viterbo da scoprire tra arte, storia e cultura

La Grande Musica all’ombra del Palazzo dei Papi
300 artisti occupano Viterbo e Provincia per 30 giorni di spettacolo.
Parte la prima edizione del Tuscia Operafestival con un ricco cartellone di
Musica Classica, Opera, Danza e Arte
Lina Wertmuller, Tullio Solenghi, Michele Campanella, Daniela Dessi’, Stefano Vignati, Fabio
Armiliato, Svetla Vassileva e Lucien Bruchon insieme ad oltre 300 artisti, tra solisti, coro e orchestra,
saranno impegnati nella prima edizione del Tuscia Operafestival in cartellone a Viterbo e provincia
dal 10 luglio al 10 agosto 2007.
Il Comune nella persona del Sindaco Gabbianelli, la Provincia di Viterbo e la Regione Lazio hanno
accolto e sostenuto con entusiasmo il progetto, insieme all’APT della Tuscia, la Camera di Commercio
di Viterbo e a molti altri sponsor istituzionali e privati, certi che il territorio della Tuscia, culla della civiltà
etrusca e ricco di tesori artistici e naturali, sarà la cornice ideale per un evento in cui si fonderanno
musica, danza, arte, scenografia, costumi, commedia e dramma.
La sfida del Tuscia Opera Festival è quella di offrire alla grande Musica e ad una cultura di respiro
internazionale un nuovo palcoscenico tra arte, cultura, itinerari archeologici ed eno-gastronomici, in un
territorio il cui splendore è ancora da scoprire.
Il Tuscia Operafestival nasce dalla fusione di altre importanti organizzazioni di spettacolo tra cui il New
Operafestival di Roma, e punterà, sposando la filosofia del suo Direttore Artistico, il Maestro Stefano
Vignati, sulla promozione di giovani talenti affiancati sulla scena da protagonisti del panorama musicale
mondiale.
Per questa prima edizione il Festival presenta un cartellone ricco di eventi e di grandi nomi e segna il
ritorno alla regia lirica di Lina Wertmuller, che, dopo oltre 10 anni dalla Carmen del San Carlo di Napoli,
firmerà la messa in scena de “Le Nozze di Figaro” di W.A.Mozart in programma dal 26 luglio per cinque
rappresentazioni.
L’idea interpretativa della Wertmuller, condivisa dal M° Vignati Direttore d’Orchestra, punterà a restituire
all’opera di Mozart tutta la freschezza e la vitalità caratteristiche del genio salisburghese. Con la complicità
di un cast di altissimo livello, la cui cifra condivisa è però la giovinezza (tutti gli interpreti hanno meno di 40
anni, tra cui la “stella” della lirica, Svetla Vassileva), Lina Wertmuller eliminerà tutte le sovrastrutture, il
serio rigore e la gravità che spesso accompagnano l’Opera Lirica, lasciando libero sfogo al brio, al
dinamismo, alla passionalità ed alla radice fortemente popolare di Mozart. Le scenografie e i costumi sono
di Enrico Job che ha voluto riportare in scena quelli realizzati per “Il Casanova di Fellini”.
La serata inaugurale del 10 luglio vedrà protagonista Tullio Solenghi, voce narrante di “Pierino e il
Lupo” di Prokofiev. Questo evento è dedicato alla raccolta fondi per la ”La Casa a Colori” a favore
dell’AGOP (Associazione Genitori Oncologia Pediatrica) e fa parte del progetto Music for Life, iniziativa
solidale che sostiene anche la Fondazione SMILE TRAIN ITALIA, rappresentata dal Prof. Fabio
Abenavoli. Il Tuscia Operafestival devolverà un euro, in serate dedicate, per ogni biglietto venduto a
favore delle attività di queste Associazioni che hanno l’obiettivo di donare la speranza di una vita migliore
alle famiglie e ai bambini affetti da gravi patologie.
VITERBO ARTEMUSICA, Via Cavour, 57 01100 Viterbo –Tel/ Fax 0761 332888
www.tusciaoperafestival.com
L’attenzione al mondo dei bambini è presente anche nella programmazione con eventi come “Cartoons
Passion” del 4 agosto, dedicata alle colonne sonore dei cartoni animati, eseguite dall’Orchestra da
Camera di Civitavecchia, e i “Carmina Burana” di Carl Orff (21 Luglio) dove sarà protagonista un coro
di Bambini.
Altro appuntamento da non perdere è l’esecuzione de “Le Quattro Stagioni” Op. 8 di Antonio Vivaldi e
“Le Quattro Stagioni” di Astor Piazzola (2 agosto) dirette da Laura Simionato con la partecipazione
straordinaria di Lucien Bruchon anche regista della serata e del Corpo di Ballo Mandala che
interpreterà le due celebri partiture attraverso le coreografie di Paola Sorressa.
“Salotto 800” è una rassegna che presenta tre opere in forma cameristica nella tradizione romantica: “La
Traviata” e “Rigoletto” di Verdi, e “L’Elisir d’Amore” di Donizetti (11, 13, 19, 20, 23, 24 Luglio). Questa
rassegna mette in scena 160 giovani artisti provenienti dalle Università di tutto il mondo, selezionati
attraverso audizioni internazionali dall’Accademia del Festival, L’International Lyric Academy che da
tredici anni forma giovani artisti nel campo della musica lirica e classica. Dal 2006 l’Accademia si è
stabilita a Viterbo dove proseguono i suoi corsi d’alta formazione e perfezionamento di giovani talenti
internazionali. La rassegna si svolgerà all’interno del Giardino del Paradosso, un angolo della Viterbo
Medievale immerso in un’atmosfera millenaria con un suggestivo anfiteatro. Il Giardino fa parte del
ristorante "Il Paradosso" ricavato in un Palazzo del 1200, un locale unico dal punto di vista
architettonico. Le sale sono state tutte restaurate mantenendo intatti gli ambienti originali. Il ristorante ha
ideato alcuni menù ispirati alle rappresentazioni che si svolgeranno nel suo giardino e ospiterà alcune
serate di degustazione abbinate ai pacchetti turistici. Le degustazioni sono in abbinamento con le Cantine
Mazziotti, fondate nel 1900, un marchio che rappresenta alcuni dei migliori vini della zona. Per il Tuscia
Operafestival le Cantine Mazziotti hanno realizzato un'etichetta celebrativa di questa prima edizione,
come l’Acqua di Nepi, altro sponsor di questo evento.
Il Concerto Sinfonico di Chiusura (10 agosto) sarà affidato al Maestro Michele Campanella, solista di
fama internazionale, che eseguirà musiche di Mozart e di Beethoven, accompagnato dall’Orchestra
Sinfonica del Tuscia Operfaestival.
La struttura del Tuscia Operafestival sarà arricchita dalla personale “La giostra dei rimpianti” di Roberto
Ferri, giovane dalla pittura enigmatica e solenne “che sposa i tagli di luce radente Caravaggeschi alla
perfezione del segno della grande scuola emiliana del Seicento”, dalla mostra “non son solo canzonette”
di Danilo Maestosi, artista che nel solco dell'astrazione combina sapienza cromatica, rigore concettuale e
un complesso impianto di suggestioni culturali, oltre alla mostra dello scultore Alberto Morucci, Vite di
legno, che invaderà le strade di Viterbo il giorno del concerto inaugurale con le sue figure evocative.
Da non dimenticare la mostra di costumi d’epoca di Veronica Cefaliello, “Benvenuti a Palazzo”
A Viterbo gli spettacoli si terranno tra Piazza San Lorenzo (conosciuta come Piazza dei Papi) e il
Giardino del Paradosso, ma il cartellone comprende anche eventi ad Acquapendente, e Civita di
Bagnoregio,
In occasione del Festival saranno avviate diverse iniziative in sinergia con il territorio: dai pacchetti che
offrono soggiorno, visite guidate, degustazioni, trattamenti alle Terme dei Papi e ingresso agli
spettacoli, a sconti negli esercizi commerciali per chi ha i biglietti del Tuscia Operafestival
I pacchetti Tuscia Operafestival includono 2-3 notti in albergo e itinerari a tema: arte, storia, cultura,
enogastronomia, botanica, terme, oltre ai biglietti per uno degli spettacoli in cartellone.
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Il costo parte da €150,00 a persona (esempio: 2 notti in hotel con prima colazione, una cena in locale
selezionato, l’ingresso ad un sito culturale, un concerto di musica da camera).
I pacchetti sono disponibili presso PromoTuscia Viaggi "Il giardino segreto", tel. 0761304643,
www.promotuscia.it, oppure sul sito www.tusciaoperafestival.com
Per la biglietteria Tuscia Operafestival e’ partner di ARTACOM, la più grande biglietteria per eventi lirici a
livello nazionale. 500 punti vendita in Italia e 200 all’estero. I biglietti del festival sono, quindi, disponibili nell e
prevendite abituali oppure online sul sito www.tusciaoperafestival.com.
Ufficio Stampa
Itinera Comunicazione, telefoni 06 58331285 - 06 58334628
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Serena Bartezzati, mobile 348 7615563 - e-mail [email protected]
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SCHEDA FESTIVAL
Locations: Piazza San Lorenzo
Giardino del Paradosso
Direttore Artistico: Stefano Vignati
Patrocinii: Comune di Viterbo, Assessorato alla Cultura e ai Grandi Eventi
Provincia di Viterbo, Apt – Azienda Provinciale per il Turismo
Camera di Commercio di Viterbo, Ascom Viterbo, Confindustria Viterbo
Regione Lazio, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Manhattan School of Music,
The University of New Mexico
Il progetto
Il Tuscia Operafestival sta preparando all’interno di una cittadina in progressione dinamica,Viterbo, una
rassegna musicale di Opera Lirica, Concerti sinfonici ed eventi musicali e culturali che per livelli di qualità,
di innovazione, di comunicazione e di linguaggi si ponga in linea con i grandi Festival Musicali Italiani e
anzi ne sia la naturale evoluzione.
Una occasione straordinaria per mettere in circolazioni saperi e valori, creatività e produzione culturale,
motori unici dello sviluppo sostenibile socioambientale, come volano anche di sviluppo economico e
turistico nazionale e internazionale.
