Il presente Ordine del Giorno ・ stato approvato dal Consiglio comunale ad unanimit・ di voti, con il seguente esito: Consiglieri presenti in aula al momento del voto: 32 Consiglieri votanti: 29 Favorevoli 29: i consiglieri Arletti, Baracchi, Bortolamasi, Bortolotti, Bussetti, Campana, Carpentieri, Cugusi, De Lillo, Di Padova, Fantoni, Fasano, Forghieri, Lenzini, Liotti, Maletti, Malferrari, Montanini, Morini, Pacchioni, Poggi, Querzè, Rabboni, Rocco, Santoro, Scardozzi, Stella, Trande, Venturelli Astenuti i consiglieri Galli, Morandi, Pellacani, 3: Risulta assente il sindaco Muzzarelli ORDINE DEL GIORNO Oggetto: Economia solidale Premesso che anche nella nostra Regione, nel corso degli ultimi anni, si sono sviluppate diverse e varie forme di attività caratterizzate dal coinvolgimento di persone e famiglie orientate a dare contenuti etici, sostenibili e solidaristici nella scelta dei prodotti, negli stili di vita, di produzione e di consumo. Si tratta di attività in parte legate al volontariato ed in parte sempre più consistente a vere e proprie attività “private” ed economiche che scelgono, per motivi ideali o valoriali ma anche per attenzione a specifiche tendenze di mercato di operare con diverso approccio e maggiore attenzione al sociale rispetto all'economia di mercato tradizionale; tra le altre, a titolo esemplificativo: - i “gas” (gruppi di acquisto solidale) formati da persone e famiglie che selezionano i prodotti alimentari secondo criteri quali la valorizzazione di eccellenze locali, rispetto dell'ambiente, aspetti qualitativi; esperienze queste sviluppatesi sia nella città capoluogo che nel resto della provincia con una rete attuale di numerosi GAS (Gruppi Acquisto Solidale) per un totale di diverse centinaia di famiglie coinvolte; - il commercio equo solidale, pratica pluridecennale, orientato alla selezione di prodotti alimentari ed artigianali provenienti da paesi del sud del mondo selezionati secondo criteri definiti e certificati da organismi deputati; - le diverse forme di scambio e baratto basato sulla gratuità e sul principio del riuso anche al fine della riduzione dei rifiuti; - le banche del tempo o le forme di monete alternative, in cui persone si scambiano saperi e competenze in termini di reciprocità e vicinato; - le diverso forme di co-housing od housing sociale o le esperienze di autocostruzione; - i produttori, in particolare piccole aziende, che garantiscono una serie di criteri etici e/o ambientali ed in particolare i produttori di alimenti con certificazione biologica; le associazioni di volontariato che fanno attività marginali commerciali per sostenere le proprie attività, specialmente nell'ambito del recupero e del riuso di abbigliamento, oggettistica e mobili; - le diverse forme di finanza etica che trova specialmente nella nostra provincia una buona adesione; Considerato che - questo fenomeno, allo stesso tempo sociale ed economico, risulta tanto più interessante in questo periodo di grave crisi economica, anche al fine di promuovere nuove attività contro la disoccupazione, per promuovere l’occupazione giovanile e per caratterizzare nel segno della sostenibilità socio-ambientale l'auspicabile ripresa e lo sviluppo del territorio modenese; che accanto ed insieme a queste attività si stanno creando nuove ed inedite forme di coesione sociale in grado di rispondere, seppur parzialmente, ai nuovi bisogni delle famiglie e delle persone a rischio di povertà o comunque nell'area della vulnerabilità sociale, citiamo ad es. gli empori sociali, che attorno al tema degli alimentari, promuovono momenti di incontro e di scambio fra famiglie che, pur in difficoltà, non accedono ai servizi sociali, favorendo quindi anche forme di auto-aiuto; Il Consiglio Comunale di Modena, nel prendere atto della recente approvazione della L.R. n.19 del 23 luglio 2014 “Norme per la promozione e il sostegno dell'economia solidale', fa propria la definizione di economia solidale contenuta nell'art. 2 e nell'art 3 della suddetta legge; verificherà ed eventualmente aggiornerà, attraverso i propri organi deputati, lo Statuto comunale e la normativa regolamentare locale, affinché i soggetti dell'economia solidale attivi sul proprio territorio siano riconosciuti nella loro specificità e sia valorizzato il loro operato; approfondirà, attraverso il lavoro delle Commissioni consiliari e degli uffici tecnici, il tema della economia solidale sul proprio territorio e, in particolare, realizzerà una ricognizione ed una mappatura dei soggetti attivi in tale ambito anche al fine di favorire e promuovere forme di collaborazione con la Pubblica Amministrazione, secondo quanto previsto dalla legge regionale; impegna la Giunta ad elaborare, entro un anno, un Primo Piano Sperimentale per la Promozione della Economia Solidale sul proprio territorio, con la collaborazione attiva degli attori e delle reti già attive, privilegiando, laddove possibile, una programmazione sovra-comunale, preferibilmente afferente alle Unioni di Comuni, per: valutare sul territorio la fattibilità delle misure previste dall'art.4 della suddetta legge; facilitare collaborazioni e sinergie tra i soggetti dell'Economia Solidale in rete ed altri progetti od iniziative presenti sul territorio come la rete dei commercianti aderenti alla certificazione “Etico e Tipico” o il Club della RSI (Responsabilità Sociale d'Impresa); favorire la collaborazione tra la rete di economia solidale e gli uffici tecnici del Comune per la ricerca fondi e partecipazione a bandi pubblici ed in particolare la programmazione UE 14-20 e a facilitare l'attività di comunicazione e promozione, ricerca e acquisizione di spazi e sedi.