, di precisione e ottici, degli apparati radio televisivi e di comunicazione, delle tecnologie dell'informazione, dei computer e software, dei calcolatori e macchine per calcolo, delle macchine e apparati elettrici. Delle 83 imprese censite dall'Osservatorio, 70 sono di derivazione universitaria e 13 legate agli Enti di Ricerca Pubblici del territorio regionale, CNR, ENEA, INFM. Concentrate prevalentemente nel capoluogo - 38 con sede a Bologna, 15 a Ferrara, 11 a Modena, 10 a Parma, 3 a Ravenna, 3 a Reggio Emilia, 2 a ForlìCesena, 1 a Piacenza - sono cresciute prevalentemente negli anni tra il 2000 e il 2005, di pari passo all'aumento degli investimenti istituzionali nei meccanismi di supporto finanziario e infrastrutturale. 61 spin-off hanno infatti ricevuto finanziamenti pubblici - regionali, nazionali o europei - pari a circa 175 mila euro, per un valore complessivo di 10.696.100 euro. 17 imprese hanno fatto ricorso a mutui bancari per 1.730.000 euro e 5 hanno usufruito di finanziamenti privati per circa 1.700.000 euro. 48 imprese sono correntemente "incubate": 6 presso un ente di ricerca pubblico, 26 presso un dipartimento universitario e 16 presso incubatori d'impresa. 6 sono le imprese disincubate. Con una media di due dipendenti e tre collaboratori con varie tipologie contrattuali, le nuove imprese a fine del 2006 impiegavano circa 410 persone. Le 83 start up pubbliche hanno generato a termine del 2006 un fatturato pari a 16.964.154 milioni di euro. Nel dettaglio, l'80% dei ricavi è riconducibile ad un mercato regionale (circa il 47%) e nazionale (39%) e il restante 14% a una clientela internazionale, distribuita a metà tra l'Europa e il resto del mondo. Complessivamente, nel periodo tra il 1997 e il 2007 sono stati 309 i prodotti immessi sul mercato e circa 300 i nuovi servizi offerti, con la previsione di introdurre nel 2008 ulteriori 123 prodotti e 46 nuovi servizi, oltre a 111 prodotti incrementali, cioè nuove versioni di prodotti già presentati dall'azienda. Inoltre, sono state sviluppate 91 innovazioni di processo, mentre 24 sono quelle alle quali si lavora per il 2008. Coerentemente con l'alto tasso di innovazione, gli spin off hanno presentato 78 domande di brevetti. Di questi, 18 sono già stati assegnati e registrati, 17 depositati in Italia, 11 in Europa (European Patent Office) e 2 negli Stati Uniti (United States Patent Office). Numerose infine le collaborazioni avviate dalle start up: 241 quelle tecnologiche, 207 quelle commerciali. Trentino, Veneto e Lombardia regioni con immigrati più integrati (NoveColonne ATG) Roma - Trentino, Veneto e Lombardia: sono queste le regioni italiane più attive per quanto riguarda l'integrazione degli immigrati. Lo rivela il rapporto degli indici di integrazione degli immigrati in Italia, presentato a Roma dal Cnel/Organismo nazionale di coordinamento delle politiche di integrazione sociale degli immigrati. Se il settentrione risulta offrire condizioni più favorevoli per l'integrazione degli immigrati, il sud appare invece molto indietro. Basilicata, Puglia, Campania e Sicilia vengono infatti definite nella ricerca "a basso potenziale di integrazione". Secondo il Cnel, gli immigrati presenti nel nostro Paese hanno superato nel 2007 i 4 milioni, dei quali più di 3 milioni risultano residenti. Il maggior numero di presenze si registrano a Milano e Roma, ma l'aumento maggiore di popolazione straniera si è registrato in Umbria e Marche, con una crescita del 400%, seguite dal Veneto e dall'Emilia Romagna (+300%). A livello provinciale, svetta Prato con un aumento della popolazione immigrata di ben 31 volte, seguita da Rimini (18) e Crotone (16). In media il loro livello di vita risulta decisamente peggiore di quello degli italiani e questo anche nelle regioni più impegnate sul fronte dell'integrazione. I migliori livelli di integrazione si registrano in gran parte della fascia nord-adriatica, dal Trentino all'Abruzzo. A livello provinciale, 48 province su 103 presentano condizioni potenziali per un'integrazione degli immigrati massimamente soddisfacente, contro un terzo (35) dal potenziale basso o minimo. In dettaglio, il primato spetta a Trento, mentre la maglia nera va a Siracusa. Napoli va in controtendenza, risalendo di ben 20 posizioni (ora è alla posizione numero 83); Roma è 53esima, Milano 12esima. Campania: la regione al salone del libro di Parigi (NoveColonne ATG) Parigi - La Regione Campania partecipa per la quarta volta al Salone Internazionale del Libro di Parigi, che si svolgerà a Porte de Versailles, dal 14 al 19 marzo prossimi. La Fiera, alla sua 28° edizione, dopo quella di Francoforte, è uno dei Saloni editoriali più importanti a livello internazionale per numero di pubblicazioni esposte, di editori partecipanti e di visitatori. Ospite d'onore della rassegna è lo Stato di Israele. La partecipazione della Campania è curata dal Servizio Cultura della Presidenza della Giunta Regionale. Nello stand di 110 metri