Investire sulla Musica e la sua tradizione, nell’attivare la capacità di creare spazi mentali e di favorire lo
sviluppo artisticomusicale e teatrale, significa mobilitare nuove risorse e, attraverso la produzione
culturale, consolidarsi nel tessuto della città, apportando nel contempo tutto un flusso di energie
dall’altrove, dagli altri paesi lontani e vicini, generando nuove opportunità economiche e sociali.
Il concept
Il Tuscia Operafestival nasce dall’esperienza del team di base del New Operafestival di Roma che per
molti anni ha sviluppato una sua specificità artistica nell’ alta formazione ed il perfezionamento di giovani
talenti, provenienti da tutto il mondo, offrendo loro non solo una Preparazione “italiana” ed il primo
pubblico “vero”, ma anche una possibilità unica: suonare e cantare nel cuore della Roma archeologica e
monumentale (vedi “Chi siamo”).
Molte “voci “umane e strumentali sono nate e hanno acquisito valore e crescita nel quadriportico della
Basilica di San Clemente al Colosseo o nel Teatro Romano di Ostia Antica.
Nel mettere a punto il programma di esordio sulla scena di Viterbo Stefano Vignati, Direttore Artistico del
Nof ha continuato sulla sua linea a favore dei giovani artisti, questa volta però affiancandoli nel cartellone
e sul palcoscenico a delle vere Stelle del firmamento musicale mondiale (vedi Artisti principali).
Un ricco menù per gli appassionati melomani e per i cultori di Musica Classica ed il prosieguo di un
importante processo di formazione, crescita e stimolo per questi nuovi talenti, i Pollini o i Pavarotti del
domani. Oltre 100 giovani, selezionati personalmente dalla Direzione Artistica attraverso numerose
Audizioni nazionali e internazionali. Piccoli-grandi artisti che da oltre dodici anni, all’ interno dell’
International Lyric Academy vivono, per un mese di sola Musica e Canto e dopo una dura sessione di
perfezionamento con maestri di assoluto prestigio (Fedora Barbieri, Giuseppe Taddei, Janet Perry,
Alexander Malta, Carol Neblett, solo per citarne alcuni), si preparano ad affrontare il loro pubblico e, da
veri professionisti, a dispensare emozioni.
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Il Programma
- Allestimenti: Opera completa “LE NOZZE DI FIGARO” di W. A. Mozart, 26, 27, 28, 29, 31 Luglio
Orchestra Sinfonica e Coro del Tuscia Operafestival
Interpreti: M. Gagliardo, G. Boschetti, S. Vassileva, D. Pini, M. Montuoro, M. Di Marco, G.
Ribba, Maestro concertatore e Direttore Stefano Vignati, ( J. Perez Gomez 28, 30)
Regia Lina Wertmuller, Scene e Costumi Enrico Job
Concerto Inaugurale (a favore di Smile Train Italia e AGOP Associazione Genitori oncologia
pediatrica) PIERINO E IL LUPO di S. Prokofiev – Orchestra Sinfonica del Tuscia Operafestival
Voce recitante Tullio Solenghi, Direttore Stefano Vignati
CARMINA BURANA di Carl Orff 21 Luglio
Orchestra Sinfonica e Coro del Tuscia Operafestival – Marina Di Marco – Joel Herold
STABAT MATER di G. B. Pergolesi, EXSULTATE JUBILATE di W. A. Mozart (14 Luglio e
repliche) Orchestra da Camera del Tuscia Operafestival, Coro UNM , Solisti: Ilaria De
Francesco – Marilena Montuoro
“CARTONI… CHE PASSIONE!” Colonne Sonore da celebri cartoni animati (4 Agosto)
Orchestra da Camera di Civitavecchia – direttore e pianista Angelo Bruzzese
CONCERTO SINFONICO DI CHIUSURA DELLA STAGIONE 2007 (10 Agosto)
Concerto n° 21 per Pianoforte e Orchestra K467 di W. A. Mozart
Sinfonia n° 2 in Re maggiore Op. 36 di L. van Beethoven
Solista Michele Campanella, Direttore Stefano Vignati
“SALOTTO 800” – Tre Opere in forma cameristica nella tradizione Romantica
“La Traviata” e “Rigoletto” di G. Verdi, L’Elisir d’ Amore” di G. Donizetti
Ensemble Solisti e Coro dell’ International Lyric Academy (11, 13, 19, 20, 23, 24 Luglio)
“LE QUATTRO STAGIONI” Op. 8 di A.Vivaldi “LE QUATTRO STAGIONI” A.Piazzolla
Dir. Laura Simionato con il Corpo di Ballo Mandala e la partecipazione straordinaria di Lucien
Bruchon anche regista della serata. ( 2 Agosto)
“Opera Gran Galà” – Recital di Daniela Dessì e Fabio Armiliato (17 Novembre)
Teatro dell’Unione di Viterbo - Orchestra Sinfonica del Tuscia Operafestival,
Direttore Stefano Vignati
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- Arte:
Pittura: Danilo Maestosi, Personale – Non son solo canzonette
Pittura: Roberto Ferri, Personale – La giostra dei rimpianti
Scultura: Alberto Morucci, Personale – Vite di Legno
Costumi d’epoca: Veronica Cefaliello – Benvenuti a Palazzo
Pittura: Danilo Maestosi, Personale – Non son solo canzonette
Al quartiere San Pellegrino dal 10 luglio al 10 agosto
scheda biografica
Blù, bianco, rosso, viola, giallo.Credo sia stato un Notturno di Chopin , avevo solo 8 anni,a a farmi scoprire i misteriosi legami tra
note e colori, musica e pittura.Lo spartito come una tavolozza. Le note come segni,libere associazoni cromatiche. Due linguag gi
cos' intensi e ricchi di analogie. Sensi diversi, lo sguardo e l'udito, ma a volte le stesse emozioni, lo stesso stupore. E la stessa
difficoltà di spiegare, spiegarsi se non con la mediazione imperfetta e ridondante della parola.. Si anche una musica si può
guardare, basta aprire le finestre, affacciarsi sui paesaggi dell'anima. Anche un quadro si può ascoltare: cosa altro è l'armonia
d'un dipinto ?. Un gioco amoroso di corrispondenze e riflessi che ho provato a registrare come in una compilation , un diario
personale in questa mostra. La musicaraccontata con spatola e pennello. Che muisica, quali autori?Dylan e Rossini, Vivaldi e i
Beatles, Mozart e De Andrè, Miles Davis e Paolo Conte, La memoria è un groviglio di emozioni senza scala gerarchica, steccati di
gusto. La mia vita, forse quella di tutti, è anche riassunta in una colonna sonora. Gratti la pelle e appare un secondo strato, poi un
secondo, un terzo, come i fantasmi , le ombre che Platone vedeva profilarsi all'imbocco della caverna. Colori sovrapposti e
raschiati per far riaffiorare altri colori, vibrazioni di note.
Un concerto, un assolo di jazz, una canzonetta. Che importa..
Danilo Maestosi, 62 anni, giornalista ,è nato e vive a Roma. Ha lavorato per il Tempo, Paese Sera, Ansa e Rai. Prima di far
partedella redazione de Il Messaggero, dove tutt'ora si occupa di arte, letteratura, archeologia, beni culturali, architettura ha
lavorato per 2 anni nel cinema con la Gaumont. Da più di 20 anni allì'impegno della scrittura l'autore affianca una ricerca pittorica
che nel solco dell'astrazione combina sapienza cromatica, rigore concettuale e un complesso impianto di suggestioni culturali.
Espone dal 1999. Ha tenuto mostre a Salerno, Napoli, Potenza, Roma, Milano. La sua ultima mostra “Le mille e una seta” è stata
in esposizione al Museo del Vittoriano di Roma nel 2006, poi alla Galleria la Tartaruga di Roma, alla galleria Pigrecoemme di
Napoli, e alla galleria Mediterraneo di Positano. Una versione integrata con nuove opere sarà esposta alla Galleria Medial di
Berlino dal 30 giugno a fine luglio 2007.
Hanno scritto tra gli altri di lui: Vittorio Sgarbi, Claudio Strinati, Gabriele Simongini, Marco Tonelli, Massimo Bignardi, W alter
Veltroni.
Pittura: Roberto Ferri, Personale – La giostra dei rimpianti
Palazzo dei Priori di Viterbo dal 10 luglio al 10 agosto
scheda biografica
Roberto Ferri è nato a Taranto nel 1978. Frequenta l’ultimo anno dell’Accademia
di Belle arti di Roma, corso di scenografia, prima con il professor Gaetano Castelli,
poi con il professor Francesco Zito.
• Nel 2002 ha partecipato alla collettiva “Animali e Dei”. La mostra si è tenuta
nella galleria “Il Labirinto” di Roma.
• Nel 2003 la sua prima personale al Centro d’Arte contemporanea
“Lugi Montanarini” a Genzano di Roma, intitolata “Roberto Ferri e il sogno del Parnaso”.
• Nello stesso anno la mostra si sposta alla galleria “Il Labirinto”
di Roma curata del critico e storico dell’arte Roberto Maria Siena.
• Successivamente, la mostra “Angeli, Demoni, Miracoli e Arconti”
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nella galleria “Il Labirinto” a Roma.
• Espone alla BNL di Roma per Telethon, dove tiene un’intervista
per il giornale “La Provincia” di Frosinone.
• Pubblicazione sul giornale “Italia sera” del disegno “L’Angelo Sterminatore”
per il racconto del critico e storico dell’arte Roberto Maria Siena.
• Nel Luglio 2003 è vincitore del Premio di Scenografia “Antonio Valente”
II edizione, città di Sora.
Nello stesso tiene la sua Personale con relativa intervista sul quotidiano “La Provincia”, RAI 3, Teleuniverso, I.T.R.
• Espone alla Festa dell’Unità a Roma con “Caffè Parole Immagini”,
insieme a Stefano Dinottia.
• Espone, insieme al collega pittore Antonio Quero, alla I edizione
della “Notte Bianca” di Roma, presso l’Accademia di Belle Arti.
• In occasione della chiusura della galleria “Il Labirinto” di Roma,
espone alla mostra “Roberto Ferri, Antonio Quero e la Luce del corpo”,
curata dal critico e storico dell’arte Roberto Maria Siena.
