scarica - Open Municipio Senigallia

Letto, confermato e sottoscritto
Il Presidente
Il Segretario Comunale
Monachesi Enzo
Morganti Stefano
COMUNE DI SENIGALLIA
PROVINCIA DI ANCONA
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N°
128
Seduta del 01/12/2010
Annotato impegno di spesa di € sul cap.
Senigallia
OGGETTO: ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DAI CONSIGLIERI GIROLAMETTI,
GIACCHELLA, PERGOLESI IN TEMA DI ECONOMIA SOLIDALE E SISTEMA DI
WELFARE LOCALE
del Bilancio 2010
Il Dirigente Servizio Finanze
L’anno
====
DUEMILADIECI
addì
UNO
del mese di
DICEMBRE
alle ore 16,00 nel Palazzo Municipale di
Senigallia e nella solita sala delle adunanze consiliari.
Previa convocazione nei modi di rito, si è oggi riunito, in seduta straordinaria, il Consiglio
Per copia conforme ad uso amministrativo.
Comunale.
Lì,
Fatto l’appello nominale, risultano:
Consiglieri
1. Angeletti Margherita
2. Battisti Paolo
3. Brucchini Adriano
4. Bucari Simonetta
5. Bucci Vania
6. Cameruccio Gabriele
7. Cicconi Massi Alessandro
8. Donatiello Giulio
9. Fiore Mario
10. Giacchella Massimiliano
11. Girolametti Carlo
12. Girolimetti Gabriele
13. Gregorini Mauro
14. Magi Galluzzi Lorenzo
15. Mancini Roberto
16. Mangialardi Maurizio
La presente deliberazione è stata pubblicata all’Albo Pretorio dall’11 febbraio 2011 al 26 febbraio 2011 ai sensi dell’art.
124, 1° comma, del D.Lgs. 18/8/2000, n° 267.
Lì, 28 febbraio 2011
Il
Segretario Comunale
La presente deliberazione, non soggetta a controllo, è divenuta esecutiva, ai sensi dell’art. 134 del D.Lgs. 18/8/2000, n°
267, in data 22 febbraio 2011, essendo stata pubblicata l’11 febbraio 2011
Lì, 23 febbraio 2011
Il
Pres.
Segretario Comunale
Spazio riservato all’eventuale controllo preventivo di legittimità, richiesto ai sensi dell’art. 127 del D.Lgs. 18/8/2000 n°
267:
Ass.
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Consiglieri
17. Marcantoni Fabrizio
18. Marcellini Massimo
19. Mazzarini Alessandro
20. Monachesi Enzo
21. Paradisi Roberto
22. Pazzani Tiziano
23. Pergolesi Enrico
24. Quagliarini Luciano
25. Ramazzotti Ilaria
26. Rebecchini Luigi C.D.
27. Rimini Enrico
28. Romano Dario
29. Salustri Maurizio
30. Sardella Simeone
31. Sartini Oliviano
Pres.
Ass.
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
TOTALE PRESENTI N° 26
Shamsuddin Bhuiyan
Md Abdur Kaium
Consigliere Straniero Aggiunto
Consigliere Straniero Aggiunto
X
X
Sono, altresì, presenti gli Assessori: Campanile Gennaro, Ceresoni Simone, Curzi Paola, Memè
Maurizio, Paci Francesca Michela, Schiavoni Stefano.
Essendo legale l’adunanza per il numero degli intervenuti, il Sig. Monachesi Enzo nella qualità di
Presidente, dichiara aperta la seduta, alla quale assiste il Segretario Comunale Dott. Morganti
Stefano.
Chiama a fungere da scrutatori i Consiglieri Signori: 1º Gregorini Mauro; 2º Sardella Simeone; 3º
Per copia conforme ad uso amministrativo.
Lì,
Mancini Roberto.
1
del Consiglio MONACHESI enuncia l’argomento iscritto al punto 2 dell’ordine del
l'economia equa, solidale e socialmente sostenibile e soprattutto rapporti di lavoro regolari e
giorno dei lavori consiliari relativo a: “ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DAI CONSIGLIERI
trasparenti.
GIROLAMETTI, GIACCHELLA, PERGOLESI IN TEMA DI ECONOMIA SOLIDALE E SISTEMA DI
WELFARE LOCALE”
e concede la parola al Consigliere Girolametti per l’illustrazione dello
stesso.
Il Consigliere GIROLAMETTI (Città Futura): “Presento l'ordine del giorno, in
rappresentanza anche dei Consiglieri Massimiliano Giacchella e Enrico Pergolesi.
Noi pensiamo che un diverso modo di produzione di beni e servizi sia possibile, che sia
possibile un altro rapporto tra produttori e consumatori, tra gli stessi produttori e tra impresa e
lavoro e pensiamo che il profitto non sia il principale, se non l'unico obiettivo.
Il modello economico basato sul consumo irrazionale delle risorse e sul lavoro merce al
più basso costo possibile sta mostrando la sua insostenibilità. Ce lo dicono i movimenti no
global da 20 anni, se ne è accorto addirittura il Ministro Tremonti recentemente. Nel testo
dell'ordine del giorno ricordiamo importanti dichiarazioni e prese d'atto anche di Papa
Benedetto XVI, di Alexander Langer e di Padre Alex Zanotelli. Dalla crisi economica in cui
siamo ancora immersi non se ne esce riproponendo le cause che l'hanno determinata. È
irrazionale il sostegno alla domanda di beni di consumo individuale spesso superflui.
