Uomini e dèi La filosofia buddhista, in particolare quella ortodossa, si differenzia da altre filosofie per la mancanza di mondi sovrannaturali, tutto si basa sul reale, ciò che attornia l'uomo. Non si parla di Dio né dell'anima (an-atta). Non si ama perdere tempo in discussioni attorno a ciò che è preconcetto, o presupposto in base ad atti di fede, la filosofia buddhista manca, appunto, dei dogmi. Le domande metafisiche o teologiche sull'essenza del mondo, sull'origine dell'universo ecc. vengono considerate inutili ai fini dell'Illuminazione. Anche la Cosmogonia è ridotta a pochi enunciati. Il Buddismo vuole porsi come filosofia di vita e soprattutto come pratica meditativa. Nel momento dell'Illuminazione il Buddha avrebbe intuito un preciso imperativo etico: "liberarsi dalle opinioni". L'atteggiamento quindi vuole essere di tipo anti-dogmatico. "La dottrina è simile a una zattera -disse il Buddha -, serve per attraversare e non trasportarsela sulle spalle". Questo ovviamente non significa che il Buddismo, al pari di ogni altra religione, non abbia i propri dogmi, i propri canoni, i propri riti e persino il proprio misticismo. Yama il Signore della Morte stringe la ruota dell' esistenza tra i suoi denti ed artigli, come simbolo del suo potere di definire i limiti di ogni esistenza. Cosmologia Il buddhismo comprende una cosmologia che distingue nell'universo tre mondi: - il mondo senza forme (arupyadhatu), - il mondo della forma (rupadhatu) - e il mondo del desiderio (kamadhatu). Nel mondo senza forme gli dei esistono in uno stato di pura beatitudine, senza corpi e senza organi del senso. (Arappa= 'senza forma'). I mondi celesti superiori sono detti 'senza forma' poiché la mente è libera dai limiti delle forme particolari. Indra è chiamato Sakka ed è il protettore del buddhismo. Nel mondo della forma - intermedio vivono dei che hanno organi per la vista, il suono, il tatto (ma non il gusto e l'odorato). La forma implica un limite, e la forma per come è conosciuta da una mente inferiore si conserva nei mondi celesti inferiori. Nel mondo inferiore del desiderio vivono sia divinità meno perfette rispetto a quelle degli altri due mondi, sia gli uomini. Questi mondi non sono separati ,non ci sono mondi naturali e mondi soprannaturali: tutto è uno. LE SEI SFERE DELL'ESISTENZA Il mondo celeste o senza forme è formato da 33 cieli in cui dimorano gli dèi vedici dell'Induismo. La ruota della vita è la ruota del samsara, le rinascite. Yama il Signore della Morte stringe la ruota dell' esistenza tra i suoi denti ed artigli, come simbolo del suo potere di definire i limiti di ogni esistenza. All'interno di questa ruota si trovano 6 sfere di esistenza in ognuna delle quali puo' rinascere l' Esistenza. Ogni sfera ha proprie caratteristiche. Al centro del mondo del desiderio si trova il Monte Meru, circondato da quattro isole, di cui solo la più meridionale, jambudvipa, è accessibile all'umanità come oggi la conosciamo, ed è il luogo dell'illuminazione. In alto sulla parte più elevata del Monte Meru e quattro cieli sopra di esso, si trovano sei "paradisi" (senza forma) che contengono diverse categorie di divinità, dai deva ai "trentatré dei" e a Maitreya, il Buddha futuro che attende di venire nel mondo.