• Nel 2004 espone alla II edizione della “Notte Bianca” di Roma,
presso l’Accademia di Belle Arti.
• Successivamente partecipa a Telethon presso la BNL di via del Corso a Roma.
Scultura: Alberto Morucci, Personale – Vite di Legno
Quartiere Medievale San Pellegrino (Via Macel Maggiore) dal 10 luglio permanente
scheda biografica
Quella di Morucci è un’opera vastissima, nella quale una varietà di temi e motivi avanzano parallelamente a volte fondendosi. E’
intorno al 1984 che lo stile di Morucci assurge a piena maturità mediante l’utilizzo di una tecnica scultorea che prevede
l’assemblaggio di sezioni di legno riclicato di differente formato successivamente scolpite. Ed è appunto nel 1984 che fa la sua
comparsa “La scolaresca”, la cui “operazione – come ha scritto Marcello Venturosi – è partita dal ritrovamento di banchi in disuso
– oggetti trovati – dunque da modificare e sui quali intervenire, con la tipica azione New Dada o Pop”.
L’artista dunque fa i suoi processi di ricontestualizzazione oggettuale per poi translarli nei territori diafani della memoria, da cui
teneri fanciulli-burattini, le membra erose dall’oblio, riemergono. A quasi vent’anni dio distanza “Fedeli in chiesa” presenta un
struttura compositiva analoga a “La scolaresca” ma ne nega i processi d’origine che sembrano qui, come nelle altre più recenti
opere risiede in una osservazione acritica della realtà empirica. Per comprendere, infatti, il senso originario dell’opera “Donna con
burka” è condizione necessaria estraniarsi dai fatti storici contemporanei e cogliere il senso immutabile dell’umanità che vive tra
costrizioni di varie forme, ma che riesce comunque a volgere lo sguardo a chi può rendere meno spiacevole questo fermo
pellegrinaggio terreno.
Alla serie di opere la cui genesi è da ascriversi i ricordi dell’infanzia, come “Contestazione”, si affianca tutta una produzione in cui
il sentire si fa caustico. Uomini e donne comuni, straniati e alienati dalla realtà che li circonda, personaggi anonimi a grandezza
naturale ritratti nell’iterazione di gesti e pose di tutti i giorni, immersi in un drammatico vuoto emozionale, che unitamente attrae e
restringe. Lo sguardo di Alberto Morucci converge, dunque, sul quotidiano, sulle piccole insignificanti azioni che la società ci
induce a compiere. Nel “Cenacolo del terzo millennio” vi è un processo di astrazione di matrice espressionista. Ed è per opere
come questa, o come “Viaggiatori” e “Alienazione” che non sembra azzardato l’accostamento della poetica di Motucci alle più
recenti correnti letterarie minimaliste. Punto centrale e massima sintesi metaforica del rinnovato percorso di ricerca dell’artista è
“L’uomo con labirinto”. La personalità proteiforme dell’artista si estende poi in realizzazioni ai limiti del metafisico. “Violoncello” è
infatti un’opera carica di eleganti suggestioni sensuali prossima a un certo “realismo magico” mentre con “La città vista dall’alto”
quasi un ammonimento che prelude a foschi presagi, si chiude un ideale ciclo meta-storiografico.
Altra opera fondamentale di Morucci è “L’indio”, che rispecchia un’apertura apparentemente offerta alla decorazione e sempre più
tenacemente legata allo spessore intimo del racconto, della leggenda e della memoria. Perché del resto è di memoria che parla
l’itinerario di Morucci: i suoi scolari inseriti tra i banchi in disuso in un’azione di stampo new dada o pop, tendono a spostarsi con
forza verso una visione metafisica della vita. Questo recupero, ora leggendario ora innocente, pone la scultura di Morucci nello
scenario della sperimentazione offerta, senza preclusioni, alle lezioni della avanguardie storiche e della ricerca in progress.
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Costumi d’epoca: Veronica Cefaliello – Benvenuti a Palazzo
Palazzo dei Priori di Viterbo dal 10 luglio al 10 agosto
scheda biografica: Veronica Cefaliello - Scenografa-Costumista,
Nata a Taranto nel 1978
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Intraprende gli studi artistici presso il Liceo Artistico “Lisippo”di Taranto.
Laureata con 110 e lode all’Accademia di Belle Arti di Roma, corso di scenografia con il prof. Gaetano Castelli e il prof.
Francesco Zito; noti scenografi in campo Televisivo e Teatrale.
Negli anni ’98-’99, ha lavorato come scenografa e costumista presso Villaggi Turistici, località Marina di Camerota (Salerno).
Ha realizzato costumi in gomma piuma per scuole di danza.
Ha lavorato presso l’Euroscena International S.r.l. e Studi Televisivi come decoratrice di scena per le trasmissioni “Fatti
Vostri”in collaborazione con la scenografa Mimma Aliffi; “Chiambretti c’è”; “Per un “Pugno di Libri”.
Nel luglio 2002 ha organizzato l’evento e realizzato la scenografia della I edizione del “Premio Valente” a Veroli.
Nel luglio 2003 ha organizzato l’evento e realizzato la scenografia della II edizione del “Premio Valente” a Sora.
Nello stesso anno, ha organizzato l’evento e realizzato la scenografia della I edizione della
“Notte Bianca,”presso l’Accademia di Belle Arti di Roma.
Nel Settembre 2004-‘05 ha organizzato l’evento e realizzato la scenografia della II e III edizione della “Notte Bianca”, presso
l’Accademia di Belle Arti di Roma con il prof. F.Zito.
Per lo stesso evento, espone opere di scenografia e costume d’Epoca ‘700 progettato e realizzato dalla stessa.
Nel Settembre 2005 cura la mostra di pittura del noto scenografo Gaetano Castelli, alla galleria “La Catena” di Veroli.
Nello stesso anno collabora alle scene, Sala Umberto I (spettacolo con Stefania Sandrelli), con il noto scenografo Francesco
Zito.
Nel giugno 2006 espone i suoi costumi, epoca ‘700 a Villa Mondragone per l’evento
“A cena con Don Giovanni”, indossati dai musicisti del New Opera Festival di Roma.
Nel 2006 collabora a realizzare l’evento “Artinterrazza”all’Accademia di Bella Arti di Roma.
Nello stesso periodo, progetta la scena “Il flauto Magico”per il New Opera Festival di Roma.
Biografie Artisti Principali
DANIELA DESSÌ
Soprano
Nata a Genova, Daniela Dessì ha completato gli studi di canto al Conservatorio di Parma e presso l’Accademia
Chigiana di Siena. Dopo aver vinto il primo premio al Concorso Internazionale indetto dalla Rai nel 1980, ha
debuttato con l’Opera Giocosa ne La serva padrona di Pergolesi, costituendo un repertorio comprendente circa 60
titoli da Monteverdi a Prokofiev, passando dal repertorio barocco alle sue straordinarie interpretazioni delle eroine
verdiane e pucciniane, fino ad essere considerata oggi la miglior interprete del repertorio verista.
La sua carriera internazionale l’ha condotta nei maggiori teatri d’Opera, dove ha collaborato con i più grandi direttori
d’orchestra, fra i quali, il Teatro alla Scala di Milano con Riccardo Muti (Don Carlos, Falstaff, Requiem, Così fan
tutte e Nozze di Figaro) e in altre importanti produzioni (Adriana Lecouvreur e Madama Butterfly); la Staatsoper di
Vienna con Claudio Abbado (Simon Boccanegra e Don Carlos) il Metropolitan di New York con James Levine
(Pagliacci e Madama
Butterfly); Berlin Deutsche Oper e Dresda con Giuseppe Sinopoli (Aida, Requiem); Bologna con Daniele Gatti
(Tosca, Aida, Falstaff e Don Carlos); alla Bayerische Staatsoper di Monaco e a Parma con Zubin Mehta (Falstaff,
Requiem, Tosca e Don Giovanni); Philadelphia ancora con Muti (Pagliacci); all’Opera di Roma con Gianluigi
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Gelmetti (Iris, Il Trittico); al Festival Rossini di Pesaro ancora con Gelmetti (Guglielmo Tell); all’Arena di Verona con
Georges Prêtre e Zubin Mehta nel Requiem di Verdi e in altre produzioni tra cui Otello, Aida, Tosca e Madama
Butterfly; a Zurigo con Bruno Bartoletti (La cena delle beffe, Luisa Miller, Pagliacci) e Nicolas Harnoncourt (Aida);
a Tokyo con James Levine (Pagliacci), Daniele Gatti (Don Carlos) e Gustav Kuhn (La Traviata, La Bohème);
ancora con Bartoletti nel Mefistofele al Comunale di Firenze e al Lyric Opera di Chicago.
È reduce dagli acclamati successi della scorsa stagione (2005/06) in Manon Lescaut al Teatro Regio di Parma e alla
Deutsche Oper di Berlino, in Don Carlo e Tosca alla Wiener Staatsoper ed ancora in Tosca alla Palm Beach Lyric
Opera, al Teatro alla Scala di Milano, ed in Madama Butterfly all’Arena di Verona e al Liceu di Barcellona
Fra i suoi prossimi impegni si annoverano le interpretazioni Manon Lescaut alla Wiener Staatsoper, Tosca alla
Bayerische Staatsoper di Monaco, alla National Opera Korea di Seoul e al Festival Puccini di Torre del Lago,
Adriana Lecouvreur al Teatro alla Scala, La Bohème all’Opera di Oslo, La forza del destino all’Opéra di Montecarlo,
Ernani al Teatro Regio di Torino, Aida a Caracalla, La Fanciulla del West ed Otello all’Opera di Roma, Andrea
Chènier al Liceu di
Barcellona, nonché Otello a Malaga e La Wally al Teatro Comunale di Bologna.
La sua ricca discografia include, fra gli altri titoli, La Bohème (EMI), L'Incoronazione di Poppea ed Ernani, (Nuova
Era), Petite Messe Solennelle di Rossini diretta dal M.° Riccardo Chailly (Decca), Elisabetta, Regina d’Inghilterra
(Edizione Video registrata al Teatro Regio di Torino nel 1985), un CD di arie di Verdi e Puccini (Forlane). Nonché
una serie di incisioni a fianco di Riccardo Muti, tra le quali, Pagliacci (Philips), Don Carlo (EMI), Rigoletto (EMI) e
Falstaff (SONY).