L'avvelenamento della terra è sotto gli occhi di tutti, una classe lavoratrice occidentale sempre
più povera e con meno diritti, Pomigliano d'Arco insegna, i ricatti in Polonia e Serbia
chiariscono, se non avessimo ancora ben capito. I lavoratori del terzo mondo ridotti in semischiavitù in paesi in cui fame e malattia sono la regola e l'emigrazione è l'unica via di fuga. È
in questo contesto che si colloca la nostra proposta. Non siamo così sciocchi e presuntuosi di
pensare che il Distretto di Economia Solidale sia la soluzione, ma anche a livello locale è
doveroso provare a orientarsi verso un'economia di cooperazione, che vada ben oltre il
sistema delle cooperative, che stimoli la domanda di bisogni collettivi, come l'ambiente, il
sociale, il biologico, le energie rinnovabili, acquisti verdi. Un'economia in cui gli attori siano
coinvolti e motivati dall'etica del lavoro, a cominciare dai rapporti di lavoro regolari e
trasparenti.
Quindi chiediamo al Consiglio di deliberare di dare mandato alla Giunta comunale,
affinché promuova la costituzione del Distretto di Economia Solidale e si impegni a
sollecitare anche le altre Amministrazioni comunali del territorio delle Valli del Misa e del
Nevola, a fare altrettanto, affinché lo sviluppo del nostro territorio sia associato ad un'identità,
ad un marchio che ne renda visibile la sostenibilità e la solidarietà sociale, attraverso,
lasciatemi fare un esempio di Bandiera Etica, così le Bandiere Blu, che ne abbiamo prese
molte, le Bandiere Arancioni, le Bandiere Verdi, una Bandiera Etica che abbia una funzione di
indicare che quel territorio si distingue per aver scelto un nuovo modello di sviluppo, capace
di trasformare l'etica in fattore strategico, in vantaggio competitivo, che sappia valorizzare la
dimensione locale, molto cara a tutti noi, le produzioni locali, del chilometro zero, delle
risorse del territorio, l'energia rinnovabile, la riduzione dei rifiuti, il turismo sociale,
2
Chiediamo che la Giunta avvii un percorso autonomo per la sperimentazione di
buone pratiche, che preveda intanto in una prima fase, che può essere attuata già nel
momento della introduzione del Distretto di Economia Solidale, della riconversione dei
consumi della struttura comunale, che privilegi innanzitutto il risparmio, l'acquisto di
prodotti e servizi sostenibili, verdi ed equo-solidali, nonché la fornitura degli stessi da
parte delle cooperative sociale che praticano l'inserimento lavorativo di persone
svantaggiate, ricorrendo anche a forme di reperimento alternative a quelle qui indicate,
solo dopo aver verificato l'impossibilità di procedere secondo le modalità indicate.
Su questi aspetti dovrà essere previsto un percorso di sensibilizzazione del
personale comunale e che successivamente avvii l'attivazione di prassi collaborative in
particolare tra i soggetti economici del Distretto, in modo da contribuire alla
costituzione del Distretto di Economia Solidale, facendo riferimento come esempio alle
esperienze dei Distretti Industriali, caratterizzati da comportamenti cooperativi tra gli
attori, secondo un modello organizzativo di tipo reticolare, che sappia aprire una nuova
stagione di collaborazione tra Ente locale, economia privata, istituti di credito, penso a
Banca Etica, cooperazione sociale, volontariato, associazioni sindacali e di categoria,
associazioni di consumatori, società civile e che la Giunta individui l'Assessorato alle
attività economiche come responsabile del progetto, che favorisca il coinvolgimento
interassessorile, costituisca un gruppo di lavoro con tutti gli attori coinvolti al fine di
realizzare un percorso costantemente condiviso e predisponga i necessari atti
deliberativi utili al raggiungimento dell'obiettivo.
Consentitemi un'ultima considerazione. Se i cittadini elettori si orientano su un
partito, se il 30% di questi cittadini si orientano tutti su un partito, questo partito perde
le elezioni e non incide nelle scelte. Se i cittadini consumatori, per il 30%, si orientano
verso un determinato prodotto, cambia la modalità e gli obiettivi della produzione di
quel territorio, dove si verifica questo cambiamento. Da qui secondo me nasce
l'importanza e l'interesse per il Distretto dell'Economia Solidale.”
Il Consigliere PARADISI (Coordinamento Civico): “Devo dire che io
fortunatamente ieri sera non ho partecipato alla Commissione esistenziale in cui si è
parlato di grandi questioni etiche della vita, dell'esistenza, delle filosofie prime e delle
cause ultime. Mi è stato riferito dal collega Marcantoni e da altri colleghi l'altissimo
livello cui si era giunti ieri sera, cui ormai il Consigliere Girolametti ci abitua, quando
riuscirà a parlare di cose concrete, forse riusciremo anche a rispondere, forse riusciremo
anche a prendere posizioni più serie.
Devo dire che ieri sono stato citato in Commissione dal Consigliere Girolametti,
non mi metto a rispondere naturalmente alle citazioni che il Consigliere Girolametti fa
di me in Commissione, mi limito a dire che se è vero che il sottoscritto ogni tanto
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enuncia delle proteste, peraltro sempre abbastanza con garbo, tranne quando mi si
insulta, ma quando io enucleo delle proposte o esplicito delle idee abitualmente e
dall'altra parte o non si ascolta o si fa finta di non ascoltare, o si dice tutto poi il
contrario di tutto, o ci si rende conto che è perfettamente inutile parlare, è chiaro che io
mi alzo e me ne vado. Questo sarebbe uno dei casi in cui bisognerebbe alzarsi e
andarsene, come quello in cui si parla appunto del fine vita, il Consiglio Comunale di
Senigallia e il Consigliere Girolametti che pontificano sul fine vita in Commissione
consiliare a Senigallia. Va bene, per carità, cerchiamo magari di raccontare anche ai
cittadini che quel gettone di presenza forse poteva essere evitato, allora io faccio la
proposta, Presidente, che per la Commissione di ieri sera non venga distribuito il gettone
di presenza, perché ritengo che sia un insulto per i cittadini.”
