Autore: Stefan Heusler, Annette Lorke E-mail: [email protected] Video: QED – Materia, luce e vuoto Clip dal video: Capitolo 5, Parte artistica Regia: Stefan Heusler Produzione: Sciencemotion, www.sciencemotion.de Scientific level – Spiegazione per insegnanti Negli acceleratori di particelle, gli elettroni vengono portati a una velocità prossima a quella della luce e acquistano un’enorme energia. Quanto maggiore diventa l’energia dell’elettrone reale, tanto più assumono importanza le particelle virtuali. Il fatto che le particelle virtuali modifichino la legge di Coulomb (1/r) è la chiave della descrizione teorica dello spostamento di Lamb nell’atomo di idrogeno. Gli scostamenti dalla legge di Coulomb diventano tanto maggiori quanto più aumenta l’energia dell’elettrone. La forza di attrazione fra particelle dotate di carica elettrica dipende dalla loro energia. La costante di struttura fine α/(2 π) = e2 /(h*c) assume il valore numerico α ≈ 1/137 solo alle basse energie. Le maggiori fluttuazioni quantistiche a livelli energetici più elevati rendono la carica elettrica rinormalizzata eR una funzione dell’energia. Neppure la costante di struttura fine è una “costante”, in realtà, ma piuttosto una funzione dell’energia α(E) (“running coupling“) misurabile negli acceleratori di particelle. Sulla scala energetica dell’interazione debole (energia di risonanza dei bosoni W +, W - e Z), l’attrazione elettrica è più forte: α(90 GeV) ≈ 1/127E ≈ ≈ 0,0079. Quanto maggiore è l’energia, tanto più forte diventa la forza di attrazione dell’elettrone reale, come se un numero via via maggiore di particelle virtuali quantistico si “svegliasse” per andare a rinforzare l’accoppiamento elettrico. Un accoppiamento dipendente dall’energia (“running coupling”) è noto anche nelle altre interazioni. Nel modello standard della fisica delle particelle elementari, le interazioni forte e debole vengono descritte mediante teorie dei campi quantistici derivate in modo molto simile a quanto si fa in elettrodinamica quantistica (QED). I principi più importanti che stanno alla base di tutte le teorie sui campi quantistici sono le simmetrie e l’invarianza relativistica. Non è possibile prevedere a livello teorico quale simmetria abbia il nostro mondo. Nel modello standard, la simmetria viene introdotta in modo tale da corrispondere ai dati sperimentali. Mentre nell’elettrodinamica quantistica l’accoppiamento elettrico si intensifica all’aumentare dell’energia, nell’interazione forte esso si riduce (la cosiddetta libertà asintotica). A differenza di quanto avviene con i fotoni, che sono elettricamente neutri, l’interazione forte è mediata da otto diversi tipi di gluoni che trasportano cariche di colore e che si attraggono o si respingono. Nell’interazione debole entrano in gioco tre diversi tipi di particelle di accoppiamento, cioè i bosoni W +, W - e Z. Tutte le particelle di accoppiamento (i cosiddetti ‘bosoni di gauge’) possono trasportare non solo carica elettrica, ma anche “ipercarica” e carica di colore. Chiamiamo α1, α2, α3 la forza di accoppiamento dell’ipercarica (α1), del legame elettrodebole (α2) e del legame forte (α3). Alle basse energie, l’ipercarica e la forza elettrodebole si orientano in modo da formare una combinazione lineare in cui una direzione corrisponde al fotone (privo di massa) e l’altra ai bosoni W +, W - e Z (dotati di massa). Questa è la cosiddetta “rottura spontanea di simmetria”. A energie molto maggiori di 90 GeV, la forza elettrica e la forza debole possono essere descritte mediante una teoria unificata detta “elettrodebole”, caratterizzata dai due parametri α1 e α2. 1 Nel modello standard, i tre parametri α1, α2, α3 assumono grandezze quasi identiche a energie estremamente alte (circa 1016 GeV). Questo è già un affascinante accenno alla possibilità che ad energie così elevate tutte le forze (ad eccezione della gravitazione) possano essere descritte da una sola teoria unificata, la cosiddetta GUT (Grand Unified Theory). Nel 1991 Amaldi et al. hanno pubblicato una scoperta sensazionale: quando il modello standard viene ampliato fino a una super-simmetria, le tre forze vengono a trovarsi esattamente in un unico punto. In una teoria “super-simmetrica”, a ogni particella con spin semi-intero corrisponde una “particella partner” con spin intero. La supersimmetria prevede inoltre l’esistenza di una particella-partner a spin intero dell’elettrone, che tuttavia non è ancora stata scoperta. La scala energetica in cui tutti gli accoppiamenti si riuniscono in un punto esatto, detta scala GUT (Q ≈ 1016 GeV), descrive tutte le forze ad eccezione della gravitazione. Rimane da stabilire se il nostro mondo sia o meno super-simmetrico: gli acceleratori di particelle della prossima generazione (ad esempio l’ATLAS del CERN) potrebbero dare risposta a questa affascinante domanda. Siti sui bosoni gauge: http://en.wikipedia.org/wiki/Fine_structure_constant (in inglese); per la costante di struttura fine si va in italiano http://it.wikipedia.org/wiki/Costante_di_struttura_fine http://en.wikipedia.org/wiki/Running_coupling (in inglese); http://it.wikipedia.org/wiki/Costanti_di_accoppiamento (in italiano) http://en.wikipedia.org/wiki/Landau_pole http://motls.blogspot.com/2004/10/gauge-coupling-unification.html 2