***
MICHELE CAMPANELLA
Pianista
Considerato internazionalmente uno dei maggiori virtuosi e interpreti lisztiani, Michele Campanella ha affrontato in
oltre 35 anni di attività molte tra le principali pagine della letteratura pianistica.
L'Accademia "Franz Liszt" di Budapest gli ha conferito il Gran Prix du Disque nel 1976, 1977 e nel 1998,
quest'ultimo per l'incisione Franz Liszt - The Great Transcriptions I-II edita dalla Philips.
Spiccano tra gli ultimi importanti traguardi l'esecuzione integrale dei concerti di Beethoven e Mozart, e l’integrale
della musica per pianoforte di Brahms. Formatosi alla scuola pianistica napoletana di Vincenzo Vitale, Michele
Campanella è un artista
di temperamento assai versatile. Questa sua caratteristica lo ha portato ad avvicinare autori quali Clementi, Weber,
Poulenc, Busoni (Premio della Critica Discografica Italiana nel 1980 per le incisioni con la Fonit Cetra),
Rossini, Brahms, Ravel e Liszt, di cui ha recentemente inciso le Parafrasi, prima registrazione di un'importante serie
dedicata all'opera lisztiana.
La sua discografia comprende incisioni per etichette quali Emi (Ravel), Philips (Liszt, Saint-Saëns), Foné (Chopin),
PYE (Liszt, Ciajkowskij), Fonit Cetra (Busoni), Nuova Era (Ciajkowskij, Liszt, Musorgskij, Balakirev), Musikstrasse
(Rossini), P&P (Brahms, Liszt, Scarlatti), Niccolò (Schumann).
Ha suonato con le principali orchestre europee e statunitensi, collaborando con direttori quali Claudio Abbado,
Gianluigi Gelmetti, Eliahu Inbal, Charles Mackerras, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Georges Prêtre, Esa-Pekka
Salonen, Wolfgang Sawallisch, Thomas Schippers, Hubert Soudant, Christian Thielemann.
E' frequentemente invitato in paesi quali Australia, Russia, Gran Bretagna, Cina, Argentina ed è ospite regolare dei
festival internazionali di Lucerna, Vienna, Praga, Berlino e Pesaro (Rossini Opera Festival).
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Ha lavorato come Direttore-solista con le più prestigiose orchestre italiane, come l’Orchestra dell’Accademia
Nazionale di
Santa Cecilia, l’ORT-Orchestra della Toscana, l’Orchestra da Camera di Padova e del Veneto, I Filarmonici di
Verona, l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento. Attualmente è docente presso l’ Accademia Chigiana di Siena.
FABIO ARMILIATO
Tenore
Nato a Genova, ha compiuto gli studi presso il Conservatorio “Niccolò Paganini” della sua città natale. Nel 1986 ha
debuttato nel ruolo di Licinio ne La Vestale di Spontini al Teatro Pergolesi di Jesi, iniziando una rapida carriera
internazionale che lo ha condotto nei più prestigiosi teatri d’opera del mondo affrontando i ruoli più importanti del
repertorio tenorile.
Nel 1993 ha debuttato al Metropolitan Opera di New York ne Il Trovatore di Verdi, apparendo successivamente nel
prestigioso teatro d’opera americano in Aida, Cavalleria Rusticana, Simon Boccanegra, Fedora, Tosca e Madama
Butterfly.
Ha debuttato al Teatro alla Scala di Milano nel 1995, interpretando il ruolo di Faust nel Mefistofele di Boito sotto la
direzione di Riccardo Muti; quindi al Teatro Colon di Buenos Aires con Adriana Leucouvreur e Tosca; all’Opera
di Parigi nel 1996 con Manon Lescaut; con Aida e Il Trovatore all’Opera di San Francisco; nel 1998 alla Wiener
Staatsoper con Un ballo in maschera. Nella stagione 1999-2000 ottiene uno dei più grandi successi della sua
carriera in Andrea Chénier a Nizza e la critica in quell’occasione lo definisce “Il miglior Chénier dei nostri giorni” (G.C. Landini - L’Opera).
Con una trionfale Madama Butterfly al Teatro alla Scala di Milano, con Tosca all’Arena di Verona nell’estate 2002 ma
soprattutto con Andrea Chénier a Torino e Venezia nel 2003 si consolida il sodalizio artistico con Daniela Dessì, sua
compagna anche nella vita, che proseguirà con una serie di straordinari successi tra cui la Manon Lescaut a Siviglia,
l’Adriana Lecouvreur a Napoli e l’Aida al Teatro del Liceu di Barcelona, opera che segnava il suo debutto nel
prestigioso teatro spagnolo. Fra i successi della scorsa stagione 2005/06, si ricordano le acclamate interpretazioni di
Don Carlo al Théâtre du Capitole di Toulouse, Manon Lescaut al Teatro Regio di Parma e alla Deutsche Oper di
Berlino, Tosca e Don Carlo alla Wiener Staatsoper, Madama Butterfly all’Arena di Verona e al Liceu di Barcellona
ed ancora Tosca alla Palm Beach Lyric Opera, al Teatro alla Scala e alla Royal Opera House Covent Garden di
Londra, dove ha raggiunto ed oltrepassato il traguardo delle 100 rappresentazioni nel ruolo di Mario Cavardossi.
Il cartellone dei suoi prossimi impegni include, fra gli altri titoli, Manon Lescaut ed Andrea Chènier al Gran Teatre de
Liceu di Barcellona, Manon Lescaut alla Wiener Staatsoper, Tosca al Theater Sejong di Seoul, al Festival Puccini di
Torre del Lago e alla Bayerische Staatsoper di Monaco, Turandot a Baden-Baden, La Bohème alla Den Norske
Opera di Oslo, Adriana
Lecouvreur al Teatro alla Scala di Milano, Don Carlo alla Bayerische Staatsoper e alla Semperoper di Dresda,
Ernani a Torino, Aida a Caracalla, La Fanciulal del West ed Otello a Roma, La Forza del destino alla Montecarlo
Opera, Il Trovatore a Ginevra, La Wally al Teatro Comunale di Bologna ed Otello a Malaga.
Ha al suo attivo una vasta discografia che comprende, fra gli altri titoli, Tribute to Verdi con Marcello Panni, Messa di
Gloria a fianco di Piero Cappuccilli. Amica di Mascagni (Kicco), Cena delle beffe di Giordano (Bongiovanni),
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Nabucco con Renato Bruson, Maria Guleghina e Daniel Oren (Valois), nonché un recital live per i “10 anni di
Carriera” (Kicco). A fianco di Daniela Dessì ha invece inciso un cd di romanze di Toselli, Manon Lescaut (Real
Sound) ed Aida e Tosca in DVD.
***
LINA WERTMULLER
Regista
Nasce a Roma da padre pugliese e madre romana. A diciassette anni si iscrive all’Accademia Teatrale diretta da Pietro Scharoff. In seguito, per
alcuni anni, è animatrice e regista degli spettacoli dei burattini di Maria Signorelli. Successivamente, collabora con i registi teatrali: Guido Salvini,
Giorgio De Lullo e Garinei e Giovannini.
Lavora sia per la radio che per la televisione,in veste di autrice e regista della prima edizione della celebre trasmissione Canzonissima e del
Giornalino di Gianburrasca, primo musical-comedy televisivo chiamando, per la prima volta in televisione, grandi attori di teatro come Tofano,
Valeri, Garrani, Valori e collaboratori di grande qualità come Piero Tosi per scene e costumi e Nino Rota per le musiche orchestrate da Bacalov,
vincitore di 3 premi Oscar.
Nel cinema entra nel 1963 come aiuto regista di Fellini sul set di Otto e mezzo collaborando anche alla stesura della sceneggiatura. Lo stesso
anno segna il suo esordio con “I basilischi”, film che idea, sceneggia, dirige e doppia in otto personaggi secondari!
I Basilischi è una delicata analisi dei giovani della provincia del meridione italiano, affrontata con toni ironici e grotteschi. Il film viene apprezzato
subito all’estero e premiato con la “Vela d’Argento” e il “Fipresci” ex-aequo al Festival di Locarno 1963, il premio della giuria dei giovani ai
“Rencontres del Films pour la jeunesse”, e molti altri premi in diversi festivals: Vienna,
Londra, Taormina.
Nel 1965 gira "Questa volta parliamo di uomini”, con Nino Manfredi, che vince la “Maschera d’Argento”; in seguito dirige con lo pseudonimo di
George H.Brown due commedie musicali: "Non stuzzicate la zanzara con Rita Pavone e Giancarlo Giannini (esordiente) riunendo, anche in
questa occasione, nomi prestigiosi come Gilulietta Masina, Turi Ferro, Paolo Panelli e Bice Valori. Dirige anche un western: "La storia di Belle
Stai" con Elsa Martinelli.
Dopo un periodo di collaborazione come sceneggiatrice con Cayatte, Sollima e Festa Campanile, la Wertmüller torna come regista di "Mimì
metallurgico ferito nell’onore”, magistrale affresco del sud italiano e dei suoi miti attraverso la storia di un giovane siciliano immigrato a Torino.
E' con questo film che si stabiliscono le coordinate stilistiche e tematiche "alla Wertmüller": una satira grottesca e travolgente della società italiana
a trecentosessanta gradi: dalla borghesia al proletariato. Inoltre, si impone all’attenzione del pubblico una nuova coppia: Giancarlo GianniniMariangela Melato, binomio perfetto per interpretare gli stereotipi nostrani, che non a caso saranno anche in seguito gli attori preferiti dalla regista.
Un'altra caratteristica dei film della Wertmüller è la grande raffinatezza delle ambientazioni, soprattutto da quando si avvale della preziosa
collaborazione di Enrico Job per le scene ed i costumi.
Prevale una tendenza al barocchismo che si ritrova anche negli ironici titoli dalla lunghezza proverbiale.