Il Presidente del Consiglio MONACHESI: “Scusi, Consigliere, non La voglio
interrompere. Prendo nota della Sua richiesta, però le chiedo di collegare per lo meno
questo argomento a quello di cui stiamo dibattendo. Abbia pazienza, forse ho difficoltà
io e Le chiedo di essere più esplicito e collegare i due argomenti.”
Il Consigliere PARADISI (Coordinamento Civico): “Infatti ha difficoltà Lei,
perché si parlava di aria fritta ieri e si parla di aria fritta oggi, quindi il collegamento è
stato fatto via etere naturalmente dai propositori oggi di questa proposta e da quelli di
ieri. È da due giorni, così siamo ben collegati, che stiamo perdendo tempo a parlare del
nulla, non perché questi argomenti non siano importanti, attenzione, non vorrei avere il
Pulcinella che alza la mano e dice Paradisi non vuole occuparsi di queste cose, cerca di
limitarle. Io ritengo che il Consiglio Comunale ha delle caratteristiche, delle prerogative,
delle competenze, che nulla c'entrano con la condanna a un sistema economico
mondiale come quello attuale, ad un sistema consumistico, capitalistico, chiamatelo
come volete e nulla c'entri il Consiglio Comunale sulla discussione del fine vita o sulla
discussione se certe azioni terapeutiche siano più o meno accanimento terapeutico. Non
sta al Consiglio Comunale di Senigallia.
Quindi il mio intervento è un intervento di un Consigliere, di un cittadino prima
ancora che un Consigliere Comunale, esasperato da queste discussioni sull'aria fritta, da
queste discussioni sul nulla, in cui si chiede al Consiglio Comunale di esprimersi su un
modello di consumo della civiltà occidentale.
Io credo che bisogna poi metterci un punto di fronte a tutto questo, perché sono
stato accusato dal Capogruppo del Partito Democratico di far perdere tempo al
Consiglio Comunale perché ho chiesto un rinvio in Commissione per aggiustare un
Regolamento e poi stiamo ore, ore e ore a parlare di quale deve essere lo sviluppo
sostenibile nell'occidente. Io chiedo più concretezza, un pochino più di serietà, chiedo
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che questi gettoni di presenza vengano devoluti in beneficenza, magari anche alle
associazioni di economia equa e solidale, io sono anche disposto a fare questo, però
basta, non continuiamo a prendere in giro i cittadini, ad occupare Consigli Comunali e
Commissioni a parlare di aria fritta, quasi sempre sono proposte del Consigliere
Girolametti, che per carità avrà delle idee anche eccellenti da questo punto di vista, però
se ne occupi nelle piazze, nelle associazioni, non in Consiglio Comunale.
Il Consiglio Comunale non può essere investito di queste discussioni, abbiamo
cose più serie di cui parlare, per cui io pregherei il Consigliere Girolametti di utilizzare
un pochino più di sobrietà.”
Il Consigliere GIACCHELLA (PD): “A proposito di aria fritta, io ieri dopo la
Commissione sono andato anche ad un incontro, organizzato dalla Curia Vescovile, con
una relazione del Prof. Stefano Zamagni, ordinario di economia all'università di
Bologna. Ero in compagnia di alcuni Consiglieri sia di maggioranza, che di opposizione,
penso che abbiamo avuti tutti quanti una bella lezione, che ha parlato anche di economia
solidale o aria fritta, a seconda di come poi uno la intenda.
Siccome io, oltre ad essere un grosso estimatore dell'aria fritta, sono anche un
musicologo, allora proprio per farla bella, le parole di Stefano Zamagni mi hanno fatto
venire in mente una bella canzone, forse uno dei capolavori della musica leggera
italiana, che è 'Come è profondo il mare' di Lucio Dalla, la quale recita: ''Non c'è più
lavoro, non c'è più decoro, certo chi comanda non è disposto a fare distinzioni poetiche,
il pensiero come l'oceano non lo puoi bloccare, non lo puoi recintare'', forse a qualcuno
dà fastidio il pensiero, quando è altro e diverso al suo.
Detto questo, comunque proprio per parlare ancora un po' di aria fritta, vorrei
parlare anche della grave crisi economica e di come noi riteniamo che il Distretto di
Economia Solidale non sia l'alternativa, ma possa costituire una via tra le tante vie che
possa essere percorsa. La grave crisi economica che stiamo vivendo è la crisi di un
intero sistema economico produttivo, che fondandosi sul modello di crescita illimitata
del PIL, quindi dei consumi, ha lasciato che la finanza speculativa prevalesse sulle
regole e sull'economia reale e che le disuguaglianze prevalessero sulla giustizia sociale.
Tra quelli che sono i molteplici risvolti che la crisi del sistema ha prodotto quello
occupazionale sicuramente è il più drammatico: licenziamenti, cassa integrazione,
cessazione di attività da parte di imprese.
Il quadro che è stato tracciato dall'ISTAT nell'annuario 2010 non fa altro che
confermare come l'attuale crisi economica sia sempre più una crisi occupazionale e che
in Italia si possa parlare di una vera e propria emergenza sociale oltre che un'emergenza
occupazionale. Nel 2009, fonte ISTAT, non aria fritta, in Italia per la prima volta da 14
anni è calata l'occupazione, meno 1,6%. I più colpiti sono stati i giovani e i precari, cioè
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i soggetti più deboli, fermo che questa crisi non guarda in faccia a nessuno, quindi
colpisce tutti i settori e tutte le professioni.