quadrati, ubicato nella Hall 1 - U86 e allestito con la collaborazione della Camera di Commercio Italiana a Parigi, saranno esposte le più importanti novità editoriali di 50 case editrici in rappresentanza di tutte le province campane, oltre a numeroso materiale turistico sulla nostra Regione, fornito dagli Enti Provinciali del Turismo e dalle Aziende Autonome di Cura, Soggiorno e Turismo. Nello stand regionale sono previste alcune presentazioni in prima assoluta di nuove pubblicazioni, da parte di importanti case editrici campane. Expo milano: musica strumento di pace e confronto (NoveColonne ATG) Parigi - L'Expo come grande occasione di cultura, di confronto e di conoscenza tra i popoli e le persone, tra storie, esperienze e sensibilità differenti. È questo il senso della serata che il Sindaco di Milano Letizia Moratti ha introdotto a Parigi, presentando ai delegati Bureau Internationale des Expositions (e a tutti gli altri ospiti rappresentanti della cultura e dell'arte francesi presenti per l'occasione) il concerto che i "Cameristi" della Scala hanno tenuto nella cornice della Salle Gaveau, alla presenza del Presidente e del Segretario Generale del BIE, JeanPierre Lafon e Vicente Loscertales. Un programma, quello offerto dalla Scala, che ha attraversato quattro secoli di storia. Da Mozart, il genio per eccellenza, un compositore cosmopolita e Internazionale a Rossini, uno dei più grandi compositori d'Opera di tutti i tempi. Da Respighi, che nel XX secolo riesce a convergere reminescenze antiche grazie alla sua sensibilità e alla sua cultura fino a Sollima, un compositore che con la sua curiosità creativa si è spinto ad esplorare nuovi mondi nel campo della composizione grazie a influenze di generi diversi e raccogliendo spunti di musica etnica da tutto il bacino mediterraneo."La Scala - ha sottolineato Letizia Moratti - è un'ambasciatrice della cultura nel mondo, e offrendo il meglio della musica, della cultura e dell'arte italiana porta un messaggio di pace. Un messaggio che si alimenta nel confronto tra storie, popoli e culture diverse. Questo è lo spirito con il quale questa sera vogliamo aprirci al mondo attraverso il linguaggio universale della musica. La musica, infatti, riflette la ricchezza culturale di un popolo e si nutre del confronto tra culture diverse ed epoche anche profondamente lontane". Il Sindaco ha anche ricordato come Milano abbia già aperto la porta agli altri Paesi, attraverso le produzioni internazionali della Scala con Parigi, Londra, Berlino e San Pietroburgo, e con le 200 partecipazioni di Paesi stranieri al festival musicale MiTO. Un'apertura, questa, che si alimenterà anche attraverso il palcoscenico dei 7mila eventi che animeranno i 6 mesi di manifestazione nei quali è previsto lo svolgimento di Expo. "La strada verso l'Expo - è la conclusione del Sindaco di Milano - ci porta ad offrire il nostro contributo perché tutti i Paesi possano comporre assieme un inno di pace e di fratellanza, raccogliendo così il più autentico spirito delle Esposizioni Universali". la liguria del futuro in mostra a Cannes (NoveColonne ATG) Genova - Caserme, forti e poligoni militari da trasformare, valorizzare e riutilizzare come spazi sociali, espostivi, commerciali, culturali, il nuovo impianto golfistico del Savonese, le aree ex Acna di Cengio, in Val Bormida, il waterfront della Spezia progettato dall´architetto spagnolo Josè Llavador, le ex Acciaierie di Cornigliano e le ville storiche del Genovesato. Sono solo alcuni dei progetti che il "Sistema Liguria" mette in vetrina al Mipim di Cannes, la più importante manifestazione internazionale del real estate e del marketing territoriale per la promozione e l'offerta dei territori. In particolare Regione Liguria e Agenzia del Demanio, giovedì, allo scopo di attrarre capitali, presenteranno a Cannes il Puv - Programma Unitario di Valorizzazione e lo stato si avanzamento della studio di fattibilità riguardante 34 beni ex militari sul territorio ligure, ex caserme, forti e altri immobili. A Cannes saranno presenti il presidente della Regione Claudio Burlando e il direttore dell´Agenzia del Demanio Elisabetta Spitz. Tra i progetti che la Liguria porta al Mipim figura quello del nuovo impianto golfistico che interessa tre località del Savonese: Villanova di Albenga, Ortovero e Garlenda - circa 1300 mq e un investimento di oltre 68 milioni di euro - e il recupero ormai in una fase avanzata, delle aree ex Acna di Cengio. Al Mipim è presente anche il progetto "La Spezia 2013" che comprende il waterfront spezzino, la nuova stazione ferroviaria, il recupero delle aree ex Ip e altre iniziative. Presenti a Cannes anche i progetti dell´Urban Lab di Savona per la risistemazione urbanistica della città e Genova. Quest´ultimo comprende il recupero delle aree delle ex Acciaierie di Cornigliano , con Villa Bombrini e Villa Serra inserite nel gruppo dei poli storico-artistici da valorizzare con la promozione culturale e grandi eventi.