"Film d’amore e d’anarchia”con la coppia Giannini/Melato, "Tutto a posto e niente in ordine” “Travolti da un insolito destino… sempre con
Giannini/Melato, "Pasqualino Settebellezze con Giannini”; "Scherzo del destino in agguato dietro l'angolo come un brigante di strada” con Ugo
Tognazzi; nonchè, "Una notte d’estate con profilo greco, occhi a mandorla e profumo di basilico “con Michele Placido. Con Pasqualino
Settebellezze raggiunge il successo internazionale. Conquista il mercato americano, riuscendo ad ottenere – prima donna in assoluto – 4
nominations all’Oscar.
In una notte di chiaro di luna con Peter O'Toole e Faye Dunavey prende una strada totalmente diversa che anticipa i tempi, in quanto affronta il
tema dell’AIDS con una narrazione delicata ma pur sempre "agro-dolce".
Per il teatro ha scritto e diretto Due più due non fa più quattro, La cucina e Amore e magia nella cucina di mamma, rappresentato al Festival dei
due mondi di Spoleto. L'esibizionista; Gianni, Ginetta e gli altri; Storia d'amore e d'anarchia; Lasciami andare madre; Molto rumore (senza)
rispetto per nulla.
Nel 1987 debutta anche nella lirica, al Teatro San Carlo di Napoli e allo Staat Opera di Monaco con la Carmen di Bizet; al Teatro lirico di
Atene con La Boheme.
Radio 1 mette in onda Sceicchi e femministe, feuilleton radiofonico in trentadue puntate recitato dalla stessa Wertmuller e ispirato a un suo film
mai realizzato. Adatta per il piccolo schermo con Raffaele La Capria "Sabato, domenica e lunedì” interpretato da Luca De Filippo, Pupella Maggio,
Luciano De Crescenzo e Sophia Loren che aveva già diretto in
"Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova...si sospettano moventi politici”.
Poi, "Io speriamo che me la cavo”, con Paolo Villaggio.Per la Rai dirige vari documentari tra cui Una domenica sera di novembre. Per
l'Enciclopedie Visuelle francaise, Vivaldi 1992 ; per Russia 90, The Russian Soul e uno sulla città di Bari in
occasione dei Campionati del mondo di calcio in Italia di quell'anno.
Dirige in tv, "Il decimo clandestino”, da un racconto di Guareschi, con Piera degli Esposti e Dominique Sandà. Francesca e Nunziata tratto dal
romanzo di Maria Orsini Natale con Sophia Loren, Giancarlo Giannini, Raoul Bova, Claudia Gerini. Una saga familiare tra popolo e nobiltà di una
donna impoverita che realizza la più grande fabbrica di pasta della Penisola Sorrentina. Il lavoro più recente è una nuova commedia dal titolo:
"Peperoni ripieni e pesci in faccia" con Sophia Loren, Carolina Rosi, Angela Pagano, Elio Pandolfi. È Commissario Straordinario del Centro
Sperimentale di Cinematografia.
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STEFANO VIGNATI
Direttore d’ Orchestra
Stefano Vignati e’ nato a Roma nel 1965 dove ha compiuto gli studi di Pianoforte e Composizione sotto la guida di autorevoli Maestri tra i quali: C.
Savelloni, C. Ricci, T.Procaccini. Si e’ avvicinato alla Direzione d’Orchestra in eta’ giovanissima, frequentando corsi internazionali con H.
Baumann e A. Joo e si e’ perfezionato come allievo del Maestro Nicola Hansalik Samale. All’Universita’ La Sapienza di Roma ha sostenuto gli
esami di Drammaturgia musicale e Storia della Musica col Prof.P.Luigi Petrobelli, ottenendo il massimo dei voti con lode.
Nel 1990, anno del suo debutto, ha inizio la sua carriera alla guida di numerose Orchestre di prestigio internazionale tra le quali: Orchestra
Internazionale d’ Italia, The Amarillo Symphony Orchestra, New Mexico Symphony and UNM Symphony Orchestra, Deutsche
Kammerorchester in Frankfurt. La sua attività in importanti Teatri ed Istituzioni Italiane ed estere, oltre ad un vasto repertorio Sinfonico, ha
sempre prediletto il repertorio operistico:
“Le Nozze di Figaro” di W.A.Mozart (1991,1996,1998, 2002, 2005), “Cosi’ Fan Tutte” di W.A.Mozart (1992, 2003), “La Vedova Allegra” di F.Lehar
(1992), “Il Flauto Magico” di W.A.Mozart (1993,1995, 2001, 2003, 2006), “La Cambiale di Matrimonio” di G.Rossini (1993), “Il Campanello” di
G.Donizetti (1993), “Gianni Schicchi” di G.Puccini (1993), “Rigoletto” di G.Verdi (1993), “L’Elisir d’Amore” di G.Donizetti (1994,1996),“Don
Giovanni” di W.A.Mozart (1994,1999,2004), “Suor Angelica” di G.Puccini (1997), “I Pagliacci” di R.Leoncavallo (1997, 1998, 2006), “Cavalleria
Rusticana” di P.Mascagni (1997,1998, 2006), “Il Trovatore” di G.Verdi (1998, 2005), “Falstaff” di G.Verdi (2000), “Messa da Requiem” di G.Verdi
(2001), “La Traviata” di G.Verdi (2003, 2004, 2006), “La Bohème” di G.Puccinii (2004), “Carmen” di G.Bizet (2005)
Dal 1994, vincitore del Concorso indetto dalla U.S.A. Corporation “NewOperafestival di Roma”, e’ stato insignito dalla Direzione Artistica della
Fondazione, della carica di Direttore Musicale dell’omonimo Festival, ha ricoperto la carica di di Direttore Artistico fino al 2006.
Dal 1998 ha tenuto lezioni di Drammaturgia Musicale e Analisi, come libero docente, presso la cattedra di Scenografia all’Accademia delle Belle
Arti di Roma.Il Maestro Vignati ha diretto il Concerto Sinfonico di chiusura della Stagione 1995/96, prodotto dalla Rai – Radiotelevisione Italiana
e trasmesso per i Concerti di Raitre.
Nel 1997 ha curato la realizzazione musicale del CD Rom dedicato a G.Verdi edito dalla De Agostini di Novara, collaborando con nomi di rilievo
del mondo operistico tra i quali il mezzosoprano Alice Baker ed il soprano Janet Perry.
(segue Stefano Vignati)
Nel 1998 dirige negli Stati Uniti ( New Mexico ) le Opere “I Pagliacci” di R. Leoncavallo e “Cavalleria Rusticana” di P. Mascagni in un prestigioso
allestimento effettuato in collaborazione con Santa Fe’ Opera e Virginia Opera.
Viene poi invitato a dirigere l’ Orchestra Internazionale d’ Italia dal M°Sergio Segalini al Festival della Valle D’Itria (Martinafranca) , in un
Concerto sinfonico per il centenario di G. Gershwin, con il solista Benedetto Lupo.
I successi ottenuti con queste performances gli valgono il successivo invito a dirigere al 47° Festival di Ljiubliana un Concerto sinfonico con
protagonista il grande violinista Pierre Amoyal.
Nel 1999 dirige “Don Giovanni” a Roma con ottimi consensi di pubblico e critica ed incide un CD (“Stabat Mater” di Pergolesi), con il soprano
Mariangela Spotorno ed il mezzosoprano Alice Baker.
Nel 2000 è la volta di “Falstaff”di G. Verdi e durante l’ anno in corso di due produzioni importanti: “Il Flauto Magico” di W. A. Mozart e “Giulio
Cesare” di G. F. Handel del quale è stata realizzata un’ edizione discografica col celebre soprano Janet Perry. Nel Luglio 2001 il Maestro
Vignati ha diretto la “Messa da Requiem” di Giuseppe Verdi al Teatro Romano di Ostia Antica e nel Settembre un grande Concerto LiricoSinfonico nella Basilica di S. Maria Maggiore, in occasione della chiusura del 17° Congresso mondiale di Acustica organizzato dall’ Università “La
Sapienza” di Roma.
Nel 2002 ha diretto l’Amarillo Symphony in Texas e Le Nozze di Figaro a Roma. In settembre 2002 dirige lo Stabat di Pergolesi nella Basilica di
Santa Maria Maggiore a Roma per la commemorazione delle vittime delle Twin Towers.
Dal 2003 al 2005 il M° Vignati è stato Direttore ospite presso il Teatro Traiano di Civitavecchia per la Stagione lirica e concertistica. Nel 2005 ha
diretto Il Trovatore di G. Verdi durante la Stagione Lirica di San Gimignano ed è
stato confermato quale Direttore principale durante la Stagione 2006 del Toscana Opera Festival dove ha diretto le produzioni de “La Traviata” e il
“Il Trovatore”di G. Verdi, “Cavalleria Rusticana” di P. Mascagni e “Pagliacci” di R. Leoncavallo.
Attualmente ricopre la carica di Direttore Artistico del Tuscia Operafestival.
Prossimi impegni: Luglio 2007 - Concerto con Daniela Dessì e Fabio Armiliato, Le Nozze di Figaro, con la Regia di Lina Wertmuller; Agosto 2007
Concerto Sinfonico con il solista Michele Campanella; Dicembre 2007 - Abu Dahbi - Verdi, Aida, New Mexico (Usa) - Verdi, Messa da Requiem.
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Tullio Solenghi
Attore
Nato a Genova nel 1948, a 17 anni frequenta la Scuola di Teatro del Teatro Stabile di Genova. Debutta in teatro
nella stagione 1970- 71 in "Madre Courage" di B.Brecht a fianco di Lina Volonghi, produzione dello Stabile di
Genova.
Sempre allo Stabile seguono sette stagioni teatrali che comprendono testi di Moliere, Pirandello, Shakespeare,
Goldoni, con regie di Squarzina, Quartucci, Besson, Costa Giovangigli, a fianco oltre che della stessa Volognhi, di
Alberto Lionello, Tino Buazzelli, Giorgio Albertazzi, Lilla Brignone, Giulio Brogi, Eros Pagni OmeroAntonutti Lea
Massari.
Nel 1977 debutta con uno spettacolo di Cabaret al Refettorio di Milano insieme a Beppe Grillo.