Nel 2009, fonte ISTAT, prosegue la crescita del tasso di disoccupazione che è
passato dal 6,7% del 2008 al 7,8% del 2009. Questa è la situazione italiana. A Senigallia
e nel nostro territorio non stiamo messi molto meglio. Sulla base infatti dei dati che mi
sono stati forniti dal Centro per l'Impiego di Senigallia e che hanno elaborato in questi
giorni, aggiornandoli al 31 ottobre, su una popolazione, quella dell'Ambito Territoriale
del CIOF, di oltre 74.000 residenti, di cui poco più di 50.000 sono in età lavorativa,
risultano, sulla base dei cosiddetti dati di stock, 5.459 soggetti in stato di disoccupazione
amministrativa e questa è una fotografia ad una data quale quella del 31 ottobre e in
questo dato rientrano anche tutti quelli che sono i cosiddetti disoccupati di lunga durata
e questo evidenzia e non fa altro che evidenziare l'incapacità che il mercato del lavoro
ha di riassorbire quelli che sono fuoriusciti.
Per quanto riguarda i cosiddetti dati di flusso, invece, quelli che si riferiscono al
numero di ingressi in stato di disoccupazione, va detto che nell'arco temporale che va
fino al 31/10, dopo il picco del 2009, nel 2010 c'è stato un assestamento rispetto all'anno
precedente, siamo intorno ai 2.400 ingressi, contro i 1.551 del 2008.
Gli aspetti di questa crisi, che per me non è aria fritta, ma che mi impressionano di
più, sono stati da un lato la paura dettata dall'incertezza, un'incertezza che è data non
solo dal futuro, ma si viene ad avere un'incertezza di tutti quei valori alla base della
nostra educazione, della nostra formazione e sulla base dei quali e per i quali siamo
cresciuti, il lavoro, la famiglia, una casa; dall'altro lato l'aspetto che più mi preme
evidenziare è quello della disuguaglianza. Oggi più che mai si è accentuata questa
disuguaglianza, abbiamo paura del diverso, non solo del diverso di colore, si diffonde la
cultura e la politica fondata sulla paura del diverso, poi però tutto sommato si tollerano
le disuguaglianze, considerandole conseguenze del sistema e conseguenza del mercato.
Oggi noi abbiamo una classe lavoratrice sempre più povera e sempre meno
tutelata, una sempre più iniqua distribuzione delle risorse ed una ricchezza sempre più
nelle mani di pochi.
Le risposte alla crisi, le poche risposte che fino ad ora abbiamo avuto, sono state
tutte volte a lasciare immutato il sistema, si è pensato e si pensa solo a salvare i
maggiori responsabili di questa situazione, quindi le banche e la finanza speculativa,
facendone poi pagare i costi alla collettività, il tutto sulla base del paradigma che non ci
sono alternative, che alternative non devono esserci perché non devono essere ricercate,
poiché l'alternativa è data dal mercato, quindi dalle forze di mercato e dalle forze
economiche, quindi la mancanza di alternative si traduce nel riproporre sostanzialmente
le stesse azioni che sono poi quelle che hanno causato questa situazione.
Le alternative per me esistono, le alternative andranno ricercate, come ci spiegava
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ieri il Prof. Zamagni, magari nel concetto stesso di economia civile, ma possono anche
ricercarsi in ambito locale, con una valorizzazione appunto di quelli che sono gli aspetti
positivi del nostro territorio.
Io ritengo che il DES, inteso come Distretto di Economia Solidale, può essere
un'alternativa, non è l'alternativa, può essere un'alternativa che dovrà essere costruita
grazie all'apporto di tutti, istituzioni, lavoratori, imprese del terzo settore, della
cooperazione sociale. Dovrà essere l'occasione per valorizzare un territorio, ricco di
cultura, di paesaggio, ma soprattutto ricco di persone, di pensiero e di esperienze, come
le nostre vallate, la vallata del Misa e del Nevola.
Il DES potrebbe essere un volano fondamentale, ritengo io, per sviluppare quello
che è un turismo, accanto agli altri turismi che sono cari anche all'Assessore Colocci,
che sarebbe il turismo collegato al concetto di territorio, sul quale noi potremmo basare
anche un altro concetto, legato sempre al turismo, della destagionalizzazione.”
Il Consigliere GIROLAMETTI (Città Futura): “Presidente, solo un brevissimo
commento. Io chiedo scusa al Consigliere Paradisi, ma non ricordo la citazione di ieri.
Lo ringrazio invece per la sua ironia, sempre pungente e spesso anche divertente, che
contribuisce a tenere alto l'umore del Consiglio Comunale.”
L'Assessore CURZI: “Io ringrazio i Consiglieri che hanno presentato questo
ordine del giorno, un ordine del giorno che vede un tema che l'Assessore alle attività
economiche ha già iniziato ad attuare, attraverso un piano di definizione del Distretto di
Economia Solidale.
Io vorrei dare anche delle rassicurazioni a Paradisi. Capisco che esprima questo
nuovo modello come aria fritta, ma in verità le problematiche sono molto più
complesse, hanno ragione i Consiglieri Girolametti e Giacchella che hanno espresso con
molta chiarezza la situazione economica del nostro paese, dico il paese Italia. La crisi
chiaramente è una crisi mondiale, vede coinvolto il nostro paese, ma anche ovviamente
la nostra località.
Certamente non è un modello risolutivo, non è un modello che sostituisce e che
tenta di riappropriarsi delle difficoltà che stiamo vivendo, è un modello alternativo, una
soluzione prima di tutto di tipo culturale. Significa che di fronte all'uscita dagli anni '60,
dove il modello economico di tipo capitalistico ha generato inevitabilmente un processo
di consumo sfrenato, perché questo è stato quello che hanno vissuto i nostri genitori e a
cui via, via di seguito ci siamo anche noi abituati, in 40 anni in cui la popolazione
globale è cresciuta di un solo fattore, rispetto ad una spesa pro-capite che è triplicata, il
che sta a significare che è un modello che non funziona più.
