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Anno sociale 2004 – 2005
Rotary Club Rovereto
Bollettino n.°21 del 24 gennaio 2005
Di Flavio Fronza
"Conosco solo persone più o meno colpite da malattie più o meno numerose, a evoluzione più o meno rapida."
(Knock o il trionfo della medicina -di Jules Romains)
FLORITERAPIA con Elisabetta Monti
Non è il pessimismo del dr. Knock che ha premiato la scelta del Presidente Geremia Gios nell' organizzare una
serata dedicata ai rimedi del dottor Bach, bensì un sano e manifesto desiderio di conoscenza.
Elisabetta Monti velocemente presenta l'azienda agricola da lei ideata e creata a Mezzomonte, a 750 metri d'altezza,
nella quale vengono prodotti in modo biologico e naturale ortaggi, frutta, ribes, prodotti caseari e vengono allevati
animali tipici di una fattoria, con un laboratorio polifunzionale nel quale vengono tenuti corsi a bambini ed adulti,
mirati ad illustrare il ciclo del latte, del pane e della lana. Fa parte di quel meritorio, ma purtroppo ristretto gruppo di
persone che sta cercando, con passione e risultati, di ricuperare i valori e l'utilità pubblica dell'agricoltura di
montagna contribuendo al recupero di zone marginali altrimenti destinate all'abbandono ed al degrado.
La Floriterapia fu pensata, sperimentata personalmente e poi diffusa da Eduard Bach, medico inglese che,
deluso dalla medicina moderna e parzialmente deluso dall'omeopatia, pensò ad un sistema che potesse, in modo
semplice, aiutare chi soffre di problemi di salute.
La Floriterapia si distingue dall'omeopatia e dall'erboristeria. Pur prevedendo le diluizioni, come l'omeopatia, non ne
segue lo stesso metodo e si regge sul concetto che il bene (il fiore) cura il male (stato di disagio, malattia). Tiene
quindi conto dell'individuo nella sua globalità e per la sua unicità. Non importa quale sia il sintomo che si presenta,
ma come l'individuo si rapporta al sintomo.
Lo spirito con il quale Bach iniziò la ricerca che lo portò a trovare i 38 rimedi oggi conosciuti, era
fondamentalmente quello di avere un metodo semplice e naturale sia nella lavorazione sia nell'uso. Il metodo per
ottenere i rimedi di Bach, prevede difatti il semplice utilizzo dell'acqua, dell'energia solare o del fuoco ed ovviamente
dei Fiori.
Sono raccolti in una giornata di sole, messi in acqua ed esposti per tre o quattro ore al sole, oppure, in alcuni casi, a
bollire. Viene quindi aggiunto del brandy ( come conservante ma anche come rimedio, contenendo i principi attivi
della vite e del rovere)... e "I Fiori di Bach " sono pronti.
Il metodo per scegliere i rimedi richiede semplicemente di conoscere gli stati d'animo corrispondenti ad ogni fiore,
e quali emozioni bloccate, di conseguenza, si possono riequilibrare. Non è indispensabile avere delle conoscenze
medico-scientifiche o psicologiche, non era questò l'intento di Bach, che invece cercava la semplicità.
l Fiori di Bach sono adatti per chiunque e per qualsiasi età, senza controindicazioni o rischi di interazioni con altri
medicamenti. Il campo su cui maggiormente agiscono è quello dell'emotività e degli stati d'animo, ma certamente
come la medicina psicosomatica insegna, la mente non è staccata dal corpo, e ciò che si mostra a livello mentale,
ha un significato ed un'influenza anche sul piano fisico.
"Possiamo valutare il nostro stato di salute in base alla nostra felicità" affermava il dottor Edward Bach.
l segnali che le emozioni danno sono solo dei segnali precedenti quelli del corpo, vale a dire i sintomi fisici,
perciò osservando e conoscendo l'aspetto emotivo e mentale si può correggere anche ciò che succede nel
fisico; è sufficiente pensare per un istante a come l'organismo risponde ad una paura: tensione muscolare,
dilatazione della pupilla, blocco delle capacità verbali, tremore, ecc.
Tutti questi eventi mostrano come viene vissuto quell'istante, istante che non dipende solo dal corpo, ma
anche e soprattutto dalla mente che percepisce quel momento come momento in cui difendersi.
(continua a pag.2)
Perché proprio questa parte della pianta, cioè i fiori?
In questa parte della pianta è racchiuso tutto il potenziale della pianta stessa. Mentre le radici, il fusto e le
foglie racchiudono la parte più materiale e già manifesta, e mentre il seme, ancora non manifestato, riassume
in esso tutte le caratteristiche peculiari di quella pianta permettendo una sua riproduzione, il fiore è il ponte, il
legame che simbolicamente e materialmente collega queste due parti.
Sette gruppi distinti di rimedi, individuò il dottor Bach,
dividendo i 38 fiori da lui scoperti per le loro virtù
guaritrici. Per la paura - Per coloro che soffrono l'incertezza - Per l'insufficiente interesse per il presente - Per la
solitudine - Per I'ipersensibilità alle influenze e alle idee - Per lo scoraggiamento o la disperazione - Per
la preoccupazione eccessiva per il benessere degli altri
Elisabetta Monti illustra una parte (piccola, purtroppo, per illimitato tempo a disposizione) delle piante da lei
personalmente cercate e raccolte in luoghi incontaminati e del loro utilizzo, rispondendo alle domande che i
molti presenti, dimostrando grande interesse, via via ponevano.
Ovvio che non si può considerare la Floriterapia come una vera e propria medicina, ma, come legalmente
riconosciuto nel 1978 dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, quale "Medicina Complementare".
Come detto dalla relatrice, non si conoscono i meccanismi per i quali i Fiori di Bach hanno spesso efficacia
nei disturbi della persona. Qualcuno avanza l'ipotesi che possa trattarsi di "Effetto Placebo". Anche se i
risultati positivi fossero, al limite, frutto del solo Effetto Placebo, ciò è comunque positivo e rimane il FATTO
che il paziente migliora o guarisce. E con quanto messo a nostra disposizione dalla Natura.
Una serata un po' particolare, dunque, densa di stimoli e spunto di riflessioni per tanti di noi su questo
importantissimo tema.
Perché "la salute sta tanto al di sopra di tutti i beni esteriori che in verità un mendico sano e più felice di un
re malato". (Arthur Schopenhauer)
Flavio Fronza
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