Nel 1978 debutta in tv in Luna Park, varietà condotto da Pippo Baudo, con Grillo, Fioretta Mari, La Smorfia , Heater
Parisi, Enrico Beruschi. Seguono alcune commedie brillanti per la tv ( La Pulce nell'orecchio, Le Pillole d'Er- cole, La
Zia di Carlo, Due Dozzine di Rose Scarlatte con Aroldo Tieri, Giuliana Loiodice, Paola Quattrini, Milena Vukotic,
Paolo Poli, le regie sono di Eros Macchi, Daniele D'Anza, Davide Montemurri, i gemelli Frazzi). Nel 1982 fonda il
Trio con Anna Marchesini e Massimo Lopez, dapprima alla radio con il varietà Helzapoppin Radio Due, poi in tv
con Tastomatto, Domenica In (84, con Damato, Gardini) Fantastico (87, Baudo, Martinez, Cuccarini) I Promessi
Sposi (1990), quest'ultimo registra l'ascolto record di 14 milioni di telespettatori. - Sempre con il Trio nel 1987 e nel
1990 realizza due spettacoli tetrali record di incassi, “Allacciare le Cinture di Sicurezza” e “In Principio Era il Trio”.
È invece il varietà Il Tastomatto del 1985, per la regia di Enzo Trapani, a segnare l'esordio televisivo dei tre. Nello
stesso anno partecipa, sempre a fianco di Anna Marchesini e Massimo Lopez, al contenitore di RaiUno Domenica
in, condotto da Mino Damato. Il connubio del Trio prosegue nel 1986 quando si esibisce nello spazio comico di
Fantastico. Anche in teatro i tre comici danno vita ad alcuni successi come Allacciate le cinture di sicurezza (1989) e
In principio era il Trio che sono riproposti in televisione. La proficua collaborazione di Tullio Solenghi con i due
"partner" ha il suo culmine nell'ironica parodia de I promessi sposi, realizzata per RaiUno nel 1990. Scioltosi il Trio, il
comico genovese è protagonista nel 1995 insieme ad Anna Marchesini de La rossa del Roxy Bar, sceneggiato
comico imperniato sui problemi coniugali. Conduce anche per Canale 5 Striscia la notizia e Doppio lustro.
Nell'ottobre 1998 torna in Rai. Per la prima rete conduce con Giancarlo Magalli Domenica in. Nel 2001 partecipa al
varietà Superconvenscion, su RaiDue. Da agosto dello stesso anno è nel cast di Quelli che il calcio..., programma
della domenica di RaiDue. Nel 2002 è tra i comici dello show comico-satirico Convenscion a colori, e poi su Raiuno
torna con Massimo Lopez, per dare vita alla striscia di Max e Tux. Nell'agosto 2003 debutta ancora in teatro con La
Strana Coppia di N.Simon, a fianco di Massimo Lopez, spettacolo che verrà replicato per due stagioni consecutive,
2003/2004n e 2004/2005 . Nell'agosto 2005 debutta con LA BISBETICA DOMATA , produzione Gabriele Lavia.
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Svetla Vassileva Soprano (Le Nozze di Figaro, Scene e Costumi – 26, 27, 28, 29, 30 Luglio)
Nata a Dobritch, Bulgaria, Svetla Vassileva si è diplomata in canto e pianoforte all'Accademia di Musica di Sofia. Ha
vinto il Concorso Traviata 2000 a Vienna.Nel 1998 invitata al Ravenna Festival ha cantato Nedda nei Pagliacci con
Placido Domingo diretta da Riccardo Muti. Da quel momento il soprano bulgaro ha iniziato a frequentare i più
importanti teatri del mondo.Nella stessa stagione 2000 ha interpretato il ruolo di Liù nella Turandot a Vienna
(Staatsoper).Al Maggio Musicale Fiorentino 2000 ha interpretato Violetta nella Traviata con la direzione di Zubin
Mehta, riscotendo ampi consensi di critica e di pubblico. Viene successivamente invitata, per lo stesso ruolo, dal
Maestro Metha per la tournée in Giappone del Teatro Comunale di Firenze. Ha cantato in seguito Liù alla New
Israeli Opera nella produzione di Turandot con la regia di Hugo De Ana e Nedda nei Pagliacci al Festival
Internacional de Santander.Nella stagione 2000/2001 ha cantato a Firenze, al Teatro Comunale, Nedda (Pagliacci)
diretta da Bruno Bartoletti; a Bergen, con l’Orchestra Filarmonica di Bergen, il Concerto di Capodanno; a Liège,
all’Opèra de Wallonie, Violetta (Traviata); a Francoforte, all’Alte Oper, un concerto di arie Verdine; a Roma,
all’Accademia di S.Cecilia, Yolanta, diretta da Temirkanov; a Bologna, al Teatro Comunale, Notte di Maggio, con
W. Jurovsky; a Torino, al Teatro Regio, Nedda; a Macerata, al Teatro Lauro Rossi, Die sieben Todsünden, Kurt
Weill, con Bruno Bartoletti. Sempre a Bologna debutta il ruolo di Alice nel Falstaff sotto la direzione del Maestro
Daniele Gatti.Ottiene un enorme successo a Chicago con il ruolo di Nedda nei Pagliacci di Leoncavallo diretta dal
Maestro Bruno Bartoletti e canta lo stesso ruolo a Londra diretta da Placido Domingo.Ha cantato Rigoletto a
Firenze diretta dal Maestro Fabio Luisi con un grandissimo successo di pubblico e critica, Luisa Miller a Palermo,
Falstaff (Alice) a Trieste, Elisir d’amore a Genova, Vedova allegra a Palermo, e ha anche inciso il ruolo di Nedda
(Pagliacci) con Roberto Alagna diretto da Georges Pretre. Debutta all’Arena di Verona in Traviata nel nuovo
allestimento di G.Vick, ottenendo un enorme successo personale. Ha cantato Traviata a Genova, Bohème e Otello
alla Scala di Milano. Ha inaugurato la Stagione d’opera del Teatro Carlo Felice di Genova con il Don Giovanni,
ancora Violetta a Bologna diretta dal Maestro Gatti e successivamente ha debuttato nella Manon Lescaut a Torino
ed ha cantato nello stesso teatro La Bohème insieme a Marcelo Alvarez. Ha ottenuto un enorme successo
personale inaugurando la Stagione estiva 2006 all’Arena di Verona cantando il ruolo di Nedda nei Pagliacci con
Jose’ Cura. Ancora, ha cantato la Turandot al Suntory Hall a Tokyo, diretta da Nicola Luisotti.Ha ottenuto grande
successo inaugurando la stagione 2006/07 con il Falstaff al San Carlo, diretto da Jeffrey Tate. Recentemente ha
cantato Rusalka a Torino con la regia di Robert Carsen e Pagliacci a Genova.I suoi prossimi impegni prevedono:
Otello e Traviata a Parma, La Boheme a Bari, Otello e Don Giovanni ad Amburgo, Falstaff a Seattle, Francesca
da Rimini con la BBC Orchestra diretta da Gianandrea Noseda, Don Giovanni alla Suntory Hall di Tokyo, una
nuova produzione di La Rondine al Festival Pucciniano di Torre del lago.
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MASSIMILIANO GAGLIARDO
Baritono (Le Nozze di Figaro, Il Conte – 26 Luglio)
Massimiliano Gagliardo è nato a Savona ed ha debuttato giovanissimo all'Opera di Spalato nel ruolo di Enrico in
Lucia di Lammermoor. Da allora ha iniziato una brillante carriera che l’ha portato ad esibirsi rapidamente al Teatro
Regio di Parma, al Teatro alla Scala di Milano (Armide e Don Giovanni diretti da Riccardo Muti, Adriana Lecouvreur,
Matrimonio di Mussorgskij), al Teatro Carlo Felice di Genova, al Teatro Comunale di Firenze, al Teatro Comunale di
Bologna (Dom Sebastien di Donizetti diretto da Daniele Gatti, la prima assoluta della Cantata della Vita composta e
diretta da Gianluigi Gelmetti), al Teatro dell'Opera di Roma (Michonnet in Adriana Lecouvreur diretta dal M°Oren,
Leporello in Don Giovanni, Silvio in I pagliacci, Papageno in Die Zauberflöte, Marcello ne La Bohème, Boniface in Le
jongleur de Notre Dame di Massenet, la prima mondiale di Marie Victoire di Respighi, Così fan tutte, sempre diretto
da Gianluigi Gelmetti), al Teatro Massimo Bellini di Catania (I Puritani per il bicentenario Belliniano), al Teatro La
Maestranza di Siviglia, al Thèâtre des Champs Elysèes di Parigi (Figaro in Il Barbiere di Siviglia), L'Opèra di
Montecarlo (Le convenienze ed inconvenienze teatrali), il Teatro Municipal di Santiago del Cile (Michonnet in
Adriana Lecouvreur), al Bunka Kaikan e alla NHK di Tokyo. È stato inoltre ospite di importanti festival quali il Rossini
Opera Festival di Pesaro (Isabella di Azio Corghi), il Wexford Festival Opera (Russalka di Dargomyzkij e Sapho di
Massenet) e di prestigiose sale da concerto come l’Accademia di Santa Cecilia (la prima europea della Misa Tango
di Luis Bacalov diretto da Chung e Podkolessin nel Matrimonio di Mussorgskij), la Konzerthaus di Vienna (Una cosa
rara di Martin y Soler) ed il Koncertgebouw di Amsterdam (Gianni Schicchi diretto da Riccardo Chailly).Ha cantato
sotto la direzione di importanti maestri tra cui: Richard Bonynge, Riccardo Chailly, Myung-Whun Chung, Daniele
Gatti, Gianiuigi Gelmetti, Riccardo Muti, Jordi Savall, Claudio Scimone, ed è stato diretto da importanti registi quali
Pier
Luigi
Pizzi,
Giorgio
Strehler
e
Franco
Zeffirelli.