L'alternativa del Distretto di Economia Solidale che intenderei attuare nel nostro
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territorio, ovviamente che va ad ampliarsi, il territorio Misa-Nevola, perché parlare di
territorio non è più rivolto alla nostra località di Senigallia, sappiamo che in ogni ambito
su cui andremo a ragionare dovremo necessariamente coinvolgere anche i 10 Comuni
dell'Ambito Territoriale, significa valorizzare il nostro territorio e non significa soltanto
concepire il Distretto di Economia Solidale come un ambito che vede i soggetti
coinvolti, nei testi che si possono assolutamente consultare si fa riferimento alle
cooperative sociali, ai gruppi organizzati, penso ai GAS, penso alle rete solidali, ma non
è sufficiente fermarci solo su questi organismi e soggetti per istituire un tavolo di
Distretto di Economia Solidale, servono altri operatori, che sono i soggetti economici,
penso gli artigiani, penso le imprese, penso le industrie, che comunque hanno come
obiettivo quello della riqualificazione, della tutela dell'ambiente, della qualità, del
rapporto delle persone in ambito lavorativo e anche non lavorativo. Significa dunque
tentare qui il ruolo che l'Amministrazione di Senigallia deve svolgere, attraverso il
coinvolgimento, come l'ordine del giorno viene espresso, degli altri Enti pubblici. La
funzione importante dell'Amministrazione è quella di essere l'Ente capofila, affinché
vengano fatte emergere tante aziende, che operano nel nostro territorio, che operano
attraverso un proficuo lavoro nel rispetto dell'ambiente, della qualità dei loro prodotti,
che fanno fatica ad emergere.
Lo so Paradisi che Lei sventola, può ritornare dove era fino a due minuti fa, perché
questa forma di scorrettezza nei confronti di chi parla, pensando che sia aria fritta,
siccome non ha caldo, è un atteggiamento irriverente, se permette penso di poter anche
esprimere questo suo atteggiamento.
Sul Distretto di Economia Solidale abbiamo improntato i principi base e a breve
prevedo il coinvolgimento dei soggetti che hanno già attuato il tavolo di concertazione
del Distretto di Economia Solidale, che è già in essere e l'ampliamento alle associazioni
di categoria, alle associazioni sindacali, perché in un ambito di riqualificazione e di
elevazione delle attività, come ripeto artigianali e non solo, legate all'agricoltura,
aziende che sono sensibili e attuano la certificazione di produzione biologica, o penso la
certificazione ambientale, alla certificazione etica, sono tutte aziende che debbono
colloquiare e debbono trovare uno spazio per sensibilizzare la collettività. Questo è il
nostro sforzo.
Credo che Senigallia abbia tutte le qualità per poter prendere parte e istituire una
formazione organizzativa e quindi l'impegno della Giunta, in quanto, ripeto, l'Assessore
sottoscritta è già all'opera sul coinvolgimento di questi operatori, quindi accolgo con
molto favore lo stimolo che i Consiglieri Giacchella, Pergolesi e Girolametti hanno
posto su questo ordine del giorno.”
Il Consigliere BATTISTI (Partecipazione): “Cercherò di essere breve. Il Gruppo
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Partecipazione naturalmente per la sua storia è assolutamente favorevole alla mozione
presentata dai Consiglieri e compagni, posso dire, Giacchella, Girolametti e Pergolesi, e
faccio un breve cappello introduttivo e poi entro nella sostanza e nel merito.
Le diverse esperienze che oggi in Italia possono essere comprese nella definizione
di economia solidale nascono in momenti diversi e partono da differenti spinte culturali
ed esigenze. In alcuni casi si è trattato di un'evoluzione del movimento cooperativo, in
altri casi si è trattato di applicazioni pratiche della cultura ecologista alla realtà sociale
ed economica, agricoltura biologica, produzioni sostenibili, bioedilizia, in altri casi è
l'incontro tra la solidarietà internazionale, la critica alla società dei consumi e la presa di
coscienza del potere dei consumatori, che hanno generato realtà come il commercio
equo, la finanza etica, il turismo responsabile, i gruppi di acquisto solidale e il consumo
critico in generale.
Negli ultimi decenni questi movimenti hanno attuato sperimentazioni orientate
verso la costruzione di un diverso modello economico e sociale, spesso anche
riempendo il vuoto lasciato dalla crisi della politica. Un po' alla volta hanno fatto cultura
e hanno creato sensibilità e nuove spinte ideali, ossia un terreno fertile per la loro stessa
crescita e per l'avvio di ulteriori esperimenti.
Nel frattempo i diversi filoni hanno iniziato ad incontrarsi e ad intrecciare il loro
cammino, trovando forme di collaborazione basate sul concetto di rete.
L'idea di un'economia fondata sulla solidarietà e sulla cooperazione, anziché solo
ed esclusivamente sulla competizione, permette di conciliare le esigenze di soggetti
diversi, come produttori, lavoratori, consumatori, risparmiatori. Quindi i principi che noi
condividiamo, su cui si basano le reti di economia solidale, sono le nuove relazioni tra i
soggetti economici, fondate su principi di cooperazione e reciprocità, giustizia e rispetto
delle persone, sulle condizioni di lavoro, salute, formazione, inclusione sociale, garanzia
di beni e servizi essenziali, partecipazione democratica, disponibilità ad entrare in
rapporto con il territorio, partecipazione quindi a progetti locali, disponibilità ad entrare
in relazione con le altre realtà dell'economia solidale, condividendo un percorso
comune, investimento degli utili per scopi di utilità sociale.
