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Brano : De Natura Deorum III,57
Autore : Cicerone
Originale
[57] Aesculapiorum primus Apollinis, quem Arcades colunt, qui specillum invenisse primusque volnus dicitur
obligavisse; secundus secundi Mercuri frater: is fulmine percussus dicitur humatus esse Cynosuris; tertius
Arsippi et Arsinoae, qui primus purgationem alvi dentisque evolsionem, ut ferunt, invenit, cuius in Arcadia
non longe a Lusio flumine sepulcrum er lucus ostenditur. Apollinum antiquissimus is, quem paulo antea e
Volcano natum esse dixi custodem Athenarum; alter Corybantis filius natus in Creta, cuius de illa insula cum
Iove ipso certamen fuisse traditur; tertius Iove tertio natus et Latona, quem ex Hyperboreis Delphos ferunt
advenisse; quartus in Arcadia, quem Arcades Nomion appellant, quod ab eo se leges ferunt accepisse.
Traduzione
57. C'? un primo Esculapio, figlio di Apollo e venerato in Arcadia, di cui si dice che abbia inventato la sonda
eintrodotto l'uso di legare le ferite; un secondo Esculapio sarebbe quel fratello di Mercurio che, dopo essere
stato colpitodal fulmine, avrebbe ricevuta sepoltura a Cinosura. Un terzo Esculapio, figlio di Arsippo e di
Arsinoe, ci ? presentatodalla tradizione quale inventore dei purganti e dell'arte del cavadenti ed in Arcadia,
non lontano dal fiume Lusio ?ancora visibile il suo sepolcro ed un bosco sacro a lui dedicatoIl pi? antico fra
gli d?i di nome Apollo ? quel figlio di Vulcano e protettore di Atene di cui s'? gi? detto; ilsecondo era un, figlio
di Coribante nato a Creta e che, secondo la tradizione, avrebbe lottato con lo stesso Giove per ilpossesso
dell'isola; il terzo ? il figlio del terzo Giove e di Latona che dicono si fosse trasferito a Delfi dal paese
degliIperborei; il quarto sarebbe nato in Arcadia dove ? chiamato Nomione, nome che gli sarebbe stato
attribuito per averdato le leggi a quel popolo.