Ha già tenuto importanti concerti vocali (al Teatro Regio di Parma, al Teatro alla Scala ed al Teatro Comunale di
Bologna), ed ha interpretato il ciclo Liederkreis di Schumann per la stagione cameristica del Teatro Comunale di
Modena che ha eseguito riscuotendo unanimi consensi. Il suo repertorio sinfonico comprende, tra gli altri, la IX
Sinfonia di Beethoven, la Messa da Requiem di Donizetti, Ein Deutches Requiem di Brahms e la Messa di Gloria di
Puccini.Il suo vasto repertorio comprende inoltre i ruoli di Dandini nella Cenerentola, il Cavalier Belfiore nel Finto
Stanislao di Verdi, Leporello in Don Giovanni, Sharpless in Madama Butterfly, De Siriex in Fedora, Belcore nell’Elisir
d'amore, Bruschino Padre nel Signor Bruschino. Al Teatro Rossini di Lugo di Romagna ha cantato nei due atti unici
francesi Le pauvre Matelot di Darius Milhaud e Une èducation manquèe di Emmanuel Chabrier, mentre al Teatro
Verdi di Trieste è stato Arlecchino in Ariadne auf Naxos di Strauss. Di rilievo il recentissimo successo di critica e
pubblico riscosso presso il Teatro Pergolesi di Jesi che lo ha invitato per interpretare il title-role nel puccianiano
Gianni Schicchi successo riscosso anche nell'allestimento del Teatro del Maggio Musicale fiorentino per la Stagione
Estiva Fiesolana.Tra i prossimi impegni si segnalano Gianni Schicchi per il Teatro Comunale di Modena e per i teatri
di Livorno, Pisa, Lucca in autunno, Iris di Mascagni a Pisa, Rovigo, Modena, Lucca, Shaunard in La bohème presso
il Teatro Comunale di Firenze, L'arlecchino di Busoni per il Teatro Comunale di Bologna e per il Wexford Festival
Opera e la ripresa di Così fan tutte per il Teatro dell'Opera di Roma sotto la direzione di Gianluigi Gelmetti. Tra le
sue incisioni discografiche: Don Giovanni per la Kikko Classic, Ines de Castro di Persiani (Bongiovanni) e Sapho di
J. Massenet (Fonè). Appena pubblicata per la casa discografica Naxos la registrazione de Il turco in Italia di Rossini
nel ruolo di Don Geronio ed il DVD del Gianni Schicchi di Puccini registrato in occasione del Concerto di Natale
presso il Concertgebouw di Amsterdam sotto la bacchetta di Riccardo Chailly.
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ENRICO JOB
Scenografo-Costumista
(Le Nozze di Figaro, Scene e Costumi – 26, 27, 28, 29, 30 Luglio)
Enrico Job è nato nel gennaio del 1934, a Napoli, dove nel 1933, sfuggendo alle leggi razziali, i suoi genitori erano riparati da
Lipsia. Alla persecuzione decretata dal regime nazista, sarebbe bastata anche solo l’origine ebrea del cognome Job.
Dopo una prima, appassionata attività di pittore, intorno al 1961, passa alla scenografia e ai costumi per il teatro e per il cinema.
Nel 1962 debutta alla Scala di Milano con i costumi per Semiramide di Rossini.
Nominato nel 1963 direttore della sartoria del Piccolo Teatro di Milano, due anni dopo chiude tale attività consegnando a Strehler i costumi
per il Gioco dei Potenti tratto da Shakespeare.
Dal 1966, passato a vivere da Milano a Roma, collabora con Luca Ronconi per le scene e i costumi di Santa Giovanna al rogo di
Honegger e Arlecchino di Busoni; cui seguono i costumi di Riccardo III di Shakespeare e II Candelai o di Giordano Bruno.
Nel 1 968, a Belgrado, conclude la collaborazione con Ronconi con l'allestimento dell'Orestea di Eschilo, che gli vale il premio del
Bitet per la scenografia e i costumi.
Dal 1975 nasce un suo speciale interesse per Strindberg e realizza le scene e i costumi de Il Pellicano, Il Padre, I Creditori per la regia di
Mina Mezzadri e Verso Damasco per la regia di Mario Missiroli.
Job trovò in Strindberg conferma alla propria concezione della scenografia. In particolare in una scena di Verso Damasco in cui, il grande
scrittore svedese. attribuisce alla scenografia un ruolo fondamentale di partecipazione attiva all’azione.
Nel 1978 torna al Piccolo Teatro di Milano con la scena e i costumi di Aspettando Godot di Beckett per la regia di Walter Pagliaro.A Spoleto,
al Festival dei due mondi, debutta nella regia con un testo di Ceronetti.
A questa prima regia ne seguiranno altre, nell'opera lirica come in prosa, tra cui: Medea di Heiner Müller allo Spaziouno di Roma; Il
Trovatore di Verdi allo Sferisterio di Macerata; Salomè di Strauss all'Opera di'Roma; Elisabetta d'Inghilterra di Rossini al San Carlo di
Napoli. Nel 1980 gli viene conferito il «Premio Ubu» per la scenografia de I giganti della montagna di Pirandello.Nel 1994, per la prima
volta si confronta con un testo di Harold Pinter: Terra di nessuno, realizzando una scenografia da cui presto altri presero spunto.Nel 1996 realizza
ad Atene le scene e i costumi di La Bohème e per la prosa, sempre con Lina Wertmüller, Lasciami andare madre, Peccati d’allegria e Molto rumore senza rispetto - per nulla.
Dal 1991 è nato un sodalizio con la Compagnia di Luca De Filippo: Questi fantasmi e Tartufo per regia di Armando Pugliese; Aspettando Godot e
L’arte della commedia, per la regia dello stesso Luca De Filippo; Napoli milionaria e Le voci di dentro per la regia di Francesco Rosi.
Contemporaneamente all'attività teatrale, dal 1966 a oggi, ha collaborato con scene e costumi a una trentina di film, tra i quali: Travolti da un
insolito destino nell’azzurro mare d’agosto, Pasqualino Settebellezze, Film d'amore e d'anarchia, Io speriamo che me la cavo, Ferdinando e
Carolina e Francesca e Nunziata per la regia di Lina Wertmüller.
Carmen di Bizet per la regia di Francesco Rosi e Complicato intrigo di donne, vicoli e delitti ancora per regia di Lina Wertmüller,
ricevono tre Premi Donatello e un Nastro d’argento per la scenografia e i costumi.
Dal 1969 riprende l'attività nell'arte con varie mostre e performances in Italia e all'estero. Tra le più importanti: L'uomo di pane nel 1972 a Venezia;
La pietà nel 1973 a Basilea; Autoritratto e Mappacorpo nel 1974 a Roma; La Confessione nel 1975 a Pescara; Until nel 1976 a New York e
Metamorfosi nel 1995 alla mostra Impronte del corpo e della mente alla Biennale di Venezia.Nel Marzo del 1996, allo stadio Rigamonti di Brescia
allestisce il palco per la visita di Papa Giovanni Paolo II.
Il gigantesco Crocifisso ricurvo che ne era l’emblema troverà una sua collocazione stabile a Cevo, in Val Canonica, a circa 2000 metri d’altitudine.
Nel 1985, presso l’editrice Sellerio, su proposta di Leonardo Sciascia pubblica il romanzo La Palazzina di Villeggiatura, Il pittore Felice, e
recentemente per l’editrice Frassinelli Il cavallo a dondolo.
Nel Luglio di quest’anno, in occasione delle celebrazioni goldoniane alla Biennale di Teatro di Venezia, firmerà scenografia e costumi de La
vedova scaltra che avrà la regia di Lina Wertmüller.
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Lucien Bruchon Ballerino
IL DANZATORE OSPITE LUCIEN BRUCHON si è formato presso il “Centro Internazionale di Danza Rossella Hightower” a Cannes.
Dal 75 al 88 balla in Francia con Vittorio Biagi, Roland Petit, l’ ”Opera de Lille”; in Belgio con il “Ballet Royal des Flandres” e il “Ballet Royal de
Walonie”; in Italia con Vittorio Biagi, Renato Greco, Aurelio Gatti, il “Balletto del Sole”, il “Balletto di Toscana”e il “Balletto di Carla Fracci”.
Studioso delle dinamiche corporali e delle energie psico-fisiche, si appassiona per le tecniche di “massaggio energetico” tali lo shiatzu, il micro
massaggio di agopuntura, la riflessoterapia ed in particolare la Fisiopranoterapia e la Psicopranoterapia che approfondisce presso l’ “Istituto
Superiore di Medicina Umanistica” (I.S.Mum) a Roma. Rinunciando alla danza, per 18 anni si dedica esclusivamente alla Pranoterapia. Le sue
Ricerche Esistenziali lo portano a scrivere il libro “La Grande Riconciliazione” pubblicato, nel 2006, nel suo sito internet www.spiritualitaolistica.it.
Nel 2006 si presenta per Lui, attraverso una collaborazione con Paola Sorressa, l’opportunità di tornare ad insegnare presso il Centro di
Formazione Danza “Profession Dance” da Lei diretta. Integrando alla tecnica classica i suoi concetti energetici e la sua Filosofia Umanistica,
tiene lezioni per le classi avanzate e la Compagnia. Nello stesso anno torna a danzare al Teatro Olimpico di Roma nel “Don Giovanni” di Vittorio
Biagi ricoprendo il ruolo del “Commendatore” creato su di Lui ventisei anni prima.
Riconoscendo nel lavoro di Paola Sorressa un intento simile a quello di coreografi internazionali tali Vim Vandekeybus, Akram Khan e Russel
Maliphant, si è gioiosamente reso disponibile a collaborare alla promozione di questa “giovane realtà Italiana” partecipando come danzatore
nell’ ultima produzione “Ritorno alle Origini” di cui ha curato anche drammaturgia e testi.
LA COREOGRAFA PAOLA SORRESSA, danzatrice ed insegnante laureata presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma, dal ’94 lavora in varie compagnie italiane
(“Danza Oggi” diretta da Patrizia Salvatori; “Botega” diretta da Enzo Celli; “Altroteatro” diretta da Lucia Latour). Tra i maestri che hanno segnato il suo percorso
troviamo Robert North, Loris Petrillo, Lucia Latour e Dominique Dupuy. E’ Direttrice Artistica del Centro di Formazione Danza “Profession Dance” di Ladispoli, nonchè
ideatrice di “EVENTIDANZA – Città di Ladispoli” manifestazione patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Roma, che si occupa della formazione di danzatori e
insegnanti attraverso seminari, stage e master class con importanti nomi della danza nazionali ed internazionali.Nel 2002 è docente e coreografa presso la
International Liric Academy in Rome fondato e prodotto dal New Opera Festival di Roma per il quale ha realizzato le coreografie per “Le Nozze di Figaro” presso il
Chiostro della Basilica di San Clemente.