Noi, come anticipavo, condividendo assolutamente questo percorso, avevamo
messo anche alcune brevi righe nel nostro programma, presentato alla vigilia delle
elezioni, occorre un progetto per il lavoro – qui entro più nel concreto e quello che spero
che si faccia e noi speriamo che si faccia – che individui quanta occupazione è possibile
allungando la stagione turistica, in campo sportivo, congressuale e sociale; quanta ne
recupera nell'adeguamento antisismico e energetico degli edifici; quanta in un sistema di
filiera corta in campo agricolo-alimentare, con un marchio di qualità valle Misa e
Nevola per esempio e nella pesca o in altre attività portuali; quanta nel risanamento
ambientale o in campo sociale e così via. La nostra vallata possiede enormi potenzialità,
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non valorizzate in tutti i campi, però come amministratori dobbiamo conoscerle e farle
conoscere, metterle in un progetto in rete tra i Comuni, che coinvolga tutti i settori
produttivi, la cultura e le risorse ambientali. C'è una forte domanda di autenticità nel
turismo, di genuinità nei prodotti alimentari, di tecnologia avanzata e nell'artigianato,
tutte doti che possediamo e che possono essere vincenti, se messe insieme, in un
progetto comune, che è il compito primo degli Enti locali, finora trascurato.
Entro nel pratico. Ci sono alcune domande e magari l'Assessore mi risponderà
oggi o in altra sede, ma curiosità per sapere come verrà sviluppato questo progetto.
Quale potrebbe essere il ritorno, visto che giustamente ve ne state occupando, in termini
di occupazione e di benessere, tramite la costituzione di un DES, con il coinvolgimento
stesso del Comune?
Poi visto che la rete deve essere il più diversificata possibile, per avere un ruolo
effettivo di attivazione di occupazione e benessere, quali operatori e attività diverse
saranno coinvolti? E in quali attività? Quale ruolo dovrebbe o dovrà, secondo voi,
svolgere l'Assessorato all'economia e con quali risorse, se ci sono?
Qui finisco. Alcuni mesi or sono il Consigliere Giacchella aveva presentato una
mozione, condivisa da noi di Partecipazione, stimolando il Consiglio a prendere
provvedimenti in merito alla questione del lavoro. Finora debbo dire, in tutta onestà,
documenti ufficiali la Giunta non ne ha prodotti, o per lo meno non ce ne ha fatto venire
a conoscenza.
Anche questa mozione sulla costituzione di distretti avrà la nostra adesione, ma
proprio per dare un segno di ufficialità e serietà al nostro lavoro e non di aria fritta,
abbiamo presentato un emendamento, dove si chiede alla Giunta di presentare un
documento dell'attività svolta, in merito alla costituzione del distretto entro il dicembre
2011. Quindi un anno di tempo, che ci sembra un arco di tempo equo e legittimo.”
Si dà atto che entra il Consigliere Angeletti: Presenti con diritto di voto n. 27.
L'Assessore CURZI: “Rispondo ad alcune delle domande del Consigliere Battisti.
Il ritorno di occupazione. Il coinvolgimento per l'istituzione di un Distretto di
Economia Solidale nel modo in cui lo intuiamo, che, ripeto, prevede un'apertura rispetto
agli organismi istituzionali che hanno seduto al tavolo del Distretto di Economia
Solidale prevedendo appunto il coinvolgimento delle associazioni di categoria e delle
associazioni sindacali. Far sì che il Comune diventi il soggetto capofila, che possa far
emergere e valorizzare le tante aziende del nostro territorio e ve ne sono, vi garantisco,
molte pochissimo conosciute e che possono essere valorizzate, quindi possono essere
portate a conoscenza della nostra collettività, può generare innanzitutto una presa di
coscienza e quindi una maggiore attività commerciale o di produzione, quindi questo
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dovrebbe portare un incremento, mi auguro, dell'occupazione, seppur un fattore
estremamente complesso in questo momento. Però dobbiamo tentare di valorizzare
queste aziende, piuttosto che la massificazione, piuttosto che attività che sono legate alla
grande distribuzione.
Gli attori coinvolti, lo dicevo prima, gli attori coinvolti sono chi ha già istituito il
tavolo e sappiamo che i riferimenti sono i gruppi organizzati, intendo i GAS, intendo i
cosiddetti RES, quindi Rete di Economia Solidale, Gruppo di Acquisto Solidale. I
riferimenti sono le aziende che producono prodotti tipici locali, penso la piccola pesca,
poi successivamente parleremo della costituzione del Gruppo di Azione Costiera, il
cosiddetto GAC, il cui elemento è proprio la valorizzazione della piccola pesca, quindi
questo è un altro soggetto che può assolutamente intervenire per esempio in un tavolo di
concertazione della costituzione del Distretto di Economia Solidale.
Qual è il ruolo dell'Amministrazione quindi dell'Assessore? Innanzitutto quello di
essere elemento catalizzatore per la nascita del Distretto di Economia Solidale,
controllarne lo sviluppo, ovviamente, per evitare anche che vengano a crearsi possibili
anomalie, cioè occorre che le aziende, gli operatori e i soggetti che intervengono nella
costituzione del Distretto debbano un po' rispettare un disciplinare che ovviamente le
parti pongono in essere, favorire l'ingresso di nuove aziende, quindi l'Amministrazione
può svolgere attraverso una forma di promozione, di comunicazione, l'ingresso di
aziende che rientrano nel nostro territorio, nella fascia Misa-Nevola, perché quello è il
territorio di riferimento. Poi la cosa più importante è promuovere le imprese del
Distretto. Questi sono, ritengo, i punti salienti e vi ringrazio per il tempo solidale che
avete posto di dicembre 2011, ma mi auguro che il Distretto di Economia Solidale si
costituisca prima. A bilancio e lo analizzeremo quando svilupperemo nelle varie
Commissioni il bilancio previsionale 2011, una piccola quota è stata imputata anche per
la costituzione del Distretto di Economia Solidale.”