E’ fondatrice e Direttrice Artistica della Compagnia di danza contemporanea Gruppo Mandàla, di cui è coreografa delle produzioni “Il giardino delle rose”(1999),
“Metamorfosi”(2000), “Futurabilis”(2001), “Lo Specchio delle Acque Lunari”(2002) e “Riflessi a colori”(2003), su musiche originali di Claudio Scozzafava; “Matrice 1 –
Azione Multimediale Interattiva”(2004) con l’utilizzo del software Chambre, in collaborazione con Claudio Scozzafava e l’Università La Sapienza di Roma - Facoltà di
Informatica; “Risvegli: Appunti di un Percorso - Il Suono, la Parola, il Gesto”(2004-2005); “Ritorno alle Origini”(2006-2007) con la partecipazione straordinaria di Lucien
Bruchon. Dal 2007 tiene lezioni sindacali per professionisti di danza contemporanea e contact presso lo I.A.L.S. di Roma. Parallelamente alla Danza porta avanti una
propria ricerca filosofica improntata sulla conoscenza di se stessi e sulla ricerca di un equilibrio interiore. Affrontando l’impegno che un tale Percorso richiede, si è
evidenziata per lei il legame tra spirito e corpo, e quanto il primo, armoniosamente diretto, possa influenzare positivamente la salute del corpo e la qualità del
movimento. Le sue coreografie, cariche di contenuti spirituali e spunti di riflessione, nascono spesso dalla meditazione.
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Dati tecnici
- Sedi:
- Presenze:
Piazza San Lorenzo, Viterbo (13 serate) – Il Giardino del Paradosso, Viterbo (10 serate)
Civita di Bagnoregio (1 serata), Montalto di Castro, Parco di Vulci (1 serata)
Acquapendente (1 serata)
Platea San Lorenzo 800 posti, Giardino del Paradosso 200 posti - Presenze stimate: 10.000
Unità Provincia (4 serate) - Presenze stimate – 4000/6000 unità
- Biglietteria:
Tuscia Operafestival e’ partner di ARTACOM, la piu’ grande biglietteria per eventi lirici a livello
nazionale. 500 punti vendita in Italia e 200 all’estero. Per acquistare i biglietti ci si puo’ rivolgere
alle prevendite abituali oppure ondine sul sito www.tusciaoperafestival.com
- Organici:
Orchestra Sinfonica del Tuscia Operafestival (da 30 a 60 elementi)
Coro dell’ International Lyric Academy (30 elementi)
Coro UNM (New Mexico, USA) (35 elementi)
Altre Corali aggiunte (40 elementi)
- Servizio Hostess:
Ec target – www.ectarget.com
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SOLIDARIETA’ E IMPEGNO SOCIALE
Music for life significa coltivare le giovani vite: i Bambini.
Come punto di novità il Tuscia Operafestival si propone di ridurre lo spazio che esiste tra la
Musica, nel senso allargato del termine, e il mondo infantile. Appuntamenti anche idonei al target
famigliare, che potrebbe trovare interessanti occasioni di svago e di sensibilizzazione in una
nuova cornice,Viterbo, ricca di supporti di intrattenimento. Da un lato quindi la programmazione
di alcuni incontri che siano per i più piccoli punti di contatto con la Grande Musica lirico-sinfonica
e cameristica, occasioni queste dove i bambini potranno essere protagonisti come spettatori ( “Il
Raccontaesopo” ) o come esecutori (Coro dei Bambini nei “Carmina Burana” ). Dall’ altro l’
impegno sociale e umanitario del progetto.
Music for Life significa tutela della vita.
Per favorire un aiuto materiale a tutti i bambini vittime innocenti della malattia, il Festival sarà
realizzato in collaborazione ed a favore di A.G.O.P. Associazione genitori oncologia pediatrica
nella persona del Presidente Dott.ssa Benilde Mauri e della Fondazione SMILE TRAIN
ITALIA, nella persona del Presidente Prof. Fabio Abenavoli. Attraverso un preciso programma
di donazioni, sotto forma di incassi e di percentuali sulle sponsorizzazioni, verrà offerto un
supporto tangibile ai più vulnerabili.
Music for life significa crescere con la Musica.
L’Accademia come struttura stabile, che il Tuscia Operafestival ha posto in essere nella
centralissima Via Cavour, con i suoi corsi di avviamento e perfezionamento musicale e i Master
Classes di Canto lirico con artisti celebri, è aperta alle richieste nazionali e internazionali e
conferma l’impegno nel voler crescere, coltivare e lanciare nuove promesse.
Lo scenario
Viterbo -Piazza San Lorenzo : da questa area circoscritta come un’ isola sospesa temporalmente
e spazialmente nella valle nasceranno i suoni, le note, gli accordi e le melodie.
Una piazza come una navicella, racchiusa da una parte dalla cattedrale e dall’altra dalla loggia e
dall’ordine merlettato delle bifore che identifica uno spazio scenico unico al mondo. Solo
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settecento le esclusive poltrone. Il Festival diventa insieme sia elemento di separazione, austero
e rigoroso, tra un passato antico dove signoreggia Ercole e il suo animale totemico, il leone, e un
passato più recente e femminile, nelle due figure di donne “gentili” Galiana e Rosa, sia
catalizzatore di un processo che si proietta verso un futuro dove la mistica attraverso la musica
diventa fulcro creatore, persistente di gravità culturale come segno unificatore e unificante.
Lo spettatore sale qui in raccoglimento, accorto e rapito dallo scenario naturale dove il genius
loci, riservato, scontroso, ferrigno e pronto a delimitare l’illimitabile, comunica a livelli sensibili
sottili,
resi ancor più evidenti dalla accurata valorizzazione ambientale luminosa e scenografica.
E un tempo interno e interiore, attraverso il Tuscia Operafestival, si trasforma in un tempo
esterno di sorrisi di drammi di emozioni e di fughe verso le altezze dell’anima e della vita.
L’atmosfera
Viterbo avrà la sua voce, una città “in love” e in Musica.
E i profferli diventeranno scale e portali di nuove sonorità .
E le stradine ordinate dal dominante grigio e verde saranno percorse da un flusso di persone, di
colori e di vitalità.
Ogni negozio avrà come omaggio degli sponsor il cd con le prove d’orchestra.
La musica metterà radici nella vita e nel costume della città , con eventi collaterali: A tavola con
l’Opera, Le scampagnate di Figaro , Il salotto ‘800 , la Musica per i bambini, percorsi che
troveranno estensioni nei luoghi più belli della Tuscia: Bolsena, Civita di Bagnoregio,
Acquapendente, Tuscania, Montalto di Castro.
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Lirica e Turismo, i pacchetti turistici
VITERBO DA SCOPRIRE TRA ARTE, STORIA E CULTURA
Per chi vuole immergersi nel fascino di una splendida città medievale dal volto intatto e suggestivo.
Il pacchetto comprende due pernottamenti con colazione in una delle strutture selezionate (standard, superior o de
luxe), una cena in intimo e selezionato locale del centro storico di Viterbo e una terza speciale opportunità: è
possibile scegliere tra una visita guidata personalizzata del centro storico con guida autorizzata del territorio o un
biglietto per uno degli eventi “Tuscia Operafestival” che si svolgeranno nell’incantevole del “Giardino del Paradosso”,
nel cuore del borgo medievale.
Standard: € 154,00
(sistemazione in Hotel 3*, bed & breakfast di Viterbo o agriturismo con maneggio nei pressi di Vetralla)
Superior: € 174,00
(sistemazione in Hotel 4* di Viterbo o in altre località della Tuscia)
De Luxe: € 194,00
(sistemazione in Hotel 4* termale con ingresso gratuito nella piscina termale)
I SAPORI DELLA TUSCIA
Un itinerario alla scoperta dei sapori autentici di un territorio dove la vita è scandita dai ritmi dell’agricoltura e
dall’artigianato. Il pacchetto comprende due pernottamenti con colazione in una delle strutture selezionate (standard,
superior o de luxe), una cena con menù-degustazione a base di prodotti tipici, una piccola degustazione di vini locali
in una storica azienda vinicola del lago di Bolsena, navigazione con battello sulle acque del lago, un biglietto per
l’evento “Tuscia OperaFestival” Carmina Burana del 21 luglio.
Standard: € 184,00
( sistemazione in Hotel 3*, bed & breakfast di Viterbo o agriturismo con maneggio nei pressi di Vetralla)
Superior: € 204,00
(sistemazione in Hotel 4* di Viterbo o in altre località della Tuscia)
De Luxe: € 224,00
(sistemazione in Hotel 4* termale con ingresso gratuito nella piscina termale)
RELAX E BENESSERE TERMALE
Pensato per chi desidera abbandonarsi al piacere rilassante e terapeutico delle acque termali etrusche.
Il pacchetto comprende due pernottamenti con colazione in una delle strutture selezionate (standard, superior o de
luxe), una cena in locale del centro storico di Viterbo o in agriturismo di charme della zona, trattamenti, un biglietto
per uno degli eventi “Tuscia OperaFestival” a scelta tra Le nozze di Figaro e il Concerto Sinfonico del 10 agosto.
Standard: € 234,00
(sistemazione in Hotel 3*, bed & breakfast di Viterbo o agriturismo con maneggio nei pressi di Vetralla)
Superior: € 254,00
(sistemazione in Hotel 4* di Viterbo o in altre località della Tuscia)
De Luxe: € 274,00
(sistemazione in Hotel 4* termale con ingresso gratuito nella piscina termale)
* Tutti i prezzi sono da considerare a persona in camera doppia. Quotazione extra singola su richiesta.
I pacchetti sono disponibili presso PromoTuscia Viaggi "Il giardino segreto", tel. 0761304643,
www.promotuscia.it, oppure sul sito www.tusciaoperafestival.com
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