Il Consigliere GIROLAMETTI (Città Futura): “Molto brevemente, perché
quanto mi ero riproposto di dire, è stato appena enunciato dall'Assessore Curzi, che è
entrata nel merito dell'organizzazione del Distretto di Economia Solidale.
Solo per ricordare che non stiamo parlando del nulla, stiamo parlando di uno dei
punti del programma della coalizione di centro-sinistra e stiamo parlando di un punto
irrinunciabile del programma della Città Futura. Perché noi pensiamo che il Distretto di
Economia Solidale possa davvero essere il volano per indirizzare l'economia del nostro
territorio verso la valorizzazione ambientale dei nostri borghi, delle nostre valli e anche
per la riscoperta di quella solidarietà, di quella cultura contadina, che ancora ci
appartiene.”
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Il Consigliere BATTISTI (Partecipazione): “Molto semplice l'emendamento, già
enunciato in precedenza, alla fine del mio intervento.
Si tratta di inserire nella penultima riga del dispositivo, dopo la parola
''predisponga'' e prima delle parole ''i necessari'', la seguente semplice espressione: ''entro
il dicembre 2011''. Grazie.”
Il Consigliere MANCINI (Partecipazione): “Io vorrei aggiungere alcune cose, per
dare un po' il senso. Questa esigenza di mettere una data, credo che sia un'esigenza di
concretezza, lo dico per i Consiglieri che non erano qui l'altro mandato, perché di
economia solidale talvolta si è parlato, nello specifico, per quanto riguarda il punto A,
cioè un intervento riguardante i consumi dell'Amministrazione, nell'altro mandato, anzi
eravamo all'inizio, mi sembra il Consigliere Castriota dei Verdi aveva presentato una
mozione votata all'unanimità, per fare in modo che gli acquisti si rivolgessero a
determinati fornitori, con alcune caratteristiche, che usassero carta recuperando, in modo
di orientare il consumo della macchina in modo tale che avesse il minimo impatto
ambientale, secondo delle progettualità credo addirittura internazionali. Quindi una cosa
ottima. Sta di fatto che la storia di quell'impegno è finita la sera stessa dopo essere stata
votata, cioè non c'è stato nessun seguito a quel voto unanime, se non sbaglio, del
Consiglio Comunale. Credo che sarà stato il 2006, quindi 4-5 anni fa.
Inserire una data serve per dare maggior concretezza, in modo che verifichiamo
con un termine preciso quello che abbiamo fatto, quello che non abbiamo fatto, anche
perché trattandosi di questioni io credo abbastanza complesse, perché il mio auspicio è
che questo progetto di andare alla costituzione di un Distretto, non sia un fatto di
immagine, cioè non basta che facciamo una guida dove indichiamo qualcuno che
produce qualcosa, ma è un fattore che può essere potente nell'economia della nostra
vallata, cioè nella vallata del Misa-Nevola si producono tantissime cose differenti,
dall'agricoltura in tutte le sue produzioni, tante produzioni artigianali di qualità, il primo
problema è che non lo sappiamo, quindi bisognerebbe costruire un percorso fatto di tanti
gradini, che vanno dalla conoscenza delle produzioni al mettere in rete queste
produzioni, a metterle in rete con la distribuzione, a trovare forme diverse di
distribuzione, cioè sono questioni di grande complessità, che non devono assolutamente
essere ridotte ad una questione di immagine. Uno fa un'operazione piccola, la spende sui
giornali, ma quello non è il Distretto dell'Economia Solidale, allora diamoci un tempo,
facciamo crescere anche questa progettualità in una maniera differente, cioè cercando di
coinvolgere anche la Commissione, di farla riunire, di farla discutere, di sentire l'apporto
degli altri Consiglieri, dell'associazionismo. Però intanto questa data del dicembre 2011
può essere un termine in cui vediamo dove siamo arrivati, trattandosi di un processo
complesso. Quindi il primo dicembre del prossimo anno ci vediamo e vediamo a che
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punto siamo arrivati, perché io non pretenderei nemmeno che il progetto fosse concluso,
perché credo che sia estremamente complesso, però diamoci un appuntamento per
verificare quanti gradini del progetto abbiamo salito da qui ad allora. Quindi io credo
che sia importante questa aggiunta. Grazie.”
Si dà atto che entra il Consigliere Marcellini: Presenti con diritto di voto n. 28.
Il Consigliere GIROLAMETTI (Città Futura): “Condivido e ringrazio il
Consigliere Mancini per la proposta di questo emendamento. Devo dire che ho notato
che c'era scappata una cosa che intendevamo fare e che condividiamo.
La data del 1 dicembre 2011 è per noi una data lontana, ci adopereremo affinché
sia rispettata e quanto richiesto venga realizzato già da prima. Non è un'operazione di
immagine, è un'operazione che noi pensiamo, partendo da coloro che sono già sensibili
e coinvolti nel tavolo dell'economia solidale, finisca per essere una interessante
opportunità per tutto il territorio e anche per quei soggetti produttori, che attualmente
possono non essere immediatamente interessati a questo tipo di proposta, affinché il
Distretto di Economia Solidale diventi proprio la modalità di fare economia nel nostro
territorio.”
Il Consigliere MARCANTONI (FL): “Per dichiarazione di voto. Annuncio che
tutta l'opposizione non parteciperà a questo voto, per i motivi che ho avuto modo di dire
ieri sera in un'altra discussione e di ribadire oggi, come ha ricordato prima il Consigliere
Paradisi, anche per rispetto dei cittadini che ci hanno votato e che giustamente
pretendono che in questa sede si tenti di risolvere i problemi che sono legati alla città.
Alle discussioni molto importanti, assolutamente condivisibili o comunque sicuramente
frutto di grande possibilità di dialogo, crediamo che ci siano altre sedi opportune e
pertanto non ci piace partecipare a discussioni in cui veramente l'aria fritta faccia da
componente fondamentale. Vorrei soltanto ricordare, come ha detto il Consigliere
Mancini poc'anzi, che già di questo argomento si è discusso nel 2006 e come tale ne
discutiamo adesso nel 2010, poi ne discuteremo nel 2015, poi nel 2020. Tutto questo per
far perdere soltanto del tempo e soprattutto per scavalcare tutti i problemi veri di questa
città, pertanto non ci prestiamo a questo gioco.”
Si dà atto che escono i Consiglieri Cameruccio, Rimini, Mazzarini, Girolimetti,
Marcantoni, Paradisi: Presenti con diritto di voto n. 22.
Il Presidente del Consiglio MONACHESI pone in votazione, palese con modalità
elettronica, l'emendamento n. 1 che viene approvato con 21 voti favorevoli, nessuno
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contrario, nessuno astenuto, 1 presente non votante (Marcellini) come proclama il
Presidente ai sensi di legge.
Il Consigliere PERGOLESI (Città Futura): “Friggo solo per un paio di minuti,
non la faccio tanto lunga.
Intanto volevo ringraziare per l'emendamento i compagni di Partecipazione, un
emendamento importante che ci dà delle scadenze temporali. Ribadisco, come ha detto
il collega Girolametti, che molti di questi punti possono essere fatti da subito, quindi al
più presto, però stigmatizzo, se posso, l'atteggiamento di alcuni componenti
dell'opposizione, che quando si parla di libero mercato, loro che ne sono i più grandi
sostenitori, si tirano indietro nella discussione.
Comunque sia ci hanno spesso detto che il libero mercato ha poche regole, una di
queste è la soddisfazione del cliente, dando così il coltello dalla parte del manico al
consumatore che può scegliere, per la sua piccola parte, in che direzione farà andare il
mercato. Può influenzare quindi le scelte produttive e commerciali delle imprese e delle
ditte. Ognuno di noi quando acquista un bene in un negozio fa un'azione, politica in sé
per sé, perché decide esattamente di quali fattori avvalersi nella valutazione di quel
bene, possono essere la qualità, il risparmio; per noi sono importanti anche la
sostenibilità ambientale e la sostenibilità sociale.
Quello che chiediamo quindi con questo ordine del giorno è che questo Ente, in
quanto Ente economico, come Comune, quindi Ente consumatore di beni e servizi in
grande quantità, da una parte si comporti come un consumatore attento ai temi della
eco-sostenibilità e dell'ambiente e dall'altra sia particolarmente attento, quando deve
affidare dei lavori o dei servizi a ditte o aziende esterne, affinché si assicuri che i
lavoratori di queste ditte siano tutelati nei loro diritti, privilegiando quindi quelle
aziende che, pur non attuando il massimo ribasso, non applichino almeno
sistematicamente contratti atipici nei confronti dei loro dipendenti.”
Il Consigliere SARDELLA (PD): “Per dichiarare il mio voto favorevole a questo
ordine del giorno e devo dire io mi sento di ringraziare i Consiglieri Girolametti,
Pergolesi e Giacchella, per la presentazione di questo ordine del giorno e perché hanno
introdotto la possibilità in questo Consiglio Comunale di parlare anche di un'economia
diversa e non di aria fritta.
Qualcuno dovrebbe capire che il futuro della città si costruisce parlando di
economia e non solo parlando dell'economia urbanistica o dell'economia degli arenili,
ma anche di un'economia di produzione, che è pensata in maniera diversa, che
concepisce in maniera diversa i concetti di produzione, di consumo delle risorse. Quindi
non abbiamo parlato di aria fritta all'interno di questo Consiglio Comunale, ma abbiamo
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posto, penso, le condizioni per ritrovarci tutti insieme nel 2011 a tirare le somme dei
presupposti deliberativi che saranno adottati nel prossimo anno e per costruire insieme
l'economia di una Senigallia diversa, una Senigallia che è già molto sensibile alle
tematiche della solidarietà e che non punta solo sulle grandi operazioni urbanistiche,
penso alla riqualificazione dell'area Sacelit oppure all'Hotel Marche, operazioni che
spesso coinvolgono attori dell'economia classica, quindi essenzialmente grandi
capitalisti, ma che si preoccupa di gettare le basi per una progressiva trasformazione del
sistema economico locale e Senigallia ha bisogno di creare un Distretto, perché se
pensiamo alla nostra economia locale, è un'economia basata sul turismo e sulla pesca e
sull'impresa edile. Quindi abbiamo la cogente necessità in una situazione come quella
attuale di diversificare e creare realmente un Distretto e credo che il Distretto della
Solidarietà possa essere quanto di più opportuno ed importante questo Consiglio
Comunale possa deliberare. Quindi con convinzione ringrazio i Consiglieri Giacchella e
Girolametti ed esprimo il mio voto favorevole a quest'atto, che è un atto di indirizzo,
credo molto importante, che segnerà i prossimi 5 anni di questa Amministrazione.”
Si dà atto che esce il Consigliere Marcellini: Presenti con diritto di voto n. 21.
Il Presidente del Consiglio MONACHESI pone in votazione, palese con modalità
elettronica, l'ordine del giorno iscritto al punto 2 dei lavori consiliari, così come
emendato in corso di seduta, che allegato al presente atto ne forma parte integrante e
sostanziale, che viene approvato con 21 voti favorevoli, nessuno contrario, nessuno
astenuto come proclama il Presidente ai sensi di legge.
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